#Gli amici di Lucia
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Tra Classico e Flamenco: Uno Spettacolo Unico al Teatro Giacometti di Novi Ligure con José Greco e Juan Lorenzo
Sabato 26 ottobre 2024, il Teatro Giacometti ospiterà un emozionante spettacolo che unisce la tradizione classica e il flamenco con la partecipazione straordinaria di José Greco, leggenda della danza spagnola.
Sabato 26 ottobre 2024, il Teatro Giacometti ospiterà un emozionante spettacolo che unisce la tradizione classica e il flamenco con la partecipazione straordinaria di José Greco, leggenda della danza spagnola. Il 26 ottobre 2024, presso il Teatro Giacometti di Novi Ligure, si terrà uno spettacolo straordinario che saprà trasportare il pubblico in un viaggio attraverso la danza spagnola e il…
#Andalusia#Associazione Parkinson Alessandria#Associazioni culturali#ballo flamenco#Beneficenza#chitarra flamenca#contributo culturale#Cultura spagnola#danza classica spagnola#Danza contemporanea#danza e musica flamenca.#danza spagnola#evento benefico Novi Ligure#fin de fiesta#Flamenco#flamenco in Italia#Flamenco Libre Company#Gli amici di Lucia#José Greco#Juan Lorenzo#musica flamenca#musicisti flamenco#Nino Ricardo#novità spettacoli 2024#patrocinio Ambasciata di Spagna#scuola di danza Roberta Borello#Sevilla#spettacoli internazionali#spettacolo benefico#spettacolo flamenco
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Francesco De Gregori - Santa Lucia - Live @ Roma, Piazza del Popolo [6.5...
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Santa Lucia, per tutti quelli che hanno occhi
E un cuore che non basta agli occhi
E per la tranquillità di chi va per mare
E per ogni lacrima sul tuo vestito
Per chi non ha capito
Santa Lucia per chi beve di notte
E di notte muore e di notte legge
E cade sul suo ultimo metro
Per gli amici che vanno e ritornano indietro
E hanno perduto l'anima e le ali
Per chi vive all'incrocio dei venti
Ed è bruciato vivo
Per le persone facili che non hanno dubbi mai
Per la nostra corona di stelle e di spine
E la nostra paura del buio e della fantasia
Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata
E un ragazzino al secondo piano che canta, ride
E stona perché vada lontano
Fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe
Anche la solitudine
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Amicizia virtuale, così la chiamano! Ma le emozioni, le sensazioni, il capirsi tra le righe della chat o attraverso un link sono reali, come reale è l'affetto che si prova per questi amici così lontani ma che sentiamo tanto tanto vicini. Le sensazioni sono le prime, ci fanno sentire il feeling e sono quelle che ci fanno scegliere un amico piuttosto che un altro. Le emozioni arrivano man mano che ci si conosce e ci si rende conto di condividere affinità, gusti, pensieri. Ed è così che ci si inizia a capire, a captare gli stati d'animo la gioia, la tristezza, la malinconia o la felicità attraverso gli scherzi, le confidenze e, perché no, anche attraverso le parole non scritte, ma che avvertiamo tra le righe. Ed è per tutto ciò che all'improvviso ci accorgiamo che è nato qualcosa di speciale, un affetto, un sentimento, un'amicizia, che chiamano virtuale ma è tanto tanto reale.
Lucia Giunta
Amicizia - da PensieriParole.it
Raro, rarissimo e per questo prezioso.
cywo
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Francesco De Gregori - Santa Lucia
Santa Lucia, per tutti quelli che hanno occhi E un cuore che non basta agli occhi E per la tranquillità di chi va per mare E per ogni lacrima sul tuo vestito Per chi non ha capito Santa Lucia per chi beve di notte E di notte muore e di notte legge E cade sul suo ultimo metro Per gli amici che vanno e ritornano indietro E hanno perduto l'anima e le ali Per chi vive all'incrocio dei venti Ed è bruciato vivo Per le persone facili che non hanno dubbi mai Per la nostra corona di stelle e di spine E la nostra paura del buio e della fantasia Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata E un ragazzino al secondo piano che canta, ride E stona perché vada lontano Fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe Anche la solitudine
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Verità per Lucia Raso TgVerona Sera 08/07/23 Telenuovo #LuciaRaso #Verit...
Verità per Lucia Raso TgVerona Sera 08/07/23 Telenuovo #LuciaRaso #VeritaperLuciaRaso #Verona news - Servizio di TgVeronaSera su Lucia Raso VeritaperLuciaRaso - Iscriviti al canale YT : youtube @VeritaperLuciaRaso - Seguici su Facebook : @VeritaperLuciaRaso 00:00 titoli TgVerona Sera Fonti: corrieredellasera - Lucia Raso morta in Baviera: il padre assolto per gli sms al papà del fidanzato indagato di Laura Tedesco. Rischiava la condanna per minacce. I Raso all’attacco sui social: «Nostra figlia fu aggredita prima della caduta dalla finestra. Ecco le prove». Lucia Raso, suo padre assolto per gli sms inviati al papà del fidanzato «Sappiate che le cose non finiranno presto...quando verrà a galla la verità, sarà fatta giustizia». Così, nei giorni immediatamente successivi alla tragica e misteriosa morte di sua figlia Lucia in Germania, «messaggiava» Pietro Raso a Moreno Treo, padre di Christian, il fidanzato della vittima. Venerdì il papà di Lucia, caduta fatalmente dalla finestra del fidanzato in Baviera, è stato assolto dall’accusa di aver minacciato via sms e Whatsapp il papà di Christian: il signor Raso rischiava la condanna a causa di quella e di altre frasi indirizzate al telefonino del signor Treo, che oltre ad averlo denunciato si era anche costituto parte civile in aula contro il genitore della vittima ed ex fidanzata di suo figlio Christian. Il contenzioso si è ora chiuso davanti al giudice di pace del Tribunale di Verona, dottor Giuliano Crivellaro: difeso dall’avvocato Enrico Bastianello, Pietro Raso è stato assolto «perché il fatto non sussiste». La mamma di Lucia: «Noi chiediamo solo giustizia» Secondo il magistrato scaligero, dunque, aver scritto «sappiate che le cose non finiranno presto...quando verrà a galla la verità, sarà fatta giustizia» non integra il reato di minacce. «Se mio marito fosse stato condannato sarebbe stata un’autentica beffa, un vero scandalo - reagisce la signora Xenia Maria, moglie di Pietro e mamma di Lucia -. Sarebbe stato paradossale se, dopo aver perso nostra figlia in circostanze che devono ancora essere chiarite, il padre di Lucia fosse addirittura stato condannato. Mio marito non ha mai minacciato il papà di Christian, la nostra famiglia chiedeva e continua ancora a chiedere solo la verità, tutto qui. Vogliamo giustizia e verità per Lucia, chiediamo soltanto di sapere come mai nostra figlia non è mai potuta tornare da quel viaggio in Germania. A quasi tre anni di distanza non sappiamo ancora cos’è realmente accaduto quella maledetta notte». La Procura ha chiesto l'archiviazione per Christian Treo Il dramma che ha sconvolto per sempre le vite di due intere famiglie, i Raso che hanno perso la figlia e anche i Treo visto che Christian è stato indagato per il presunto omicidio volontario di Lucia, è datato 24 novembre 2020: belli, giovani e innamorati, la commessa 36enne Lucia Raso e il pizzaiolo 29enne Christian Treo stavano trascorrendo un weekend d’amore in Baviera, a Landshut, dove lui lavorava come stagionale in un locale. Quella notte sfociata nel sangue, la coppia veronese si trovava nell’appartamento di Treo insieme ai due coinquilini siciliani del 29enne. Alcol, risate, sembrava un’allegra serata tra amici invece all’improvviso la situazione precipitò: un malinteso, poi forse una lite, finché avvenne il peggio. Lucia cadde dalla finestra al primo piano, perdendo la vita sul colpo. Si aprì così uno scenario di dolore e di dubbi, partirono le indagini e scattarono i tanti, troppi interrogativi che tuttora devono trovare risposta. In questo momento l’inchiesta è giunta a un nodo cruciale e tutto dipenderà dal verdetto della giudice delle indagini preliminari Carola Musio: spetta a lei sciogliere la riserva decidendo se accogliere o meno la richiesta di archiviazione con cui il pubblico ministero Stefano Aresu ha concluso le indagini su Christian Treo prosciogliendolo, come sollecitava il suo difensore Massimo dal Ben, dai sospetti di aver ucciso Lucia. La famiglia di lei: «Ha subìto un'aggressione prima di morire» Ma la famiglia Raso, assistita dall’avvocato Bastianello e supportata dalla criminologa Roberta Bruzzone, non si rassegna all’idea che il caso possa venire relegato in un cassetto senza colpevoli: oltre a opporsi all’archiviazione, è appena tornata all’attacco sui social annunciando sulla pagina Facebook creata appositamente per chiedere la verità su Lucia «clamorosa novità! Dall’autopsia - affermano i Raso su Fb - si evidenzia che Lucia, prima di cadere, ha subito un’aggressione (oppure è stata picchiata: “La corona del primo incisivo in alto a sinistra è rotta”. È emerso anche Un ematoma sotto l’occhio. La perizia della Procura conferma ferite non compatibili con la caduta. segue.... Corriere del Veneto Verità per Lucia Raso, TgVerona, Sera, Telenuovo, LuciaRaso, VeritaperLuciaRaso, Verona, Baviera, Lucia Raso, Verona, Lucia Raso Verona, Lucia Raso ultime notizie, Verona, caso Lucia Raso, Rassegna stampa
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Testo della canzone postata da https://www.tumblr.com/caterinainblack
Santa Lucia, per tutti quelli che hanno gli occhi e un cuore, che non basta agli occhi. E per la tranquillità di chi va per mare, e per ogni lacrima sul tuo vestito, per chi non ha capito.
Santa Lucia, per chi beve di notte e di notte muore e di notte legge e cade sul suo ultimo metro. Per gli amici che vanno e ritornano indietro, e hanno perduto l’anima e le ali. Per chi vive all’incrocio dei venti ed è bruciato vivo. Per le persone facili, che non hanno dubbi mai, per la nostra corona di stelle e di spine. Per la nostra paura del buio e della fantasia.
Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata, è un ragazzino al secondo piano, che canta, ride e stona, perché vada lontano, fa che gli sia dolce, anche la pioggia nelle scarpe, anche la solitudine.
De Gregori
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Santa Lucia, per tutti quelli che hanno occhi
E un cuore che non basta agli occhi
E per la tranquillità di chi va per mare
E per ogni lacrima sul tuo vestito
Per chi non ha capito
Santa Lucia per chi beve di notte
E di notte muore e di notte legge
E cade sul suo ultimo metro
Per gli amici che vanno e ritornano indietro
E hanno perduto l'anima e le ali
Per chi vive all'incrocio dei venti
Ed è bruciato vivo
Per le persone facili che non hanno dubbi mai
Per la nostra corona di stelle e di spine
E la nostra paura del buio e della fantasia
Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata
E un ragazzino al secondo piano che canta, ride
E stona perché vada lontano
Fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe
Anche la solitudine
Francesco De Gregori
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Santa Lucia, per tutti quelli che hanno gli occhi e un cuore, che non basta agli occhi. E per la tranquillità di chi va per mare, e per ogni lacrima sul tuo vestito, per chi non ha capito.
Santa Lucia, per chi beve di notte e di notte muore e di notte legge e cade sul suo ultimo metro. Per gli amici che vanno e ritornano indietro, e hanno perduto l’anima e le ali. Per chi vive all’incrocio dei venti ed è bruciato vivo. Per le persone facili, che non hanno dubbi mai, per la nostra corona di stelle e di spine. Per la nostra paura del buio e della fantasia.
Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata, è un ragazzino al secondo piano, che canta, ride e stona, perché vada lontano, fa che gli sia dolce, anche la pioggia nelle scarpe, anche la solitudine.
De Gregori
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STANOTTE
Ho scoperto un Blog
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" per chi beve di notte
E di notte muore e di notte legge
E cade sul suo ultimo metro
Per gli amici che vanno
e ritornano indietro
E hanno perduto l'anima e le ali
Per chi vive all'incrocio dei venti
Ed è bruciato vivo..."
[ da Santa Lucia - Francesco De Gregori ]
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Il carattere
dei romagnoli
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E niente. Volevo dirlo...
Stanotte ho scoperto un Blog.
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Un blog che all'inizio non gli daresti un soldo. Non ha nulla di particolarmente moderno. Nulla di tecnologico. Non c'è proprio nessuna traccia di Intelligenza Artificiale nel Blog di questo, (per me, finora, "sconosciuto" ) Francesco Satanassi da Forlì.
Eppure, io ci trovo una miniera d'oro.
Ci trovo tutto il carattere, la forza, la fierezza indomita, l'anarchica indipendenza di giudizio, del carattere tipico dei romagnoli.
Ci sento le radici.
Le radici di quella pianta bellissima che si chiama "ROMAGNA".
La solida concretezza, e la passionalità dei miei conterranei che quando sentono dei "valori", ... È PER SEMPRE.
E poi percepisco la medesima qualità, la stessa saggezza antica e contadina dei miei nonni.
La loro Dignità, la capacità di sentirsi in armonia con la Natura, con la Terra, con la Storia, con la Semplicitá del Vivere e con l'assaporare e apprezzare ogni tipo di emozione .
Il vivere senza freni, il vivere a perdifiato.
Avverto nelle parole di questo romagnolo, lo stesso coraggio intrepido di accogliere e onorare la Vita, per la Bellezza che ci sa donare ogni giorno. Ma anche la chiara consapevolezza e l'intera responsabilità della nostra Storia.
Il non dimenticare il sacrificio e l'altruismo di chi è venuto prima di noi e ha saputo schierarsi per una causa ben precisa, fino a sacrificare la propria piccola vita, per un bene e per dei valori, più grandi del proprio misero egocentrismo.
E sto parlando dell'antifascismo, della libertà, del rispetto per i chi lavora, della dignità del lavoro e della persona, e poi sto parlando del battersi in prima persona per l'eliminazione delle ingiustizie sociali ed economiche. Per una eguaglianza di fatto: quella delle pari opportunità, indipendentemente dal censo della propria famiglia di origine.
Una uguaglianza delle possibilità di avanzamento sociale, di cui, tutti i politici di oggi, non hanno più il fegato di parlare.
Ma soprattutto, in questo Blog, trovo la schiettezza tipica delle persone dirette, che vanno al cuore delle cose, e che apprezzano la poesia che sta dentro le cose conxrete e dentro la Semplicità.
Il sacro è onorare i propri antenati. La capacità di "essere Storia", incarnandola con la passione dei propri giorni, e dei proprio corpo.
Sapere da dove veniamo e cosa ha attraversato, chi ci ha preceduto su questo pianeta.
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Ecco, se oggi, penso agli angeli del fango di Cesena e della Romagna intera, ai volontari che senza chiedere nulla in cambio, sono arrivati a spalare il fango in ogni strada, in ogni cortile, in ogni scantinato e garage ritrovo intero il carattere dei romagnoli.
Se penso ai ragazzi delle Superiori e agli Universitari che hanno scelto di scendere in strada, in autentici battaglioni della solidarietà, ecco io lo trovo un filo di continuità con i valori che esprime il Blog "HANNO DETTO CHE PIOVE" di Francesco Satanassi.
Io lo vedo benissimo il filo di continuità.
È il filo dell'avere i piedi ben piantati per terra! Anzi nel fango e nella melma. Ma starci per esserci, per contare, per mostrare alle persone più fragili che hanno perso la casa e tutto quel che c'era dentro, che la presenza e la solidarietà non sono solo vuote parole sulla bocca del politico di turno, ma una pratica diffusa. L'attitudine di un'intera comunità di persone responsabili.
Presenza e solidarietà non esistono, se non camminano sulle gambe della gente.
Se non diventano dedizione e cura quoridiana del prossimo.
Devono farsi sudore, fatica, ironia e allegria, da estendere anche a chi non avrebbe più nulla da ridere, dopo che gli è stato portato via tutto, dalla recente alluvione. Devono farsi musica, canzoni da cantare, come "ROMAGNA MIA" che io non apprezzo certo per essere un capolavoro poetico o altro, ma so considerare un capolavoro quando permette l'aggregazione di centinaia di persone che lavorano senza tregua e senza alcun compenso, ma solo perchè sentono la responsabilità di dare una mano alla comunità a cui appartengono.
Questo sì che allora è un vero capolavoro!
Sono questo i romagnoli.
Persone che vogliono restare in piedi.
Con la schiena dritta davanti ad ogni avversità o ad ogni potente di turno.
Io la vedo bene, in tutto questo che è avvenuto, la concretezza tipica di chi abita la mia terra.
Penso a tutti questi volontari, con i badili ed i secchi per svuotare gli scantinati, all'improvviso, materializzatisi il giorno dopo l'esondazione del Savio.
Penso a quel loro scegliere una pala, una cariola, dei guanti per venire a darci una mano a rialzarci e non posso non associare tutto questo, al carattere tipico romagnolo ma anche al carattere di chi, nei valori di questa Romagna solidale, ha creduto fino in fondo, pur provenendo da altre parti d'Italia.
Penso ai volontari di Amatrice, o a quelli di Reggio Emilia a cui avevamo dato una mano noi, nel 2012 in occasione del loro terremoto. E poi ai volontari venuti da L'aquila.
A questa fratellanza nella sventura.
Avverto in tutti loro, la particolarissima tipologia umana, la tempra, a cui sento di appartenere anch'io.
"Chi vive all'incrocio dei venti" e non ha paura della generosità, dell'aiutare, e insieme del rimanere "umano", anche nei momenti più drammatici della Storia.
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SIAMO NOI
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È come un sangue comune che circola nelle vene di questi maledetti giovani o meno giovani romagnoli, quelli che "più li butti giù e più si rialzano", consapevoli del valore di lavorare tutti insieme per una buona causa.
Per questo, mi sento grato a Francesco Satanassi e al suo preziosissimo Blog, per il suo testimoniare la "ROMAGNOLITÀ".
Per darci con le sue parole, con i suoi Post, una lezione di umanità concreta e di passione civile.
Per restituirci il buon sapore delle cose sentite e vissute, che è molto simile a quello del pane caldo, appena sfornato. Al suo profumo di buono.
Sono i valori che fanno del nostro popolo una meravigliosa comunità che sa cos'è la fatica, l'impegno, l'essere responsabili verso gli altri e insieme verso la propria coscienza personale.
Per noi, ciò che è importante è l'esempio, è l'impegno quotidiano nei fatti di tutti i giorni.
Il rimboccarsi le maniche e lavorare finchè un lavoro, un'opera, una impresa, non sia finita, completata, realizzata!
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GRAZIE FRANCESCO
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Per ricordarci tutto questo
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Ecco il blog di cui parlo:
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#Romagna interiore#il carattere e la forza di certa gente#Radici#riflessioni#Blog che valgono#poesia dell'Umano#i valori e i giorni#Youtube
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Ci sono gli amici perché Lucia ha deciso di rimanere a Milano 😂
L'amico non mi ha inquadrato a sinistra, magari è messa lì lei
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Possibile trama di Diamanti di Ferzan Ozpetek
Possibile trama di Diamanti di Ferzan Ozpetek 😅. Con Kasia Smutniak , Jasmine Trinca , Luisa Ranieri , Stefano Accorsi .Elena Sofia Ricci , Aurora Giovinazzo , Vinicio Marchioni , Milena Vukotic , Vanessa Scalera , Carla Signoris , Anna Ferzetti , Lunetta Savino , Edoardo Purgatori , Milena Mancini , Mara Venier , Paola Minaccioni, Geppi Cucciari. In una calda serata estiva, quattordici donne e due uomini si ritrovano su una terrazza panoramica nel cuore di Roma per una cena tra amici. La terrazza appartiene a Laura (Mara Venier), una famosa scrittrice, che ha deciso di riunire le persone più importanti della sua vita per festeggiare il suo compleanno. Tra gli ospiti ci sono: Anna - Vanessa Scalera - una psicologa che nasconde un segreto doloroso Giulia - Paola Minaccioni - un’attrice di teatro che sta attraversando una crisi esistenziale. Marta - Luisa Ranieri - una chef che ha appena aperto il suo ristorante. Elena - Carla Signoris - una fotografa che ha viaggiato per il mondo. Francesca - Kasia Smutniak - una madre single che lotta per mantenere l’equilibrio tra lavoro e famiglia. Silvia - Jasmine Trinca - una musicista che ha perso l’ispirazione. Paola - Lunetta Savino - una donna d’affari di successo ma con una vita sentimentale complicata. Claudia - Anna Ferzetti - una giovane artista in cerca di affermazione. Lucia - Milena Vukotic - una giornalista investigativa sempre alla ricerca della verità. Sara - Aurora Giovinazzo - una biologa marina che ha appena scoperto una nuova specie. Fausta - Geppi Cucciari - una donna coraggiosa, parte di un gruppo di sarte ( fra cui Elena Sofia Ricci) alle prese col lavoro e con la vita. Roberta - Elena Sofia Ricci - aiuto sarta Fulvia - Milena Mancini - cuoca I due uomini sono: Marco - Stefano Accorsi - un medico che ha salvato la vita di Laura anni prima ed ha un legame speciale col marito di lei - Edoardo.Purgatori - giornalista a Londra. Luca - Vinicio Marchioni - un architetto gay che ha progettato la terrazza e che ha dei trascorsi misteriosi con Marco. Durante la serata, tra brindisi, risate e momenti di riflessione, emergono vecchi rancori, amori nascosti e segreti inconfessabili. La terrazza diventa un luogo di confessioni e rivelazioni, dove ogni personaggio affronta le proprie paure e speranze. La notte si conclude con un flamenco di Stefano Accorsi ed Elena Sofia Ricci in un’alba che porta con sé un senso di rinnovamento e nuove possibilità per tutti. Canzone "L'amore vero" cantata da Mina sui titoli di coda. Che ne pensate? Vi piacerebbe vedere un film con una trama simile?
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Modena, torna la Festa europea della musica: una notte di concerti in città
Modena, torna la Festa europea della musica: una notte di concerti in città Con duecento musicisti e 18 concerti diffusi in cortili, chiese, piazze, chiostri e parchi, venerdì 21 giugno la musica fa festa anche a Modena per celebrare l'inizio dell'estate con una proposta che spazia dal rock alla lirica, dalla musica classica e barocca a quella contemporanea, dal pop al blues. Come è tradizione, torna, infatti, anche quest'anno la Festa europea della musica, la manifestazione, ormai alla trentesima edizione, realizzata con il coordinamento del Centro Musica e del Comune di Modena in collaborazione con tantissime realtà culturali del territorio. La musica entrerà nei chiostri e nei cortili del centro storico cittadino, da Palazzo Santa Margherita ai cortili presenti per la prima volta come quelli dell'Acero e dell'Orologio, negli spazi riqualificati di Palazzo dei Musei, e di San Geminiano, dove si svolge il concerto a cura di UniMoRe. Riempie le chiese, dal Duomo a Santa Maria delle Assi, e raggiunge anche le aree verdi fuori dal centro storico come il parco XXII Aprile. L'edizione 2024 della manifestazione è stata presentata ieri mattina, lunedì 17 giugno, nel chiostro di Palazzo Santa Margherita, con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, la responsabile del Centro Musica Francesca Garagnani, il presidente di Fondazione di Modena Matteo Tiezzi. La Festa della musica apre il programma dei concerti in Cattedrale, alle 19.30, con un'esecuzione per organo insieme alla Cappella musicale del Duomo nel quale sarà presentato in anteprima l'inno del Giubileo 2025, a cura dell'associazione Amici dell'Organo "J.S. Bach" in collaborazione con la Basilica Metropolitana, mentre la musica barocca di Antonio Vivaldi e Tomaso Albinoni, eseguita dall'Ensemble Seicento (a cura di Grandezze & Meraviglie) in "Serenata Veneziana" risuona nel cortile dei Musei del Duomo. Per la prima volta, dopo la riqualificazione del palazzo, la Festa della musica entra anche nei cortili dell'ex Ospedale estense: nel cortile dell'Acero, con il blues del quartetto Doctor Delta (a cura dell'associazione Muse) tra il sound del Mississippi e composizioni originali, e nel cortile dell'Orologio con il rock di "Clockwave", il concerto degli italiani New Candys e degli inglesi Ditz anticipato e seguito dai dj set di a cura degli allievi del corso di formazione Inside Live del Centro Musica. Il chiostro di Palazzo Santa Margherita ospiterà "Bach to Beatles", viaggio con la Corale Gazzotti nella musica vocale che accosta la tradizione colta alla musica più popolare (in collaborazione con Biblioteca Delfini e Fmav) mentre nel chiostro del complesso di Santa Chiara il coro Ildebrando Pizzetti dell'Università di Parma esegue "Languir me fais, ossia degli amor perduti" con brani di compositori cinquecenteschi, tra i quali anche Orazio Vecchi, che danno voce a passioni laceranti e amori impossibili (a cura di Gioventù musicale d'Italia). Musica classica nel chiostro di San Geminiano dove l'orchestra del conservatorio Vecchi Tonelli propone musiche di Mendelssohn e Beethoven. Canti della tradizione spiritual afroamericana e gospel nella chiesa di Santa Maria della Assi con il Serial Singers Gospel Choir in "What a Wonderful Night" mentre in piazza XX Settembre sarà protagonista il pop con "La notte delle cover" con gli artisti di San Luca Sound che interpreteranno i grandi successi internazionali della musica italiana. La musica riempirà anche i parchi cittadini: al parco Amendola con il duo Eulidia formato da Lucia Dall'Olio, voce e piano, e Grazia Cinquetti, voce e chitarre; al parco Ferrari il duo di Daniele Paganelli, voce, e Davide Mezzanotte, chitarra, in un percorso tra i classici del rock e del pop italiani e stranieri; al parco XXII Aprile con due appuntamenti nell'ambito di Altrosuono Festival del Teatro Comunale: venerdì 21 l'ensemble Atse Tewodros Project, collettivo di musicisti tradizionali italiani ed etiopi, presenta il suo secondo disco "Maqeda" domenica 23 è di scena la band multiculturale Ayom con membri da Angola, Brasile, Grecia e Italia che propone "Sa.Li.Va", il nuovo disco. Completano il programma gli appuntamenti al Teatro Tempio, con il concerto Anime libere di Vivaverba, e nel giardino interno dell'Archivio di Stato di Modena con lo spettacolo teatrale con musica dal vivo "Magie notturne. Storie im/possibili in Archivio". In occasione della Festa della Musica, a Palazzo dei Musei si possono visitare fino alle 23 lo spazio immersivo "Avia Pervia" e la mostra "Franco Fontana. Modena dentro" che dalle 19 saranno a ingresso gratuito. Tutti gli eventi, se non diversamente specificato, sono a ingresso libero e gratuito. Il programma completo è disponibile sul sito del Centro Musica di Modena (www.musicplus.it) e sui profili del Centro Musica su Facebook e Instagram.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Fedez indagato sul pestaggio di Iovino
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/fedez-indagato-sul-pestaggio-di-iovino/117509?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=117509
Fedez indagato sul pestaggio di Iovino
Il conflitto scoppiato in un locale notturno ha successivamente portato a un’imboscata contro il personal trainer Cristiano Iovino, seguita dalla fuga e dalle accuse mosse contro il cantante Fedez, ora sotto indagine per rissa, lesioni e percosse con la partecipazione di altri (aggiornamenti disponibili). Si ritiene che tra i denunciati ci siano cinque o sei persone, alcune delle quali non sono ancora state identificate. Ma quali sono stati realmente gli eventi di quel weekend tra il 21 e il 22 aprile? E quali aspetti sta esaminando la procura di Milano?
Durante una notte al The Club di largo La Foppa, un noto locale di Brera, si sono verificati gli episodi chiave. In quel periodo si celebravano le festività legate alla conclusione del Salone del Mobile, e Federico Leonardo Lucia, conosciuto artisticamente come Fedez, era il DJ ospite della serata. Nonostante la recente separazione da Chiara Ferragni, l’interesse pubblico verso Fedez rimaneva molto elevato.
All’interno dell’area riservata del club si trovava anche Cristiano Iovino, un personal trainer ben conosciuto tra le celebrità, che aveva guadagnato notorietà per un incontro con Ilary Blasi, ex moglie di Francesco Totti, al punto di essere coinvolto come testimone nella loro separazione.
La notte del pestaggio
Quella sera, Fedez è accompagnato dal suo fedele bodyguard e tifoso sfegatato del Milan, Christian Rosiello, insieme al rapper Taxi Bi, altri amici e ultras della squadra rossonera.
Particolarmente notata è Ludovica Di Gresy, una giovane bionda di 22 anni, già nota nel circolo del gossip e indicata come possibile nuova compagna del rapper. Fedez, come altri artisti della scena musicale milanese, è spesso visto in compagnia di figure legate ai tifosi del Milan. Queste uscite sono frequentemente documentate attraverso foto condivise sui social media in varie occasioni e locali.
Intorno alle 2.50 di notte, nel settore privato del club, si verifica una rissa. Testimoni descrivono bicchieri lanciati in aria, bottiglie rotte e scambi di pugni. La sicurezza interviene prontamente, come mostrano le immagini di sorveglianza acquisite successivamente dagli investigatori. I buttafuori intervengono prima allontanando Iovino, che sembra essere da solo, e poco dopo si occupano di tutto il gruppo di Fedez, inclusa Ludovica Di Gresy.
La scena attira l’attenzione di molti, e data la notorietà dei coinvolti, provoca un certo imbarazzo tra i frequentatori della vita notturna milanese. La notizia si diffonde rapidamente e inizia a circolare anche sui social media, anche se viene presto smentita. Gli investigatori ipotizzano che la rissa possa essere scaturita da un commento inappropriato di Iovino nei confronti della ragazza, ma sospettano che ci possa essere di più, anche se i dettagli non sono stati ancora rivelati.
Ore 3.30: l’aggressione
Alle 3.30 di notte, in via Traiano nel quartiere Citylife, i vigilanti del complesso residenziale di lusso “Parco della Vittoria” chiamano il numero di emergenza 112 per segnalare un’aggressione brutale avvenuta in strada contro un individuo da parte di un gruppo di giovani, stimati in 8-9 persone. La vittima non è un passante casuale, ma Cristiano Iovino, un residente ben noto del complesso. Quando giungono ambulanza e carabinieri, i vigilanti forniscono indicazioni sull’appartamento di Iovino, che nel frattempo è salito a casa sua per curarsi le ferite. Accanto a lui c’è Sasà Angelucci, un ex partecipante al programma televisivo “Uomini e Donne“. Non è certo se Angelucci fosse già con lui durante l’aggressione, ma i vigilanti menzionano la presenza di due amici insieme a Iovino al momento dell’incidente.
Iovino si mostra poco collaborativo con i soccorritori: rifiuta di recarsi in ospedale e accetta solo cure mediche sul posto. Ai carabinieri dichiara che, nella stessa notte, si era verificata una lite al The Club. Interrogato sulla conoscenza degli aggressori, Iovino risponde di non conoscerli, così come nega di conoscere i partecipanti alla rissa nel locale. Tuttavia, emerge che ci sarebbe stato uno scambio di messaggi tra i coinvolti prima dell’aggressione. Iovino si limita ad aggiungere che valuterà l’opzione di sporgere querela dopo aver consultato il suo avvocato.
Nonostante le ripetute sollecitazioni delle forze dell’ordine, finora Iovino non ha presentato alcuna denuncia. Questa riluttanza potrebbe essere spiegata da vari fattori, tra cui la possibile paura di ritorsioni o il desiderio di non coinvolgersi ulteriormente in questioni legali complicate, specie se potrebbero emergere ulteriori dettagli o implicazioni personali nell’ambito dell’indagine.
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Verissimo, gli ospiti del weekend (sabato 13 e domenica 14 aprile): da Francesca De André a Virginia Mihajlović ma anche Patty Pravo e Beatrice Luzzi È arrivato il weekend ed è tempo di Verissimo. A partire dalle 16.30 su Canale 5, la padrona di casa Silvia Toffanin aprirà le porte del suo salotto per interviste di coppia, confessioni a cuore aperto e rivelazioni inedite. Moltissimi gli ospiti di oggi, sabato 13 aprile, e di domani, domenica 14 aprile. Scopriamo dunque le anticipazioni ufficiali. Amici 23 il Serale, stasera in tv la quarta puntata: gli spoiler. Maria De Filippi blocca la registrazione: ospiti, ballottaggio ed eliminato Verissimo, gli ospiti di oggi A Verissimo, Francesca De André racconta, in un'intensa intervista, le gravi violenze subite dall’ex compagno, ora condannato, in primo grado, a tre anni e tre mesi di reclusione per lesioni aggravate e maltrattamenti. Francesca De André a Verissimo, chi è la nipote del cantautore? Età, le violenze subite dall'ex compagno, la malattia e il rapporto con il padre In studio, Massimo Ghini e Lucrezia Lante della Rovere, protagonisti del film Ennio Doris – C’è anche domani. Beatrice Luzzi con i figli Valentino ed Elia a Verissimo, chi sono i ragazzi avuti con l'ex compagno? E ancora, saranno ospiti: Beatrice Luzzi con i figli Valentino ed Elia e la coppia nata a Uomini e Donne formata da Brando e Raffaella. Infine, il percorso dell’ultima concorrente eliminata dal serale di “Amici” di Maria De Filippi, la ballerina Lucia. Brando Ephrikian e Raffaella Scuotto a Verissimo, chi è la coppia di Uomini e Donne? Età, le famiglie, i progetto lavorativi e la loro storia Domenica 14 aprile A Verissimo intervista ritratto per un’icona della musica italiana: Patty Pravo. Intervista di famiglia per Romina Power, per la prima volta in studio con i figli Romina Carrisi, diventata da poco mamma, e Yari Carrisi Power. Pagelle ascolti tv, top e flop di ieri: The Voice Generations conquista, Terra Amara con i soliti fan, Quarto Grado podio garantito Inoltre, dopo tanto dolore per la perdita di papà Siniša, il momento pieno di gioia di Virginia Mihajlović e la storia di Giuseppe Giofrè, giudice del serale di Amici e in libreria con la sua autobiografia, dal titolo Stidda – Il coraggio di un sogno. Infine, prosegue la carrellata dei volti di Terra amara: questa settimana sarà la volta di Ergün Metin, l’attore che interpreta il personaggio di Vahap e di Erkan Bektaş, che nella serie è suo fratello Abdülkadir.
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Della Vedova, Clementi, Pedde, Allevato e Capotondi ospiti di Amici e Nemici
Ascolta la versione audio dell’articolo Benedetto Della Vedova, Francesco Clementi, Nicola Pedde, Marta Allevato e Cristiana Capotondi sono gli ospiti della prossima puntata di Amici e Nemici – l’informazione della settimana , in onda tutti i sabato dalle 8.30 alle 10 su Radio 24 e condotto da Lucia Annunziata e Daniele Bellasio. In apertura, dalle 8.30, la cosiddetta “riforma del premierato” e…
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Ho cominciato qui per Anna. Qui ho scritto di Lucia, di Camilla, di Giorgia, di Angelica. E ho sempre scritto di petto. Con gli occhi semichiusi, sofferente per un motivo o per l'altro. Perché quando sono felice non sento il bisogno di scrivere. Qui ho scritto prima dell'esame di quinta superiore e dopo il mio primo esame dell'università. Ho scritto quando ho perso la mia cara nonna che mi protegge quando dormo stando appena sopra il mio comodino. Qui ho scritto da ubriaco, qui ho scritto pensieri che ho fatto sotto la doccia, qui ho scritto lettere che non sono mai state lette e sogni che avrei voluto si trasformassero in realtà. Qui scrivo ora prima di un esame difficilissimo, impossibile quasi. E scrivo perché l'effetto domino è inevitabile. Scrivo perché qualcuno si preoccupa per me. Scrivo perché mi sento con le spalle contro il muro e con un altro muro a un centimetro dal petto, scrivo perché mi sento claustrofobico e posso solo guardare in alto. Le mani sono fredde anche se sto sudando, scrivo perché sono un romantico che vuole che vada tutto bene. Scrivo perché i miei discendenti hanno lottato nel passato, scrivo perché mi viene naturale da quando ho imparato a farlo, è sempre stato una forma di sfogo. Ed eccomi qua. A pensare a come sarebbe la mia vita se questo o se quello, quando in realtà so che la vita va presa a piccoli morsi, uno alla volta, fino a quando non si capisce per cosa si ha appetito. Scrivo perché non so se vorrei stringerla forte dandole un bacio sulla fronte, o se vorrei stare da solo, seduto per terra, con il culo sul marmo a osservare un angolo della stanza. Scrivo perché vorrei partire per la Francia per farmi insultare per la mia dizione pessima. Vorrei mettere i piedi nudi sulla sabbia chiudendo gli occhi fino a che riaprirli mi farebbe starnutire per la troppa luce. Vorrei condividere ogni momento bello con la persona che amo ma l'amore è troppo complesso per essere definito univocamente e ora proprio non lo comprendo. Comprendo una risata, una lacrima, un abbraccio quando saluto i miei amici. Certe volte penso a quando diventeranno dei mostri in quello che fanno, perché è solo una questione di tempo, e mi chiedo perché non ho la stessa sensazione riguardo me stesso. Fumo sigarette che anziché rilassarmi mi stressano. Allora respiro lentamente, mi dico di fare una cosa per volta, al meglio delle mie capacità e dico a me stesso che tutto si sistemerà. Gli occhi guardano avanti, all'orizzonte, oltre le fronde degli alberi più distanti, vedo il mare, vedo la neve sulle montagne, sento il rumore dell'acqua e l'odore di iodio, sento il profumo del bosco e il sapore della laguna, il vento caldo dell'estate e l'aria umida dell'inverno. E tutto questo altro non è che una virgola, di cui ricorderò solo il risultato, non la fatica. Ed è per questo che continuo, devo ricordarmi sempre il sudore, le lacrime, la disperazione e la rabbia, così da sapere in ogni momento quanto sacrificio c'è dietro ogni risultato ottenuto, e che ce l'ho fatta in passato, sono la stessa persona, solo un po' cresciuta e un po' meno sognante.
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