#Italia-Birmania
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Giuseppe Malpeli: un Educatore e Costruttore di Pace. Lunedì 25 novembre 2024 - Un incontro per ricordare un Ambasciatore della giustizia e della libertà
Lunedì 25 novembre 2024, alle ore 18:30, si terrà il webinar intitolato “Giuseppe Malpeli - Sulle strade dell’educazione in Italia e in Asia”, organizzato dal Peace Forum di UPF Italia nell’ambito del ciclo di incontri “Essere Costruttori di Pace”.
Lunedì 25 novembre 2024, alle ore 18:30, si terrà il webinar intitolato “Giuseppe Malpeli – Sulle strade dell’educazione in Italia e in Asia”, organizzato dal Peace Forum di UPF Italia nell’ambito del ciclo di incontri “Essere Costruttori di Pace”. Questo evento, accessibile online, è dedicato alla memoria di Giuseppe Malpeli, pedagogista, formatore e Ambasciatore di Pace, scomparso nel 2015 a…
#Albertina Soliani#Alessandria today#Ambasciatore di Pace#associazioni internazionali#Aung San Suu Kyi#Birmania#Birmania progetti sociali#costruire la pace#Diritti Umani#educazione e diritti umani#educazione e pace#educazione globale#educazione sostenibile#eventi internazionali#eventi online#eventi UPF#formazione educativa#Giuseppe Malpeli#Google News#incontro per la pace#iniziative educative#insegnamento e pace#Italia-Birmania#italianewsmedia.com#laurea honoris causa#Parma#Parma Medaglia d’Oro#Peace Forum#pedagogia speciale#Pier Carlo Lava
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Milena Gabanelli
Milena Gabanelli, giornalista, autrice e conduttrice televisiva, è una delle voci più autorevoli e scomode del mondo dell’informazione.
Graffiante, libera e intraprendente, ha condotto inchieste e reportage che hanno fatto la storia, andando fino in fondo alla ricerca per la verità.
È stata inviata di guerra e l’unica italiana a mettere piede e soggiornare per un mese per un reportage sull’isola di Pitcairn, dove vivono le persone che discendono dagli ammutinati del Bounty.
Lavorando da sola, con una videocamera portatile, ha introdotto in Italia, nei primi anni Novanta, il videogiornalismo, metodo che ha insegnato nelle scuole e che ha ispirato diversi programmi televisivi.
Nata a Nibbiano, in provincia di Piacenza, il 9 giugno 1954, a vissuto a Desio, in Brianza, prima di trasferirsi a Bologna, dove si è laureata al DAMS con una tesi in Storia del Cinema.
Ha iniziato a collaborare con la Rai nel 1982, realizzando programmi di attualità. Nello stesso anno ha partecipato al Festival del Cinema di Venezia con il documentario A Jean Eustache sul regista francese Jean Eustache.
Nel 1989 ha lavorato per Speciale Mixer, trasmissione di Giovanni Minoli, che l’ha portata a documentare, in giro per il mondo, temi come la crescita economica della Cina, a esplorare Vietnam, Cambogia, a realizzare reportage sui venditori di reni in India, sulle persone deformi a causa dei test atomici in Kazakistan e sulla yakuza giapponese.
Come inviata, ha lavorato in paesi come l’ex Jugoslavia, Birmania, Sudafrica, Mozambico, Somalia, Cecenia e altri ancora.
Nel 1994 ha condotto Effetto Video 8 Professione Reporter un programma sperimentale che ha proposto servizi di videogiornalismo realizzati in giro per il mondo. Un nuovo modo di fare inchiesta, in cui la persona inviata era, per la prima volta, regista e autrice del servizio, senza la mediazione di terze persone, che consentiva di entrare e muoversi con più agilità in determinati ambienti, creando un contatto diverso con le persone intervistate e abbattendo notevolmente i costi di produzione.
Nel 1997 ha ideato e condotto Report, diventato in pochi anni, il miglior programma di giornalismo investigativo che ha affrontato temi di carattere economico, legati alla salute, alla giustizia, alle inefficienze dei servizi pubblici, crimine organizzato, ecomafie, servizi segreti e molte altre ancora. Per le sue inchieste scottanti che hanno pestato i piedi a poteri forti, è stata portata in giudizio numerose volte.
Nell’aprile 2013 il Movimento 5 Stelle l’aveva proposta come loro candidata alla Presidenza della Repubblica Italiana.
Dopo vent’anni di messa in onda, nel 2017 si è dimessa dalla RAI lasciando la conduzione del programma a Sigfrido Ranucci e da allora collabora con Il Corriere della sera, dove ha una sua rubrica dal titolo Dataroom ed è editorialista di Sette. Partecipa anche a trasmissioni di approfondimento di La7.
Ha scritto diversi libri e ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno e il coraggio di svelare vicende nascoste.
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IMAGENES Y DATOS INTERESANTES DEL DIA 29 DE MAYO DE 2024
Día Internacional del Personal de Paz de las Naciones Unidas, Día Mundial de la Salud Digestiva, Día Internacional del Everest, Día Mundial de la Nutria, Semana Internacional de solidaridad con los pueblos de los territorios no autónomos, Semana Europea Contra el Cáncer, Año Internacional de los Camélidos.
San Gencio, San Justo, San Sisinio, San Martorio y San Alejandro.
Tal día como hoy en el año 1985
La final de la copa de Europa entre el Liverpool y la Juventus, en el estadio de Heysel (Bruselas), se convierte en tragedia: 41 personas mueren y 48 resultan heridas por la actitud brutal de los "hooligans" británicos. (Hace 39 años)
1953
Se corona el monte Everest, techo del mundo con sus 8.848 m, cuando el neozelandés Edmund Hillary y el nepalí Tenzing Norgay plantan cuatro banderas en su cima. La noticia de esta hazaña dará la vuelta al mundo el 2 de junio, el mismo día de la coronación de la reina Isabel II de Inglaterra. Este mismo año, la reina nombrará caballero del Imperio Británico a un feliz Edmund Hillary. (Hace 71 años)
1810
La Primera Junta Argentina, encabezada por Cornelio Saavedra, decreta la creación de los cuerpos militares nacionales, para velar por la "defensa y autodeterminación del pueblo argentino, y por su integridad territorial". (Hace 214 años)
1790
Con la incorporación de Rhode Island a la Unión, las antiguas 13 colonias se han convertido ya en estados de la nueva nación estadounidense, aunque cada estado conserva sus características particulares. (Hace 234 años)
1660
Dos años después de morir Oliver Cromwell, Carlos II Estuardo, hijo del decapitado Carlos I, restaura la monarquía y asume el trono de Inglaterra. (Hace 364 años)
1658
En el subcontinente indio culmina en este día la Batalla de Samugarh, sangrienta guerra de sucesión desencadenada entre los cuatro hijos del emperador mogol Shah Yahan I tras conocerse en septiembre de 1657 la noticia de la grave enfermedad que padece. Aurangzeb vence a su hermano mayor mientras sus otros hermanos declaran su independencia, autoproclamándose emperadores de sus respectivas provincias. La lucha continuará con enfrentamientos internos. Mientras, Aurangzeb encerrará en el fuerte de Agra a su padre Shah Yahan I, que mandó construir el Taj Mahal en honor de su esposa, encierro que durará hasta la muerte del antiguo emperador en enero de 1666. Aurangzeb ordenará también la ejecución de sus hermanos, Murad y Dara Shikok. Tan sólo su hermano Shuja conseguirá huir hasta la jungla de la actual Birmania, donde no se sabrá nada más de él. El 31 de julio de 1658, Aurangzeb se convertirá en el último gran mogol al ascender al trono del pavo real, símbolo del poder mogol. Tras su muerte en 1707comenzará la decadencia de su dinastía. (Hace 366 años)
1453
Tras dos meses de asedio y lucha desigual, cae Constantinopla (la urbe más grande de la Turquía actual). De madrugada, 200.000 hombres al mando del monarca Mehmet II asaltan la ciudad defendida por 7.000 soldados. La caída de la ciudad modificará radicalmente la relación de fuerzas imperante en el mundo y aislará momentáneamente a Europa de las rutas comerciales con Asia. (Hace 571 años)
1176
Cerca de Milán (actual Italia), concretamente en Legnano de Olona, tiene lugar la Batalla homónima en la que el emperador Federico Barbarroja resulta herido de gravedad y su ejército emprende una desordenada huida ante las huestes de la Liga Lombarda que sostienen la legitimidad del Papa Alejandro III y la independencia de la Iglesia como parte del prolongado conflicto entre Pontificado e Imperio. Esto supone la derrota definitiva del emperador Federico que se verá obligado a firmar una tregua de seis años y aceptar la autonomía de facto de las ciudades. (Hace 848 años)
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Loro Piana p/e 2021: un lungo viaggio estivo nella raffinatezza eccellente
Immergersi nell’estate firmata Loro Piana per la prossima bella stagione 2021 è una promessa di eleganza suggellata dall’alchimia del bello e ben fatto, che in più serba una suggestione assai particolare, un’esperienza quasi d’illusionismo: come se si varcasse la soglia di un caleidoscopio dedicato al viaggio, dove le storie intrecciate nei tessuti e negli abiti percorrono strade tracciate, col gusto della sofisticatezza e la sapienza del mestiere eccellente, nella geografia non solo dello spazio, ma anche del tempo. Quella di Loro Piana è infatti una brillante storia italiana che, a quantificarla in termini cronologici, risale a quasi un secolo fa: una storia che nel cuore ha la ricerca integerrima e appassionata della migliore qualità per le fibre più pregiate, comprese quelle più rare.
Un’impresa che si dispiega nei viaggi in territori lontani, persino remoti, dove raccogliere dei veri tesori: il “baby cashmere” del nord della Cina e della Mongolia, la vicuña delle Ande, la lana Merino extra-fine dell’Australia e della Nuova Zelanda, la fibra del fiore di loto della Birmania. Tesori che una volta lavorati in Italia riserveranno un dono prezioso ai tessuti: la bellezza della qualità che viaggia attraverso il tempo, oltrepassandolo. Quella che Loro Piana intesse nelle creazioni dedicate alla prossima p/e 2021 è un’ispirazione che è, a sua volta, un invito al viaggio, anzi un invito a scoprire più itinerari: a lui è dedicato un intenso percorso nella raffinatezza versatile del lifestyle estivo, mentre a lei è dedicato un vero grand tour che l’accompagna a gustare il leggendario bien vivre dell’estate italiana.
Il viaggio nella collezione maschile si dipana nelle tappe della quotidianità estiva, scandite dal grado di formalità che man mano si scioglie nella leggerezza dell’informalità: un itinerario che compone un guardaroba completo ed essenziale al contempo, che a sua volta segue il fil rouge della praticità eccellente e si compone dei capi chiave della raffinatezza maschile, interpretati attraverso l’esattezza della sartorialità e il gusto della contemporaneità. I materiali, ça va sans dire, sono le punte di damante della maison, ovvero la seta carezzevole e lucente, il lino delicato e soffice, il cachemire pregiato e la lana che, come gli altri, si mischia per regalare il piacere della freschezza e il gioco delle texture.
Tutto è slanciato per favorire la confortevolezza, tutto è pensato per garantire la raffinatezza: a proposito di capispalla, c’è l’attitude sportiva della giacca da motociclista, la giacca da viaggiatore che rievoca la sahariana, il parka asciutto e la giacca così alleggerita dalle strutture e soffice da sembrare una camicia, il bomber classico con collo e polsini a costine e il completo sartoriale con i rever ampi come piaceva a Sergio Loro Piana a cui rende omaggio. La maglieria è un capolavoro di savoir faire e comprende anche l’iconica polo senza bottoni; il rispetto delle necessità dello stile di vita e della voglia di eleganza riguarda anche il tempo libero, a cui è dedicato un completo che appare come una tuta, ma in verità è un ensemble di polo e pantaloni dal taglio sportivo.
I colori sono una sinfonia suggestiva che prende parte importante all’armonia elegante: dal calore delle sfumature del deserto e dei suoi tramonti fatti di beige, arancio, i ruggine intensi e i rossi profondi, si attraversano i verdi delle foreste e ci si rinfresca nei blu che, man mano, s’illuminano negli azzurri fino a culminare nella lucentezza festosa delle tinte pastello. Il viaggio nella collezione femminile si dipana, invece, attraverso la delicatezza delle stoffe che dalla primavera si fa sempre più impalpabile fino a raggiungere la leggerezza carezzevole dell’estate: un racconto gentile sulla pelle che a sua volta narra un percorso d’intensa piacevolezza che corre lungo la riviera italiana, sfiora la costa, esplora i laghi incantevoli, si rifugia su isole meravigliose, e s’immerge con i sensi tutti nell’eleganza gustosa del bien vivre tipicamente italiano.
Niente costruzioni indosso, né costrizioni: il guardaroba femminile è un’armonia di forme ispirate alla naturalezza, che rispettano la silhouette e la vestono di raffinatezza. Come per l’uomo, accade anche qui l’eccellenza dei materiali: il pregio morbidissimo del cashmere e baby cashmere, assieme alla freschezza dei lini, la piacevolezza delle sete, la praticità dei cotoni jacquard, popeline e jersey di seta.
Come per l’uomo, accade anche qui che il guardaroba sia essenziale: un compendio di quel che non dovrebbe mai mancare, come l’abito chemisier in cotone impreziosito dai ricami in stile broderie anglaise, la gonna ariosa e lunga appaiata alla polo senza bottoni in cachemire, il vestito in lino libero da maniche e dall’appiombo dritto, il top con le spalline sottili che assieme alla gonna abbinata regala lo charme da riviera, la maglieria che è sempre un capolavoro di mischie e texture, i completi sartoriali che si poggiano fluidi sul corpo, i capispalla che il corpo lo avvolgono, come il trench in cotone, la giacca in seta tecnica allacciata in vita, il cappotto morbido in cachemire.
Come per l’uomo, anche sulla donna i colori compongono un’armonia di luce e raffinatezza orchestrata spesso in blocchi vibranti di sfumature intense: dalla delicatezza del burro, del rosa pallido e del celeste tenue, l’allure delle tinte s’intensifica nel blu boreale e nei verdi brillanti, fino a dipingere l’intensità abbaiante del Mar Mediterraneo e del sole che ci si tuffa lasciando la sua traccia dorata.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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Birmania, terremoto di magnitudo 5.7 nell'est del Paese
Una scossa di terremoto di magnitudo 5.7 è stata registrata alle 8:37 ora locale (le 2:37 in Italia) nell’est della Birmania, non lontano dal confine con Cina e Laos. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 15 chilometri di profondità ed epicentro a 75 km da…
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Verona Mineral Show 2023
Dal 19 al 21 maggio 2023 a Verona è il momento di Verona Mineral Show, una delle più grandi mostre di minerali in Italia, con oltre 250 espositori, tra cui 90 espositori dall’estero tra fossili e preziosi, divisi in più categorie: mineralogia, paleontologia, gioielleria, gemmologia, bigiotteria, entomologia, malacologia, ambre, coralli e pubblicazioni. I minerali sono delle sostanze naturali solide, con un reticolo cristallino e una composizione chimica ben definita, costituiscono la crosta terrestre e altri corpi celesti. Il cristallo è l’espressione esterna del reticolo cristallino ed esistono 32 classi di simmetria, raggruppate in 7 sistemi, in cui i minerali si inseriscono e riflettono la loro struttura atomica interna. La disposizione degli atomi all’interno di un cristallo si può capire guardando la forma di un cristallo, fatta da facce, spigoli e vertici. Seguendo gli elementi di simmetria, i cristalli si dividono in 7 sistemi di simmetria: cubico, esagonale, trigonale, triclino, monoclino, ortorombico, tetragonale. I minerali appartenenti al sistema cubico sono caratterizzati dall’avere i principali assi di simmetria che si intersecano secondo angoli retti, come la fluorite, il rame, l’argento, l’oro, il platino e il diamante come pure il salgemma e quella appartenenti al sistema esagonale sono caratterizzati da prismi o piramidi con base esagonale o diesagonale. Il sistema trigonale è caratterizzato da un asse di simmetria ternario, come la dolomite, il principale minerale delle Dolomiti, ed il quarzo con le sue varietà, l’agata, la corniola, l’ametista, il quarzo citrino, tutte pietre ornamentali. Invece il sistema triclino è caratterizzato da quei minerali che hanno la minor simmetria, possedendo soltanto un centro di simmetria, come l’albite, il periclino, l’oligoclasio, l’andesina, la labradorite, mentre il monoclino è caratterizzato da un solo asse binario ed un solo piano e asse di simmetria. Il sistema ortorombico presenta un solo asse di simmetria binario e gli appartenenti al sistema tetragonale sono caratterizzati da prismi o piramidi tutti con base tetragonale o ditetragonale ed è caratterizzato da un asse quaternario di simmetria. Le gemme sono quei minerali sufficientemente duri per essere tagliati e puliti in modo da esaltarne la bellezza, ma conservano a lungo il suo aspetto levigato e lucente. In Italia non ci sono importanti località di estrazione di gemme naturali, presenti invece in Colombia (smeraldi), Birmania (rubini), Sud Africa e Russia (diamanti), Sri Lanka (zaffiri), Australia (opali), Brasile (diversi tipi di gemme). L’altissimo costo delle pietre preziose ha portato alla creazione di imitazioni a bassissimo costo che, anche se sembrano uguali alle pietre naturali, osservati attentamente presentano delle caratteristiche particolari, come piccole bolle gassose o particolari imperfezioni, non rilevabili nelle gemme naturali. Oltre alla parte espositiva e commerciale, con migliaia di articoli da ammirare e comprare, Verona Mineral Show organizza eventi e iniziative didattiche per grandi e giovani appassionati. Read the full article
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Opiniones sobre la situación internacional (14/10/2021)
China, siempre grande - Juan María Nin
El 'arquitecto' de Macron te explica cómo la geopolítica ha conquistado la economía - Lucas Proto
El Parlamento europeo debería rectificar errores respecto de Birmania - Salvador Bernal
¿Vuelta al pasado o persecución de ideas ultraconservadoras? El neodebate del fascismo en Italia - Javier Brandoli
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APPROVATO IERI: articolo 50-bis/Repressione di attività di apologia o istigazione... COMPIUTA A MEZZO INTERNET
NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA
Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approder�� alla Camera come articolo nr. 60.
Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.
Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.
Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali.
MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.
In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.
ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.
Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran.
Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.
- Telegram - web.
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Se confermata, l’Italia sarebbe complice dei generali golpisti che stanno reprimendo nel sangue la rivolta popolare. Uccisi anche con cartucce italiane. Amnesty International Italia, Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (Opal), Italia-Birmania. Insieme e Rete Italiana Pace e Disarmo, hanno scritto all’azienda Cheddite Italy S.r.l., con sede a Livorno, per chiedere chiarimenti in merito al ritrovamento a Yangon, in Myanmar, di un bossolo di una cartuccia sparata dalla polizia locale contro un'ambulanza che trasportava dei feriti. Dalle informazioni diffuse dal quotidiano locale “The Irrawaddy” il bossolo riporta chiaramente la scritta “Cheddite” e il calibro 12. Altri bossoli della stessa Cheddite sono stati utilizzati dalle forze di sicurezza contro i manifestanti nei giorni successivi. In seguito altre cartucce sono state ritrovate in altre località del Paese come documentano numerosi scatti postati sui social media. (...) Umberto De Giovannangeli
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LA PULCIOSA INFAMIA DELL’ANTIFASCISMO. La storia è breve ma significativa. Alcuni anni fa il sindacato CISL contattò dei leader della resistenza Karen e “consigliò loro” di non collaborare con "Popoli" in quanto organizzazione fascista e bla bla bla. L’emissario del sindacato lanciò pure un avvertimento mafioso avvisando i Karen che la vicinanza a "Popoli", se fosse proseguita, avrebbe danneggiato seriamente l’immagine della resistenza compromettendo gli appoggi internazionali che questa invece avrebbe potuto ottenere legandosi agli “ambienti giusti”, ovvero “democratici”. Chiesi ai quei leader quanto avessero ricevuto dalla CISL in termini di aiuti concreti, ovvero in farmaci, cibo, e forniture di primaria importanza per i profughi . La risposta fu “zero”. Il sindacato aveva però dato assicurazione circa il proprio impegno a far approvare un giorno in Birmania, grazie ad Aung San Suu Kyi, delle leggi a favore dei lavoratori, delle donne ecc. ecc. Riflettete sull’infamia di un gesto come quello che chiedeva a gente in guerra da 70 anni di tagliare i ponti con un’organizzazione che, pur non avendo dalla sua influencer con lo smalto e personaggi dello spettacolo politicamente corretto, le aveva garantito farmaci e beni di prima necessità per circa un milione di euro, faticosamente raccolti in tanti anni di attività. E con la quale si erano stretti legami fraterni di condivisione della lotta e dei rischi legati ad essa. Pensate a questi quattro pulciosi, che hanno bilanci da capogiro, che invece di offrire aiuto pongono ricatti, stando bene attenti a non scucire un solo euro per sfamare un profugo o per curare un bambino colpito dalla malaria (troppo impegnati a trovare sponsor per il concerto del 1 Maggio). Inutile dirvi che i Karen nella jungla hanno ignorato l’indecente proposta. Inutile dirvi che i professionisti dell’infamia sono tornati alla carica, circuendo la comunità Karen in Italia (che non è esattamente quella che prende le bombe sulla testa) per condurla nell’alveo della protesta firmata Soros che viene declinata in termini squisitamente globalisti.
A questi signori ricordo che un giorno, quando i Karen avranno finalmente riconquistato con il sangue la loro Patria, laggiù troveranno ancora noi. E che se si presenteranno con le loro puttanate, le loro battaglie gender, le loro visioni anti identitarie e i loro vuoti proclami di antifascismo a coprire la mancanza di soluzioni concrete per i reali bisogni della popolazione, non finirà con un bel concertone organizzato da quattro pulciosi e pagato da banche e multinazionali.
Per conoscere "Popoli": www.comunitapopoli.org
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Koh Samed, le pasticcerie ambulanti e un anno da dimenticare
Questa mattina ho aperto per sbaglio la cartella delle bozze, una sorta di cassetto dove finiscono tutti i racconti che per un motivo o per l'altro non ho mai condiviso, e ho trovato una serie di pensieri sconclusionati che riletti a oltre 7 mesi di distanza hanno più senso di quando li buttai giù. Non è la prima vota che vi avverto quando sul diario metto un post che non ha né capo né coda.
Questo è uno di quelli, pensieri sparsi, senza ordine logico o cronologico.
Questo post è stato scritto in 3 momenti diversi: a fine dicembre 2019, quando ero comodamente seduto sulla veranda del piccolo bungalow a Koh Samed, in vacanza con i miei all'inizio di febbraio2020, quando si iniziava a parlare di Covid 19 (anzi di Coronavirus) e i miei erano giunti alla fine del loro soggiorno in Thailandia e oggi, a una decina di giorni dal mio XYesimo complenanno. Quello che state leggendo però non segue necessariamente un ordine cronologico preciso.
Fra pochi giorni, salvo imprevisti ovviamente, sarò di nuovo a Koh Samed, per la prima volta in 7 mesi e da lì passerò a Koh Kud (o Koh Kood), per la prima volta dopo 10 anni. Ho voglia di ritrovare quella che ho sempre detestato, la normalità!
E allora la mente vola e mi chiedo se a Samed potrò riassaporare quel senso di spensieratezza pre-pandemia. Non ci saranno i miei ma non ci saranno neppure molti degli amici che lavorano sull'isola da anni, chi bloccato fuori dal paese, chi tornato a casa perché sull'isola manca il lavoro. E mi chiedo se il post sulle "pasticcerie ambulanti che volevo scrivere a dicembre avrebbe ancora senso. Tante volte da Koh Samed avrei voluto parlarvi delle "pasticcerie ambulanti"... le avete mai viste?
Chi non è mai stato in Asia potrebbe far fatica ad immagianrsi una cucina-mobile. I ristoranti di strada, con cucine attrezzate montate su 2 ruote, sono la normalità da queste parti, con trabiccoli che spostano interi ristoranti, cucina, tavoli e sgabelli. In Thailandia ci si imbatte spesso in ristoranti mobili, spesso specializzati in noodles, altre volte in pollo fritto o spiedini alla brace. Ora vanno di moda quelli che preparano piatti tipici Isaan. Ma quanti di voi conoscono le pasticcerie nomadi?
La prima volta che ne ho vista una ero proprio a Koh Samed e per un goloso come me era come fosse un'oasi nel deserto. Il profumo dello zucchero lo sentii da lontano. E non posso non pensare a lui, l'abile pasticcere senza forno e senza frigo, il compagno di tante scorpacciate al chiaro di lune, Lan. Sarà ancora a Ao Tubtim? Quando ci siamo conosciuti era ben più giovane anche se è probabilmente la vita che conduce e il sole a farlo sembrare pi vecchio di quanto non sia. Quando lo incontrai la prima volta era appena sbarcato sull'isola con il fratello più piccolo e un cugino. Cercavano "fortuna" o meglio fuggivano dalla miseria del loro paese. Si vergognavano a dire che non erano tailandesi ma non volevano neppure che venissero scambiati per cambogiani. Essere birmani era (ed è tutt'ora) al tempo stesso motivo di vergogna e orgoglio. Non avendo trovato un lavoro se ne inventarono uno: pasticceri da spiaggia!
A distanza di 9 anni (ora quasi 10) Lan era ancora lì a Samed quando arrivammo in spiaggia, io, mia madre e quello "zucchero-dipendente" di mio padre. Ora è sposato e ha una bellissima bimba. Il fratello è tornato in Birmania dopo essersi sposato con una giapponese - e Dio solo sa come se la sta passando ora che in Birmania a causa del Covid vige ancora il coprifuoco e le frontiere sono bloccate. C'è così tanta disperazione che stanno sacceggiando pure i templi di Bagan! Con il cugino ha (o forse dovrei dire aveva) in mano il monopolio dei ROTI di Koh Samed.
Il roti è una sorta di pane tipico dell'Asia meridionale di cui ne esistono molte varienti sia per il tipo di farina usato, sia per la modalità di cottura sia per l'uso che ne viene fatto. Quello indiano è sbarcato in Malesia (dove accompagna molti piatti tipici a base di curry) nel sud della Thailandia (dove viene servito caldo insieme alle zuppe di curry verde) e in Birmania (dove è spesso servito come dolce).
Lan la sua fortuna la deve proprio all'essere birmano e all'aver portato con sè l'abilità di preparare i roti dolci.
Tutti i giorni prima del tramonto spinge(va) il suo carretto sulla spiaggia. Accende il fornello sotto la piastra di metallo leggermente concava e unge accuratamente il piano sul quale prepara i sui roti. Arriva con le pallette di pasta già pronte, in bella mostra sul carrello, accanto a zucchero, marmellate e gelatine, banane fresche, sciroppi e Nutella.
Un cliente tira l'altro. Le mani abili di Lan si muovono in completa autonomia senza bisogno che gli occhi controllino quello che fanno. La gente lo guarda affascinata dalla maestria con cui con pochi colpi sicuri trasforma le pallette in sottilissime sfoglie pronte da essere cotte sulla piastra rovente. Un po' di burro rende più croccante il roti che una volta cotto viene adagiato su un piattino di carta e guarnito a seconda del gusto personale dei clienti. Con 30-60 Baht, a seconda di quello che si ordina, si va via sorridenti.
A me non chiede più cosa voglio. Sa bene che se vado prima del tramonto è per prendermi il roti con limone e zucchero mentre se vado dopo cena la scelta è sempre banana e Nutella. Sorride e mi parla in tailandese facendo un po' di gossip sui clienti stranieri che ci stanno intorno. Mi racconta del fratello e mi confida che anche lui un giorno tornerà nella cittadina del nord della Birmania dove aveva lasciato la mamma oramai anziana alla quale ogni mese mandava quello che poteva per aiutarla. Sorrideva pensando che la sua vita sull'isola era ben più dignitosa di 9 anni fa ma era triste e si sententiva in colpa visto che la mamma era morta e lui non era riuscito a rivederla e ad andare al funerale.
Quando anche l'ultima palletta di pasta è stata servita spegne il fuoco, pulisce la sua pasticceria ambulante e riporta il carretto a casa dove lo aspettano moglie e figlia. Mi saluta dicendo "See you tomorrow Pi (che in tailandese significa fratello maggiore)" anche quando il "tomorrow" magari è fra 2 o 3 mesi, o 7 come in questo caso, sempre che sia ancora lì e non sia stato deportato come è invece accaduto a tanti suoi connazionali.
Partire, lasciare il paese in cui si è nati, salutare amici e parenti sembra semplice quando sogniamo una vita all'estero, quando il paese dove siamo nati ci sta stretto. Quando poi il sogno si avvera si vedono le cose da altre angolazioni e qualche volta la nostalgia diventa pesante, soprattutto durante le feste.
La pasticceria mobile di Lan ha le ruote e sicuro che lo seguirà ovunque decida di trasferirsi e fintanto che non tornerà a casa sua, nel paese dove è nato. Io non ce l'ho un carretto da spingere ma in questo periodo mi chiedo spesso se e quando tornerò in Italia, se e quando rimetterò le radici nel paese in cui sono nato.
È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama. Fëdor Dostoevskij
Vi lascio con un video MOLTO LUNGO in cui si parla anche di Koh Samed... e dove a distanza anche i miei dicono la loro su questa bellissima isola.
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IMAGENES Y DATOS INTERESANTES DEL DIA 26 DE AGOSTO DE 2023
Día Internacional contra el Dengue, Día Internacional de la Actriz y del Actor, Día de Namibia, Año Internacional del Mijo y Año Internacional del Diálogo como Garantía de Paz.
San Ginés, San Cesáreo de Arles, San Ireneo, San Alfredo, San Simplicio, San Víctor, San Zeferino y Nuestra Señora del Mar.
Tal día como hoy en el año 1346: Se disputa la batalla de Crécy, dentro de la Guerra de los Cien Años, donde el ejército de Inglaterra obtiene una victoria decisiva sobre los franceses.
En 1542: La expedición de exploración y colonización a cargo del español Francisco de Orellana llega a la desembocadura del río Amazonas.
En 1920: Se aprueba la Decimonovena Enmienda de la Constitución de los Estados Unidos, con la que las mujeres ganan el derecho al voto.
En 1936: La cadena de noticias BBC realiza la primera transmisión mundial de televisión, en Londres.
En 1952: Por primera vez en la historia una avión hace un viaje de ida y vuelta cruzando el océano Atlántico en un mismo día. Por un De Havilland Comet, el primer avión a reacción comercial.
En 1961: El país de Birmania se convierte en la primera república budista del mundo.
En 1978: Juan Pablo I es elegido papa número 263 de la Iglesia católica, en Ciudad del Vaticano, Roma (Italia). Fallecerá un mes después.
En 1990: Ocurre la matanza de Puerto Hurraco, en una pedanía de la provincia de Badajoz (España), en la que son asesinadas nueve personas y doce resultan heridas, como consecuencia de las rencillas entre dos familias rivales del pueblo.
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La guerra è una montagna di merda
Nigeria, Palestina, Birmania, Siria, Etiopia, Yemen, Turchia ecc ecc sono 59 i conflitti in questo momento nel mondo, ma il focus dell’opinione pubblica è concentrato sull’Ucraina, come se a morire fossero solo loro. Tutte le guerre sono una schifezza, non esiste una guerra che sia “giusta” o per la democrazia, perché la guerra non è democratica, non è neanche dittatoriale, è soltanto sanguinaria, è morte pura non solo delle persone ma del territorio e le conseguenze sono sempre a svantaggio di tutti. Ma in Ucraina no, tutti pensano che sia la guerra giusta che il popolo Ucraino si deve salvare e cose, lasciami usare il termine, ingiuste simili, si perché i morti sono diversi in Africa? Sono sempre persone, no? Questa guerra è il frutto di quella famosa e mai finita guerra fredda tra due stati uno dei quali non si trova nel territorio Europeo, ma che dalla fine della seconda guerra mondiale fa da padre e padrone del nostro continente. C’è chi mi ha sgridato per questa cosa dicendomi che ci hanno salvato e che meritano rispetto ecc ecc, ci hanno veramente salvato? Partendo dal fatto che per metà, dalla parte est, i tedeschi furono smantellati dai Russi, Auschwitz fu liberata dai Russi (e non come fanno vedere nei film di hollywood gli americani), a Berlino entrarono per primi i Russi; gli americani arrivarono nel momento in cui l’Europa era devastata da quegli anni di guerra, è come se io vengo a lavoro monto una presa di un amplificatore e ho risolto tutti i problemi e sono il salvatore della serata. Poi va bè il piano Marshall e l’intrufolamento della politica americana nelle maglie Europee anche economiche e un pò anche l’obbligo a comprare i loro prodotti che ci ha portato anche parecchia merda, soprattutto negli anni e nella gastronomia che a pensarci proprio in Italia non serve. Dove voglio arrivare? Infatti taglio corto che l’ho presa da troppo lontano. Questa guerra è innanzitutto un ennesimo tentativo di distruggere la Russia da parte degli americani, è economica il paese ha diversi giacimenti e i numeri sono in alta classifica, poi c’è da dire che per molti Europei era la patria del turismo sessuale, quindi i MDF (morti di figa) si staranno preoccupando che non avranno più la possibilità di andare a scoparsi delle belle fighe per due cocktails, non sapendo che quelle povere ragazze vorrebbero che qualcuno le portasse via da quella merda di posto, ricordo che ho sempre sentito dire :”guarda quelli la sono slavi, mai fidarsi”, per slavi in Italia si intende i malviventi senza scrupoli, non conto quella cosa dei nazisti dell’Azov, che tanto di fasci e nazi oramai l’Europa è piena. Macron chiama ogni giorno Putin al telefono, la scorsa settimana insieme al nostro e al tedesco sono andati a fare visita al fantoccio di turno, è preoccupato lo studentello francese, perché? Perché era garante, insieme alla Merkel, di ratificare lo statuto speciale della regione del Donbas, che avrebbe portato quella zona del paese ad avere 2 lingue, un pò come il Trentino, e a beneficiare di varie cose; non l’ha fatto, perché? Angela si è defilata lasciandogli la patata bollente, ma lui poteva da subito (2014) iniziare sto processo, non l’ha fatto semplicemente perché gli Stati Uniti cercavano una via per poter stuzzicare l’Orso, e quale occasione gli poteva capitare se non un paese al confine dove già il malcontento del popolo è al massimo, dove ci sono i nazionalisti pronti a fare la guerra e che ha una buona riserva mineraria? Quindi destabilizzato il governo dell’epoca, ha messo su un fantoccio, Zelensky che è un attore (gli daranno l’oscar?) e dal quel 2014 ha iniziato una pulizia etnica contro i poveracci della regione del Donbas, che sono a maggioranza russofoni, cioè di lingua russa e quindi russi. Ci sono in ogni paese dell’ex URSS. Così facendo dopo 8 anni di massacri e schifezze varie Vlad ha ben pensato, sbagliando, di invadere con varie scuse che non reggono, da “è la mia gente” a “l’Ucraina è della russia” ecc ecc, tutte bagianate, sappiamo bene che ha accettato la provocazione, per non dire che c’è cascato con tutte le scarpe, rendendosi anche più odioso di quello che è in realtà; ma mentre lui è così e non lo nasconde, gli yankee sono subdoli, ti dicono che sono i buoni, che vengono per aiutarti, e tante belle paroline che poi alla fine non lo sono, è sempre per un loro tornaconto, sempre, poi va bè il fatto che con la vendita delle armi ci fanno più di mezzo PIL e che senza sarebbero un paesello di provincia con dei bifolchi questo non lo dice nessuno, e così siamo arrivati ai giorni nostri. Sarebbe stato furbo, Vlad, se avesse portato i fatti alle Nazioni Unite, magari senza fare mai il nome dei suoi nemici numero uno, come? Fai fare dei video e raccogli testimonianze sul posto (Donbas) come prove e poi vai e dici “Guardate cosa stanno facendo questi qua ai Russi che vivono la, intervenite se no lo faccio io”, secondo me avrebbe risolto tutto e magari anche smascherato i suoi nemici, ma sappiamo che ha un indole mafiosa e che non è diplomatico per niente. Questa guerra però ha anche e soprattutto risvolti economici, le sanzioni per iniziare, adesso è estate e ok il gas serve relativamente, ma quando arriverà l’inverno e la maggior parte dei paesi EU per posizione geografica hanno inverni freddi voglio vedere come faranno, poi va bè hanno anche chiuso l’import di caviale e vodka che sarebbe da ridergli in faccia, bloccato i conti dei russi che vivono, lavorano, molti imprenditori, nei vari paesi dell’unione, con conseguenze brutte per i dipendenti che sono persone di quei paesi e non russi; il problema alimentare, la FAO ha già mandato l’allarme dopo un mese dall’inizio del conflitto, perché la russia è il secondo produttore di grano mondiale. Sto facendo un papello non male, infatti penso che chiudo con le mie riflessioni: Secondo me questa volta l’Europa doveva fare la voce grossa, sin dal momento della rivolta di Maidan sfociata poi nel rogo, dove palesemente milizie pagate dagli stati uniti attaccavano non solo le guardie a difesa del parlamento ma anche i cittadini, gli Azov. Poi c’è un fattore da tenere in considerazione molto forte, lo schieramento dell’opinione pubblica manovrata dai media, social in testa, la destabilizzazione del pensiero, ad oggi se si parla di sta cosa del Donbas ti dicono che non è vero, che non c’è stata nessuna pulizia etnica e che è una scusa di Putin per invadere, veramente? Le persone si bevono frullati di merda e piscio come i cocktails in discoteca, infatti i social sarebbero da chiudere in quanto macchine del fango statunitensi, se sei arrivato fin qui ti consiglio di cancellarti dai social se vuoi avere una tua opinione e se vuoi evitarti nervosismi inutili, e te lo dico da addetto ai lavori, si lavoro nel back end di uno dei social più gettonati, quindi se pensi che io non abbia le competenze per scrivere tutto questo ti sbagli, so cosa c’è dietro e so che i social fanno propaganda pro USA, che è anche logico sono compagnie americane e se il loro governo gli dice “devi fare così se no chiudi”; quindi tutto quello che leggi sui social, non solo sulla guerra, è al 90% falso, il restante 10% sono i post delle persone, che poi questo è un altro discorso che si lega al fattore “sappiamo usare i social?” rispondo io “NO”, almeno non tutti, ci sono quelli che lo sanno usare per farci business e quelli che lo sanno usare oliando il sistema, ci sono destabilizzatori dell’opinione pubblica sui social, sono anche esperti con curriculum lunghi quanto la bibbia che al soldo degli yankee ti scrivono quello che vogliono loro, ma si sa oramai che gli US vogliono conquistare il mondo e che lo faranno con ogni mezzo, leggete “Le 10 regole del potere di Noam Chomsky” e capirete. Per concludere questo lungo scritto che ho anche tagliato metto un documentario di un freelance ucraino, il video poi è stato acquistato da Russia Today che è il canale nazionale di propaganda di Putin, ma è valido per dimostrare che gli americani hanno pagato le persone (Azov) per fare partire il processo di destabilizzazione del paese che poi è sfociato dopo 8 anni in questa guerra che si poteva evitare. https://www.youtube.com/watch?v=zt3nDhb2s-s&ab_channel=PandoraTV
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A PAESTUM la prima Esposizione Internazionale Felina “PAESTUM CAT SHOW” – 30 aprile e 1 maggio Ex Tabacchificio Saim Avatar Mittente
PAESTUM CAT SHOW
A PAESTUM LA PRIMA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE FELINA
30 Aprile e 1 Maggio 2022
Ex Tabacchificio “Saim”
Località Cafasso – Capaccio Paestum (Salerno)
“Guardare un gatto è come guardare il fuoco: si rimane sempre incantati!”
Giorgio Celli
PAESTUM (Salerno). Per la prima volta nella città dei Templi arriva l’esposizione felina internazionale “Paestum Cat Show”: un evento importante, gioioso ed emozionante, promosso dall’ANFI, l’Associazione nazionale Felina Italiana – Sezione Campania, in programma sabato 30 aprile e domenica primo maggio 2022, presso l’Ex Tabacchificio “Saim”.
Due giorni di Expo in cui poter ammirare i gatti più belli, rari e affascinanti del mondo, dal gigante e maestoso Maine Coon, al magico Orientale, dal nudissimo Sphynx, al dolcissimo British, per non parlare delle razze a pelo lungo per antonomasia come il Persiano, il Ragdoll ed il Sacro di Birmania. Non solo pelo lungo però, perché in mostra ci saranno anche il felino Bengala che ricorda il suo cugino leopardo asiatico e il Blu di Russia con i suoi occhi verde smeraldo.
“Saranno due giorni di pura bellezza e raro fascino. Soprattutto sarà un’occasione per poter rivivere il piacere dell’incontro, dopo anni di distanziamento – sottolinea Fernanda Dalila Longo, presidente ANFI Campania e organizzatrice della kermesse, coadiuvata dal segretario ANFI Campania Giosuè Cerrato – Sarà possibile assistere al lavoro dei giudici di gara, confrontarsi con gli allevatori sulle razze o semplicemente trascorrere un week end diverso rispetto ad altri. Soprattutto il pubblico non potrà perdere i best in show pomeridiani alle ore 15:00, con due eventi speciali in cartellone per entrambi i giorni: sabato special Bengal e domenica seminario sulla salute del gatto”.
L’esposizione, manifestazione ufficiale del “Libro genealogico del gatto di razza”, nasce sotto l’egida ANFI e FIFe (Fédération International Féline).
L’iniziativa di Anfi Campania è tesa ad incrementare la cultura, la conoscenza e la salvaguardia delle varietà di razze feline, disciplinando l’allevamento del gatto e promuovendo il benessere, lo sviluppo, il miglioramento, la tutela e la conservazione di tutte le razze e varietà. Imparare a conoscere il gatto, quindi, oltre i pregiudizi e i vecchi clichè secondo cui sarebbero animali incapaci di affezionarsi alle persone.
Una gara di bellezza che vedrà come giudici Fabio Brambilla, Luigi Comorio, Flavia Capria e Hana Klein. Per vincere titoli i gatti saranno confrontati con lo standard di razza, definiti in Italia dal Disciplinare del Libro Genealogico del Gatto di Razza del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
“Siamo molto orgogliosi di portare a Paestum, sul nostro territorio, un’esposizione internazionale – insiste Fernanda Dalila Longo – L’expo aprirà alle ore 10 e chiuderà alle 19. L’evento si associa anche ad un mission sociale importante, perché parte dei proventi sarà destinata a supporto delle colonie feline, per l’acquisto di crocchette e medicinali. Si respira grande fermento in questi giorni, soprattutto per la cerimonia di apertura, prevista per sabato alle ore 10, con il coinvolgimento anche delle autorità cittadine. Paestum, con la sua città antica, è riconosciuta nel mondo per l’area archeologica di grande pregio, culla delle prime civiltà della Magna Grecia. Oltre l’aspetto storico-architettonico, si caratterizza sempre di più anche centro di promozione culturale. Con l’Expo felina del “Paestum Cat Show” diventa centro propulsore e paladina nella difesa e salvaguardia degli animali”.
INFO PER I VISITATORI https://www.anfi-campania.it/
COS’È L’ANFI
L’Associazione Nazionale Felina Italiana (ANFI) nasce nel 1997 ereditando il ricco patrimonio della Federazione Felina Italiana (FFI), i cui fondatori hanno iniziato ad operare per la diffusione dell’amore e della cura per il gatto fin dalla seconda metà degli anni ’30.
L’ANFI è stata la prima Associazione che ha ottenuto il riconoscimento da parte dello Stato Italiano (1997) e dal 2005 cura la tenuta del “Libro Genaologico del Gatto di Razza” sotto la vigilanza del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) secondo quanto stabilito dal relativo Disciplinare e dalle Norme Tecniche, recentemente riviste ed approvate con il D.M. 12953 del 13.10.2008.
L’ANFI aderisce alla Associazione Internazionale Felina (FIFe), alla cui fondazione partecipò nel 1949 insieme Federazione Felina Francese (FFF) e alla Reale Società Felina delle Fiandre quando ancora si chiamava Società Felina Italiana.
Per il conseguimento dei propri fini istituzionali l’Associazione:
a) regola e controlla la produzione e l’allevamento dei gatti di razza pura con particolare riguardo alle esigenze della felinotecnia italiana;
b) cura la tenuta dei Libri Genealogici, istituiti ai sensi del Decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 529, in armonia con le norme comunitarie ed internazionali sulla base degli appositi disciplinari approvati dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali;
c) provvede alla tenuta e agli aggiornamenti degli elenchi dei giudici ed eventuali altri specialisti della felinotecnia e ne cura la preparazione tecnica e l’aggiornamento culturale;
d) promuove, riconosce, approva, patrocina esposizioni, raduni in Italia e all’estero intesi anche a favorire la conoscenza, la valorizzazione e la selezione dei prodotti dell’allevamento nazionale e ne stabilisce i regolamenti. Puo’ procedere anche ad organizzare direttamente o indirettamente esposizioni o altre manifestazioni ufficiali del Libro Genealogico sulla base di apposito disciplinare approvato dal Ministero per le politiche agricole;
e) promuove studi, ricerche e iniziative rivolti allo studio, al miglioramento, al benessere e alla diffusione delle razze feline;
f) esercita ogni altra funzione che le sia demandata da leggi e da disposizioni emanate dalle competenti Autorità.
source https://www.ilmonito.it/a-paestum-la-prima-esposizione-internazionale-felina-paestum-cat-show-30-aprile-e-1-maggio-ex-tabacchificio-saim-avatar-mittente/
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astri naturali, una accusa palesemente strumentale che è solo la prima di una decina di capi di imputazione che i golpisti del Myanmar le hanno confezionato per tenerla ancora in galera. Lo stesso processo e stessa pena che il tribunale golpista ha inflitto all’ex presidente Win Myint per fiaccare una opposizione che a distanza di 11 mesi riesce ancora a essere presente in piazza e in certe città a rispondere con le armi alla repressione dell'esecito. L'opposizione al golpe era in piazza il 5 dicembre alla vigilia della decisione della magistratura e dopo la sentenza manifestanti sono scesi nuovamente nelle strade attaccando le forze golpiste almeno nel caso noto dell'assalto alla sede locale della polizia a Sanchaung, quartiere popolare di Yangon. La sentenza è stata condannata dalla Ue, dall’Alta Commissaria per i diritti umani dell’Onu Michelle Bachelet che ha denunciato il "processo farsa", dal ministro degli Esteri britannico Liz Truss che ha chiesto la liberazione di tutti i prigionieri politici, e via elencando. Una protesta inefficace che ha molto meno peso delle dichiarazioni del portavoce del ministero degli Esteri cinese che da "vicino amichevole" si è augurato una "transizione democratica" in Myanmar. Ossia il rafforzamento della dittatura grazie anche alle nuove forniture militari dei socialimperialisti di Pechino. L'esecutivo clandestino dell'opposizione denunciava la condanna strumentale di Aung San Suu Kyi e attraverso il suo portavoce chiedeva una reazione "della comunità internazionale che deve prendere di mira ulteriormente i militari, il loro personale e le aziende" che collaborano coi golpisti. Invece Italia e Francia hanno continuato a vendere alla giunta golpista birmana aerei che possono essere usati nella repressione delle proteste, almeno un ATR-72, prodotto in Francia dalla joint venture tra la francese Airbus e l’azienda statale italiana Leonardo, e un Eurocopter di Airbus. Lo denunciavano Italia-Birmania insieme, Amnesty International, Rete italiana Pace e Disarmo e Atlante delle Guerre ricordando che nei confronti del Myanmar è in vigore l’embargo della Ue che include “il divieto di esportazione di beni a duplice uso per gli utenti https://www.instagram.com/p/CYB5FCMM4sh/?utm_medium=tumblr
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“Poesia e Resistenza nel Myanmar Post-golpe Militare” nel contesto di Parma Capitale Italiana della cultura 2020-21
“Poesia e Resistenza nel Myanmar Post-golpe Militare” nel contesto di Parma Capitale Italiana della cultura 2020-21
In occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020-21 è stata organizzata, grazie all’instancabile lavoro della Sen. Abertina Soliani e del Direttivo dell’Associazione per l’Amicizia Italia Birmania Giuseppe Malpeli, una serie di iniziative dedicate alla situazione in Myanmar oggi, dopo il colpo di stato del 1 febbraio. Il legame tra Parma, Aung San Suu Kyi e il suo popolo cresce ogni…
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