#Fatti di cronaca
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Macabro Ritrovamento a Isola Sant'Antonio: Indagini dei Carabinieri in Corso. Il corpo di un uomo affiora dal fiume Po. Le autorità si mobilitano per far luce sull'accaduto
Alle 12:30 di oggi, 9 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Tortona e la Sezione Investigazioni Scientifiche di Alessandria sono intervenuti a Isola Sant'Antonio, nei pressi del ponte sul fiume Po, in seguito alla segnalazione del ritrovamento di un
Alle 12:30 di oggi, 9 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Tortona e la Sezione Investigazioni Scientifiche di Alessandria sono intervenuti a Isola Sant’Antonio, nei pressi del ponte sul fiume Po, in seguito alla segnalazione del ritrovamento di un cadavere. Il corpo, emerso dall’acqua dopo una probabile lunga permanenza, è apparso martoriato ma, contrariamente a quanto inizialmente…
#affioramento cadavere#aggiornamenti indagini#Alessandria#Alessandria today#autorità italiane#cadavere affiorato#Carabinieri#Carabinieri Alessandria#comunità allarmata#comunità di Tortona#cronaca Alessandria#Cronaca locale#Cronaca nera#cronaca oggi#emergenza fiume Po#evento tragico#fatti di cronaca#Fiume Po#giallo Isola Sant&039;Antonio#Google News#identificazione#indagine Carabinieri#indagini Alessandria#Indagini in corso#indagini scientifiche#informazioni sicurezza#Intervento Carabinieri#investigatori Tortona#Investigazioni Scientifiche#Isola Sant’Antonio
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il mostro di Bargagli o la banda dei vitelli? Un serial killer (forse) mai esistito
La denominazione di “mostro di Bargagli” consta in una invenzione giornalistica identificativa di un serial killer attivo a Bargagli, provincia di Genova, tra il 1944 e il 1985. Seriale mai identificato, potrebbe classificarsi come missionario disorganizzato. Continue reading il mostro di Bargagli o la banda dei vitelli? Un serial killer (forse) mai esistito
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#ANALISI CRIMINOLOGICA#Analisi sociale#Anni &039;30#Banda dei Vitelli#Bande criminali#Bargagli#Caso irrisolto#Crimine organizzato#Crimini storici#Cronaca nera#Cronache nere#Cronache storiche#cultura popolare#Delitti del passato#Delitti genovesi#Documenti storici#Enigmi storici#Epoca fascista#Eventi del passato#eventi storici#Fascismo#Fatti di cronaca#Genova anni &039;30#Genova misteriosa#Giallo storico#Indagini criminali#Indagini poliziesche#Investigazione storica#Italia anni &039;30#Leggende genovesi
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Vorrei un mondo in cui i maschietti fossero in post-nut clarity per il 75% del tempo
#cose#forse non c'è alcun bisogno ma specifico che non c'è alcun collegamento con i recenti fatti di cronaca
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Ma allora ho un'idea malsana che appartiene solo a questa piattaforma
#cioe no ok#il classico esempio delle quagnedde che usano the sims per tipo farsi o film con le crusj#ma io al posto#se lo utilizzassi per capire le dinamiche c@morristiche descritte da saviano?#help i might be thinking of a the sims mafia story#NON VOGLIO IDOLATRARE NESSUNA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE OK#but what if uno strumento per creare il tuo mondo fosse ispirato a fatti di cronaca#penso che tutto questo sia cosi problematico#non abbandonatemi mutuals please#credo sia solo una hyperfixation momentanea#e questo è il mio piccolo spazio mediatico per parlare delle turbe mentali che mi affliggono
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Hans Tuzzi "Curiosissimi fatti di cronaca criminale", recensione di Salvina Pizzuoli
I miti ci parlano, e le fiabe, le loro semplici figlie andate fra gli umani per un mondo già vecchio, ma tanto più giovane del nostro, sono vivide gemme di un tesoro nascosto, stelle fiorite di un giardino incantato comune a tutta l’umanità, poesia potente che infonde vita alla parola facendone la radice originaria del mondo in cui ogni cosa trasuda storie e il nome è sortilegio. Le fiabe parlano…
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#Bollati Boringhieri#Hans Tuzzi "Curiosissimi fatti di cronaca criminale"#recensione di Salvina Pizzuoli
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Ho una teoria, che informarsi di più in realtà non informa, intendo attraverso i modernissimi mezzi messi a disposizione da internet. Si crea a livello mentale una specie di bias per cui il cervello non si mette a cercare il vero (ammesso che esista un vero nei fatti di cronaca) ma si innesca invece un meccanismo che crea risposte verosimili e confermative, nel senso che vanno a confermare quel che già si vuole sapere. Ora, la teoria non è nuova e non è nemmeno originale, ma riflettendo sopra quei frullini che sono i social, con la loro abitudine a indurre nell'utente una certa risposta a determinati stimoli (condividi, discuti, sei parte attiva del grande intrattenimento democratico), mi appare più che mai evidente. La curiosità di informarsi rimane sempre, ma nel frattempo è intervenuto un certo scetticismo su quanto viene raccontato dall'informazione e dalla controinformazione, che ormai si azzuffano beatamente fra di loro lasciando nel frattempo i fatti inspiegati, abbandonati al loro destino.
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Salve Kon.
Oggi ho portato dal veterinario un gatto che vive da quando è nato a casa mia. Da abusivo, così come la mamma e la nonna. Vivo praticamente in campagna, i gatti vanno e vengono. E si riproducono. Vado al dunque: ha perso l’uso delle zampe posteriori, la coda è spezzata, gli sfinteri rilasciati. L’ho trovato così qualche giorno fa, ha senz’altro beccato una ruotata da qualche stronzo che andava a manetta. Non ha praticamente speranze di recuperare l’uso delle zampe, dalla lastra che il veterinario ha fatto si vede la vertebra spezzata. In più non ha reagito agli stimoli fatti con la pinza sui polpastrelli. Il micio (Apu per la cronaca) mangia e beve, ma sempre dalla lastra si vede la vescica gonfia, pipì e popó escono per caduta, non sente gli stimoli. Ha solo due anni, è giovane, e fino a qualche giorno fa, è vissuto libero di andare e fare quello che voleva. Non lo vedo proprio con un pannolino su un carrellino. Credo di avere già preso una decisione in merito a cosa fare, ma ho un enorme dubbio, misto a magone: è giusto/ corretto che sia io a decidere sull’esistenza di Apu?
Terribile dilemma e ancora più terribile proporlo qua su tumblr, dove il gatto è l'animale guida di una buona percentuale di utentə.
Andrò subito al punto (non è vero)...
Tu hai già preso una decisione.
E non mi riferisco a eutanasia sì/eutanasia no ma al fatto che, per quanto selvatici e 'di campagna', hai comunque deciso di intrecciare la tua vita con la loro e dal quel momento sei diventata responsabile della loro vita, in tutte le accezioni.
In natura, senza nessuno che lo nutra, Apu sopravvivrebbe pochissimi giorni e sì, essere responsabile di un essere vivente significa anche decidere quando lui non può farlo.
La paraplegia è una condizione molto seria che richiede attenzione e cure costanti, con un rischio nemmeno troppo remoto di blocco intestinale o vescica neurologica, rischio sempre più consistente man mano che il gatto invecchia.
Salutalo con amore e fa' che nel tuo dolore per la sua perdita crescano cose luminose per chi rimane.
<3
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Lo statalista sociale ogni tanto paragona il liberismo al suo primo cuggino, lo statalista bolscevico. Come i figli del cuggino, i sessantottini, comparano ancor oggi liberismo ("selvaggio") e fascismo. Tra parenti prima di parlare mettetevi d'accordo, su.
Diamo un servizio:
a) le ideologie social stataliste nazi o mao differiscono nella teoria e nelle prassi assassine, quanto il dna di gemelli omozigoti;
b) storicamente, nazional-socialismo o fascismo e internazional-socialismo o (bene-)comunismo, son mostri fatti sgravare nel reale dai gas iprite della "inutile strage" (cit.), la I Guerra Mondiale, evento che ha annichilito l'Europa ma per fortuna non solo nostra, di tutto il mondo, non il suo refugium che come tutti i bambini sani che han giocato ai cowboy sanno, è l'America;
c) i perdenti ce l'hanno col liberismo perché li ha sconfitti, a loro e ai cugini loro, trattandoli per quel che sono: carcinomi degenerati;
d) l'Occidente è tornato a salvare se stesso dalle metastasi più e più volte - la citata I guerra, la II, la Guerra Fredda; oggi l'Occidente difende se stesso dalle degenerazioni woke e Dems, così come da bravi fradei difende gli Avamposti di Civiltà come Israele contro le superstizioni barbariche circostanti (i veri liberisti come i veri Cristiani non forzano nessuno ad adottare la Civiltà: puntiamo sulle Best Practices e sul parlar dolcemente ma con un grosso bastone a portata di mano); ben diverso è il discorso Ucraina, dove il più pulito ci ha la rogna;
e) Dulcis in fundo, dalla nuda cronaca alla pars construens: il liberismo è l'unico autentico erede di quel grande filo storico filosofico che parte dall'antica Grecia e dall'ebraismo e si radica a Roma, assieme si fanno Cristianesimo, poi Scienza, Rinascimento mercantilista e capitalismo: la Civiltà, ovvero le radici dell'Occidente Cristiano, dominante e vincente su ogni idealismo degenere, su ogni statalismo sia esso satrapia, caciccato, ortodossia, fondamentalismo, dittatura del proletariato o confucianesimo. Spiaze.
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Lei, Sophia Loren, il film, "La ciociara" del 1960. Madre e figlia brutalizzate, stuprate da un branco di soldati marocchini aggregati alle truppe americane. Un'immagine iconica, un grido soffocato di disperazione, un pianto in cui sono racchiusi rabbia, incredulità, umiliazione, che a distanza di anni non hanno perso la loro forza d'impatto emotivo. E oggi? Si parla tanto di cambiare le cose, però nel frattempo femminicidi, stupri, violenze domestiche e non continuano a essere perpetrati quasi ogni giorno, quelli che vengono riportati nei fatti di cronaca e quelli, tanti, che restano nell'anonimato. È facile dire io farei, bisogna fare davvero, le donne continuando nella loro lotta, gli uomini, intendo dire quegli uomini che sono chiamati impropriamente così, beh, la vedo dura che possano cambiare atteggiamento, quindi avanti con le denunce, le richieste d'aiuto, senza abbassare mai la guardia. Bisogna fare rumore, non chinare la testa, ma tenerla sempre in alto perché la donna merita la più alta considerazione, il più profondo rispetto, la più grande devozione e tanta, tanta dolcezza.
Andrea B.
25 novembre 👠👠👠
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Orrore a Bergamo: 19enne Uccisa a Coltellate, Indagini in Corso
La città sconvolta dall'omicidio di una giovane trovata in un lago di sangue. La polizia indaga su un delitto che lascia molte domande aperte.
La città sconvolta dall’omicidio di una giovane trovata in un lago di sangue. La polizia indaga su un delitto che lascia molte domande aperte. L’articolo pubblicato da Il Giornale offre un resoconto dettagliato di un evento tragico avvenuto a Bergamo: l’omicidio di una ragazza di soli 19 anni, ritrovata con diverse ferite da taglio e il corpo immerso in un lago di sangue. Il fatto, avvenuto…
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4 ottobre 2023
Scrivo sempre post leggeri, quasi sempre, a volte con pensieri cupi quando non sto bene, mi sono ripromesso di non entrare mai più nel bailamme dei commenti che riguardano politica, fatti di cronaca o altre questioni. Lo feci con il mio primo account, risultato? Bannato con ignominia.
Però...
Però a un certo punto qualcosa non riesci più a trattenerlo, come la goccia che un po' alla volta riempe un vaso e poi lo fa traboccare.
I social sono stati accolti come un mezzo di comunicazione tra la gente. Ci hanno sicuramente cambiato la vita e la stanno condizionando come nessuno si poteva immaginare.
Un piccolo potere tra le mani di chiunque di dire, fare e poi pubblicare qualsiasi cosa. Con device sempre più potenti e di conseguenza immagini e video più nitidi.
I social aiutano a denunciare fatti brutti o pericolosi per la gente, o mostrare posti e meraviglie del mondo.
Il difetto più evidente di questa connessione di massa resta, a mio avviso, il cervello delle persone. In particolare le opinioni che si partoriscono per ogni vicenda.
Un esempio, ieri sera poco dopo le 21:00 un autobus è precipitato da un tratto sopraelevato a Mestre. Subito il tam-tam delle notizie con persone che si sono precipitate sul posto filmando, anche dall'alto le scene strazianti di un autobus distrutto e delle urla della gente.
Non sono riuscito a guardarle, in tutta franchezza, ho sempre una sorta di riguardo e rispetto per queste cose. Non mi piace curiosare sulla sofferenza altrui. O sono lì sul posto che aiuto, oppure fare da umarell delle disgrazie altrui anche no.
Il difetto delle opinioni della gente dicevo, questa mattina dando una rapida occhiata sui social, in merito alla tragedia di Mestre leggo che
- Onore ai Vigili del Fuoco ITALIANI che hanno salvato vite umane
- Ringraziare i grande cuore degli EXTRACOMUNITARI intervenuti a soccorrere e salvare vite
- Le strutture, i guardrail, erano arrugginiti e vecchi. Indovinate chi amministra?
- Però i soldi per il ponte sullo stretto ci sono vero?
- Ah ah ah, poi dicono che da noi al Sud le strade fanno pena
- Malore per l'autista, era v4ccinat0?
- C'erano degli ucraini a bordo, c'è lo zampino di Putin
- Malore... dico solo questo non c'è correlazione. Pagliacci!
- Guardate i mio video fatto dopo pochi minuti, sentite la gente urlare? Mettete "Mi piace" e condividete!!!
- Dov'è il Governo?
- Bisogna tornare alla Lira, così si che abbiamo potere economico per sistemare le infrastrutture
Evito di andare oltre, ho già il mal di stomaco.
Capite che si strumentalizza tutto ai fini politici, ideologici? Di eterna guerra contro i nemici che esistono dall'altra parte delle barricate. quelle non fisiche a ideologiche e di opinioni che l'uomo in massa si è creato.
Per le vittime? Nessun pensiero?
Certo che ci sono, la stragrande maggioranza sono di politici e capi di stato italiani o europei, persino Ursula von der Leyen.
Poi ci sono utenti che postano il segno di lutto, o di una candela accesa ne buio, con scritto "Una preghiera per le vittime di Mestre". E fino a qui nulla di male, se non per il fatto che poi spesso aggiungono "scrivi Amen e fai girare".
Perché oggi uno degli sport preferiti è fare girare:
- Girare la testa dall'altra parte per non vedere
- Far girare le palle alla gente
- Far girare i propri post per aumentare a visibilità perché in molti di noi, nel profondo dell'anima, esiste un piccolo influencer che vuole farcela.
Ora mi fermo, non vi preoccupate tornerò quanto prima a scrivere scemenze come sempre e con leggerezza. Che la vita è pesante di per sé, almeno sui social sentiamoci leggeri.
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Sprechen Sie Deutsch?
La mia battaglia con la lingua tedesca cominciò a metà ottobre e durò quasi tutto l'anno accademico. In quanto figura di maggior rilievo degli studi hitleriani in nord America, era da molto tempo che cercavo di nascondere il fatto che non conoscevo il tedesco. Non lo parlavo e non lo leggevo, non lo capivo e non sapevo neanche da che parte cominciare per mettere su carta la frase più elementare. I più scarsi fra i miei colleghi in Hitler lo sapevano un po', altri o lo parlavano bene o sapevano usarlo in maniera ragionevole a fini di conversazione. Nessuno poteva specializzarsi in studi hitleriani, al College-on-the-Hill, senza un minimo di un anno di tedesco. In breve: vivevo ai margini di un territorio di ampia vergogna. Il tedesco. Carnoso, distorto, sputacchione, porporino e crudele. Ma bisognava finalmente affrontarlo.
D. DeLillo, [White noise, 1985], Rumore Bianco, Torino, Einaudi, 2006 [Trad. M. Biondi]
Se il personaggio di DeLillo è quello di un professore universitario che tiene un corso di Studi Hitleriani senza conoscere minimamente il Tedesco, alcune storie di cui sono a conoscenza abbassano, tragicamente, il senso di ironia e sarcasmo del libro perché ci sono, ahimè, vicende simili realmente accadute.
La prima è una cronaca di un amico di famiglia che, appena laureato in Legge, accettò a occhi chiusi l'incarico di insegnante di Tedesco in una scuola di un paesetto quasi sperduto, ringraziando Dio per la fortuna che lo avessero prescelto. Di Tedesco non sapeva assolutamente nulla, mentre se la cavava piuttosto bene con il Francese, lingua che gli risultò poi molto utile durante la lunga carriera diplomatica; raccontava di aver studiato, in quel primo anno, come non mai e di non aver fatto una figura particolarmente brutta.
La seconda storia, più recente, ce l'ha raccontata, durante una ristretta riunione di amici, uno scrittore che vanta ottimi editori nazionali; lui, laureato in Lettere ma con provenienza da un Liceo Scientifico (dove, se va bene, si impara un po' di latino), piuttosto che fare la fame, accettò il suo primo incarico di insegnante a centinaia di chilometri da casa, in un Liceo Classico dove gli fu assegnato il corso di Greco, per lui fino a quel momento una lingua assolutamente ignota.
Infine, io stesso mi sono trovato a insegnare Laboratorio di Misure Elettroniche, senza aver mai avuto all'università la possibilità di metter mano a un banco per i test e agli strumenti di misura.
E sì, è vero che all'inizio si studia come pazzi (io mi ero anche attrezzato in casa un piccolo laboratorio) e ci si creano competenze impensabili ma come poteva permettere un Ministero della Pubblica Istruzione che accadessero fatti simili? Si spiegano molte cose sulla Scuola, anche se di qualche decennio fa, no?
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Hieronymus Bosch -La visione di Tundalo
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I fatti di cronaca vengono ingurgitati da un pubblico che non riesce a digerirli, pertanto le notizie del giorno dividono la massa in schieramenti che ragionano per luoghi comuni, emettono sentenze e pontificano a seconda del proprio credo politico: pecore matte.
Schwarzer_Adler
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Me lo sono chiesta tante volte come una carezza possa trasformarsi in uno schiaffo , quando una persona possa trasformarsi in una bestia. Mi sono chiesta tante volte di chi è la colpa ,cosa scatta nella testa delle persone quando si spegne tutto anche una vita che non ci appartiene. Mi sono chiesta tante volte perché al giorno d'oggi queste violenze non si fermino. Oggi Giulia ieri Melania . E di nomi ne potrei scrivere pagine intere in questi anni. Che sia violenza fisica o psiclogica . Rimango impaurita da come sia facile dimenticare i fatti della cronaca nera. Che siano guerre , che siano omicidi. Nel 2000 in questo secolo la disumanità regna sovrana . L'ignoranza, l'odio, la facilità con cui si calpestano i diritti , le vite , i sogni. Sono seriamente preoccupata perché ho una figlia che crescerà in mezzo ad un mondo con una data di scadenza su tutti i campi. Le leggi non tutelano abbastanza , si fa sentire carcerati chi dovrebbe essere solo difeso e le persone che dovrebbero essere rinchiuse presto vengono scarcerati o il più delle volte lasciati liberi. Io ho bisogno di credere che qualcosa cambierà...spero solo non sarà dopo la data di scadenza
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CRONACA DI UNA MORTE INACCETABILE
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E così è arrivata... È arrivata la notizia.
Quella notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere, dentro un copione pericolosamente simile a tante, troppe storie di questa Italia contemporanea.
Troppi segnali. Troppi indizi cupi che facevano pensar male.
Troppi fatti, troppe similitudini che coincidevano con mille mila altre storie di ragazze che si erano fidate di "una richiesta di un ultimo incontro", "di una richiesta di chiarimento", di "un sabato sera da semplici amici".
È arrivata la notizia.
Con la puntualità d'un orologio svizzero. E fa male. Fa un male tremendo.
Un colpo a cui nessuna persona dotata di una media sensibilità umana, può restare indifferente.
Fa male.
E non c'è riparo.
È un pugno allo stomaco.
Perchè d'un colpo si capisce quanto dobbiamo lavorare tutti quanti, sul fronte dell'educazione. Della scuola, della formazione psicologica individuale.
Perchè comune a tutti questi "imprevedibili assassini" di cui ormai sono piene le pagine della Cronaca Nera, c'è un unico elemento.
L'incapacità di gestire il rifiuto. L'incapacità di rapportarsi con la parola "No" e tutto quel che c'è dietro un NO:
La libertà dell'altro.
La consapevolezza dei limiti del proprio "io".
La struttura della propria personalità.
La capacità di rapportarsi con la libertà degli altri individui.
L'aver maturato un proprio punto di equilibrio interiore.
Ma a parte tutto questo. A parte le riflessioni che questa notizia innesca, c'è una verità.
Il male. Il dolore. Il senso di colpa che avvertiamo tutti.
Perchè tutti siamo colpiti. Feriti. Uccisi.
Una morte del genere ci interroga tutti quanti. Ci mette in discussione e richiede che tutti ripensino al proprio ruolo.
Agli strumenti che abbiamo ignorato fin qui, nell'educare le persone, fin da bambini al rispetto. Alla cura della Vita. La nostra e quella degli altri.
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Invoco la pacifica e innocua ignoranza dei fatti del mondo, delle (s)ragioni che portano alle guerre, delle cause dei naufragi, di quelle dei nubifragi, dei dibattiti presidenziali, di tutta la paccottiglia dei fatti minuti, della cronaca nera, della cronaca rosa, della casa reale, delle cose irreali, e ritrovare la sapienza delle piantine al sole, ignare dei fatti degli uomini e istruite della semplice assennatezza della terra, insomma: il cielo stellato sopra di me, la beata ignoranza in me.
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