#Fondazione Toscana Spettacolo
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Cinema intorno al Vesuvio
Si entra nel vivo della 30esima edizione di Cinema intorno al Vesuvio, arena estiva di Arci Movie nell’elegante Villa Bruno di San Giorgio a Cremano. La speciale location del vesuviano ospiterà oltre cinquanta appuntamenti di film e ospiti fino ad agosto portando sul grande schermo pellicole di spessore e protagonisti della Settima Arte, e non soltanto. L’iniziativa di Arci Movie è da tre decenni una occasione culturale di rilievo tra zona orientale e vesuviana di Napoli. La kermesse, in collaborazione con il Comune di San Giorgio a Cremano, dopo le prime partecipate serate, continua nella dimora del Miglio d’Oro con opere che hanno appassionato, fatto discutere, emozionato e animato sale e platee di tutta Italia. Cinema intorno al Vesuvio e Premio Troisi Quest’anno Cinema intorno al Vesuvio si incrocia con il Premio Troisi attraverso l’evento speciale, a ingresso gratuito, con un omaggio a Eduardo De Filippo per i quarant’anni dalla scomparsa. La serata è dedicata alle proiezioni dei cortometraggi realizzati dalle scuole di tutta Italia che sono stati selezionati dall’associazione Arci Movie nell’ambito del Premio dedicato al noto e talentuoso attore e comico nativo di San Giorgio a Cremano. Sono arrivate molte opere da tutta la Penisola e sono state scelte quattro dalla Campania, una dalla Toscana e una dalla Calabria. La proiezione dei corti nell’Arena di Villa Bruno sarà accompagnata da una delegazione di docenti e studenti e dagli interventi di Gino Rivieccio, direttore artistico Premio Massimo Troisi, Mimmo Basso, direttore operativo Teatro di Napoli, Giusi Gresia, Fondazione Eduardo De Filippo, e Annamaria Sapienza, docente di Storia del Teatro dell’Università di Salerno. Ad animare l’evento anche la lettura di brani dall’opera di Eduardo De Filippo interpretati dall’attore Gianfelice Imparato e la proiezione del cortometraggio "Passerà la notte" di Mena Solipano realizzato con l’istituto comprensivo 57 San Giovanni Bosco di Napoli e ispirato all'opera "Napoli milionaria". Sarò con te Il 20 e il 21 giugno si torna ai lungometraggi con “Sarò con te”, di Andrea Bosello, l’opera attesa da tanti tifosi della squadra partenopea. È il racconto collettivo della vittoria dello Scudetto giunta dopo trentatré anni di sacrifici: sul grande schermo lo sguardo e le parole di giocatori, a partire dal Capitano Giovanni Di Lorenzo, di personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e del giornalismo tra cui Fabio Cannavaro, Geolier, Toni Servillo, Maurizio de Giovanni, Salvatore Esposito, Luisa Ranieri, Marco D'Amore. Non mancano le parole dell’ex allenatore Luciano Spalletti e del presidente della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis. Si prosegue, il 22 e il 23 giugno, con un’altra doppietta con le proiezioni di “Il segreto di Liberato”, regia di Francesco Lettieri e Giorgio Testi, incentrato sulla storia di Liberato, napoletano dall’identità ignota che, dal 2017, è emerso grazie alla fusione della tradizione neo-melodica napoletana con l’elettronica e influenze hip-hop. L’esordio sulle scane con “Nove maggio”, un vero e proprio successo nazionale, seguito da “Tu t’e scurdat ‘e me” e altri pezzi diventati virali. Liberato Poche ma significative le apparizioni live di Liberato che nel 2023 ha fatto tappe a Berlino, Parigi e Londra culminate nelle tre giornate sold out che hanno riempito Piazza Plebiscito a Napoli in una festa che ha accolto ottantamila persone. A presentare il film ci saranno, sabato 22, l’attore Carlo Luglio e anche il regista Guido Lombardi e la serata sarà dedicata a un artista scomparso recentemente. Le proiezioni di giugno chiudono domenica 30 con un altro film di grande successo: Barbie di Greta Gerwig che recupera le avventure di due bambole che hanno fatto sognare i giovanissimi di tutto il mondo. Le serate inizieranno sempre alle 21:15 e il biglietto d’ingresso costa 5 euro. Biglietteria sempre aperta dalle ore 20. Villa Bruno è in via Cavalli di Bronzo 22, San Giorgio a Cremano (Napoli). Il programma completo dell’edizione 2024 di Cinema intorno al Vesuvio è disponibile su www.arcimovie.it e sui social Facebook e Instagram di Arci Movie. Read the full article
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"Prefigurazioni teatralmente reali" di Riccardo Rescio
Planetaria, è un format per fare divulgazione su ambiente, cambiamenti climatici e sostenibilità, coniugando arte, spettacolo e scienza. Ideato da Stefano Accorsi e Filippo Gentili, con la produzione di Superhumans, la factory che unisce consulenza strategica, pensiero creativo e produzione multicanale, co-prodotto dalla Fondazione Teatro della Toscana. Al via dal 7 al 9 giugno 2024 al Teatro…
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A Veronetta torna il festival teatrale dei giovani
A Veronetta (Verona) torna il festival teatrale dei giovani Il Festival è dedicato alle nuove generazioni ed è realizzato a conclusione dell'anno di laboratori della scuola Spazio Teatro Giovani, diretta da Silvia Masotti e Camilla Zorzi. Nella scorsa edizione sono stati più di 130 ragazzi e ragazze coinvolti negli spettacoli, per un pubblico di 2000 persone di cui 1200 under 35. Programma 6– 28 giugno. Il programma del festival quest'anno si arricchisce di nuove produzioni e più serate su tre filoni principali: testimonianze o storie di coraggio e di resistenza (Staffette il 6 e 7 giugno ore 21.30 e La Rosa Bianca, 11 e 12 giugno ore 21.30), rielaborazioni del mito (Enea, lo straniero 13 e 14 giugno ore 21.30 e Un'altra Medea17, 18 e 19 giugno ore 21.30), per concludere con testi di drammaturgia contemporanea in questo caso due opere di Stefano Massini, messe in scena per gentile concessione dell'autore. Si tratta di L.F.C, tratto da Ladies Football Club di Stefano Massini, in scena il 22, 23, 24 giugno alle ore 21.30, con un gruppo di ragazze dai 19 ai 30 anni. E' la storia della prima squadra di calcio femminile, nell'Inghilterra della Prima Guerra Mondiale. Un gruppo di operaie con ironia, fatica, imbarazzo e scalpore prende a calci il pallone; ogni calcio di ciascuna di loro implica uno spostamento in avanti verso una società senza pregiudizi, dove ciascuno e ciascuna possa correre incontro alla propria vita, perché una passione, una vera, non ha tempo, non ha età, non ha sesso. Ha solo bisogno di essere lasciata vivere. Per ciascuna delle tre sere di spettacolo viene moderato un dialogo tra le giovani attrici e tre calciatrici professioniste, sui temi della parità di genere nello sport, in collaborazione con la consigliera Comunale con delega alle Pari Opportunità Beatrice Verzè. La data del 23 giugno è realizzata grazie al sostegno di Farmacie San Nazaro e San Paolo. Il secondo progetto tratto dalla drammaturgia di Massini, per la prima volta in scena, è Manhattan Project, in scena 26, 27, 28 giugno, sempre alle ore 21.30, che vede protagonisti un gruppo di ragazzi dai 21 ai 30 anni che danno vita alla storia dell'ambizioso programma americano che portò all'invenzione della bomba atomica. Robert Oppenheimer fu messo a capo di questo progetto e pronunciò il definitivo via libera alla costruzione di una delle invenzioni più potenti e terribili della storia dell'uomo... Da allora niente fu più come prima. La data del 28 giugno è realizzata grazie al sostegno di Prisma Studio. Il programma su www.politichegiobanili.comune.verona.it Il Festival è occasione di relazione, oltre che con e tra i ragazzi, con altre associazioni e realtà della città, impegnate nella diffusione di una cultura legata ai giovani e al territorio: collaborano alla realizzazione del Festival: Angeli del Bello, Udu e Dipartimento Culture e Civiltà dell'Università di Verona, Libreria Pagina Dodici, Lazy Dog Press, la Prima Circoscrizione e il Comitato per il Carnevale Benefico Simeon de L'Isolo, che ha la custodia del Parco Santa Toscana. Inoltre il ristorante libanese Tabulè gestirà il food truck per le sere di spettacolo. La rassegna, realizzata con il Patrocinio e il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Verona, è stata presentata ieri dall'assessore alle Politiche giovanili insieme alle direttrici ed insegnanti della scuola di teatro Spazio Teatro Giovani Silvia Masotti e Camilla Zorzi, Andrea Marconi, segretario generale Fondazione Banca Popolare di Verona, Luana Montolli, allieva di Spazio Teatro Giovani. "Il festival tocca in pieno i valori dell'Amministrazione come il coinvolgimento dei giovani della nostra città nella riattivazione degli spazi e il teatro come luogo di crescita e riflessione", ha detto l'assessore alle Politiche giovanili. "Il teatro", raccontano Silvia Masotti e Camilla Zorzi, "è movimento. Ci si sposta da se stessi per entrare nei panni di altri. Si affrontano diffidenza e paura, si impara ad accostarsi all'altro con rispetto. Il teatro si fa insieme, perciò lo spostamento di ciascuno implica lo spostamento del gruppo. Il gruppo tiene insieme la differenza, che è una risorsa fondamentale, così da semplificazione e omologazione ci si sposta verso l'infinita complessità della natura umana: ci si allena a conoscerla, a comprenderla, a raccontarla. A teatro ci si sposta anche come spettatori: si va a teatro perché succeda qualcosa, perché lo spostamento nello spazio ne produca altrettanti nel pensiero e nell'anima...Tutto questo per noi è il senso di fare teatro con i giovani: creare possibili spostamenti che a loro volta creino altri sposta-menti". Info e prenotazioni: L'accesso al Parco sarà consentito a chi preventivamente avrà prenotato il proprio posto inviando una mail a [email protected] indicando i propri dati e contatti. Verrà inviata una mail di confermata prenotazione. I posti verranno assegnati la sera dello spettacolo in ordine di arrivo. Gli spettacoli saranno ad offerta libera. Tutte le informazioni, eventuali modifiche e aggiornamenti saranno comunicati sui canali Facebook e Instagram di Spazio Teatro Giovani. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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"Oltre l'Estate Fiesolana c'è di più"
Il Teatro di Fiesole, Venerdì 9 febbraio 2024 in conferenza stampa alla presenza del Sindaco di Fiesole Anna Ravoni, ha presentato la sua stagione 2024.
Il nuovo Teatro di Fiesole, è un gioiello, una meraviglia architettonica disposta su cinque piani, che si distingue non solo per i suoi 300 eleganti posti, suddivisi tra platea e balconata, ma anche per le sue flessibili sale espositive e sue bellissime terrazze vetrate da cui ammirare l'incantevole vallata circostante.
Completano questa innovativa proposta architettonica le tecniche acustiche di avanguardia, sviluppate per adattarsi alle molteplici sfaccettature performative del mondo dello spettacolo.
Non un semplice contenitore ma un'opera d'arte che dialoga con il paesaggio esterno proprio attraverso le sue trasparenti pareti di vetro, che si aprono sul foyer e si integrano perfettamente con l'ambiente circostante, dando la piacevolissima sensazione di essere sospesi nella bellezza per paesaggio.
Un tempio della polifunzionalità, progettato per esaltare la creatività e l'espressione artistica in tutte le sue forme.
La struttura, inaugurata nel 2022 con il sostegno di Officine Mario Dorin, Banca Cambiano 1884, Unicoop Firenze, Stefano Ricci e Ludovico Martelli, si propone di creare un continuum culturale a Fiesole, estendendo sia fisicamente che temporalmente le attività del Teatro Romano di Fiesole, che ha visto un notevole aumento delle aperture serali negli ultimi anni.
Il Teatro di Fiesole, in questo coinvolgente scenario ha presentato la Primavera Fiesolana e l'Autunno Fiesolano, ampliando il suo repertorio con nuove rassegne indoor di musica, teatro, cinema e contaminazione di generi.
La Primavera Fiesolana, in programma dal 6 al 24 aprile, presenta undici serate coinvolgenti con artisti del calibro di Tullio Solenghi, Massimo Cirri, Peppe Dell’Acqua, Roberto Mercadini, Saverio Tommasi, Remo Anzovino, Roberto Abbiati, Alessandro Quarta, Francesco Maccianti e la Camerata Fiesolana.
Il cartellone abbraccia intrattenimento, teatro d’impegno civile, narrazione, jazz, musica classica, contemporanea e multidisciplinarietà.
Realizzata con il sostegno della Regione Toscana e della Fondazione CR Firenze, la rassegna si apre il 6 aprile con l'affascinante spettacolo "Little Boy" di Roberto Mercadini.
Riccardo Rescio I&f Arte Cultura Attualità
Teatro di Fiesole Ministero della Cultura Ministero del Turismo ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo Feel Florence Toscana Promozione Turistica
Italia&friends Toscana - Firenze 9 febbraio 2024
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Andrà in scena venerdì 15 marzo 2024 alle ore 21.00 al Teatro Moderno di Grosseto - via Tripoli, 33 - Pierino e il lupo, la celebre favola musicale composta dal russo Sergej Prokofiev, interpretata da Stefano Fresi con l’accompagnamento musicale dell’Orchestra Sinfonica “Città di Grosseto”, diretta dal Maestro Enrico Melozzi. Per l’occasione ci sarà una doppia rappresentazione: una matinée per le scuole ed uno spettacolo serale per tutti. Un evento molto importante non solo per via dell’alto valore artistico dell’opera, ma anche per l’obiettivo che si prefigge, ovverosia il fatto di devolvere l’intero ricavato alla Fondazione Meyer, che opera a favore dell’ospedale pediatrico di Firenze. «La speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno» (David Sassoli, dicembre 2021) Per presentare l’appuntamento di marzo 2024 al Teatro Moderno di Grosseto, martedì 21 novembre 2023 si è svolta una conferenza stampa presso il Media Center “David Sassoli” di Palazzo del Pegaso a Firenze. Sono intervenuti/intervenute Stefano Scaramelli (Vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana), Donatella Spadi (consigliera regionale), Leonardo Marras (assessore regionale), Alessandro Benedetti (Segretario generale della Fondazione Meyer), Gloria Mazzi (Direttrice artistica della rassegna “La Voce di Ogni Strumento” a Grosseto) e Stefano Fresi (attore e voce narrante di Pierino e il lupo). «Una grande opportunità poter promuovere come Consiglio regionale questa iniziativa benefica, il cui ricavato andrà alla Fondazione Meyer; un’occasione culturale significativa che si svolgerà a Grosseto e che è stata fortemente voluta anche dall’assessore Leonardo Marras», ha dichiarato il vicepresidente del consiglio regionale toscano Stefano Scaramelli. «Una iniziativa di assoluto rilievo voluta dall’agenzia musicale Agimus che propone protagonisti giovani e di talento, e la partecipazione dell’attore Stefano Fresi, a titolo gratuito, diventa importante, perché l’intero ricavato andrà alla Fondazione Meyer. Una serata di solidarietà a favore della ricerca per continuare nell’impegno di trovare risposte nei confronti di malattie oggi considerate incurabili», ha detto la consigliera regionale Donatella Spadi. «Noi come famiglia, con l’associazione Festa di Sole, collaboriamo in modo costante alle iniziative promosse da Gloria Mazzi e da A.Gi.Mus e questo spettacolo a Grosseto segna una tappa importante di una collaborazione per reperire fondi per la ricerca della Fondazione Meyer. Oggi presentiamo l’iniziativa a sei anni di distanza dalla salita in cielo di Maria Sole e questo è un bel regalo che ci viene fatto», ha dichiarato l’assessore regionale Leonardo Marras. «Un fine solidale molto bello che da un lato consente di poter raccogliere fondi per portare avanti le ricerche in campo medico e dall’altro il connubio con la cultura è essenziale. La Fondazione Meyer accoglie e promuove molte iniziative culturali e teatrali in favore dei bambini. Cultura e solidarietà in favore dei bambini è la sintesi perfetta degli scopi della nostra fondazione», ha detto Alessandro Benedetti. «Gli eventi della rassegna musicale La Voce di Ogni Strumento, organizzata dall’associazione A.Gi.Mus di Grosseto sono da sempre contraddistinti dalle finalità benefiche cui sono destinati gli incassi, attraverso le collaborazioni strette nel corso degli anni con varie associazioni locali e non, oltre che dal valore artistico degli eventi proposti. E in occasione dell’appuntamento del 15 marzo questi elementi assumono significato e risalto in modo particolare: l’interpretazione di un grande artista come Stefano Fresi in un’opera popolare come Pierino e il lupo di Prokofiev, con l’accompagnamento dell’Orchestra sinfonica Città di Grosseto, ci offrirà l’opportunità di aiutare concretamente le attività dell’ospedale pediatrico fiorentino Meyer attraverso una donazione alla sua Fondazione. Per questo ci auguriamo che il pubblico non manchi di
assistere a uno spettacolo di grande qualità e dunque in tanti possano contribuire alle sue finalità. Importante che anche i bambini del Meyer possano vedere lo spettacolo con un collegamento in diretta», ha dichiarato il Maestro Gloria Mazzi, direttrice artistica della rassegna “La Voce di Ogni Strumento”. «Molto bello che la musica si metta al servizio della solidarietà e Pierino e il lupo è una favola assolutamente moderna e attuale che mi offre anche l’occasione di collaborare con un musicista di assoluto rilievo come Enrico Melozzi. Fare la voce narrante è un’esperienza unica, anche se ci sono dei precedenti preoccupanti con le interpretazioni di Dario Fo e Roberto Benigni. Adesso sono in Toscana con un nuovo spettacolo sul Quartetto Cetra», ha dichiarato Stefano Fresi. Stefano Fresi (Roma, 1974), attore e musicista, si è avvicinato alla recitazione teatrale attraverso la musica. Raggiunge la popolarità entrando nel cast della fiction Rai Un medico in famiglia (2004) e del film Romanzo criminale (2005) di Michele Placido. Nel 2021 ha affiancato Roberto Bolle nel programma tv danza con me (RaiUno) ed ha partecipato a réclames per marchi come Enel e Parmigiano Reggiano. Nella stagione 2022/23 ha recitato a teatro in Cetra una volta, con sua sorella Emanuela Fresi e Toni Fornari. Enrico Melozzi (Teramo, 1977), direttore d’orchestra, ha cominciato a studiar Pianoforte all’età di otto anni, componendo fin da subito come autodidatta. Dopo il diploma in Violoncello e la laurea in Composizione, ha conseguito il titolo di Fellow of the London College of Music. Si è accostato alla musica contemporanea nel ’99 come assistente di Michael Riessler, collaborando alla colonna sonora del film Die Andere Heimat come arrangiatore e produttore artistico. Ha composto opere liriche, sacre, colonne sonore per film e spettacoli teatrali. Nel 2021, con la cantautrice Madame, è stato maestro concertatore della “Notte della taranta”. Ha arrangiato per Il Volo il singolo You are my everything(Grande amore) ed ha collaborato con Niccolò Fabi all’album Meno permeno, offrendo una rilettura in chiave sinfonica dei brani del cantautore. La rassegna musicale “La Voce di Ogni Strumento”, organizzata da A.Gi.Mus, ha il patrocinio del Ministero della Difesa e delle istituzioni locali - Comune di Grosseto, Provincia di Grosseto, Regione Toscana - e il sostegno dei main sponsor (Conad e Castagneto Banca 1910).
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L'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI
Sembra proprio che i registi teatrali siano a corto di copioni per il palcoscenico e infatti, sempre più spesso, si mettono in scena testi di narrativa o addirittura saggi scientifici o filosofici. Non è un caso, credo, che i due ultimi spettacoli a cui ho assistito, "Il barone rampante"da Italo Calvino" per la regia di Riccardo Preti e "L'interpretazione dei sogni" da Sigmund Freud, siano annoverabili tra le riscritture o gli adattamenti per il teatro. In cartellone nella stagione del Piccolo compare anche "I Promessi sposi messi alla prova" di Giovanni Testori che, benché sia un soggetto per il teatro, è pur sempre un testo che fa specifico riferimento ad un'opera letteraria. La stessa cosa è avvenuta spesso nella stagione teatrale dello scorso anno a Milano e altrove. Insomma quattro indizi fanno una prova. Trasporre per il teatro la più celebrata opera dell'inventore della psicanalisi era certo una sfida da far tremare i polsi. Come già accennato, nell'impresa si è cimentato Stefano Massini, quasi sicuramente il "teatrante" più completo del momento e lo ha fatto ottenendo un brillante risultato, anche se la monumentale opera di Freud potrebbe sembrare un po' depauperata dal punto di vista scientifico. E' quasi inutile ricordare che al momento della pubblicazione, nel 1899, l'opera di Freud provocò un grande interesse, ma anche un enorme scandalo, dato che il sogno non era ancora razionalmente considerato un fatto oggettivo per fare luce sulla personalità dell'uomo (e a maggior ragione della donna). Se a questo aggiungiamo la teoria per cui nella mente umana opera, secondo Freud, una sorta di censura del Super-Io verso le perturbanti pulsioni dell'Es, ci appare chiaro come la società borghese (si potrà ancora dire "società borghese"?), non potesse accettare di buon grado tutte le tormentate e tortuose spiegazioni del professore ebreo. Per chi ha letto l’opera, il racconto che ne fa il Massini-Freud può apparire magari eccessivamente sintetico, a cominciare dalla narrazione del celebre sogno di Betta (la domestica francese di casa Freud), dove la donna sognava di avere “froid”, segno del malessere inconscio della donna a lavorare nella casa dello psicanalista. È oggettivamente vero che il rischio di queste operazione è quello di trasformare una pièce teatrale in qualcosa di troppo didascalico, rischio che Massini da grande affabulatore (siamo abituati solitamente a vederlo nei panni del drammaturgo e del regista) ha saputo abilmente evitare. Scena essenziale, tre musicisti sul palco con l’autore-attore e regista, violino, trombone e chitarra elettrica, quest’ultima inaspettata, che rendono il clima novecentesco poco “Austria Felix” e un po’ Jim Jarmush-Bill Frisell, ma va bene così. E lui, Stefano Massini? Ovviamente bravo, magari con qualche tocco di istrionismo un po’ sopra le righe, che mal si concilia con le vesti professorali di Sigmund Freud, ma che nel complesso, grazie ad un monologo fluente e a tratti impetuoso, conquista lo smaliziato pubblico del Grassi. Lo spettacolo, co-prodotto da Piccolo Teatro, Stabile di Bolzano, Teatro di Roma e Fondazione Teatro della Toscana, ha affascinato lo smaliziato pubblico del Teatro Grassi. Ora però i drammaturghi si diano una mossa, poiché se è sempre un bell’esercizio adattare e trasporre un testo per il teatro, sarebbe bello vedere anche qualche nuovo copione sulle tante possibili tematiche contemporanee.
#l'interpretazione dei sogni#sigmund freud#libri#teatro#stefano massini#teatro grassi#piccolo teatro
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Premio Lunezia 2023 - sul palco ospite Anggun
Tra i premiati della rassegna Musical-Letteraria Morgan, Bresh e Angelina Mango
8 nuove proposte si contenderanno il podio e il contratto con Sony Music Publishing. Tra gli ospiti anche il comico televisivo Ubaldo Pantani.
Si svolgerà il prossimo 10 Agosto in Piazza Gramsci ad Aulla (ore 21.30 - ingresso libero) la seconda data del Premio Lunezia 2023, 28ª Edizione. Serata condotta da Savino Zaba (Rai). Dopo l'appuntamento romano del 23 Luglio nel suggestivo scenario del Colosseo, il Premio Lunezia cala il poker ad Aulla, con un cast degno dei più grandi eventi europei e una finale nuove proposte esposta ad un contratto con Sony Music Publishing, l'attuale rotazione radiofonica dei finalisti su Rai Isoradio e nuovi lavori per uno speciale Rai TV in programma a fine anno.
«Per la prima volta nella storia Aulla ospiterà un'artista internazionale non italiano, una presenza che vale l'ottimo lavoro di Beppe Stanco, impegnato a concretizzare gli indirizzi della Commissione Direttiva. Il nuovo impegno dell amministrazione aullese riapre le speranze di ripristinare in futuro la tradizione del Premio Lunezia nella formula dei tre giorni, tradizione più festivaliera e ancora più efficace per lanciare il nome di questa piccola cittadina, già nota nel mondo della musica leggera». Stefano De Martino
La tipologia dei premi agli artisti annunciati sarà declamata in sede di spettacolo. Ubaldo Pantani imitatore e comico di successo, nonché volto televisivo, sarà testimonial della Mission Sociale che combatte l'azzardopatia, promossa dal Premio Lunezia, da "Lucca Crea" e da Usl Toscana Nord Ovest. Il Premio Lunezia avrà però un secondo solco nell'impegno sociale, il Red Carpet, anticamera dell'accesso al backstage, sarà dedicato alla lotta contro l'omofobia, con lo slogan "Aganist Homophobia" per idea della stilista Marzia Cerolin. Sul Red Carpet anche la nota Drag Queen toscana Ivana Tram.
Molta attesa anche per la finale nuove proposte:
«6 ragazzi e due band di indubbio talento quest'anno il lavoro per promuovere nazionalmente i nostri finalisti si è intensificato vista la garanzia di un contratto editoriale da parte di Sony Music Publishing, l'ulteriore programmazione radiofonica del vincitore su Rai Iso Radio, la presenza di molti produttori musicali e la promozione radiofonica di uno dei finalisti scelto da Radio Bruno» Loredana D'Anghera - direttrice artistica della sezione nuove proposte e docente di canto al Conservatorio di Parma
Ecco le magnifiche 8 promesse del 10 Agosto ad Aulla, Sezione Nuove Proposte:
Malvax Band
4 Calamano Band
Federico Rubin in arte "Federubin"
Domenico Giovanni Pini in arte "Djomi"
Francesco Sacco
Francesca Giannizzari
Kheyre Yusuf Abukar Issak in arte "Il Barone Lamberto"
Valentina Tioli
Titoli del brano inedito e provenienza geografica verranno resi noti in sede di spettacolo.
Il Premio Lunezia è patrocinato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Toscana, dal Comune di Aulla, con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Usl Toscana Nord Ovest, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia e i privati "Ferrera Flowers" di Ragusa, Gce Srl Costa di Albiano Magra.
Fondamentali anche le collaborazioni culturali, mediatiche e logistiche di Dario Salvatori, Giuseppe Anastasi, Selene Pascasi, Demetrio Sartorio, Savino Zaba, Momo, Pino Strabioli, Umberto Mostocotto, Roberto Benvenuto, Andrea Caponi, Marina Pratici, Carla Bertolini, Sara Acerbi, Rosi La Camera, Rachele Nicole Ferrari, Lorenzo Varese, Paolo Bedini, Antonella Bertolini, Riccardo Monopoli. Un particolare ringraziamento a "Slow Life, Slow Game", "All Music Italia", Rai News per i servizi Lunezia 2022 e "Arte Musica" di Fulvio Fusaro.
Contatti
Sara Acerbi Segreteria Stampa Premio Lunezia 347 3065739 - 347 9660177
https://www.premiolunezia.it
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Teatri di confine torna a Livorno da domenica 8 gennaio
Livorno 3 gennaio 2023 – Teatri di confine torna a Livorno da domenica 8 gennaio. Al Nuovo Teatro delle Commedie e al Teatro della Brigata fino ad aprile, un programma di appuntamenti dedicati al pubblico dei ragazzi e delle famiglie. La rassegna è promossa e realizzata da Comune di Livorno e Fondazione Toscana Spettacolo onlus, in collaborazione con la compagnia L’Orto degli Ananassi e la…
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Cirano deve morire: spettacolo-concerto tra poesia e rap
Uno spettacolo-concerto tra poesia romantica e rap, in bilico tra musical e dj set, costumi d’epoca e luci strobo per raccontare la storia d’amore e inganno di Cyrano de Bergerac di Leonardo Manzan, Rocco Placidi regia Leonardo Manzan con Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi, Giusto Cucchiarini musiche originali di Franco Visioli e Alessandro Levrero eseguite dal vivo da Filippo Lilli fonico Valerio Massi luci Simone De Angelis, Giuseppe Incurvati scene Giuseppe Stellato costumi Graziella Pepe vincitore del Bando Biennale College indetto dalla Biennale Teatro di Venezia 2018. produzione de La Biennale di Venezia nell’ambito del progetto Biennale College Teatro – Registi Under 30 con la direzione artistica di Antonio Latella produzione nuovo allestimento 2022 La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Elledieffe, Fondazione Teatro della Toscana
Durata: 90
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E’ una riscrittura per tre voci del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand. Uno spettacolo concerto con testi e musiche originali dal vivo che trasforma la poesia di fine ‘800 in potenti versi rap. Rime taglienti e ritmo vorticoso affrontano in modo implacabile il tema della finzione attraverso il racconto di uno dei più famosi triangoli d’amore della storia del teatro, due amici e la donna di cui entrambi si innamorano. Cirano deve morire recupera la forza del testo originale attraverso la poetica rap, scelta necessaria non solo per esprimere l’eroismo e la verve polemica del protagonista, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele a Rostand, la parola d’amore. info 065898031 [email protected] – [email protected] Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde
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Il Veneto è agli ultimi posti per risorse alla cultura, ma la Regione annuncia un taglio del 15% per il 2022. Già il Veneto è agli ultimi posti in Italia per spese della Regione per la cultura, adesso la giunta del governatore Luca Zaia ha deciso ufficialmente un taglio lineare del 15 per cento sul bilancio 2022. Si tratta di una riduzione prevista anche per altri settori, ma il mondo del teatro, dello spettacolo e della cultura in genere è insorto perché incide su cifre di per sé molto modeste e perché alcuni interventi sarebbero in percentuale molto più pesanti. (...) Qualche esempio di tagli. Per promuovere attività artistiche, musicali, teatrali e cinematografiche i 650mila euro del 2021 scenderanno a 297 mila nel 2022 (calo del 54,2 per cento). La partecipazione al Teatro stabile del Veneto Carlo Goldoni scende da un milione 800mila euro a un milione 275 mila (525 mila in meno, pari al 29,16 per cento). Per restare alle grandi istituzioni, la partecipazione alla Fondazione “Arena di Verona” e “Fenice di Venezia” che nel 2021 ha impegnato un milione 280 mila euro, si ridurrà a un milione 20mila euro, 260 mila euro in meno pari al 20,3 per cento. Ma i tagli colpiscono anche le istituzioni minori, a rischio della loro sopravvivenza. La tabella elaborata da Agis (e tratta dalla Banca Dati Amministrazioni Pubbliche), disegna una situazione impietosa per quanto riguarda la spesa pro capite per la tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali. Nel 2020 il Veneto è al penultimo posto con 3,50 euro per ogni cittadino. Solo la Liguria spende di meno con 3,40 euro. Poco sopra troviamo la Lombardia con 3,57 euro. Sempre nella parte inferiore della classifica la Toscana spende 8,66 euro, l’Emilia Romagna 11,74 e la Puglia 14, 99 euro. Le regioni che spendono di più sono in percentuale la Valle d’Aosta con 346 euro a persona (100 volte più del Veneto), il Trentino Alto Adige con 162 euro e il Friuli Venezia Giulia con 103,70 euro. Si tratta di regioni a statuto speciale che quindi hanno una maggiore disponibilità economica, comunque la differenza con Veneto Liguria e Lombardia è impressionante, considerando anche la spese delle altre regioni a statuto ordinario. Per quanto riguarda il Veneto c’è da notare che in valore assoluto la spesa per la valorizzazione dei beni e delle attività culturali è calata dai 32,7 milioni di euro del 2017 ai 17,1 milioni del 2020 (dato previsionale). Nel 2018 è stata di 29,1 milioni e nel 2019 di 20,6 milioni. Una costante discesa. Se si pensa che il bilancio complessivo della Regione Veneto è di circa 17 miliardi di euro, si capisce che alla cultura viene destinato solo un millesimo. (...) Giuseppe Pietrobelli
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Case di personaggi famosi da visitare
Più di 90 case di personaggi famosi sparse in tutta Italia aperte al pubblico. E' l'iniziativa organizzata dall'Associazione Nazionale Case della Memoria. La terza edizione delle Giornate nazionali delle case dei personaggi illustri si svolgerà oggi, 6 aprile, e domani. I visitatori potranno entrare nelle case in cui scrittori, musicisti, scienziati hanno vissuto anche solo parte della loro vita e scoprire il loro lato più intimo. Case di personaggi famosi: scrittori e poeti Se vi trovate nei pressi di Forlimpopoli, in provincia di Forlì-Cesena, non potete perdere Casa Artusi, sede dell'omonima Fondazione, un vero e proprio museo della cucina di casa. Pellegrino Artusi è il padre indiscusso della cucina moderna, il suo manuale "La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene" è presente ancora oggi nelle case degli italiani. Nella sua casa, un edificio di 2800 metri quadri ricavata dalla ristrutturazione del complesso monumentale della Chiesa dei Servi, trovano posto una scuola di cucina, una bottega, un ristorante ed enoteca. La casa di Tonino Guerra, a Pennabili in provincia di Rimini, è piena di cimeli di ogni tipo: un’antica chiave, uno scettro africano, un amuleto sciamano. Alle pareti si possono ammirare, accanto ai suoi pastelli e bozzetti, un disegno colorato di Wim Wenders, un acquarello di Michelangelo Antonioni, un De Chirico oltre a diverse opere di artisti russi. Le lettere di Pasolini, Natalia Ginzburg, Calvino, Fellini (solo per citarne alcuni) testimoniano la sua fortunata carriera di scrittore e di sceneggiatore. Politici e patrioti L’8 agosto 1867, la villa Tinti-Fabiani di Castelfiorentino, in provincia di Firenze, ospitò, anche se solo per una notte, il generale Giuseppe Garibaldi impegnato a raccogliere adesioni in Toscana in vista dell'imminente attacco allo Stato Pontificio. La villa conserva ancora la stanza in cui Garibaldi pernottò con gli arredi originali. A Ghirlaza, in provincia di Oristano, è possibile visitare la casa in cui Antonio Gramsci trascorse la sua infanzia e l'adolescenza. Acquistata dal PCI nel 1965, la casa è diventata il “Centro di documentazione e ricerca sull’opera gramsciana e sul movimento operaio”, un luogo che celebra la memoria dell'uomo, del politico, dell'ideologo, del suo pensiero e della sua opera nota in tutto il mondo. Papi , Santi e testimoni Tra le dimore visitabili in Sicilia vogliamo segnalarvi la casa di don Pino Puglisi e del giudice Rosario Livatino, entrambi beatificati dalla Chiesa. A Palermo, l'appartamento in cui don Puglisi visse dal 1969 al 1993 è diventata un Museo che testimonia la sua vita al servizio del prossimo e un centro di crescita spirituale. La casa del Giudice Rosario Livatino sita a Canicattì, in provincia di Agrigento, testimoniano la sua fede religiosa e la tempra morale. Valori che hanno segnato la sua carriera da magistrato fino alla morte avvenuta per mezzo della mafia. Cantanti e personaggi dello spettacolo Quasi vent'anni fa veniva realizza a Modena la Casa Museo Luciano Pavarotti. La villa in cui il maestro visse gli ultimi anni della sua vita conserva tutti gli oggetti a lui appartenuti e i ricordi legati alla sua carriera. Ambienti realizzati secondo le sue minuziose indicazioni che testimoniano perfettamente la sua personalità. La casa di campagna della famiglia Tognazzi a Velletri, invece, è la sede del Museo dedicato a Ugo Tognazzi. Un luogo dov'è possibile respirare aria di cinema grazie alla Fondazione dedicata all'attore romano simbolo indiscusso del cinema italiano. In copertina foto di Michele Bitetto su Unsplash Read the full article
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Chiara Francini incontra il pubblico del Teatro Verdi di Monte San Savino raccontando lo spettacolo “Coppia aperta quasi spalancata”. A cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. MonteServizi.
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Bari: in arrivo DAB 24 - Danza a Bari Spring dal 18 aprile al 23 maggio
Bari: in arrivo DAB 24 - Danza a Bari Spring dal 18 aprile al 23 maggio Primavera a Bari è DAB 24 - DanzaABariSPRING, la rassegna di danza contemporanea del Comune di Bari - Assessorato alle Culture in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese che si svolge quest'anno dal 18 aprile al 23 maggio per riprendere poi nella versione FALL il 5 novembre. Quattro gli appuntamenti, tutti al Teatro Kismet, e un quinto momento, a coronare il successo della scorsa edizione, dedicato al Premio Danza al Piccinni - II Edizione, il progetto di promozione dedicato alle scuole di danza ideato dall'assessorato alle Culture e dal Teatro Pubblico Pugliese, a cura di AltraDanza/Domenico Iannone. L'intero cartellone, i temi portanti, i particolari del contest del Premio danza al Piccinni e le iniziative legate alle nuove strategie di accessibilità e inclusività degli spettacoli di danza in città saranno illustrati nel dettaglio mercoledì 10 aprile a Palazzo di Città in una conferenza stampa. DAB comincerà giovedì 18 aprile con una doppia coreografia nell'ambito del progetto RIC.CI, Reconstruction Italian Contemporary Choreography anni '80 e '90 ideato da Marinella Guatterini che mette in moto la memoria della danza di quegli anni. Si tratta del riallestimento, a cura di Marianna Troise e Susanna Sastro, di due spettacoli importanti degli anni'80 di Marianna Troise: Fragili film /Solo agli specchi (KÖRPER | Centro Nazionale di produzione della danza), con le musiche originali di Daniele Sepe e l'interpretazione Maria Avolio, Mariapia Capasso, Sara Foglia, Ludovica Zoina. La serata vede la coproduzione del Campania Teatro FestivalconFondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee / Ravenna Festival / Torinodanza festival | Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, in collaborazione con: Amat - Associazione Marchigiana Attività Teatrali / Teatro Pubblico Pugliese - Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura / Fondazione Toscana Spettacolo onluse con Fondazione Milano - Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Il giorno dopo, venerdì 19 aprile, il Balletto Teatro di Torino con Faun*, ideazione e coreografia di Mauro de Candia, danzatori e danzatrici Nadja Guesewell, Luca Tomasoni, Noa Van Tichel, Luis Agorreta. Col sostegno alla produzione Città di Barletta, in collaborazione con Piemonte dal Vivo nell'ambito del progetto residenze coreografiche Lavanderia a Vapore & Teatro Pubblico Pugliese - Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura Il 23 aprile il pubblico potrà assistere al contest della seconda edizione del Premio danza al Piccinni, esibizione dei lavori delle scuole di danza dell'area metropolitana di Bari che si stanno candidando a partecipare in questi giorni tramite una call "aperta" (senza limitazioni numeriche). Nella serata del 23, alla presenza del pubblico, una competente commissione artistica valuterà e selezionerà i vincitori che danzeranno sul palcoscenico del Piccinni il 2 novembre prossimo. "Il Premio Danza al Piccinni giunge alla seconda edizione per favorire i talenti che nascono e crescono nelle tante scuole di danza baresi - spiega l'assessora alle Culture Ines Pierucci -. Il Piccinni in passato è stato teatro di saggi di scuole di danza che ancora oggi aprono la possibilità a tanti danzatori e danzatrici del territorio, alcuni dei quali diventati famosi in tutto il mondo. Questo premio, dunque, è un importante duplice riconoscimento e rappresenta una mano tesa dall'assessorato alla Cultura ai danzatori e le danzatrici e alle tante scuole, il nido in cui nasce la consapevolezza di tante bambine e bambine e in cui cresce la consapevolezza delle scelte che si compiono nella propria vita. Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti, ma ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente disorientati, e non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza". Gli altri due momenti della rassegna sono previsti a maggio. Il 22 maggio il programma ospita l'esclusiva nazionale di Equilibrio Dinamico Ensemble & la compagine inglese Verve. Una serie di sei coreografie sotto la guida di Roberta Ferrara per Equilibrio Dinamico e Matteo Marfoglia per Verve. Una programmazione con firme internazionali che vede in scena 34 danzatori di diverse nazionalità, in creazioni di coreografi in voga nel panorama internazionale della danza contemporanea. I titoli dei lavori: People used to die; Forget-me-not; A field of beauty; Funkey; Lumina prima o sul far della sera; Hi, love, bye, coreografie di: il collettivo di coreografi e artisti visivi (La)Horde, Joy Alpuerto Ritter, Matteo Marfoglia (direttore di Verve), Gianni Notarnicola, pugliese nato a Monopoli, unico danzatore italiano per la Batsheva Dance Company di Tel Aviv, Lucrezia Maimone fondatrice, direttrice e performer della compagnia under 35 Oltrenotte, Miguel Altunaga Verdecia. Il giorno dopo, 23 maggio, unica tappa in Puglia per la produzione di Nina ETS, concept del coreografo pugliese Davide Valrosso: Sulla nostra pelle|cinque gesti per il futuro, accompagnato da musiche dal vivo ispirate alle composizioni di Pietro Mascagni. Serata che vedrà subito dopo una proiezione di un video sulla genesi dello spettacolo e un talk su arte e disabilità con lo stesso Valrosso, Elisa Barucchieri e Giulio De Leo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Performazioni Festival 2019
Un Festival sui generis, quello organizzato da Instabili Vaganti, che fa dell’alta formazione il suo fulcro. Quest’anno, tra gli ospiti, anche il drammaturgo uruguayano Sergio Blanco
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#Anna Dora Dorno#Danièle Huillet#Dario Marconcini#Enrico Piergiacomi#Fondazione Toscana Spettacolo#Gerardo Guccini#Giovanna Daddi#Jean-Marie Straub#Lenz Fondazione#Nicola Pianzola#Patrizia Coletta#Paul Allain#Riccardo Nanni#Rita Maffei#Sergio Blanco#Simona Frigerio#Stracci della Memoria#Teatro Akropolis#Teatro del Lemming#Teatro dell’Orsa
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Daniele Ninarello #Pastorale
Inizia oggi e prosegue fino al 15 luglio presso il CID Centro Internazionale della Danza di Rovereto (TN) la residenza creativa a cura di Associazione Incontri Internazionali di Rovereto – OrienteOccidente di Daniele Ninarello.
[ph. Elisa Nocentini]
Pastorale di e con Compagnia Daniele Ninarello Musiche Dan Kinzelman Dramaturg Gaia Clotilde Chernetich Consulenza Elena Giannotti Luci Gianni Staropoli Produzione Codeduomo / Compagnia Daniele Ninarello Coproduzione Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape / Direction Yuval Pick, progetto realizzato all’interno di “Sharing&Moving/International Residencies” con il sostegno di MosaicoDanza/ Festival Interplay e della Fondazione Piemonte dal Vivo/ Circuito Regionale Multidisciplinare di Spettacolo dal Vivo e della Lavanderia a Vapore/ Centro Regionale per la Danza; Armunia/Festival Inequilibrio. Con il sostegno del Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello - CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro), Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, CID Centro Internazionale della Danza di Rovereto, Teatro Akropolis (Genova) Artista residente a progetto presso il Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico/CZD, una produzione in collaborazione con il Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico/CZD con il supporto di CSC Centro per la Scena Contemporanea con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per creazioni coreograficheazione della Rete Anticorpi XL -Network Giovane Danza D'autorecoordinata da L'arboreto -Teatro Dimora di Mondaino
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