#Forniture per la casa
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Negozio di Articoli per la Casa: Come avviare un’attività casalinga
Oggi molte persone decidono di aprire un’attività da casa. Questo offre vantaggi come la tecnologia e i cambiamenti nel mercato. Un negozio da casa può essere a tempo pieno o part-time, usando la propria casa come punto vendita. Questa opzione offre flessibilità, minori costi e possibilità di vendita sia locale che internazionale. Tuttavia, richiede adattare gli spazi domestici, rispettare le…
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esiste una parola più corta per "telefono cellulare" di "cellulare" o "telefonino"? ho già sentito "mobile" prima - e "cell", ma solo una volta su reddit.
Non voglio proprio dire "dov'è la cel-lu-la-re?" ogni volta che non riesco a trovarla. grazie : )
Ciao!
Prima di risponderti, permettimi di farti notare che cellulare va usato al maschile, quindi nel tuo esempio dovresti dire "dov'è il cellulare?" (e "trovarlo"): cellulare in questo caso è un aggettivo che viene utilizzato come nome per abbreviare la definizione intera che, come già sai, è "il telefono cellulare" (telefono è il nome, maschile singolare, come devono essere di conseguenza anche articolo e aggettivo).
Per il resto... sì, puoi dire "il cell", soprattutto se stai parlando con te stess* o con amici. Credo che venga molto più spesso utilizzato nello scritto, per essere più veloci quando mandiamo messaggi, ma anche usarlo nel parlato in certe situazioni molto informali va bene. Altri modi oltre a quelli che hai citato putroppo non ce ne sono, ma puoi tranquillamente usare "lo smartphone" se preferisci, lo diciamo spesso anche nelle pubblicità ormai. Unica cosa: fai attenzione quando usi "il mobile": credo che questa definizione (questo aggettivo) del telefono sia usata solo in contrapposizione a "il fisso", cioè la linea fissa/di casa (quella che una volta aveva il telefono col filo, quindi che non si poteva muovere = fisso, non mobile), e non nel linguaggio comune ma in specifici contesti. Se mi parli di "mobile" io penso prima di tutto a una parte della tua forniture e non al tuo mobile phone. Onestamente lo eviterei, a meno che non stia firmando un contratto per una nuova linea o dando i tuoi dati (telefono fisso/telefono mobile) a qualcuno.
Io personalmente, quando mi trovo nella tua situazione, mi chiedo "dov'è/dove ho messo il telefono?" :)
Certo in italiano abbreviamo molte parole, ma con certe altre non è proprio possibile... credo dovrai arrenderti e prenderti del tempo per parlare del tuo telefono! (che non è poi male: andare piano, con calma, è utile soprattutto quando si è nel panico e non si riesce a trovare qualcosa ;) ) Oppure, lascialo sottinteso: se parli con te stess*, sai già a cosa ti riferisci, quindi puoi chiederti semplicemente "ma dov'èèèè?!" (e se vuoi sembrare ancora più italian*, puoi aggiungere una o più swearing or fake-swearing words tipo "ma dove cazzarola è *finito*?!")
#it#italian#langblr#italiano#italian language#italian langblr#languages#lingua italiana#text#italianblr
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Mercoledì scorso e oggi pomeriggio, si sono svolte due partecipate iniziative per per la Palestina!
Sono ormai due settimane che la città palestinese di Gaza è assediata dall’esercito israeliano.
Mentre si attende l’avvio di un’offensiva di terra, giorno e notte continuano i bombardamenti.
Sono stati colpiti ospedali, università, luoghi di culto ed edifici residenziali.
Si tratta di un lembo di terra dove vivono più di due milioni di persone, la metà delle quali al momento ha dovuto spostarsi più a sud per cercare riparo.
Non c’è possibilità di un’operazione militare senza colpire indiscriminatamente i civili.
Al momento si contano più di 5.000 morti e il triplo di feriti, un bilancio purtroppo destinato a crescere nei prossimi giorni.
Nel frattempo, sono state bloccate le forniture di elettricità, carburante e cibo perché, è bene ricordarlo, a Gaza tutto quello che entra ed esce – comprese le persone – viene deciso da Israele.
Le conseguenze di questo assedio sono catastrofiche, un’emergenza umanitaria riconosciuta anche dall’ONU.
Questo Israele lo sa, come lo sanno anche i governi occidentali che stanno avallando quella che è a tutti gli effetti una rappresaglia contro il popolo palestinese.
In molti, già rifugiati espulsi dalle loro terre, temono di perdere anche questa casa e non vogliono essere dislocati in Egitto.
Crediamo sia importante prendere parola per fermare questo massacro di civili.
Diciamo no all’attacco israeliano nella Striscia di Gaza perché crediamo che solo una soluzione politica possa essere utile a gettare le basi per una pacifica convivenza fra palestinesi e israeliani.
Troppo a lungo la voce dei primi è stata ignorata, troppo a lungo abbiamo taciuto davanti al colonialismo dei secondi.
Per questo, come cittadin* come umani che si sono mobilitati in queste ultime settimane anche nella città di Rimini, lanciamo una manifestazione pubblica per Sabato 28 ottobre 2023 con ritrovo alle ore 15 alla Stazione FS per chiedere la fine immediata dei bombardamenti su Gaza e l’apertura incondizionata dei valichi di accesso alla Striscia per il transito di tutti i beni necessari alla popolazione.
Ci vediamo Sabato!
“Guardando alla genesi dello Stato di Israele, le 𝙖𝙣𝙖𝙡𝙞𝙨𝙞 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙨𝙚𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙞 da tempo ci permettono di comprendere come chi subisce un’oppressione non sia per questo estraneo all’agire a sua volta oppressione verso altri.
Facciamo tesoro del bagaglio di concetti critici che il 𝙛𝙚𝙢𝙢𝙞𝙣𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙙𝙚𝙘𝙤𝙡𝙤𝙣𝙞𝙖𝙡𝙚, 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙤 e 𝙖𝙣𝙩𝙞𝙧𝙖𝙯𝙯𝙞𝙨𝙩𝙖 ci mette a disposizione per prendere posizione contro il genocidio in atto in queste ore, e ci uniamo alla forza del movimento femminista internazionale per schierarci al fianco della comunità e della diaspora palestinese sotto attacco.
Siamo corpi-territori: un’altra «arte» di abitare la terra è possibile e non c’è comunità umana e non umana per cui questo non debba essere un diritto.”
Da @capovolteedizioni
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È chiaro a tutti ormai che, in larga misura, la crisi (Qatargate) è ormai fuori dal controllo dell’Ue: “La democrazia europea è sotto attacco” (Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo) (...).
Giovedì 15 dicembre, i presidenti e i primi ministri europei si sono riuniti a Bruxelles per l’ultimo vertice dei leader dell’Ue nell’anno 2022, battezzato “il vertice dell’orrore”. Il presidente, Charles Michel, in evidente imbarazzo poiché (...), all’apertura della nuova ambasciata dell’Ue a Doha a settembre, ha parlato della necessità di impegnarsi in modo costruttivo con il Qatar (circa le stesse parole usate dall’arrestata Eva Kaili) (...).
Dalla Germania, il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha detto che Berlino (deve) mantenere le forniture di gas dal Qatar nonostante lo scandalo. (...) L’agitazione del presidente francese, in caduta libera in casa, è tutta finalizzata ad un recupero di ruolo internazionale; la sua nazionale di calcio con 8 su 11 giocatori della Franceafrique, (è al contempo) simbolo ed emblema dell’impero europeo superstite (e dall'altro dei mantra del wokismo accogliente, quello che da "faro della civiltà nel Mondo" ha reso l'Europa un retroporto degradato tutto putas e pusher, ndr).
(...) È probabile che la crisi sulla presunta “corruzione” sia prodromica e funzionale ai passaggi che seguiranno (...). Sul piatto della contesa si trovano le reti finanziarie: quelle woke (attualmente al potere) promotrici del mantra della anti-corruption (il classico "poche mele marce, noi siamo parte lesa"); quelle variegate ma convergenti della post-finanza – science&tech, trans and post-human, crypto – che intendono sostituirsi al blocco di potere woke; quelle dei detentori di petrodollari che non potendo colpire direttamente gli Stati Uniti (come avvenne nel 9/11) partecipano alla spartizione dell’Europa (loro obiettivo plurisecolare); quelle alter-finance, capitanate dalla Cina, prima detentrice assoluta del debito americano, attraverso le galassie Brics e Sco, in ampia espansione, che mirano ad un ruolo riconosciuto a livello globale.
via https://www.ilsussidiario.net/news/scenario-qatargate-cosi-loffensiva-russa-mettera-fine-al-partito-unico-europeo/2458614/
Un bel quadretto complessivo sui giochini globali che fa venire i brividi.
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A parte le cazzate della blitzkrieg putiniana, trovo sorprendente che un paese come la Russia che ha poco più del GDP della Spagna e che è a fare la guerra a casa di altri e che si trova a fronteggiare tutto l'occidente (sia dal punto di vista delle sanzioni che da quello delle forniture militari) non abbia preso già una marea di scoppole.
Era una delle ragioni per cui, sbagliandomi, ritenevo l'invasione russa poco probabile alla sua vigilia.
Certo è che è praticamente dal 1946 che gli americani non vincono una guerra pur avendo la spesa militare più alta del mondo ed essendo affiancati da una coalizione di altri paesi che in fatto a spese militari non scherza. Però in passato erano loro a scassare il cazzo in casa d'altri.
Vedremo quando l'Ucraina riceverà gli F16. Però non si può andare avanti nella speranza di una svolta "decisiva" in ambito militare, continuando ad alzare la posta. Poi nell'orbe terraqueo si frigna che non ci sono le risorse...
È un peccato che sia per Israele che appunto per l'Ucraina si stia affossando il ruolo delle Nazioni Unite anzichè prospettarne una trasformazione in una direzione più democratica, per cui continueranno a pesare sempre di più i cannoni (e i veti nel consiglio di sicurezza) che il desiderio di pace.
Intanto il 99% del mondo paga e l'1% si arricchisce.
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Trasloco: Come Gestire le Utenze di Luce e Gas Senza Stress
Quando si cambia #casa la gestione delle #utenze di #luce e #gas è tra le prime priorità. Ma il cambio del fornitore si fa anche per risparmiare. In questo passaggio è utile avere ben presente come funzionano le forniture di #energia come ti spiego qui.
Trasferirsi in una nuova casa rappresenta un momento importante e spesso impegnativo, ma la gestione delle utenze di luce e gas può essere semplificata se affrontata con consapevolezza. Si cambia fornitore delle utenze anche per poter risparmiare sulle bollette, come ho fatto io recentemente, passando da Sorgenia a E.ON, ed in questo passaggio è utile avere ben presente come funzionano le…
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LEWIS PLAST Kit Pronto Soccorso Completo Sacca Di Primo Soccorso 220 Pezzi - Kit
Kit di pronto soccorso: contiene 220 elementi essenziali e accessori di sicurezza
Pacchetto sopravvivenza: la borsa compatta è dotata di tasca portaoggetti e custodia extra
Uso multiplo: può essere utilizzato per viaggi, campeggio, lavoro e vacanze
Dimensioni compatte: può essere riposto in auto, roulotte, casa e cucina
Lewis Plast - Distributore leader di attrezzature mediche e forniture di pronto soccorso
Questi kit riflettono i cambiamenti nelle pratiche e nei rischi sul posto di lavoro, rendendoli dimostrabilmente più "adatti allo scopo" negli ambienti di lavoro odierni. Per tranquillità, la fornitura di un kit con questo contenuto aggiornato è un modo chiaro e definitivo per i datori di lavoro di dimostrare che sono seriamente intenzionati a rispettare i propri obblighi legali ai sensi delle normative di primo soccorso in materia di salute e sicurezza.
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Velletri: droga ordinata dal carcere con telefonini e pagata dai familiari con ricariche su carte prepagate
Velletri (Roma): droga ordinata dal carcere con telefonini e pagata dai familiari con ricariche su carte prepagate. Su delega della Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri della Compagnia di Velletri, nelle province di Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti, Latina e Chieti, con il supporto dei comandi dell’Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare – emessa dal GIP presso il Tribunale di Velletri - nei confronti di 33persone, per lo più italiane oltre che marocchine, algerine, romene e brasiliane (di cui 5 donne), – 11 destinatarie di custodia cautelare in carcere e 22 agli arresti domiciliari – gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente (art. 73 D.P.R. 309/90), estorsione (art. 629 c.p.) ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti (art. 391 ter c.p.). Sedici delle persone destinatarie delle odierne misure cautelari sono già detenute in carcere. Agli indagati sono stati contestati vari episodi di spaccio all’interno della casa circondariale di Velletri (oltre a due episodi di estorsione, per percosse e minacce subite da uno degli indagati e da alcuni familiari per forniture di sostanze stupefacenti non pagate), commessi tra gennaio e giugno 2023 all’interno del citato istituto di pena per un volume d’affari di circa 80.000 €. L’articolata e complessa indagine, supportata da mezzi tecnici, originariamente finalizzata al contrasto dello spaccio nell’area veliterna e dei Castelli Romani, portata avanti dai Carabinieri della Compagnia di Velletri, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine all’utilizzo di un espediente abituale e collaudato, attraverso l’introduzione di droga nei pacchi diretti ai detenuti, per introdurre hashish e cocaina all’interno del carcere e non solo per soddisfare il fabbisogno di alcuni dei destinatari, ma soprattutto per farla circolare in favore di altri detenuti consumatori ma solo dopo che i parenti all’esterno avevano pagato tramite ricariche su carte prepagate, tant’è che sono sorti a riguardo conflitti interni tra alcuni detenuti per il mancato versamento del corrispettivo pattuito che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine ad episodi di estorsione ai danni di detenuti e loro parenti. La droga veniva occultata – unitamente a generi alimentari confezionati sottovuoto e beni di prima necessità - all’interno di pacchi destinati ai detenuti, tramite spedizionieri, raggiungendo costi pari al doppio per ogni singola dose rispetto ai prezzi di mercato all’esterno. A rendere ancor più difficoltosa la ricostruzione dei Carabinieri è stata la complessità della rete di relazioni tra i soggetti indagati, infatti, tra i mittenti ed i reali destinatari dell’illecita corrispondenza vi erano più passaggi di mano (familiari di detenuti, prestanome e detenuti compiacenti). Analoghi passaggi sono stati acclarati per ciò che ha riguardato i flussi di denaro, versato su carte prepagate, opportunamente intestate a prestanome spesso estranei alla cerchia di contatti dei detenuti od ai relativi familiari. In tre casi, i militari dell’Arma, con il supporto della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Velletri, sono riusciti ad intercettare i pacchi contenenti lo stupefacente sequestrando la cocaina e l’hashish destinato ai detenuti. Sono stati inoltre raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine all’utilizzo, da parte di alcuni detenuti in carcere, di telefonini, per comunicare con i familiari, ordinare lo stupefacente e anche minacciare i parenti per il mancato pagamento della droga, che non è ancora chiaro come siano stati fatti entrare e dove li tenessero nascosti. L’operazione su larga scala, condotta per l’esecuzione delle ordinanze, ha visto il dispiegamento di oltre 100 militari e un elicottero, effettivi principalmente al Comando Provinciale Carabinieri di Roma con il supporto del Raggruppamento Aeromobili Carabinieri e dei Comandi Provinciali di Latina, Rieti, Viterbo, Frosinone e Chieti dove si è estesa l’operazione. Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Gaza, gli Stati Uniti stanno costruendo un molo per portare aiuti
http://www.afnews.info segnala: Gli Stati Uniti stanno costruendo una banchina temporanea al largo di Gaza per portare aiuti umanitari nella Striscia, con un sistema complesso che muoverà tonnellate di spedizioni di cibo, medicine e altre forniture via mare. Quasi due mesi dopo la decisione della Casa Bianca, le truppe dell’esercito e della marina degli Stati Uniti ora stanno finalizzando…
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Biden manda altri missili a Kiev: “Putin va fermato”
New York — Il Pentagono raschia il barile degli ultimi fondi rimasti, per mandare un nuovo pacchetto di forniture militari all’Ucraina da 300 milioni di dollari, che includono i missili a lungo raggio Atacms. Casa Bianca e Cia però avvertono che è l’ultimo, lanciando un segnale al Congresso, che bloccando l’approvazione dei 60 miliardi di aiuti richiesti dal presidente Biden sta regalando la…
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#aggiornamenti da Italia e Mondo#Mmondo#Mmondo tutte le notizie#mmondo tutte le notizie sempre aggiornate#mondo tutte le notizie
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Bambini a Gaza: video testimonianze dalla Striscia
Dal 7 ottobre sono almeno 4.237 i bambini uccisi a Gaza - un bambino ogni dieci minuti, più di 100 bambini al giorno. Altri 1.350 risultano dispersi sotto le macerie degli edifici bombardati e si presume siano morti. L'entità dello spargimento di sangue è senza precedenti. Il numero di bambini uccisi in un solo mese di conflitto a Gaza è più di otto volte il numero di bambini uccisi in Ucraina durante l'intero primo anno di guerra con la Russia. In Iraq, nel corso dei 14 anni di guerra, tra il 2008 e il 2022, sono stati uccisi meno bambini. Bambini a Gaza: testimonianze video https://youtu.be/hej5uN4aNWg Samar, 9 anni, è una delle migliaia di bambini intrappolati a Gaza. “Voglio che la guerra finisca e che si torni a casa, a dipingere e a studiare a scuola". Domenica, l'ospedale pediatrico Rantisi, a Gaza City, è stato colpito da un attacco aereo che ha ucciso almeno quattro persone e ha causato danni estesi al terzo piano, che ospita l'unica unità oncologica pediatrica di tutta Gaza. L'ospedale, che ha in cura circa 70 bambini, ha ricevuto un ulteriore ordine di evacuazione in vista di potenziali attacchi aerei. Hala è un'operatrice umanitaria di ActionAid: "Come madre, sono corsa da un posto all'altro, scappando da un luogo all'altro, solo per salvare la mia vita e quella dei miei figli. Vogliamo salvare la nostra vita e quella dei nostri figli, niente di più, niente di meno". Persone, non numeri Ogni 10 minuti almeno due bambini a Gaza subiscono ferite - alcune delle quali capaci di provocare danni permanenti. Tuttavia, i medici non hanno le forniture mediche adeguate per curarli e sono costretti a sostituire il disinfettante con aceto o acqua salata, o a eseguire interventi chirurgici salvavita usando solo la luce delle torce dei loro telefoni, a causa della mancanza di carburante. Tragicamente, il numero di bambini feriti che arrivano alle strutture mediche e le cui intere famiglie sono state uccise è ormai così alto che è stato coniato un nuovo acronimo per descriverli: WCNSF: Wounded Child, No Surviving Family. Molti dei bambini sopravvissuti finora sono malati o rischiano di ammalarsi a causa della mancanza di acqua pulita e di cibo. Le parole dalla Striscia Somaya, una madre incinta che si è rifugiata in una scuola vicino a Deir al Balah, racconta: "Quest'acqua è acqua di mare salata; siamo costretti a berla perché non riusciamo a trovare acqua. E questi bambini piccoli, non possiamo pulirli o fargli il bagno perché abbiamo paura che si ammalino". Riham Jafari, Coordinatrice Advocacy e Comunicazione ActionAid Palestina, ha dichiarato: "I bambini di Gaza stanno vivendo un orrore inimmaginabile, giorno dopo giorno, da più di un mese ormai. Sono affamati e assetati, costretti a nascondersi in spazi angusti e a temere per la loro vita mentre le bombe esplodono intorno a loro. Le forze israeliane devono rispettare gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale e smettere immediatamente di bombardare ospedali e altri siti protetti. L'ordine di evacuazione dell'ospedale pediatrico Rantisi deve essere revocato. Anche se i bambini malati curati lì stessero abbastanza bene da poter essere spostati, con strade e veicoli danneggiati, come potrebbero andarsene? E dove possono andare in sicurezza? Deve esserci un cessate il fuoco permanente, ora". Foto di copertina: https://unsplash.com/it/foto/carta-per-stampante-blu-e-bianca-tzymjuiSqCE Read the full article
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Ancora problemi per la più grande fabbrica di auto elettriche del gruppo Volkswagen
Nelle ultime settimane le notizie negative in casa Volkswagen sono piovute a ritmo serrato. La riduzione della produzione, l’annuncio del taglio di posti di lavoro (limitati per ora ai poco meno di 300 contratti a tempo) e l’eliminazione del turno di notte, sono questi i principali problemi del comparto elettrico di Volkswagen. Oggi Automobilwoche ha rivelato che la produzione nello stabilimento è nuovamente sospesa per tre settimane. La ragione risiederebbe nella mancanza di motori elettrici causata da interruzioni lungo la catena di approvvigionamento. Il Gruppo con i motori disponibili dà la priorità alla ID.7, costruita a Emden. In risposta a una richiesta di Automobilwoche, Volkswagen ha dichiarato: «Abbiamo lavorato per aumentare la produzione in linea con la domanda. Nei mesi di novembre e dicembre è prevedibile che non tutti gli stabilimenti di veicoli saranno in grado di ricevere forniture sufficienti. Sono quindi previste restrizioni alla produzione negli stabilimenti interessati». Le restrizioni interessano lo stabilimento di Zwickau, come si diceva, per circa tre settimane a partire da oggi. Il Gruppo tedesco ha fatto sapere che la pausa toccherà la produzione di Audi Q4 e-tron e Audi Q4 Sportback e-tron nonché Vw ID.4 e ID.5. Non ci saranno interruzioni per la entry level compatta Vw ID.3 e per Cupra Born. Privilegiare la ID.7 ha il suo perché. Per la berlina su cui Wolfsburg punta anche per riguadagnare posizioni sul mercato cinese, c’è domanda. Per il suv ID.4 e per il suv coupé ID.5 molto meno. Read the full article
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Quando tu giornalista anziché scrivere " reagisce tempestiva all aggressione di due malintenzionati armati di ascia entrati in casa mentre dorme con i suoi figli " scrivi, " Prende a cazzotti due neri di 19 e 21 anni mandandoli all'ospedale...oppure glissi su politici che sotto pandemia fanno vincere contratti a parenti per forniture mediche come camici e quant' altro...meriti di essere incriminato per abuso della professione a fini propagandistici poiché tendi a manipolare le menti deboli, tentando deliberatamente e sistematicamente di plasmare percezioni, manipolare cognizioni e dirigere il comportamento al fine di ottenere una risposta che favorisca gli intenti ( politici) di chi li mette in atto.
Dice #vannacci nel suo libro - premiatissimo dalle vendite- ma posto al centro di polemiche giornalistiche che :
"il buonsenso fa paura perché ce lo hanno negato, perché negli ultimi decenni bisognava inquadrarsi nel pensiero unico, il pensiero di cattedra e chi era fuori dal pensiero di cattedra bisognava emarginarlo, peggio, dargli del matto. Si toglie dignità all’interlocutore, va rieducato per partecipare alla vita sociale senza nuocere. E a me non piace una società di questo tipo. Io rivendico il diritto di esprimere le mie opinioni purché non siano offensive, purché rimangano nell’alveo della Costituzione»
Ecco io non ho il "peso politico " di questo soldato, servitore dello stato di serie A, ma posso essere fiero che un anno prima se pur con differenze strutturali e di stile, con similitudini mitologiche e comparazioni ho combattuto anch'io contro il pensiero unico esaurendo oggi Gli audaci con una classifica Amazon di tutto rispetto per un signor nessuno considerando il numero superiore al milione di titoli presenti sulla suddetta piattaforma.
Forse sarebbe il caso di guardare le cose in maniera distaccata e vedere se davvero non si sia esagerato troppo in certi messaggi e certi allarmi piuttosto che pensare che chi la pensa in maniera diversa scrivendolo o leggendolo sia un razzista-omofono-guerrafondaio-violento-ignorante.
#noalpensierounico #robertonicolettiballatibonaffini #giulioperroneditore #libri #ilmondoalcontrario #letture #narrativaitaliana
instagram
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The west has brought desparation and ruin to libya,a decade later China comes to bring new hope
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
😘 LA CINA INVIA FORNITURE MEDICHE E AIUTI UMANITARI DI EMERGENZA IN LIBIA 🥰
⛈ In seguito alla devastante alluvione in Libia, innescata da potenti tempeste, hanno perso la vita, almeno per il conteggio attuale, 5.500 persone. 7.000 persone sono rimaste ferite, e più di 43.000 si trovano senza una casa 😭
🇨🇳 Il Governo Cinese ha inviato, in Libia, un lotto di forniture mediche e aiuti umanitari di emergenza del valore di 30 Milioni RMB 💕
❤️ Le forniture verranno consegnate alla Mezzaluna Rossa Libica-Bengasi attraverso l'Ambasciata Cinese 🇨🇳
🥰 Le forniture comprendono tende, coperte, kit di pronto soccorso, apparecchiature per il controllo dell'acqua e molto altro ❤️
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
😘 CHINA SENDS MEDICAL SUPPLIES AND EMERGENCY HUMANITARIAN AID TO LIBYA 🥰
⛈ Following the devastating flood in Libya, triggered by powerful storms, 5,500 people lost their lives, at least according to the current count. 7,000 people were injured, and more than 43,000 are homeless 😭
🇨🇳 The Chinese Government has sent a batch of medical supplies and emergency humanitarian aid worth 30 Million RMB to Libya 💕
❤️ Supplies will be delivered to the Libyan Red Crescent-Benghazi through the Chinese Embassy 🇨🇳
🥰 Supplies include tents, blankets, first aid kits, water control equipment and more ❤️
🌸 Subscribe 👉 @collectivoshaoshan 😘
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Eyes on the world #160
Ultimi bagni, ultime giornate di sole, ultimi scampoli d’estate prima di abbracciare l’autunno.
Questa settimana sul piatto argomenti tra i più vari, partendo – come di consueto – dalla guerra in Ucraina. Si fa poi un salto in casa nostra per le due principali notizie della settimana, per proseguire in Messico, al British Museum, in Marocco e infine con uno sguardo al mondo tech.
È arrivato il momento di cominciare 👇
🇺🇦 CORRUZIONE IN UCRAINA, I ROTTAMI TROVATI IN ROMANIA, LE ELEZIONI IN RUSSIA: LA SETTIMANA IN BREVE
(1) Ripartiamo dalla guerra in #Ucraina e dal recente mini-rimpasto di governo che ha visto al centro proprio l’esecutivo del presidente ucraino #Zelensky. Il ministro della Difesa Oleksii Reznikov è stato sostituito la scorsa settimana, anche se la decisione era nell’aria da mesi. Sembra che al suo posto possa essere nominato Rustem Umerov, a capo del Fondo statale ucraino per il momento. Le motivazioni dietro l’allontanamento di Reznikov sono da rintracciare nei recenti casi di corruzione che hanno coinvolto diverse amministrazioni pubbliche ucraine e – soprattutto – l’utilizzo dei nuovi fondi arrivati a causa della guerra (si parla per lo più di forniture di cibo e vestiario per i soldati pagate molto più del previsto). Tornando sul campo, non si sono fermati gli attacchi da ambo le parti. Mercoledì la #Russia, ad esempio, ha colpito con dei missili la città di Kostiantynivka, causando almeno 17 morti e oltre 30 feriti. Intanto il Regno Unito, tramite la propria ministra dell’Interno Suella Braverman, ha depositato in parlamento una proposta di legge affinché il gruppo di mercenari #Wagner venga considerato un’organizzazione terroristica. Qualora il testo passasse, sostenere in ogni forma l’organizzazione sarebbe illegale, con multe fino a 5.000 sterline e 14 anni di carcere. Un provvedimento simile era stato già preso da Ucraina, Estonia, Lituania e Francia. Novità dagli Stati Uniti inoltre, che hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari e umanitari del valore di circa 1 miliardo di dollari, tra i quali troviamo le famose munizioni a uranio impoverito, già inviate dal Regno Unito a marzo. Verranno utilizzate principalmente per distruggere carri armati avversari, dotando gli M1 Abrams inviati proprio dagli #USA. Curioso l’episodio che in settimana ha riguardato la #Romania, il cui ministro della Difesa Angel Tilvar ha reso noto che dei rottami (probabilmente appartenenti a un drone russo) sono stati trovati in un’area vicina al confine ucraino. La scoperta ha causato qualche preoccupazione, essendo la Romania oltretutto un paese #NATO, ma è molto difficile che tale episodio possa portare a un allargamento del conflitto a nuovi paesi. In ultima analisi, da segnalare l’inizio delle votazioni per eleggere i consigli locali e regionali di 21 regioni della Russia più le 4 ucraine annesse illegalmente (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia). Com’è facile immaginare, non si tratta di elezioni svolte democraticamente, con i candidati non favorevoli al presidente russo Putin e alla guerra in Ucraina sistematicamente esclusi dalla corsa.
🇮🇹 DECRETO LEGGE SU CRIMINALITÀ MINORILE E DICHIARAZIONI SUL DISASTRO DI USTICA: LE ULTIME DALL’ITALIA
(2) È destinato a dividere il paese l’ultimo provvedimento approvato dal governo #Meloni per contrastare la criminalità minorile e illustrato in conferenza stampa dalla stessa premier giovedì. Questi i punti principali del decreto: è stata introdotta la possibilità di “ammonire” ragazzi e ragazze di almeno 12 anni in caso di rissa, percosse o minacce, anche senza denuncia, con un avviso orale che li invita – in sostanza – a mantenere una condotta in linea con la legge; l’età minima per il Daspo urbano (con il quale è possibile ordinare a una persona ritenuta pericolosa di allontanarsi da uno specifico territorio) è stato abbassato da 18 a 14 anni; sono state aumentate le sanzioni per il porto d’armi e lo spaccio di droga, che – anche se di lieve entità – potrà portare all’arresto immediato se trovati in flagranza di reato; chi riceve un avviso orale potrà anche vedersi vietare l’utilizzo di cellulari e smartphone per un periodo limitato di tempo (norma tra le più discusse viste le oggettive difficoltà di applicabilità); i genitori di ragazzi e ragazze che hanno ricevuto un avviso orale potranno ricevere una sanzione da 200 a 1.000 euro, a meno che non dimostrino di non aver potuto impedire la cattiva condotta, mentre per coloro che non permetteranno il rispetto dell’obbligo scolastico (attualmente fino ai 16 anni) potrebbe anche scattare il carcere fino a 2 anni; il processo a carico di un minorenne potrà essere chiuso in anticipo da un giudice qualora l’imputato acceda a un percorso di reinserimento e svolga lavori socialmente utili. Non è entrata in decreto la riduzione dell’età minima per l’imputabilità (da 14 a 12 anni). Il testo ha comunque portato a diverse discussioni tra magistrati ed esperti, convinti che si debba intervenire maggiormente sul contesto educativo, piuttosto che con l’inasprimento delle pene.
In settimana hanno fatto discutere anche le dichiarazioni, un po’ (tanto) a sorpresa, dell’ex presidente del Consiglio Giuliano #Amato. Il premier ha rilasciato un’intervista a Repubblica nel quale fa emergere la propria versione dei fatti sul disastro di #Ustica, quando l’aereo DC-9 della compagnia Itavia precipitò in mare proprio vicino all’isola siciliana nel 1980. Nell’incidente morirono 81 persone e non fu mai fatta chiarezza su cosa provocò la caduta del velivolo, né si arrivò a una chiara dinamica di quanto accaduto. Amato ha fatto sapere che la ricostruzione più affidabile, secondo lui, ha come protagonista l’aeronautica francese, che abbatté l’aereo servendosi di un caccia confondendo l’obiettivo con un altro, nel quale si pensava stesse viaggiando il leader libico di allora Muammar #Gheddafi. In sostanza il DC-9 si sarebbe trovato in mezzo a una battaglia aerea tra Libia e NATO, ma ciò non venne mai confermato (la scusa di un’esercitazione aerea avrebbe consentito di far passare l’attentato come un semplice incidente). Nel corso dei decenni ci sono stati processi, indagini, testimonianze, ma anche depistaggi e reticenze che non consentirono mai di giungere a una sentenza, o anche quantomeno a una ricostruzione effettiva di quanto accaduto. Amato ha fatto sapere anche che nel 1986, quando era sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ricevette dall’allora premier Craxi il compito di occuparsi della vicenda. Il volo di Itavia sarebbe stato quindi abbattuto per errore con Gheddafi sarebbe stato avvisato (sembra dallo stesso Craxi) dell’agguato, evitando quindi di salire a bordo. L’ex premier ha anche dichiarato di non avere le prove concrete che ciò da lui detto sia vero, ma dal canto loro le istituzioni francesi e italiane hanno fatto sapere di essere a totale disposizione per lavorare insieme ed eventualmente fare nuova luce sul fatto. Quella di matrice francese resta comunque la versione più credibile tra tutte, soprattutto in virtù del ritrovamento sulle montagne della Calabria – un mese dopo il disastro di Ustica – di un aereo da combattimento libico abbattuto. È infatti pressoché fuori discussione che nel #Mediterraneo centrale siano avvenuti scontri aerei di varia natura, ma di chiarimenti ufficiali e definitivi – ancora – neanche l’ombra.
🇲🇽 MESSICO: LA CORTE SUPREMA DEPENALIZZA L’ABORTO IN TUTTO LO STATO. VITTORIA DELLA “MAREA VERDE”
(3) Voliamo in #Messico dove, a due anni dall’unanimità per depenalizzare l’#aborto nello stato di Coahuila, la Corte suprema ha preso la storica decisione di estendere tale provvedimento all’intero paese. Bisogna tornare al settembre del 2021 per ritrovare l’illegalità pressoché totale dell’aborto in ogni stato messicano, punibile persino con 30 anni di carcere in certi casi. Da allora era cominciato un processo lungo e tortuoso per depenalizzarlo in più territori possibili, fino alla decisione della Corte. Il reato di aborto è stato rimosso dal codice penale federale e sia il servizio sanitario pubblico federale che ogni istituzione sanitaria equivalente dovrà offrire l’aborto in sicurezza a chiunque ne faccia richiesta. Si tratta di una sentenza cruciale anche per tutti quegli stati degli #USA che attualmente lo limitano, aprendo le porte all’interruzione di gravidanza semplicemente recandosi in uno stato messicano. In America Latina invece l’aborto era già stato legalizzato in Argentina, Colombia, Uruguay e – in alcuni casi – anche in Ecuador. Il risultato ottenuto è frutto del duro lavoro di un movimento di attiviste e gruppi femministi riuniti nella cosiddetta “marea verde” (per via del colore dei fazzoletti usati come simbolo della lotta).
🖼 BRITISH MUSEUM NELLA BUFERA: OLTRE 2000 OGGETTI RUBATI E RIVENDUTI SU EBAY DA UN EX DIPENDENTE
(4) Siete mai stati/e al #BritishMuseum a #Londra? Potrebbe non essere più lo stesso a breve. Il motivo è presto detto: uno scandalo sta mettendo a rischio la sua credibilità e popolarità a livello internazionale. Il curatore della collezione di antichità greche e romane, Peter #Higgs, avrebbe rubato qualcosa come 2.000 oggetti archeologici dai depositi del museo, per poi rivenderli su #eBay a prezzi parecchio più bassi del loro – inestimabile – valore. Parliamo di pietre preziose, oggetti risalenti tra il 1.500 a.C e l’800, ma anche gioielli d’oro. Il tutto nell’arco di 20 anni. Circa 2 settimane fa, il direttore del museo Hartwig Fischer si era dimesso improvvisamente e solo pochi giorni fa è stato comunicato che alcuni oggetti (senza specificare il numero) erano stati rubati e/o danneggiati. Tuttavia si è poi scoperto che i vertici del museo fossero a conoscenza della problematica già dal 2021 e che Higgs sia stato allontanato dal museo solo nel luglio di quest’anno. Fu il commerciante danese Ittai Gradel il primo ad accorgersi di questa anomalia, dopo aver acquistato da eBay quelli che avevano tutta l’aria di essere oggetti provenienti dalle collezioni del British. Ognuno di questi era stato venduto dalla stessa persona, tale Paul Higgins, il cui conto PayPal era però intestato proprio a Peter Higgs. Avvisati della possibile problematica, sia il vicedirettore del museo Jonathan Williams (anche lui dimessosi in questi giorni) che lo stesso Fischer avevano risposto di non aver individuato alcuna anomalia. Al momento sono in corso diverse indagini, compresa una da parte della polizia metropolitana di Londra, ma nessuno è stato ancora arrestato. Da tempo diversi musei – prevalentemente – inglesi e francesi sono al centro di discussioni e polemiche riguardo la possibilità di restituire quanto sottratto a popolazioni straniere in periodo coloniale e non solo, basti pensare ai pezzi di Partenone staccati dal tempio di Atene.
🇲🇦 UN DEVASTANTE TERREMOTO COLPISCE IL MAROCCO: ALMENO 600 I MORTI E OLTRE 300 I FERITI
(5) Un gravissimo #terremoto ha scosso il #Marocco la notte scorsa. Finora, in base a quanto fatto emergere dalle autorità, si parla di oltre 600 morti e più di 300 feriti. La scossa principale ha avuto una magnitudo di 6,8 gradi, con l’epicentro situato intorno ai 70 km di distanza da Marrakech. Qui sono crollati diversi edifici storici e persino il minareto della moschea nella piazza Jamaa el-Fna. Danni registrati anche in numerose località montuose, dove far arrivare i soccorsi è molto più complicato. Si tratta di uno dei disastri più gravi nella storia del paese, non paragonabile tuttavia a quanto accadde nel febbraio 1960, quando un terremoto di 5,7 gradi arrivò a causare la morte di più di 12 mila persone.
💻 LA COMMISSIONE EUROPEA HA INDIVIDUATO LE SEI GATEKEEPER NEL MONDO DIGITAL
(6) Chiudiamo con una notizia proveniente dal mondo #tech. Thierry Breton, Commissario europeo per il Mercato interno e i servizi, mercoledì ha reso noto che la Commissione Europea ha individuato 6 compagnie “gatekeeper” nell’ambito del Digital Markets Act (#DMA, normativa che regola il mercato di internet). In sostanza, saranno sottoposte a regole più stringenti in tema di concorrenza. Le magnifiche 6 sono: Alphabet, Amazon, Microsoft, Apple, Meta e ByteDance. Il DMA nasce per impedire che le grandi piattaforme digitali ottengano il monopolio e agiscano da una posizione di forza rispetto ad altri competitor, impedendogli di entrare nel mercato. Queste aziende non potranno favorire i propri servizi rispetto a quelli della concorrenza e dovranno consentire agli utenti di cancellare app preinstallate sui loro dispositivi (azione attualmente impossibile da eseguire). Chi non rispetterà le regole imposte dalla Commissione, potrà essere punito con multe fino al 10-20% del fatturato annuo, in base al numero di violazioni.
Alla prossima 👋
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