#Giacomo Guardi
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bottegapowerpoint · 6 months ago
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Giacomo Guardi, View of the Isola di San Michele in Venice
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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Comunque ogni tanto la fanno quella cosa di fare guadare ai personaggi di una fiction rai un'altra fiction rai (vedi Gemma di MF che guarda La Porta Rossa) io morirei se lo facessero in un profe con MF
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lemuseum · 2 years ago
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karneval-venedig · 2 months ago
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Der Markusplatz in Venedig
🎨 Giacomo Guardi
⏳ Ca. 1780-1810
📍 Städel Museum
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gregor-samsung · 2 years ago
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RESPONSABILITÀ E DOVERI
di Antonio Gramsci
“ La convinzione che il regime fascista sia pienamente responsabile dell'assassinio del deputato Giacomo Matteotti, così come è pienamente responsabile di innumerevoli altri delitti non meno atroci e nefandi, è ormai incrollabile in tutti. L'indignazione sollevata da un capo all'altro d'Italia dal nuovo misfatto è rivolta non soltanto contro i masnadieri che hanno rapito in pieno giorno, a Roma, l'on. Matteotti per assassinarlo, non soltanto contro i camorristi che, minacciati dalla parola accusatrice del deputato unitario, ne hanno voluto la soppressione, ma contro tutto un metodo di governo, contro tutto un regime che si regge e si difende con organizzazioni brigantesche, che contrappone alle critiche avversarie le sanguinose imprese della sua mano nera, che adopera sistematicamente il bastone o il pugnale o la benzina per far tacere le voci moleste. Il governo tenta disperatamente di respingere da sé ogni responsabilità ed ogni colpa, il fascismo tenta di provare la propria innocenza condannando gli esecutori materiali del delitto. Tentativi puerili. Bisognava non esaltare la balda Gioventú sportiva che organizzò freddamente e compi l'orrenda strage di Torino; bisognava non esaltare e non sottrarre ad ogni punizione i banditi che da due anni terrorizzano l'Italia; bisognava poter governare senza ricorrere ogni giorno al delitto. Ma nella confessione stessa del governo di non poter rinunciare alle proprie bande armate, di non poter restituire una legge al popolo italiano, di non poter vivere senza far pesare sul popolo la minaccia permanente della violenza e dell'arbitrio, di dover sempre esaltare la virtú del ferro e del piombo, è la prova definitiva della colpa del regime. E la coscienza del popolo è insorta contro tutti i colpevoli. Anche i filofascisti, difensori per professione e per definizione di tutta l'opera del governo, hanno dovuto per un certo tratto seguire la corrente; ma il loro scopo era evidente ed è ormai raggiunto: impedire che il regime fosse travolto dalla stessa ondata di indignazione che ha travolto gli assassini. Invece tutti i partiti d'opposizione si sono immediatamente schierati, alla testa delle loro forze, contro il governo, contro il fascismo. Essi hanno compreso, al pari della grande maggioranza degli italiani, che, per eliminare il delitto dalla scena politica, occorre eliminare le cause del delitto, occorre il disarmo delle guardie bianche, la dispersione delle centrali di brigantaggio: la distruzione, cioè, di tutte le forze che tengono in piedi il fascismo. Questa esatta valutazione della situazione e delle necessità dell'ora imponeva ai partiti d'opposizione dei doveri, dei sacri doveri che non sono stati compiuti. Il tragico episodio ha dimostrato che è necessario proteggere la vita e l'incolumità personale dei cittadini seriamente minacciate dal fascismo. Alla commozione di tutto il popolo non è estranea la sensazione precisa di questa minaccia particolarmente grave per gli operai ed i contadini, minaccia che non scomparirà fino a quando il fascismo non sarà eliminato dal governo. Ebbene, che cosa hanno fatto le Opposizioni per raggiungere qualche risultato concreto? Esse si sono irrigidite in una posizione di attesa, con la speranza forse che lo scandalo dilagante sarebbe bastato da solo a colpire a morte il governo fascista. È certo che questa è un'illusione. Il governo fascista è riuscito fino ad ora a rimanere in piedi soltanto per la forza delle sue squadre armate e saranno le squadre armate che lo difenderanno fino all'estremo. L'attesa passiva è dunque una colpa. Se le Opposizioni borghesi non hanno forze organizzate per scendere in lotta, le Opposizioni proletarie possono contare sull'esasperazione di tutta la classe lavoratrice non piú disposta a sopportare una tirannia feroce. Bisogna saper raggiungere, attraverso lo stato d'animo che s'è venuto in questi giorni formando, l'unità della classe lavoratrice, unità indispensabile al raggiungimento della vittoria. “
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Testo dell’articolo apparso senza firma su «Stato Operaio» del 19 giugno 1924.
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mea-gloria-fides · 2 years ago
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Isola di San Mattia : Giacomo Guardi (Venezia 1764 - 1835) 
“In that book which is my memory, On the first page of the chapter that is the day when I first met you, Appear the words, ‘Here begins a new life'”. La Vita Nuova.
fortheloveofsangiobbe
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valentina-lauricella · 1 year ago
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Secondo me la nuova versione del biopic del Leo che si sta girando in questi giorni, andrà a finire a pizza e fichi (tarallucci e vino, micio micio bau bau), con Fanny Targioni Tozzetti (Giusy Buscemi, con l'aria schietta e comprensiva e non da femme fatale) che dirà al Leo (Leonardo Maltese): "Tu per me sei un amico, a te ci tengo moltissimo, e proprio come amica ti dico che mi sono accorta di come guardi Antonio Ranieri (Cristiano Caccamo) e di come lui ha cura di te; quindi, abbi il coraggio di guardare dentro te stesso, e vivi quell'amore che fino ad ora è sembrato sfuggirti, perché ancora non ne avevi riconosciuto il vero oggetto. Io sono innamorata di Antonio, ma sono una donna ragionevole, e capisco che voi due, insieme, sareste felici, quindi non voglio in alcun modo separarvi o ritardare la vostra unione. Faccio un passo indietro, per la vostra serenità. Quando ci si trova davanti a un amore come il vostro, che l'ipocrisia della società costringe a nascondere e al quale essa crea mille ostacoli, è naturale, avendo un minimo di sensibilità, volerlo proteggere." Altro che "Giacomo puzzava" ed "era single perché era gobbo"...
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iltorosiamonoi · 3 months ago
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Il Napoli fissa il prezzo di Simeone,c'è il si di Conte
Giovanni Simeone non riesce a trovare spazio nel nuovo Napoli di Antonio Conte. L’argentino è chiuso da Romelu Lukaku, ma non può essere considerato nemmeno il vice del belga perché in concorrenza con Giacomo Raspadori. Legittimo che il centravanti si guardi intorno e che possa valutare altre soluzioni. Non è un mistero che il Torino di Urbano Cairo sia sulle tracce del Cholito dopo l’infortunio…
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comeminavagante2 · 7 months ago
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Cara T,Sono stati giorni difficili ma non ce n'è stato uno in cui io non abbia pensato a te.Sono sfinita dalle complicazioni che la vita mi sta presentando e, ogni giorno, mi chiedo cosa mi diresti se potessi parlare. Sono quasi sicura di aver sbagliato tutto nella mia vita.Ho lasciato che decidessero gli altri per me.Prima mio padre, poi mio marito e poi é stato troppo tardi per invertire la rotta. Più passa il tempo, più diventa difficile spiegarla questa mia vita, queste catene invisibili che mi tengono relegata in un angolo. Sono quella che sbaglia sempre, quella degli errori imperdonabili.Credo di aver sbagliato tutto anche con Giacomo, sul quale non ho più nessun controllo. Mi dico che ho sempre fatto tutto il possibile, che la mia rigidità é frutto non solo della educazione ricevuta ma anche degli eventi che hanno distrutto il nostro rapporto.Tu lo sai bene, quante volte mi hai ascoltata e consolata,consigliata.Ho stretto i denti per anni, ripetendomi che"col tempo cambierà".Il tempo �� passato e le cose sono cambiate solo in peggio.Sono stanca T.Lo so che ti sembra una bestemmia.Perché io non sono prigionera del mio corpo e di una malattia infame,che posso camminare, mangiare, parlare, ridere,abbracciare chi amo, venire da te ogni fine settimana a stordirti con le mie chiacchiere.Lo so che dire a te tutte queste cose é stupido,E probabilmente mi diresti"vaffanculo Giò Giò".Ma io a te non ho mai nascosto niente,Né posso farlo ora.Perché tu,se mi guardi negli occhi, capisci subito cosa mi passa perla testa.L'unica consolazione che ho é che finalmente ho trovato la pace sul piano sentimentaleHo smesso di credere, per cui non do spazio a nessuno, non faccio avvicinare nessuno, vivo al riparo da tutto e mi evito problemi, complicazioni...e lacrime.Che di lacrime ne ho versate anche troppe.Mi sono arresa all' idea che nella mia vita non entrerà più nessuno,con buona pace di tutto quello che avrei ancora da dare.É stupido lo so,e so che se potessi parlare mi diresti di non dire cazzate che non posso scegliere di chiudermi adesso,Ma a una certa ti stanchi anche.E io almeno da un lato meritavo la pace,ho scelto di trovarlo proprio dal lato in cui ho sofferto di più. Basto a me stessa, lo saiQuello che mi manca di più ora é quello che avevamo NoiLa nostra Amicizia, il nostro sorreggerci a vicenda. Ci siamo conosciute troppo tardi, abbiamo avuto troppo poco tempo insieme da vivere come volevamo.Io sono grata di poter venire da te e stringerti Di poter vedere l' Amore nei tuoi occhi, sentirlo in quella stanzaFa male vederti così ma nello stesso tempo, poter stringere la tua mano e guardarti negli occhi é qualcosa a cui non rinuncio.Mi manca quello che avevamo, mi manca la tua voce e a volte la tua presenza fisica in alcune situazioniMa so che con il cuore ci sei e questo mi bastaMi hai trovata accartocciata,a pezzi e mi hai aiutata a rimettermi in piedi, a non mollare. É un momento difficile, piango spesso, sono fuori di me e credo nessuno abbia capito quantoE non posso dirlo neanche a te ora, cerco di nasconderlo perché non devi mai e poi mai sentirti parte del mio doloreMa soffro molto anche per te, per tutto quello che ti é stato toltoEd é profondamente ingiustoVederti da un lato mi consola, dall' altro mi spacca il cuore in due ogni voltaMa l' Amore é amore e voglio viverti ogni istante che possoPerché ti sono Amica, perché non ti lascio solaPerché finché avrai piacere di vedermi arrivare, io sarò lì con te.❤️ Balleremo sul mondo Sempre
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ilterzouomo · 8 months ago
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...Lasciando da parte lo spirito e la letteratura, di cui vi parlerò altra volta (avendo già conosciuto non pochi letterati di Roma), mi ristringerò solamente alle donne, e alla fortuna che voi forse credete che sia facile di far con esse nelle città grandi.
V'assicuro che è propriamente tutto il contrario.
Al passeggio, in Chiesa andando per le strade, non trovate una befana che vi guardi.
Io ho fatto e fo molti giri per Roma in compagnia di giovani molto belli e ben vestiti.
Sono passato spesse volte, con loro, vicinissimo a donne giovani: le quali non hanno mai alzato gli occhi; e si vedeva manifestamente che ciò non era per modestia, ma per pienissima e abituale indifferenza e noncuranza: e tutte le donne che qui s'incontrano sono così.
Trattando, è così difficile il fermare una donna in Roma come a Recanati, anzi molto più, a cagione dell'eccessiva frivolezza e dissipatezza di queste bestie femminine, che oltre di ciò non ispirano un interesse al mondo, sono piene d'ipocrisia, non amano altro che il girare e divertirsi non si sa come, non la danno (credetemi) se non con quelle infinite difficoltà che si provano negli altri paesi.
Il tutto si riduce alle donne pubbliche, le quali trovo ora che sono molto più circospette d'una volta, e in ogni modo sono così pericolose come sapete."
Giacomo Leopardi
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i-help-you · 11 months ago
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Caro Giacomo, questa è la parte più difficile probabilmente, detta da me che amo scrivere, non è facile concretizzare in poche parole quello che si prova, e mi stupisce che tu sia riuscito a farlo un paio di volte;
Ma sai cos’è? E facile collegare un frase, un aforismo, a un sentimento, a un ricordo, e quando ne senti il bisogno che riesci a inventarlo;
Non chiedermi perché ora ne sento il bisogno, viene così e basta, certe cose ti entrano dentro, come quando guardi una foto, in un attimo, rivivi le stesse emozioni, i ricordi, come se l’avessi appena vissuto, come se certi momenti, non se ne fossero mai andati, in un attimo e tutto così chiaro, limpido e avvolgente.
Non so cosa voglia dirti, non so manco quello che sento in questo momento, ed è forse per questo che ne sento il bisogno.
Partiamo dall’inizio;
Sai, stavo guardando le nostre foto, pensavo a cosa regalarti al nostro anniversario, se mai ci arriveremo, e ci sono pure arrivata, ho pensato perché non scriverli qualcosa? Perché non fare qualcosa che veramente mi appartiene,in mesi dove tutto ciò che era mio, non fa più parte di me, e scivolato tutto così lentamente, ma allo stesso tempo velocemente, che nessuno si è reso conto, che sto affondando, in un mare di vuoto.
Nessuno realmente mi ha teso la mano, mentre io scendo sempre di più, e dai, ora tu dirai, ma che ti passa per la testa? Cosa ti turba? E io ti risponderò nulla.
Ci sono troppe cose che mi tormentano, cose che pensi di sopprimere, di non farci caso, ma ci sono, sono lì e mi tirano sempre più giù, non so neanche se avrò mai il coraggio di mandarti questa lettera, non so neanche se avrò mai la lucidità di parlartene , perché alla fine di tutto, rimango io, solamente io.
Non c’è modo per salvarmi, non c’è modo di aiutami, non mi serve parlare, non ho bisogno di niente, tranne che di me stessa.
Ed è difficile da capire, ora mi dirai, e allora perché mi dici queste cose ?
Perché voglio tu sappia, che non sto bene, e non so se starò mai veramente bene, che quando sto così, allontanò tutti, mi faccio odiare, faccio finta di nulla, mentre mi crolla tutto addosso, perché e l’unico modo per non mentirti, quando mi chiedi come sto.
E l’unico modo, per essere sempre e solo io, ed è giusto così.
Non ti voglio far del male, so che non può comprendermi nessuno realmente ed è per questo che ti scrivo, l’unica cosa che mi resta.
-Me
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bottegapowerpoint · 11 months ago
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Giacomo Guardi, The Island of Burano
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jardaworksgallery · 1 month ago
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My favorite music:
Nessun dorma is an aria from the last act of Giacomo Puccini's opera Turandot. The title of this aria means Let no one sleep. The name is derived from Princess Turandot's exclamation that no one in Beijing should sleep until the name of the mysterious Prince Calaf is discovered. The aria became popular in 1990 when Luciano Pavarotti interpreted it as the musical theme of the FIFA World Cup in Italy.
Nessun dorma! Nessun dorma! Tu pure, o, Principessa, nella tua fredda stanza, guardi le stelle che tremano d'amore e di speranza.
Ma il mio mistero è chiuso in me, il nome mio nessun saprà! No, no, sulla tua bocca lo dirò quando la luce splenderà! Ed il mio bacio scioglierà il silenzio che ti fa mia! (Il nome suo nessun saprà!... e noi dovrem, ahime, morir!) Dilegua, o notte! Tramontate, stelle! Tramontate, stelle! All'alba vincerò! vincerò, vincerò!
Luciano Pavarotti
was born in Modena, Italy, the son of an amateur singer and baker. He was one of the most popular tenors ever, and his concerts were broadcast on television all over the world. He also devoted himself to charity, helped refugees and worked for the Red Cross.
Luciano inherited his talent from his father, who, although vocally sound, did not embark on a professional career due to excessive nervousness. His father encouraged him to sing from an early age, and at the age of about nine he enrolled him in the local parish choir "Gioacchino Rossini", with which he won an international competition. But he was more interested in sports than singing – especially football. And so after school, Pavarotti faced the dilemma of whether to become a professional footballer or a singer. After attending a concert by Benjamin Gigli, music eventually prevailed, and Lucianno began studying singing with the respected Professor Arrigo Polo at the age of 19 (1954). During his studies, he decided several times whether to continue singing and earned money as an elementary school teacher or as an insurance agent. 
The turning point came in 1961, when he played the role of Rudolf in Puccini's opera La bohème. This success was followed by engagements in Amsterdam, Vienna, Zurich, London and the USA. In 1972, he experienced phenomenal success when he sang the double-dashed C nine times at the Metropolitan Opera in New York in La Fille du Regiment (The Daughter of the Regiment) – the audience applauded him back in front of the curtain on 17×.
Since then, his fame and popularity have been growing. He became known for his television opera broadcasts, and his greatest popularity came from his "membership" in the star team of the Three Tenors. Together with José Carreras and Plácido Domingo, he sang at a concert at the 1990 World Cup, which was broadcast all over the world.
Pavarotti also loved modern rock and pop music, as evidenced by several of his concerts with Sting, Irish U2 and Bryan Adams, which had a positive effect on the popularization of classical music. Luciano Pavarotti was also intensively involved in charity projects that helped raise money for refugees and the Red Cross. At the end of his life, he also taught singing in his native region free of charge.
In July 2006, doctors discovered a cancerous pancreatic tumor that required immediate surgery. Although doctors announced that he was recovering, his condition was not satisfactory. On August 9, 2007, he had to be hospitalized again due to complications and died on the morning of September 6.
Source: Wikipedie.cz
youtube
Luciano Pavarotti sings "Nessun dorma" from Turandot (The Three Tenors in Concert 1994)
Renowned Italian tenor Pavarotti (1935–2007) sings the aria from the final act of Puccini's opera Turandot, live in concert with The Three Tenors in Los Angeles in 1994. Watch the full performance, newly available in digital video: https://w.lnk.to/The3TenorsLY
The Three Tenors (José Carreras, Plácido Domingo, and Luciano Pavarotti) are joined by conductor Zubin Mehta, the L.A. Philharmonic, and the L.A. Music Center Opera Chorus.
A Tibor Rudas production.
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beforevenice · 3 years ago
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I'm a million miles away, and at the same time I'm right here in your picture frame.
// Jimi Hendrix
(Giacomo Guardi - San Marco Square in Venice (ca. 1780-1810)
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mayolfederico · 5 years ago
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tredici aprile
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James Ensor, L’entrata di Cristo a Bruxelles nel 1889, 1888
  Scavare
Tra il mio pollice e l’indice la tozza penna, comoda come una pistola.
Da sotto la finestra, un suono aspro e netto quando la vanga affonda nella terra ghiaiosa: mio padre, che scava. Mi affaccio e guardo
finché la sua groppa tesa nello sforzo tra le aiuole s’abbassa, si rialza vent’anni addietro curvandosi…
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captain-fancytreebouquet · 5 years ago
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