#La doppia vista
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queerographies · 1 year ago
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[La doppia vista][Roberto Pazzi]
Un maturo scrittore si sveglia una mattina in uno stato di grande confusione, non ricorda più chi sia. Incomincia così a confondere i personaggi dei suoi numerosi libri già pubblicati e di quelli che medita di scrivere, con le persone che ha più amato nella sua esistenza. Re Ludwig II, Lucifero e san Francesco d’Assisi si mescolano con la sorella Emilia, il padre, l’amatissimo amico Sandro. La…
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turangalila · 3 months ago
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Sigismondo D'India (1582-1629)
[Le musiche: da cantarsi nel chitarrone, clauicembalo, arpa doppia, & altri stromenti da corpo : con alcune arie, con l'alfabetto per la chitarra alla spagnola : nouamente composta, & data in luce : Libro quinto (Venetia: A. Vincenti, 1623)]
— Torna il sereno Zefiro
Torna il sereno Zeffiro, / E gli augellini garruli. / De’ boschi dolci musici, / Cantando insieme, temprano / Al suon del rio che mormora, / Concordi, note armoniche. / Io sol, involto / Il tristo core. / Anzi sepolto / In trist’orrore, / Al suon del pianto intuono in tristi lai: / "Primavera per me non sara mai. //
Le nubi, d’acque gravide / Che sgorgano i diluvii, / Or tutte si ristagnano; / E i venti, che fremeano / Orgogliosi con furia, / Taciti e cheti or dormono. / Io, sospirando / Senza riposo, / E ancor versando, / Tristo e doglioso, / Nembo di pioggia, intuono in tristi lai: / "Primavera per me non sara mai." //
Ringiovenito ogni arbore / Di verde manto vestesi; / Ridenti campi e pratora / Di verde spoglia ammantansi; / E infin le grotte adornansi / Di fior vermigli e candidi. / Io sol, smarrito / Fuor di ogni usanza, / Seco e sfiorito / Di mia speranza / Il più bel verde, intuono in tristi lai: / "Primavera per me non sara mai."
— Lamento di Didone
Infelice Didone, / com’hai tu spirto e core / se’l cor da te si parte / mentre parte di te / la miglior parte? / Ahi, che sento mancarmi, / ahi, che sento gelarmi / l’anima in questo seno, / e a poco a poco, ohimè, / venirne meno. //
Enea, mia vita, / Enea, dove ten vai, / dove ten vai, crudele? / Perché sola mi lasci? / Perché da me ten fuggi? / Che ti feci, cor mio? / Perché negarmi, ohimè, / l’ultimo addio? / Non m’odi tu, mio sole? / Deh, portassero i venti / come portan le vele, / i miei lamenti! / Ahi, ch’a le mie querele / e gravi pene / rispondon per pietà / l’aure e l’arene!//
Enea, ben mio, tu sol, / tu sol, lassa, / t’induri ai prieghi, ohimè! / di chi per te si more? / Idolo mio crudel, / idol d’amore! / T’accolsi pur, ingrato! / T’accettai pur errante, / ti sovvenni disperso / e nel mio regno / ti diedi pur il cor, / l’anima in pegno. / E tu, infedel, / senza l’usata aita, / in abbandono mi lasci / e senza vita. / Deh no! volgiti, infido, / volgiti indietro, / volgi, gira ver me la prora! / e gira i lumi pria ch’il dolor / m’ancida e mi consumi. //
Enea, cor del mio seno, / ahi, tu non vedi? / Non vedi come incenerisce e langue / la misera Didone, / che versa dalle luci / un mar di sangue? / Ma, lassa, a chi parl’io? / A chi non mi risponde. / Così n’andrò tradita, / vilipesa e schernita? / No, no! Gite sotterra / mie neglette bellezze! / Cada, cada lo scettro / e la corona! / Cadan le sparte chiome, / cada il purpureo manto! / E del suo, fosco e nero, / morte pietosa, / mi ricopra e vesta, / per far scena di me / tragica e mesta. //
Ahi dolore, / ahi dolore! / Come ucciso non hai / già questo core? / E tu, cor mio, / se privo de la tua vita sei, / come sei vivo? / O de l’anima mia / spento desìo! / O mio spento consorte! / Quest’è l’onor? / Quest’è la fè? / Son queste le promesse, / o mio foco, ch’a le ceneri tue / serbar dovea? //
Errai: or vivo e moro, / e morendo e vivendo / anco t’adoro. / Ahi, che per te son io / mal accorta sorella! / Per te son giunta al fine, / per te già varco il passo, / il passo estremo / (ahi, dura sorte e ria!) / che parte l’alma / de la vita mia. //
Sù, sù, spirti d’Averno! / Venite, o furie ultrici, / a mille a mille, / venite meco a vendicar l’oltraggio! / Ma qual mi sento al petto / correr gelido, ohimè, / sudor di morte? / Ah, che mi sento / il cor dal cor diviso. / Ah, che l’ha già’l dolor / morto ed anciso! / Ahi, che finir mi sento! / Mi s’oscura la vista, / il pié vacilla. / Chi mi mantiene in vita? / Ahi, che martire! / io moro. / Ahi, chi m’aita / ne l’ultima partita? / Non più respira il fianco, / io m’abbandono, ohimè, / già cado e manco.
_ Sigismondo D'India – Madrigali E Canzonette Maria Cristina Kiehr, Concerto Soave, Jean-Marc Aymes (2003, Harmonia Mundi – HMC 901774)
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anchesetuttinoino · 5 months ago
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‌GLI SCONVOLGIMENTI ELETTORALI E I PROBLEMI DI VOLKSWAGEN MOSTRANO IL PREZZO ROVINOSO CHE LA GERMANIA PAGA PER ESSERE IL CAGNOLINO DELLO ZIO SAM
di Finian Cunningham per Strategic Culture Foundation
Questa settimana la Germania è stata colpita da una doppia batosta, a dimostrazione del prezzo rovinoso che il suo popolo sta pagando per il ruolo di cagnolino degli Stati Uniti del suo governo incapace.
Questa settimana la Germania è stata colpita da una doppia batosta, a riprova del prezzo rovinoso che il suo popolo sta pagando per il ruolo di cagnolino degli Stati Uniti svolto da un governo incapace. In primo luogo, c’è stata la bomba politica della sconfitta elettorale dei partiti della coalizione del Cancelliere Olaf Scholz. Poi c’è stata la scioccante notizia economica che la Volkswagen, la casa automobilistica di punta del Paese, sta pianificando la chiusura di alcuni stabilimenti a causa dei paralizzanti costi di produzione. Le ripercussioni stanno scuotendo le fondamenta politiche ed economiche non solo della Germania, ma dell’intera Unione Europea.
Entrambi i colpi inferti alla Germania derivano dalla stessa causa: l’asservimento del governo Scholz alla politica estera degli Stati Uniti. (A dire il vero, la sindrome del lacchè è precedente a Scholz e si è manifestata anche sotto il suo predecessore, Angela Merkel. E, sempre a onor del vero, non si tratta di una condizione solo tedesca. L’intera Europa è un cagnolino dello Zio Sam e sta pagando un prezzo doloroso per questo discutibile ruolo). L’Alternativa per la Germania (AfD) è arrivata prima alle elezioni statali in Turingia, in quella che è stata vista come un’imbarazzante batosta per il Partito socialdemocratico di Scholz e i suoi partner di coalizione. L’AfD ha guadagnato molto, anche se è arrivato secondo rispetto all’Unione cristiano-democratica, nelle elezioni della vicina Sassonia.
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io-confesso · 5 days ago
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Doppia confessione (mi ero perso quella di inizio gennaio☹️)
Avendo fatto il cuoco per anni diciamo che le occasioni non sono mancate. Tra cameriere già presenti e new entry, clienti abituali ecc ecc (potessero parlare quei muri..).
Avevo anche qualche anno in meno e ero un bel vedere, il pomeriggio mi fermavo sempre al ristorante stando lontano da casa e capitava qualche volta che anche le cameriere si fermavano dopo il turno. Tra battute durante i servizi e chiacchiere sparse qua e là diciamo che qualcosa è scappato con più di una cameriera (dello stesso ristorante) variabile da baci e toccate fugaci a veri e propri rapporti non curanti del fatto che effettivamente si poteva dar spettacolo all’esterno dato che era tutto a vetrate. Ma la miglior cosa mai successa e nemmeno voluta fu quella volta che la moglie del capo, post intervento di aumento del seno, entrò in cucina e con totale disinvoltura si alzò la maglia per farmi ammirare il risultato..Incredulo di quanto stava succedendo rimasi a fissarle stupito e con faccia da pesce lesso ahahah. Avevo una cotta mostruosa nei suoi confronti già da quando era solo cliente e non era nemmeno la moglie del capo.
Quella scena era un qualcosa di inaspettato e eccitante, troppo vista la reazione nei bassifondi che ne è conseguita e non è passata inosservata dato che poi lei con una battuta me lo fece capire (non aveva peli sulla lingua e non si faceva di certo problemi a fare battute, tanto meno sul sesso). Sta di fatto che, sempre tette al vento, passa dietro i fornelli della cucina e mi si piazza a una spanna dalla faccia, io viola in faccia per l’imbarazzo e le tutto di botto mi prende la testa e me la mette tra le tette…
Non capivo più nulla e lei continuava, io visibilmente mi stavo eccitando sempre di più e preso dal momento misi le mani sui sui seni “nuovi” e mi ci affondai ancora di più in mezzo…La cosa che mi lasciò ancora più stupito fu il fatto che, oltre a non allontanarmi e non dire una parola, a un certo punto sentii la sua mano scivolarmi lungo la cerniera dei pantaloni con tocco leggero ma ben consapevole di quello che stava facendo!
Pensai che mi stesse palesemente prendendo per il culo e invece stava succedendo davvero…io e lei a fare porcate, in cucina tra l’altro…
Poi la cosa ci è sfuggita di mano (letteralmente,è il caso di dirlo) e vi lascio immaginare il resto🐷🐷
Pomeriggio indimenticabile direi, ci penso ancora adesso nonostante siano passati anni da quel giorno
Per la confessione n°2
Noi maschietti abbiamo un repertorio più limitato (lo hanno già detto immagino), ma con un po’ di fantasia si può sempre trovare qualcosa di stuzzicante per masturbarsi…
Io personalmente, oltre alla mano (che sia a letto, in bagno sia di casa che qualche volta al lavoro o anche qualche volta mentre ero in giro a camminare in posti non frequentati), ho usato il massaggiatore per il collo appoggiato mentre mi coccolavo,una salvietta umida avvolta attorno (piacevole il contrasto della salvietta “ruvida” e bagnata di acqua calda), strusciarmi a pancia in giù sul letto,appoggiato sul bordo del lavandino con una mano a tenerlo fermo simulando l’atto in sé…e poi ho provato qualche giochino, dal classico anello vibrante al vibratore appoggiato, varie e classiche varianti con cibo (panna, ghiaccio, fragole ecc ecc)…e più altre cose che non vi racconto ma decisamente piacevoli.
Penso di aver detto tutto (non è vero😝), spero sia valida la doppia confessione
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jazzluca · 4 months ago
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OPTIMUS PRIME ( Deluxe ) Movie Studio Series 112
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Ed il primo modellino degli Studio Series dedicato al film di Transformers One, uscito in concomitanza proprio col lungometraggio, non poteva che essere quello di OPTIMUS PRIME! … anche se un po' fa strano, dato che al cinema il personaggio è perlopiù del tempo nelle fattezze di Orion Pax MA il giocattolo in questione è solo un classe Deluxe! :O
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Infatti già fa strano questa declassazione di Optimus negli SS, dal consueto Voyager ad un Deluxe, quasi a ricreare una nuova scala per questo film rispetto agli omonimi di altri lungometraggi e serie, ma appunto avrebbe avuto più senso fare un Orion Pax Deluxe il quale poi si sarebbe tramutato in un Optimus Voyager, un po' come si vede appunto al cinema!
Oppure, a questo punto, ci si può aspettare MAGARI un'uscita futura di un Deluxe 2 pack con un Orion trasformabile ed un altro no senza il T-Cog, proprio per ricercare la fedeltà cinematografica! :D …No, eh? ^^'
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Vabbè, elucubrazioni di ipotetiche uscite a parte, il ROBOT perlomeno è un Deluxe altino: non dico che raggiunga l'Op Earthrise, ma almeno rivaleggiucchia un po' con quello WfC Gamer Edition, suo collega poi in quanto a tematica d'aspetto. Infatti questa ennesima versione pre terrestre di Commander aggiungerebbe poco a quanto già visto negli anni passati: diciamo che non è barocco come i vari WfC dei videogiochi, ma più asciutto e con i soliti particolari classici, con gli avambracci però ora grigi e un'unico finestrone sul petto, questo fatto apposta in modo da far intravedere la Matrice al suo interno.
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A proposito di accessori staccabili, sulla schiena il nostro si trova una sorta di zainata / coperchio un po' come quella dell'Optimus Siege, cui va messo a riposo l'accessorio con le bocche di fuoco frontali del veicolo cui si trasforma ( che però è un po' attaccato con lo sputo, diciamo ), così come le iconiche canne fumarie sulle spalle sono staccabili ed impugnabili, mentre come arma Optimus One ha solo l'ascia d'Energon in plastica azzurra trasparente.
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Tornando all'aspetto del robot, a voler spaccare il capello in quattro, nonostante si presenti bene e ben dipinto con un rosso e blu scuretti ma brillanti, ci sarebbe il grigio che è sì metallico ma un po' troppo opaco, mentre il petto sovrasta parecchio l'addome che a sua volta soffocato dalle spallone, mentre la testa pare quasi annaspare in mezzo fra queste. Ma niente per cui strapparsi i capelli, per carità, ma magari in un Voyager queste inezie si potevano limare meglio… ;3
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Anzi, ok, petto e spallone sono parte del design originale, quindi l'"inestetismo" è a monte e amen, teniamocelo nei modellini fedeli, vabbè.
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A proposito poi di fedeltà al media, mi fa specie che abbia la faccia con la mascherina sulla bocca, che ci sarebbe stata bene una gimmick con una doppia testa o che con l'altra senza mascherina, ma ehi, è pur sempre solo un Deluxe! ^^'
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D'altro canto, ripeto, è perlomeno altino come Dlx e stra -posabile, con tutto quello che si può volere nel pacchetto della posabilità medio alta, pure la testa che si alza notevolmente, pugni che ruotano, etc. Ah, quasi dimenticavo: ovviamente non ha le mani che si aprono, visto che E' SOLO UN DELUXE, ma può comunque "impugnare" la Matrice tramite dei perni su questa e delle fessurine sui pugni, ok.
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Questo modello poi esce in contemporanea con la wave 1 dei Prime Changers, i Deluxe della linea principale del film, dove è presente anche lì un Orion Pax con però mascherina, ascia e canne fumarie di Optimus One, QUINDI a seconda dei punti di vista l'uno potrebbe essere ridondante verso l'altro e viceversa, laddove invece potevano essere complentari se il Prime Changer lo lasciavano con l'aspetto di Pax piuttosto che non pimparlo con quello di Prime, mah!
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La TRASFORMAZIONE è grossomodo quella classica, riprendendo elementi dal succitato Siege, con il coperchio / tettuccio e le ruote scolpite che dall'interno delle gambe slittano all'esterno, e con il solito bacino che ruota ed i piedi che si drizzano; almeno nella parte anteriore c'è qualche novità, con il pannello frontale con la griglia che è ripiegato subito sotto il petto, mentre le spalle si abbassano a diventare dei moduli laterali anteriori, ANCHE SE poi le braccia restano in vista con i pugni che letteralmente agguanto dei perni sulle gambe per tenere unito il veicolo! ^^'
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Ma è pur sempre una sorta di CAMION CYBERTRONIANO, che cerca di ricordare l'iconico Frightliner terrestre, anche se non so quanto senso abbia rappresentare Optimus così anche su Cybertron se non si porta appresso un rimorchio, ok, però diciamo che la novità delle parti laterali anteriori non è male, così come ora le canne fumarie usate come armi o razzi di spinta, a seconda della direzione.
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Ad aggiungere potenza di fuoco ci pensa il summenzionato modulino da sistemare frontalmente con i due laser in più, solo che non c'è poi posto dove poterlo nascondere, nel camion, anche se ci sarebbe volendo proprio dietro il pannello cui lo si aggancia. L'ascia d'Energon invece trova spazio comodamente in mezzo alle gambe nella parte posteriore del mezzo.
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Il fatto delle braccia in vista alla fine non da così fastidio, a dire il vero, dato che si mimetizzano bene ai lati del veicolo, mentre è davvero una furbata l'assenza di ruote effettive, sostituite da 4 ruotine essenziali, di cui quelle anteriori sono rosse e si confono tranquillamente nella parte frontale delle spalle.
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Insomma, alla fine non è affatto un brutto modellino, con aspetto fedele in entrambe le modalità e trasformazione ben realizzata e non troppo complicata, ma che però non esprime le potenzialità del personaggio poichè "degradato" alla classe Deluxe, laddove le varie gimmick che già questo SS doveva avere ( faccia con o senza mascherina, laser frontali a scomparsa ) sono invece finite nella versione estemporanea ed esclusiva giapponese di classe quasi Leader, il Brave Commander.
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Magari riducendolo di classe hanno voluto renderlo più conveniente anche a chi non colleziona per forza gli SS, e di conseguenza così tutti i successivi One Studio Series, ma speriamo, come dicevo sopra, che in qualche maniera recuperino prima o poi anche la versione di Orion Pax e senza T-Cog, giusto per completezza. :)
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gabrielesalvaterra · 8 months ago
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Alberto Fiorin / Mirijam Heiler GEOMETRIE SENSIBILI curated by Santina Ricupero texts and introduction by Gabriele Salvaterra Spinea (VE), Oratorio di Santa Mari Assunta April 12th - May 5th 2024
La doppia esposizione Geometrie sensibili pone a confronto il lavoro di Alberto Fiorin, veneziano di nascita, con la ricerca dell’artista altoatesina Mirijam Heiler. Alberto Fiorin, scultore, insegna Tecniche del Marmo e delle Pietre Dure presso L’Accademia di Belle Arti di Venezia ed è specialista del restauro di opere in marmo, con commissioni da parte di prestigiosi musei. L'autore espone in Santa Maria Assunta, Opus Sectile, una scultura a terra che riprende le armoniose organizzazioni pavimentali di chiese e palazzi antichi, il cui gioco prospettico distorto mette in discussione le nostre regole di visione acquisite. Tale scultura è posta in relazione con un massiccio blocco grezzo di marmo di Carrara retto alla base da quattro solidi, sculture in marmo di diversi colori, scolpite con eleganza e raffinatezza ma che, fungendo da basi per il grosso blocco, sono celati al nostro sguardo. Come simbolici pilastri di senso dell’esistenza, l’essenziale, invisibile alla nostra vista, va cercato col cuore e le risonanze interiori. Alle pareti due pannelli con disegni mostrano il percorso mentale di sviluppo del progetto e degli accorgimenti tecnici per la sua realizzazione. Nell’oratorio di Villa Simion Mirijam Heiler espone una serie di delicate opere pittoriche definite “Opere d’astrazione geometrica che parlano di paesaggi commoventi, esperimenti di poesia visiva che danno parola alla voce silenziosa degli alberi, direttrici e linearità provenienti dagli oggetti più comuni che consentono l’emersione sul supporto di liriche vibrazioni. Composizioni che si muovono con adattabilità tra l’astrazione geometrica, la poesia visiva, l’universo segnico e il disegno lirico minimale (Licini, Melotti o Matisse). Una geometria che sa anche essere sensuale quindi, ribaltando i presupposti di freddezza da cui sembrava nascere; una geometria che si dimostra capace di emozioni e gentilezza".
with exhibition catalogue
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davidewblog · 5 months ago
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In questi giorni di vacanza, il periodo vissuto negli ultimi due anni nell'appartamento mi scorre tutto insieme, e ripenso soprattutto ai primi giorni, quando ero appena arrivato, due anni fa.
Il primo giorno, era inizio giugno, ero subito stato accolto bene, le coinquiline mi aspettavano e avevano deciso di comprare insieme le pizze per fare la prima cena insieme e iniziare a conoscerci.
In quei primi giorni nella casa c'erano Veronica, Annarita, e non c'era ancora Violetta, che si sarebbe trasferita di lì a poco, a fine settembre. C'era ancora Claudia, la ragazza che ha ceduto il suo posto-letto a Violetta in camera doppia con Veronica.
Due delle ragazze le avevo vista di sfuggita quando ero stato a vedere la stanza con il padrone di casa, ma praticamente con tutte la conoscenza è iniziata da zero quando mi sono trasferito.
Loro sono state da subito molto accoglienti. Erano spontanee, serene. Si capiva (ma poi me lo hanno rivelato loro stesse dopo) che erano un po' eccitate all'idea di avere per la prima volta un maschio a casa, perché era la prima volta anche per loro, e siccome sono persone molto aperte, questo cambiamento le entusiasmava.
Claudia mi ha detto fin dal primo giorno che probabilmente sarebbe dovuta andar via presto perché stava decidendo di lasciare gli studi, e mi ricordo che mi aveva detto che le dispiaceva andar via proprio quando ero appena arrivato io. Questa cosa mi aveva colpito.
Io ero catapultato lì da una vita passata, praticamente da quando ero nato, con i miei genitori come figlio unico senza neanche avvicinarmi lontanamente a qualche forma di libertà e di serena relazione con persone estranee alla famiglia. E da un giorno all'altro mi trovavo a coabitare con tre ragazze pronte a trattarmi come uno di casa e a farmi partecipe della loro vita.
Due cose mi avevano colpito, in quei primi momenti. Il loro aspetto fisico, il fatto cioè che fossero ragazze carine, piacevoli fisicamente, tutte di una bellezza acqua-e-sapone semplice e fresca. E poi, la spontaneità, il fatto che fin da subito mi parlassero come se abitassi con loro da sempre, e vivessero normalmente come se il mio essere lì fosse la cosa più naturale del mondo.
Mi ricordo un piccolo episodio, che in sé stesso può sembrare banale, ma per me in quei momenti non lo era. Uno dei primissimi giorni che ero arrivato ad abitare nell'appartamento, ero a tavola con tutte e tre le coinquiline, stavamo pranzando. Ad un certo punto mi è caduta una forchetta, e ovviamente mi sono chinato sulla sedia per raccoglierla. Come l'ho fatto, mettendo la testa sotto il tavolo, ho osservato che erano tutte e tre a piedi scalzi. In quel momento ho sentito una forte emozione e mi sono fermato due secondi lì sotto a realizzare ciò che vedevo. Per me era una situazione di intimità femminile che fino a pochi giorni era distantissima dalla mia vita, che neanche potevo sperare da quanto era inaccessibile. E ora vedevo tutto questo, ed era già diventata per me la normalità. Da un giorno all'altro.
Anche adesso comunque, anche se sono passati due anni, vivo ancora emozioni di questo tipo come se fosse il primo giorno.
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valentina-lauricella · 6 months ago
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Da Piccole storie del mondo grande
di Alfredo Panzini
LORETO
Come ognuno sa, il 10 dicembre 1294 la Madonna ci arrivò, dentro la sua casetta, dalla Dalmazia, dove avea dimorato tre anni venendo a punto di Terrasanta; e furono gli angioli che la portarono attraverso il mare, anzi - cosa che pochi sanno - la prima sosta la fece a' piedi del monte in un terreno che era di casa Leopardi: ma essendo nate delle contestazioni e dei litigi per il diritto di possesso della casetta, un bel giorno la Madonnina lascia la pianura e con gran meraviglia vedono che era andata a stare sul monte. Fu allora, o giù di lì, che rivestirono di fuori la casetta cogli adorni marmi di Carrara, e poi ci elevarono sopra la cupola e attorno il tempio: un tempio grande e munito come una fortezza. Senza dubbio ciò venne fatto nell'intenzione lodevole di impedire ai barbareschi di portar via la Madonna o predarne i tesori; ma io non posso nascondere il dubbio che i Papi come i Loretani imponessero tanto materiale sopra la casetta per impedire che se ne volasse via un'altra volta; la quale supposizione non era infondata considerando le abitudini più tosto randagie di Nostra Signora. Ora è certo che se chiamasse ancora i suoi angeli, questi dovrebbero fare troppa fatica a trarla di lì, oppure un miracolo troppo grande e generoso in questi eretici tempi.
Queste considerazioni io non le ho cercate, ma mi sono venute in mente da per sé, vedendo quella Madonnina in quella casetta buia, con quella luce delle lampade lassù, su l'altare, che par le manchi l'aria e stiasi melanconica fra tante gemme e tanti incensi: Ella che era abituata a vedere così bell'azzurro ne' suoi viaggi oltremarini!
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IL BAU-BAU
[…] Il quale monumento, eretto anni addietro, è opera giovanile dello scultore Ugolino Panichi. Di prima vista la statua del poeta in abito di società, ma con sopra una doppia cappa filosofica che arriva sino ai piedi e disegna la gobba, con una enorme testa ignuda, china a terra, è realisticamente suggestionante. Troppo realisticamente! Ma questa osservazione mi venne fatta il dì seguente dall'illustrissimo signor conte G. Leopardi, il quale mi raccontò come uno, appunto della famiglia Leopardi, essendosi abbattuto nel troppo realista scultore, gli chiese: "È lei quello che fa i pupi? Ma lì i ragazzi ci vedranno il bau-bau!"
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co-arch · 2 years ago
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CESARIN SHOWCOOKING
Uno spazio teatrale per lo showcooking in legno all’interno di una fabbrica produttiva di frutta candita. Ci troviamo all’interno di una fabbrica che produce frutta candita, da più di cent’anni, nella Valdalpone, area agricola tra Verona e Vicenza famosa per le piantagioni di Prunus Avium, gli alberi di ciliegie. L’intervento è al primo piano di una palazzina produttiva con tetto a falda, un’altezza interna di circa cinque metri e doppie finestre sul perimetro. L’esigenza era quella di realizzare uno spazio showcooking dove poter girare video dimostrativi per l’impiego dei loro prodotti di pasticceria, una cucina con i relativi servizi e una nuova sala riunioni. Data l’altezza dello spazio interno, la strategia è stata quella di inserire un nuovo volume in legno a doppia altezza che si distaccasse dall’interno esistente industriale e che potesse ospitare tutte le funzioni richieste. L'eredità industriale è visibile nelle putrelle a vista sulle pareti perimetrali, che, verniciate come le pareti, sono come una tela bianca che mette in risalto le linee del progetto. Il volume in legno mette in evidenza l'altezza del soffitto, definendo con giochi di pieni e di vuoti il ritmo degli spazi e creando visuali interne inedite. Il nuovo volume è stato progettato come un grande mobile, ispirato al quadro di Antonello da Messina “San Girolamo nello studio”, vera e propria ossessione, in cui un uomo rinascimentale lavora all’interno di un mobile abitabile. Dipinto noto anche per l’uso impeccabile della prospettiva, restituendo l’immagine di uno spazio vissuto ma insieme utopico e rigoroso. L’altro richiamo è al teatro dovendo realizzare un’area scenica non immediatamente visibile entrando. Per enfatizzare l’aspetto teatrale dello spazio sono state utilizzate, per oscurare le numerose finestre, tende chiare ondulate, che ricordano il sipario. Il volume è stato progettato come una vera e propria casa in legno, con struttura a balloon frame con pilastri e travi in abete, rivestiti in legno di Okumè, che ricorda nel colore il legno del ciliegio; infatti, il prodotto di punta dell’azienda sono le ciliegie. La tecnologia di costruzione è stata scelta per la leggerezza e per facilitare il trasporto e il montaggio. Gli interni del nuovo volume sono stati progettati per contenere tutte le funzioni richieste: a piano terra vicino all’ingresso una piccola area caffè, una seduta e una zona guardaroba, poi proseguendo lungo il corridoio una scala porta al piano soppalco, dietro una porta a filo muro ci sono i bagni dei clienti e proseguendo si apre la sala principale dove si trova il bancone, la cucina con il magazzino e il bagno del personale. Al piano soppalco una sala riunioni con un grande tavolo centrale. La struttura in legno è stata realizzata da una carpenteria dell’Alto Adige. Con cui è stato fatto un lavoro molto interessante sulla prefabbricazione degli elementi strutturali, che ha consentito oltre a velocità e precisione, una qualità altrimenti impossibile. Brand ARREDI E RIVESTIMENTO – Furniture and wood - Rabatto S.r.l. STRUTTURA LEGNO – Wood structure Idealhouse SRL – GMBH / Ainhauser GMBH TENDE – Curtains B&B Group srl PAVIMENTI E RIVESTIMENTI - Flooring Forbo S.r.l. INSTALLAZIONE RIVESTIMENTI DA – Flooring Biraschi S.r.l. IMPIANTO ELETTRICO – Electrical and light Flli Bari S.r.l. IMPIANTO IDRAULICO – HVAC Termoidraulica Valdalpone S.r.l. Luci / Lights Rossini Group S.r.l. https://rossinigroup.it/serie/hole/ Creative Cable https://www.creative-cables.it/sospensioni-con-paralume/19544-lampada-a-sospensione-made-in-italy-completa-di-lampadina-cavo-tessile-paralume-tub-e14-e-finiture-in-metallo.html Sedute / Seating Bd15 chairs – Equilibri Furniture ( design co.arch studio) https://www.equilibri-furniture.com/prodotti/bd15/ PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO E DIREZIONE LAVORI A project by co.arch studio ARCHITECTURE Principal architects Andrea Pezzoli and Giulia Urciuoli team Matteo Torti, Deniz Agaoglu http://coarchstudio.it https://www.instagram.com/co.arch.studio/ ENGENEERING Ing Emanuele Fornalè https://studiofornale.it/ Photos by SIMONE BOSSI https://www.simonebossi.it/photographer/ https://www.instagram.com/simonebossiphotographer/ RASSEGNA STAMPA https://www.archdaily.com/997399/cesarin-showcooking-crch-studio https://divisare.com/journals/940 https://decor.design/it/cesarin-showcooking-studio-co-arch/ https://divisare.com/projects/475901-co-arch-simone-bossi-cesarin-showcooking https://homeadore.com/2023/04/21/cesarin-showcooking-industrial-design-meets-wooden-elegance/ https://www.gooood.cn/cesarin-showcooking-by-co-arch-studio.htm https://www.archiportale.com/news/2023/04/case-interni/uno-spazio-teatrale-per-il-cesarin-showcooking_93424_53.html https://wooooooow.cn/cesarin-showcooking-italy-co-arch-studio/ https://www.matrix4design.com/it/architettura/co-arch-uno-spazio-teatrale-per-lo-showcooking-in-azienda/ https://www.thisispaper.com/mag/cesarin-project-co-arch
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Breve descrizione dei personaggi di Wu Cheng'en
Come è ovvio i protagonisti minekurani sono ispirati a quelli dell'opera di Wu Cheng'en anche i nomi sono gli stessi se non per il fatto che sono pronunciati in giapponese, infatti sono:
Sun Wukong—> Son Goku Sha Wujing—> Sha Gojyo Zhu Bajie—> Cho Hakkai Tang Sanzang/Xuanzang—> Genjo Sanzo
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Sun Wukong
Egli è il Re delle Scimmie, nato da una roccia sferzata dai vari elementi soprattutto il vento. Tutto il racconto è incentrato su di lui e sul suo viaggio interiore,nonché epico. Dopo aver osato sfidare il Cielo venne relegato dal Buddha (anch'egli sfidato) sulla terra con un enorme montagna addosso per 500 anni. Passato questo arco di tempo verrà liberato dal Bodhisattva Guanyin con la condizione che diventi discepolo di Sanzang.
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Zhu Bajie
È uno dei tre aiutanti di Sanzang mezzo uomo e mezzo maiale,nella vita precedente era Tian Peng, Maresciallo della Via Lattea che a causa delle avance nei confronti della Dea della Luna Chang'e rischiò di essere condannato a morte,ma l'intercessione del Grande Pianeta Bianco gli fa avere solo (si fa per dire) 2000 bastonate e una rinascita come mortale. Nel romanzo viene spesso chiamato daizi che vuol dire “idiota” in quanto la sua stupidità e la sua pigrizia si contrappone alla furbizia e all'intelligenza di Sun Wukong. Bajie vuol dire “otto divieti” ed è il soprannome che Sanzang gli ha dato per ricordargli la sua dieta e condotta buddhista.
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Sha Wujing
Il suo nome vuol dire “sabbia di pura conoscenza” poiché è un demone fluviale,nella vita precedente era un discepolo delle divinità celesti e in un impeto di rabbia rompe un vaso durante la Festa delle Pesche. L'imperatore di Giada lo punì con 800 vergate e lo fece rinascere tra i mortali come uomo-demone di sabbia. Dalla barba rossa,parzialmente calvo,con una collana fatta di teschi porta con se il yueyachan una sorta di doppia falce il che gli da un aspetto ancora più terrificante. All'interno del gruppo è quello più leale al Maestro, dal cuore gentile, inoltre è il più logico ed educato del gruppo (da non credersi se si vede come è stato sviluppato Sha Gojyo XD).
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Tang Sanzang
Egli è un monaco buddhista,il cui compito è quello di recuperare dei Sutra dal Tianzhu (antico nome cinese per “India”) per portare il vero Buddhismo anche in Cina. Nel romanzo lo vediamo spesso e volentieri ingenuo, debole che si nasconde dai nemici,incapace di difendersi, insomma una figura patetica (nulla a che vedere col Sanzo della Minekura). Dopo che i suoi due accompagnatori vennero uccisi da dei demoni,dopo la partenza da Chang'an, il Bodhisattva Guanyin decide di aiutarlo a trovare tre esseri sovrannaturali molto potenti (Sun Wukong, Zhu Bajie e Sha Wujing). Durante il viaggio è sempre terrorizzato poiché una leggenda dice che chi consumerà le sue carni diverrà immortale e quindi non stupisce che demoni vari cerchino di divorarlo o di farci sesso (le demonesse).
Bai Long Ma
Pur essendo il destriero di Sanzang, egli è in realtà un principe, per la precisione è il terzo figlio del Re Drago del Mare Occidentale Ao Run e il suo vero nome è Áo Liè. Per colpa di un incendio da lui causato in maniera accidentale e per nulla volontaria, che ha causato la distruzione di una perla data in dono dall'Imperatore di Giada, viene condannato a morte ma l'intervento di Guanyin gli salva la vita. Bandito presso il fiume Yingchou nei monti Shepan e su istruzione di Guanyin, egli dovrà aspettare l'arrivo di un monaco che deve recuperare dei Sutra. Siccome non lo aveva inizialmente riconosciuto, divora il cavallo di Sanzang. Dopo un combattimento contro Sun Wukong nel quale il drago perde, Sun Wukong viene ad apprendere da una divinità della terra che egli è il drago piazzato lì da Guanyin. Alla fine servirà come cavallo di Sanzang per il resto del viaggio, diventando a termine del racconto il Bodhisattva Babu Tianlong Guangli.
Questa è solo un'introduzione molto rapida, vista che m'interessa approfondire meglio le differenze e similitudini che ci sono tra i due gruppi di protagonisti.
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calcitriolo · 2 years ago
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Comunque è incredibile come cambino i punti di vista quando conosci i Professori nella veste di colleghi.
Chiamo in Patologia Clinica perché c'è un paziente sotto immunosoppressori con una leucopenia molto più spinta rispetto ai prelievi precedenti e del quale non avevano refertato formula leucocitaria.
Risponde Professoressa ordinaria e titolare della cattedra con curriculum di quindici pagine doppia facciata nota per bocciare al minimo errore sulla formula del farnesil-pirofosfato (che poi amo', a che cazzo m'é servito saper scrivere la formula del farnesil-pirofosfato onesta dai) con: "non me la sento di refertare la formula".
SORE' E SE NON TE LA SENTI TU
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elenavergalli · 1 month ago
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Il 12 dicembre 2024 ti ho vissuto senza sapere che non avrei potuto incontrarti mai più. HD8, stanza 403, parete vetrata vista stazione centrale. Un pranzo presso l'Osteria Nanin in Via Napo Torriani, 10. Tavolo da due, seduti uno di fronte all'altro. Il mio dolcevita superaderente beige, la mia longuette superaderente nera. Completamente priva di intimo, sia sopra sia sotto. Le tue mani che mi accarezzano i polpacci sotto il tavolo mentre tendo i miei piedi verso il tuo cazzo. Le tue mani che si allungano sul tavolo toccandomi il seno, stringendomi i capezzoli. Le tue mani sul mio culo mentre ci dirigiamo verso l'uscita. Mondeghili, uovo al tegamino con tartufo, un risotto allo zafferano con ossobuco, una tagliata di controfiletto di manzo, una guancia di manzo cotta a bassa temperatura. Un pinot bianco. Al tavolo, fra il primo smezzato ed i secondi, hai scartato i miei due regali per te: anelli fallici in silicone nero in due diversi modelli. Oggetti che non abbiamo mai utilizzato e che non utilizzerò con nessuno. Un'altra bottiglia di vino bianco in stanza, un cuvée. Mi manchi tremendamente. Continuo a desiderarti. Ti penso incessantemente. Temo di essermi innamorata di te. Penso e ripenso alle nostre interazioni, ai tuoi vezzeggiativi, ai tuoi delicati palmi, ai graffi sul dorso delle tue mani, alle tue labbra sottili, alla tua voce ed alla sua inflessione. Il 14 dicembre 2024 ci siamo sentiti telefonicamente e mi hai proposto di interporre un'altra data al nostro prossimo appuntamento in programma per il 13 gennaio 2025. Avevamo ipotizzato il 30 dicembre 2024. Nulla di tutto questo avverrà più. Mi sento morire, schiacciata da una doppia pressa: da un lato l'insostenibilità della tua mancanza, la nostalgia per tutto ciò che stava nascendo e per tutto ciò che non avremo più modo di vivere; dall'altro l'imperdonabilità per essere stata con-causa nell'averti arrecato un così grave danno.
21 dicembre 2024
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silviatorani · 1 month ago
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Saremo noi: Giorno 40
Scrivere di mattina ha decisamente aiutato, sia dal punto di vista di quante parole ho scritto, sia da quello del livello di soddisfazione provato mentre scrivevo, anche se la scena di oggi è assolutamente random. Cioè: una partita di Texas hold' em in questo romanzo? D'accordo che è ambientato a Sanremo, e per buona parte proprio all'interno del teatro del casinò, ma vi giuro che non me lo sarei mai aspettato.
Quante parole ho scritto: 1351 // 40434 (totale)
Quando ho scritto: dalle 10:00 alle 12:30.
Che musica ho ascoltato: Oggi solo la playlist del romanzo e non mi ha dato fastidio. Chissà.
Osservazioni: E così Cielo, Irene e il resto della combriccola queer di Sanremo Giovani sono andati al casinò a giocare a poker per festeggiare i diciotto anni di Maryam. Mi sembra di aver del tutto abbandonato i binari della scaletta, ma spero che sia solo una piccola deviazione prima di ricongiungermi con il punto del capitolo, che dovrebbe essere l'esplosione del conflitto tra Irene e Cielo. Il contesto competitivo di una partita di poker potrebbe essere quello giusto per farle scattare? Posso solo sperarlo. Ma ancora più importante: a qualcuno interesserà leggersi un'intero capitolo su una partita di poker? Spero proprio di sì.
Estratto di oggi:
Ed ecco che tocca di nuovo a me. Nell’ultima tornata nessuno ha rilanciato, quindi non dovrebbero esserci scale in giro, perché anche avendo le carte giuste in mano, l’unico modo per chiudere la scala di cuori era che uscisse un’altra carta di cuori a questo giro, cosa che non è accaduta. Non possono nemmeno esserci dei poker o dei full, perché non ci sono carte scoperte uguali. Anche il colore è fuori questione, ci sono troppi semi diversi in gioco. Cosa rimane, quindi? Coppie, doppie coppie e tris. Qualcuno con un tris o con una doppia coppia più alta della mia potrebbe battermi, ma comunque credo che le mie chanches siano abbastanza alte. Posso provare a puntare e vedere cosa fanno gli altri. Deposito due gettoni davanti a me. Sara vede. Irene vede e rilancia di altri due. Ludovica lascia. Angel vede e rilancia ancora con un gesto sicuro di sé. «Per restare in gioco devi vedere di quattro gettoni» mi spiega Maryam. Annuisco. Voglio provarci. Metto i quattro gettoni. Sara lascia. Irene mi guarda, incrocia le mani e stringe gli occhi in un’espressione che somiglia a una che ho visto in faccia al suo fidanzato diverse volte. Chissà se lo sta imitando di proposito o il gesto le è rimasto attaccato addosso come semi spinosi di cardo alpino. Prende due gettoni e li getta nella piletta delle sue puntate. «Vedo…» Prende altri quattro gettoni e li aggiunge alla puntata. «E rilancio di quattro.» Angel scuote la testa. «Voi siete pazze. Io lascio.» Maryam alza un sopracciglio e mi guarda. «Vedi?» Annuisco e aggiungo altri quattro gettoni alla mia puntata.
Ah, oggi ho anche superato le 40mila parole: yeee! Sono a due terzi della lunghezza prevista e in effetti mi sto avvicinando sempre di più all'inizio del terzo (e ultimo) atto.
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akwaba2024 · 2 months ago
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Ponti e pozzanghere
Scatta il verde ma non inserisco la prima. So che non ci muoveremo di un millimetro. L’embouteillage sulle strade di Abidjan, come in altre grandi città africane, è qualcosa di difficilmente esprimibile. Si può stare fermi per ore e percorrere chilometri ingranando solo la prima, ogni tanto. Dal lunedì al sabato. Stamattina speravo che le cose andassero meglio: di recente è stato inaugurato un nuovo ponte sulla laguna, concepito proprio per decongestionare il traffico che ogni giorno blocca le strade che portano da Cocody a Plateau, il cuore amministrativo della capitale economica ivoriana. Si dice però che da quando il ponte è stato aperto, in alcune zone della città il traffico è (se possibile) ancora più intenso. E infatti eccoci qui, fermi.
Ora da qui ho modo di vederlo bene: si tratta davvero di un’opera grandiosa, che ha già fatto parlare molto. Tutto il complesso architettonico è lungo circa 1600 metri, la campata sull’acqua della laguna, di 650 metri, è sostenuta da un pilone alto 108 metri. Disegnato dall’architetto ivoriano di origini libanesi Pierre Fakhoury, costruito in 4 anni dal gigante cinese CRBC (con l’impiego di circa 3.000 operai che hanno lavorato giorno e notte), finanziato dalla Banca Islamica dello Sviluppo (che alla fine ha sborsato una cifra quasi doppia rispetto a quella preventivata), il famoso 5° ponte sulla laguna è stato inaugurato in agosto dal Presidente della Costa d’Avorio, che lo ha battezzato con il suo stesso nome: Alassane Ouattara (ma già si dice che questo nome non durerà a lungo). Nei giorni successivi pare che ci si potesse avvicinare solo a piedi, tanta era la gente che voleva finalmente attraversare il nuovo ponte futuristico e perché no farsi un selfie.
Mentre attendo anch’io di percorrerlo per la prima volta, penso che questo ponte esprima tanti dei paradossi che si vivono in Africa, straordinariamente ricca di risorse (naturali, umane e di tutti i generi), di creatività e voglia di futuro eppure attanagliata da problemi antichi e sempre nuovi.
Sono passate le 19 ed è ormai buio quando rientro a Faya, nel quartiere dove abito, dopo ore nel traffico, fra cantieri stradali che si aprono e si chiudono continuamente in questa città di qualche milione di abitanti (qualcuno ne conta 5, qualcuno arriva a 10), che pare crescere a vista d’occhio. Lascio l’arteria asfaltata che prosegue diritto nella direzione di Bingerville, alla periferia Est di Abidjan, e svolto su strade sterrate ingranando ancora la prima, questa volta non a causa del traffico ma delle buche, che in questa stagione sono pozzanghere di cui non sempre si riesce ad intuire la profondità. L’auto sbatacchia e dondola come una barca scossa dalle onde, gratta su una cunetta e mi fa trattenere il fiato. La gente cammina nel buio serale appena macchiato dalla debole luce arancione dei rari lampioni e dei fuochi dei venditori di pollo e pesce alla brace con sacchetti di attiéké ancora tiepido. Svolto a sinistra ed evito di poco il mucchietto di ciabatte dei ragazzi che giocano a calcio scalzi sulla sabbia bagnata. Più avanti, in mezzo alla strada, i fari illuminano una piccola folla seduta su sedie di plastica: una veglia funebre. Faticosamente faccio retro e imbocco la stradetta a destra. Parcheggio e faccio appena in tempo ad entrare in casa che ricomincia a piovere. Il rumore della pioggia, amplificato dai tetti di lamiera, ci accompagnerà tutta la notte, attutendo la musica a tutto volume di qualche festa nel vicinato. Domani mattina farò una corsa tra le pozzanghere, se smette di piovere.
Settembre 2023
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criptovalutait · 2 months ago
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Quotazione di Litecoin LTC/USDT in questo momento: Introduzione a Litecoin LTC Litecoin è uno dei primi altcoin della storia e una delle prime criptovalute che, prendendo ispirazione da Bitcoin, ha provato a fare le cose diversamente. Per quanto sia ancora lontano dal top di gamma in termini di capitalizzazione, a Litecoin va certamente riconosciuto di essere qui dopo più di 10 anni. In molti continuano ad investirci, altri stanno pensando di farlo, altri ancora vogliono semplicemente conoscere le differenze tra Litecoin e Bitcoin. Esploreremo tutte queste vicende nella nostra guida completa a Litecoin. Litecoin ha una capitalizzazione di mercato di tutto rispetto, viene utilizzato nel mondo reale e potrebbe essere una buona idea da valutare per la diversificazione del portafoglio. Principali informazioni su Litecoin Coin: Nome:Litecoin📑Sigla:$LTC👶Nascita:2011📈Previsioni:Previsioni Litecoin🔍Tecnologia:Propria⚡Comprare & Trading:Come comprare Litecoin📱Wallet:Ledger Nano X, Ledger Nano SNFTs:Sì - sperimentaliLitecoin– Tabella principali caratteristiche introduttive Litecoin: Capitalizzazione di mercato, statistiche prezzo LTC/USD Che cos'è Litecoin (LTC)? Litecoin si propone in doppia veste: è una criptovaluta che possiamo utilizzare per scambiare valore con altri e al tempo stesso è una blockchain tramite la quale poter effettuare tali transazioni, proprio come tutte le altre principali criptovalute. Per capire come funziona, quali sono i suoi punti di forza e i suoi punti di debolezza, - Per transazioni economico e quasi istantanee Il motivo della nascita di Litecoin è lo stesso che ha animato tanti altri progetti in blockchain che cercavano di emulare/migliorare Bitcoin: creare un sistema simile ma che fosse più veloce - e più economico per le transazioni. Ci sono state poi altre questioni che hanno separato definitivamente l'atteggiamento di Litecoin da quello di Bitcoin. Ad ogni modo, le somiglianze sono tali da poter parlare in entrambi di criptovalute di prima generazione, per quanto i due sistemi abbiano comunque delle differenze importanti. Litecoin condivide parte del suo funzionamento di base con Bitcoin - Simile a Bitcoin? Litecoin è nato come progetto che ha modificato i parametri base di Bitcoin. In altre parole è stato preso il codice di Bitcoin core e inizialmente sono state modificate due variabili: il tempo di produzione dei blocchi e il massimo di criptovaluta che sarebbe mai stata creata. In aggiunta è stato modificato anche l'algoritmo di mining, al fine - almeno secondo il punto di vista di Litecoin e del suo creatore Charlie Lee - di creare un ecosistema maggiormente democratico per il mining. - Utilizza la Proof of Work Litecoin utilizza un algoritmo in Proof of Work come schema per il timestamping, proprio come fa ancora oggi Bitcoin, come faceva Ethereum e come fanno ancora tanti progetti della prima ora. Tale funzionamento è fonte di preoccupazioni e di proteste - spesso fondate su dati scientifici poco accurati - che coinvolgono però in genere più Bitcoin che Litecoin, che essendo meno popolare attira in modo più contenuto gli strali della stampa e di certi ricercatori. - Con un diverso algoritmo per la proof of work Litecoin, come vedremo, ha fatto anche scelte diverse per quanto riguarda la Proof of Work - per permettere anche ai piccoli investitori e anche a chi non può permettersi una ASIC di partecipare al processo. È una scelta controversa - e non necessariamente giusta - ma che comunque marca la differenza tra Litecoin e Bitcoin. - Buoni livelli di utilizzo I livelli di utilizzo di Litecoin sono più che buoni, segno di un progetto che funziona, che viene usato e che ha per questo motivo delle buone prospettive anche future. Non tutti i progetti su blockchain che ci sono oggi possono vantare tanto. Litecoin punta ad avere transazioni più rapide - Anziano, ma con un futuro? I progetti che sono riusciti a sopravvivere a più cicli hanno certamente un vantaggio rispetto ai nuovi: hanno dimostrato di avere la pelle dura abbastanza da resistere alle volatilità di mercato, al cambio di sentiment e al ciclico repulisti che avviene in un settore ancora di frontiera come quello crypto. Litecoin come criptovaluta Litecoin può essere analizzato da almeno due prospettive: quella della blockchain e quello del coin $LTC. Il secondo, che sarà oggetto di analisi in questa parte della nostra guida, è certamente quello che interesserà di più ai nostri lettori. - Utilizzato per i pagamenti Lo scopo pressoché unico di Litecoin è quello di essere utilizzato come mezzo di pagamento. È, in questo senso, moneta di scambio a tutti gli effetti. Nell'ecosistema non è prevista una governance tramite token, né lo staking. Chi compra Litecoin lo fa dunque per 3 motivi possibili: pagare chi accetta $LTC, pagare le commissioni sulla rete, speculare. - Emesso in ogni blocco Come per Bitcoin, anche Litecoin viene emesso in ogni blocco. I miner cercano di risolvere un problema non complesso ma che richiede molte iterazioni allo scopo di portarsi a casa i Litecoin di nuova produzione. Questa produzione viene ciclicamente dimezzata tramite halving, proprio come in Bitcoin. - Non deflativo ma ad inflazione controllata La riduzione dell'emissione di $LTC porterà ad un massimo di coin creati di 84 milioni, quattro volte quelli di Bitcoin. Non ne verranno distrutti però, quindi da qui all'arrivo al traguardo, ci sarà inflazione, per quanto controllata e in discesa. Come funziona Litecoin Litecoin è nato per offrire un'alternativa più economica e rapida nell'esecuzione delle transazioni rispetto a Bitcoin. E per farlo è partito dai parametri di base (e di allora) di Bitcoin per poi modificarli per raggiungere questo obiettivo. Chi conosce il funzionamento del network originale non dovrebbe avere alcun tipo di difficoltà a capire funzionamento e motivazione di certe scelte da parte di Litecoin. - Obiettivo pagamenti L'obiettivo di Litecoin è stato sempre quello di favorire i pagamenti rispetto all'accumulazione di asset. Il progetto è partito modificando certe variabili di Bitcoin per avere dei blocchi più rapidi rispetto alla "versione originale". Ad oggi è proprio per questo che viene utilizzato Litecoin, per quanto in realtà venga anche utilizzato a scopi speculativi. - Un'alternativa a Bitcoin? Questo sembrerebbe essere stato il progetto originario. Nonostante però Litecoin abbia accumulato una buona capitalizzazione di mercato, è lungi dal poter impensierire Bitcoin, anche in termini di utilizzo. - Una blockchain Litecoin è una blockchain classica. I miner concorrono per la creazione di nuovi blocchi ricevendo come ricompensa dei LTC di nuova emissione. È un meccanismo molto simile a quello di Bitcoin e che non presenta - fatto salvo l'algoritmo utilizzato - grosse differenze. - Un sistema di aggiustamento della difficoltà Litecoin punta ad avere un blocco ogni, in media, 2,5 minuti. Questa costante - con l'hashrate che è variabile - viene ottenuta aggiustando periodicamente la difficulty, la difficoltà nel trovare il numero magico che permette di creare blocchi. Questo sistema permette inoltre di avere una chain sulla quale tutti concordano e che protegge da divisioni e anche da double spending. - Proof of Work Sì, Litecoin, nonostante la Proof of Stake sia molto più "alla moda* se vogliamo, ha continuano imperterrito ad utilizzare la Proof of Work, che richiede un consumo di energia importante. Tuttavia, data la preponderanza di Bitcoin in questo settore, Litecoin è stato raramente nell'occhio del ciclone per questo tipo di attività. Nonostante si sia partiti da basi comuni, ci sono delle differenze - Halving Litecoin ha una produzione massima di 48.000.000 di coin, con un sistema anche questo molto vicino a quello di Bitcoin. La produzione di nuovi coin, associata alla produzione di ogni nuovo blocco, viene ridotta ogni 480.000 blocchi. - Sistema a chiave pubblica e chiave privata Litecoin utilizza un sistema a chiave pubblica e chiave privata. Con la prima potremo ricevere coin dagli altri, con la seconda invece potremo certificare la proprietà di quell'indirizzo e firmare le transazioni. È un sistema molto sicuro, la cui gestione può essere affidata anche ad un wallet, hardware o software. MimbleWimble su Litecoin Litecoin implementa Mimblewible, un protocollo che permette di offuscare la quantità di LTC presenti nelle transazioni. Si tratta di un protocollo creato da uno sviluppatore anonimo e che negli hanno a ottenuto un certo grado di popolarità. - Pedersen Commitment Si tratta di uno strumento crittografico che permette di impegnare delle cifre senza rivelarle. È il cuore di questo protocollo, che permette di avere delle transazioni almeno in parte più in linea con i desideri di privacy. - Scalabilità Mimblewimble punta anche all'eliminazione delle informazioni ridondanti, aumentando così la scalabilità del protocollo. - Struttura delle transazioni Le transazioni in Mimblewimble vengono aggregate all'interno di un unica "maxi-transazione" alla quale partecipano riceventi e mittenti. A contare - per il protocollo visto dall'esterno - è la coincidenza tra uscite e entrate. Litecoin Halving La produzione monetaria di Litecoin segue uno schema molto simile a quello di Bitcoin. La differenza è che mentre per Bitcoin abbiamo un halving ogni 210.000 blocchi, per LItecoin abbiamo un halving ogni 480.000 blocchi. Si tratta però dello stesso orizzonte temporale, dato che Litecoin produce blocchi al quadruplo della velocità di $BTC. Con l'halving si riduce la quantità di Litecoin di nuova produzione che vengono inclusi all'interno dei nuovi blocchi, riducendo così la crescita della massa monetaria, che tenderà nel caso di LTC a 84 milioni massimi. Le principali differenze tra Bitcoin e Litecoin Litecoin è nato - almeno dal suo punto di vista - per migliorare Bitcoin. Le differenze sono concrete e sostanziali, per quanto in linea di massima i due sistemi si assomigliano parecchio. - Tempo per la produzione di un blocco Litecoin ha scelto di ridurre del 75% il tempo medio entro il quale l'ecosistema deve produrre un nuovo blocco. Bitcoin cerca di mantenersi su una media di 10 minuti. Litecoin invece ha scelto un blocktime di 2,5 minuti. Questo vuol dire che nello stesso arco di tempo Litecoin produce il quadruplo dei blocchi di Bitcoin. Questo porta a tempi minori tra la firma di una transazione e l'inclusione della stessa in un blocco. - Massimo di Litecoin/Bitcoin che saranno mai prodotti Bitcoin ha un limite a 21.000.000 di BTC che saranno mai prodotti e immessi in circolazione. Litecoin ha invece quadruplicato quel limite, portandolo a 48.000.000. - Mining Bitcoin utilizza un algoritmo SHA-256, che permette di fare mining anche con le cosiddette ASIC, che sono macchine specializzate nell'elaborazione di hash. Litecoin utilizza invece Scrypt, una funzione che richiede l'utilizzo di grandi quantità di memoria di cui le ASIC non dispongono. Perché è stata presa una scelta del genere? Per rendere possibile per tutti fare mining anche senza hardware ultra-specializzato. Cosa è uguale tra Litecoin e Bitcoin? C'è altro che invece è rimasto sostanzialmente identico a Bitcoin: dall'halving, che avviene ogni circa 4 anni per entrambe le criptovalute. - Halving . Per Bitcoin ogni 210.000 blocchi, per Litecoin invece ogni 840.000 blocchi (ricordi che nello stesso tempo Bitcoin produce 1/4 dei blocchi di Litecoin?). - SegWit Come abbiamo visto sopra, SegWit è stato incluso anche in Litecoin a partire dal 2017, e in questo dunque i due sistemi si equivalgono. La differenza in hashrate è importante - Massimo di coin Per entrambi gli ecosistemi c'è un massimo di coin che possono essere prodotti durante la storia. Bitcoin ha questo limite a 21.000.000, per Litecoin invece abbiamo 84.000.000 di circolazione massima. - Proof of Work Litecoin non ha ceduto alle sirene della Proof of Stake, che consuma meno, che permette a nostro avviso una concentrazione di potere in meno mani e che è anche oggetto di pressioni politiche. Approfondimenti sul progetto Litecoin Ci sono diverse fonti alle quali possiamo affidarci per ottenere maggiori informazioni su Litecoin. Le elenchiamo qui tanto per chi è interessato maggiormente al funzionamento per gli investimenti, sia per chi è invece maggiormente preso dalle questioni più tecniche. - Sito ufficiale Sul sito ufficiale sono contenute informazioni di base - e anche avanzate - su questo protocollo. È un buon punto di partenza, per quanto almeno a nostro avviso si tratti di documentazione non così completa. - Blockchain per il Block Explorer Per chi invece vuole guardare dentro i blocchi e guardare come funziona nei fatti Litecoin, c'è il Block Explorer offerto da Blockchain. Un buon punto di partenza per spulciare nei dati. - Github È qui che si trova il codice di Litecoin e anche qui che si può partecipare al suo sviluppo. Per i più tecnici, certamente. Non per gli investitori, ma per chi vuole saperne di più del funzioamento stesso di Litecoin. Quale sarà il futuro di Litecoin? Nonostante sia una delle criptovalute più "antiche", Litecoin continua a resistere sia per livello di utilizzo, sia per capitalizzazione di mercato. Già questo potrebbe lasciare intendere un outlook positivo sul futuro di Litecoin. Tuttavia si dovrà tenere conto di tanti altri fattori, in particolare a scopo di investimento - e quindi per valutare se ci sarà spazio o meno anche per rialzi di prezzo. UTILIZZO: Litecoin è piuttosto utilizzato come sistema di pagamento. Ha una certa diffusione - soprattutto fuori dall'Europa e questo lascia intendere una certa solidità da parte dell'ecosistema. La proposta di un sistema più rapido e più economico di BTC per ora ha tenuto. CONCORRENZA: in realtà però in questo spazio ci sono molte criptovalute a competere. Essere veloci oggi non basta più - e ci sono sempre più concorrenti che offrono trasferimento di token e coin più rapido - e a costi più bassi. BITCOIN: la questione del superare Bitcoin, fosse per attenzione da parte dei mercati, fosse per quantità di hashrate dedicato alla messa in sicurezza del network, fosse per qualunque altro tipo di metrica, sembrerebbe essere ormai completamente fuori discussione. ALTRI COIN DELLA STESSA ERA: da Dash a Bitcoin Cash, anche volendo circoscrivere il mondo crypto a quello della prima fase, sono in realtà molti i concorrenti che contribuiscono ad attaccare la quota di mercato di Litecoin. Per ora - e per il futuro che possiamo vedere già oggi - sembrerebbe trattarsi però di attacchi non definitivi, con Litecoin che è riuscito a guadagnarsi una posizione di tutto rispetto. OPERAZIONI COMMERCIALI: Litecoin, per quanto dalle nostre parti non sia così diffuso, in diverse aree del mondo ha ottenuto delle collaborazioni commerciali molto importanti, cosa che permette al coin di avere una certa diffusione e un certo utilizzo come metodo di pagamento. PRIVACY: certe scelte legate alla privacy possono essere fonte di problemi nell'Unione Europea e in altre giurisdizioni? Sarà una questione da tenere in debita considerazione, perché potrebbe impattare in futuro sulla diffusione, almeno a certe latitudini, del token stesso. Litecoin LTC Blockchain La blockchain di Litecoin ha un funzionamento se vogliamo molto simile a quello di Bitcoin. Qui riassumeremo tutti gli aspetti più importanti del funzionamento di questa blockchain. - Una catena di blocchi Litecoin utilizza un sistema in blockchain classico. Ogni blocco è legato al precedente da elaborazioni crittografiche e non si può inserire a ritroso un blocco senza modificare tutti quelli successivi. Questa catena di blocchi può essere anche immaginata come un registro. Ogni 2,5 minuti - in media - Litecoin scrive una nuova pagina di questo registro. Una volta che la pagina viene scritta / il blocco viene prodotto, non vi è modo di modificare quanto vi è contenuto all'interno. - Cosa c'è all'interno dei blocchi? All'interno dei blocchi di Litecoin si trovano le transazioni firmate e che, una volta inserite in un blocco valido, sono da considerarsi come definitive. All'interno del blocco ci sono anche riferimenti al blocco precedente (è il riferimento che crea la catena che non si può spezzare) e altri tipi di dati, tra i quali la difficoltà di mining del blocco. - Si usa il mining Litecoin è un sistema in Proof of Work, per quanto con delle differenze importanti rispetto a quello usato da Bitcoin. Chi fa mining Litecoin compete con gli altri miner per trovare una soluzione matematica ad un problema che non è difficile - potrebbe essere risolto anche con carta e penna - ma che in genere richiede un gran numero di tentativi. Litecoin si basa sulla Proof of Work - Le transazioni Chiunque può ottenere una coppia di chiavi, pubblica e privata, con le quali si possono ricevere LTC (l'indirizzo coincide con la chiave pubblica) e firmare transazioni autorizzandole (con la chiave privata). È un sistema che non richiede registrazioni, che non richiede documenti o altro tipo di lungaggine burocratica. Come nel caso di Bitcoin tutti possono creare una propria coppia di chiavi. I wallet rendono questa operazione enormemente più pratica - contribuendo anche alla messa in sicurezza dei nostri LTC. - Ordinals, NFT Litecoin tecnicamente supporta quanto su Bitcoin ha preso la forma di Ordinals e Inscription. Tramite un protocollo sperimentale è possibile iscrivere immagini e dati generici che non siano transazioni monetarie su questa blockchain. - Privacy Litecoin ha implementato MimbleWimble - un sistema che permette di avere una maggiore privacy per gli utenti e per il contenuto delle loro transazioni. Il sistema - che non è granché gradito alle autorità di certi paesi, potrebbe essere in realtà una superficie d'attacco, almeno in certe giurisdizioni. - SegWit Litecoin, come Bitcoin, ha integrato SegWit, il sistema che permette di separare transazione e prove e quindi di includere un numero maggiore di transazioni all'interno del medesimo blocco. Litecoin $LTC Wallet Ci sono diverse opzioni che abbiamo se vogliamo conservare le chiavi Litecoin in proprio ed evitare di tenere i nostri LTC sugli exchange, pratica sempre sconsigliata. - Ledger Nano X È il top di gamma offerto da Ledger, la più importante società al mondo per quanto riguarda la produzione di wallet hardware. Il costo non è esattamente contenuto, ma è il miglior dispositivo per chi vuole detenere un elevato numero di criptovalute. Sicurezza top e facilità di utilizzo permettono a tutti di utilizzare questa soluzione. È presente, in questo modello, anche la possibilità di utilizzare un collegamento senza fili tramite Bluetooth. - Ledger Nano S Plus È una soluzione più economica ma comunque più che adatta per conservare i propri LTC - o meglio le chiavi. Il prodotto è più economico, permette di conservare meno chiavi e App rispetto alla versione X e non ha connettività senza fili. Il risparmio è però importante e dovrebbe essere preso in considerazione da parte di chi è alle prime armi. - Atomic Wallet Anche Atomic Wallet supporta Litecoin, per una soluzione che è disponibile per qualunque dispositivo e che integra anche una modalità di acquisto, seppur con delle commissioni mediamente più elevate dei migliori exchange. Può essere una soluzione comunque comoda. - Exodus Si tratta di un wallet molto apprezzato da parte di chi è alle prime armi e che integra anche uno swap da wallet a wallet. Manca a nostro avviso qualche integrazione della sicurezza più avanzata, ma per piccole somme può essere considerato come un buon punto di partenza per chi vuole interessarsi di Litecoin e magari acquistarne piccole quantità. - I wallet degli exchange Tutti i principali exchange offrono la possibilità di comprare Litecoin e dunque di conservarlo all'interno dell'exchange. Read the full article
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scienza-magia · 2 months ago
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Caro affitti, gli studentati non bastano
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Mille euro per un posto letto, vi porto nei Campus universitari pagati dallo Stato e finiti ai privati. Il ministero dell'università ha stanziato 20mila euro a posto letto per realizzare nuovi studentati, ma la partecipazione al bando è per il 99% coperta da privati. "Allo scadere dei pochi vincoli imposti alle società d'investimento i posti letto per i meritevoli e gli studenti con Isee basso potrebbero aumentare solo leggermente, con percentuali ridicole", peggiorando il problema del caro affitti nelle grandi città. Campus universitari di qua, campus universitari di là. Passeggiando nei quartieri universitari di Roma saltano all’occhio nuove costruzioni moderne e colorate che prima non esistevano. Sono alloggi per studenti con aree verdi, palestre, sale per la musica, biblioteche e tanti altri servizi. Sembrano campus americani o hotel di lusso. Strutture molto diverse dalla classica 'Casa dello studente' a cui siamo abituati (vedi foto sotto).
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Casa dello studente in via Cesare de Lollis a Roma Una buona notizia per gli studenti universitari fuori sede che da anni denunciano i prezzi folli degli affitti, rivendicando il diritto allo studio con le tende davanti agli atenei. Quello delle nuove residenze per studenti però è un fenomeno che riguarda tutte le città a forte vocazione universitaria, perché dove c’è una forte domanda nasce una nuova opportunità di business, specie se ci sono i soldi del Pnrr di mezzo. Peccato però che poi i tanto sbandierati "prezzi calmierati" spesso si traducano in cifre che raggiungono anche i 1.000 euro al mese. Salta così l’obiettivo iniziale della misura, ovvero quello di aumentare il numero di posti letto per le fasce meno abbienti, come conferma Damiano Di Giovanni, responsabile della questione abitativa per l'Unione degli universitari (Udu). Ma andiamo per ordine e vediamo che cosa abbiamo scoperto. I nuovi studentati privati Più di 7.000 metri quadri, oltre 300 posti letto, aree verdi, parcheggi e strutture sportive. Sta per nascere un nuovo studentato nel quadrante est della Capitale, a poche fermate di autobus dall’università La Sapienza, in un’area industriale dismessa di 25mila metri quadri. Una buona notizia per tutti, studenti e abitanti del quartiere compresi vista la riqualificazione dell'area. Anche in questo caso si parla di "prezzi calmierati". Ma siamo davvero sicuri che questi alloggi saranno affittati a prezzi accessibili? Proviamo a scoprirlo guardando il listino di un campus realizzato a qualche chilometro da lì, riservato a "studenti, turisti e professionisti in viaggio". Nel canone di affitto sono compresi tutta una serie di servizi oltre all’alloggio: l’accesso agli spazi comuni (cucina, palestra, sale studio, sale ricreative, etc.), colazione e cena, pulizia della camera e del bagno una volta a settimana con cambio biancheria, aria condizionata, internet, manutenzione ordinaria e straordinaria. Come un albergo (vedi foto sotto).
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Alloggi per studenti universitari a Roma I prezzi partono da 13.500 euro per una doppia per 11 mesi e da 14.900 per una singola. Ci sono poi tutta una serie di sconti e riduzioni di reddito e di merito cumulabili. Al massimo si arriva a una riduzione del 35 per cento. Uno studente meritevole e con un Isee basso paga 11.475 euro, più di 1.000 euro al mese per una stanza condivisa. A meno che non vinca una borsa di studio riservata a figli od orfani di dipendenti Inps.
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Tariffario studentati Di campus come questi ne sono comparsi davvero tanti nella Capitale, ma anche in altre città universitarie. Uno di questi sorgerà al posto del villaggio olimpico di Porta Romana a Milano. Una volta terminati i Giochi del 2026 diventerà un campus universitario a "prezzi convenzionati", con canoni da 1.000 euro al mese per una stanza singola e 740 euro per una doppia. Tariffe che difficilmente risolveranno il problema del caro affitti anzi secondo alcuni lo peggioreranno, perché diventeranno un benchmark come dicono gli economisti, un punto di riferimento per i proprietari di case che affittano a studenti. Uno studente su 10 paga più di 800 euro Sul mercato immobiliare per studenti non siamo ancora arrivati a queste cifre, ma ci stiamo avvicinando complice l’esplosione degli affitti brevi ai turisti. Nell’ultimo anno i prezzi di una stanza sono saliti in media del 12 per cento, secondo un’indagine di Scenari Immobiliari. Questo il mercato degli affitti a Roma. Nella zona universitaria si parte da 400 euro per una stanzetta con letto, armadio a ponte e scrivania (vedi foto sotto), per arrivare a 1.000 euro per una doppia con bagno in camera. Alla stessa cifra si può prendere una singola di 9 metri quadri a due passi dall’università, con bagno condiviso ma ristrutturatissima.
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Affitto stanza studenti 400 euro Nei meandri dell’irregolarità e dell’illegalità si trovano anche tanti tuguri a prezzi folli, scantinati o soffitte da brividi. A Milano, la città più cara di tutti per gli affitti universitari, i canoni partono da 500 euro per volare fino a 1.250 euro per una camera di 14 metri quadri in buone condizioni. In media in Italia gli studenti fuori sede pagano per l’alloggio 430 euro al mese, ma uno su dieci sborsa più di 800 euro secondo un’indagine di Skuola.Net. A più di un mese dall’inizio delle lezioni una matricola su tre non ha ancora trovato una stanza, mentre uno studente su quattro ha cambiato alloggio per motivi economici. Il 30 per cento si è rivolto a studentati universitari oppure a collegi e convitti privati. Uno universitario su tre, a dimostrazione del fatto che la domanda per gli studentati c'è ed è forte. Il business dell’housing student Di "posti letto pagati a peso d'oro accessibili solo a studenti con un certo reddito" ne avevamo parlato un anno fa con un rappresentante dell’Unione degli universitari (Udu), preoccupato per come si stavano spendendo gli 1,2 miliardi di euro del Pnrr. Risorse stanziate per portare da 40mila a 60mila i posti letto entro il 30 giugno 2026. Obiettivo: colmare il divario con il resto d’Europa dove il tasso di copertura degli alloggi per studenti fuori sede in media si attesta al 18 per cento, con punte del 30 per cento nei Paesi Bassi. In Italia, con 49mila posti letto su 600mila studenti fuori sede non pendolari, siamo solo al 7,3 per cento (vedi foto sotto). Grazie anche alle strutture di student housing gestite da operatori specializzati si spera che entro tre anni si possa superare quota 100mila. Il tasso di copertura potrebbe raggiungere così il 15 per cento. Ma le premesse non sono buone.
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Posti letto negli studentati 2024 In Italia i privati fanno a gara per costruire nuovi campus universitari perché sono diventati un buon investimento. Basti sapere che con 315 milioni di euro lo student housing rappresenta il 45 per cento degli investimenti di tutto il comparto residenziale. Interessati soprattutto fondi immobiliari e società straniere, attratte in particolar modo dai soldi del Pnrr. E il pubblico cosa fa? Resta a guardare mentre i privati si accaparrano la fetta più grossa della torta. Vediamo perché. Dallo Stato 20mila euro a posto letto Il decreto n.481 del 26-02-2024 del ministero dell’Università (Mur) ha stabilito che i gestori pubblici e privati riceveranno un contributo da parte dello Stato di quasi 20mila euro a posto letto per i primi tre anni di gestione della struttura (vedi foto sotto). Cifra che ha convinto i privati a investire in vista di futuri guadagni mentre comuni, università e regioni sono rimasti inermi per mancanza di fondi, visto che ci vogliono circa 90mila euro per realizzare un posto letto.
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Contributo Pnrr per posti letto alloggi universitari "Il governo ha deciso di puntare tutto sui privati", conferma a Today.it Damiano Di Giovanni, referente nazionale per la questione abitativa dell’Unione degli Universitari (Udu), aggiungendo che l’obiettivo di realizzare 60mila posti letto entro il 2026 è ancora molto lontano. "Il 99 per cento dei soggetti che a oggi partecipa al cofinanziamento statale sono privati, l’1 per cento sono pubblici. Per questa ragione abbiamo presentato un emendamento urgente per salvare il Pnrr. Chiediamo un miliardo di euro per incentivare e sostenere gli atenei e i comuni che vogliono partecipare al bando pubblico per realizzare almeno 20mila posti letto accessibili ed economici. Un contributo di almeno 50.000 euro a posto letto, perché i gestori pubblici a differenza dei privati hanno pochi soldi da investire". Da considerare anche l’assenza di alcuni vincoli importanti per i privati, come il tetto massimo al canone di locazione. "Previsto per i primi 12 anni uno sconto iniziale del 15 o del 25 per cento, in base ai casi, e un vincolo di 12 anni per la riserva dei posti letto del 30 per cento per il diritto allo studio. Quindi al termine del vincolo questi alloggi diventeranno studentati privati". Se vorranno potranno trasformali in hotel per turisti, "anche se economicamente gli conviene farsi pagare 1.000 euro a stanza dagli studenti", dichiara Di Giovanni. Ma quante famiglie riusciranno a far studiare il proprio figlio fuori casa visto che il reddito medio in Italia è di 23.650 euro lordi l’anno? "Non c’è una visione, un progetto, tra qualche anno ci sarà qualche posto in più per i meritevoli e gli studenti con Isee basso ma stiamo parlando di percentuali ridicole". Ricapitolando: senza l'intervento di soggetti pubblici l'occasione del Pnrr per far fronte all'emergenza abitativa degli studenti universitari rischia di evaporare insieme ai posti letto creati dai privati. Read the full article
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