#Gianni-Emilio Simonetti
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Ci sono amori che durano il tempo di uno sguardo e rivoluzioni che vivono lo spazio di un mattino, sono forse per questo meno importanti di certi compromessi scellerati che incatenano tutta una vita?
Gianni Emilio Simonetti - La suonatrice di Theremin
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Gianni Sassi
A cura di: Fondazione Mudima Collana Fluid XXX a cura di: Gino Di Maggio, Achille Bonito Oliva, Daniele Lombardi. Testi di: Sergio Albergoni, Gino Di Maggio, Nanni Balestrini, Monica Palla, Arrigo Lora Totino, Alberto Capatti, Jean-Jacques Lebel, Aldo Colonetti, Marco Maria Sigiani, Roberto Masotti.
Fondazione Mudima, Milano 2015, 324 pagine, 17x14,5cm, ISBN 978-88 86072- 94-6
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Non ci crede nessuno a che Gianni Sassi fosse soltanto “uno di noi”. Difficile pensarlo, vista la mole di lavoro che è riuscito a metter su in circa trent’anni di attività imprenditoriale e culturale. Una quantità impressionante di idee, spunti e riflessioni, soprattutto di fatti ed eventi artistici così prestigiosi che al solo pensarci oggi ti viene ancora il mal di testa. Facile insomma descriverlo come un non umano. In realtà è una frase usata da chi ci ha lavorato assieme, utile per sentirsi ancora vicino a un personaggio amato e discusso come lui. Ma cosa ha fatto di così importante? La Gola: eterogenea rivista di cultura del cibo che ha praticamente dato il via al movimento Slow Food, quello che Carlo Petrini fonda a Bra, in Piemonte, a metà degli anni Ottanta circa. Milano Poesia: con ospiti internazionali come Gregory Corso, Walter Marchetti e outsider come Victor Cavallo, Il Treno Di John Cage: splendida avventura sonora nel corso della quale l’autore di “4’33”” interagiva coi suoni d’ambiente delle carrozze, aiutato da ospiti prestigiosi: Daniel Charles, Walter Marchetti, Stratos e Hidalgo tra gli altri, che si muovevano da Bologna a Porretta Terme, o da Rimini a Ravenna. La rivista Alfabeta con Nanni Balestrini del Gruppo 63, dove trovavano posto menti raffinate come quelle di Maria Corti e Umberto Eco. La Cramps Records: Area (il ruolo di Sassi è centrale nella formazione della band di Stratos & soci), Claudio Rocchi, Eugenio Finardi, Alberto Camerini, Skiantos. L’ormai storica etichetta ai tempi vantava pure delle “strane sorelle”, nate per far uscire apposite collane di “ricerca” come DIVerso, Multhipla Records e nova musicha col socio Gianni-Emilio Simonetti: cito i dischi di Walter Marchetti, John Cage, Demetrio Stratos, Juan Hidalgo, Gruppo Di Improvvisazione Nuova Consonanza. Non vanno dimenticate le campagne pubblicitarie per la sua agenzia pubblicitaria Al.Sa: celebre quella con un giovane Franco Battiato col viso truccato di calce bianca che guarda dritto all’obiettivo mentre sta seduto su una “comoda poltrona Busnelli”. Sassi muore di una brutta malattia, fumava troppo, nel 1993.
04/05/24
#Gianni Sassi#La Gola#Alfabeta#Il Treno di John Cage#Cramps Records#Fondazione Mudima#fashionbooksmilano
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GIANNI-EMILIO SIMONETTI Windows on Analogy/Finestre sull’Analogia
In mostra a Bologna Gianni-Emilio Simonetti, protagonista del Situazionismo e più importante esponente italiano del movimento Fluxus
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17 settembre, presentazione di "fluxus again!" a genova
17 settembre, presentazione di “fluxus again!” a genova
Sandro Ricaldone FLUXUS AGAIN!A History of a Radical Experience1952-1962-2022edited by Gianni Emilio SimonettiDanilo Montanari, 2022Presentazione del volumedi Patrizio PeterliniSharEvolution – GenovaSabato 17 settembre, ore 18Interviene Gianni Emilio Simonetti in dialogo con Viana Conti e Linda Kaiser
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#art#arte#Danilo Montanari#fluxus#Gianni-Emilio Simonetti#Linda Kaiser#Patrizio Peterlini#sharevolution#Viana Conti
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Gianni-Emilio Simonetti
- Bueno año a todas las compañeras y compañeros (Good year to all colleagues [?])
1972
#gianni emilio simonetti#Gianni E. Simonetti#fluxus#taiwan#keelung#cold war#prostitution house#us army#妓女戶#基隆#證明#美軍#冷戰#1972
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Milano, museo del Novecento: da domani la mostra “Fluxus, arte per tutti”
Milano, museo del Novecento: da domani la mostra “Fluxus, arte per tutti”. Dal 25 novembre al 16 aprile 2023 il Museo del Novecento presenta “Fluxus, arte per tutti. Edizioni italiane dalla collezione Luigi Bonotto” a cura di Patrizio Peterlini e Martina Corgnati. La mostra, in programma nello spazio degli Archivi, analizza per la prima volta tramite pubblicazioni, opere e documenti il ruolo chiave dell’Italia nell’ambito di Fluxus, a sessant’anni dal Festival “FLuXuS Internationale FesTsPiELe NEUEsTER MUSiK” di Wiesbaden del settembre 1962. Nato tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta grazie all’artista, architetto e organizzatore culturale George Maciunas, Fluxus si sviluppa soprattutto negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, ed è al centro di una rivoluzione estetica e sociale che mira a intrecciare arti visive e performative, musica sperimentale e teatro dando anche vita a festival, happening e concerti con la volontà di eliminare la divisione nelle arti e, in generale, quella tra esistenza e creazione artistica. Anche l’Italia partecipa in misura importante alla diffusione di Fluxus, in particolare con significative esperienze nella produzione di “edizioni”: oggetti, cartelle di grafica, libri d’artista in diversi esemplari. Queste opere sono realizzate da mecenati e operatori culturali insieme ai protagonisti del movimento, come Eric Andersen, Joseph Beuys, George Brecht, Giuseppe Chiari, Philip Corner, Geoffrey Hendricks, Allan Kaprow, George Maciunas, Nam June Paik, Ben Patterson, Dieter Roth, Wolf Vostell, Bob Watts e molti altri. La realizzazione di edizioni gioca un ruolo essenziale nella diffusione sistematica del movimento, una scelta strategica che identifica come punti di forza i bassi costi di produzione, la facilità di distribuzione (anche per posta) e l’accessibilità al grande pubblico grazie ai prezzi economici. Caratteristiche che rispondono in pieno all’idea di democratizzazione dell’arte perseguita da Fluxus. È infatti nel secondo manifesto del 1963 che Maciunas parla di una Revolutionary Flood che renda l’arte accessibile e comprensibile a tutti, con un attacco diretto e senza mediazioni al sistema del mercato. L’idea dell’inondazione s’incarna nelle piccole edizioni che caratterizzano la produzione Fluxus: una miriade di piccoli oggetti che, come l’acqua, possono arrivare ovunque portando con sé la nuova visione estetica del mondo. I multipli e le numerose edizioni in mostra, provenienti dalla Collezione Luigi Bonotto, esplorano e approfondiscono il radicale cambiamento che la diffusione delle edizioni apporta nella fruizione dell’opera d’arte nel mondo Fluxus e dei suoi estimatori. Da oggetto d’élite, destinato a pochi fruitori di una ristretta cerchia di facoltosi intenditori, l’opera diviene un oggetto cheap, accessibile e acquistabile da chiunque, spesso corredata di un “manuale di istruzioni” per un’azione da compiere a casa propria. Questo ulteriore passo verso la de-costruzione del mondo dell’arte ha avuto e continua ad avere ripercussioni ancora difficilmente indagabili. Di fatto, non solo qualsiasi oggetto può essere elevato ad arte, ma a operare questo passaggio può essere chiunque, senza necessariamente aver bisogno di un riconoscimento ufficiale. In mostra sono esposte edizioni di: Eric Andersen, Ay-O, Joseph Beuys, George Brecht, John Cage, Giuseppe Chiari, Philip Corner, Willem De Ridder, Jean Dupuy, Robert Filliou, Albert M. Fine, Henry Flynt, Ken Friedman, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Dick Higgins, Joe Jones, Allan Kaprow, Milan Knizak, Alison Knowles, Jackson Mac Low, George Maciunas, Walter Marchetti, Jonas Mekas, Larry Miller, Charlotte Moorman, Claes Oldenburg, Yoko Ono, Nam June Paik, Ben Patterson, Dieter Roth, Takako Saito, Tomas Schmit, Carolee Schneemann, Mieko Shiomi, Gianni-Emilio Simonetti, Daniel Spoerri, Ben Vautier, Wolf Vostell, Robert Watts, Emmett Williams e altri. Dall’inizio degli anni Settanta, la Collezione Bonotto raccoglie numerosissime testimonianze tra opere, documentazioni audio, video, manifesti, libri, riviste ed edizioni degli artisti Fluxus e delle ricerche verbo-visuali internazionali sviluppate dalla fine degli anni Cinquanta: Lettrismo, Poesia Concreta, Poesia Visiva, Poesia Sonora e Poesia Digitale. Tutta la collezione (opere e documenti) è interamente e liberamente consultabile on line sul sito della Fondazione Bonotto (www.fondazionebonotto.org) che, grazie all’enorme lavoro di connessioni sviluppate tra le varie schede, è divenuto un punto di riferimento importante a livello internazionale per approfondire la conoscenza di Fluxus e della Poesia Concreta, Visiva, Sonora e Digitale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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BACK IN THE BOOKSHOP: SENSE SOUND SOUND SENSE : FLUXUS MUSIC SCORES & RECORDS - LUIGI BONOTTO COLLECTION (2016) - Luigi Bonotto dedicated himself to keeping the work of the artists of Fluxus and Experimental Poetry alive, and to preserving, cataloguing, and promoting their poetry, music, and work, which was strongly influenced by John Cage and the key concept of his theoretical framework, indeterminacy. Published on the occasion of an exhibition curated by Patrizio Peterlini and Walter Rovere, with the collaboration of Giorgio Maffei, this catalogue delves deeply into this aspect of the Fluxus network. Rife with illustrations, the materials of the collection, as well as the movement and its history, are analysed in scholarly essays by Anna Cestelli Guidi, Alison Knowles, and the curators. features the work of Henning Christiansen, Wolf Vostell, Eric Andersen, George Brecht, Sylvano Bussotti, John Cage, Giuseppe Chiari, Philip Corner, Esther Ferrer, Juan Hidalgo, Dick Higgins, Robert Filliou, Toshi Ichiyanagi, Joe Jones, Milan Knizak, Takehisa Kosugi, Shigeko Kubota, György Ligeti, George Maciunas, Jackson Mac Low, Walter Marchetti, Charlotte Moorman, Claes Oldenburg, Yoko Ono, Nam June Paik, Ben Patterson, Terry Riley, Mieko Shiomi, Takako Saito, Gianni-Emilio Simonetti, Ben Vautier, Yoshimasa Wada, La Monte Young and others. - Available via or website and in the bookshop. - #worldfoodbooks #Fluxus (at WORLD FOOD BOOKS)
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Gianni Emilio Simonetti Fluxus appetizer 2015 stampe tipografiche
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(In una delle tante forzate celebrazioni del «nouveau réalisme» lo scultore Tinguely costruì un pirotecnico fallo in pezza sul sagrato del Duomo di Milano. Non si confonda dentro un unico significato i due falli. Questo era il tipico, moscio, falsamente popolare che le genti del sud si toccano quando passa un funerale. Il carro funebre dell’arte moderna. Non a caso celebrava la propria morte funzionando: accendendosi. Riproducendosi in migliaia di noiosi «tic» fotografici per le memorie a venire della cara estinta. Venendo mancava. Funzionando, s/funzionava il di-venire rosso del desiderio, come quello esaltato da Jagger nelle notti di Dallas.)
Gianni-Emilio Simonetti, La festa perduta. Funzione ed effetto della politicizzazione sulla forma musicale. L’alone della falsa socialità, in Critica dell’orecchio. Osservazioni sull’ideologia della cultura e della musica in particolare, multhipla edizioni, Milano 1975, p. 121 [l’autore confronta il fallo di Tinguely con quello, enorme di seta rosa, che i Rolling Stones accendevano durante la tournée americana del 1975].
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fluxus again: a history of a radical experience
Sandro Ricaldone FLUXUS AGAINA History of a Radical Experience1952-1962-2022edited by Gianni Emilio Simonetti Texts by F. Boragina, M. Morbiducci, M. Morelli, P. Peterlini and G.E. SimonettiDanilo Montanari editore, 2022
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#art#arte#Danilo Montanari Editore#F. Boragina#fluxus#Gianni-Emilio Simonetti#M. Morbiducci#M. Morelli#P. Peterlini
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i fantasmi dell'immaginario / gianni emilio simonetti. 1971-2001
i fantasmi dell’immaginario / gianni emilio simonetti. 1971-2001
Gianni Emilio Simonetti: “Eravamo i banditi della speranza… oggi siamo i fantasmi dell’immaginario” (1971-2001) da: L’Arengario, ED.912 – Manifesti azioni edizioni _
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13 aprile, brescia: dibattito con gianni emilio simonetti
13 aprile, brescia: dibattito con gianni emilio simonetti
sabato 13 aprile, alle ore 12
dibattito/aperitivo con Gianni Emilio Simonetti
@ 12.2 Art Gallery Brescia – Corso Martiri della Libertà 21
JCT (Mario Diacono): only red pages in the first, only black pages in the other. Poetry and/or not? Debate and aperitif on poetry with Gianni Emilio Simonetti / nel primo solo pagine rosse, nell’altro solo pagine nere: poesia e/o no? Dibattito e aperitivo sulla…
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yes yes yes
YES YES YES Revolutionary Press in Italy 1966-1977 from Mondo Beat to Zut Testi di Pablo Echaurren, Ugo La Pietra, Gianni-Emilio Simonetti
Ed. Viaindustriae publishing+A+M Bookstore,
in collab. con COLLI Publishing Platform
2020
from a post by Sandro Ricaldone: https://www.facebook.com/1165115780/posts/10219502265565014/
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Gianni Emilio Simonetti Drinking a Young Woman in a Dutch Courtyard 2015 cm. 10 x 12 edizione per Fondazione Bonotto
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