#Forza Ragazzi
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anche oggi basta stati uniti il mondo non ha più bisogno degli stati uniti
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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Ti auguro di superare quel dolore che ti fa svegliare presto la mattina e addormentare tardi la sera.
Quello che mentre gli altri parlano di cose belle, tu abbassi la testa e un po' sorridi, ma dentro vorresti scappare.
Ti auguro di superare quel dolore lì, perché è quando lo superi che ricominci davvero.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Forza Ragazzi! Incontri sul tifo positivo e il ruolo dello sport nella crescita dei giovani
Un ciclo di conferenze organizzato dal Cuspo e dal Centro Don Bosco per promuovere il dialogo tra sport, educazione e famiglia.
Un ciclo di conferenze organizzato dal Cuspo e dal Centro Don Bosco per promuovere il dialogo tra sport, educazione e famiglia. Il primo incontro: scuola, sport e genitori come ecosistema per i giovani atleti Il 3 dicembre 2024, alle ore 21, presso il Teatro Oratorio Don Bosco di Alessandria, in Corso Acqui 398, prende il via il ciclo di incontri “Forza Ragazzi!”, un’iniziativa patrocinata dal…
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themhac · 5 months ago
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io sto facendo finta che conte che vuole lumaku non sia una cosa vera perché altrimenti devo urlare e basta
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antibayern · 7 months ago
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buscandoelparaiso · 7 months ago
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Cit. "Ragazzi istruzioni per l'uso"
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lesbicastagna · 2 years ago
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so many authors are unable to write actually erotic scenes because they're too obsessed with maintaining strict male/female role and dichotomies when not only they don't exist but are also just fundamentally boring as hell
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biking-around-the-world · 8 months ago
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mchiti · 1 year ago
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io ieri sera crollata manco ho visto la partita ma hanno vinto di nuovo 3 set a 0 💙💙💙
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tizianacerralovetrainer · 2 years ago
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falcemartello · 15 days ago
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Forza ragazzi, i veri maschiacci esistono ancora...
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formulanni · 8 months ago
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GRAZIE RAGAZZI GRAZIE FORZA! FORZA FERRARI!
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Tags: @st-leclerc @rubywingsracing
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Per tutti i nuovi iscritti, ripropongo qualche racconto 😉
GINEVRA
Qualche giorno fa avevo un appuntamento alle 17, davanti ad un albergo di cui non ricordo il nome.
Non ci sono mai arrivata, è saltato tutto all'ultimo momento.
Ultimamente va così:
belli, passabili, simpatici, discretamente o altamente interessanti, poco importa.
Tanto, una scusa per non incontrarli, la trovo sempre. Mercoledì però ero convinta e preparata, con il baby doll e le autoreggenti.
Mi sono eccitata nel bagno dell'ufficio a pensare al momento in cui finalmente, qualcuno che nn fosse mio marito, fosse riuscito a violare questo tempio
Non succede da tempo ormai e ho pensato che l'ingegnere , dopo anni di tentativi, avesse finalmente vinto la bambolina.
Pensando a lui mi sono accarezzata da sopra le mutandine... carezze fugaci, giusto per sentire la prominenza delle grandi labbra, aspettando che il liquido della mia fica bagnasse la stoffa
Mi piace andare in giro così umida, mi piace pensare che se ne percepisca l'odore
Fatto sta che, alle 14,30, mi arriva un messaggio che, per qualche casino sul lavoro, l'Enrico non potrà raggiungermi.
Contenta un cazzo ovviamente, ma visto che tanto a Torino ci dovevo andare ugualmente per una cena al Magorabin, sono partita con la mia valigia di porche voglie verso la bella città sabauda.
La delusione non ha spento i miei istinti, c'era nell'aria tempesta ma con ancora il caldo estivo che mi faceva sudare le cosce e irrigidire i capezzoli
Ho camminato da corso San Maurizio con il Po alla mia sinistra, verso la Gran Madre, per andare a prendere un gelato e sorridevo ogni volta che il vento apriva lo spacco del mio vestito verde, troppo leggero per contrastarne la forza
Le cosce scoperte, le autoreggenti in evidenza, gli uomini che guardavano dalle macchine mentre attraversavo la strada... Umidità, vento, sguardi liquidi e umori lungo le calze velate. Eccitata come un adolescente al primo ditalino, mi sono seduta col mio gelato su una panchina di cemento di fronte al Gran Bar di Corso Casale, vicino alla più classica delle fontanelle della città, quella con la testa di toro
Ho leccato quel gelato pensando all'ultima volta in cui avevo avidamente succhiato e portato un cazzo ad esplodermi in bocca .
Troppo tempo
Mi sono avvicinata alla fontana per togliere dal vestito una macchia di cioccolato e con noncuranza l'ho quasi alzato completamente, aspettando che i ragazzi seduti al chiosco vicino si accorgessero di me. Gomitate, risatine, chissà quante volte mi avranno chiamata puttana.
Mentre maledicevo la mancanza di un amante che mi aspettasse a cazzo duro in un posto qualunque, è arrivata la pioggia e a passo svelto sono tornata verso via Vanchiglia , dove avevo la macchina.
Mi stavo bagnando, ma non ho corso e questo mi ha permesso, lungo il tragitto, di notare un piccolo negozio di abbigliamento vintage
Mi sono fermata e un cartello invitava ad entrare liberamente per sbirciare tra gli abiti appesi
Varcando la soglia ho sentito odore di incenso e di rose e mi sono sentita subito in un ambiente caldo e famigliare
Quella che poi ho saputo essere la proprietaria, è arrivata da una porta che dava su un cortile interno.
Ho notato il suo vestito in chiffon color pesca, lungo fino ai piedi, tanto lungo da doverlo tenere alzato mentre camminava. Sembrava una tipica damigella di quei matrimoni americani che si vedono in tv. Le ho sorriso istintivamente guardandole i piccoli seni non costretti da intimo
Capelli corti come i miei ma mossi, ornati da un piccolo fiore all'altezza dell'orecchio, occhi grandi e scuri, una bocca sottile e dolce nascondeva denti bianchi e perfetti
Mi ha invitata a guardare e chiedere, se ne avessi avuto bisogno...
Ho passato le mani tra gli stendini, ma continuavo a pensare alle sue forme sotto la stoffa, al culo importante, ad una vita non troppo sottile su un corpo comunque armonioso
Mi stavo bagnando ed ero a disagio e quando mi sono girata lei mi stava fissando
"il vestito che hai in mano ti starebbe benissimo, dovresti provarlo!"
Non so se sia stata la sua capacità professionale o la voglia di spogliarmi che mi accompagnava da tutto il giorno, ma ho chiesto dove fosse il camerino e sono stata contenta di trovarlo spazioso e accogliente, con un grande specchio
Mentre mi preparavo l'ho sentita camminare nervosamente avanti e indietro,ma quando ho scostato le tende, ho trovato subito i suoi occhi. Prontamente ha iniziato a sistemarmi il colletto, mi ha toccato le spalle "lo sapevo, lo porti benissimo"
Ha aperto un bottone e poi un altro ed io sono rimasta immobile senza sapere cosa fare, mi sentivo come una bambola nelle mani di una bambina che gioca a fare la mamma
Ma tra le gambe c'era la donna che sono. L'ho sentita pulsare ed eccitarsi.
"Ecco, lascia che si veda il tuo décolleté , è perfetto"
Ha preso altri vestiti e mi ha chiesto di provarli. Il suo tono era perentorio ma dolce, un no non era contemplato ed io, come un automa, ho ubbidito.
Mentre indossavo il secondo abito ha azzardato aprendo le tende, dicendo di voler togliere ciò che non serviva più e mi ha vista in intimo, con le calze a balza larga che circondavano le mie cosce.
Sono rimasta immobile, imbarazzata, ma il suo modo di guardare e di sorridere ha sciolto le mie inibizioni
"ti aiuto se vuoi"
"si, per favore"
È entrata ed io ho sentito il suo profumo di rose, e l'inconfondibile odore dell'eccitazione
Mi ha aiutato a tirare su il vestito e mi ha sfiorato il collo con le mani, poi le spalle, la schiena
Cristo, volevo solo che mi toccasse e palpasse
Le ho sorriso guardandola dallo specchio e prendendolo come un invito mi ha girata e mi ha baciata
Un bacio dolce e bagnato che mi ha improvvisamente reso consapevole di quanta tenerezza io avessi dovuto rinunciare in passato, in nome di relazioni che spesso mi avevano lasciato sola e inerme, in balia delle più luride pulsioni.
Mi ha spinta contro lo specchio e pressando il suo corpo sul mio mi ha allargato le gambe con un ginocchio. Ero fradicia e vogliosa e lei lo sapeva
Ha fatto scivolare il vestito e si è inginocchiata davanti alle mie mutandine che piano piano ha sfilato via
Ho pensato a come fosse possibile tutto ciò...mesi a chattare su inutili siti di incontri e poi la mia ricompensa era lì, in un piccolo negozio di abiti vintage..
Ha annusato il mio pube, il mio pelo, ci ha strofinato il naso, allargato le mie grandi labbra con le dita ed è rimasta a guardarla
Ci ha giocato con la lingua mentre iniziavo a mugolare, leccava il mio clitoride, lo succhiava con avidità, infilava le dita dentro l'orifizio grondante umori biancastri e se le leccava con foga
Improvvisamente ha smesso ed è corsa via. Per un attimo smarrita mi sono seduta sullo sgabello del camerino Ho sentito chiudere a chiave la porta del negozio ed è tornata da me
"Eccomi, non puoi più scappare"
Ma chi cazzo voleva muoversi da lì!
L'ho avvicinata a me e ho appoggiato la testa sul suo ventre, ho alzato il vestito fino al suo sesso, anche lì completamente libero dall'intimo.
Che fica meravigliosa, completamente nuda ed esposta
L'ho accarezzata, ma è il suo culo che volevo, morbido ed invitante.
Le ho chiesto di girarsi, di chinarsi per me e ho affondato la faccia tra quelle natiche
Ho annusato forte e poi la mia lingua è corsa all'esplorazione di quel pertugio perfetto, che sapeva di sapone e culo
Leccavo ed infilavo la lingua sempre più in fondo, come un piccolo cazzo entravo ed uscivo mentre la sentivo ansimare, colare, sentivo il gusto di tutta la sua voglia
Ha iniziato a masturbarsi e sentivo il rumore delle ditta fradice
La volevo mia, volevo godere con lei guardandola in viso
Lho accompagnata sul tappeto, supina, le ho aperto le gambe e mi sono posizionata sulla sua fica in un incastro perfetto
Abbiamo iniziato a muoverci e a strofinare i nostri sessi, sempre più veloce
Dio, l'odore che emanava quell'erotico ballo... Sudore, fica, shampoo per capelli, trucco, culo
Ho goduto nell'attimo in cui diceva "Vengo cazzo!"
Siamo esplose insieme e la sua fica ha spruzzato sulla mia, mentre il suo corpo pareva in preda a convulsioni
Mi sono abbassata e ho raccolto con la lingua ciò potevo, gustando tutto il suo essere
Poi ho raggiunto la sua bocca e sporca di umori l'ho baciata morbidamente, mischiandomi alla sua saliva
Mi ha guardato e ha riso e ancora ansimante mi ha detto
"Ah, piacere, io sono Ginevra"
Al Magorabin non ci sono mai arrivata.
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angelap3 · 3 days ago
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Molto prima che Patrick Swayze diventasse un nome noto a livello mondiale, incontrò Lisa Niemi nello studio di danza di sua madre a Houston, in Texas, nel 1970. All’epoca, Patrick aveva 18 anni e Lisa solo 14, una giovane ballerina piena di talento e grazia che catturò immediatamente la sua attenzione. Nonostante la loro giovane età, tra di loro si creò una connessione che andava oltre l'età, fondata sull'amore per la danza, la creatività e l'ambizione.
Lisa era un’allieva della scuola di danza gestita dalla madre di Patrick, Patsy Swayze, una coreografa rinomata nella comunità artistica locale. Ben presto, la loro amicizia si trasformò in qualcosa di più profondo, e nel 1972 nacque una relazione romantica. Patrick rimase affascinato dallo spirito indipendente e dalla dedizione di Lisa, mentre lei trovava in lui una dolcezza e un calore che la facevano sentire compresa e amata. Nel 1975, quando Patrick aveva 22 anni e Lisa 19, decisero di sposarsi, iniziando un cammino che li avrebbe messi alla prova e fortificati in modi che non avrebbero mai immaginato.
Il loro matrimonio fu una cerimonia intima e modesta a Houston, alla presenza di pochi amici intimi e familiari, rispecchiando il loro stile di vita semplice e radicato. Pochi mesi dopo, si trasferirono a New York, spinti dal sogno di affermarsi nel mondo della danza e della recitazione. La New York degli anni ’70 era piena di possibilità artistiche, ma anche dura: la coppia dovette affrontare diverse difficoltà economiche, svolgendo lavori saltuari per mantenersi. Patrick si allenava con impegno nel balletto, mentre Lisa proseguiva la propria carriera di ballerina, e insieme costruirono una vita fondata sulla passione comune.
Nel 1979, si trasferirono a Los Angeles, dove Patrick iniziò a dedicarsi a tempo pieno alla recitazione. Dopo alcuni ruoli minori, ottenne parti in I ragazzi della 56ª strada (1983) e Alba rossa (1984), che iniziarono a farlo notare a Hollywood. Ma fu il ruolo di Johnny Castle in Dirty Dancing (1987) a trasformarlo in una star internazionale. Il successo travolgente del film rese Patrick un’icona, e il suo personaggio divenne un simbolo di romanticismo e forza per milioni di fan.
Lisa, da sempre riservata, si trovò improvvisamente sotto i riflettori accanto al marito e dovette imparare a gestire le pressioni della fama. Nonostante l’intensità del nuovo status di celebrità di Swayze, la coppia rimase unita, sostenendosi nei rispettivi sogni e mantenendo un senso di normalità nelle loro vite.
Negli anni, la loro relazione affrontò varie difficoltà, tra cui la battaglia di Patrick contro l’alcolismo, uno degli ostacoli più impegnativi del loro matrimonio. Lisa gli rimase sempre accanto, offrendogli un sostegno incrollabile e incoraggiandolo a cercare aiuto quando necessario. Patrick nutriva un profondo rispetto e amore per Lisa, e lavorò su se stesso per preservare il legame che avevano costruito negli anni. La loro relazione ne uscì più forte, riuscendo a superare le avversità.
Con il progredire della sua carriera, Patrick continuò a interpretare ruoli diversi, come quello di Sam Wheat in Ghost (1990), che consolidò ulteriormente il suo status di attore di spicco. Lisa fu sempre il suo supporto più grande, spronandolo e offrendogli un rifugio sicuro dalle pressioni di Hollywood. Ma la loro vita cambiò radicalmente all’inizio del 2008, quando a Patrick fu diagnosticato un cancro al pancreas, una notizia devastante per entrambi.
Ancora una volta, Lisa divenne il suo pilastro, restando al suo fianco mentre lui affrontava la malattia con coraggio e determinazione. Nonostante la malattia, Patrick continuò a lavorare, recitando nella serie televisiva The Beast nel 2009, dimostrando la sua resilienza e il suo amore per il mestiere. Lisa fu la sua caregiver, la sua confidente e il suo sostegno incrollabile durante quel periodo, dimostrando una dedizione rara.
Patrick lottò contro il cancro per 20 mesi, durante i quali lui e Lisa condivisero alcuni dei momenti più intimi e significativi della loro vita, riflettendo sul loro percorso insieme e apprezzando il tempo rimasto. Il 14 settembre 2009, Patrick morì all’età di 57 anni, lasciando un’eredità di interpretazioni indimenticabili e una storia d’amore che ha ispirato milioni di persone.
Lisa, pur devastata dal dolore, portò avanti il suo ricordo con grazia e forza, raccontando la loro storia al mondo nel suo libro Worth Fighting For, pubblicato nel 2012. Con le sue parole, ha reso omaggio all’uomo che aveva amato per la maggior parte della sua vita, offrendo uno sguardo sulla profondità del loro legame e su quell’amore che ha definito entrambi.
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