#Lampredotto
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Taste of Tuscany
A 5 Star Experience on a budget
Ribollita: a vegetable and bean soup, thickened with bread. Enjoyed at a cozy restaurant, Trattoria Rigoletto, at the foot of San Gimignano.
Bistecca alla Fiorentina: a real treat of a well known Florentine T-bone. Served salted and sizzling, and yes, we got to choose our own. Enjoyed right in the food market of Florence.
Mint and Lemon Ravioli: A light and refreshing meal. The restaurant was lovely, and they had delicious crostini which we gobbled up before taking a photo even crossed my mind. Il Caffè degli Amici, Tavarnelle Val di Pesa
Chicken and Waffles: not something commonly found in Italy, so it was a rare remedy for homesickness. Actually really on point compared to a lot of American cuisine found in Italy. They even had American coffee with refills. This restaurant in Florence absolutely understood the assignment. Rooster Cafe, Florence
Lampredotto: a sandwich made with tripe and spinach. Absolutely amazing. Tripe is tender and juicy. A bit greasy. Very messy. Definitely a comfort food. A long wait, but worth it. Prètto Prosciutteria e Convivio, Siena
I read a lot of articles that made it seem super easy to find these things, and it wasn't. These Tuscan dishes aren't found all over the place. We traveled to Livorno for cacciucco, and we couldn't find it. The restaurant that we went to served it, but we had to make a request in advance, so we neither got to try it or explore Livorno. So if you want to try these things, be careful and plan ahead. Do your research. They're worth it, but it's not as easy as articles would lead you to believe.
We did get dinner and a show in Tavarnelle. A couple was celebrating an anniversary, and their choir sang. It was a lovely night and a rare experience. Definitely a night and a trip to remember. Each place had incredible food with fair prices, and our airbnb greeted us with a bottle of chianti, which we enjoyed with a chocolate hazelnut tart from a local supermarket.
#foodporn#foodie#italian cuisine#Tuscan cuisine#ciboitaliano#cibo toscano#food photography#vacation#travel#lampredotto#ribollita#chicken and waffles
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La regina del Lampredotto, ah io me ne sono mangiati 3 completi salsa verde salsa piccante sale pepe e obbligatoriamente inzuppato
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PANINO CON IL LAMPREDOTTO 😋 #shorts
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Grandma Mennas Kitchen: lampredotto sandwich
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"Lampredotto" is derived from the Italian word for lamprey eels, lampreda, as the tripe resembles a lamprey in shape and color.
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#lampredotto on fire 🔥! #cucinatoscana #piattitipiciregionali #florence #foodporn #instafood #tuscany #cucinaitaliana 🇮🇹 (presso Florence, Italy) https://www.instagram.com/p/Cn9rvndr4jL/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Addio alla tradizione, a Firenze come ovunque.
Questo pezzo è un poco sui generis, non parla prettamente di Firenze è, diciamo, fuoriporta anche se il tutto è presente anche a Firenze dato che è città italiana. Tempo fa abbiamo pubblicato un articolo sulle friggitorie e di come queste siano sparite nel contesto tradizionale fiorentino. Il cibo da strada fiorentino è rappresentato dal lampredotto e un tempo, appunto, dalle friggitorie dove si potevano trovare varie delizie che nella frittura si estrinsecavano, dal coccolo alla polenta dalla ciambella al roventino. Nell'articolo teorizzai come non solo il "mercato" avesse portato alla chiusura di questi angoli di sogno stradale, ma anche l'Europa Unita e i suoi regolamenti ci avessero messo del loro. Il "mercato", inteso come nuove frontiere economiche di scelta per i consumatori è in realtà figlio dell'insegnamento odierno e la sua estrinsecazione nelle nuove generazioni si vede proprio dalle scelte compiute. Si va dal McDonald e non al chiosco del lampredotto, si frequenta gli all you can eat invece delle friggitorie. Questa teleguida non è forse figlia di una forzatura pubblicitaria che le multinazionali possono permettersi e non altrettanto il friggitore? L'UE invece ci ha messo del suo sia peggiorando l'economia nazionale e quindi inducendo le persone alla scelta nel risparmio forzato, sia nell'applicazione di regole e regolamenti burocratici tali da rendere ardua un'attività semplice e a conduzione familiare rispetto alla società quotata e piena di denaro. Questa vena polemica l'ho espressa anche in un'altro articolo e i principi sopra detti si applicano anche in quel caso. L'articolo era: Mercato centrale di San lorenzo, non esiste più Questo cappello era dovuto perchè qualcuno ha ventilato che tutto ciò è normale e non è certo colpa dell'UE e del "mercato" se abbiamo questa evoluzione. Niente di più sbagliato, ogni evoluzione è conseguenza diretta delle scelte politiche ed economiche, quindi se sparisce il tradizionale a fronte del kebabbaro è una pura scelta politica. Bertolt Brecht diceva: “Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico. Egli non ascolta, non parla nè partecipa agli avvenimenti politici. Non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’affitto, delle scarpe e delle medicine dipendono dalle decisioni politiche. Un analfabeta politico è tanto animale che si inorgoglisce e gonfia il petto nel dire che odia la politica. Non sa l’imbecille che dalla sua ignoranza politica proviene la prostituta, il minore abbandonato, il rapinatore ed il peggiore di tutti i banditi, che è il politico disonesto, ingannatore e corrotto, leccapiedi delle imprese nazionali e multinazionali.” Prendiamo ad esempio il roventino, o migliaccio, insomma quel disco fatto con il sangue di maiale e poi condito salato o dolce, mangiato libero o nel panino. Sapete a che genere di burocrazia è sottoposto l'uso del sangue di maiale? Non mi si venga a dire che un alimento in realtà a bassissimo costo non diventa ad altissimo costo se accompagnato da tempi e costi burocratici immani. Infatti il roventino è sparito. L'ultimo autorizzato dalle ASL a farlo era il Bersagliere in quel di Campi Bisenzio ed adesso ha chiuso per sfinimento, che cosa c'è al suo posto adesso? Un kebabbaro. Io non ce l'ho con i kebabbari, anzi, a me piace il kebab come mi piace il gyros greco (che però non esiste da noi e mi domando perchè), sono piatti della tradizione di paesi esteri ed è giusto possano essere gustati anche da noi, ma sarebbe logico trovare due kebabbari e 10 friggitorie, non il contrario. Io ce l'ho con l'UE che politicamente ammazza una tradizione con regolamenti e burocrazia ma però permette questo: https://youtu.be/KkJwXUrIe3Q L'Unione Europea è tranquilla nel considerare legale creare una poltiglia di scarti e farla mangiare alla gente ad un costo di euro 3,50 a panino ma considera altamente pericoloso il sangue di maiale. Se fosse imposto la realizzazione del kebab tradizionale, con carne selezionata e controllata il panino costerebbe 8 euro se non di più e i kebabbari non esisterebbero perchè nessuno spenderebbe 8 euro per un kebab a fronte di 4 euro per un tradizionale panino con il lampredotto. Ecco come la politica compie le sue scelte, non vieta come un dittatura, ma ti rende impossibile agire nella legalità. Come far morire il lampredotto e la trippa? Semplice imponendo un regolamento impossibile sullo stomaco della vacche ed il gioco è fatto, spariranno anche loro. La stessa cosa può essere fatta con il panino con la milza in Sicilia, il principio non cambia. Si quest'articolo non ha a che vedere prettamente con Firenze, ma Firenze è in Italia e subisce come tutte le altre città italiane. Non mi si racconti che tutte le regolette sono fatte per proteggere il consumatore perchè è una bischerata colossale, si regolamenta oltre ogni limite ciò in cui c'è interesse di distruzione e poi si permette una etichettatura dei prodotti nella grande distribuzione tali da non sapere da dove arriva ciò che mangi ne come è stato coltivato o allevato ne cosa c'è dentro; oppure si permette di scrivere made in Italy sui vestiti anche se sono prodotti altrove ma dato che si attacca l'ultimo bottone in Italia diventano made in Italy. Questa è pura volontà di uccidere le nostre tradizioni e le nostre economie locali. Vi ricordate la grande sortita della UE nel 2001 che vietò la bistecca con l'osso per via della mucca pazza (encefalite spongiforme bovina) sancendo la distruzione del mercato della fiorentina? Un regolamento di divieto imposto fino al 2008, sette anni in cui i macellai furono messi sotto accusa insieme ai produttori nostrani per poi annullare tutto a fronte di quanti contagi con relativo morto realmente verificato? 207 casi in Europa nell'arco di 21 anni dal 1993 al 2014, di cui 2 (due) in Italia. Un'influenza ne ammazza di più! La stessa crisi economica perdurante ne ammazza di più, nessuno ne parla, ma in Italia ci sono centinaia di suicidi l'anno, ma l'ISTAT ha smesso di contarli nel 2010, anno in cui furono 187 morti suicidi. Sapete quanti bovini sono stati abbattuti di contropartita e quanti allevatori e macellai ci hanno rimesso le penne chiudendo le loro aziende? Domandiamoci chi ha permesso l'uso dei mangimi animali e se è stato punito. Domandiamoci chi ne ha tratto vantaggio alla fine dei salmi? Ed indovinate un poco, dopo il divieto nell'uso di farine di derivazione animale, causa principe della mucca pazza, dal 2013 è possibile utilizzarli nuovamente per alimentare le vacche proprio grazie all'UE che le ha rese di nuovo legali. Vogliamo parlare degli ulivi pugliesi e dell'olio marocchino? Ditemi la verità, non vi sentite presi un pochetto per il culo?
Jacopo Cioni Read the full article
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Food?
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#xie qingcheng#he yu#case file compendium#I have no idea what a lampredotto tastes like#danmei#old stuff from deviantart and tw#slowly migrating uwu#practices on krita#trying to draw chibis#my doodles#bab#that scene from the extras
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*Tanto pe favvi capire*
1. Sei fiorentino se critichi Firenze con altri fiorentini, ma poi fuori, GUAI a chi te la tocca.
2. Sei fiorentino se sai cosa vuol dire ganzo, toni, bailame, cencio, bociare, diaccio e ignudo.
3. Sei fiorentino se i fochi di San Giovanni, belli si ma gli eran meglio l’anno scorso.
4. Sei fiorentino se il buontalenti è solo da i’Badiani e la crema da i’ Vivoli.
5. Sei fiorentino se hai sempre la battuta pronta
6. Sei fiorentino se tu usi la granata
7. Sei fiorentino se sai le battute de Il Ciclone a memoria 8. Sei fiorentino se tarapia tapioco come se fosse ant'anni con la supercazzola prematurata, con lo scappellamento a destra. 9. Sei fiorentino se tuo padre è i’ Babbo 10. Sei fiorentino se esclami “SIEEE!” quando non ci pensi nemmeno a fare quella cosa 11. Sei fiorentino se "da Firenze in un'ora si va dappertutto, mare, montagna, colline"... 12. Sei fiorentino se la Fiorentina è il tuo unico credo 13. Sei fiorentino se la bistecca alla fiorentina è solo al sangue e alta 3 dita. 14. Sei fiorentino se la polemica fa parte del tuo DNA. 15. Sei fiorentino se “a Firenze è nato e si parla il vero italiano”. 16. Sei fiorentino se buona parte dei tuoi amici sono gli stessi del liceo. 17. Sei fiorentino se spesso sei visto come uno snob. 18. Sei fiorentino se ti piace il panino con il lampredotto o con la trippa. 19. Sei fiorentino se rimpiangi le serate all’Universale. 20. Sei fiorentino se a uno poco furbo gli dici “O’bischero”! 21. Sei fiorentino se quando saluti dici “Faccio come il Baglioni… 22. Sei fiorentino se il primo maggio vai alla Mostra dei fiori all’Orticoltura.
23. Sei fiorentino se dici "ma che ssei grullo! 24. Sei fiorentino se facevi "forca" e andavi a Boboli. 25. Sei fiorentino se pensi che la tua sia la città più bella del mondo
26. Sei fiorentino se tu sei stato alla festa dì grillo
27. Sei fiorentino se tu sai icché vuol dir aver 6 palle
28. Sei fiorentino se … “te e la maiala di to mà”
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Viaggio a Firenze alla Galleria degli Uffizi
Un viaggio a Firenze in Toscana vale la pena se vuoi visitare una delle città più belle d'Italia. Un luogo ricco di storia, cultura ed arte... un'esperienza da fare almeno una volta nella vita.Ci sono molte ragioni per cui Firenze è una città da visitare. Per cominciare, è la culla del Rinascimento italiano che ebbe luogo tra il XIV e il XVI secolo. È anche sede di alcuni dei musei e delle gallerie più famosi al mondo, tra cui la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti.Quando visiti la Galleria degli Uffizi, puoi vedere la vasta collezione d'arte della Toscana. Opere di Leonardo da Vinci, Michelangelo e Botticelli, tra gli altri. Questa galleria è uno scrigno di tesori per gli appassionati d'arte, che espone alcune delle opere d'arte più famose al mondo.Palazzo Pitti, invece, è un palazzo che un tempo era la dimora della potente famiglia dei Medici. Oggi è un museo che ha una vasta collezione di arte e manufatti del periodo rinascimentale. Vedrai dipinti, sculture e persino abiti.
Viaggio a Firenze nei musei d'arte
Un'altra attrazione imperdibile a Firenze è Ponte Vecchio, un bellissimo ponte che risale al XIV secolo. È il ponte più antico di Firenze e attraversa il fiume Arno, offrendo una vista mozzafiato sulla città. Il ponte ospita molte gioiellerie e boutique, dove è possibile acquistare alcuni dei migliori gioielli in argento e oro.Mentre sei a Firenze, semplicemente non puoi perdere l'opportunità di salire sulla cima del famoso Duomo di Firenze. Il duomo è noto anche come Cattedrale di Firenze. Questa magnifica struttura è uno dei monumenti più importanti della città ed offre viste mozzafiato di Firenze dall'alto.Se stai cercando di esplorare la città, ci sono molti altri luoghi da visitare, tra cui Piazza della Signoria, la Basilica di Santa Maria Novella e il Giardino di Boboli. Ognuno di questi luoghi è ricco di storia e cultura, il che li rende luoghi ideali da visitare per i turisti.
Una sorprendente collezione di capolavori dal Rinascimento all'arte moderna
Quando sei a Firenze, devi concederti la cucina locale. La città è nota per i suoi deliziosi piatti a base di carne e pasta, tra cui la famosa bistecca alla fiorentina. Altre imperdibili sono la ribollita, una zuppa a base di pane e verdure, e il Lampredotto, un tipo di panino alla trippa.Naturalmente, Firenze è nota anche per il suo vino. La città si trova nel cuore della Toscana, che è la capitale italiana del vino. Quando siete a Firenze, assicuratevi di provare alcuni dei famosi vini toscani, come il Chianti e il Brunello.In conclusione, Firenze è una delle città più famose d'Italia per un motivo. Con la sua ricca storia, cultura e arte, i visitatori possono essere facilmente travolti dalla bellezza della città. Dai musei e gallerie all'architettura e alla cucina, c'è qualcosa per tutti a Firenze.Hai visto Firenze? Visita allora altre località italiane interessanti. Read the full article
#arterinascimentale#Articoliinpelle#BasilicadiSantaCroce#cucinatoscana#DaviddiMichelangelo#DuomodiFirenze#FamigliaMedici#Firenze#fiumeArno#GalleriadegliUffizi#GiardinodiBoboli#MercatoCentrale#PalazzoPitti#PiazzadellaSignoria#PonteVecchio
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Oggi giretto al jmedical e poi con i bimbi a cucinare il lampredotto e la ribollita
Altra giornata frizzantina per fedexchiesa
Stasera lancia l'albero di natale giù dal terrazzo 🥶
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I top ten di febbraio 2024
I 10 articoli più letti a febbraio 2024 Il Pantheon degli Etruschi Le saline di Tarquinia: Riserva Naturale Statale Microstoria in cucina: trippa e lampredotto Firenze scomparsa: lungo l’Arno (prima parte) Il Mugello di Giovanni di Paolo Morelli – 1390 La “risciacquatura dei panni in Arno”: Manzoni a Firenze nell’estate del 1827 Le stazioni di posta sulla via Bolognese Firenze in antiche…
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had my first lampredotto and i gotta say. interesting experience
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Lampredotto, RE del cibo da strada.
Panino con il lampredotto Questo articolo sul lampredotto è in gestazione da molto, devo confessare che parlare del RE del cibo da strada fiorentino non è semplice, quasi mi intimorisce. Troppe storie, troppe varianti, troppe ricette anche se poi alla fine è un cibo semplice, a basso costo e di non difficile preparazione; ma fra farlo buono e farlo e basta, c'è come fra mangiare e stare a guardare. Ci proviamo anche se con trepidazione.
Lampreda Il nome lampredotto, sembra incredibile, ma deriva da un pesce, la lampreda. La lampreda è un pesce di cui l'Arno era estremamente ricco e che veniva pescato e acquistato dai ricchi fiorentini. Era un pesce prelibato e costoso e il popolo non poteva permetterselo. Il popolo si poteva permettere solo il quinto quarto ed infatti abbiamo già parlato di piatti poveri nati dagli scarti proteici dei ricchi, come la trippa o le interiora di pollo da cui nascono i crostini toscani e altri piatti come il cibreo. La lampreda ha una bocca particolare e se ci pensate bene può assomigliare alle crespature dell'abomaso cioè lo stomaco della vacca (i primi tre sono pre-stomaci e si usano per la trippa). Forse il popolo fiorentino ha associato i due nomi per burla chiedendo una lampreda al trippaio, come se potesse permettersi di mangiarla, e nel tempo il nome è diventato lampredotto. Il lampredotto è un cibo da strada ed infatti sono molti i trippai o i lampredottai che si trovano a giro per Firenze. C'è chi ne preferisce uno chi un'altro, ma mediamente sono tutti più che qualificati per questo piatto veramente speciale. Questo non toglie che non si possa prepararlo a casa.
Lampredotto precotto e lavato Ingredienti per il lampredotto: 4 carote 3 pomodori 2 cipolle 2 chiodi di garofano 4 costole di sedano qualche foglia di basilico un ciuffo di prezzemolo. 1 chilo di lampredotto già pulito 4 semelle o 4 rosette sale e pepe . . Preparazione: La prima cosa da fare è lavare il lampredotto, anche se acquistato già lavato conviene sempre lavarlo ancora e ancora e poi ancora sino a che l'acqua non resterà pulita. Prepariamo quindi le verdure lavandole e sbucciandole. Tagliamo a metà i gambi di sedano, le carote, i pomodori e le cipolle. Incastriamo il chiodo di garofano nella polpa della cipolla in maniera che non vada a giro per il brodo. Mettiamo il tutto in una pentola con circa 3 litri di acqua assieme al prezzemolo e le poche foglie di basilico in maniera da preparare un ricco brodo vegetale. Si porta ad ebollizione e abbassato il fuoco si lascia formare il brodo.
Lampredotto in cottura A brodo fatto si sala e si immerge nel brodo il lampredotto intero o a grossi tranci, abbassiamo il fuoco e chiudiamo con il coperchio lasciando cuocere. Molte ricette riportano circa 1 ora, per me è una battuta di spirito, il lampredotto più cuoce e meglio è. I lampredottari accendono il fuoco la mattina e lo spengono la sera aggiungendo lampredotto di continuo, e non dico altro se non che quel brodo è probabilmente lo stesso che bolliva il giorno prima. Quando la cottura sarà terminata, cioè mai, diciamo quando la fame la fa da padrone, estraiamo il lampredotto dal suo brodo e con il coltello tagliamolo in piccoli pezzi. Con un forchettone si infila la metà superiore della semella tagliata e la si zuppa nel brodo caldo, nella metà inferiore (tolta l'eccesso di mollica), si mette il lampredotto, si sala e si pepa. Il lampredotto è già pronto per essere gustato, ma volendo può essere arricchito con salsa verde oppure salsa piccante o la combinazione delle due. Se, e dico se, vi avanza del lampredotto (fatelo avanzare mettendone in cottura di più) il giorno dopo potete usare il lampredotto avanzato e il meraviglioso brodo che si è creato per fare il riso sul lampredotto. La ricetta non è difficile. Olio in cui soffriggete un poco di cipolla e dove fate tostare il riso per poi portarlo a cottura con il brodo del lampredotto. Il lampredotto avanzato lo tagliate a pezzetti da unire a fine cottura, mantecate con un poco di parmigiano e servite con una spolverata di pepe. Insomma il lampredotto vi fa godere due volte, prima nel panino e poi sul riso, ma cosa pretendete di più dal quinto quarto?
Jacopo Cioni Read the full article
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