Tumgik
#Guitry
photos-de-france · 1 year
Text
Tumblr media
Sacha Guitry - Claude Monet et Charlotte Lysès (première femme de Sacha Guitry) à Giverny, Eure, 1915.
176 notes · View notes
Text
Tumblr media
Être Parisien, ce n’est pas être né à Paris, c’est y renaître.
Sacha Guitry
151 notes · View notes
Text
Tumblr media
Sacha Guitry on a vintage postcard
2 notes · View notes
Text
Tumblr media
7 notes · View notes
Text
Tumblr media
"Le Manoir des Zoaques de Sacha Guitry" documentaire de Dorothée Poivre d'Arvor de la série "Une Maison, Un Artiste" avec la participation de Francis Huster, septembre 2024.
0 notes
1homme2terre · 2 years
Text
On est un peu l'esclave des rêves qu'on a faits.
Sacha Guitry
0 notes
davidhudson · 7 months
Text
Tumblr media
Sacha Guitry, February 21, 1885 – July 24, 1957.
18 notes · View notes
oldsardens · 4 months
Text
Tumblr media
Sacha Guitry - Yvonne Printemps
7 notes · View notes
joselito28-1 · 7 months
Text
Tumblr media
😄👏
12 notes · View notes
margotfonteyns · 2 years
Photo
Tumblr media
Les perles de la couronne (1937)
100 notes · View notes
gatutor · 11 days
Text
Tumblr media
Sacha Guitry-Jacqueline Delubac "Good luck" (Bonne chance!) 1935, de Sacha Guitry.
2 notes · View notes
unaturalhistory · 3 months
Text
Tumblr media
Cha Cha Guitri
3 notes · View notes
Photo
Tumblr media
Lorsqu'une femme du monde est trompée par son amant, sa bonne éducation s'efface et on n'a plus sous les yeux qu'une femme, qu'une femelle acharnée, violente, ordurière s'il le faut !
- Sacha Guitry
70 notes · View notes
Text
Tumblr media
French stage actor Sacha Guitry on a vintage postcard
1 note · View note
aramielles · 1 year
Text
12 notes · View notes
chez-mimich · 11 months
Text
MEMORIE DI UN BARO
Ammetto una debolezza (una delle tante), ovvero che quando sul retro di copertina di un libro leggo “È stato in grado di incarnare un certo esprit tutto parigino …” allora metto da parte ogni indugio e acquisto seduta stante il libro, bello o brutto che sia poiché la mia anima parigina non è in grado di resistere a nessuna tentazione senza cedervi come avrebbe detto Oscar Wilde; ogni allusione, seppur vaga alla ville lumière o ai suoi abitanti è per me fatale. E così di tentazione in tentazione ho riempito la mia biblioteca di testi narrativi, poetici, lirici, saggistici di grande pregio, ma naturalmente anche di qualche colossale boiata. Non è stato così per questo delizioso volumetto, “Memorie di un baro” (Adelphi) di Alexandre Georges-Pierre Guitry detto “Sacha”, nato a San Pietroburgo nel 1885 e morto a Parigi nel 1957 (ora che ci penso solo un anno prima della mia nascita), russo di nascita ma francese d’adozione (quasi come me insomma). Si tratta di un romanzetto “dallo humor nero e nutrito di un sorridente cinismo” come ben lo definisce Edgardo Franzosini nella postfazione. In realtà, si tratta di una “illusione ottica” poiché Parigi occupa solo un capitolo del romanzo, mentre gli altri sono dedicati a Caen, Trouville, Angoulême e soprattutto Monte Carlo dove il protagonista, intraprende la sua carriera prima di croupier, poi di croupier-baro e infine quella di puro baro. Causa di questa poco brillante (per noi), ma divertentissima carriera è l’essere rimasto solo al mondo dopo che la numerosa famiglia viene sterminata a causa di un avvelenamento da funghi. In realtà il giovane uomo (Sacha stesso?) trova una occupazione come “groom” in un grande albergo di Trouville e poi all’Hotel Scribe della capitale francese. Proprio nelle vesti di “groom” verrà ritratto niente meno che da Caran d’Ache in uno stilizzatissimo e stilosissimo disegno riprodotto in una pagina del volumetto. “Barare significa intralciare i progetti del caso” scriverà l’autore per nulla pentito di essere stato un baro. Guitry fu anche autore di commedie, ne scrisse centoventiquattro, ma scrisse anche molto per giornali, riviste. Fu anche autore di cinema, regista e attore, quello che si può definire personaggio poliedrico. Insomma una lettura piacevole e con una sua singolarissima filosofia. Quando un critico francese disse di lui “Sacha Guitry crede di essere Molière”, Jean Cocteau sarcastico rispose “La cosa strana, caro mio, è che Molière credeva d’essere Sacha Guitry”. Paradosso a parte, la sua scrittura è lucida e ficcante, disincantata ma incantevole. Tornando però all’incipit di questo breve commento, scrive Guitry di Parigi: “Era proprio troppo grande, Parigi, troppo bella per me” e subito dopo: “Il fatto è che per potersi vantare di conoscere Parigi, bisogna farne parte (…) Perché essere parigini non è una questione di volontà né di fortuna. Tantomeno di valore. E’ un misto indefinibile di spirito, gusto, snobismo, balordaggine, spericolatezza e amoralità. Non devi neanche sapere di preciso perché ne fai parte, ti basta saper perché gli altri no…”
Tumblr media
3 notes · View notes