#KASA DEI LIBRI
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Domani, mercoledì 17 gennaio 2024, alle ore 18.00, presso la Kasa dei Libri di Milano si leverà il sipario sulla mostra "Pirandello. Lo scrittore e il suo doppio".
La mostra sarà poi visitabile dal 18 gennaio al 29 marzo 2024, tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
La mostra è stata curata da Andrea Kerbaker
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Verona: Libri e Rose 2024 fa il pieno con circa 4000 presenze.
Verona: Libri e Rose 2024 fa il pieno con circa 4000 presenze. E' con soddisfazione che si è chiusa la terza edizione di Libri e Rose, Scrivere stampare leggere. La rassegna è stata capace di radunare un pubblico di circa 4000 partecipanti, diversi per età, genere e provenienza, coinvolti dalla natura estremamente varia delle proposte. La manifestazione - organizzata grazie alla grande professionalità di importanti organizzazioni nazionali (la Kasa dei Libri di Milano), istituzioni culturali cittadine, come la Società Letteraria, il Conservatorio dall'Abaco e la Biblioteca Civica, con la sponsorizzazione tecnica di Flover e grazie alle attività operative di diverse aree del Comune di Verona, in primis l'assessorato alle Biblioteche e quello alla Cultura ma anche il supporto di numerose direzioni - si è svolta con oltre 20 incontri con gli autori, mostre, eventi musicali, appuntamenti culturali. La rassegna ha portato a Verona autori e discussant noti a livello nazionale, la cui qualità ha saputo catturare l'attenzione del pubblico. Si sono alternati autori del calibro di Salvatore Settis, Piero Dorfles, il Premio Strega Helena Janeczek, scienziati come Guido Tonelli, cronisti di guerra come Giovanni Porzio e l'irlandese Sally Hayden, fresca vincitrice del Premio Terzani. La kermesse è stata anche occasione per fare un approfondimento su alcune figure rilevanti del panorama culturale internazionale, di cui ricorrono nel 2024 gli anniversari: tra questi, Franz Kafka e Giacomo Puccini nel centenario della morte. Un ottimo pretesto per ricordare anche un artista eclettico come Walter Chiari, attore di teatro, cinema, acuto e sottile mattatore del varietà televisivo, nei cento anni dalla sua nascita a Verona in via Quattro Spade. "Sulla base del riscontro di pubblico – ha dichiarato l'assessora alla Cultura - l'Amministrazione comunale intende dare ulteriore impulso alla rassegna letteraria, confermando da subito l'edizione 2025, su cui lavorerà per estendere la notorietà e le reti di collaborazione, convinti dell'importanza di rafforzare i legami tra il mondo dei libri e i diversi pubblici. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito al risultato della manifestazione, che saputo trasformare la lettura in momenti di socialità e condivisione". "Un'edizione di successo testimoniata dalla risposta del pubblico – ha aggiunto l'assessora alle Biblioteche –. I numeri della rassegna sono il frutto di una proposta culturale di livello unita dialogo attivo con le istituzioni culturali del territorio".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Libri
Dalle 8:30
Dalle 15:00
Passeggiata
Quadrilatero del Silenzio
https://g.co/kgs/R9mGUvv
lunedì sono a Milano. consigli su cosa vedere??
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Il “Kapannone dei libri”di Angera prende spunto dalla “Kasa dei libri” di Milano e, dopo l’inaugurazione dello scorso settembre, a marzo potrà aprire al pubblico. #Kapannonedeilibri #Kasadeilibri #angera
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Una casa per i libri
A Milano, nascosta tra i grattacieli e i modernissimi palazzi di zona Isola, c'è una casa molto speciale. In questa casa non troverete una cucina, né una camera da letto, ma sono tanti i suoi abitanti. Questo appartamento è specialissimo perché è pieno, ma pieno pieno, di LIBRI!
In ogni suo locale ci sono librerie pienissime di libri di ogni genere: romanzi, libri d'arte, libri antichi, libri mignon, libri autografati … insomma ce n'è per tutti i gusti! I pavimenti sono interamente ricoperti da poster di film storici e ogni mobile, tavolino o mensolina, è arricchito da carinissimi soprammobili, ninnoli e oggettini che raffigurano libri e lettori di ogni tipo.
Ma di chi sono questi libri? Li ha raccolti e collezionati uno scrittore: Andrea Kerbaker. Questo intellettuale è un vero amante dei libri, ma è anche molto generoso, perché non tiene gelosamente chiusa e segreta la sua splendida collezione, ma ha aperto le porte di questa casa (per la precisione tre appartamenti di un condominio collegati tra loro da una scala interna) per metterla a disposizione di tutti, realizzando un luogo che non è nè museo né biblioteca, ma una vera casa, quella dei libri. Un vero paradiso della cultura e delle storie.
La Kasa dei Libri, questo il nome, è visitabile da tutti su appuntamento. In questo posto magico potrai perderti tra le pagine dei libri, potrai visitare le mostre tematiche allestite periodicamente oppure, grazie ai collaboratori del professore, potrai partecipare ai tour guidati e ai laboratori per le classi. Uno di questi è La città dei libri, un fantastico plastico realizzato dagli alunni di alcune scuole milanesi, che è approdato anche alla Biblioteca Zara.
A partire da questa Città, che ha palazzi a forma di coccodrilli, strade dedicate a celebri personaggi delle fiabe e piazze a forma di cappello, i bambini guidati dai bibliotecari e dal personale della Kasa hanno inventato nuove storie con protagonisti gli oggetti, più o meno magici, dei racconti più amati, presentandole poi a tutti al termine del laboratorio. Insomma, l'incanto dei libri e delle storie custodite dalla Kasa dei Libri ha contagiato grandi e piccoli lettori.
Info per visitare la Kasa dei Libri:
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FACCE DA LIBRAI
di Stefania Ciocca
a cura di Roberto Mutti
19 Maggio – 1 Giugno 2017
KASA DEI LIBRI
L.go De Benedetti, 4 Milano
QUESTA MOSTRA FA PARTE DEL CIRCUITO DI PHOTOFESTIVAL 12TH
Facce da librai è una mostra fotografica dedicata ai libri, o meglio ai librai indipendenti milanesi fotografati a partire dal 2014 da Stefania Ciocca per il progetto Facce da Librai che è ancora in divenire. Curatore della mostra è Roberto Mutti, critico fotografico, giornalista di Repubblica Milano, docente di storia della fotografia e curatore.
L’obiettivo della fotografa si concentra sulla figura del libraio indipendente visto come un “eroe moderno” perchè oggi scegliere la professione del librario è una scommessa, è un mestiere di confine che richiede intuizione, sacrificio e tanta passione che diventa una simbiosi tra spazio e persona, una corrispondenza tra il libraio e il luogo magico della libreria.
in copertina: SPAZIO BK, la libreria del fare e del guardare Via L. Porro Lambertenghi 20 (Isola)
LIBRERIA 121+, la libreria di Munari Via Savona 17 (Zona Tortona)
LIBRERIA ANTIGONE, la libreria dell’identità Via Kramer 20 (P.ta Venezia)
LIBRERIA ARCHEOBOOKS, la libreria nel museo C.so Magenta 15 (Cordusio)
LIBRERIA CLAUDIANA, la libreria del culto Via F.Sforza 12/A (Crocetta)
LIBRERIA DEL CONVEGNO, la libreria più vecchia dei librai Via Lomellina 35 (Città Studi)
LIBRERIA GOGOL&Co, la libreria che è casa dolce casa Via Savona 101 (Savona/Giambellino)
IL DOMANI, la libreria degli anfratti P.zza Cadorna 9 (Cadorna)
IL LIBRO, la libreria-Babele Via Ozanam 11 (Lima)
LA SCATOLA LILLA, la Libreria delle Storie Sospese Via Sannio 18 (Lodi)
LIBRERIA CORTECCIA, la libreria scavata nel legno Via Lanino 11 (Solari)
LIBRERIA ISOLA LIBRI, la libreria di comunità Via Pollaiuolo 5 (Isola)
_LIBRERIA LIBET, la libreria delle vite passate Via Terraggio 21 (Cadorna)
LIBRI SOTTO CASA, la libreria itinerante anti-Amazon Itinerante
_LIBRERIA LINEA D’OMBRA, la libreria della musica jazz e della letteratura balcanica Via S.Calocero 29 (S.Agostino)
LIBRERIA MILITARE, la libreria del rievocatore e della moda Via Morigi 15 (tra Duomo e Magenta)
LIBRERIA DEL MONDO OFFESO, la libreria del cappello a cilindro P.zza S. Simpliciano 7 (Lanza)
LIBROTECA LIBELLULA, la librerie dei piccoli pensieri in libertà Via Marco d’Oggiono 1 (P.ta Genova/Darsena)
MONTI IN CITTA’, la libreria del vino di montagna Viale Montenero 15 (P.ta Romana)
LIBRERIA DELLO SPETTACOLO, la libreria del Trovarobe Via Terraggio 11 (Cadorna)
LIBRERIA POPOLARE DI VIA TADINO , la libreria che serve la cultura Via Tadino 18 (P.ta Venezia)
LIBRERIA TARANTOLA La libreria delle Bancarelle e dei librai Pontremolesi P.zza Martiri di via Fani 1, Sesto S, (Rondò)
LIBRERIA TIRITERA, la libreria della magia circense Via Giuseppe Govone 30 (Cenisio)
LIBRERIA 6ROSSO, la libreria dello scambio culturale Via Albertini 6, Milano (Chinatown)
FACCE DA LIBRAI FACCE DA LIBRAI di Stefania Ciocca a cura di Roberto Mutti 19 Maggio - 1 Giugno 2017…
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La forma in -te di un verbo può essere seguita dai verbi ageru, kureru o morau e dai corrispettivi super-cortesi, sashiageru, kudasaru, itadaku (e da quello più scortese di ageru: yaru). Invece di dare/ricevere un qualche cosa, l’effetto è quello di dare/ricevere una azione (quella alla forma in -te).
Come abbiamo detto nel precedente articolo sull’agemorai (che dovete leggere prima di questo) l’oggetto che viene dato/ricevuto è percepito come qualcosa di positivo quando uso i verbi elencati. Allo stesso modo se uso la forma in -te di un verbo (che indicheremo come V-te) seguita da un verbo che indica dare/ricevere, l’azione in questione viene percepita come qualcosa di positivo!
Anche l’articolo di oggi è lungo, ma penso sia inevitabile se volete capire davvero di che si tratta. Non dovete ricordare tutto a memoria, ma sicuramente vi sarà utile avere un posto dove c’è scritto ogni possibile caso e dove potete tornare se vi serve rinfrescarvi la memoria o capire meglio certi aspetti.
Oggi vedremo:
La forma in -te seguita da ageru e kureru
Parlare di “favore” a volte è eccessivo (…sbagliato!)
La forma in -te con il verbo morau (…ma allora che differenza c’è con -te kureru?)
Ringraziare qualcuno per un’azione fatta
A che serve la strana idea di dare/ricevere un’azione?
Le richieste nel linguaggio cortese
La forma in -te seguita da ageru e kureru
In generale (1) se dico V-te ageru, significa che io o qualcuno “vicino a me” (cioè “nell’uchi”) fa un favore a qualcuno “lontano da me” (cioè “nel soto”). Il favore in questione è l’azione messa alla forma in -te.
弟に英語を教えてあげます。 otouto ni eigo wo oshiete agemasu. Insegno inglese a mio fratello.
しょうがないなぁ。そんなに知りたいなら、教えてあげる。 Shou ga nai naa. Sonna ni shiritai nara, oshiete ageru. C’è poco da fare eh… (E va bene) se lo vuoi sapere a tal punto, te lo dico.
Attenzione, a differenza della frase sopra con 英語を eigo wo se c’è un complemento oggetto (l’elemento indicato da を) e si tratta di qualcosa che appartiene alla persona a cui faccio il favore, il complemento oggetto e la persona in questione sono legati da の no.
弟に傘を貸してあげました。(l’ombrello non è suo, uso に) otouto ni kasa wo kashite agemashita. Ho prestato l’ombrello a mio fratello.
弟の宿題を見てあげました。(i compiti sono suoi, uso の) otouto no shukudai wo mite agemashita. (NB miru, vedere, qui significa correggere) Ho guardato i compiti di mio fratello. (NB Ho guardato i compiti a mio fratello …è bruttina anche in italiano).
(2) Se il “favore” va nella direzione opposta (dal soto all’uchi, da una cerchia più esterna a una più interna), allora si usa V-te kureru.
竹田さんは兄に傘を貸してくれました。 Takeda-san wa ani ni kasa wo kashite kuremashita. Il signor Takeda ha prestato l’ombrello a mio fratello (maggiore).
兄は宿題を見てくれました。 ani wa shukudai wo mite kuremashita. Mio fratello maggiore mi ha guardato i compiti.
教えてくれてありがとう。 oshiete kurete arigatou. Grazie di avermelo detto/insegnato (la traduzione dipende dal contesto)
Come si vede, quando il favore è diretto a me non devo aggiungere 私に watashi ni, a me, per dire a chi è diretto il favore, è chiaro dal contesto, grazie a -te kureru.
Il discorso su に e の vale anche in questo caso:
ジョンさんは妹の英語の宿題を見てくれました。(妹の invece di 妹に) Jon-san wa imouto no eigo no shukudai wo mite kuremashita. John ha guardato i compiti di inglese di mia sorella.
Come nel caso di kureru usato senza forma in -te, anche con -te kureru non c’è bisogno di aggiungere 私に watashi ni (o espressioni simili) se il favore è diretto a me; quindi non c’è bisogno nemmeno di specificare 私の watashi no in frasi come quella frase sopra quando a riceve il favore sono io.
ジョンさんは英語の宿題を見てくれました。 Jon-san wa eigo no shukudai wo mite kuremashita. John mi ha guardato i compiti di inglese.
Parlare di “favore” a volte è eccessivo (…sbagliato!)
ATTENZIONE! L’idea che dietro queste espressioni ci sia un “favore” spesso spiega bene la situazione, ma a volte è davvero eccessiva, fuori luogo. Capita che qualcuno faccia un’azione non come un favore a me (o a qualcuno vicino a me), ma la cosa mi fa comunque piacere e questo basta per spingermi a creare una frase usando V-te kureru.
子供がやっと寝てくれたから、ゆっくりコーヒーでも飲みましょうか。 kodomo ga yatto nete kureta kara, yukkuri koohii demo nomimashou ka. (Dato che) finalmente mio figlio si è addormentato, ci prendiamo con calma un caffè (o qualcosa del genere)?
…può essere che sarcasticamente dica “mi ha fatto il favore di dormire”? Mi sembra eccessivo, ma si possono trovare frasi in cui il nostro discorso si fa ancora più evidente.
おばあさんに手紙を書いたら、とても喜んでくれた。 Obaasan ni tegami wo kaitara, totemo yorokonde kureta. Quando ho scritto una lettera a mia nonna, ne è stata molto felice.
Non è che mia nonna “mi ha fatto il favore di gioire” (yorokonde kureta) …altro che favore, che scortesia sarebbe se mia nonna mi dicesse una cosa del genere^^ No, semplicemente mia nonna ha gioito nel ricevere la lettera e questo suo gioire mi ha fatto piacere.
La forma in -te con il verbo morau
Come per il verbo morau anche nel caso della costruzione V-te morau io (o qualcuno vicino a me) ricevo qualcosa. In questo caso si tratta di “un’azione positiva”, in gen. vista come un favore. Insomma, qualcuno agisce e la cosa va a mio vantaggio (o a vantaggio di qualcuno che sento vicino), mi fa quindi piacere e sono riconoscente a chi ha agito.
Se però ci pensi, da un punto di vista logico questo stesso discorso vale per -te kureru!
…ma allora che differenza c’è con -te kureru?
La prima differenza è grammaticale: chi agisce da un punto di vista logico è la stessa persona, difatti chi svolge l’azione alla forma in -te è la stessa persona, ma l’uso delle particelle è diverso!
Il verbo principale in un caso è kureru e nell’altro morau. Dallo scorso articolo ci ricordiamo che il soggetto di kureru è chi dà, mentre morau vuol dire ricevere, quindi ha come soggetto la persona che riceve!
兄は宿題を見てくれた。 Ani wa shukudai wo mite kureta. Mio fratello mi ha controllato i compiti.
兄に宿題を見てもらった。 Ani ni shukudai wo mite moratta. Mio fratello mi ha controllato i compiti. (trad. “quasi letterale”) Ho ottenuto da mio fratello che mi controllasse i compiti.
La seconda differenza sta nel fatto che nella maggior parte dei casi -te morau lascia a intendere che chi riceve il favore in effetti ha chiesto di ottenerlo, mentre con -te kureru questa sfumatura non può esserci. In certe situazioni posso quindi usare una qualsiasi di queste costruzioni, ma usare -te morau dà un’informazione in più (vedi la traduzione “quasi-letterale” della frase sopra, che cerca in qualche modo di rendere il senso di -te morau).
Non sempre è così però!
Si possono creare frasi con -te morau in cui si capisce che comunque non c’è stata richiesta da parte del parlante. In certi casi lo si deduce dal contesto (come nel caso della prima frase qui sotto), in altri è addirittura impossibile che ci sia stata una richiesta (vd. la seconda frase).
今年の冬、ホストファミリーにスキーに連れて行ってもらった。 Kotoshi no fuyu, hosuto famirii ni sukii ni tsurete itte moratta. Quest’inverno, la famiglia che mi ospitava (in Giappone?) mi ha portato a sciare. (difficile che l’ospite abbia suggerito “andiamo a sciare”, no?)
Immaginiamo invece di prendere un regalo per un amica. Sappiamo che a lei piacciono quel tipo di oggetti (p.e. un carillon), potremo dire…
まり子はオルゴールが好きなので、きっと喜んでもらえると思う。(NB もらえる è potenziale) Mariko wa orugooru ga suki na node, kitto yorokonde moraeru to omou. Dato che a Mariko i carillon piacciono, penso che di sicuro ne sarà felice. (lett: …penso che di sicuro “riuscirò a ricevere il suo gioire”)
Piccola nota a margine. Ho incontrato dei madrelingua che non si rendevano conto che viceversa molto spesso -te morau porta con sé questa sfumatura di “chiedo e ottengo un favore”. Questo forse perché comunque il suo ruolo principale è quello di implicare che quell’azione è positiva e chi parla è riconoscente, ma non ci sono dubbi che questa sfumatura sia in effetti presente (molti libri la citano molto chiaramente, per cui se un madrelingua vi dice che non è vero, ditegli pure che si sbaglia!).
Ringraziare qualcuno per un’azione fatta
Quando si ringrazia qualcuno per un’azione (un’azione che ha fatto per noi o che semplicemente ci ha fatto piacere) si usa l’espressione V-te kurete arigatou (dove V-te è l’azione svolta dalla persona, messa alla forma in -te) o una versione più cortese di questa forma.
Dunque, attenzione!
È sempre necessario inserire un’espressione come -te kurete prima di arigatou (gozaimasu)!
Molti studenti scordando il kurete (o le alternative che vedremo fra poco) usando solo V-te + arigatou, forse perché per scusarci di qualcosa che abbiamo fatto possiamo dire qualcosa di molto simile: V-te sumimasen (es. okurete sumimasen, mi scusi per aver tardato). Fate attenzione a non fare lo stesso errore.
Le espressioni più cortesi equivalenti a questa sono: -te kudasatte, arigatou gozaimasu o -te itadaite, arigatou gozaimasu o, più formali, -te kudasari, arigatou gozaimasu o -te itadaki, arigatou gozaimasu. NB L’uso di itadaku è un po’ meno logico, ma siccome suona più cortese è ormai più diffuso rispetto alla stessa espressione con kudasaru.
Attenzione! Anche se si può tirare in ballo itadaku, ricorda che -te moratte arigatou non si dice! Si può però in qualche modo inserire in un’espressione simile che esprime riconoscenza: V-te morau to, arigatai/ureshii = se ricevo il tuo fare questa azione, sono felice/riconoscente (per ora però puoi evitare di preccupartene).
A che serve la strana idea di dare/ricevere un’azione?
Ricorderai il fatto che il giapponese evita il più possibile l’uso dei pronomi personali. Ma come fare allora in tutti i quei casi in cui vorremmo aggiungere “ti” o “mi”? Per esempio nel dire “TI aiuto”, “MI aiuti?”, “ME la può scaldare?”
Gli studenti inseriscono immediatamente あなたを, あなたに, わたしを ecc. (o al limite al posto del tu, anata, usano cognome-san+ni/wo) …e suona male, innaturale!
È in gran parte grazie all’esistenza di questi verbi ausiliari che ci evitiamo di usare i pronomi perché questi ausiliari, kureru, ageru, morau e i loro corrispettivi cortesi, danno immediatamente una direzione all’azione (il verbo alla forma in -te). Cioè è grazie a questi ausiliari che capiamo subito chi agisce e chi riceve i benefici di quell’azione! Tutto senza bisogno di pronomi personali!
Se devo chiedere a mio fratello se mi scalda il latte per la colazione…
ミルクを温めてくれる? miruku wo atatamete kureru? Mi scaldi il latte? (= Scaldi per me il latte?) (Più lett.: Mi dai la [tua] azione di scaldare il latte?) (Super lett.: Mi dai lo scaldare il latte?)
In giapponese il “mi” non c’è! E se mi offrivo di scaldare il latte allo stesso modo non c’è qualcosa di equivalente a “ti”!
ミルクを温めてあげる? miruku wo atatamete ageru? Ti scaldo il latte?
Le richieste nel linguaggio cortese
La versione cortese di kureru sarebbe kudasaru; inoltre le richieste nel linguaggio cortese si fanno in gen. come domande negative. Quindi per passare dalla forma cortese -te kuremasen ka al keigo (il linguaggio “super-cortese”) potremmo dire -te kudasaimasen ka …che va benissimo ma in gen. si preferisce usare la forma potenziale di ricevere, quindi -te itadakemasen ka.
Se devo chiedere al commesso del konbini se mi scalda il bentou…
お弁当を温めていただけません��。 obentou wo atatamete itadakemasen ka. Potrebbe scaldarmi il bentou? (Più lett.: Non potrei ricevere la [sua] azione di scaldare il bento?) (Super lett.: Non potrei ricevere lo scaldare il bento?)
La forma in -te kudasaimasen ka però è senza dubbio molto più facile, perché per ottenerla si parte dalla famosa forma in -te kudasai, che in pratica è un imperativo…
お弁当を温めてください。 obentou wo atatamete kudasai. Scaldami il bentou!
…in gen. usare l’imperativo, anche se nella forma in -te kudasai (più cortese di altre), rischia di essere inappropriato o fuori luogo. Per fortuna però se a -te kudasai aggiungiamo -masen ka possiamo trasformare il tutto in una richiesta cortese ed abbiamo già risolto!
お弁当を温めてくださいませんか。 obentou wo atatamete kudasaimasen ka. Potrebbe scaldarmi il bentou?
Se vuoi ricorda questa forma all’inizio. Potrai sforzarti di ricordare anche -te itadakemansen ka dopo che avrai studiato anche le forme potenziali e il keigo.
Bene, è tutto! Complimenti per essere arrivato/a alla fine! (⌒▽⌒)
Come sempre… Buono studio!
Agemorai (2) – Dare e ricevere un’azione?! La forma in -te di un verbo può essere seguita dai verbi ageru, kureru o morau e dai corrispettivi super-cortesi, sashiageru, kudasaru, itadaku (e da quello più scortese di ageru: yaru).
#ageru#dare e ricevere in giapponese#forma in -te#grammatica#itadaku#JLPT N4#kureru#morau#N4 grammatica
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'A thousand Serene wishes', the Merry Christmas of culture
‘A thousand Serene wishes’, the Merry Christmas of culture
(ANSA) – MILAN, 17 NOV – The exhibition ‘Mille Sereni auguri’ will be inaugurated on December 1st, at the Kasa dei Libri in Milan, showing to the public the greetings received from one of the most important poets of our twentieth century, Vittorio Sereni , by the main representatives of culture between the 1950s and 1980s. A sui generis collection, patiently put together by his wife Maria Luisa…
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#drawing#Mario-Valeri-Way#omen#poet#sender#show#Thousand-good-wishes#Valentino-Bompiani#Vittorio-Sereni
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“Il Boccaccio di Chagall”: opere inedite alla Kasa dei Libri di Milano
“Il Boccaccio di Chagall”: opere inedite alla Kasa dei Libri di Milano
Una coppia solca i cieli bianchi di Parigi, ascolta gli echi malinconici che un violinista ebreo scandisce sopra Vitebsk, si posa accanto al gallo alato rosso che contempla le guerre degli uomini e poi s’arresta, perchè a Bella è caduto un guanto nero nella neve. Andrea Kerbaker, scrittore e collezionista, ha deciso di andare oltre questo ritratto di fiaba, con cui Chagall dipinse il mondo per…
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La lista dei libri di marketing assolutamente da leggere se lavori in questo settore.
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Posted @withregram • @kasadeilibri Mercoledì 17 alle 18 si alza il sipario per la mostra "Pirandello. Lo scrittore e il suo doppio"🎟🎫
Una full immersion nello sterminato mondo pirandelliano, dove mostriamo quasi tutte le sue edizioni originali, comprese cose che non si vedono mai come la sua tesi di laurea, in tedesco, sul dialetto di Agrigento, la prima apparizione in rivista del Mattia Pascal, locandine, giornali d'epoca eccetera.
Questo, insieme a un allestimento allegro, ci consente un viaggio inedito nei temi fondamentali della sua scrittura, dalle maschere al mito.
👉Vi aspettiamo per l'inaugurazione, mercoledì 17 gennaio ore 18
📅e poi tutti i giorni (lun-dom) dalle 15 alle 19 fino al 29 marzo
📍Kasa dei Libri, Largo De Benedetti 4, Milano
✅ingresso gratuito senza prenotazione
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Milano: dall'1 al 5 marzo l'ottava edizione di "Milano MuseoCity 2024"
Milano: dall'1 al 5 marzo l'ottava edizione di "Milano MuseoCity 2024". Venerdì 1° marzo prende il via l'ottava edizione di "Milano MuseoCity", l'appuntamento milanese promosso dal Comune di Milano in collaborazione con l'Associazione MuseoCity ETS che apre le porte di musei pubblici e privati, archivi d'artista, case museo, fondazioni d'arte e musei d'impresa, non sempre accessibili al pubblico. "Mondi a Milano", il tema scelto per il 2024, unisce i 109 partecipanti in un omaggio a una delle caratteristiche più distintive della città: la sua capacità di accogliere stimoli culturali diversi e di interconnetterli per dare vita a una cultura propria. "Questa ottava edizione vede 'Milano MuseoCity' estendere la propria programmazione di ulteriori due giornate rispetto agli scorsi anni – ha dichiarato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Un arricchimento del programma che consentirà di ampliare le occasioni di visita, offrire un ventaglio ancora più ampio di possibilità - dall'arte al design, dalla moda alla scienza, dall'archeologia alla letteratura, alla musica - per conquistare la curiosità e l'interesse di un pubblico non abituato a entrare in spazi espositivi e museali". Tra le novità di questa edizione due progetti speciali: "Musei in Galleria" e "Musei in Vetrina". "Musei in Galleria" ha l'obiettivo di creare uno scambio culturale rafforzando il concetto di museo diffuso, uno dei valori fondanti di MuseoCity: nove gallerie d'arte associate ad ANGAMC (Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea) ospitano un'opera d'arte o un progetto di altrettanti musei e archivi della rete di MuseoCity. Partecipano: 10 A.M. ART con Leonardo3 Museum, Cardi Gallery con MAS – Museo d'Arte e Scienza, Dep Art Gallery con l'Archivio Emilio Scanavino, M77 Gallery con la Fondazione Emilio Isgrò, NP ArtLab – Martelli Fine Art con Benevelli Archive, Nuova Galleria Morone con la Fondazione Piero Manzoni, Osart Gallery con l'Archivio Agnetti, Salamon Fine Art con la Fondazione Federica Galli, Tommaso Calabro con l'Archivio Fausta Squatriti. "Musei in Vetrina" illustra la creatività milanese e la stretta relazione tra arte e industria. Le vetrine di undici brand del Made in Italy (Alessi, Artemide, Atlas Concorde, Cassina, De Padova, Kartell, Lavazza, Marazzi, Missoni, Molteni&C, Poltrona Frau) presentano allestimenti ad hoc che, attraverso materiali d'archivio e pezzi iconici, raccontano le rispettive culture d'impresa: un modo per rendere "Milano MuseoCity" ancora più partecipata e capillare. A fare eco al progetto "Musei in Vetrina" sottolineandone il concetto che gli ha dato origine, la mostra "Exposure. Arte, culture, moda dentro e fuori la vetrina", al MUDEC, invita il pubblico a entrare – in modo letterale e metaforico – nella grande vetrina del museo per comprendere i molteplici significati che un oggetto può assumere in una teca espositiva. L'esposizione presenta opere di Theo Eshetu, Monia Ben Hamouda, Mark Dion, Sam Durant, Damien Hirst in dialogo con le collezioni del museo. La sezione "Museo Segreto", che da sempre caratterizza la manifestazione di MuseoCity, svela quest'anno 63 opere inedite o proposte in modo innovativo, e riserva un'attenzione particolare all'infanzia: in collaborazione con Alchemilla, MuseoCity promuove in diverse sedi (Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck, Archivio Rachele Bianchi, Casa Museo Spazio Tadini, Centro Artistico Alik Cavaliere) dei laboratori per bambine e bambini attraverso i quali raccontare il loro modo di vedere e interpretare l'arte, a partire dalle opere selezionate per Museo Segreto. Tanti i nuovi partecipanti, tra cui Archivio Storico Fondazione Fiera Milano, Archivio Storico e Museo Diffuso Sisal, Archivio Storico Touring Club Italiano, Banco BPM, Collezione Giuseppe Iannaccone, Gio Ponti Archives, Kasa dei Libri, Palazzina Appiani - FAI e molti altri. In occasione della manifestazione, Palazzo Reale presenta la mostra del fotografo Alex Trusty "Contemporary Museum Watching" che raccoglie circa 60 scatti inediti. Nelle opere, realizzate fra il 2015 ed il 2023, in oltre 80 musei, Alex Trusty coglie tutto ciò che succede intorno all'opera d'arte e in particolare dal punto di vista dello spettatore. Tra le numerose iniziative si segnalano i seguenti. La performance di danza contemporanea di Stefania Tansini "L'ombelico dei limbi", al PAC, ispirata al drammaturgo e attore francese Antonin Artaud. "Il giro del mondo in 5 Giornate", promossa dall'Associazione culturale Profumo di Milano, espone pezzi unici di arte e artigianato raccolti nei più nascosti angoli del mondo, cimeli etnografici di prestigiosa fattura selezionati per restituire al pubblico l'immaginario e la fascinazione del romanzo di Jules Verne "Il giro del mondo in 80 giorni". Gli interessanti reperti sono prestati in esclusiva da alcune Botteghe artigiane della rete di Galleria&Friends che li custodiscono nei propri archivi storici. Il concerto promosso dal Leonardo3 Museum al Conservatorio Giuseppe Verdi, dove si possono ascoltare musiche suonate sulla riproduzione di strumenti musicali ispirati a quelli ideati dal genio di Vinci. La sessione di yoga al Museo del Novecento, immersi nella luce del neon di Lucio Fontana. Nel Vivaio Bicocca, le ricercatrici del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze - Biome Research Team, accompagnano i visitatori e le visitatrici alla scoperta della fitta rete di interazioni tra micro e macro organismi. A conclusione della manifestazione, la proiezione al Teatro Filodrammatici del film "Mondi a Milano" dedicato al network di MuseoCity, diretto da Giovanni Pitscheider, e realizzato grazie al supporto di MUMAC – Museo della macchina per caffè di Cimbali Group. "Milano MuseoCity" quest'anno si avvale del supporto di Deutsche Bank, DWS e di MUMAC - Museo della macchina per caffè di Cimbali Group, oltre che della collaborazione di Abbonamento Musei Lombardia/Valle d'Aosta, ANGAMC (Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea), MUDE | Circuito Lombardo Musei Design, Museimpresa e Rete Fotografia. Gli eventi di "Milano MuseoCity 2024" saranno documentati dall'associazione Donne Fotografe. È possibile scaricare il programma completo di Milano MuseoCity 2024, consultare le schede di approfondimento della sezione "Museo Segreto" e dei due progetti speciali dal sito di MuseoCity www.museocity.it. Presso le istituzioni partecipanti, le gallerie e i flagship store sono inoltre disponibili delle mappe gratuite. INFO [email protected] | www.museocity.it... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Apre alla Kasa dei Libri di Milano la mostra «Milano. Storie di Città», giu 2020
Apre alla Kasa dei Libri di Milano la mostra «Milano. Storie di Città», giu 2020
Apre alla Kasa dei Libri di Milano la mostra «Milano. Storie di Città» (fino al 3 luglio). Lucia Landoni su la Repubblica: «Le persone, i luoghi e la storia di Milano raccontati attraverso gli scatti pubblicati sulla rivista Città tra il 1997 e il 2002. […] L’obiettivo degli organizzatori è quello di riproporre “una Milano viva e in fermento che ci auguriamo possa essere di buon auspicio per il…
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Fotografia: Mostra FACCE DA LIBRAI a Kasa dei Libri | Milano Photo Festival | Inaugurazione 18 maggio ore 18:30
http://dlvr.it/P3cmGW
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Exhibitions: 'A thousand Serene wishes', the Merry Christmas of culture
Exhibitions: ‘A thousand Serene wishes’, the Merry Christmas of culture
(ANSA) – MILAN, 17 NOV – The exhibition ‘Mille Sereni auguri’ will be inaugurated on December 1st, at the Kasa dei Libri in Milan, showing to the public the greetings received from one of the most important poets of our twentieth century, Vittorio Sereni , by the main representatives of culture between the 1950s and 1980s. A sui generis collection, patiently put together by his wife Maria Luisa…
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