#Fise Assoambiente
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pier-carlo-universe · 8 days ago
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Sciopero 5 Valli Servizi Srl: Lavoratori in protesta per il rispetto dei diritti. Le organizzazioni sindacali FP CGIL e UILTrasporti proclamano uno sciopero il 11 novembre 2024 per tutelare i diritti dei lavoratori
Le organizzazioni sindacali FP CGIL e UILTrasporti di Alessandria hanno proclamato uno sciopero per l’11 novembre 2024, coinvolgendo tutte le lavoratrici e i lavoratori, sia operativi che amministrativi, di 5 Valli Servizi Srl, azienda di igiene ambiental
Le organizzazioni sindacali FP CGIL e UILTrasporti di Alessandria hanno proclamato uno sciopero per l’11 novembre 2024, coinvolgendo tutte le lavoratrici e i lavoratori, sia operativi che amministrativi, di 5 Valli Servizi Srl, azienda di igiene ambientale. Lo sciopero durerà l’intera giornata lavorativa e si svolgerà nel rispetto delle regolamentazioni di settore previste dalla Legge 146/90. Le…
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cinquecolonnemagazine · 3 years ago
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World Economic Council e Globe per il G20 a Napoli
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Si è tenuta presso la sede storica della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli (Corso Umberto I, 40) “Persone, prosperità e pianeta al centro della transizione ecologica”, evento parallelo del G20 Ambiente Energia e Clima di Napoli organizzato da WEC Italia (Comitato nazionale italiano del Consiglio Mondiale dell’Energia) e Globe Italia (Associazione Nazionale per il Clima) in collaborazione con la cattedra di Diritto dell’energia dell’ateneo. L’incontro high-level, con la partecipazione di alti rappresentanti istituzionali del Ministero della Transizione Ecologica e di delegazioni istituzionali dei Paesi del G20, insieme a consorzi e imprese del riciclo e rappresentanti di multinazionali e primarie aziende energetiche, porrà l’accento sulla transizione ecologica dei sistemi energetici e dell’economia circolare. Un processo necessario che vede oggi la comunità internazionale impegnata nella ricerca di soluzioni condivise e l’Italia protagonista globale, grazie alla Presidenza del G20 Energia e Clima e alla co-Presidenza della COP26 del 2021. Nel confronto su politiche, strategie e soluzioni innovative per la decarbonizzazione, uno sguardo particolare sarà riservato non solo al ruolo e alle prospettive del nostro Paese ma anche al dialogo euro-atlantico ed euro-mediterraneo.  Tra gli ospiti previsti nel ricco programma: Gennaro Migliore (Presidente Assemblea Parlamentare del Mediterraneo), David Livingston (Senior Policy Advisor, US Department of State ), Stefano Grassi (Capo di Gabinetto Commissaria Energia Simson), Francesco La Camera (Direttore Generale IRENA), Guido Bortoni (Senior Advisor Direzione Generale Energia Commissione Europea), Marco Margheri (Presidente WEC Italia), Matteo Favero (Presidente Globe Italia), Sandro Staiano (Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Università Federico II di Napoli), Piero Salatino (Delegato del Rettore), Katie Jereza (Vice President of Corporate Affairs, Electric Power Research Institute degli Stati Uniti), Houda Ben Janet Allal (Direttore Generale Osservatorio Mediterraneo dell'Energia), Fabrizio Pirri (Center Coordinator Materials for Sustainable Future Technologies - Istituto Italiano di Tecnologia ), Andrea Ciommi (Head of Institutional Relations Europe, Middle East, Africa & Asian Pacific, CNH Industrial) , Simone Nisi (Head of Institutional Affairs, Edison), Fabrizio Iaccarino (Responsabile Sostenibilità e Affari Istituzionali, Enel Italia), Alessandro Sabbini (Responsabile rapporti istituzionali centrali, ENI), Guido Guida (Head of International Institutional Affairs, Terna), Domenico Maggi (Head of European Affairs & Public Affairs for Energy Transition, Snam), Francesco Balestrino (Renewable & Green Technologies Product Manager, Saipem Xsight), Vannia Gava (Sottosegretario di Stato al Ministero della Transizione Ecologica) , Maria Cristina Piovesana (Vicepresidente per l'Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, Confindustria), Giangiacomo Pierini (Public Affairs & Communication Director, Coca Cola Hellenic Bottling Company), Luca Ruini (Presidente, Conai) , Carlo Montalbetti (Direttore Generale, Comieco), Valeria Frittelloni (Responsabile centro nazionale rifiuti e dell’economia circolare, ISPRA), Chicco Testa (Presidente Fise-Assoambiente), Roberto Morassut (Deputato del Parlamento italiano), Piero Pellizzaro (Chief Resilience Officer, Comune di Milano), Michele Rasera (Direttore Generale, Contarina Spa) Laura D’Aprile (Capo del Dipartimento per la Transizione Ecologica e gli Investimenti Verdi, Ministero della Transizione Ecologica). L’evento è patrocinato dal Parlamento Europeo, dall’Università Federico II di Napoli e dall’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, e promosso da CNH Industrial, Coca Cola HBC Italia, Comieco, Conai, Contarina Spa, Edison, Fise-Assoambiente, Istituto Italiano di Tecnologia, Saipem, Snam e Terna.  Read the full article
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prnews · 5 years ago
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FISE Assoambiente promuove la giornata “Impianti aperti” #PRNews #PressDelivery #PrimoPiano #Eventi http://tinyurl.com/y46pawsx
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italianaradio · 5 years ago
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Assoambiente: Lazio, Campania e Sicilia maglie nere nella gestione dei rifiuti
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/assoambiente-lazio-campania-e-sicilia-maglie-nere-nella-gestione-dei-rifiuti/
Assoambiente: Lazio, Campania e Sicilia maglie nere nella gestione dei rifiuti
Assoambiente: Lazio, Campania e Sicilia maglie nere nella gestione dei rifiuti
Lazio, Campania e Sicilia sono le peggiori regioni d’Italia nella gestione dei rifiuti. E’ la fotografia scattata da Fise Assoambiente, l’associazione delle imprese del trattamento dei rifiuti e bonifica che sottolinea “carenza di un’adeguata impiantistica per il riciclo dei rifiuti, assenza di valorizzazione energetica per quanto non riciclabile, turismo dei rifiuti verso altre Regioni, affidamento eccessivo allo smaltimento in discarica”. L’analisi, basata su dati Ispra e della stessa Assoambiente, è stata presentata a Rimini in occasione di Ecomondo, la fiera della green economy.
Rifiuti nel Lazio, in sei mesi discariche piene. “Nel Lazio –  si legge nello studio –  “vince il turismo dei rifiuti. L’assenza di un’adeguata e moderna impiantistica di riciclo, recupero energetico e smaltimento appare particolarmente evidente”. Il Lazio è “la Regione che più di altre alimenta il fenomeno del turismo dei rifiuti verso le altre Regioni”. La differenziata è al 46%, ma “il 64% dell”umido’ raccolto nei cassonetti viene inviato fuori Regione”.  I rifiuti raccolti in modo indifferenziato, il 54%, vengono avviati a impianti trattamento meccanico-biologico, ma solo come passaggio preliminare alla discarica (circa 41% dell’indifferenziato) e incenerimento fuori Regione (36,5%). “Nei prossimi 6 mesi – scrive Assoambiente – la capacità residua delle discariche laziali sarà terminata, accentuando ulteriormente lo stato di emergenza”.
Rifiuti in Sicilia, la peggiore raccolta differenziata. In Sicilia c’è il “record di discarica e impianti di riciclo e recupero. La gestione dei rifiuti è condizionata dalla percentuale record di conferimento in discarica (73%). Solo il 22% viene raccolto in modo differenziato, dato più basso a livello nazionale. Anche qui il passaggio negli impianti di trattamento meccanico-biologico è propedeutico, addirittura per il 96% dei quantitativi, al successivo conferimento in discarica. Il recupero di materia resta un’ipotesi residuale. La voce incenerimento non è presa in considerazione”.
Rifiuti in Campania, situazione sull’orlo dell’emergenza. La Campania secondo il rapporto è “sull’orlo dell’emergenza”. Per Assoambiente “nei prossimi due mesi le capacità residue delle discariche sul territorio campano saranno esaurite”. La regione “è uscita dalla fase piu’ critica qualche anno fa anche grazie alla realizzazione di un termovalorizzatore di dimensioni medio-grandi ad Acerra”. “La raccolta differenziata negli anni è cresciuta gradualmente – scrive ancora Assoambiente -, arrivando al 53%, ma l’assenza di un efficiente sistema di riciclo è ben palesata dall’export dell’88,5% dei quantitativi di frazione organica (50% delle raccolte differenziate) verso altre Regioni d’Italia”. “La quasi totalità dei rifiuti indifferenziati passa dagli impianti di trattamento meccanico-biologico – conclude il rapporto -, per poi essere incenerito (nel 73% dei quantitativi) o finire in discarica (circa il 6%)”. 
Lazio, Campania e Sicilia sono le peggiori regioni d’Italia nella gestione dei rifiuti. E’ la fotografia scattata da Fise Assoambiente, l’associazione delle imprese del trattamento dei rifiuti e bonifica che sottolinea “carenza di un’adeguata impiantistica per il ricicl…
Luisa Ginetti
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sauolasa · 5 years ago
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Rifiuti, Campania maglia nera nella gestione con Lazio e Sicilia
L’analisi di Fise Assoambiente, l’ associazione delle imprese del trattamento dei rifiuti e bonifica: «La Regione è sull’orlo dell’emergenza»
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comunicazionelibera · 5 years ago
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Sicilia maglia nera rifiuti
Sicilia maglia nera rifiuti
La Fise Assoambiente,l’associazione delle imprese del trattamento dei rifiuti e bonifica,boccia la Sicilia.
Nella nota ispettiva scrive la FISE: “Carenza di un’adeguata impiantistica per il riciclo dei rifiuti, assenza di valorizzazione energetica per quanto non riciclabile, turismo dei rifiuti verso altre Regioni, affidamento eccessivo allo smaltimento in discarica“.
La Fise Assoambiente ha…
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pneusnews · 5 years ago
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Appello delle imprese per sbloccare il riciclo dei rifiuti in Italia
Appello delle imprese per sbloccare il riciclo dei rifiuti in Italia
Il mondo imprenditoriale e associativo fa un appello a Governo e Parlamento per trovare una soluzione al blocco delle operazioni di riciclo dei rifiuti nel nostro Paese.
Confindustria, Circular Economy Network, Cna, Fiseunicircular, Fise Assoambiente, Confederazione Italiana Agricoltori, Confartigianato Imprese, Confcooperative, Legacoop Produzione e Servizi, Cisambiente, Federchimica,…
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teleconsuleditore · 7 years ago
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IGIENE AMBIENTALE FISE-ASSOAMBIENTE: ACCORDO 15/11/2017
http://dlvr.it/Q2cKpp
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commercialistadiroma-blog · 7 years ago
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Igiene ambientale, aziende private: cambia la disciplina delle mansioni
Igiene ambientale, aziende private: cambia la disciplina delle mansioni
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Fise Assoambiente con FP-CGIL, FIT-CISL, Uiltrasporti e FIADEL hanno modificato, a decorrere dal 19 maggio 2017, la disciplina di alcuni istituti del CCNL per i dipendenti dalle imprese e società esercenti servizi ambientali. Modificata, in particolare, la disciplina in tema di adibizione del lavoratore a mansioni superiori o inferiori.
Il Quotidiano IPSOA – Area Lavoro Author:
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appaltiverdi-blog · 8 years ago
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Sarcinelli (FISE Assoambiente) premiato dalla CCIAA di Bergamo #Fattiepersone #Riciclo #riconoscimenti http://tinyurl.com/hchpgb5
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prnews · 5 years ago
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FISE Assoambiente promuove la giornata “Impianti aperti” #PRNews #PressDelivery #PrimoPiano http://tinyurl.com/y46pawsx
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prnews · 6 years ago
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Rapporto Fise Assoambiente: “per una strategia mazionale dei rifiuti” #PRNews #PressDelivery #PrimoPiano http://tinyurl.com/yyncgpoc
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prnews · 6 years ago
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Chiusa la campagna estiva #NoLittering di FISE Assoambiente #PRNews #PressDelivery #PrimoPiano #Ambiente http://tinyurl.com/yce49aqg
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italianaradio · 5 years ago
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LOCRIDE AMBIENTE Nota della società sulle relazioni industriali e lo sciopero indetto dallo Slai-Cobas
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/locride-ambiente-nota-della-societa-sulle-relazioni-industriali-e-lo-sciopero-indetto-dallo-slai-cobas/
LOCRIDE AMBIENTE Nota della società sulle relazioni industriali e lo sciopero indetto dallo Slai-Cobas
LOCRIDE AMBIENTE Nota della società sulle relazioni industriali e lo sciopero indetto dallo Slai-Cobas
R. & P. Sembrerà una risposta tardiva, ma così non è, perché nella filosofia di lavoro di Locride Ambiente, pur nel rispetto delle diverse posizioni, c’è un principio inderogabile: agire secondo legge e, soprattutto, ispirarsi alla verità oggettiva, anche nel momento dell’affermazione delle proprie posizioni. Ed è ciò che è stato fatto pure in occasione dello sciopero, attuato lo scorso 5 luglio dai lavoratori addetti alla raccolta dei rifiuti, che aderiscono al sindacato Slai-Cobas. Uno sciopero, che non si fa fatica a definire sorprendente, sebbene venga ribadito il concetto che i diritti sindacali sono assolutamente osservati dalla Governance di questa Società. I servizi giornalistici realizzati nelle ultime settimane, secondo i quali Slai-Cobas ha ritenuto insoddisfacenti le motivazioni addotte da Locride Ambiente e ha ritenuto di dovere annunciare ed effettuare la giornata di astensione dal lavoro, diventano per la Società occasione importante per chiarire alcuni concetti ma, soprattutto, per ribadire la massima tranquillità in ordine alla gestione quotidiana del lavoro, alle emergenze, alla programmazione, e, ovviamente, ai rapporti con i sindacati.
Interazioni, che hanno visto sempre Locride Ambiente cercare il dialogo e impegnarsi alla individuazione di tutte le soluzioni possibili e sollecite, per garantire i diritti dei dipendenti. Bisogna sottolineare che con tutto il movimento sindacale le possibilità di confronto sono state costantemente considerate e rese, nel rispetto delle posizioni, fruttuose. Spiace rilevare che con Slai-Cobas questo risultato, almeno al momento, non sia stato possibile. Peraltro, senza timore di smentita, ciò che è stato ottenuto, nel recente passato, da Slai-Cobas, corrisponde al risultato ottenuto, senza asprezze e senza dichiarazioni a mezzo stampa quanto meno non consone, dalle altre sigle. Quanto alle motivazioni dello sciopero attuato e motivato principalmente con un grave ritardo nei pagamenti, Slai-Cobas ha asserito realtà che tali non sono. Ebbene, non si ha alcuna remora a dichiarare che c’è una sola mensilità di ritardo. A voler essere fiscali, al momento della diffusione di questo comunicato stampa, si è arrivati al mese e mezzo. Un margine, che avrebbe dovuto consigliare una tolleranza da parte di Slai-Cobas, che dimentica, o fa finta di dimenticare, gli obblighi ai quali Locride Ambiente deve fare quotidianamente fronte. La Società ha un credito corrente nei confronti di alcuni comuni di 2 milioni e 400 mila euro. Questo è un particolare di rilevante importanza, perché si deve considerare che a fronte del credito vantato si devono attivare, per il recupero dello stesso, le previste procedure legali, con consistenti aggravi di spesa. Non è questa una motivazione che possa giustificare validamente il ritardo nei pagamenti ai lavoratori? La domanda è retorica, perché non può non avere risposta affermativa, sebbene Slai-Cobas sostenga che i dipendenti sono di Locride Ambiente e non dei Comuni e che quindi debba essere la società a provvedere comunque agli stipendi. Una dichiarazione questa, che ha il sapore della strumentalizzazione, perché è chiaro, e dovrebbe esser implicito, che il rispetto delle scadenze da parte degli enti interessati è la base necessaria per questa società, affinché provveda regolarmente a tutti gli obblighi di spesa. Ma non solo questo. Ci si dimentica che Locride Ambiente ha il dovere di essere in regola con il Durc, elemento fondamentale per ottenere i pagamenti delle somme mensili dalle amministrazioni comunali che, in difetto, non pagherebbero quanto da esse dovuto fino alla regolarizzazione della situazione. Rispettare i parametri che consentono di essere in regola con il Durc comporta veri e propri sacrifici e autentici miracoli, con inevitabili ripercussioni sulle dinamiche finanziarie. Nel dialogo che Locride Ambiente ha cercato con Slai-Cobas, si è fatto riferimento anche alle questioni igienico-sanitarie certo. Nemmeno si fosse invocato il diavolo. A luglio, con la canicola in atto o incipiente, la società non deve, in modo particolare, porsi questo problema? Non deve fare in modo che la raccolta dei rifiuti prosegua senza sospensioni? Sa Slai-Cobas che se si interrompesse la quotidiana attività, la società potrebbe rispondere del reato di interruzione di pubblico servizio? Slai-Cobas contesta inoltre che da parte aziendale non siano state espletate le pur richieste procedure di raffreddamento e di conciliazione. Ebbene, siamo davvero all’assurdo. Quello che si doveva fare è stato fatto. Hanno voluto scioperare? Locride Ambiente non poteva far finta di niente. D’impegno ha rimodulato turni e fronteggiato la situazione. I rifiuti andavano raccolti. E senza condizioni o condizionamenti subliminali. Slai-Cobas queste considerazioni non le fa e annuncia alla stampa che non sono solide -le definisce addirittura “chiacchiere”- le motivazioni dell’azienda. A proposito di diritti, un’altra accusa che è piovuta da Slai-Cobas è la seguente: lavoratori spostati da un cantiere all’altro senza preavviso, come nel caso di Bagnara, cittadina dalla quale alcuni operatori si devono spostare a Palmi giornalmente per prelevare e poi posare gli automezzi utilizzati per la raccolta. E’ vero il particolare, ma esso non rappresenta una violazione di diritti, perché il sindacato dimentica di aggiungere che tali spostamenti sono stati ampiamente previsti e cristallizzati in uno specifico capitolato. In esso si prevede un’area di territorio ben più ampia della distanza esistente tra Bagnara e Palmi. Quindi, nella piena legittimità, Locride Ambiente continua il suo percorso. E senza remore conferma la sua linearità di condotta non solo nella gestione del personale, ma anche nei rapporti con gli alti livelli istituzionali, con i quali, per propensione e ribadiamo, per filosofia aziendale, interloquisce. Eppure, Slai-cobas sembra non volersene accorgere, tanto da ripetere le stesse contestazioni (Locride Ambiente serenamente le respinge) che hanno portato allo sciopero, in una lettera aperta datata 23 luglio 2019 e indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro del Lavoro al Prefetto di Reggio Calabria. In essa, il sindacato, oltre a rimarcare (sembra una ossessione) quanto già dichiarato e ripreso in questo comunicato stampa, accusa Locride Ambiente di avere applicato illecitamente il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Multiservizi, anziché il contratto Fise-Assoambiente, con l’intento di risparmiare soldi. Nessuna illiceità, solo piena trasparenza. Ma che sia Slai-Cobas a sottolineare questo particolare non lascia segno, in ragione del fatto che questa sigla risulta non essere firmataria di nessuna delle due forme contrattuali nazionali. Locride Ambiente si dice pronta a confrontarsi in ogni sede istituzionale e dimostrare la propria correttezza. Non è intenzione di Locride Ambiente snobbare le rivendicazioni sindacali, sia chiaro. Peraltro, si ribadisce la buona interlocuzione con il resto delle sigle, che non rinunciano, si ribadisce, al loro ruolo e all’utilizzo delle rivendicazioni. Questa società, per la formazione culturale e di lavoro dei componenti della sua governance, ha l’obiettivo di mantenere e rendere sempre più solida la propria attività, secondo il principio della collaborazione operosa, che non significa imporre ai lavoratori abitudini e riti fuori norma. Questa società ha investito principalmente in legalità e su questo concetto, tutt’altro che astratto, ha impostato la propria vita aziendale. Vita, che non può prescindere da un rapporto di fiducia con i dipendenti, che mai si vorrebbe minare, anche a fronte di dichiarazioni fuorvianti. Locride Ambiente è stata ed è rigorosa su tutto, anche sul profilo dei suoi lavoratori. In ragione di ciò, mai mortificherebbe, attraverso i suoi dirigenti, padri di famiglia e giovani uomini che hanno il culto del ben operare. Siderno, li 27 luglio 2019 LOCRIDE AMBIENTE SPA Ufficio Stampa
R. & P. Sembrerà una risposta tardiva, ma così non è, perché nella filosofia di lavoro di Locride Ambiente, pur nel rispetto delle diverse posizioni, c’è un principio inderogabile: agire secondo legge e, soprattutto, ispirarsi alla verità oggettiva, anche nel momento dell’affermazione delle proprie posizioni. Ed è ciò che è stato fatto pure in occasione
Gianluca Albanese
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prnews · 6 years ago
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Chiusa la campagna estiva #NoLittering di FISE Assoambiente #PRNews #PressDelivery #PrimoPiano http://tinyurl.com/yce49aqg
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prnews · 6 years ago
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Chicco Testa è il nuovo Presidente di FISE Assoambiente #PRNews #PressDelivery #PrimoPiano http://tinyurl.com/y8boo95q
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