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Francavilla Bisio: AutunnoLand Rinviato a Causa del MaltempoL'evento autunnale si terrà domenica 27 ottobre con lo stesso programma
A causa delle avverse condizioni meteorologiche, che hanno reso impraticabile l'area verde destinata ad ospitare l'evento, l'amministrazione comunale di Francavilla Bisio ha deciso di rinviare la manifestazione AutunnoLand.
A causa delle avverse condizioni meteorologiche, che hanno reso impraticabile l’area verde destinata ad ospitare l’evento, l’amministrazione comunale di Francavilla Bisio ha deciso di rinviare la manifestazione AutunnoLand. Originariamente previsto per questa settimana, l’evento si svolgerà domenica 27 ottobre, mantenendo inalterati sia il programma che gli orari. AutunnoLand è una celebrazione…
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Brindisi: deve scontare 2 anni di reclusione per detenzione e spaccio di stupefacenti. Arretato
Brindisi: deve scontare 2 anni di reclusione per detenzione e spaccio di stupefacenti. Arretato. Sotto il coordinamento del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, i militari della Compagnia di Francavilla Fontana hanno incrementato i servizi di controllo del territorio e di prevenzione dei reati. In particolare, i militari della Stazione di Oria hanno eseguito un ordine di esecuzione di espiazione pena detentiva, in regime di detenzione domiciliare, emesso dall'Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Brindisi, nei confronti di un uomo del posto il quale dovrà scontare la pena residua di 2 anni di reclusione, per reati in materia di sostanze stupefacenti, commessi in Oria tra il 2021 e il 2022. Nello specifico, nel luglio 2021 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia francavillese lo avevano denunciato poiché era stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish e marijuana, di un bilancino di precisione, di materiale per il confezionamento dello stupefacente e della somma contante di circa 3.700 euro, ritenuta illecito provento di attività di spaccio. Nel gennaio 2022 invece, sempre il medesimo individuo era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Oria che lo avevano sorpreso proprio nell'atto della cessione di 6 grammi di marijuana verso un giovane acquirente. Bloccato sul posto, l'uomo era stato sottoposto a perquisizione domiciliare, durante la quale erano stai trovati altri quantitativi di marijuana e cocaina, oltre ad un libretto con appunti riportanti nominativi di acquirenti e la contabilità riconducibile all'attività di spaccio di droga. Inoltre i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato un giovane sorpreso alla guida della sua autovettura in evidente stato di alterazione psico-fisica dovuta all'abuso di sostanze alcoliche; i Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, nel corso dei controlli in materia di possesso di armi e munizioni, hanno denunciato un uomo per omessa denuncia di detenzione di armi e munizionamento.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Ha ingerito per sbaglio la candeggina, morto bimbo di 6 anni
Ha ingerito per sbaglio la candeggina, morto bimbo di 6 anni
Read More Non ce l’ha fatta il bambino di 6 anni di Francavilla Fontana (Brindisi) che il 18 luglio scorso ingerì causalmente della varechina. The post Ha ingerito per sbaglio la candeggina, morto bimbo di 6 anni appeared first on BlogSicilia – Ultime notizie dalla Sicilia. Oltre lo stretto, brindisi, incidente domestico, pugliaNon ce l’ha fatta il bambino di 6 anni di Francavilla Fontana…
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Avellino-Foggia, Monopoli-Virtus Francavilla Fontana - Noi Notizie. | www.noinotizie.it
Avellino-Foggia, Monopoli-Virtus Francavilla Fontana – Noi Notizie. | www.noinotizie.it
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SMARRITA A GENZANO Il 27 gennaio ore 8.00 tra via Francavilla e via Roma a Genzano (vicino al veterinario Di Mambro e Polizia) smarrita gatta di 10 mesi color rosso acceso - arancione e bianco. Non conosce la zona. La foto è un fac-simile della gatta. Sembra sparita nel nulla. Se qualcuno avesse notizie chiamare 324 6631510. #annunci_gatti_smarriti#appelli_gatti_smarriti#gatti_adozione#gatti_trovati#segnala_smarrimento#segnala_smarrimento_gatto#annuncigatti#gattismarriti_annunci #cani_e_gatti_smarriti (presso Genzano di Roma) https://www.instagram.com/p/B8s-FoEisUx/?igshid=ps07tl3mg864
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Il Chieti batte il Sant’Egidio grazie alle reti di Vukcevic e Ferrazza #aliceferrazza #chieticalciofemminile #MarijaVukcevic #Antistadio #SantEgidiofemminile #misterLelloDiCamillo #Francavilla https://www.calciodonne.it/notizie/nazionesws/serie-c/26604-il-chieti-batte-il-sant-egidio-grazie-alle-reti-di-vukcevic-e-ferrazza
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7 gen 2019 08:19 1. “HO FREGATO PURE LA BBC. NON SONO UN FESSO, HO 4 LAUREE E NON TROVO LAVORO” 2. LA STORIA DELL’AVVOCATO DI TIVOLI GIACINTO CANZONA, DIVENTATO FAMOSO PER LE BUFALE RIPRESE DAI MASS MEDIA: “SONO UN FUORICLASSE DELLE FAKE NEWS MA ORA NESSUNO MI CREDE PIÙ. SONO SUL LASTRICO. ME LO SONO MERITATO. A TUTTI SI DÀ UNA SECONDA CHANCE" 3. E’ STATO SMASCHERATO ANNI FA DA "STRISCIA LA NOTIZIA" PER LE CAUSE "PAZZE" INVENTATE PER FINIRE SUI GIORNALI E ACQUISIRE CLIENTI: “LO FACEVO PER DESIDERIO DI FAMA” - LA LUNGA LISTA DELLE BUFALE DA “SUOR TAVOLETTA” A QUELLA DEL MARITO CHE IN VIAGGIO DI NOZZE…
Simona Pletto per “Libero quotidiano”
«Sono sul lastrico. Nessuno si fida più di me, me lo sono meritato. A tutti però si dà una seconda chance, ma a me nessuno la vuole dare più». Giacinto Canzona, ormai unanimemente conosciuto come "l'avvocato delle bufale", smascherato anni fa da "Striscia la notizia" per le cause "pazze" inventate per finire sui giornali e acquisire clienti, rivela la sua ultima fake news, quella di un plurilaureato che non trova lavoro perché troppo qualificato. Ma questa volta, almeno in parte, la notizia sparata su un quotidiano nazionale è vera. Perché il plurilaureato che non trova lavoro è proprio lui.
Giacinto - che ora si fa chiamare Corona perché, come il noto paparazzo, anche lui si ritiene affetto da un in controllabile bisogno di stare al centro della scena (e già questo dà la misura del personaggio) -, sta raccogliendo i frutti delle balle sparate in tutt' Italia, e in alcuni casi nel mondo intero. L' ormai ex avvocato di Tivoli, 45 anni, tre mogli, tre divorzi e due figli di 15 e 5 anni, nonostante possieda quattro lauree (giurisprudenza, lettere, scienze politiche e psicologia), da anni non riesce per l' appunto a trovare lavoro, nemmeno come operaio. Vive di una piccola pensione d' invalidità e dando lezioni private.
CONCORSO VINTO
«Colpa del mio passato», allarga le braccia Canzona. Possibile? «Sì, perché appena scoprono chi sono, mi chiudono le porte in faccia. Dal 2012, da quando è andato in onda il primo servizio di "Striscia la notizia" in cui hanno mostrato il mio volto svelando che ero uno spacciatore di bufale, io non sono più riuscito a trovare un posto.
A ottobre, per esempio, avevo vinto un concorso per un posto da funzionario. Quella occupazione mi avrebbe cambiato la vita, eppure quando hanno scoperto chi ero hanno detto: "No, grazie"». Ma è vera, questa? «Certo. Ho fatto degli errori, a volte per desiderio di fama, altre per divertirmi. Ma il prezzo che sto pagando è troppo salato. Ho perso stima lavorativa, ma anche quella di amici e parenti».
Prende fiato un attimo, poi aggiunge la nota sociologica: «In parte però è anche colpa dell' assurdo mercato del lavoro italiano. Avere più titoli di studio e non essere più giovanissimo è uno svantaggio: costi troppo, e spesso i datori di lavoro per certe mansioni di bassa manovalanza preferiscono prendere uno meno qualificato».
Italiano sintatticamente perfetto, voce rassicurante di quelle che ispirano fiducia - due virtù che evidentemente, in passato, gli sono servite parecchio - l' ex avvocato- spacciatore di bufale nativo di Modena, che dopo la vecchia sospensione inflitta dall' Ordine ha appeso la toga al chiodo e oggi vive a Roma, snocciola le sue fake news più divertenti, quelle che hanno avuto più risalto e che, confida, gli facevano salire l' adrenalina alle stelle. «Secondo me la più goliardica è stata quella del gatto a cui la padrona aveva lasciato in eredità 15 milioni di euro. Una notizia che nel 2010 fece il giro del mondo. Fu ripresa dalla Bbc, persino da una tivù giapponese. Una fake da premio Pulitzer», aggiunge con malcelato orgoglio.
La domanda - come si dice - sorge spontanea: ma perché? «Perché mi divertivo, perché volevo vedere fino a che punto riuscivo a prendere in giro il serissimo sistema dell' informazione. E poi anche per farmi pubblicità. Ma in fondo le mie erano quasi tutte notizie inventate di cronaca rosa». Un po' come quelli che hanno la mania di mettersi dietro gli speaker televisivi durante le dirette.
RICERCATISSIMO
«Ecco. All' epoca inviavo i lanci alle agenzie più accreditate, ed essendo avvocato nessuno pensava a una bufala. E così, nel giro di poche ore, venivo contattato dalle diverse emittenti televisive, dai maggiori quotidiani, ai quali fornivo tutti i dettagli. In alcuni casi, quando mi chiedevano di intervistare personaggi da me inventati, glissavo appellandomi alla privacy, oppure spiegavo loro che i miei clienti non volevano essere intervistati. La cosa è andata avanti fino al servizio di "Striscia"».
Nello scrigno impolverato del re delle bufale, custodito per anni nel suo studio legale, c' è una compilation di storie che fa capire quanto la fiction italiana, spesso a corto di sceneggiature, abbia bisogno di uno come Canzona.
C'è il caso che fece scalpore di una donna talmente obesa da essere costretta a pagare il biglietto dell' aereo doppio. Quello sparato nel 2009 di "suor Tavoletta", la religiosa beccata in auto con altre due sorelle (età media 56-75 anni) a spingere sull' acceleratore ai 180 e che, fermata dalla Polizia, dichiarò che aveva fretta di andare a trovare il Papa all' epoca ricoverato ad Aosta. E ancora, il tradimento in luna di miele: il marito, approfittando di un momento di distrazione della sposa, si tuffa nel letto di un' altra donna, anche lei in viaggio di nozze, e la prima, ovviamente assistita dallo studio dell' avvocato Canzona, chiede l' annullamento del matrimonio.
Poi il filone dell' alcol, di quelli trovati positivi al test. Nell' ordine: un imam della moschea di Roma che, nonostante i precetti dell' islam contro gli alcolici, il 12 giugno 2009 viene trovato con un tasso dello 0,8 ma aveva usato solo uno spray per la tosse. Quindi il prete bolognese che aveva bevuto troppo vino benedetto perché aveva celebrato quattro messe in un giorno (28 giugno 2009). E ancora: il conducente del bus di Rovigo, trovato positivo all' alcol test perché aveva assunto un farmaco anti-asma ed aveva perso il lavoro.
Poi c'è quella, sempre del 2009, di Giampiero Galeazzi che dà del «terrone» al portiere di casa e viene multato per mille euro per insulto razziale. Il caso di una donna che su Facebook ha deriso la suocera e il marito, e per questo viene da lui lasciata con tanto di richiesta danni per "oltraggio alla madre".
Oppure quella di una donna che partorisce un bimbo di colore e il marito chiede il divorzio. Ma c' è anche una vicina che ha denunciato per rumori molesti una arzilla e focosa 98enne di Francavilla a Mare (Chieti) che di notte aveva una intensa attività sessuale con un giovane scapolo. Tra le bufale più eclatanti, infine, quella diffusa il 5 gennaio 2010, relativa al ritrovamento di 100 lire da parte degli eredi (depositate nel 1907 al tasso concordato del 3,5%) che chiedevano 500mila euro da Bankitalia.
Giacinto Canzona, un bimbo che fin da piccolo amava raccontare bugie per la disperazione della mamma, ribadisce di essere pentito delle sue malefatte: «Soprattutto quella della storia degli sposini che avrebbero perso un bimbo sulla Costa Concordia. Per attirare clienti ho speculato su una tragedia vera», confida amareggiato l' esperto della menzogna mediatica. «Ma ho pagato già abbastanza. Eppure mi sento come un latitante condannato per sempre a fuggire. Oggi sono un uomo diverso e sono disposto ai lavori più umili. Voglio solo rimediare ai miei sbagli. Purtroppo mi sono rovinato la vita con le mie mani e indietro non posso più tornare».
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Mina Welby e Sergio Tatarano a Francavilla Fontana per parlare di Fine Vita
Sergio Tatarano, presidente della Cellula Luca Coscioni di Francavilla Fontana, presenterà il suo libro “Fine Vita. Ragioni giuridiche a sostegno di una legge“, edito da Key Editore. L’appuntamento è per giovedì 23 novembre 2017, alle ore 18:30, al Teatro degli Imperiali a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Alla presentazione, organizzata dal Lions Club di Francavilla Fontana,…
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#teatro#notizie#eventi#In evidenza#Rassegna stampa#Presidente della Repubblica Italiana#Mina (cantante)#ass_coscioni#Promozione Sociale#Luca Coscioni#Piergiorgio Welby#promozione socio-culturale overthedoors.it#Legge ordinaria#Provincia di Brindisi#Francavilla Fontana#Lions Clubs International#Associazione italiana per la donazione di organi#Bartolo Longo#Associazione Luca Coscioni
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Francavilla Fontana e Oria, servizio straordinari dei Carabinieri: arrestato un 28enne per tentata estorsione
Francavilla Fontana e Oria, servizio straordinari dei Carabinieri: arrestato un 28enne per tentata estorsione. Nell'ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati e assicurare una cornice di sicurezza, nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio nella città degli Imperiali e in Oria con l'impiego di pattuglie nei luoghi di aggregazione al fine di elevare il livello di sicurezza. In tale contesto: hanno segnalato all'Autorità Amministrativa un 22enne, un 24enne e un 50enne, poiché trovati complessivamente in possesso di circa 11 grammi di hashish per uso personale; sono stati inoltre effettuati numerosi posti di controllo e aumentata l'attività riguardante la sicurezza stradale, in relazione alla quale sono state elevate diverse sanzioni per violazioni al codice della strada, con contestazioni pecuniarie complessive di oltre 6.000 euro. Inoltre, nel pomeriggio del 7 maggio 2024, i Carabinieri della Stazione di Oria hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Lecce nei confronti di un 28enne del luogo che deve scontare la pena di anni 3 e mesi 3 di reclusione per il delitto di tentata estorsione commessa a Oria nell'ottobre del 2012 nei confronti di un imprenditore agricolo. Il giovane aveva fatto pervenire nella cassetta posta della vittima una lettera anonima manoscritta contenente una richiesta estorsiva pari a cinquantamila euro, minacciandolo di danneggiargli l'auto ed altri beni qualora non gli fosse stato consegnato il denaro richiesto in luogo, data, orari e modalità ben definite. Infatti, alla vittima era stato intimato di lasciare la somma richiesta all'interno di una borsa nei pressi di un distributore di carburanti in disuso. L'imprenditore ha deciso quindi di denunciare ai Carabinieri di Oria quanto stava subendo, temendo per la propria incolumità e per la sicurezza della sua azienda. I militari hanno avviato immediatamente le indagini, pianificando un servizio di osservazione che ha permesso di identificare l'autore della tentata estorsione; l'uomo, recatosi sul luogo dell'incontro anticipatamente rispetto all'orario intimato, si era nascosto su un albero di ulivo e non appena la vittima giungeva sul posto lasciando nel punto indicato una borsa, lo stesso se ne impossessava scendendo dall'albero per poi allontanarsi repentinamente a piedi. I Carabinieri, che avevano monitorato tutti i suoi movimenti, sono intervenuti bloccandolo prima che facesse perdere le proprie tracce, arrestandolo in flagranza di reato. Dopo le formalità di rito, l'uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi come disposto dall'Autorità Giudiziaria. Anche nelle prossime settimane saranno svolti ulteriori servizi di controllo del territorio, anche alla luce dell'imminente stagione estiva, inseriti in una calendarizzazione che permetta di innalzare il livello sicurezza.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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L’antichissima e nobile famiglia Imperiale, da Genova in Terra d’Otranto (terza parte)
Famiglia Imperiale di Genova. Nella tela è raffigurato Giovanni Vincenzo Imperiale con la sua famiglia(Domenico Fiasella-Giovanni Battista Casoni, 1642, olio su tela, Genova,
di Mirko Belfiore
Di Andrea I (1647-1678), quinto marchese di Oria e secondo principe di Francavilla, le notizie pervenuteci sono poche. Sappiamo che nacque nel 1647 probabilmente a Francavilla e si sposò a Monaco con Pellina Grimaldi, figlia di Ercole principe di Monaco, marchese de Baux, dalla quale ebbe solo due figli, Michele e Maria Teresa Aurelia.
Rimase a lungo a Genova e successivamente si trasferì a Napoli e in seguito nel suo feudo salentino. Grandissimo benefattore, secondo le cronache, nella capitale partenopea dove si recò nel gennaio del 1678, egli “camminava sempre con un codazzo di storpi e affamati, i quali gli chiedevano aiuto e che egli sussidiava di larga moneta”. Dopo alcuni anni, “intronato dal rumorio di Napoli, stufo delle accoglianze, delle veglie, delle cortigianerie”, si ritirò a Francavilla dove preferì dedicarsi ai “tesori della sua beneficenza e pensava come provvedere ai bambini affamati e alla loro istruzione”. Alla sua morte lasciò scritto nel suo testamento, stilato il 25 novembre 1678 dal notaio Paolo Lamarino, che venissero elargiti numerosi legati pìì e “soprattutto duemila ducati per l’introduzione delle Scuole Pie” con lo scopo di istituire l’istruzione gratuita per i giovani e l’assistenza ai moribondi. Questa stessa filantropia animò e pervase anche gli altri componenti della famiglia.
Il fratello Ambrogio (1652-1678), di cui si rammenta la generosità verso la popolazione durante la carestia del 1672, nel suo testamento destinò un lascito di cinquecento ducati per creare una rendita che dovesse costituire la dote annua per “una zitella povera e pericolante nell’onore”, con clausola di sospensione e di passaggio della rendita all’istituzione pubblica, qualora fosse sorto “un Conservatorio di vergini o un rifugio di donne pentite”.
L’altro consanguineo Giovan Battista (1655-1729), una volta morto, lasciò parte della sua eredità per la fondazione di un Conservatorio accanto alla chiesa di San Nicola di Francavilla e per la realizzazione di un Monte di Pietà per i poveri, struttura che ancora oggi compie lo stesso servizio.
Cardinale Giuseppe Renato Imperiale
Ma fu con Giuseppe Renato (1651-1737) che la potenza della famiglia Imperiale si consolidò ulteriormente all’ombra della veste purpurea. Dopo alcuni trascorsi genovesi e un barlume di carriera militare, egli, nel 1662, fu inviato insieme ai tre fratelli dallo zio Cardinale Lorenzo, il quale li collocò nel collegio ungarico-germanico sotto la protezione di papa Clemente X. La sua esperienza e la sua capacità in campo politico lo portarono a rivestire numerose cariche di prestigio, al servizio di numerosi Papi. Innocenzo XI, lo nominò suo tesoriere, Alessandro VII lo creò Cardinale il 13 febbraio del 1690 con la diaconia di San Giorgio in Velabro, spedendolo successivamente a Ferrara come suo legato, e infine Clemente XI, il quale lo inviò in qualità di suo consigliere privilegiato, a incontrare l’Imperatore Carlo VI d’Asburgo, giunto in Italia per riallacciare le relazioni con il papato.
Dopo la nomina legatizia di Ferrara arrivò, nel 1696, l’assegnazione di una delle cariche più importante con la quale Giuseppe Renato, seppe per quasi trent’anni, dimostrare il proprio rigore, competenza e cultura: la prefettura della Congregazione del Buon Governo. Il Cardinale non fu solo un abile diplomatico, ma fu uomo sensibile e colto. Creò un’importante biblioteca e fu “mecenate di letterati i quali lo tennero in molta estimazione e gli dedicarono molte opere”.
Nel conclave del 1730, a causa dell’età avanzata e del veto del re di Spagna Filippo V (1683-1724), non fu eletto papa. Malgrado i molti impegni romani, rimase pur sempre legato al feudo pugliese. Qui volle che dopo la sua morte fosse trasferita parte della sua biblioteca; qui appoggiò favorevolmente l’iniziativa del fratello Andrea riguardo alla fondazione delle Scuole Pie, legando a questa iniziativa ben cinquecento ducati e qui, per meglio raccogliere le ossa di San Renato, donate nel 1649 a Francavilla da Monsignor Capobianco, pensò di inviare un busto reliquiario d’argento commissionato a un valente orefice romano e giunto in città solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1737.
Ritratto di Michele III Imperiali Seniore (Anonimo, XVIII secolo, olio su tela, Francavilla Fontana, Castello-residenza).
Degno discendente fu Michele III Senior (1677-1738), sesto marchese di Oria e terzo principe di Francavilla, Grande di Spagna di prima Classe (1703), sposo di Irene Grimaldi: “addimostrò in sul principio buoni intendimenti e buon cuore”. L’immagine tramandataci di lui è quella di un giovane colto ed esperto umanista votato agli studi in legislazione civile ed ecclesiastica.
Laureato in “utroque iure”, riusciva a tener testa ai più dotti giuristi del tempo, dai quali era per questo molto temuto. Il carattere del Principe si rivela ancor oggi a noi, quando guardiamo il suo ritratto conservato nel palazzo di Francavilla. Un vivo senso degli antichi valori feudali, la volontà di tutelare ed accrescere il prestigio della casata, quel filantropismo, pregio della famiglia, unita a un temperamento impulsivo ed aggressivo, che gli costarono il carcere, animarono sempre gli eventi più importanti della sua vita: dal difficoltoso rapporto prima, con l’unico figlio Andrea II, nato nel 1697 a Francavilla e poi con il nipote Michele IV Juniore (1719-1782).
Per la prima parte:
L’antichissima e nobile famiglia Imperiale, da Genova in Terra d’Otranto (prima parte)
Per la seconda parte:
L’antichissima e nobile famiglia Imperiale, da Genova in Terra d’Otranto (seconda parte)
#Ambrogio Imperiali#Andrea Imperiali#Cardinale Lorenzo Imperiale#famiglia Imperiale#Giuseppe Renato Imperiali#marchese di Oria#Michele Imperiale#Mirko Belfiore#priincipe di Francavilla#Pagine della nostra Storia#Spigolature Salentine
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Donna fa bere il detersivo al figlio e si lancia dal terzo piano
Donna fa bere il detersivo al figlio e si lancia dal terzo piano
Read More Francavilla Fontana (Brindisi). Una donna prima ha fatto bere detersivi al figlio di 6 anni e poi si è lanciata dal terzo piano di casa. The post Donna fa bere il detersivo al figlio e si lancia dal terzo piano appeared first on BlogSicilia – Ultime notizie dalla Sicilia. Oltre lo stretto, brindisiFrancavilla Fontana (Brindisi). Una donna prima ha fatto bere detersivi al figlio di 6…
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Sgominato il nuovo clan, 8 arresti nella cosca: TUTTI I NOMI
La polizia di Stato di Foggia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bari nei confronti di otto persone, ritenute contigue alla cosca mafiosa denominata 'Societ� foggiana' dei Sinesi-Francavilla. Secondo gli accertamenti... Canali: Arresti, Cronaca, Polizia, Puglia, Foggia, Custodia Cautelare, Bari, Mafia notizia offerta da Notizie di Cronaca
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Polizia di Stato e Carabinieri: importante operazione congiunta a Foggia. Eseguiti 30 ordinanze di custodia cautelare
Nel corso della notte personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Foggia e del Servizio Centrale Operativo e Militari del Reparto Operativo Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri di Foggia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 30 persone, indagate, a vario titolo per associazione di stampo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e tentato omicidio. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha ricostruito la struttura organizzativa e le dinamiche criminali dell’associazione mafiosa denominata Società Foggiana, in continuità con altre precedenti indagini. già cristallizzate in sentenze, molte delle quali passate in giudicato. E’ per questo che viene definita convenzionalmente “DECIMA AZIONE”, in quanto rappresenta appunto la decima (in ordine di tempo) delle più importanti operazione antimafia messa in campo dalla DDA di Bari nel capoluogo dauno, una operazione che ha documentato anche la contrapposizione tra le due c.d. “batterie” mafiose egemoni sul territorio (da una parte quella dei SINESI-FRANCAVILLA e dall’altra quella dei MORETTI-PELLEGRINO-LANZA), e purtuttavia il loro inquadramento in un unico contesto all’interno della Società Foggiana. L’attività investigativa sulla “Società Foggiana”, sulle sue dinamiche interne e sulle sue proiezioni criminali esterne è stata portata avanti, senza soluzione di continuità, anche in epoca successiva ai fatti accertati nell’ultima indagine, chiamata “Corona”, e si è protratta fino all’attualità: in tal modo è stato possibile documentare come la predetta organizzazione mafiosa abbia continuato: a mantenere la sua fisionomia strutturale, caratterizzata da una suddivisione in batterie e da una forte connotazione a base familiare a ridefinire al suo interno, in maniera violenta e spregiudicata, gli equilibri di potere tra le diverse batterie, con una ulteriore sanguinosa guerra di mafia; a sviluppare processi di gestione centralizzata delle risorse economiche del sodalizio, soprattutto per garantire una regolare assistenza economica agli associati detenuti; a consolidare la sua capacità di controllo territoriale mediante l’intensificazione dell’attività estorsiva e lo sviluppo di altre forme di infiltrazione nel tessuto socio-economico. L’esistenza e l’operatività della c.d. “Società Foggiana” è stata da ultimo sancita, proprio di recente, nel processo “Corona” dalla sentenza del GUP del Tribunale di Bari emessa in data 28.4.2016. Anche la Corte di Cassazione ha ultimamente confermato gli esiti dell’indagine Corona, sancendo, l’8.10.2016, la definitività della configurazione del reato di cui all’art 416 bis c.p. in relazione all’organizzazione mafiosa in questione e delle relative condanne inflitte ai soggetti che ne fanno parte. Come emerge dai precedenti giudiziari in precedenza citati, la Società Foggiana si è fin da subito caratterizzata per due fattori fondamentali, talmente interdipendenti tra loro da rappresentare una sorta di binomio costitutivo: un’unica organizzazione a base familiare che, tuttavia, opera sul territorio magmaticamente, ripartendosi per “batterie”; la presenza di una ciclica forza centrifuga generatrice di scontri, talora anche armati, tra le stesse “batterie”. A tali fasi di turbolenta ridefinizione dei rapporti di forza hanno fatto puntualmente seguito fasi di ricerca della ricomposizione, in un andamento sinusoidale teso alla elaborazione di più efficienti modelli organizzativi, capaci di governare la complessità del processo espansionistico in atto mediante il recupero della coesione interna. Più specificamente, la causa del nuovo conflitto armato è rappresentata dal conseguimento della primazia e della leadership all’interno della Società Foggiana che trova il suo inizio il 13 settembre 2015 quando viene ferito Mario PISCOPIA (convivente della figlia di Rocco MORETTI). Subito dopo questo grave fatto di sangue, il successivo 17 ottobre, avviene il tentato omicidio di Bruno Vito LANZA. Sono questi i 2 episodi che rappresentano la doppia offensiva lanciata alla famiglia “MORETTI-PELLEGRINO-LANZA”, cui è susseguita nel tempo una lunga scia di omicidi e tentati omicidi. Nella sua proiezione esterna, il sodalizio ha operato in numerosi settori illeciti in forma quasi monopolistica. E’ emerso che uno dei settori di maggiore interesse è rappresentato dalle estorsioni, realizzate a tappeto nei confronti di tutti gli operatori economici operanti nella città di Foggia: dalle agenzie funebri ai gestori di slot machine, passando per gli esercizi commerciali e gli imprenditori edili. Si è registrato anche il tentativo di condizionamento della società calcistica del Foggia, all’epoca militante nel campionato di Lega Pro. Infatti In alcune intercettazioni telefoniche è emerso che, i membri della Società Foggiana hanno imposto alla società sportiva Foggia Calcio la stipulazione di contratti di ingaggio nei confronti di soggetti vicini all’associazione mafiosa, pur non disponendo di qualità sportive significative. E’ emerso come l’attività di infiltrazione si realizzava anche imponendo l’assunzione delle persone indicate dagli appartenenti alla Società Foggiana, come nel caso dell’azienda Tamma. E ancora l’attività estorsiva riguardava tutte le sale scommesse, anche quelle gestite da familiari e parenti …(“perché non ce ne frega niente … il giro delle macchinette quelli noi li dividiamo ogni tre mesi”) e i costruttori edili … (“devono pagare: ho detto se non stai vendendo, tu neanche costruisci. Comunque ho detto a noi non ce ne frega niente…ci devono pagare tutti quanti, tutti i costruttori”). Relativamente alle estorsioni in danno delle agenzie funebri, l’attività captativa ha evidenziato come i membri della Società Foggiana hanno inquinato non solo i settori economico/produttivi della città di Foggia, ma anche quelli sociali ed amministrativi, potendo avere notizie riservate – evidentemente trasmesse da dipendenti comunali – relative al numero giornaliero dei morti. Afferma il Giudice per le indagini preliminari che “… la Società Foggiana riesce ad inquinare tutti i gangli vitali della vita sociale, economica, amministrativa di Foggia”. Gli esponenti della Società Foggiana nello svolgimento dell’attività estorsiva per conto del sodalizio mafioso dispongono di una famigerata “lista delle estorsioni”, in cui sono riportati i nomi degli imprenditori foggiani che sistematicamente pagano il “pizzo”. Aggiunge ancora il Gip, che “L’attività d’indagine, altresì, ha evidenziato lo stato di omertà assoluta lo si rileva anche dal dato numerico delle denunce, che dimostra chiaramente un limitatissimo apporto all’accertamento di reati commessi in danno di cittadini, imprenditori, operatori commerciali, rispetto alla elevatissima percentuale di ipotesi che vengono colte durante le attività tecniche e investigative in corso. Che questi fatti-reato non siano denunciati è un’ulteriore conferma della totale soggezione di larghe fasce della popolazione, indotte a subire silenziosamente i torti e le angherie poste in essere da coloro che agiscono evocando l’appartenenza a questo determinato contesto criminale: la Società foggiana”. Naturalmente La Società Foggiana è attiva anche nel settore della cessione di sostanze stupefacenti avendo la disponibilità di ingenti quantitativi di droga La forza della Società Foggiana emerge anche dalla volontà di colpire le forze dell’ordine impegnate ad assicurare il rispetto delle leggi, per come risulta dai propositi di uccidere un ispettore capo presso la squadra mobile di Foggia Altra fonte di guadagni illeciti è rappresentata dal progetto di infiltrazione nel settore delle scommesse truccate con alterazione dei risultati delle corse dei cavalli. Tale circostanza emerge dall’attività intercettiva che ha evidenziato come i membri della Società Foggiana avevano agganciato il vecchiarello, uomo di Napoli, in grado di truccare le corse tris, facendo vincere il fantino di volta in volta individuato, corrompendo gli altri fantini con 600,00 euro per non piazzarsi. Comunque qualche segnale positivo di rottura del muro di omertà è stato registrato attraverso il contributo di alcune vittime di estorsioni che hanno consentito di assicurare alla giustizia i responsabili. E’ un segnale positivo che ci consente di guardare al futuro con maggiore ottimismo. Read the full article
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