#Francesco Guccini
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Alla fine della baldoria c'era nell'aria un silenzio strano, qualcuno ragliava con meno boria e qualcun altro grugniva piano.
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Noi e i nostri figli, con le parole di un poeta.
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"Se tutto mi uscisse, se aprissi del tutto i cancelli Farei con parole ghirlande da ornarti i capelli Ma madri e morali mi chiudono, ritorno a giocare da me Do un party, con gatti e poeti qui all' alba in via Fabbri 43" -via Paolo Fabbri 43, Francesco Guccini
#francesco guccini#poesia italiana#poesia#cantautorato#bologna#via paolo fabbri 43#musica italiana#musica
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[Francesco Guccini]
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Ma sono qui nei pensieri le strade di ieri, e tornano
Visi e dolori e stagioni, amori e mattoni che parlano
Piccola Città - F. Guccini
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Persa a cercar per sempre quello che non c’è..
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Però non la sopporto la gente che non sogna Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco E al fin della licenza io non perdono e tocco
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Sono stato costretto per una buona mezzora in un negozio ad ascoltare tutte quelle cose che chiamano 'musica' e che parla di sesso e soldi, vieni tra le mie cosce e ti prendo a schiaffi così godi.
All'uscita avevo bisogno di purificare le mie orecchie e la mia anima. Così, salito in auto ho aperto la 'mia musica' e ho scelto questa canzone, che ho fatto andare in loop fino a che non sono arrivato a casa.
Ora mi sento meglio, riconciliato con me stesso e col mondo.
#francesco guccini#musica per l'anima#ilmondochevorrei#canzone delle parole desuete#musica#poesia#Youtube
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Un'oca che guazza nel fango
Un cane che abbaia a comando
La pioggia che cade e non cade
Le nebbie striscianti che svelano e velano strade
Profilo degli alberi secchi
Spezzarsi scrosciante di stecchi
Sul monte, ogni tanto, gli spari
E cadono urlando di morte gli animali ignari
L'autunno ti fa sonnolento
La luce del giorno è un momento
Che irrompe e veloce è svanita
Metafora lucida di quello che è la nostra vita
L'autunno che sfuma i contorni
Consuma in un giorno più giorni
Ti sembra sia un gioco indolente
Ma rapido brucia giornate che appaiono lente
Odori di fumo e foschia
Fanghiglia di periferia
Distese di foglia marcita
Che cade in silenzio lasciando per sempre la vita
Rinchiudersi in casa a aspettare
Qualcuno o qualcosa da fare
Qualcosa che mai si farà
Qualcuno che sai non esiste e che non suonerà
Rinchiudersi in casa a contare
Le ore che fai scivolare
Pensando confuso al mistero
Dei tanti "io sarò" diventati per sempre "io ero"
Rinchiudersi in casa a guardare
Un libro, una foto, un giornale
E ignorando quel rodere sordo
Che cambia "io faccio" e lo fa diventare "io ricordo"
La notte è di colpo calata
C'è un'oscurità perforata
Da un'auto che passa veloce
Lasciando soltanto al silenzio la buia sua voce
Rumore che appare e scompare
Immagine crepuscolare
Del correre tuo senza scopo
Del tempo che gioca con te come il gatto col topo
Le storie credute importanti
Si sbriciolano in pochi istanti
Figure e impressioni passate
Si fanno lontane e lontana così è la tua estate
E vesti la notte incombente
Lasciando vagare la mente
Al niente temuto e aspettato
Sapendo che questo è il tuo autunno
Che adesso è arrivato…
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E poi e poi, gente viene qui e ti dice di sapere già ogni legge delle cose.
E tutti, sai, vantano un orgoglio cieco di verità fatte di formule vuote...
E tutti, sai, ti san dire come fare,
quali leggi rispettare, quali regole osservare, qual'è il vero vero...
E poi, e poi, tutti chiusi in tante celle fanno a chi parla più forte
per non dir che stelle e morte fan paura...
Francesco Guccini - Canzone della bambina portoghese
@clacclo
#stava descrivendo i guru sui social#francesco guccini#canzone della bambina portoghese#citazioni#citazioni canzoni
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E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi Che non sono più quei fantastici giorni all'asilo Di giochi, di amici e se ti guardi attorno non scorgi Le cose consuete, ma un vago e indistinto profilo E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi Che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola Che il mondo là fuori ti aspetta e tu quasi ti arrendi Capendo che a battito a battito è l'età che s'invola E tuo padre ti sembra più vecchio e ogni giorno si fa più lontano Non racconta più favole e ormai, non ti prende per mano Sembra che non capisca i tuoi sogni sempre tesi fra realtà e sperare E sospesi fra voglie alternate di andare e restare Di andare e restare E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa In cui lento il tempo sciupavi quand'eri bambina In cui ogni oggetto era un simbolo ed una promessa Di cose incredibili e di caffellatte in cucina E la stanza coi poster sul muro ed i dischi graffiati Persi in mezzo ai tuoi libri e regali che neanche ricordi Sembra quasi il racconto di tanti momenti passati Come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi E tuo padre ti sembra annoiato e ogni volta si fa più distratto Non inventa più giochi e con te sta perdendo il contatto E tua madre lontana e presente sui tuoi sogni ha da fare e da dire Ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire Che sogni gestire Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro Capirai che altra gente si è fatta le stesse domande Che non c'è solo il dolce ad attenderti ma molto d'amaro E non è senza un prezzo salato diventare grande I tuoi dischi, i tuoi poster saranno per sempre scordati Lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici Come oggetti di bimba, lontani ed impolverati Troverai nuove strade, altri scopi ed avrai nuovi amici Sentirai che tuo padre ti è uguale Lo vedrai un po' folle, un po' saggio Nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio La paura e il coraggio di vivere Come un peso che ognuno ha portato La paura e il coraggio di dire: Io ho sempre tentato Io ho sempre tentato...
Francesco Guccini
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• Francesco Guccini •
#francesco guccini#vedicara#cantautore#italiano#scrittore#italian#writer#sadnesspage#poetry#sadness quotes#poems on tumblr#poesia#artists on tumblr#poets on tumblr
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Francesco Guccini, Italian songwriter extraordinaire, did not use the verb 'paradisare' (literally, 'send to Heaven') as a metaphor for killing in the song Libera Nos Domine written in the Year of Our Lord 1978 for you guys to use 'unalive' smh
#my ponderings#music#francesco guccini#every song of his is a gem and a masterpiece#Amerigo (1978) album of the ages to me sorry
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