#Lagorai
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palmiz · 1 year ago
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saveriopepe · 15 days ago
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Nell'abbraccio della natura invernale in Trentino
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cac-deadlyrang · 9 months ago
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Bluey: Flash Forward (Future AU): Bluey Headcanons
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Full name: Bluey Christine Pastore (née Heeler)
33 years old as of 2045
She/they
The only non-queer member (but still an ally) of her generation of the Heeler family
Married to neither Mackenzie nor Jean-Luc, but a Lessinia and Lagorai Shepherd (Pastore della Lessinia e del Lagorai) named Smudge
Mackenzie and Jean-Luc were best men at her wedding
Lives in an apartment on Warren Street in Fortitude Valley with an interior color of red.
Tradie (specifically Aircraft Maintenance Engineer)
Works at Brisbane Airport
Nearly died of canine distemper at age 10, Has minor neurological issues (particularly winking and chewing gum fit tics), PTSD, and chronic pain as a result of said distemper
Has implant dentures for some teeth due to having said post-distemper hypoplastic natural teeth removed
Epileptic
Type 1 diabetic
Is on a Mediterranean diet (since they were 10)
Has 2 children, an 8-year-old Pastoreeler named Basil (after the planned male name of the puppy Chilli miscarried) and a 6-year-old dingo named Ruby conceived through frozen embryo transfer.
Can speak French and Serbian fluently
Has a sense of humor similar to Vinesauce Joel
Takes CBD oil
Swears too much for her own good
Favorite animals are raccoons, fossas, and bats
Likes bushwalking (hiking)
Owns a Soviet Panamka hat gotten from a thrift store, didn't really know the significance
Furry (which is kinda ironic, being that she’s an anthropomorphic dog)
Worst nightmares are dying to SUDEP and developing Alzheimer’s
Went to university to become a writer, but became dissatisfied with their work, constantly plagued with writer’s block and had an existential crisis, dropped out, and went to trade school instead
Forklift certified
Flying fox otherhearted
Favorite game series is Gran Turismo
Had a leg amputated due to diabetic neuropathy, uses a prosthetic leg with her original leg's fur taxidermied over it.
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rospo69 · 1 year ago
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residentdogvile · 9 months ago
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The Four Lords
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The Four Lords who rule over the village and its residents
Lady Alcina Dimitrescu - A regal Borzoi who's much taller than your average Borzoi. She comes from a long linage of aristocrats and is very proud of it. Has three adoptive Silken Windhound daughters, Bella, Daniela, and Cassandra.
Salvador Moreau - A large sickly sickly-looking Napoleon Mastiff, has a large domain over the reservoir. Due to the mutation from the cadou parasites, he can not last long outside of the water. Has a very foul smell and a tendency to drool.
Karl Heisenberg - A Berger Picard with quite a short temper and knack for the dramatic. Rules over the Heisenberg factory, inheritance from his former relatives. Despite being Mother Miranda's personal favorite he despises the women. Often gets into scuffles with Dimitrescu, insecure about his height compared to her and his scruffy appearance. Heisenberg is a pure breed but picards have naturally wiry coats, a side effect from the cadou transplantation caused him to grow Lycan features such as a grayer coat and yellowish-gray eyes.
Donna Beneviento - A Pastore Della Lessinia Del Lagorai who enjoys keeping to herself within her family estate. She's the most shy and timid of the lords, enjoying spending more time with her dolls than her fellow lords. She has a Italian Grayhound doll Angie, who has quite the mouth on her. Heisenberg especially hates Angie but has little issues with Donna herself.
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filorunsultra · 2 months ago
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ieri volevo sfinirmi e andare lontano. così ho guardato gli orari delle corriere per il passo rolle e ho preparato lo zaino. volevo andare in lagorai perché lì non avrei visto nessuno e perché non sarei potuto tornare a casa se non finendomi ancora. quando è stata ora di uscire di casa ho preso lo zaino ma ho pensato che non sarei stato a mio agio in corriera perché sarei rimasto da solo e con altra gente allo stesso tempo e allora ho iniziato a correre. non sapevo dove sarei arrivato ma sapevo che volevo sfinirmi e che volevo stare male. quando ti restano cento chilometri da correre tutti i problemi si ridimensionano. così ho lasciato un biglietto per camilla sul tavolo e sono uscito di casa. ho preso a camminare perché non avevo le forze per correre e ho camminato fino alla cima del calisio. una volta giunto in cima mi sono steso sulla panchina e sono rimasto a prendere il sole per qualche tempo. era caldo e splendeva il sole per la prima volta da diversi giorni. poi mi sono rialzato e sono ripartito. ma quando ho ripreso a correre mi sono sentito senza forze. ho comunque preso il sentiero che conduceva più lontano da casa perché ero ancora deciso a soffrire, ma poi al primo bivio mi sono voltato e sono tornato indietro. mi sono sentito vuoto e così ho camminato fino a casa perché non potevo correre. quando sono rientrato il biglietto era ancora sul tavolo e camilla non era ancora tornata, e allora l’ho accartocciato e l’ho gettato. poi me ne sono pentito, perché sapevo cosa sarebbe successo. allora l’ho ripreso, e l'ho conservato.
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theivorlegov1 · 1 year ago
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Cima Cece - Sulle tracce del Lagorai
One-legged cyclist Kevin’s latest Video - What a red face and beard !!
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corrilibero · 10 months ago
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Questo è quello che mi fa stare bene.
Il primo e unico ultratrail che avevo corso prima di domenica 28 Gennaio era stato “Translagorai Classic” e, per dovere di cronaca, è stato per ora, il mio miglior DNF.
Che poi non c’è niente di male, capita e, anzi, non aver terminato TLC è un’ottima scusa per tornare a Trento, rivedere un po’ di amici e tentare nuovamente la traversata del Lagorai per portarmi a casa l’adesivo più desiderato della storia dell'Ultrarunning italiano.
In quell’occasione mi ritirai al rifugio Cauriol (non ringrazierò mai abbastanza Letizia e Chiara per avermi recuperato), letteralmente svuotato di ogni energia dopo circa 50km e più o meno 3000 D+ (che i più esperti mi correggano) ma, non lo saprò mai con certezza perché il mio GPS pensò bene di abbandonarmi dopo 12 ore (più o meno tra i laghetti di Lagorai ed il Cimon de la Sute).
Ma torniamo a noi e ai dubbi che mi assalgono la sera di sabato 27. Dopo aver viaggiato, ritirato i pettorali e cenato insieme a Dario, Marco e Carletto, arriva il momento di andare a letto ed è lì che mi aspettavano i dubbi:”Ma domani, ce la farò? Sul Lagorai sono arrivato più o meno al 50° km con circa 3000 D+, distrutto e dopo una quantità di ore che nemmeno ricordo bene. Ricordo però che dopo 12 ore quando il GPS si spense, ero sì e no al 41° o 42° km e forse il dislivello era simile a quello che mi aspetta domani… saranno 45 km e 2300 D+ ed il tempo limite sarà di 10 ore. Sono più allenato, forse… certo non ho mai corso su dei dislivelli simili… ma ho tentato di fare del mio meglio…”
Per fortuna non sono il tipo che si fa togliere il sonno dai dubbi e così arriva finalmente il momento che aspettavamo.
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Siamo lì, tutti e quattro schierati sulla linea di partenza, visibilmente felici ed eccitati, maglia del Team, zainetto contenente tutto il materiale obbligatorio che nessuno ha mai controllato: cappellino, guanti, collo e manicotti. Ci guardiamo, ci scambiamo un doppio cinque ed un “in bocca al lupo” promettendoci di rivederci alla fine e… cinque, quattro, tre, due, uno VIAAAAAAAAAAAA! Si parte, ed è come al solito una grande emozione.
Dopo poco più di un km ci siamo già persi di vista, ma fa parte del gioco e ci va bene così, l’obiettivo è quello di rivederci al traguardo. In fondo “non importa a nessuno quando si va forte, l’importante è soffrire tutti allo stesso modo” (cit. TRC).
I primi km sono tra le strade del paese, mi sento bene. anzi, mi sento in gran forma! Dei dubbi della sera prima nemmeno l’ombra e va benissimo fino al terzo km, quando sento un dolore intenso dietro la coscia sinistra. Dario che era con me si rende conto che qualcosa non va e mi chiede se voglio fermarmi. Cammino qualche secondo, qualcosa dev'essere successo ma no, non voglio fermarmi, non posso ritirarmi ora al terzo km, non se ne parla. Arriviamo al primo ristoro, poi si vedrà.
Da lì in poi è tutto un tira e molla, prima è avanti Dario poi sono avanti io e via così fino al 21° km attraverso paesaggi fantastici e correndo su terreni di ogni tipo affrontando salite, sentieri tecnici di roccia, salite, single track nel sottobosco, ancora salite, forestali fangose, sempre salite, canyon di roccia e di nuovo salite.
Sono stupito. nonostante il dolore che mi porto dal km 3 sto andando bene, non mi sento particolarmente affaticato e quando sono quasi al trentesimo km, ecco davanti a me il ristoro che dovrebbe trovarsi tra il km 29 ed il km 30. Sono lì che inizio a tirar fuori il bicchierino da trail, quando dal sottobosco esce un cane, anche lui corre verso il ristoro, peccato che non mi veda ed infilandosi tra le mie gambe mi fa volare a terra.
Per fortuna non è niente di grave (un livido e qualche escoriazione), vengo immediatamente soccorso dai volontari del ristoro ed in 5 minuti sono di nuovo in strada. Ancora qualche km e mentre sono lì a ragionare sul dislivello che manca e i km che devo ancora percorrere prima di raggiungere il traguardo, entro in una sorta di trance senza rendermi nemmeno conto di percorrere altri 7 km. Torno al presente e sono al 37° km, sono passate poco meno di 5 ore, non manca molto, circa 8 km e 500D+, sono un po’ stanco, ripenso al Lagorai ed ho voglia di riscatto. Con questo pensiero tiro dritto ignorando il dolore che mi porto dal terzo km, la fatica che inizia a farsi sentire ed i quadricipiti che ormai mi insultano per lo sforzo a cui sono sottoposti (sia in salita che in discesa).
Arriverò al traguardo in 6h11’31” felice come un bambino che ha passato una giornata nel miglior parco giochi del mondo e come se non bastasse scopro che qui, alla Ronda Ghibellina, hanno un’usanza diversa dal solito: al posto della solita medaglia da finisher ti danno un boccale di ceramica, pieno di birra!
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Non mi resta che sedermi vicino all’arrivo, sorseggiare la birra ed aspettare i miei compagni per festeggiare il loro di arrivo.
Il primo ad arrivare sarà Marco, seguito da Dario ed a chiudere il gruppo, Carletto.
Queste sono le avventure che ci piacciono, questo è quello che mi fa stare bene.
Al netto del mio non saper scrivere, mi rendo perfettamente conto di quanto, questo breve racconto non possa rendere giustizia all’avventura che abbiamo vissuto, che si è completata nel preciso momento in cui stanchi, sudati ed ammaccati ci siamo abbracciati subito dopo aver oltrepassato la linea del traguardo.
Mi chiedo se abbia senso tentare di trasmettere ciò che ho sentito e vissuto in questa giornata. Ho corso, questo è poco ma sicuro, ma forse la vera essenza, la bellezza di quello ho sentito, non può essere rccontata a parole. Resterà tutto custodito dentro di me, nei miei muscoli, nei miei tendini, nel mio cuore e nei miei polmoni ma, di una cosa sono sicuro e questa ve la posso dire:”è in giornate come queste, passate fuori a correre e a faticare che riesco a far pace con la vita”
Ci vediamo lungo la strada!
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abr · 2 years ago
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Buon Anno Nuovo
Iniziamo il2023 con un buon auspicio:
"Aereo da turismo in avaria sul Lagorai (Tn), a pilotarlo c'è una ragazza di 22 anni che riesce a farlo atterrare sulla neve a quota 2.100 metri. I tre a bordo, tutti ventenni, lievemente feriti ma in grado di raggiungere un bivacco nei pressi, dove hanno atteso i soccorsi. L'aereo è stato prima messo in sicurezza, in seguito trasportato a valle da un elicottero".
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da https://www.ildolomiti.it/cronaca/2022/aereo-in-avaria-ma-a-pilotarlo-ce-una-ragazza-di-22-anni-che-riesce-a-farlo-atterrare-sulla-neve-a-quota-2100-metri-foto-e-video-della-messa-in-sicurezza-del-velivolo
Sai quei disastri che se li sai gestire fanno di te un eroe, e il papi non può incavolarsi nemmeno quando gli arriva il conto.
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grimcygnet · 1 year ago
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all papas 1-4 are all part lessinia/lagorai shepherds like nihil and just pretend seestor actually looks like the borzoi mix shes based off </3
from top left to right bottom is nihil, primo, secondo, terzo, copia, and sister imperator
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palmiz · 19 days ago
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Marlene kuntz "nuotando nell' aria" ; live lagorai 2023
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iicraft505 · 2 years ago
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Pastore della Lessinia e del Lagorai
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styleforklossy · 4 months ago
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released july 22, 2024 / bedford, new york
while posing for v magazine, karlie kloss wore:
— Loro Piana, “Ormea Neck Warmer” - $1,150
— Loro Piana, “Nirmal Jacket” - $3,550
— Loro Piana, “Triangle Scarf in Deep Bordeaux” - $475
— Loro Piana, “Lagorai Leggings” - $2,050
— Loro Piana, “Demonte Gaiters” - $875
— Loro Piana, “Katharina Sneakers” - $1,650
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residentdogvile · 9 months ago
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Official Dog Breed List
Thought it would be a good idea to make a list just in case anyone was actually interested in their breeds. The characters in this list are just the ones I have designs for. Totally down for suggestions for which RE characters you'd like to see dogified.
Leon S Kennedy - German Shepherd
Chris Redfield - Beauceron
Claire Redfield - Beauceron
Jill Valentine - English Shepherd
Ashley Graham - Golden Retriever
Ada Wong - Norwegian Black Elkhound,
Luis Serra Navarro - Springer Spaniel
Jack Krauser - Carolina Dog
Sheva Alomar - Azawakh
Albert Wesker - Kangal Shepherd
Excella Gionne - Whippet
Carlos Oliveira - Belgian Tervuren
The Merchant - Australian Koolie
Ethan Winters - Czechoslovakian Wolfdog
Rose Winters - Saarloos Wolfdog Mix
Karl Heisenberg - A Berger Picard
Lady Alcina Dimitrescu - Borzoi
Salvador Moreau - Napoleon Mastiff
Donna Beneviento - Pastore Della Lessinia Del Lagorai
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filorunsultra · 1 year ago
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Aggiornamenti prima dell'autunno
Solito ricapitolone prima dell'autunno. Questa notte ha piovuto, il sentiero che attraversa il bosco per andare al lago inizia ad avere foglie per terra e di tanto in tanto una nuvola copre la cima del Calisberg. Prima ho guardato i prezzi delle scarpe da strada e ho pensato che dovrei dare una pulita alle chiodate. Ho voglia di fare un po' di campestri.
Per quanto riguarda la corsa è stato un anno davvero fantastico. Ho iniziato a fare delle campestri l'inverno scorso e sento che mi hanno dato una grande base che mi sono portato dietro per tutta la primavera. Sciacche è andata benino ma avrei potuto gestirla meglio, RunFrogRun è stato un disastro ma mi sono divertito un sacco e spero che l'anno prossimo riusciremo a organizzare qualcosa di ancora più figo coi ragazzi. Sono riuscito a tenere volumi alti tutta la primavera infilando lunghi molto belli e in compagnia, Trento-Bolzano è stato sicuramente l'allenamento più duro della mia vita ma sono grato a Roby per averlo condiviso. Con l'annullamento del Passatore io Roby e Michi, che dovevamo correrlo tutti e tre, abbiamo ripiegato sull'FKT del San Vili che è stato super figo. Dopo uno scarico a giugno ho iniziato con la montagna: tanti lunghi lenti, più dislivello, l'FKT dell'Alta Via del Granito col Michi, altra bella esperienza. Ho scaricato ancora a metà luglio per una settimana e poi ho fatto tre settimane di carico per Leadville. Sento di essermi allenato davvero bene in quel blocco e mi sentivo molto concentrato: Leadville è andata super bene e meglio di qualunque aspettativa, ed è stato figo condividere qualche chilometro con il mio pacer Lapo.
Quest'estate ho cambiato casa e ora siamo in un paesino di montagna sopra a Trento io e Camilla, con i sentieri più belli del Trentino, qua a cento metri, su cui venerdì ho vinto il vertical della sagra di Montevaccino. Il terzo aveva sessant'anni. È stato super divertente conoscere le persone del mio nuovo paese attraverso una gara di corsa e tutti erano presi molto bene, forse è la gara col mood più figo che ho fatto in Italia, il che la dice lunga su quanto siamo sfigati. Il ragazzo che è arrivato secondo è di Saluzzo e si è trasferito a Trento da poco, magari verrà a correre con noi qualche volta. Ho anche rivisto uno dei signori con cui abbiamo fatto manutenzione sentieri in Lagorai, era molto contento soprattutto quando gli ho dato un po' del salame che avevo vinto e che io non mangiavo.
Cose che voglio fare questo autunno: un podcast di RunTrento in cui parliamo tra di noi di quello di cui abbiamo voglia, deve essere una cosa tra amici, un salottino trentino, come il Buckled delle origini. Vorrei che l'Indian Summer fosse un evento figo e sentito da tutti e penso sarà così perché è un bel momento per il Trento Running Club. Con la Eli abbiamo lavorato bene negli Stati Uniti e sono sicuro che il documentario verrà una bomba: ci sono un sacco di cose in ballo con RunTrento e vorrei che uscissero tutte nei tempi, ma ce la faremo. Vorrei anche sbloccarmi e iniziare un corso di tedesco e prendere la certificazione di inglese, e magari la cazzo di patente. Lo dico poi chi sa se lo farò.
Sono super contento di UTMB e di come è andata per gli americani, non tanto il risultato ma per loro come persone. Sarebbe stato triste per Jim buttare un altro anno e probabilmente avrebbe fatto difficoltà a digerirla. Sono contento anche per Zach, e spero che riuscirà a vincere altre gare negli Stati Uniti il prossimo anno. Questa foto di lui mi piace un sacco e la metto qua, fanculo le foto patinate. Ciao a tutti, ora vado a correre col Raffa e poi ci beviamo una India Pale Ale nel mio porch.
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personal-reporter · 1 year ago
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I Suoni delle Dolomiti 2023
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Sarà da non perdere la 28a edizione del Festival I Suoni delle Dolomiti, che si svolgerà dal 23 agosto al 1 ottobre, con 17 appuntamenti per scoprire gli ambienti della montagna che si prepara all’autunno, in grado di regalare colori e panorami come in pochi momenti dell’anno. Mercoledì 23 agosto a Malga Tassulla in Val Nana, ai piedi del Monte Peller nelle Dolomiti di Brenta, il festival si apre con il concerto di Erlend Oye e La comitiva, che è un’occasione per far dialogare le musiche nordiche e le sonorità mediterranee. Due giorni dopo, il 25 agosto ai Laghi di Bombasel nel gruppo del Lagorai, il Festival celebra il grande ritorno del trombettista Dave Douglas, che a distanza di vent’anni festeggerà l’album Mountain Passages, una composizione di 13 brani ispirata proprio dallo spirito dei Suoni, dalla cultura rurale e ladina, che fa esordì al Rifugio Boè e al Rifugio Brentei con un grande successo di pubblico e di critica. Si rimane nel genere jazz anche il 28 agosto ai Prati Col in Val Canali, ai piedi delle Pale di San Martino, con Tatiana Eva Marie, newyorkese, stella del jazz con la Avalon Jazz Band, per un viaggio nella musica di Django Renhardt. Nella cornice di malga Brenta Bassa in Val Brenta, il 30 agosto ci sarà un’artista di raro talento come  Frida Bollani Magoni. La musica classica esordisce in questa edizione in occasione dell’Alba delle Dolomiti che ritorna nella cornice storica del Col Margherita, nelle Dolomiti di Fassa il 1 settembre, grazie a Mario Brunello con il suo violoncello accompagnato dal Polish Cello Quartet,  che riunisce quattro violoncellisti di spicco della nuova generazione di musicisti. Si prosegue l’8 settembre in una delle nuove ambientazioni del Festival, Sagron Mis, con il concerto di Le Petite Écurie, una formazione di cinque oboe che esegue musica su strumenti d’epoca barocca, spaziando anche nella musica contemporanea. Il 17 settembre la violinista Iva Bittova tra le torbiere di Passo Lavazè, mentre il 21 settembre al Rifugio Roda di Vaèl salirà lo storico��Quartetto della Scala rifondato nel 2001 da quattro giovani prime parti dell’Orchestra del Teatro e venerdì 22 settembre, a Malga Vallesi nella bassa, ci sarà il concerto di Edgar Moreau, giovane ma già affermato violoncellista. Le Dolomiti di Fassa, faranno da palcoscenico per il Trekking dei Suoni, dal 22 al 24 settembre, con tre artisti d’eccezione, Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura, Pierpaolo Vacca, accompagnati per l’occasione anche da Giulio Ferraro e Giosuè Mazzei, allievi del Conservatorio  Bonporti di Trento che approfondiranno il rapporto musica – natura. È invece un viaggio – concerto ad alto potenziale comico quello che andrà in scena il 30 settembre, al rifugio Viviani – Pradalago sopra Madonna di Campiglio, dove la favola musicale “Pierino e il lupo” di Sergei Prokofiev sotto la lente della Banda Osiris diventa il pretesto per una scorribanda nel mondo della fantasia musicale dove le melodie di Prokofiev si intrecciano a quelle di altri famosi compositori, da Mozart a Bizet, e deragliano in generi differenti, dalle colonne sonore di Walt Disney ai Village People. Non sarà da meno il concerto che chiuderà questa edizione, con protagonista Carmen Consoli, autentica icona della scena italiana a cavallo tra fine anni ‘90 e nuovo Millennio, che sarà al Camp Centener sopra Madonna di Campiglio il 1 ottobre, in una ambientazione già autunnale e per questo più suggestiva. Read the full article
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