#L'ora più bella
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chi-va-piano-arriva-dopo · 11 months ago
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“Anche nel cuore più ferito c’è sempre la speranza che un’ora felice superi tutte le ore vissute, facendoci dimenticare ogni dolore. Nessuno può trovare quest’ora, e forse per questo gli uomini la collocano fuori della vita, in un paradiso o in un indicibile altrove.”
— Stefano Benni, “L'ora più bella”.
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gregor-samsung · 7 months ago
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" Un tramonto nel patio vicino a mio nonno che mi legge un libro bellissimo. Il primo bacio, su un treno che correva verso sud. L’aria profumata di tigli sul volto, uscendo dall’ospedale dopo una malattia. Un campo di girasoli attraversato insieme a mio figlio. Tutte queste ore chiedono esitanti se sono state la più felice, ma io so bene che posso ricordarle ma non posso sceglierne una. Non pensare o viaggiatore che questo complesso labirinto possa incrinare ogni gioia passata, presente o futura, mescolando tutto in una inevitabile attesa. Voglio solo che tu rifletta, come uno specchio, tutte le ore che per te sono state quest’ora. Non per un esercizio mnemonico, o letterario ma per trovare, nella tua vita, più felicità di quanto ritieni di averne avuta. "
Stefano Benni, L'ora più bella, Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano, 2012.
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canesenzafissadimora · 6 months ago
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Sono logoro di anni, e stanco. Ma non posso escludere che esista vicino a me una spiaggia, e una giornata piena di sole, e una disobbedienza che mi farà balzare come da giovane dalla mia poltrona di vecchio, e mi farà correre verso quel mare, gioioso e accogliente, anche se fosse l’ultima ora della mia vita.
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scritti-di-aliantis · 4 days ago
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Dimmi la verità: ma tu, onestamente, hai mai amato davvero qualcuno, in vita tua? Dell'amore, la cosa più bella è il viaggio, la continua scoperta. Lo apprezzi o scappi? Hai mai amato qualcuno che ti stimola, che ti sconvolge?
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Sai: il fascino dell'essere innamorati è saper apprezzare con piena maturità le differenze e le sfumature che ogni giorno offre, sapendo che da qualche parte sul Pianeta l'altra persona c'è, per te. Ma che anche oggi costituirà per il tuo cuore un'incognita, un tuffo.
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Sai vivere appieno e felice le emozioni che la persona che ami sa darti, perché ti ama a sua volta? Sai che devi ringraziarla: mentalmente o con due parole, con un sorriso, un rossore, per tutto questo? Emozioni positive o negative, non ha molta importanza. Purché siano forti, vere, vive. Dimmi la verità: tu l'hai mai provato l'amore?
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Quello vero, quello ingombrante, quello prepotente che si piglia tutto. L'amore per quel viso, quell'anima che accarezza i tuoi pensieri in ogni minuto della giornata e di cui non vedi l'ora di sentire la voce anche per un semplice 'ciao'? L'hai mai provato l'amore vero? Dimmi...
Aliantis
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raccontidialiantis · 6 days ago
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Bagno
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Lo faccio per me. Il contatto con l'acqua calda e il sapone sembra rigenerare anche l'anima. Sono dieci minuti di puro relax e benessere. Ci resto ancora un po'. Socchiudo gli occhi e la radio accompagna i miei pensieri tranquilli. Lo faccio per lui. Dopo il bagno, depilazione accurata e ora la mia pelle è liscia e delicata come la seta: voglio che le sue mani trasmettano al suo cervello quello che occhi, orecchie e naso sanno solo anticipare.
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Avrà l'acquolina in bocca; desiderio e testosterone a mille. Mi diverte sempre e mi solletica, ‘sta cosa! Voglio essere la pietanza gustosa che non vedrà l'ora di consumare. Impiegherò un'ora e mezza solo per spalmare creme, massaggiarmi, truccarmi, profumarmi e vestirmi. Voglio essere bella e desiderata da chiunque incontrerò stamattina, mentre mi recherò in piazza all'angolo stabilito, dietro l'edicola e di fronte al bar Centrale.
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Lo capirò dagli sguardi gentili degli anziani, dall'espressione improvvisamente muta e seria dei ragazzi, che cercheranno di incrociare i miei occhi. Mentre incedo, lenta e tranquilla, con un accenno di gioia sul viso. Magari ne guarderò appena uno e gli fermerò i battiti per due secondi, lo so. Sarà ancora più evidente dalle lame taglienti lanciatemi dalle donne di mezz'età frustrate, che dovrò schivare con un sorriso, piegandomi un po’ alla Matrix.
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Quelle serene mi sorrideranno complici e mi faranno un cenno d'intesa. Loro sanno bene cosa si prova a essere giovani e bellissime. Farò la svampita e dal bar qualcuno farà a gara per offrirmi un caffè e un cornetto, mentre lo aspetto. Succede ogni domenica. Quando lui arriverà, fingerò un lieve imbarazzo, ma so già che mi tremeranno le gambe e che per un attimo saremo il centro dell'attenzione. Sarò il suo prezioso giocattolo.
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Mi colmerà di attenzioni, mi porterà al centro commerciale per farmi acquistare ciò che vorrò, e man mano che passeranno le ore sentirò crescere in lui il desiderio insopprimibile di avermi. Sarò la caramella che scarterà. Gli concederò tutta me stessa: anima e tacchi compresi, perché mi ama. Perché lo amo, perché l'amore è una recita a soggetto e io la faccio per me. La faccio per lui. Ultimo spruzzo di profumo prima di uscire, sistematina alle autoreggenti velatissime… borsetta, cellulare, preservativi, chiavi… clack.
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RDA
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pettirosso1959 · 24 days ago
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Si chiama NERC, North American Electric Reliability Corporation, è un Ente indipendente che sovraintende alla gestione delle reti elettriche negli Stati Uniti.
Di solito è molto indulgente con i Governatori e le loro politiche a base di nefandezze scientifico-tecnologiche, ma stavolta ha lanciato un allarme chiaro, chiarissimo, incontestabile: continuando di questo passo, con la chiusura di centrali turbogas e la loro sostituzione con pannelli fotovoltaici e batterie per lo stoccaggio dell'energia, data l'elevata elettrificazione dei servizi pubblici, la California, ovvero la Germania degli Stati Uniti, resterà priva di un valido approvvigionamento di energia elettrica entro il 2029, con conseguenze disastrose.
I Governatori che si sono succeduti sulla poltrona dello Stato hanno preferito puntare ad improbabili politiche Net Zero, che il tempo sta rivelando come un boomerang disastroso; emigrazioni di massa, povertà diffusa, deindustrializzazione dello Stato, criminalità crescente spinta da una povertà senza precedenti storici.
Dal 2014 al 2024 il costo dell'energia elettrica è cresciuto del 127% fino a toccare i 40 cent$/kWh, ma la previsione parla di oltre 50 cent$/kWh ben prima del 2029, anno del temuto blackout generale.ù
Un blackout che dovrebbe materializzarsi soprattutto nel periodo di settembre, dopo le 17:00, quando l'energia generabile sfruttando il sole sarà poca, ma la domanda ancora elevatissima e lo stoccaggio insufficiente. E non saranno sufficienti i 35 miliardi di dollari previsti per l'aggiornamento delle reti elettriche, nemmeno l'incremento delle importazioni di energia elettrica (a carbone!) dallo Utha, secondo il principio noto dell'esternalizzazione delle emissioni, ipocrisia tipica dell'ambientalismo osceno. L'orologio segna l'ora, il tempo si avvicina, forse gli americani e, soprattutto, i californiani si risveglieranno dal torpore, quando ricaricare una Tesla costerà più che comprarla nuova.
Nota tutt'altro che a margine: quelle che notate nella foto sono le turbine eoliche installate nel deserto californiano. Come si può ben notare sono installate in modo tale da porre in ombra l'una rispetto all'altra, quindi la generazione di energia è tutt'altro che valida e scontata. Si può dire che, fisicamente parlando (fluidodinamica) questo schema è altamente ed incontestabilmente discutibile. A loro, però, poco importa, perché ciò che conta è installarne tante, perché il credito di imposta, l'esenzione dal pagamento delle tasse, e le diverse forme di sovvenzionamento rendono assai redditizia l'installazione, non la reale generazione ed energia immessa in rete. Infatti, nessun "contatore" è installato, ovunque nel mondo, per contabilizzare la generazione elettrica delle fonti rinnovabili; fa fede il mero fattore di capacità imposto dal legislatore locale, nulla di più, una vera manna per i produttori. Ed alla fine della vita utile, le turbine resteranno a fare bella mostra di sé, inutili rottami che distruggono paesaggio e natura, ma questo è ben altro aspetto...
Fernando Arnò.
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t-annhauser · 2 months ago
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il giorno che decisi di dire le parolacce
Alle medie decisi di imparare le parolacce per non farmi mettere i piedi in testa, ricordo esattamente il dove e il come, ero davanti alle scuole medie di Sermide verso l'una e mezza, l'ora di tornare a casa, dopo che i miei compagni mi avevano messo in croce perché avevo storto il naso quando la più bella della classe mi aveva scelto come suo partner nell'ora di ginnastica.
Tutt'ora sono piuttosto sboccato, la Brianza mi ha indurito, ho un tatuaggio su un braccio con una donnina nuda e un altro con scritto "Mamma" (non è vero, odio i tatuaggi).
Le parolacce che ripeto con più affetto sono quelle in dialetto mantovano, ne ho appena detta una: "ca sa sbora" *, che equivale a "che si fotta". "Sbora" è proprio quello che sembra, è quella cosa lì. Ce n'era un'altra che recitava: "va a cagar in si tri pai e ciucia quel ad mes", tradotta: accingiti pure, amico mio, a evacuare su tre pali, e succhia quello di mezzo. Questa me l'aveva insegnato la nonna. Insomma, le opzioni erano parecchie e colorite, e non vi sto qui a enumerare le vere e proprie bestemmie perché non sta bene. I social sono luoghi pericolosi.
(insuperata quella di mio nonno, in veneto: "vaca miseria impestada fino a i oci": vacca miseria impestata fino agli occhi).
*nota per i non mantovani: le esse mantovane vanno pronunciate alla spagnola, belle grasse, agmè pinsin frìtt (come pincini fritti nello strutto).
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elperegrinodedios · 6 months ago
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4.00
È bello avere amici in tutto il mondo, il loro fuso orario fa si che tu non sia mai solo. Quando tu ti svegli molti di loro stanno per iniziare il favoloso viaggio nel mondo dei sogni mentre tu hai finito il tuo e vai ad accompagnare loro a occhi aperti.
Il silenzio, la pace, i pensieri, i sogni, le emozioni e questa come detto, è l'ora più bella. È perfetta.
lan ✍️
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smokingago · 8 months ago
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In India si dice che l'ora più bella è quella dell'alba, quando la notte aleggia ancora nell'aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione tra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l'uomo, se vuole e se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero, non sono che due aspetti della stessa cosa. Sono diversi, ma non facilmente separabili, sono distinti, ma «non sono due».
Come un uomo e una donna, che sono sì meravigliosamente differenti, ma che nell'amore diventano Uno!
Tiziano Terzani
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oltreilblu · 23 days ago
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L'ora più bella, nel giorno di Natale 2024...
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alessandrom76 · 6 months ago
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la bottiglia
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quella sera avevo tante cose da fare e restai in bottega fino a tardi.
nonostante l'estate allungasse le giornate, fuori iniziava già a imbrunire. capii quindi che doveva essere già passata anche l'ora di cena; non serviva neanche guardare l'orologio.
fu in quel momento che, tutto trafelato, entrò dalla porta un grosso signore, vestito con uno strano gessato marrone. era grottesco in quel vestito che, nonostante fosse di buona fattura, gli cadeva malamente addosso, complice il fatto che era palesemente di una taglia più grande.
«buonasera buon uomo», mi disse, «vorrei una bottiglia di buon vino; sa, uno di quelli da bere in compagnia. e poi un'altra di un vino ancora più buono, da bere da solo.»
benchè avessi voglia di andare via, la richiesta mi incuriosì tanto che dissipò la mia premura. sorridendo presi due bottiglie: una dal ripiano in basso e una dallo scaffale alto, piena di polvere.
«ecco... vede, questo è un vino fresco e amabile che è un piacere bere in compagnia, soprattutto nelle serate estive, mentre questo...» con la mano pulii l'etichetta coperta di polvere «... mentre questo è un vino che non perdona, è corposo e di buona gradazione. nella dose giusta i ricordi scorreranno come un fiume, ma se il fiume dovesse essere troppo tumultuoso... un altro bicchiere farà calmare le acque e piombare tutto nel buio.»
mi ringraziò, pagò velocemente e poi andò via.
pochi giorni dopo, stavolta nel tardo pomeriggio, lo vidi entrare di nuovo, come la prima volta con il suo consueto passo svelto, e subito mi abbracciò, nonostante io fossi dietro il bancone, quasi sollevandomi da terra.
«amico mio... grazie! L'altro ieri con amici ho bevuto il primo vino che mi hai consigliato, le lingue si sono sciolte e le risate scorrevano... davvero, siamo stati bene... ma poi ieri» continuò senza darmi modo di rispondere «... ieri ho assaggiato l'altra bottiglia ed è andata proprio come hai previsto tu, la memoria e i pensieri si intrecciavano e...»
a briglia sciolta iniziò a raccontarmi della sua vita e io, senza fare un fiato, presi un'altra bottiglia dal ripiano alto, la stappai e ne versai due bicchieri. Più i bicchieri si svuotavano, più la mia piccola bottega si riempiva dei suoi ricordi e di immagini che sembravano dipinti da un pennello intinto nel rosso del vino...
mi raccontò delle sue donne... di A., la donna che aveva sposato ancora acerbo, e che adesso «neanche più un bacio... da mesi», ma andava bene così, erano bravi genitori, e le cose funzionavano, e tanto gli bastava. come soldati nella stessa guerra, ognuno copriva le spalle all'altro pur sapendo dei peccati commessi.
e mi parlò di S., la ragazza ora cresciuta che ancora lo vedeva come un principe azzurro, mentre lui a ben vedere tutto sembrava, ma certamente non questo. e continuò con M., bella e giovane in cerca di se stessa, che si sarebbe concessa a lui ma che insomma... nonostante la testa veloce e la parlantina spigliata, con lui, oramai alla soglia dei 50 anni, avrebbe formato una coppia grottesca.
i suoi occhi poi si fecero sereni mentre parlava di L. mi parlò di lei con un sorriso sincero, lasciandosi andare a un «chissà cosa poteva essere»... fantasticò un po' con gli occhi fissi e poi aggiunse «lei adesso sta bene... e questo per me è abbastanza».
mi disse che a metà della bottiglia, ieri sera, aveva chiamato R. per ridere come scemi, e l'aveva sentita serena, rifiorita e libera, finalmente. erano stati importanti l'uno per l'altra, più amici che amanti, ed era bello avere una persona con cui non avere vergogne, ridere e potersi confidare.
poi si fermò un attimo e notai subito un cambiamento nella sua voce, ma quasi come a volersi togliere un peso dal cuore, subito mi parlò di C., la sua principessa guerriera che è infine uscita dal suo buio e che adesso ha trovato il coraggio di andarsene. e anche se lui adesso si sente buttato via, come una candela che non serve a nulla alla luce, in verità ne è davvero felice, perché la vede finalmente camminare nel sole dopo tanta pioggia. e anche se sono condannati ad una eterna danza in punta di spada, danzano insieme, sanguinano insieme, ma ridono, perchè stare vicini vale il dolore.
gli versai un altro bicchiere e restai ad ascoltare in silenzio poi chiesi
«… e quale di queste hai amato?»
«tutte» rispose senza esitazione, «un me diverso, in un diverso tempo, ha amato ognuna di loro, anzi, ama ancora ognuna di loro. Le ama pacatamente, nell'unico modo in cui sono capace, con un cuore senza eccessi. ma amico mio, non passa giorno in cui io non ringrazi il destino per tutte le occasioni che mi ha dato, anche per quelle che non ho avuto la forza o il coraggio di cogliere, e soprattutto per tutti i sorrisi che mi ha fatto scoprire...
...per le donne speciali, che il fato ha messo sul cammino di un uomo ordinario.»
detto questo, vidi di sfuggita i suoi occhi lucidi, finì il vino nel bicchiere con un grande veloce sorso, e prima che potessi controbattere si avviò fuori, zittendomi con un secco «grazie».
tutto sembrava irreale in quel pomeriggio, mi fermai un attimo, come rapito dalle ombre che si allungavano. quindi rassettai e misi a posto i bicchieri e poi... poi guardai in alto, sullo scaffale.
era rimasta solo una bottiglia. forse per me.
@alessandrom76
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e-ste-tica · 1 year ago
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Un mese. Manca un mese esatto. Sarà il 14 dicembre e oggi 14 novembre ero in ospedale per fare la prima delle tre visite necessarie prima di partire. "Perché sei qui?" "Mastectomia" "Il destro o il sinistro?" "Entrambi" "Ah" mi ha risposto la tecnica di laboratorio con espressione dispiaciuta. Volevo quasi rassicurarla e dirle che non sto male, che non c'è motivo di avere la faccia contrita, che ho il privilegio di sceglierla questa operazione, che non è una malattia a giustificarla ma un incredibile amore per me stesso, un'insolita e nuova fiducia nei confronti di quello che provo a cui per una volta voglio dare credito. Resto in silenzio mentre mi dice come girarmi, ero entrato tranquillo e sono uscito un po' ammaccato, quel dispiacere altrui m'è rimasto addosso. Per questo forse per un sacco di tempo è stato più facile essere un altro, un'altra.
Un mese esatto e nonostante stia programmando ogni cosa mi sembra di non sapere cosa succederà. Ho preso i voli, la stanza, ho firmato i documenti, sto facendo le analisi, ho pensato anche alle serie tv da guardare durante i giorni a letto, ma resta il fatto che non so come sarà. Penso che il risveglio sarà bello ma anche traumatico, che per quanto io lo voglia sarà comunque una botta vedere una parte del corpo sparire da un momento all'altro sapendo che non tornerà più. Io e le mie tette ci siamo divertiti molto in passato, è stata una bella relazione ma - come tante altre volte - quando una relazione ti toglie più che darti, è arrivata l'ora di chiudere e vivere più leggeri. Non vedo l'ora di vedermi fra due mesi, quando la parte più difficile sarà passata. E poi non vedo l'ora di mettere la prima canotta, la prima maglia attillata, la prima camicia, la prima volta al mare, ed essere di nuovo un ragazzino che fa tante cose per la prima volta.
Quando sono stanco l'ansia spunta fuori, ma come dice il mio amico J. le decisioni si prendono quando stai bene non quando stai male. E io quando sto bene mi vedo ragazzino scatenato, un giovinastro, e come dice Truppi questo ragazzino lo seguirò fino in fondo perché è il mio amore, anche se spesso pare che non sappia stare al mondo. Invece sono grande, faccio scelte importanti. Chissà come sarà scoprirmi di nuovo.
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scritti-di-aliantis · 1 month ago
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Io lo so che quando ti rannicchi così: d'improvviso, silente e mi guardi in quel modo, non c'è proprio più nulla da ridere. Prendo estremamente sul serio le tue minacce di passione. Confesso che dentro di me non desidero altro: gongolo! Certo: ridere insieme, cazzeggiare è bellissimo, ci mancherebbe.
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Ma quando scocca l'ora dell'amore, si fa dannatamente sul serio. Ridere o fare sesso sono mutualmente esclusivi. Capisco che mi vuoi perché posso percepire chiaramente che in un istante il tuo interruttore interno è passato da "rilassata e serena" a "belva affamata di sesso." Dio, se ti desidero di continuo, bella mia: che febbre sei...
Aliantis
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raccontidialiantis · 21 days ago
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Follia per te
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Ti penso, ti cerco, ti desidero di continuo e sono gelosa marcia. Non devi fare più l'amore con tua moglie: chiaro? Non voglio, non lo sopporto. Che cacchio ne so: inventatela tu, una ragione. Dille che non ti si drizza più. Devi essere solo mio. In esclusiva. E poi, semplicemente bramo con tutta me stessa questo momento molto intimo tra noi due: quando ti slaccio impaziente la cintura e abbasso la zip, so che i tuoi pantaloni cadranno a terra e potrò scartare il mio regalo più desiderato, togliendolo dall'involucro bianco di cotone che lo protegge ma lo nasconde ai miei occhi e alla mia bocca.
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Le mie labbra e la mia gola stanno morendo dalla voglia di farti felice e di ingoiare il nettare prodotto da te solo per me, perché mi vuoi e non vedi l'ora di farmelo prendere. Adoro lavorarti l'asta e assaporare il tuo gusto, mentre annuso e mi beo del tuo odore intimo. Quando poi inizi a riempirmi la bocca è la sensazione più bella: procedi da maschio vero e inesorabile, tenendomi la nuca con le mani. Non posso più sfuggirti, devo fare il mio dovere di sottomessa sino in fondo. E il mio unico scrupolo è darti piacere. Devi godere di me, il resto non ti deve interessare più. Vienimi dentro e poi dimmi che sono stata brava.
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Per te sono sempre pronta: ti accoglierò come, quanto e ovunque vorrai. Quando poi mi scopi, raggiungo il paradiso: mi sento profondamente la tua donna, perché io sono la tua unica donna. Questo ti deve essere ben chiaro. E poi, francamente e senza più pudore, mi piace quando mi giri e decidi di umiliarmi, infilandomelo nel culo senza troppi complimenti: è questa per me una sofferenza fisica forte ma dolcissima, che sopporto volentieri, pur di sentirti felice nel riempirmi le viscere mentre gemi soddisfatto. Inondami di te. Non smettere mai. Sfonda il mio ano, fammi male. So che ti piace così e così sia.
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E quando sei sdraiato su di me, pelle su pelle, il tuo inguine contro il mio solco anale completamente aperto, strizzami sempre il seno, per favore: non smettere mai di torturarmi le mammelle. Poi succhiale pure quanto vuoi. Quando poi lo desideri, girami e scopami: la mia natura intima è solo una tua proprietà, a completa disposizione delle tue voglie fisiche. Perché tu sei il mio vero e unico padrone. Mi è caro ed evidente che non sai stare lontano da me e dal mio corpo. E me lo sento dentro, nell'anima.
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Lo capisco da quanto ti muovi impaziente e da come vieni dentro di me; lo vedo dal fatto che mi cerchi di continuo con messaggi, note vocali ed email appassionate. Quando ti leggo, invariabilmente il mio cuore accelera, mi bagno un po’ e non capisco più nulla per dei minuti! Devo stare attenta, a questa mia debolezza. È una cosa anche preoccupante. Ma bellissima; una sensazione a cui non voglio mai rinunciare. Adesso però basta parlare: la mia bocca e la mia pelle tutta vogliono altro. E sbrighiamoci, per favore: stasera mio marito porta due ospiti a cena.
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RDA
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io-confesso · 2 months ago
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Ho un paio di porno preferiti, parecchie fantasie e cose che mi piacerebbero e che trovo molto sensuali. Come baci profondi, alcune forme di roleplay, il sesso orale che dura a lungo... Però quando mi è capitato di farlo non dico che mi addormento ma quasi: col mio ex era diventato una routine schematica e non vedevo l'ora finisse per mettermi a leggere, dormire o guardare un film. Solo con un uomo ho avuto proprio voglia di farci sesso ma non è successo per vari motivi, e mentre stavo col mio ex. Lui ed il mio ex erano più grandi me e il kink dell'età mi è rimasto, pur non essendo più una ragazza. Adesso trovo assurda e ridicola anche solo l'idea di essere attraente per un uomo che voglia il mio corpo o me e non un buco random. Non mi vedo né bella né tanto meno sensuale, e non ho più incontrato uno che suscitasse "qualcosa" sebbene dall'ultimo rapporto sia passato poi di un anno. Forse sono difettosa.
no no, non sei difettosa
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licisca-73 · 3 months ago
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"Te l' ho mai detto che hai una bocca bella quanto la mia?" chiedo in un messaggio al mio adorato Padrone dopo aver ricevuto i suoi baci volanti e aver iniziato a pulsare pensando proprio a quella bocca
"Grazie, ma punto molto sulla lingua" mi risponde con quel suo modo di fare che mi fa letteralmente impazzire...e bagnare: sento infatti la mia fica colare e non vedo l'ora di potermi mettere comoda per dare una bella ravanatina.
"Punto" scrive e io penso già a quando tra pochi giorni la punta del suo cazzo sarà nella mia bocca per poi entrarci fino ai coglioni. Inizio a provocarlo ricordandogli quanto sia accogliente perché stasera ho una voglia pazzesca di esplodere... Se fossimo insieme lo farei sulla sua faccia mentre la sua lingua gioca con il mio clitoride. Manca poco al nostro prossimo incontro, al nostro duro incontro perché, per quanto possa essere dolce, quando siamo insieme viene fuori la sua parte più veemente e io di lui non cambierei una virgola: baci, coccole, abbracci, segni e tanto, tantissimo cazzo.
Bocca vs bocca, repetita iuvant: ci penso a dispetto di tutto il resto, dovrei alzarmi per preparare la cena ma non esiste cibo che possa saziarmi in questo momento. Decido di mettermi comoda sul divano e di godermi un buon antipasto con lui pensando alle nostre bocche avide. Punterò a bocca aperta al suo cazzo quando saremo insieme: non servirà molto tempo per farlo diventare meravigliosamente duro e per godermelo in culo fino all' esplosione... Perché si sa, il mio adorato Porco ha ragione quando mi ricorda che alla femmina del padulo piace prenderla nel culo. Ecco, ci penso e mi dico che se continuo a scoparmi la fica con una zucchina presa al volo in frigo non impiegherò molto a raggiungere l'orgasmo...Ma voglio aspettare, fradicia, qualche ora: sarà lui a portarmi al piacere quando tornerà in chat col suo "Eccomi" e con i suoi ordini. Gli appartengo, fiera e Troia, la sua Troia.
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