#Laghi
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lory78blog · 3 months ago
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Il bacino di Villar Perosa e le allegre "comari" 😌😂
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tailsdarkdiary · 3 months ago
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And... something I made myself (it's like pouring acid on the eyes)
Just consider it a joke:/
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tuttalamiavitarb · 3 months ago
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Carsico
Mi ricordo benissimo, che quando ero piccino sul libro di geografia, credo di 4a elementare, dalle suore(bastarde), c era scritto il Peloponneso è il posto più carsico dell Europa, ora non lo so se l avessero scritto per amore della cultura ellenica, perché l autore provasse un piacere perverso nell' scrivere cazzate. Oppure non era mai andato più lontano di Abbiategrasso, e quindi si era fidato di qualcuno altro
E niente secondo me la zona di confine tra la Croazia e la Bosnia è più carsica
Le zone carsiche mi fanno cacare, ma se cerchi bene trovi roba cosi
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Laghi trasparenti, che puzzano un po' di muffa
Ma sono comunque affascinanti.
Di solito li trovi nei kanion cosi
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In fondo al fresco.
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leparoledelmondo · 10 months ago
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Hydroelectric generation
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Il paradosso tutto italiano è che nonostante la siccità, restiamo il paese che ha più pioggia e più corsi d’acqua di ogni altro paese europeo. Abbiamo 324 laghi ma siamo poverissimi di infrastrutture idriche. Oggi riusciamo a immagazzinare circa l’11% dell’acqua piovana che cade. Troppo poca. Secondo i dati di Terna (gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica dall’acqua), nei primi due mesi del 2023 la generazione di elettricità dell’acqua ha segnato un drammatico -51%, con febbraio che ha sfiorato il -60%. Il rischio è chiudere un anno peggiore del 2022, quando la lunga siccità in Italia aveva ridotto la produzione del 37,7%. Che fare? 
Nuovi invasi, nuovi bacini di raccolta e stoccaggio, impianti di pompaggio, sistemi di irrigazione tecnologici, ecco alcuni esempi che il Pnrr dovrebbe fare.
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imabookloverandafangirl · 5 months ago
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wow... 🤩
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eugeniogiaccone · 2 years ago
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Schizzo su carta a pennarello. Studio per … #schizzo #schizzosucarta #schizzoapennarello #studio #esquisse #vela #prototipo #matchrace #laghi #mari #monti #maritimepaintings #maritimeart #maritimeartists #arte #artistidelmare https://www.instagram.com/p/CpZrl9QrtHf/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ferris60 · 9 days ago
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Vi avevo promesso un lago e lago sia
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napoli-city · 22 days ago
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Concorso per 1 direttore (lombardia) AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE DEI SETTE LAGHI - VARESE
Author: http://www.concorsi.it Data : 2024-10-18 19:45:00 Dominio: http://www.concorsi.it Leggi la notizia su: Concorsi.it LEGGI TUTTO I testi riportati sono gratuiti e non hanno carattere di ufficialità: ai sensi di legge l’unico testo definitivo, che prevale in caso di discordanza, è quello pubblicato a mezzo libertà di stampa. Concorso AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE DEI SETTE LAGHI –…
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primepaginequotidiani · 3 months ago
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PRIMA PAGINA Gazzetta Di Modena di Oggi domenica, 25 agosto 2024
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daimonclub · 3 months ago
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Citazioni e pensieri sul lago
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Grotte di Catullo Sirmione Lago di Garda Citazioni e pensieri sul lago, aforismi, idee, riflessioni, frasi poetiche sul lago e i laghi, ambienti di vacanza e di relax che creano degli scenari splendidi. Un lago è il tratto più bello ed espressivo del paesaggio. È l'occhio della terra, a guardare nel quale l'osservatore misura la profondità della propria natura. Henry David Thoreau Guardavo il lago, le montagne, il sole e mi risuonava in mente la sua voce, triste presagio di una felicità ogni volta massacrata dalla realtà e quasi risvegliandomi dalla momentanea trance esclamai duramente - Puttana merda - Al diavolo questo aforisma! Carl William Brown Lancillotto del Lago, il più grande di tutti i cavalieri, la cui bravura era superata solo dalla sua nobiltà d'animo. Howard Pyle Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutte a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni. Alessandro Manzoni Quanto vorrei avere i miei amici accanto per godere insieme del panorama che mi si presenta dinanzi! Avrei potuto essere fin da questa sera a Verona ma mi si prometteva allo sguardo un’opera ammirevole della natura: il meraviglioso lago di Garda. Goethe
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Lago di Como O Benaco, che gonfi le tue onde e fremi come il mare. Virgilio È il luogo più voluttuoso che io abbia mai visto al mondo. La natura incanta con mille seduzioni sconosciute e ci si sente in uno stato di rara sensualità e raffinatezza. Gustave Flaubert Ricordi sfumati di giornate estive passate al lago con gli amici, e immagini ancora più radicate nella memoria di quando andavo a pescare, accompagnato da mia mamma. Per me questo non è un sollievo, ma pura sofferenza. Carl William Brown Ogni tanto, nelle giornate di vento, scendeva fino al lago e passava ore e guardarlo, giacché, disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l’inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita. Alessandro Baricco Le frontiere sono i limiti della resistenza. Il lago chiede alle sponde di contenerlo. Georges Braque Finché gli uomini crederanno nell’infinito, alcuni laghi saranno creduti senza fondo. Henry David Thoreau Water is the soul of the Earth. L’acqua è l’anima della Terra. Wystan Hugh Auden If there is magic on this planet, it is contained in water. Se c’è qualcosa di magico su questo pianeta, si trova nell’acqua. Loren Eiseley
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Faro di Desenzano del Garda Spesso la sorpresa viene suscitata nell'anima perché questa non riesce a conciliare ciò che vede con ciò che ha visto. In Italia c’è un grande lago, che viene chiamato Lago Maggiore: è un piccolo mare, le cui rive sono interamente selvagge. In mezzo al lago, a quindici miglia dalla riva, ci sono due isole di un quarto di lega di circonferenza, dette “Borromee”, che sono, a mio parere, il luogo più incantevole del mondo. L’anima è sorpresa da questo contrasto romanzesco, rievocando con diletto i prodigi dei romanzi, nei quali dopo aver superato rocce e paesi aridi, ci si ritrova in luoghi fatati. Charles-Louis de Montesquieu Il segreto della felicità è possedere una decappottabile e un lago. Charlie Brown Abbiamo bisogno di amare. Anche se questo potrebbe condurci laddove i laghi raccolgono fiumi di pianto. Paulo Coelho Non un pesce può saltare, non un insetto può cadere, sul lago, senza che il fatto non venga così riferito da cerchi e increspamenti, con linee aggraziate, quasi fossero il costante zampillare della sua fonte, il dolce pulsare della sua vita, il sollevarsi del suo petto. I brividi di gioia e i brividi di dolore si assomigliano. Henry David Thoreau Le acque tranquille di un lago riflettono le bellezze che lo circondano; quando la mente è serena, la bellezza dell'io si riflette in essa. Belur Krishnamachar Sundararaja Iyengar Il lago e le montagne sono diventate il mio paesaggio, il mio mondo reale. Georges Simenon Su un lago, i fenomeni dell'anno avvengono nell'arco di una giornata, seppure su scala ridotta. In genere, alla mattina, l'acqua bassa si riscalda più rapidamente dell'acqua profonda (anche se non è mai molto calda), e però si raffredda anche più rapidamente, dalla sera alla mattina dopo. Il giorno pare proprio un riassunto dell'anno. La notte è l'inverno, la mattina e la sera sono la primavera e l'autunno, e il mezzogiorno è l'estate. Henry David Thoreau L’estate risplende, il sole riscalda, le mucche depongono torte sui prati… L’estate risplende, il sole riscalda. Si fa finalmente il bagno nel lago. Astrid Lindgren Il lago di Garda non saprei assimigliare ad altro che ad un alto mare chiuso e serrato tra altissimi monti, che stendendosi verso Peschiera, trovate le vie aperte, manda fuori un profondo e largo fiume detto Mincio, che è quello che fa il lago intorno la città di Mantova. Andrea Minucci Fa' che il tuo cuore sia come un lago. Con una superficie calma e silenziosa e una profondità colma di gentilezza. Lao Tzu
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Maderno Lago di garda Il lago, rispetto al mare, trascorsi gli anni dell'adolescenza, mi ha sempre dato l'impressione di essere un posto per vecchi, dove trascorrere magari una convalescenza o preparasi per l'ultimo viaggio verso il cimitero. Carl William Brown Sirmione, perla delle penisole e delle isole, di tutte quante, sulla distesa di un lago trasparente o del mare senza confini, offre il Nettuno delle acque dolci e delle salate, con quale piacere, con quale gioia torno a rivederti; a stento mi persuado d’avere lasciato la Tinia e le contrade di Bitinia, e di poterti guardare in tutta pace. Ma c’è cosa più felice dell’essersi liberato dagli affanni, quando la mente depone il fardello e stanchi di un viaggio in straniere regioni siamo tornati al nostro focolare e ci stendiamo nel letto desiderato? Questa, in cambio di tante fatiche, è l’unica soddisfazione. Salve, amabile Sirmione, festeggia il padrone, e voi, onde del lago di Lidia, festeggiatelo: voglio da voi uno scroscio di risate, di tutte le risate che avete. Catullo I laghi sono le pozzanghere rimaste dopo il diluvio. Ramón Gómez de la Serna I laghi sono un compromesso tra il fiume e il mare: e io non amo i compromessi. Benito Mussolini Quant'è pacifico il fenomeno del lago! Henry David Thoreau Chiudiamo gli occhi per vedere nuotare in un lago infinite promesse Ci rinveniamo a marcare la terra con questo corpo che ora troppo ci pesa. Giuseppe Ungaretti Dentro di me è un lago, solitario, che basta a sé stesso; ma il mio torrente d'amore lo trascina giù in basso con sé? verso il mare! Friedrich Nietzsche La quiete misteriosa, ambigua, affascinante, dei laghi. Di certe persone taciturne. Di alcuni animali silenziosi. Delle piante. Francesco Burdin Il lago era immerso nel silenzio, come se avesse inghiottito tutti i rumori. La superficie sembrava uno specchio, s’increspava a ogni soffio di vento. Si sentiva soltanto, ora alto, ora basso, il canto degli uccelli. Banana Yoshimoto Le case al lago costano sempre di più, anche perché lì l'ambiente è di certo migliore che non lo schifoso e inquinato caos delle città o il misero paesaggio delle periferie. Carl William Brown
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Varenna Lago di Como Vacanze sul lago. Un po' prima che il commendatore lanci la lenza, il cameriere serve l'aperitivo ai pesci. Marcello Marchesi Ora che sono diventato vecchio mi sono reso conto di avere soltanto due certezze. La prima è che i giorni che iniziano con una remata sul lago sono decisamente migliori degli altri. La seconda è che il carattere di un uomo è il suo destino. William Hundert (Kevin Kline) Il mio fantasma riposa, non senza qualche inquietudine, nelle profondità del lago. Scivolato un tempo verso gli ignoti fondali, per dimenticare le memorie delle angoscie passate. Carl William Brown Suso in Italia bella giace un laco, a piè de l’Alpe che serra Lamagna sovra Tiralli, c’ha nome Benaco. Dante Alighieri Forse è così lo spaesamento guardare il lago dalla cima dei monti guardare tutta quell'acqua che sembra ferma in un giorno di pioggia, forte, che nasconde il cielo. Franco Bonvini La mattina, dopo avere zappato o forse dopo avere letto o scritto, di solito mi bagnavo nuovamente nel lago, nuotando attraverso una delle sue insenature, tanto per tenermi in esercizio, e così mi lavavo via la polvere del lavoro o facevo scomparire l'ultima ruga che lo studio mi aveva lasciato, e per il pomeriggio ero completamente libero. Henry David Thoreau Sul lago le vele facevano un bianco e compatto poema / ma pari più non gli era il mio respiro / e non era più un lago ma un attonito / specchio di me una lacuna del cuore. Vittorio Sereni Il matrimonio spesso può essere un lago tempestoso, ma il celibato è quasi sempre uno stagno fangoso. Thomas Love Peacock Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente. Robin Williams I saggi, dopo che hanno ascoltato le leggi, diventano sereni, come un profondo, liscio e calmo lago. Buddha Ombre voi dalla luna intrecciate, rompenti in sospiri nel vuoto cristallo del lago montano. Georg Trakl Molte gocce fanno un secchio, molte secchi fanno uno stagno, molti stagni fanno un lago, e molti laghi fanno un oceano. Percy Ross
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Salò Lago di Garda Lancillotto del lago, il prode cavaliere senza macchia, il cui cuore batteva con ardente amore e incrollabile fedeltà per la sua dama. Alfred Tennyson Nulla di tanto bello, puro e insieme tanto ampio, come un lago, forse, giace sulla terra. Acqua-firmamento. Non gli occorrono siepi di sorta. Le nazioni vanno e vengono senza insozzarlo. È uno specchio che nessuna pietra può rompere, il cui mercurio mai si consuma, la cui doratura è sempre riparata dalla natura; nessuna tempesta, nessuna polvere può oscurarne la superficie sempre nuova, uno specchio nel quale ogni impurità che si presenti affonda, spazzata e spolverata dalla nebbiosa spazzola del cielo. Henry David Thoreau Lago di miseria e di lurido fango è il mondo. Il lago è una massa d'acqua che ristagna. non defluisce. Le acque corrotte del mondo sono superbia, lussuria, bramosia di denaro, e mai defluiscono, anzi di giorno in giorno s'accresce il loro livello. Antonio di Padova Le acque tranquille di un lago riflettono le bellezze che lo circondano; quando la mente è serena, la bellezza dell’io si riflette in essa. Bsk Iyengar Piccolo lago in mezzo ai monti - il giorno le calde mucche bevono ai tuoi orli; a notte specchi le stelle - mi sento oggi in un brivido la tua chiarezza. Umberto Saba Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como. Non conosco contrada più manifestamente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un’altra dove gli incanti di una vita d’amore sembrerebbero più naturali ed iniziatela con queste parole: “Sulle rive del lago di Como". Franz Liszt Avevano scelto il lago di Garda per passare una vecchiaia serena, poi la morte del loro unico figlio, in un incidente proprio vicino al cimitero di Desenzano, aveva trasformato questo desiderio di tranquilla agiatezza vacanziera in un perenne, tragico e angoscioso incubo lacustre. Carl William Brown Se per caso si ha un cuore sensibile, bisogna vendersi anche la camicia pur di vedere i dintorni del Lago Maggiore. Stendhal Se tutti i monti fossero libri, tutti i laghi inchiostro e tutti gli alberi penne, questo non basterebbe ancora per descrivere tutto il dolore del mondo. Jacob Böhome Sul turismo, i laghi e le vacanze, potete anche leggere: Un estate al lago Aforismi e citazioni sul mare Pensieri e riflessioni sulle vacanze Aforismi e citazioni sulle vacanze Citazioni e battute divertenti sulle vacanze Aforismi sul viaggio Riflessioni sul viaggio Italia in breve (E-book) Job tourism in Lombardy Turismo e viaggi Turismo enogastronomico Luoghi più belli del mondo The Lake District Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Saggi e aforismi Read the full article
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daniela--anna · 5 months ago
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Il lago d'Iseo o Sebino (Lach d'Izé o Sebì in lombardo) è un lago italiano dell'Italia settentrionale, di origine glaciale, situato in Lombardia. Dal 2018 la porzione settentrionale del lago (chiamata Alto Sebino) fa parte della riserva della biosfera UNESCO della "Valle Camonica - Alto Sebino"
Al centro del lago vi è Monte Isola (Montisola, un comune di 1.612 abitanti) che con la sua area totale di 12,8 km², è l'isola lacustre più grande d'Italia e tra le più estese d'Europa.
lago d'Iseo
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crepacuore · 6 months ago
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#5
A Neguggio il laghetto effimero è ricomparso per la seconda volta, quest'anno.
Sentiero e piante sono decisamente sommersi, le nuvole si specchiano sulla superficie verde, sotto e sopra si confondono, non si capisce se le margherite occhieggiano dall'acqua o dal cielo.
Mi piace anche la vegetazione particolarissima lungo il sentiero sostitutivo, appena sopra l'argine provvisorio: polmonaria, cardi, melittis melissophyllum e altri rigogli decisamente insoliti nelle immediate circostanze.
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E poi anche oggi Selma è stata vistosamente punta da un'ape, ma la cosa non l'ha scoraggiata dal voler continuare a giocare.
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Dalle piante sommerse e da Selma anche oggi imparo.
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grazielladwan · 7 months ago
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IL LAGO DELLE STREGHE
La Leggenda del Lago delle Streghe in Piemonte Nel cuore del Piemonte, circondato dalle montagne e celato tra gli alberi secolari, si trova un luogo avvolto in mistero e fascino: il Lago delle Streghe. Questo piccolo specchio d’acqua, noto anche come Lago di Devero, è al centro di una delle leggende più affascinanti della regione. Secondo la tradizione locale, il Lago delle Streghe era il luogo…
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emmeelleci · 1 year ago
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CALDERA
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CALDERA
In principio era stata una semplice caldera, con il suo bel sistema di vulcani - grandi, piccoli - che occupavano una superficie immensa, che si estendeva per chilometri quadrati.
(quando ancora non esistevano i chilometri quadrati)
Dinamismo era stata la parola d’ordine di quel posto: fuoco e mutazione, esplosioni, proiettili sparati in ogni direzione.
Milioni di anni di rumore assordante.
Fragore e vis, mescolati insieme.
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Quando la rabbia del vulcano dominante si era finalmente un po’ calmata e il grande avvallamento da cui tutto era partito era tornato ad essere visibile - libero dai vapori e dalle fiamme - allora (e solo allora) il silenzio aveva preso possesso di quello spazio sconfinato.
Un silenzio mai percepito prima, con quella stessa intensità e nemmeno dopo.
In quella conca, che aveva visto levarsi per milioni di anni tutto quel fuoco, pian piano aveva cominciato ad accumularsi copioso l’elemento primario: l’acqua.
Aveva lenito e smorzato ogni ardore residuale rimasto da quelle parti.
Pioggia dopo pioggia, alluvione dopo alluvione. L’acqua. Portata giù dai fianchi delle colline, trascinata lungo canaloni che nel frattempo si stavano generando da soli.
Da un certo momento in poi, l’acqua si era saldamente impadronita della situazione: aveva preso possesso di quei luoghi. Per rimanere lì.
All’inizio, lo aveva fatto in modo discreto, senza farsi nemmeno notare: si erano create piccole pozze qua e là, all’interno dei crateri più piccoli, in cui si era depositata quella pioggia, che aveva iniziato scrosciare copiosa.
Zitta zitta. Implacabile.
Quei monti ripidi - dai bordi ancora affilati, quasi taglienti - che si affacciavano come una improvvisa barriera su quella depressione profonda, avevano partecipato a modo loro all’opera in corso.
Mentre cadeva, l’acqua scorreva verso il basso, rotolava giù, convogliata verso il centro di quella caldera.
In virtù di quel suo scorrimento verso il basso, aveva iniziato a consumare, ad arrotondare quei bordi: solchi profondi avevano creato una via privilegiata per il suo passaggio ed era stato così che erano nati i Fossi Primordiali, tramite cui quell’elemento liquido, ancora torbido, ancora senza una vocazione precisa, aveva trovato un passaggio veloce verso la valle, giù in fondo.
E pluf! Dentro la caldera.
Milioni di anni: milioni di gocce, barili di acqua, uno dopo l’altro e alla fine tutto si era riempito.
Una superficie sconfinata, in parte ancora torbida, sotto la quale si agitavano inutilmente le ultime fumarole, residui di un vulcano non ancora del tutto convinto se chiudere o meno la sua attività. Per sempre.
L’acqua, alla fine, (come era ovvio già all’inizio) aveva vinto.
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In qualche momento in cui la pioggia era diminuita e - squarciate a fatica quelle spesse nubi - il sole si era affacciato ad illuminare quella superficie, si poteva chiaramente osservare che era l’azzurro a dominare. Azzurro dell’acqua, contro il bruno scuro della lava ancora nuda. Ancora priva di vegetazione.
L’azzurro dell’acqua stava sconfiggendo il rosso del fuoco: si preparava a diventare il padrone di quella immensa caldera.
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Un tempo - quasi in mezzo alla piana - la lava uscita dalle fessure della crosta aveva creato due tozze protuberanze. Due blocchi scabri, dall’aria triste. Sembravano irrisolti. Circondati da tutto quell’azzurro, invece, essi si trasformarono in due isole dall’aria elegante, sebbene ancora nude.
Due isole misteriose, affrontate, due gemelle eterozigote, perché - a dire il vero - erano molto diverse tra loro.
Accogliente e aperta, la prima. Scabra e scontrosa, la seconda. Fin da subito.
(colpa sicuramente del loro segno zodiacale)
Entrambe cariche di misteri, però, questo fu chiaro a tutti, fin da subito. Come se il lago avesse affidato a loro (e solo a loro) una serie di messaggi da condividere soltanto con chi lo avesse meritato.
In futuro.
(se mai qualcuno lo avesse meritato) (se mai fosse arrivato qualcuno a guardarle e ascoltarle, a comprenderle davvero)
Due pezzi di roccia che avrebbero parlato solo a chi avesse potuto/saputo ascoltare. Intanto, in attesa di trovare interlocutori affidabili, trattenevano energia. Accumulavano energia.
(non si sa mai, può sempre tornare utile!)
Passò ancora del tempo.
Una lunga serie di millenni, che sfilarono educatamente, uno dopo l’altro: arrivarono le prime timide piante e poi gli animali, che restarono padroni di quei luoghi molto a lungo, e poi (solo poi) dai bordi della caldera cominciarono ad affacciarsi alcuni ominidi.
Dapprima in modo episodico. Si sporgevano, guardavano, intimiditi da quella massa d’acqua: scendevano, ne raccoglievano un po’, si allontanavano, per correre velocemente altrove, in luoghi già esplorati e familiari.
Poi si fecero coraggio, scesero giù. Per restare. Si impossessarono di quel territorio in modo stabile.
Quei primi esploratori non lo sapevano ancora, (come avrebbero potuto saperlo?) ma stavano per dare il via ad una progenie speciale, che da quel momento avrebbe stabilito, una volta per tutte, un legame forte, simbiotico, con quell’acqua.
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Quella massa d’acqua che aveva riempito la caldera. Quell’acqua che si era impossessata di quell’energia, sottraendola al fuoco.
Quel legame sotterraneo - acqua + ominidi - sarebbe rimasto impresso nei geni di quelli che sarebbero nati dopo, intorno a quei bordi. Sarebbe nata quella strana forma di simbiosi tra il lago e tutti quelli che vivevano intorno a lui.
Ogni forma di simbiosi comporta qualcosa di speciale: tu prendi una parte di me, io accolgo una parte di te. Un impegno (un fardello in certi casi) che si può trasformare in uno scambio.
In un dialogo continuo. Sotterraneo. Speciale.
Quell’acqua aveva fatto trovare pace a quei primi cacciatori-raccoglitori che si erano affacciati lì, incantati dalla luce emanata dall’acqua sotto il sole. Da quell’azzurro sconfinato.
Non sapevano di essersi imbattuti in una calma apparente, quella stessa che, il più delle volte, dominava sulla superficie.
(wrong!)
Non era calma: il bollore, l’agitazione, il rovello, lontani echi delle eruzioni iniziali, promanavano ancora verso l’esterno, arrivavano dritti dal buio del Cupo.
Quei sommovimenti non erano cessati: si erano solo spostati, dentro il lago. Si erano nascosti. Quelle particelle, però, sotto sotto, si agitavano ancora.
E quella energia - positiva, negativa: difficile stabilirlo guardando dall’esterno - unendosi all’acqua che lentamente evaporava, aveva cominciato ad infiltrarsi nelle ossa, nelle viscere di chi era andato a vivere lì, di chi sarebbe nato lì, e lo aveva reso diverso da tutti gli altri.
Così era stato anche per i loro discendenti. Animati perennemente da una smania di cui non sapevano bene le origini.
L’acqua sembrava regalare pace a chi si fermasse lì, a chi vivesse lì, (o almeno: questo era ciò che credevano ingenuamente quelli che arrivavano da fuori) ma era una calma apparente: tutti sembravano invece consumati, rosicchiati, scavati da quell’energia, che si agitava ancora dentro le acque, e li mutava, a livelli più meno consistenti, conferendo talvolta ai loro volti un’aria assorta, concentrata, come velata di malinconia.
Lo si sarebbe capito già a guardare, già qualche tempo dopo, i volti di quei primi avventurieri. Lo si sarebbe capito, certo, se ci fosse stato qualcuno in grado di capire in tempo certe cose.
Ma non era stato così.
C’erano altre urgenze a cui dare spazio, in quei momenti, altri obiettivi verso cui tendere. Erano esseri primordiali. Erano restati, ma per necessità.
Si erano lasciati plasmare dall’acqua di quel lago, senza saperlo.
Quella mutazione si era impressa nel DNA di quelli che erano arrivati dopo (a futura memoria, per non stare a fare lo stesso lavoro troppe volte). In quello dei figli dei figli dei figli.
Questo permetteva immediatamente di distinguerli - rispetto a tutti quelli che erano giunti lì tempo dopo, da luoghi che poco avevano a che fare con l’acqua.
Non è da tutti essere lacustri, infatti. Non tutti sono in grado di sopportare quel peso.
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Non tutti - anche oggi, quando i foresti arrivano, venendo da lontano, e sbucano con le loro macchine da una delle creste dell'antico vulcano, anche oggi, dunque, già dopo la prima curva - quelli che vedono per la prima volta quell’acqua brillare da lontano, dentro l’antica Caldera, non riescono a provare quella stretta al cuore, quel senso profondo di appartenenza, di vicinanza e ricongiunzione, che prova chi è nato lì.
Quello che ci fa mormorare quando rivediamo il lago, anche dopo tanto tempo, anche se in quel momento siamo soprappensiero: “Eccoti qui! Finalmente! Mi eri proprio mancato” - come se si trovasse davanti ad un amico che credevamo perduto, uno che ci era mancato in quei mesi di lontananza forzata.
Chi vede la Caldera per la prima volta non può capire. Può intuire qualcosa, ma solo in superficie. È ammaliato da quello splendore, ma coglie solo quello.
Ignora ciò che si agita nelle profondità.
Ci sono dei giorni in cui, specie nelle giornate estive, quelle tra luglio ed agosto, nel momento della giornata tra le due e le tre del pomeriggio, il brillìo che nasce sulla superficie dell’acqua, le conferisce il colore del celeste polvere appena smorzato, animato da leggere pagliuzze dorate.
In quel momento, chi è nato e vissuto lì, guardando quel gioco di luce, si sente riempire di orgoglio, quasi fosse il padrone di quello spettacolo magnifico.
Si pavoneggia persino, come se volesse dire a tutti: “Questo è il mio lago, sapete?”.
In quei momenti si è capaci di dimenticare, di relegare in un angolo remoto della memoria, quelle giornate in cui il lago è cupo, depresso, i momenti in cui la forza dello scirocco lo rende aggressivo verso cose o persone, come un individuo ubriaco e molesto.
Il lago va preso in blocco, però. Nei suoi giorni luminosi ed in quelli più cupi. Chi è sempre vissuto lì, lo sa bene.
Chi nasce da quelle parti è obbligato a farsi carico delle energie che arrivano dritte dritte dal Cupo, che sbucano improvvisamente dalle profondità più remote del lago.
Arrivano da quei fondali carichi di limo, quel limo che, quando il lago è agitato, confonde le acque, le rende giallastre, perché cariche di particelle di ogni tipo.
Il lago è spesso minaccioso, oscuro, perché porta con sé milioni di anni di misteri ed è difficile resistere a quella forza attrattiva, magnetica. Distruttiva, in alcuni casi.
Per questo quasi tutti qui in paese, nel tempo, hanno evitato di abitare troppo vicini a lui. Si sono tenuti ad una certa distanza da lui, per una forma di igiene mentale. Preventiva, si direbbe.
Per prudenza.
Se provate a chiedere ad uno del posto perché il paese si sia sviluppato ad una certa distanza dal lago, vi risponderà - razionalmente - che abitare vicini all’acqua fa male, che l’umidità disturba le ossa.
Non è del tutto vero.
Lo si fa per tutelare la salute mentale, in realtà, anche se nessuno lo ammetterà mai davanti a voi. Non diranno mai che mantengono una distanza emotiva, perché temono di essere risucchiati e preferiscono osservarlo dall’alto - quel lago - dalla Rocca del Castello, possibilmente.
Più sicuro, per tutti.
Solo i pescatori hanno osato farsi carico di quella sfida.
Hanno vissuto da sempre lì, vicino alla caldera, lungo le rive, in capanne rabberciate alla meglio, simili a quella dei Tre Porcellini.
(quella di paglia)
Per sopravvivere, sono stati costretti a scendere a compromessi con lui. Con il lago.
Sono stati anche ricompensati da lui, per questa prova di coraggio: conoscono tutti i suoi segreti, il lago ha insegnato loro il senso del limite e sanno (avendolo talvolta appreso a loro spese) fin dove possono spingersi e dove invece è preferibile fermarsi.
Ne hanno ricavato, dal punto di vista genetico, un pizzico di lucida follia, che serve per sopportare esistenze quasi impossibile da tollerare.
Loro soltanto conoscono fino in fondo odori, umori, colori e sfumature dell’acqua. Da questa forma empirica di sapienza hanno acquisito una aderenza quasi empatica alle sue bizze, alle sue mattane improvvise. Ai suoi silenzi cupi ed insopportabili, specie di notte.
Questa forma di sapienza li rende diversi - veri e propri corpi estranei - rispetto al resto del paese.
Sono stati a lungo trattati come paria, con cui - dicevano le mamme per bene alle loro figlie ugualmente per bene - era assolutamente vietato mescolarsi.
Necessari, ma non amati, i pescatori: sempre lì, a fare il lavoro sporco.
In tutti quelli che sono nati vicino al lago, dunque, convivono più o meno tranquillamente due nature: il fuoco, che anima tutto, rivolta tutto, che consuma e fa evaporare l’acqua, se prevale.
L’acqua, che spegne tutto e tutto calma, quando è lei a prevalere.
Questi due opposti si annullano. Creano quasi lo stesso momento di calma assoluta che si trova al centro di una tempesta.
Più uno e meno uno. Uguale zero.
È un invito costante, mellifluo, alla stasi, all’immobilità, quella che, in casi estremi, se proprio trascinata per i capelli, se proprio volete, si fa tempesta e diviene distruttiva.
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atomicqueenkingdom · 1 year ago
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La 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐕𝐚𝐫𝐦𝐥𝐚𝐧𝐝 si trova nella parte centro-occidentale della Svezia; è un'oasi naturale, ricca di laghi (sono circa 10.000).
In questo luogo bellissimo, risiede 𝐒𝐞𝐥𝐦𝐚 𝐋𝐚𝐠𝐞𝐫𝐥𝐨𝐟: prima donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 1909.
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ferris60 · 4 months ago
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L'anatra zoppa ha zoppettato, ma qui si cammina comunque.
Lago di Pilato, ma solo per sentito dire
Amica Giovane e Dandyfunky avevano un’idea, almeno, in mente, e devo dire che l’hanno portata avanti sino alla fine. Io non sono certa se ce la farei in circostanze normali, ma essendo le circostanze non normali non faccio congetture e amen – in ogni caso ho acquistato ex post la più recente guida al Parco dei Monti Sibillini, e c’è un’altra voce nella mia bullet list, per quando…
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