#Gianluca Masi
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San Tommaso e le stelle, convegno a Ceccano sul grande pensatore aquinate, domenica 6 ottobre, ore 18
San Tommaso d’Aquino e i suoi rapporti con i Conti di Ceccano saranno al centro di un convegno che si terrà domenica 6 ottobre a Ceccano, nella Chiesa di S. Nicola, con inizio alle ore 18. Sono previsti numerosi interventi, come si può notare dal manifesto, fra i quali quello di Gianluca Masi, astronomo, sul sapere astronomico di Tommaso e la sua influenza sulla commedia dantesca.
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Gianluca Masi, Supermoon rising above Rome (Dec 2016)
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OSSERVATO IL PUNTO PIÙ LONTANO MAI RAGGIUNTO NELL’UNIVERSO
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Grazie alla qualità del cielo notturno di Manciano, nella provincia toscana di Grosseto, il Virtual Telescope Project (una struttura consistente in diversi telescopi robotici attiva sia nel campo della ricerca che della comunicazione scientifica) ha compiuto un’impresa senza precedenti nell’osservazione astronomica. Utilizzando un telescopio da 350 millimetri di apertura, sono stati immortalati i dettagli di un quasar situato a una distanza record di 12,9 miliardi di anni luce. Questo significa che la luce da esso emessa è partita quando l’universo aveva appena 900 milioni di anni.
Grazie al “redshift”, l’effetto cosmologico che sposta la luce verso il rosso a causa dell’espansione dell’universo, è stato possibile catturare questa immagine, anche se la maggior parte della sua luce è spostata nell’infrarosso. La scoperta è resa possibile dal cielo particolarmente buio e privo di inquinamento luminoso di Manciano, che ha permesso al telescopio di distinguere la luce più antica mai osservata dall’occhio umano. Il direttore dell’osservatorio, Gianluca Masi, sottolinea l’importanza di preservare un cielo così puro, indicandolo come un vero e proprio “parco delle stelle”. La conservazione di tali luoghi risulta dunque fondamentale per permettere futuri progressi nell’astronomia e nella comprensione dell’universo. Un risultato che riveste un significato ancora più forte se si considera che il telescopio utilizzato ha dimensioni relativamente ridotte rispetto ai più grandi strumenti osservativi del mondo, dimostrando che anche con risorse accessibili è possibile compiere scoperte di rilevanza cosmologica.
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Fonte: The Virtual Telescope; foto di Pexels
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The Inner Coma of Comet Holmes
Credits: Gianluca Masi
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In relazione all'asteroide che nel 2032 potrebbe colpire la Terra: la Nasa ha alzate di poco le stime Dal 2,3% al 2,6%, cioè 1 possibilità su 38, esattamente il doppio rispetto alle stime iniziali; l'Agenzia Spaziale Europea presenta invece stime leggermente inferiori, con il 2,4% di probabilità di una collisione. Per la Nasa è già la quarta revisione al rialzo del rischio di impatto da quando l'asteroide è stato avvistato per la prima volta a dicembre dello scorso anno: inizialmente all'1,3%, è passato all'1,9% e poi al 2,3%, prima di arrivare all'attuale 2,6%. "Questo aumento non deve essere motivo di allarme", dice all'ANSA l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. "Anche se dall'1,3% al 2,6% parliamo di raddoppio, non è come passare dal 45% al 90% - commenta Masi - rimaniamo sempre su probabilità marginali legate fisiologicamente a tutta l'incertezza che ancora sussiste sulla conoscenza dell'orbita di questo oggetto". Questi aumenti nelle stime sono inevitabili con l'aumento del numero di osservazioni: "È in linea con l'evoluzione naturale di questa campagna osservativa - sottolinea Masi - che la probabilità d'impatto possa aumentare, e ciò si deve ai meccanismi di simulazione degli impatti stessi". Per vedere un abbassamento nel rischio, però, potremmo dover attendere il ritorno di 2024 YR4, che si sta allontanando dal nostro pianeta e che si renderà di nuovo visibile solo nel 2028. Resta dunque poco tempo per le osservazioni condotte con i telescopi terrestri: ad aprile l'asteroide passerà dietro il Sole e sparirà poi alla vista. A quel punto, gli unici modi per ricavare più informazioni che aiutino a migliorare le previsioni saranno il telescopio spaziale James Webb, di Nasa, Esa e Agenzia spaziale canadese, e la rianalisi di dati passati, un processo già in corso nelle agenzie spaziali di tutto il mondo. Webb, in particolare, potrebbe riuscire a raccogliere informazioni preziose sulla composizione di 2024 YR4, un dato essenziale per capire l'entità dei danni che l'asteroide provocherebbe in caso di collisione. Read the full article
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Saturn and the Moon are playing cosmic hide and seek
Eclipse of Saturn by the moon, as seen from Manciano, Italy, on January 4, 2025. , Credit: Virtual Telescope Project, Dr. Gianluca Masi In a rare event earlier this month, the moon eclipsed Saturn, meaning that from Earth’s perspective, Saturn traveled across the sky behind the moon. It was possible to see with the naked eye, although it was better to see with binoculars or a telescope.…
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Barbarians v Fiji Rugby at Twickenham | 22 June 2024
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The Daily Rugby
https://thedailyrugby.com/barbarians-v-fiji-rugby-at-twickenham/
Barbarians v Fiji Rugby at Twickenham | 22 June 2024
Watch Barbarians v Fiji Rugby at Twickenham Stadium for the 2024 edition of the Killik Cup. The Killik Cup, an annual invitational game between Barbarians and a national squad, promises an exhilarating clash when the home side hosts Fiji’s national rugby union team at Twickenham Stadium on Saturday, June 22 at 12:15 a.m. EDT.
The Barbarians are set to take on World Cup quarter-finalists Fiji in the annual Killik Cup match at Twickenham Stadium on Saturday evening.
This will be the second of a back-to-back schedule at the home of English rugby, with Wales and South Africa set to face off earlier in the day.
Barbarians v Fiji Rugby
Date: Saturday 22nd June 2024
Venue: Twickenham Stadium, London
Kick-off: 5:15pm
Referee: Gianluca Gnecchi (Italy)
TV Coverage: Live on Sky Sports (UK)
As is usually the case, the Barbarians have assembled a star-studded squad for this showdown, and with Fiji making significant strides in recent years, Saturday’s match in London has all the makings of a thrilling encounter.
Robbie Deans has returned to coach the Barbarians for a sixth time and his squad will be captained by All Black legend Sam Whitelock, who is set for one final swansong before retiring from an incredible career.
In their head-to-head record since 2013, these teams have met three times, with the Barbarians emerging victorious in the first two encounters, while Fiji claimed the most recent meeting in 2019.
That match was a back-and-forth affair, with the Pacific Islanders eventually securing a thrilling 33-31 victory in a showcase of running power that lasted right until the final blast of the whistle.
Major League Rugby 2024 Schedule & How to Stream
Barbarians v Fiji Rugby lineup
Barbarians starting lineup: 15 Chay Fihaki, 14 Leicester Fainganuku, 13 Jonathan Joseph, 12 Gael Fickou, 11, Jonny May, 10 Fergus Burke, 9 Danny Care, 8 Zach Mercer, 7 Lachlan Boshier, 6 Cameron Woki, 5 Sam Whitelock, 4 David Ribbans, 3 Kyle Sinckler, 2 Shota Horie, 1 Scott Sio
Replacements: 16 Lachlan Boshier 17 Kieren Brookes, 18 Jack Cornelsen, 19 Fabian Holland, 20 Craig Millar, 21 Liam Mitchell, 22 Liam Mitchell, 23 Virimi Vakatawa
Fiji starting lineup: 15 Ilaisa Droasese, 14 Selestino Ravutaumada, 13 Waisea Nayacalevu (c), 12 Iosefo Masi, 11 Semi Radradra, 10 Caleb Muntz, 9 Frank Lomani, 8 Viliame Mata, 7 Kitione Salawa, 6 Lekima Tagitagivalu, 5 Albert Tuisue, 4 Isoa Nasilasila, 3 Luke Tagi, 2 Tevita Ikanivere, 1 Eroni Mawi
Replacements: 16 Samuel Matavesi, 17 Peni Ravai, 18 Mesake Doge, 19 Meli Derenalagi, 20 Vilive Miramira, 21 Simione Kuruvoli, 22 Waisea Nayacalevu, 23 Sireli Maqala
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Valentine’s Day potentially hazardous asteroid 2024 BR4: an image – 4 Feb. 2024
"This 130m – 300m large asteroid will reach its minimum distance (4.6 million of km, about 12 times the average lunar distance) from us on 14 Feb. 2024, around 11:00 UTC (source: Nasa/JPL). Of course, there are no risks at all for our planet."
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JUICE Prepares for a first of its kind double-flyby next year. A Jupiter-bound mission adjusted its course last week…for a rendezvous with Earth. The European Space Agency’s (ESA) Jupiter Icy moons Explorer (JUICE) fired its thrusters for 43 minutes on Friday, November 17th. This sets the mission up for a first of its kind double-flyby next year on August 23rd, as it passes the Moon and then the Earth to pick up momentum. The mission is the European Agency’s first-ever mission to Jupiter. ESA has some experience with outer solar system exploration with the Huygens Titan explorer and lander, which hitched a ride to the Saturn system with NASA’s Cassini mission. A Heavy Mover Weighing in a 6,070 kilograms (spacecraft dry mass, plus fuel and payload adapter), JUICE is one of the heaviest ever planetary exploration missions mass-wise. The course correction was also a crucial test of the main engine in deep space. Now, engineers will assess if JUICE needs another smaller burn in May to tweak its trajectory prior to the Earth-Moon flyby. A simulation of Juice’s flyby past the Earth and the Moon next August. Credit: ESOC “This manoeuvre used up roughly 363 kilograms of fuel—or almost exactly 10% of the 3,650 kilograms of fuel that JUICE launched with,” says Julia Schwartz (ESOC Mission Flight Dynamics Engineer) in a recent press release. “It was the first part of a two-part manoeuvre to put JUICE on the correct trajectory for next summer’s encounter with Earth and the Moon. This first burn did 95% of the work, changing JUICE’s velocity by almost 200 m/s.” JUICE used a thruster burn in the past, to help free its stuck RIME (Radar for Icy Moons Exploration) antenna. JUICE’s stuck RIME antenna, with Earth in the background. Why Flybys Planetary flybys are a crucial and efficient way to get spacecraft to their destinations. Instead of carrying the mass of extra fuel, a mission can use the gravity of a massive world to simply gain momentum and sling it towards its target. The August 2024 flyby comes 16 months after its April 14th, 2023 launch from the Guiana Space Center. Other missions including Cassini and Juno have used an Earth flyby to pickup speed in the past, but the added bonus of a close inbound lunar flyby is a first. Expect to see some great images from the spacecraft of the Earth-Moon pair, as researchers will likely take the opportunity to use the flyby to calibrate and test instruments aboard the spacecraft. JUICE will first pass the Moon, and will then pass the Earth 36 hours later. On Earth flyby, the mission will pass close enough that well-placed observers using binoculars or a telescope may see the mission as a fast-moving ‘star’. This first-of-its-kind maneuver is known as a ‘LEGA’ or Lunar-Earth Gravitational Assist. Osiris-REX flies past Earth. Credit Gianluca Masi/Virtual Telescope Project The Timeline to Jove If this burn was accurate enough, it could put gravity in the driver’s seat. JUICE won’t need to use its engines again until it arrives at Jupiter in 2031. After 2024, JUICE will make a flyby past Venus in 2025, and then two more flybys past the Earth in 2026 and 2029. A timeline of JUICE’s journey to Jupiter. Credit: ESA. Arrival at Jupiter and the Final Fate of JUICE Then comes the biggest test of the spacecraft’s main engine. In 2031, just 13 hours after the spacecraft’s first pass near Ganymede and arrival in the Jovian system, JUICE will need to change velocity by a full one kilometer a second—five times bigger than this month’s change. JUICE’s objective is to explore the icy moons of Jupiter: Europa, Ganymede and Callisto. These moons have only been briefly seen up close during the Voyagers, Cassini, Juno and New Horizons flybys. The enigmatic moons may harbor extensive subsurface oceans, and—just perhaps—chemistry conducive to life. JUICE carries a suite of instruments to probe the moons including the RIME radar sounder, the first ever such instrument to fly to Jupiter. RIME will be able to provide depth and thickness analysis for the ice and oceans of the Jovian moons. New Horizons spies Io and Europa during its Jupiter flyby. Credit: NASA/APL/SwRI Powering JUICE at Jupiter is also challenging, as the Sun is much fainter in the outer solar system. Like NASA’s Juno, JUICE is also solar-powered. The mission has two huge, folding cruciform-shaped solar panels. These will provide 50 watts of energy per square meter at Jupiter. Power efficiency at Jupiter’s distance from the Sun drops to just 3% of that received near the Earth. The mission will make 35 flybys past the three moons, before settling into its final orbit around Ganymede in late 2034. JUICE will be joined by NASA’s Europa Clipper Mission, launching late next year and arriving at Jupiter just before JUICE in 2030. Watch for JUICE, briefly visiting our homeworld next summer. Catch ESA’s JUICE documentary dropping on YouTube on November 23rd: The post ESA’s Juice Mission is Approaching Earth. Why Has it Come Home Before Visiting Jupiter? appeared first on Universe Today.
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Gaznevada, una voce da non dimenticare
Contesto storico
Il 1977 è stato un anno difficile per il nostro paese, caratterizzato da un diffuso malessere sociale. Un anno ricco di eventi, spesso tragici, legati ad episodi di violenza e terrorismo.
A febbraio esplode, infatti, la protesta delle frange estremiste del Movimento Studentesco, che si muove dalla protesta contro la riforma scolastica del ministro Malfatti: all’Università di Roma scoppiano scontri e violenze. Successivamente, durante un’altra manifestazione a Bologna, viene ucciso lo studente Francesco Lorusso. E ancora, durante gli scontri che continuano in città, le forze dell’ordine fanno irruzione nella radio locale “Radio Alice”, imponendo la fine alle trasmissioni.
A maggio perde la vita la giovane Giorgiana Masi, durante un corteo radicale dove avvengono degli scontri violenti. Si verificano anche altri attentati terroristici nei quali vengono uccisi Fulvio Croce, presidente degli avvocati di Torino, e Carlo Casalegno, direttore del quotidiano “La Stampa”.
Ma il 1977 è anche un anno di novità:
nel campo dell’informatica: il computer diventa personal ed il primo personal computer per il mercato di massa è stato il Commodore PET introdotto nel gennaio del 1977; in TV: il primo gennaio 1977 è andata in onda l’ultima puntata di Carosello, il programma televisivo andato in onda per 20 anni a partire dal 3 febbraio 1957 che conteneva dei filmati, spesso comici, o intermezzi musicali seguiti da messaggi pubblicitari. È anche un anno molto interessante dal punto di vista letterario: ricordiamo la pubblicazione di Avere o essere, dello psicanalista Erich From.
In questo contesto nacquero i Gaznevada
Underground è la parola chiave per parlare dei Gaznevada. Innanzitutto “Going Underground” è il titolo di uno dei loro brani più famosi, tratto dal secondo disco Sick Soundtrack (è il 1980), ma soprattutto è una parola che racchiude tutto il percorso musicale e culturale che i Gaznevada hanno attraversato, in Italia, come una cometa caleidoscopica.
1977-1979: Dalla nascita al Bologna Rock Il gruppo si forma a Bologna verso la fine del 1977 nell’ambito della scena musicale locale e come evoluzione del Centro d’Urlo Metropolitano, formazione rock movimentista autrice di un unico brano Mamma dammi la benza (album: Sarabanda” etichetta: “Humpty Dumpty” produzione: Radio Alice), registrato in Fonoprint e pubblicato su cassetta in occasione del Convegno sulla Repressione del settembre 1977. Nel corso di questa manifestazione si esibiscono dal vivo con il brano “Mamma dammi la benza” dando vita a quello che verrà definito il “Rock demenziale” e che vedrà negli Skiantos i maggiori esponenti del genere.
Il loro ritrovo è la casa occupata, in Via Clavature 20, al primo piano, a Bologna denominata “Traumfabrik”, nome ideato dal fumettista Filippo Scozzari che diviene ben presto una sorta di Factory frequentata da fumettisti, disegnatori, scrittori, musicisti, fotografi e video maker, nonché sede del fan-club della band.
Due mesi dopo l’esibizione al Convegno sulla Repressione, nel novembre del 1977, di ritorno da un viaggio a Londra di alcuni componenti della band, il gruppo decide di cambiare il nome in “Gaznevada”, ispirandosi ad un racconto di Raymond Chandler dal titolo Nevada Gas. La formazione originaria era costituita da sette elementi: Alessandro Raffini (Billy Blade), Ciro Pagano (Robert Squibb), Giorgio Lavagna (Andy Droid, successivamente Andrew Nevada), Marco Dondini (Bat Matic), Gianpietro Huber (Johnny Tramonta) e Gianluca Galliani (Nico Gamma).
Nei primi anni frequenti sono i fraintendimenti ideologici da parte della sinistra italiana, che non vedeva di buon occhio l’ondata punk che stava investendo l’Italia di allora e i Gaznevada che con spirito situazionista ostentavano vestiti neri, spille e catene, non ne furono immuni.
È di questo periodo, marzo 1978, il concerto “Gaznevada sing Ramones”, svoltosi per tre serate consecutive al Punkreas di Bologna, uno scantinato nel centro storico della città, nel quale la band si esibì suonando per ore solo “cover” dei brani dei Ramones con brevi pause tra un pezzo e l’altro come sui dischi originali, senza sosta e a ritmo velocizzato rispetto ai brani della band americana..
Fu proprio in quell’occasione che furono avvicinati dal neo-produttore Oderso Rubini che propose loro di registrare una serie di brani inediti, alcuni già eseguiti dal vivo, e che furono registrati negli studi, approntati in un garage della centrale via San Felice a Bologna, della neonata Harpo’s Bazar, poi Italian Records. Nel marzo del 1979 viene pubblicato il primo album dei Gaznevada su supporto cassetta k7 e dal titolo Gaznevada. Da lì a breve Gianluca Galliani abbandona la band.
Il 2 aprile 1979 i Gaznevada partecipano al Bologna Rock, un festival che si svolse al palasport di Bologna e che vide sul palco i migliori gruppi dell’allora scena punk rock e new wave bolognese. Fra questi vi erano Windopen, Luti Chroma, Skiantos, Bieki, Naphta, Confusional Quartet, Andy J. Forest, Frigos e Cheaters
Nella primavera del 1979, anche Gianpietro Huber abbandona il gruppo e viene sostituito al basso da Marco Bongiovanni (Chainsaw Sally, in seguito Marco Nevada)
Con l’arrivo del nuovo bassista i Gaznevada tornano in studio per registrare, nell’autunno del 1979, il loro primo singolo Nevadagaz, contenente nel lato B l’inedito presentato al Bologna Rock Blue TV Set.
1980-1981: Sick Soundtrack e Dressed to Kill Il secondo album Sick Soundtrack (1980), anticipato dal singolo Nevada Gaz/Blue TV Set, li impone all’attenzione della critica come una band innovativa, capace di accogliere e rielaborare le nuove sonorità in arrivo dagli Stati Uniti e dal Regno Unito[4]. Lo stile del disco era fatto di suoni nevrotici, sax molto ruvidi, ritmi quasi funk, influenze new wave (Talking Heads) e no wave, ma anche elettroniche, influenze rielaborate e fatte proprie in modo del tutto originale.
La loro immagine noir/fantascientifica accresce la curiosità e il successo in alcuni ambienti della critica musicale dell’epoca e nella audience di nicchia legata alla new wave e al punk. Nel 2012 l’album Sick Soundtrack verrà inserito da Rolling Stone Italia tra i migliori 100 dischi di rock italiano. Alle prime mille copie del 33 giri era allegato un singolo 7″ inciso su una sola facciata, con il brano I See My Baby Standing on a Plane eseguito dagli stessi Gaznevada con lo pseudonimo “Billy Blade and the Electric Razors”, gruppo rockabilly che successivamente si esibirà in alcune occasioni dal vivo con membri dei Gaznevada e dei Confusional Quartet. Dall’album Sick Soundtrack viene anche prodotto un video per il brano “Shock Antistatico”.
È di questo periodo la vignetta di Andrea Pazienza pubblicata sul Male che li ritrae in concerto su un asteroide piatto che fluttua nello spazio. Molti anni dopo, nel 2002, il regista Renato De Maria, anch’egli frequentatore della Traumfabrik di quegli anni, realizzerà il film “Paz!”, sulla vita e l’arte di Andrea Pazienza, e inserì nella colonna sonora il brano Japanese Girls estratto dall’album Sick Soundtrack.
Nel 1980 Ciro Pagano (Robert Squibb), Marco Bongiovanni (Chainsaw Sally), Marco Dondini (Bat Matic) suonano rispettivamente chitarra, basso e batteria per Edoardo Bennato nel brano Uffà! Uffà!, all’interno dell’album omonimo, partecipando anche al videoclip realizzato per il brano. Nello stesso anno compaiono nel film Si salvi chi vuole per la regia di Roberto Faenza con Claudia Cardinale.
Nel 1981 i Gaznevada pubblicano sempre con l’etichetta Italian Records e la produzione di Oderso Rubini il mini-LP Dressed to Kill, che si può considerare la continuazione del percorso musicale/artistico intrapreso dalla band con Sick Soundtrack e allo stesso tempo la sua conclusione. Il disco, ispirato all’omonimo film di Brian De Palma, è un “concept” dalle influenze no wave ed elettroniche dominanti di quel periodo. L’intero album sarà registrato e mixato a Bologna negli studi della Fonoprint.
Nell’estate del 1981 i Gaznevada partecipano, con vestiti e trucco ispirati ai samurai giapponesi, al festival “Electra 1. Festival per i Fantasmi del Futuro”, che si svolse a Bologna tra il 17 e il 21 luglio e al quale, oltre ai Gaznevada parteciparono diversi artisti di spicco della scena musicale new wave internazionale: Bauhaus, DNA, Brian Eno, Peter Gordon, Chrome, The Lounge Lizards e gli italiani: N.O.I.A., Rats, Band Aid oltre al gruppo teatrale Magazzini Criminali.
Nel 1982 Giorgio Lavagna (aka Andy Nevada) lascia la band per proseguire la sua esperienza musicale con il gruppo elettronico “The Stupid Set” dei quali fu fondatore e i Gaznevada iniziano un percorso sonoro diverso, che rompe in qualche modo gli schemi con il proprio passato.
Escono contemporaneamente il singolo 7” Ragazzi dello Spazio e il Mix 12” (Black Dressed) White Wild Boys, quest’ultimo dalle sonorità funky ed entrambi cantati in italiano. Successivamente partecipano con il brano inedito Detectives che interpreteranno anche nel ruolo di attori, al musical cinematografico Pirata!, per la regia di Paolo Ricagno e presentato l’anno successivo alla Biennale di Venezia.
1983: Svolta pop e italo disco La vera svolta musicale avviene nel 1983 con il brano I.C. Love Affair contenuto nell’album Psicopatico Party. Il brano, ad oggi considerato una “cult track” della musica clubbing, e suonata da numerosi dj di levatura internazionale, ottiene un notevole successo e proietta il gruppo nelle classifiche di vendita e di gradimento. Nel frattempo, poco dopo l’uscita dell’album, anche Marco Dondini (Bat Matic) abbandonerà il gruppo sostituito da Gianni Cuoghi (ex batterista dei Confusional Quartet).
Grazie al successo di I.C. Love Affair firmano un nuovo contratto con la casa discografica EMI e partecipano ospiti a numerosi programmi televisivi tra cui il Festivalbar. Successivamente usciranno altri due singoli Special Agent Man e nel 1984 Ticket To Los Angeles prima di realizzare nel 1985 Back To The Jungle il primo album per la EMI. L’album conteneva il brano Living in The Jungle che fu pubblicato come singolo ed ebbe un discreto successo di vendita e di pubblico.
Dal singolo venne prodotto un video per conto della RAI che divenne sigla del programma per ragazzi Cartoni magici in onda tutti i giorni su Rai 1. La regia era di Renzo Martinelli e gli inserti di animazione curati da Bruno Bozzetto. Living in the Jungle arrivò al 1º posto nella categoria ‘Video-clip’ del mensile Musica e dischi e venne premiato per la sua realizzazione e gli effetti speciali. Dall’album Back to the Jungle sarà estratto anche il singolo Mary is a Clerk.
Lo stesso anno compaiono nel film Dolce Assenza di Claudio Sestieri con Jo Champa e Sergio Castellitto. Per la colonna sonora del film realizzano anche una versione ad hoc del brano Railway Station Boy contenuto nell’album Back To The Jungle. L’anno successivo nel 1986 viene realizzato il singolo Sex Sister primo ed unico disco interamente prodotto dai Gaznevada.
Nel 1987 con l’uscita di Gianni Cuoghi e di Alessandro Raffini (Billy Blade) e l’ingresso, alla voce, di Nicola Guiducci, dj e fondatore del Plastic, storico locale di Milano, la formazione subisce un’ultima e definitiva variazione di organico e della band originale restano solo Ciro Pagano e Marco Bongiovanni. Lo stesso anno i Gaznevada entrano nuovamente in studio e realizzano un nuovo album per conto della CBS e prodotto da Guido Elmi, storico produttore di Vasco Rossi.
Al termine del 1987 viene pubblicato il singolo Thrill Of The Night contenuto nell’album Strange Life il quarto ed ultimo album della band in uscita nel 1988 e da cui verranno estratti altri due singoli, Sometimes e Jimmy Boy.
Dopo i Gaznevada Terminata l’esperienza Gaznevada, nel 1988, Ciro Pagano si dedicherà a diverse produzioni nell’ambito della dance e successivamente darà vita al gruppo techno Datura mentre Marco Bongiovanni produrrà, tra gli altri, il progetto italo house “DJ H feat.Stefy” Successivamente, dopo anni di silenzio, nel 2002 esce per la EMI Dance Factory un nuovo inedito dei Gaznevada: il singolo di matrice elettronica Dance no Dance. La produzione artistica è dei Datura mentre la copertina, che richiama la grafica di Sick Soundtrack, è curata da Giorgio Lavagna, primo cantante del gruppo.
Nel 2020 a quarant’anni dalla prima pubblicazione viene ristampato, su etichetta Italian Records, e per conto di Expanded Music, l’album Sick Soundtrack in versione limitata e remasterizzata. Da lì a breve viene anche pubblicata su vinile la cassetta Gaznevada, primo lavoro della band.
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In cerca delle Perseidi di San Lorenzo
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"San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla" (X agosto, Giovanni Pascoli) Come sempre ad agosto torna la notte di San Lorenzo, tra le più spettacolari per ammirare le cosiddette stelle cadenti. Il 10 agosto celebra il giorno in cui avvenne la scomparsa del santo, uno dei sette diaconi di Roma, che venne messo sulla graticola il 10 agosto del 258 dopo Cristo per volere dell'imperatore romano Valeriano. Le stelle cadenti si possono vedere fino a un centinaio all'ora e oltre e, sebbene la notte di San Lorenzo cada esattamente il 10 agosto, in realtà il momento migliore per osservarle è tra l'11 e il 13 agosto. Quest'anno il picco massimo di attività si verificherà prima dell'alba di domenica 13, quando le scie luminose che si vedono nel cielo, che in realtà sono polveri e piccoli frammenti di corpi celesti che si accendono quando entrano in contatto con l'atmosfera terrestre. Lo sciame meteorico delle Perseidi, conosciuto anche come Lacrime di San Lorenzo, resta in attività tra il 17 luglio e il 24 agosto, come specificato dall'astrofisico Gianluca Masi La notte di San Lorenzo è ricca di stelle cadenti perché la Terra attorno al 10 agosto transita nei pressi dell'orbita della cometa Swift-Tuttle, dove sono presenti ricche nubi di pulviscolo e detriti rilasciati dopo ogni suo passaggio, infatti la concentrazione diventa maggiore subito dopo un nuovo transito, che si verifica una volta ogni 133 anni. L'ultimo “saluto” della cometa Swift-Tuttle al nostro pianeta è avvenuto nel 1982, mentre il prossimo è atteso per il 2126 e durante l'attraversamento di queste nubi di detriti si verificano picchi di meteore che possono raggiungere un tasso orario superiore a 100, ciò significa che si possono ammirare anche più di cento meteore all'ora grazie alle Perseidi. Read the full article
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Il giorno uguale alla notte, l'equinozio d'autunno spiegato da Gianluca Masi
di Gianluca Masi, astronomo Alle ore 14:44 del 22 settembre, il Sole, nel suo moto apparente tra le stelle lungo l’eclittica (ovvero la proiezione in cielo dell’orbita della Terra), incrocia da Nord verso Sud l’equatore celeste (ossia la proiezione in cielo dell’equatore della Terra). Un traguardo importante, che segna l’arrivo astronomico di una nuova stagione: l’autunno per l’emisfero nord…
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l'eclissi
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Sun and Moon put on a show with 4 eclipses in 2022
Sun and Moon put on a show with 4 eclipses in 2022
2022 promises to be a year full of astronomical events not to be missed. The Moon and the Sun will give the show, playing hide and seek offering four spectacular eclipses, two of which are also visible from Italy. There will also be abundant meteor showers ready to illuminate the celestial vault and even an unusual parade of planets in early summer. To remind us of the dates to mark on the…
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Este viernes disfruta una «Luna llena de fresa» y un eclipse lunar penumbral
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Este viernes disfruta una «Luna llena de fresa» y un eclipse lunar penumbral
Este viernes, el cielo nos deleitará: tendremos una luna llena de fresa en el cielo. Esto se conoce en algunas partes del mundo como un «eclipse lunar penumbral».
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A cloud of debris emerges from Dimorphos following the DART impact. Credit: Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (ATLAS) in Hawaii
Spaceweather.com Time Machine - September 27, 2022
... This was the result of the 1,340-pound spacecraft‘s plunging into Dimorphos at 14,000 mph. Most of the debris is probably asteroid dust, but some of DART may be in there, too. A similar video was recorded by the 1-meter Lesedi telescope in South Africa.
Mission scientsts say DART hit the asteroid less than 17 meters off center. Think about that: 17 meters off at a distance of 11 million kilometers. NASA still has the right stuff.
Now that the dust has cleared, astronomers are monitoring Dimorphos's orbit to find out whether or not it has changed in response to the strike. Even a slight shift would prove that human tech can alter an asteroid's trajectory--a possible strategy for future Planetary Defense.
more images: from Gianluca Masi using the Klein Karoo Observatory in South Africa; from Ernesto Guido using a remotely controlled 0.61-meter telescope in Chile.
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