#Espress Edizioni
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Simon LeVay "Attrazione, amore, sesso. La parola alla scienza", Espress Edizioni
“Attrazione, amore, sesso: la parola alla scienza” è un’opera destinata a cambiare il modo in cui vediamo l’amore e il desiderio, ma anche la pornografia. Con rigore scientifico e grande chiarezza, Simon LeVay ci invita a ripensare le nostre convinzioni più profonde sulla sessualità svelando i misteri del sesso, dell’attrazione e della sessualità in senso lato, distruggendo credenze popolari e…
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NOVITA' EDITORIALI / "Ciarlatani", un irresistibile (e inquietante) viaggio tra fake news e medicina, dall'antichità ad oggi
#NOVITàEDITORIALI / In libreria "Ciarlatani" di Elena Percivaldi e Francesco Maria Galassi, un irresistibile (e inquietante) viaggio tra fake news e medicina, dall'antichità ad oggi Per ordinarlo su #Amazon: https://amzn.to/3WNKzMP @espressedizioni
Dalla polvere di mummia come elisir di lunga vita alla radice di mandragola, dai salassi alle credenze sul potere terapeutico dell’urina, del sangue e delle reliquie, il paleopatologo Francesco M. Galassi e la medievista Elena Percivaldi accompagnano il lettore in un viaggio affascinante – e a tratti inquietante – tra le fake news in medicina, dagli albori fino ai giorni nostri. In epoca antica…
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#Antichità#Elena Percivaldi#Espress Edizioni#Francesco Galassi#libri#medicina#Medioevo#novità editoriali#storia della medicina#studi
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Alessandro Giampaoli “AION”
Giacomo Belloni: La danza perfetta tra uomo e natura
testi di Serse Cardellini, Marina Dzhigarkhanyan, Debora Ricciardi, Giacomo Belloni
Greta Edizioni, 2018, 114 pagine, 24,5x29,5cm, ISBN 978-88-99367-04-6, italiano/inglese
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
“AION”, edito da Greta Edizioni raccoglie cinque anni di lavoro dal 2013 al 2018
Il disegno e la pittura caratterizzano la prima fase della sua formazione artistica. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Urbino, si perfeziona all’Istituto Europeo di Design di Milano. Da questo momento inizia ad esplorare nuove soluzioni espressive attraverso fotografia, video e installazione, creando situazioni immersive, con una struttura narrativa, spesso dialogica. La tradizione figurativa del passato viene vivificata nella rappresentazione essenziale di simboli e archetipi, pilastri di un’architettura visiva unitaria e onnicomprensiva, multiculturale ed inclusiva. Le sue opere, in cui la Natura è sempre una presenza viva, fluida e avvolgente, si nutrono di una costante tensione verso la dimensione del sacro, affrontando la tematica della disarmonia causata dalla separazione tra uomo e natura. Emergono evidenti anche riferimenti al mito e suggestioni letterarie.
13/02/24
#Alessandro Giampaoli#AION#Greta Edizioni 2018#Giacomo Belloni#photography books#uomo e natura#libri fotografia#art books#fashionbooksmilano
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Abbadia di Fiastra: MArCHESTORIE, RACCONTI & TRADIZIONI DAI BORGHI IN FESTA, Presentata la III Edizione
Abbadia di Fiastra: MArCHESTORIE, RACCONTI & TRADIZIONI DAI BORGHI IN FESTA, Presentata la III Edizione. Dal 1 al 17 settembre 2023 tornano ad animarsi i borghi marchigiani, preziosi scrigni di tradizioni, racconti e leggende. Grazie a un bando predisposto dalla Regione Marche sono 32 i progetti, che coinvolgono 51 Comuni e 8 reti nella terza edizione del Festival. L'iniziativa, presentata oggi ad Abbadia di Fiastra, è sostenuta dalla Regione Marche e fortemente voluta dall'Assessore regionale alla Cultura, gestita e promossa da Fondazione Marche Cultura e AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali. MArCHESTORIE è il Festival che racconta la Regione attraverso le sue peculiarità, le sue tradizioni e le sue leggende coinvolgendo tutto il territorio marchigiano, dal mare alle montagne. L'intento è quello di far conoscere gli antichi borghi, le fortezze medievali, le splendide piazze e le numerose chiese, di far riscoprire l'immaginario collettivo marchigiano fatto di narrazioni e tradizioni, miti e leggende, aspetti devozionali e credenze popolari, ma anche di far assaporare i piatti tipici, seguendo le trame di una conoscenza che si fa spettacolo e divertimento. Obiettivi principali sono il rilancio dell'immenso patrimonio costituito dai borghi in un'ottica di destagionalizzazione dell'offerta turistica con le conseguenti positive ricadute su tutto l'indotto, la valorizzazione dei borghi e del patrimonio costituito dalle storie e quindi dalla realtà immateriale dei luoghi che li riempiono di significato per preservare la memoria e l'identità della Regione. Dal 1 al 17 settembre, per tre weekend consecutivi dal venerdì alla domenica, tra le ore 18 e le 24, turisti e visitatori potranno esplorare i piccoli centri marchigiani del cratere del sisma, della dorsale appenninica e della costa dove troveranno un'offerta continua di eventi, con almeno una rappresentazione al giorno per un totale di 3 spettacoli, a cui si affiancherà l'apertura dei luoghi della cultura delle Marche: chiese e palazzi storici, teatri, biblioteche, musei e collezioni ma anche negozi e ristoranti. Previste inoltre visite guidate, mostre, rievocazioni storiche in costume, dimostrazioni, degustazioni di prodotti tipici, appuntamenti enogastronomici e mercatini dell'artigianato. "Dai racconti e dalle tradizioni di MArCHESTORIE emerge l'affascinante patrimonio culturale e identitario della nostra terra. Come in una trama, si scorge tra le righe della narrazione quel filo sottile che crea un legame di vicinanza tra i tanti, tantissimi borghi marchigiani, e disegna un quadro su cui è impresso il grande valore unitario della tradizione marchigiana. Questa tradizione è il nostro valore aggiunto che intendiamo promuovere e far conoscere oltre i confini regionali, contribuendo alla costruzione di un'offerta turistica ampia, articolata e destagionalizzata. Le storie dei nostri borghi tendono idealmente la mano a chi avrà la curiosità di scoprire quello che vi è di più nascosto e genuino, per vivere così pienamente un'esperienza completa di tutte le Marche" commenta il presidente della Regione Francesco Acquaroli. "L'idea al centro di MArCHESTORIE è quella di valorizzare i borghi e le aree interne. Attraverso il racconto e le diverse forme espressive riusciamo a comporre un unico grande affresco in grado di rappresentare le peculiarità delle nostre Marche. Il successo di pubblico delle prime due edizioni, l'adesione dei Comuni, che si riconferma anche quest'anno, dimostrano che questa impostazione funziona. Ci dicono inoltre che è ampiamente condivisa la doppia finalità di attrarre turisti e di consolidare la conoscenza della nostra identità affinché diventiamo noi stessi promotori di ciò che siamo" afferma l'onorevole Giorgia Latini, vice presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione. "Il Festival MArCHESTORIE si conferma un evento che contribuisce a evidenziare l'enorme patrimonio della tradizione marchigiana sotto molteplici aspetti: storico, artistico, enogastronomico. Dalla cultura nasce ricchezza e nascono opportunità di sviluppo e crescita per i tanti Comuni del nostro territorio. E' anche per questo che è nata la legge sui borghi; un'iniziativa di grande importanza che ridà nuova vita e nuova luce alle nostre bellissime località distribuite dalla costa all'entroterra. Il successo di MArCHESTORIE, che prosegue anche nella sfida lanciata di rafforzare le reti in ambito culturale, conferma la bontà e la lungimiranza dell'idea alla base della manifestazione" spiega Chiara Biondi, assessore regionale alla Cultura. "Cosa rende unico, riconoscibile un luogo? Cosa lo riempie di significato e di conseguenza ci porta a sceglierlo? Il suo vissuto, la storia, le suggestioni e le leggende che lo animano. Credo sia questa l'intuizione che ha portato al Festival MArCHESTORIE una rassegna che invita i visitatori a scoprire il patrimonio marchigiano non solo dal punto di vista delle sue bellezze, ma a conoscerne il fascino e ad immergersi in un patrimonio di racconti e tradizioni popolari di cui la nostra regione è ricchissima. Durante il Festival si potranno conoscere le Marche più autentiche attraverso un programma capillare che toccherà borghi suggestivi di tutte le province, spaziando tra costa e montagna. Crediamo in questa manifestazione che sposa perfettamente la mission di Fondazione Marche Cultura, tesa a valorizzare bellezze, peculiarità e talenti della nostra terra" dice Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura. Quest'anno MArCHESTORIE si avvale della collaborazione della Camera di Commercio delle Marche attraverso un Protocollo d'intesa, firmato con il presidente Gino Sabatini, per valorizzare i prodotti del territorio. Il prossimo appuntamento con MArCHESTORIE, che vede la direzione artistica di Paolo Notari, è fissato per mercoledì 26 luglio in Piazza della Libertà davanti la Rotonda a Mare di Senigallia alle ore 21 con MArCHESTORIE SHOW - Aspettando il Festival, con la conduzione di Alvin Crescini. I borghi racconteranno le storie che andranno in scena a settembre per la terza edizione del Festival. Nel 1° weekend del Festival, da venerdì 1 a domenica 3 settembre, gli eventi in programma saranno: ASCOLI PICENO / CASTEL TROSINO - La regina, il cavalier, l'arme e l'amore; CANTIANO - Maledicto Arnese de Guerra; CIVITANOVA MARCHE / CIVITANOVA ALTA - Civitarcana. Mistero e leggende a Civitanova Alta; ESANATOGLIA e VALFORNACE - Da Varano: principi, mercanti, mercenari, santi e mecenati nell'Italia centrale; FERMO / TORRE DI PALME - I Piceni: dall'antica Palma al nuovo Borgo; MONTEDINOVE - Il Romanticismo dei Sibillini contro tutte le guerre; MONTEMONACO - Il Guerin Meschino e la Sibilla; MUCCIA - Muzio il mancino; PORTO SAN GIORGIO - Rocca Tiepolo. Scrigno e fortezza della storia sangiorgese; SASSOFERRATO - Tra Borgo e Castello... Sassoferrato n'duello; VISSO - La montagna sacra; SERVIGLIANO, BELMONTE PICENO, MONTELEONE DI FERMO, SMERILLO - Tracce dal sottosuolo. Nel 2° weekend del Festival, da venerdì 8 a domenica 10 settembre, gli eventi in programma saranno: ACQUALAGNA - La via di casa; APPIGNANO - La notte del Bellente; CASTELRAIMONDO - Historie de lo Castrum Raimondi; CINGOLI - La regina senza nome; CUPRA MARITTIMA - Il Capitano e la Strega; CAMERINO e GAGLIOLE - Da Varano: principi, mercanti, mercenari, santi e mecenati nell'Italia centrale; FIASTRA - La montagna sacra; FORCE, VENAROTTA e PALMIANO - La Costa dei guai. Il lato oscuro del Piceno; GUALDO - Gualdo...che spettacolo! I sogni che diventano realtà; MATELICA - Boldrino Capitano di Ventura; MONTEFORTINO - Il Guerin Meschino e la Sibilla; MONTEPRANDONE - Intra moenia. Dal cavalier Prandone a uno spettacolo di comunità; POTENZA PICENA - In arte Montesanto: la vecchia scuola. Sulle orme del Professor Giuseppe Asciutti; ROTELLA - Il Romanticismo dei Sibillini contro tutte le guerre; SIROLO - Sirolo è ancora il mare. Nel 3° weekend del Festival, da venerdì 15 a domenica 17 settembre, gli eventi in programma saranno: AMANDOLA - Il Romanticismo dei Sibillini contro tutte le guerre; CERRETO D'ESI - Da Varano: principi, mercanti, mercenari, santi e mecenati nell'Italia centrale; FALCONARA MARITTIMA - Lo castello antiquo; GENGA - Infra Saxa; MONTALTO DELLE MARCHE, MONTE RINALDO, MONTE SAN MARTINO - Storie di castelli scomparsi; MONTECOSARO - La montagna sacra; MONTEGALLO - Il Guerin Meschino e la Sibilla; MONTE VIDON COMBATTE, MONTOTTONE, ORTEZZANO - I farfensi tra signorotti e pover'uomini; SAN GINESIO - Risvegli. Della Fornarina e di altre resilienze sanginesine; SAN LORENZO IN CAMPO - Anima; SAN SEVERINO MARCHE - Dalla distruzione di Civitella alla fondazione del castello di Serralta; SARNANO - Rinaldo il Grande. Il testamento; SENIGALLIA - Un chierico per salvare la corte ducale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Biografia di Paolo Scirpa
http://www.paoloscirpa.it/index.php?disp=home
Paolo Scirpa nasce a Siracusa nel l934; dopo gli studi artistici in Sicilia, frequenta l’Accademia di belle arti di Salzburg, animata culturalmente da Oscar Kokoschka e lo studio di J. Friedlaender a Parigi. Nel 1965 e, successivamente, nel 2000 partecipa alle edizioni IX e XIII (Proiezioni 2000) della Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1968 si trasferisce a Milano, dove collaborerà con Luciano Fabro all’Accademia di Belle Arti di Brera e dove sarà, più tardi, titolare di una Cattedra di Pittura; nel 1969 tiene la sua prima personale alla galleria L’Agrifoglio, presentato da Vittorio Fagone; nel 1972 espone, alla Galleria S. Fedele, Megalopoli consumistica, un’opera di denuncia sociale. Negli anni ’70 avvia la realizzazione di opere che vengono definite Ludoscopi: attraverso un sistema di specchi e tubi fluorescenti e il gioco combinatorio di elementi minimali, essi propongono la percezione di profondità infinite, in cui “si pratica l’abolizione del limite tra il reale e l’illusorio” (Maltese, 1976). In alcuni ludoscopi egli realizza raccordi illusori che creano uno spazio plastico curvo; in altri il raccordo seminterrato è praticabile; altri ancora sono di struttura cubica. Scirpa trae spunto anche dal Manifesto tecnico della Scultura Futurista di Boccioni, che aveva teorizzato la possibilità di impiego della luce elettrica nell’opera d’arte e si proietta a sperimentazioni in cui il colore non è più dipinto, i volumi non sono più scolpiti e la luce diventa opera essa stessa. Conosce esponenti del MAC, tra cui Bruno Munari ed entra in contatto con i gruppi dell’Arte cinetica, come il GRAV a Parigi o il Gruppo T a Milano. Sollecita l’attenzione anche di studiosi come il cibernetico Silvio Ceccato. Dal 1977 opere di Scirpa sono presenti annualmente fino al 1991 nella sezione cinetica del Salon “Grands et Jeunes d’aujourd’hui” al Grand Palais des Champs-Elysées di Parigi. Negli anni ’80 sviluppa i suoi primi interventi progettuali sul territorio che saranno presentati nel 2004 alla mostra Utopie della città presso la biblioteca dell’Accademia di Brera. Nel 1982 il Symposium de Sculture di Caen (Francia) sceglie il progetto di un suo ludoscopio per la Bibliothèque Municipale. Tiene diverse mostre personali, tra le quali, alle gallerie Arte Struktura, Vismara Arte di Milano, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Gallarate ed allo Studio d’Arte Valmore di Vicenza. Nel 1985 è presente a Roma alla mostra di Palazzo Venezia Artisti oggi tra scienza e tecnologia e ad altre manifestazioni sullo stesso tema in Italia ed all’estero, tra le quali, nel 1990, al Politecnico di Milano, nel 1995 al Futur Show di Bologna, nel 1996 all’Accademia di Brera a Milano Convegno Arte, Scienza e Tecnologia; inoltre partecipa a rassegne sulla Patafisica, alla Triennale di Pittura di Osaka e nel 2003 al Museo Bargellini a Pieve di Cento (Bo) Luce vero sole dell’arte, nel 2006 alla galleria del Credito Siciliano di Acireale Sicilia!, nel 2008 allo ZKM di Karlsruhe (Germania) You ser: Das Jahrhundert des Kosumenten ed al Landesmuseum Joanneum di Graz (Austria) Viaggio in Italia, nel 2009 a Berlino presso la Rappresentanza del Baden-Württemberg alla mostra del Museum Ritter ed a Cordoba (Argentina) presso il Museo Jenero Perez alla mostra Echi futuristi ed allo ZKM di Karlsruhe, mostra Collectors’ Choice II. Nel 2012 è presente alla mostra Arte programmata e cinetica presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma dove è installata in permanenza una sua opera luminosa. Dal 2013 sue opere pittoriche fanno parte della Collezione Farnesina, raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri. (Roma). Nello stesso anno partecipa alla mostra Percezione e illusione presso il MACBA di Buenos Aires. Nel 2014 completa due nuove opere La porta stretta, la cui prima versione risale al 1999, l’una con fondo oro, l’altra su un tabellone consumistico, ambedue con l’inserzione di una struttura di luce triangolare a profondità ascensionale. Nel 2015 partecipa alla mostra Moderna Magna Graecia a cura di Francesco Tedeschi e Giorgio Bonomi presso FerrarinArte di Legnago. L’INDA Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa gli affida la realizzazione del nuovo manifesto degli spettacoli classici del 2015. È presente a Missoni - L’Arte - Il Colore al MAGA di Gallarate.Nel 2016 partecipa alla mostra itinerante The moving eye presso il Muo Musej di Zagabria, e Centri e Istituti Culturali di San Paolo, Brasilia e Panama. In occasione del 25° Festival della Musica di Milano, dedicato a Gérad Grisey Intonare la luce, immagini di sue opere luminose vengono utilizzate per illustrare il libro di sala e per lo spot pubblicitario su SKY classica. Il Museo del Novecento espone un Ludoscopio – Pozzo, 1979 facente parte della sua collezione. Partecipa alla mostra itinerante The moving eye presso il Muo Musej di Zagabria, e Centri e Istituti Culturali di San Paolo, Brasilia e Panama . E’ presente alla mostra Interrogare lo spazio a cura di Luigi Meneghelli presso Ferrarin Arte a Legnago (Vr). Tiene mostre personali allo Studio Arena di Verona La luce nel pozzo, a cura di Marco Meneguzzo per cui, nel pozzo che noi vediamo creato dagli specchi e dai neon, Scirpa “…mette in scena la finzione nello stato più puro” ; a Rosso Vermiglio di Padova, Labirinti di luce a cura di Vittoria Coen che vede nel Ludoscopio “…un invito alla riflessione, … un lasciarsi andare per pensare, …”, ed a ArteAGallery di Milano, L’infinito possibile a cura di Francesco Tedeschi che afferma: “…Gli elementi portanti della sua opera, nelle diverse forme che essa assume, sono la luce e lo spazio,.. la luce come strumento di colore e di forma è ad essi essenziale: una luce che concretizza le geometrie, genera figure formali in grado di attrarci e condurci in una profondità,…in uno spazio senza dimensioni..” Nel 2017 RossoVermiglioArte di Padova presenta una sua personale alla ArteFiera di Bologna. Alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento si inaugura una sua personale “La forma della luce–La luce della forma” a cura di Marco Meneguzzo che sottolinea come “la forma della luce…trascende questa fisicità e diventa sostanza immateriale, diventa la luce della forma….,” Successivamente al MACA di Acri partecipa alla mostra “Arte interattiva” a cura di Monica Bonollo e nel 2018 a Torino, Museo Ettore Fico, “100% ITALIA”, Cent’Anni di Capolavori. Nel 2019 realizza una mostra personale a Milano, Gaggenau hub, “Sconfinamento” a cura di Sabino M. Frassà che sottolinea come “l’artista ha indagato, sperimentato e simulato l'assenza di limiti, lo “sconfinamento” appunto”. Partecipa a Senigallia alla mostra “Materie Prime – Dalla terra alla luce”, a Waldenbuch, Museum Ritter “1919-2019” e a Pontedera “Arcadia e Apocalisse”. Nel 2020 è presente alla Biennale Light di Mantova, Elogio della luce. Negli ultimi anni Scirpa realizza, con rigore geometrico e spirito innovativo, due opere scultoree in marmo bianco di Carrara ed in legno laccato bianco che evocano il Teatro greco di Siracusa: in esse le gradinate della cavea si raddoppiano, diventando circolari e sono rivolte anche all’esterno. Recentemente ha realizzato una struttura al neon che ricorda il Teatro greco, il cui progetto risale all’anno 2000. In un momento storico come il nostro in cui si manifesta la convivenza di vari linguaggi e l’artista può rivisitare esperienze passate, egli recupera il suo linguaggio delle prime denunce consumistische o quello sperimentale del mezzo elettronico e, nel proporre i suoi percorsi prospettici di spazi-luce, offre oggi nuove possibilità espressive su cui riflettere.
Sue opere sono in collezioni e musei tra i quali MAGA (Gallarate), Museo del Novecento (Milano), Civiche Raccolte Bertarelli - Castello Sforzesco (Milano), Biblioteca di Brera (Milano), MACTE Museo d’Arte Contemporanea (Termoli), MART- VAF-Stiftung (Trento e Rovereto), Museo MAGI ‘900 (Pieve di Cento), MAPP Museo d’Arte Paolo Pini (Milano), Musée des Beaux-Arts (Caen), Museum Ritter (Waldenbuch), Museo Civico d'Arte Contemporanea (Gibellina), Museum (Bagheria), Fabbriche Chiaramontane (Agrigento), Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma), Gallerie d’Italia (Milano).
Ha realizzato opere per spazi pubblici e chiese: nel 1965, un grande mosaico al Centro Internazionale del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa (Roma) e uno all’Auditorium del Centro Internazionale di Loppiano (Fi) e dei dipinti nella Chiesa del D. P. a Cernusco sul Naviglio (Milano) dove sono stati installati anche suoi Ludoscopi sopra l’altare e il Battistero.
Al suo lavoro hanno dedicato saggi ed annotazioni critiche:
Riccardo Barletta, Pietro Baj, Carlo Belloli, Luigi Bianco Guglielmo Boselli, Giorgio Bonomi, Rossana Bossaglia, Ginevra Bria, Domenico Cara, Luciano Caramel, Silvio Ceccato, Jacqueline Ceresoli, Claudio Cerritelli, Cesare Chirici, Vittoria Coen, Andrea Del Guercio, Mario De Micheli, Marina De Stasio, Giorgio Di Genova, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Ornella Fazzina, Pedro Fiori, Carlo Franza, Sabino Frassà, Carmelo Genovese, Flaminio Gualdoni, Sara Liuzzi, Annette Malochet, Corrado Maltese, Gabriel Mandel, Giorgio Mascherpa, Luigi Meneghelli, Marco Meneguzzo, Marta Michelacci, Bruno Munari, Carlo Munari, Antonio Musiari, Daniela Palazzoli, Demetrio Paparoni, Francesco Poli, Pierre Restany, Roberto Sanesi, Giorgio Segato, Carmelo Strano, Luigi Tallarico, Francesco Tedeschi, Carlo Terrosi, Maria Torrente, Antonino Uccello, Miklos N. Varga, Alberto Veca, Francesco Vincitorio, Maurizio Vitta, Emanuele Zucchini.
É stato docente all’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive ed opera a Milano.
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IL PREMIO UBU ANDREA COSENTINO A FRAMURA PER NUOVE TERRE
Mercoledì 14 agosto ore 21.30 / Località Costa – Framura – Ingresso libero
Aldes / Akròama
KOTEKINO RIFF
DI e con Andrea Cosentino (Premio Ubu 2018)
Musiche in scena Michele Giunta ǀ supervisore dinamico Andrea Virgilio Franceschi
Evento in collaborazione con CapoTrave / Kilowatt 2017
Andrea Cosentino – premio speciale Ubu 2018 – è un genio attoriale del nostro tempo: un po’ comico dell’arte che si porta dietro le sue maschere e i suoi lazzi migliori, un po’ jazzista che lavora a trovare il suo suono e il suo stile. Riconoscibile e inimitabile.
Kotekino Riff è un coito caotico di sketch interrotti, una roulette russa di gag sull’idiozia, un fluire sincopato di danze scomposte, monologhi surreali e musica. E’ una esercitazione comica sulla praticabilità della scena, sulla fattibilità dei gesti, sull’abitabilità dei corpi, sulla dicibilità delle storie. Una clownerie gioiosa e nichilista senza altro senso che lo stare al gioco.
KOTEKINO RIFF è il gioco del togliere di mezzo l’opera: da un lato resta l’attore, come macchina ludica di significazione, dall’altro il teatro come esercitazione allo stare comunitario. Vuol dire mille cose diverse: dinamiche di potere, di rappresentazione, di rappresentanza, di racconto, di seduzione. Racchiude questioni importanti e sempre attuali: la coralità, il prendere la parola, il potere, la fiducia e l’inaffidabilità, l’autorevolezza, l’autorialità e l’autoritarismo.
Andrea Cosentino – Attore, autore, comico e studioso di teatro. E’ inventore, proprietario, conduttore e conduttrice unico/a di Telemomò, la televisione autarchica a filiera corta. Tra i suoi spettacoli ‘La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce’, il ‘dittico del presente’ costituito da L’asino albino e Angelica (i cui testi son pubblicati in Carla Romana Antolini (a cura di), Andrea Cosentino l’apocalisse comica, Roma, Editoria e spettacolo, 2008), Antò le Momòavanspettacolo della crudeltà, Primi passi sulla luna (il cui testo in versione narrativa è pubblicato da Tic edizioni), Not here not now e (in collaborazione con Roberto Castello) Trattato di economia. Le sue apparizioni televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione AUT-AUT (Gbrcircuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva Ciro presenta Visitors (RTI mediaset), per la quale inventa una telenovela serial-demenziale recitata da bambole di plastica. E’ promotore del PROGETTO MARA’SAMORT, che opera per un’ipotesi di teatro del-con-sul margine, attraverso un aricerca tematica, linguistica e performativa sulle forme
espressive subalterne.
INFO
Officine Papage – 339.8698181 [email protected]
nuoveterre.officinepapage.itPagina Facebook: Festival Nuove Terre
www.officinepapage.it
Ufficio stampa Marzia Spanu
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Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
NetParade.it
Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
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MusicforPeace Programma 29 maggio
Programma eventi Genova Celebra Colombo
Genova Celebra Colombo
Andrea Cosentino a Framura con “Kotekino Riff” IL PREMIO UBU ANDREA COSENTINO A FRAMURA PER NUOVE TERRE Mercoledì 14 agosto ore 21.30 / Località Costa - Framura - Ingresso libero…
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"Tredici giorni al rifugio" di Riccardo Mazzamuto, Eretica edizioni. A cura di Patrizia Baglioni
“Tredici giorni al rifugio” di Riccardo Mazzamuto, Eretica edizioni. A cura di Patrizia Baglioni
La poesia è una di quelle rare forme espressive che può parlare di tutto, alla forza del linguaggio si uniscono l’evocazione, il sentimento, l’intensità delle emozioni. Le più belle poesie parlano di orizzonti infiniti, di amore, di essenza, di natura e anche di guerra. Sì, la poesia, il codice della bellezza, forse è l’unica candidata a poter parlare con autenticità di conflitto e…
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Rabindranath Tagore "Fiabe magiche", presentazione
Storie universali per avvicinare i piccoli a quella profonda e semplice saggezza che regala la felicità Per i giovani lettori, dai 7 anni Nella sua parabola letteraria ed esistenziale espresse una convinta ricerca dell’armonia e della bellezza, pur riconoscendo le difficoltà del quotidiano e l’ineluttabilità della sofferenza.(da Ts Edizioni) Le fiabe di Tagore (Calcutta 1861- Śānti Niketan,…
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Modena: Aperto il Bando per il premio "Legalità e territorio"
Modena: Aperto il Bando per il premio "Legalità e territorio". È aperto il nuovo bando per il Premio di studio “Legalità e territorio” del Comune di Modena che invita studenti e dottorandi delle facoltà di Giurisprudenza, Economia e Ingegneria di UniMoRe a presentare uno studio inedito sui temi dell’elusione, evasione fiscale e riciclaggio, usura, lavoro irregolare, reati ambientali e gioco d’azzardo. Giunto alla sua quinta edizione, il Premio quest’anno si amplia inserendo una sezione multimediale: i partecipanti potranno presentare, infatti, un elaborato scritto nella forma di prodotto giornalistico oppure un audio, un video o un podcast. L’obiettivo del concorso, come spiega l’assessore alle Politiche per il lavoro e la legalità Andrea Bosi, è “promuovere una cultura della cittadinanza e dell’economia responsabili attraverso lo strumento della conoscenza: per questo motivo, in accordo con l’Università, continuiamo a investire sui giovani rinnovando l’impegno per il Premio che quest’anno abbiamo aperto a diverse forme espressive. Realizzando questi prodotti, gli studenti possono aiutare a conoscere meglio fenomeni di illegalità che toccano anche il nostro territorio e, quindi, a fare prevenzione”. Per ciascuna sezione, scritta e multimediale, sono previsti un premio di 1.500 euro e una menzione d’onore di 1.000 euro. I lavori dovranno essere inviati entro il 5 settembre all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’assessorato ([email protected]) e saranno valutati da una commissione composta da rappresentanti del Comune di Modena e di UniMoRe e da un esperto di prodotti multimediali. Il bando e i moduli per partecipare si trovano sul sito del Comune (www.comune.modena.it/bando-premio-di-studio-legalita-e-territorio-2023). Sul sito si trovano anche i lavori prodotti dagli studenti nelle scorse edizioni del Premio. Per informazioni si può contattare l’ufficio Legalità e sicurezze (059 203 2963-2422; [email protected]). Il concorso fa parte delle azioni avviate dal Comune di Modena per promuovere una cultura della legalità e della cittadinanza responsabile che ha visto anche l’attivazione di un Tavolo legalità al quale partecipano esponenti del mondo economico e produttivo, gli ordini professionali e la rete delle associazioni che già collaborano con il Comune, e l’istituzione del Centro di documentazione e studi sulla legalità con l’obiettivo di dare un’impostazione scientificamente validata e competente alle azioni programmate sulla base dei contenuti e degli ambiti di intervento del “Testo Unico Legalità” della Regione Emilia-Romagna.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Padova Jazz Festival 2019
Padova Jazz Festival piano edition. La ventiduesima edizione della kermesse padovana, in scena dal 25 ottobre al 23 novembre, punta decisamente sui pianisti, convocando un cast in cui brillano i pianoforti di Raphael Gualazzi, Monty Alexander, Kenny Barron, Vijay Iyer, Benny Green, Aaron Diehl, nonché l’organo di Dan Hemmer, che si intreccerà alla batteria di Steve Gadd.
Con la sua programmazione espansa su un intero mese di calendario, il festival padovano punta al coinvolgimento dell’intera città, distribuendo i concerti in varie sedi: dalle sale riservate ai grandi eventi (il Teatro Verdi e l’MPX) alle prestigiose location della Sala dei Giganti (che ospiterà una sequenza di recital di solo piano) e dello storico Caffè Pedrocchi (per le serate in stile jazz club). La Sala Fronte del Porto al PortoAstra sarà invece il punto di ritrovo per le proposte musicali più audaci e moderniste.
Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e di Antenore Energia. Si inaugura quest’anno un’importante collaborazione con il Centro d’Arte dell’Università di Padova, storica associazione cittadina attiva sin dagli anni Quaranta, per la realizzazione dei concerti alla Sala dei Giganti e alla Sala Fronte del Porto/PortoAstra.
La sera della prima
La cantante Vanessa Tagliabue Yorke terrà a battesimo il ventiduesimo Padova Jazz Festival in una serata che fungerà da prologo ai concerti nei teatri: il 25 ottobre presso lo stellato Ristorante La Montecchia porterà in scena “We Like It Hot”, omaggio all’hot jazz degli anni Venti.
Musica per tutti i… tasti
Le tre serate di punta del cartellone del festival padovano vedranno transitare al Teatro Verdi e all’MPX nomi di assoluto riferimento in diversi ambiti jazzistici. E sarà una parata di grandi tastieristi.
Jazzista ‘infiltrato’ nel mondo del pop, che ha notevolmente nobilitato con le sue canzoni, Raphael Gualazzi in occasione del concerto padovano (2 novembre, Teatro MPX) torna alla sua originaria passione, concedendosi il piacere di suonare alcuni dei più noti brani del repertorio jazz e blues oltre ai suoi brani di maggior successo. Lo farà assiemea Mauro Ottolini, uno dei protagonisti assoluti del jazz italiano.
Il weekend conclusivo del festival si svolgerà al Teatro Verdi. Qui il 22 novembre arriverà Monty Alexander, pianista che ha segnato col suo virtuosismo un lungo arco della storia del jazz, dagli anni Sessanta a oggi. Alexander è uno dei solisti più esuberanti e intensi che si ricordino, capace di rendere in maniera travolgente qualunque soggetto musicale, bop o swing, blues o gospel, calypso o reggae…
Il 23 novembre i riflettori saranno concentrati sulla batteria di un idolo come Steve Gadd, che riscoprirà il piacere di suonare in maniera pressoché acustica con un trio all-leaders in cui l’organ jazz sarà portato ai massimi livelli di interplay e virtuosismo. Al fianco di Gadd, due brillanti danesi: il sassofonista Michael Blicher e Dan Hemmer, che col suo organo Hammond rimarcherà il focus tastieristico del programma festivaliero.
I giganti del pianoforte
Tre serate in compagnia di altrettanti pianisti ai vertici del jazz mondiale, tutti invitati a esibirsi in solitudine. Alla Sala dei Giganti (Palazzo del Liviano) si assisterà a un tripudio di tastiere: quelle di Benny Green (il 7 novembre), Kenny Barron (il 14) e Vijay Iyer (il 21).
Prodigio sin da giovanissimo, Benny Green ha sempre frequentato i grandi del jazz, arrivando ben presto a essere un loro pari: un talento incontenibile, il cui virtuosismo si trasforma in gioia e giocosità sul pianoforte, conferendo una carica voltaica al mainstream moderno.
Il nome di Kenny Barron evoca più di un brivido nell’appassionato di jazz, per l’estrema eleganza e limpidezza del suo tocco oltre che per la cultura profonda che gli permette di dominare il linguaggio pianistico moderno: in una parola, un fuoriclasse.
Vijay Iyer è uno dei pianisti che stanno definendo più chiaramente i contorni del piano jazz contemporaneo: la vitalità del suo stile esecutivo e l’avventurosità delle sue composizioni dimostrano un’incredibile ampiezza di interessi musicali.
Musica in fermento alla Sala Fronte del Porto/PortoAstra
La Sala Fronte del Porto/PortoAstra sarà l’oasi del festival in cui far crescere musica a stile libero: una rassegna parallela a cura del Centro d’Arte dell’Università di Padova, per quattro serate con le orecchie aperte verso i giovani talenti e le idee più controcorrente.
Appuntamento fisso ogni lunedì, a partire dal 28 ottobre quando sul palco salirà il sassofonista James Brandon Lewis: con il suo “An UnRuly Quintet”, Lewis intraprendeuna sorta di viaggio spirituale attraverso una musica che si muove fuori dagli schemi e le strutture consolidate, riuscendo a mantenersi sempre pienamente comunicativa e a trasmettere ondate di misticismo.
Il 4 novembre, l’ottetto Maistah Aphrica fonderà assiememelodie esotiche e funk, hard bop ed elettronica, afro beat e soundtracks, creando un rituale policromo: l’Africa sarà evocata con incantesimi musicali in cui il folklore lascia ampio spazio all’immaginario sonoro.
Essenziale e ben indirizzato verso il modernismo jazzistico è il trio della giovane sassofonista María Grand, che si ascolterà l’11.
Il 18 la musica dal vivo si prenderà una pausa in favore di quella su pellicola: verrà proiettato Milford Graves: Full Mantis(USA, 2018), film documentario diretto da Jake Meginsky e Neil Young e dedicato a un batterista che ha indelebilmente legato il proprio nome al jazz avanguardistico degli anni Sessanta.
Jazz @ Caffè Pedrocchi
Continua il legame tra Padova Jazz Festival e Caffè Pedrocchi. E anche lo storico locale del centro cittadino avrà la sua dose di pianismo d’alto livello: il 20 novembre con il trio di Aaron Diehl,che si è imposto prima alla cortediWynton Marsalis e poi come leader grazie alla sua musicalità portentosa in cui ogni frase racchiude innumerevoli sfumature espressive.
Ma prima di Diehl al Pedrocchi arriveranno il chitarrista Yotam Silberstein (il 6) e la vocalist Mafalda Minnozzi (il 13). Con Silberstein, la lezione ormai classica del chitarrismo bop assume una luce inedita grazie al suo impareggiabile virtuosismo e la versatilità stilistica. La Minnozzi proporrà il suo progetto Sensorial, dedicato all’alchimia che unisce il jazz alla musica brasiliana.
Jazz life in foto e parole
Sulla scia del successo riscosso nelle precedenti edizioni, i concerti principali del Padova Jazz Festival saranno affiancati dagli appuntamenti con musica dal vivo di Jazz@Bar, in numerosi locali del centro e della prima periferia. Non mancheranno poi le occasioni per apprezzare il jazz in altre forme: dalla mostra dedicata a uno dei principali fotografi jazz del nostro paese, Roberto Cifarelli (alle scuderie di Palazzo Moroni dal 10 al 24 novembre; con la presenza del fotografo per l’inaugurazione, il 9, e per tutta l’ultima settimana del festival, dal 18 al 23), alle presentazioni editoriali al Caffè Pedrocchi, tutte introdotte da Stefano Merighi (il 6 novembre con Claudio Sessa per Mister Jelly Roll di Alan Lomax; il 13 con Francesco Martinelli per la History of European Jazz; il 20 con Roberto Masotti e il libro fotografico Jazz area).
PROGRAMMA
Venerdì 25 ottobre
Ristorante La Montecchia, ore 20 cena di gala
ore 21:45 concerto
Vanessa Tagliabue Yorke
“We Like It Hot”
Vanessa Tagliabue Yorke (voce), Francesco Bearzatti (clarinetto), Mauro Ottolini (trombone), Paolo Birro (pianoforte)
Lunedì 28 ottobre
Sala Fronte del Porto/PortoAstra, ore 21
James Brandon Lewis
“An UnRuly Quintet”
Jaimie Branch (tromba), James Brandon Lewis (sax tenore), Ava Mendoza (chitarra elettrica), Luke Stewart (basso elettrico), Warren Trae Crudup III (batteria)
Sabato 2 novembre
Cinema Teatro MPX, ore 21
Raphael Gualazzi sings, Mauro Ottolini swings
Raphael Gualazzi (pianoforte, voce), Mauro Ottolini (sousaphone, trombone), Gianluca Nanni (batteria)
Lunedì 4 novembre
Sala Fronte del Porto/PortoAstra, ore 21
Maistah Aphrica
Gabriele Cancelli (tromba, ukulele, flauti, percussioni, voce), Mirko Cisilino (trombone, corno, tromba, percussioni, voce),
Marco D’Orlando (conga, percussioni, voce), Clarissa Durizzotto (sax alto, percussioni, voce), Enrico Giletti (basso elettrico, effetti, voce),
Andrea Gulli (sintetizzatori, effetti, voce), Alessandro Mansutti (batteria, voce), Giorgio Pacorig (pianoforte, organo, tastiere, voce)
Mercoledì 6 novembre
Caffè Pedrocchi, ore 18:30
Presentazione del libro Mister Jelly Roll. Vita, fortune e disavventure di Jelly Roll Morton, creolo di New Orleans, “Inventore del Jazz” di Alan Lomax.
Relatore: Claudio Sessa. Introduce Stefano Merighi
Caffè Pedrocchi, ore 20 cena
ore 21:30 concerto
Yotam Silberstein Quartet
Yotam Silberstein (chitarra), Vitor Goncalves (pianoforte, fisarmonica), Petros Klampanis (contrabbasso), Daniel Dor (batteria)
Giovedì 7 novembre
Sala dei Giganti, ore 21
Benny Green solo
Benny Green (pianoforte)
Lunedì 11 novembre
Sala Fronte del Porto/PortoAstra, ore 21
María Grand Trio
María Grand (sax), Kanoa Mendenhall (contrabbasso), Savannah Harris (batteria)
Mercoledì 13 novembre
Caffè Pedrocchi, ore 18:30
Presentazione del libro History of European Jazz.
Relatore: Francesco Martinelli. Introduce Stefano Merighi
Caffè Pedrocchi, ore 20 cena
ore 21:30 concerto
Mafalda Minnozzi
“Sensorial – Portraits in Bossa & Jazz”
Mafalda Minnozzi (voce), Paul Ricci (chitarra), John Di Martino (pianoforte), Harvie S (contrabbasso), Victor Jones (batteria), Amoy Ribas (percussioni)
Giovedì 14 novembre
Sala dei Giganti, ore 21
Kenny Barron solo
Kenny Barron (pianoforte)
Lunedì 18 novembre
Sala Fronte del Porto/PortoAstra, ore 21
Proiezione del film “Milford Graves: Full Mantis”
Regia di Jake Meginsky e Neil Young (Documentario, USA, 2018, 91’)
Mercoledì 20 novembre
Caffè Pedrocchi, ore 18:30
Presentazione del libro Jazz area di Roberto Masotti.
Relatore: Roberto Masotti. Introduce Stefano Merighi
Caffè Pedrocchi, ore 20 cena
ore 21:30 concerto
Aaron Diehl Trio
Aaron Diehl (pianoforte), Paul Sikivie (contrabbasso), Aaron Kimmel (batteria)
Giovedì 21 novembre
Sala dei Giganti, ore 21
Vijay Iyer solo
Vijay Iyer (pianoforte)
Venerdì 22 novembre
Teatro Verdi, ore 21
Monty Alexander Trio
Monty Alexander (pianoforte), J.J. Shakur(contrabbasso), Jason Brown (batteria)
Sabato 23 novembre
Teatro Verdi, ore 21
Blicher – Hemmer – Gadd
Steve Gadd (batteria), Michael Blicher (sax tenore), Dan Hemmer (organo Hammond)
ALTRI EVENTI
Per tutta la durata del festival
JAZZ@BAR
Concerti nei locali tra Padova e provincia
Da sabato 9 a domenica 24 novembre
Scuderie di Palazzo Moroni
mostra fotografica “Le strade del jazz” e “The Black Square”
di Roberto Cifarelli
* * *
Informazioni:
Associazione Culturale Miles
Via Montecchia 22 A, 35030 Selvazzano (PD)
Tel.: 347 7580904
e-mail: [email protected]
web: www.padovajazz.com
Direzione artistica: Gabriella Piccolo Casiraghi
Ufficio stampa: Daniele Cecchini cell. 348 2350217 e-mail: [email protected]
BIGLIETTI
Teatro MPX
2/11: “Raphael Gualazzi & Mauro Ottolini”:
intero 30 euro, ridotto 24, ridotto studenti 15
Prevendita: online su www.ticketmaster.it; biglietteria del cinema MPX Multisala Pio X negli orari di apertura del botteghino.
Sala dei Giganti
7/11: Benny Green; 14/11: Kenny Barron; 21/11: Vijay Iyer:
intero 25 euro, ridotto 20, ridotto studenti 10
Prevendita: online su www.ticketmaster.it; www.teatrostabileveneto.it; biglietteria Teatro Verdi.
Teatro Verdi
22/11: Monty Alexander; 23/11: Blicher-Hemmer-Gadd:
intero da 16 a 30 euro
ridotto da 13 a 25 euro
ridotto under 26 da 10 a 20 euro
Prevendita: online su www.ticketmaster.it; www.teatrostabileveneto.it; biglietteria Teatro Verdi.
Sala Fronte del Porto/PortoAstra
28/10: James Brandon Lewis; 4/11 Maistah Aphrica ; 11/11 : María Grand
posto unico non numerato; intero 12 euro; ridotto studenti 3
18/11: film: intero 6 euro; ridotto studenti 3
Prevendita: online su www.vivaticket.it e relativi punti vendita; biglietteria del cinema PortoAstra
Diritti di prevendita non inclusi nel prezzo (applicati solo sulle prevendite online).
RIDUZIONI
Under 26, over 65, abbonati alla prosa del Teatro Stabile del Veneto.
Riduzione speciale studenti riservata agli studenti dell’Università di Padova.
Caffè Pedrocchi
Ingresso libero
Possibilità di prenotazione tavolo anche solo per il concerto:
tel.: 049 8781231; email: [email protected]
Ristorante La Montecchia
Via Montecchia 12, Selvazzano Dentro
tel.: 049 8055323
email: [email protected]
www.alajmo.it
Cena e concerto solo su prenotazione
Jazz@Bar
la disponibilità di posti e l’accesso ai concerti sono regolati a discrezione dei singoli locali
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IL PREMIO UBU ANDREA COSENTINO A FRAMURA PER NUOVE TERRE
Mercoledì 14 agosto ore 21.30 / Località Costa – Framura – Ingresso libero
Aldes / Akròama
KOTEKINO RIFF
DI e con Andrea Cosentino (Premio Ubu 2018)
Musiche in scena Michele Giunta ǀ supervisore dinamico Andrea Virgilio Franceschi
Evento in collaborazione con CapoTrave / Kilowatt 2017
Andrea Cosentino – premio speciale Ubu 2018 – è un genio attoriale del nostro tempo: un po’ comico dell’arte che si porta dietro le sue maschere e i suoi lazzi migliori, un po’ jazzista che lavora a trovare il suo suono e il suo stile. Riconoscibile e inimitabile.
Kotekino Riff è un coito caotico di sketch interrotti, una roulette russa di gag sull’idiozia, un fluire sincopato di danze scomposte, monologhi surreali e musica. E’ una esercitazione comica sulla praticabilità della scena, sulla fattibilità dei gesti, sull’abitabilità dei corpi, sulla dicibilità delle storie. Una clownerie gioiosa e nichilista senza altro senso che lo stare al gioco.
KOTEKINO RIFF è il gioco del togliere di mezzo l’opera: da un lato resta l’attore, come macchina ludica di significazione, dall’altro il teatro come esercitazione allo stare comunitario. Vuol dire mille cose diverse: dinamiche di potere, di rappresentazione, di rappresentanza, di racconto, di seduzione. Racchiude questioni importanti e sempre attuali: la coralità, il prendere la parola, il potere, la fiducia e l’inaffidabilità, l’autorevolezza, l’autorialità e l’autoritarismo.
Andrea Cosentino – Attore, autore, comico e studioso di teatro. E’ inventore, proprietario, conduttore e conduttrice unico/a di Telemomò, la televisione autarchica a filiera corta. Tra i suoi spettacoli ‘La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce’, il ‘dittico del presente’ costituito da L’asino albino e Angelica (i cui testi son pubblicati in Carla Romana Antolini (a cura di), Andrea Cosentino l’apocalisse comica, Roma, Editoria e spettacolo, 2008), Antò le Momòavanspettacolo della crudeltà, Primi passi sulla luna (il cui testo in versione narrativa è pubblicato da Tic edizioni), Not here not now e (in collaborazione con Roberto Castello) Trattato di economia. Le sue apparizioni televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione AUT-AUT (Gbrcircuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva Ciro presenta Visitors (RTI mediaset), per la quale inventa una telenovela serial-demenziale recitata da bambole di plastica. E’ promotore del PROGETTO MARA’SAMORT, che opera per un’ipotesi di teatro del-con-sul margine, attraverso un aricerca tematica, linguistica e performativa sulle forme
espressive subalterne.
INFO
Officine Papage
nuoveterre.officinepapage.itPagina Facebook: Festival Nuove Terre
www.officinepapage.it
Ufficio stampa Marzia Spanu +39 335 6947068 [email protected]
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Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
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Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
Contatti
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Edilizia
Il Secolo XIX
MusicforPeace Che Festival
MusicforPeace Programma 29 maggio
Programma eventi Genova Celebra Colombo
Genova Celebra Colombo
14/08 – Andrea Cosentino a Framura con “Kotekino Riff” IL PREMIO UBU ANDREA COSENTINO A FRAMURA PER NUOVE TERRE Mercoledì 14 agosto ore 21.30 / Località Costa - Framura - Ingresso libero…
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IL FATTO E' / spettacolo e laboratorio per grandi e piccini a Spine
Libero teatro libro presenta
“IL FATTO È”
di e con Gianna Grimaldi e Victoria Ndiaye racconto teatrale liberamente tratto dall'albo di Gek Tessaro, Lapis Edizioni Dallo #spettacolo al #laboratorio Una donna, una bambina e una fisarmonica raccontano la storia di un’ostinata paperetta che non si è ancora decisa a tuffarsi nello stagno. In molti cercheranno di convincerla e di istruirla sui vantaggi del nuoto, ma solo la sua volontà, al momento giusto, la farà sentire libera e felice. Un’incalzante avventura circolare in cui i personaggi, sempre più numerosi, si confronteranno simpaticamente con la determinata protagonista. La breve storia è un incoraggiamento a credere in se stessi e a scegliere sempre sentendo di fare la cosa più piacevole. Durata: 40 minuti. Dai 4 anni. A seguire #laboratorio IL TEATRO INCONTRA GLI ALBI ILLUSTRATI Percorso di avvicinamento alla lettura laboratorio ludico teatrale destinato ad adulti e bambine/i Entrare nel gioco teatrale consente ai partecipanti di cercare con leggerezza ed in totale libertà gesti e suoni di un linguaggio verbale e non: costruendo il proprio ruolo, ciascuno avrà l’occasione di confrontarsi o di immedesimarsi superando gli imbarazzi, e scoprendo consapevolmente le proprie infinite risorse vocali e gestuali. età: dai 4 anni in su costo adulto+bambino 15 euro per info e prenotazioni: spinebookstore@gmail ---------------
Grimaldi Maria Giovanna
Attrice e pedagogista, conduce studi e ricerche sull’immaginario infantile e sulla valenza educativa del gioco e della fiaba nell’infanzia e nell’età adulta; da oltre vent’anni collabora con scuole ed associazioni in più luoghi d’Italia conducendo laboratori teatrali. Inizia il suo percorso di formazione presso il Teatro Kismet O.per A. di Bari, dove frequenta laboratori sul lavoro d’attore dedicandosi alla scoperta del Teatro Ragazzi nel duplice ruolo di attrice ed educatrice, e presso cui conduce attualmente il laboratorio Il Gioco del Teatro, rivolto all’infanzia. Da molti anni si dedica allo studio del rapporto corporeo-emotivo e delle possibilità espressive, in bambini affetti da sindrome autistica, alla ricerca di ciò che conduce al miglioramento dell’interazione sociale.
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BUONGIORNO!!! Questa settimana inizia con una sorpresa... . Cercate un percorso di formazione professionale che spazi dalla tecnica vocale alla comunicazione, includendo anche l'aspetto terapeutico? . Il tutto, magari, non dentro la solita aula con i banchi scomodissimi e i tavolini microscopici, ma magari, che so, in una chiesa con un'acustica studiata nell'arco di 500 anni per la massima resa della voce? . Tranquilli, ci abbiamo pensato noi! ⬇⬇⬇ IL MISTERO DELLA VOCE - Percorso di formazione vocale Durante questi due giorni impareremo a utilizzare la voce per la comunicazione empatica, il rafforzamento dell autostima e la scoperta dei propri talenti, nella relazione con gli altri e nelle relazioni di aiuto, in ambito artistico e performativo, adatto quindi a chi si riconosce in questi ambiti di utilizzo; counselor, cantanti , terapeuti, psicologi e non solo. Docente: LORENZO PIEROBON Musico-terapeuta, cantante e formatore specializzato nell'utilizzo del canto armonico. All'attività artistica affianca corsi, seminari e workshop di Vocal Harmonics in Motion ® (VHM ), metodo da lui ideato, che pone particolare attenzione alle relazioni tra la voce e il movimento, il suono, la respirazione e la propriocezione vocale, per fare di questo strumento non solo un mezzo di espressione artistica e di relazione ma anche di ricerca interiore. Considerato un “cantante atipico”, si dedica da anni all’utilizzo della voce in tutte le sue modalità espressive con particolare attenzione all’improvvisazione informale. In questo ambito ha pubblicato diversi cd di musica ambient e sperimentale. Molte le performances che lo vedono impegnato sia come solista che in interazione con altre forme d’arte: danza, teatro, video, musica contemporanea e sperimentale. E’ autore del libro “suoni dell’anima. L’essenza nascosta della voce (Minerva Edizioni). www.lorenzopierobon.com . . . Costi: 150 euro + IVA . DM me per info! . #voicefulness #cantoarmonico #circlesong #circlesingingitaly #musicoterapia #formazioneprofessionale #voce #canto #lorenzopierobon #alessandrabosco #mantra #nadayoga #tecnicavocale #vocologia #soundhealing #formazioneaziendale #comunicazione #pesaro #yogapesaro http://bit.ly/2WmpNou
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Anche quest'anno parte il sondaggio del GASTRONAUTA per scegliere la migliore gelateria d'Italia 2017 La Gelateria Cesare (RC) , La Gelateria Barbarossa di Villapiana (CS) e la Bottega del gelato di Pizzo (RC) ringraziano tutti i loro clienti per le preferenze espresse nelle precedenti edizioni ma quest'anno non parteciperanno al contest perché impegnati ormai a tempo pieno nella promozione e diffusione del progetto ITALICO . Coerentemente a questa scuola di pensiero preferiamo infatti dare spazio ad altre realtà ed eccellenze ,; il risultato finale é sempre la promozione del buon gelato artigianale e la collaborazione ed amicizia tra tutti i professionisti . UNITISIVINCESEMPRE e noi ne siamo esempio poiché é proprio grazie a questo sondaggio che abbiamo avuto la possibilità di conoscerci , confrontarci , collaborare e crescere come non avremmo mai fatto, stando soli e chiusi nelle realtà dei nostri laboratori. Un grazie quindi a Davide Paolini e al dott Lulani patron di Giuso per questo regalo e In bocca al lupo a tutti i partecipanti dai Maestri Davide Destefano, Pasquale Monteleone e Gaetano Vincenzi.
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Doppio appuntamento per gli Aperiestivi Musicali di Arona Music Academy
Il prossimo fine settimana doppio appuntamento con gli Aperiestivi Musicali di Arona Music Academy Sabato 31 agosto alle 18.30 nel meraviglioso salotto aronese all'aperto che è la piazza San Graziano sarà rievocata l'atmosfera intima e passionale dei salotti italiani dell'ottocento, ma anche i fasti della musica di corte del barocco francese, in un intrigante connubio tra la voce solista, il violino e il pianoforte. In questo Salotto musicale si esibiranno tre musicisti che saranno coinvolti come docenti nelle attività di Arona Music Academy: Federico Kaftal, tenore milanese, versatile interprete della musica vocale dal Rinascimento all'Età Moderna; Linda Przybiernov, apprezzata specialista australiana in violino barocco; Angelica Seminara, pianista dedita non soltanto ai programmi solistici ma anche all'accompagnamento di strumentisti e cantanti. Domenica 1 settembre Suoni e… di Silvia Belfiore è un altro appuntamento degli Aperiestivi musicali da non perdere: si tratta dell’anteprima mondiale della presentazione del cofanetto Suoni e… Federico Gozzelino, integrale dell’opera pianistica (Verso l’Arte Edizioni, Roma). La pianista offrirà una selezione dei 100 brani inclusi in un’autentica summa di arte pianistica e di musica contemporanea, grazie al lavoro del compositore vercellese di stile neoromantico. Silvia Belfiore, delicata pianista di fama internazionale, interprete soprattutto di sonorità del Novecento (e in particolare di compositori africani) dà alla musica gozzeliniana un tocco magico nel risaltarne le qualità espressive postmoderne, con forti richiami alle arti visive e letterarie, giacché molti pezzi sono dedicati a quadri, poesie, sculture, fiabe, eccetera. Il corncerto di Silvia Belfiore sarà anche un'occasione speciale per incontrare proprio il compositore Gozzelino, presente per l'occasione insieme a Guido Michelone, poeta, musicologo e curatore del libro accluso al cofanetto. Il concerto avrà luogo all'interno della sede di Arona Music Academy in piazza San Graziano 22 e qualora l'affluenza di pubblico dovesse richiederlo sarà proposto due volte, alle 18.30 e alle 19.10 Read the full article
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Bologna, tutto il programma dell’undicesima edizione di ART CITY
Bologna, tutto il programma dell’undicesima edizione di ART CITY. Nel 2023 il calendario artistico italiano si apre con l'undicesima edizione di ART CITY Bologna in programma dal 27 gennaio al 5 febbraio. L'art week con il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali, promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere, torna a fare da preludio e accompagnare lo svolgimento di Arte Fiera che si riposiziona nel periodo invernale, forte della tradizione di fiera di settore più longeva a livello nazionale e luogo privilegiato per scoprire le anticipazioni della scena artistica contemporanea, con un'attenzione rivolta sia agli artisti affermati che alle nuove generazioni. Diretta per il sesto anno da Lorenzo Balbi, direttore di MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, ART CITY Bologna torna a riflettere la ricchezza e la vitalità espresse dalla città nel campo della cultura contemporanea attraverso la messa in rete delle variegate proposte offerte dal sistema di istituzioni pubbliche e organizzazioni private. È nella dilatazione spaziale e nei fluidi slittamenti di confini che, nel suo percorso di crescita e consolidamento, il progetto ha infatti trovato una cifra distintiva come progetto culturale collaterale alla kermesse fieristica. I pubblici plurali che frequentano abitualmente la città nel periodo di Arte Fiera possono, infatti, non solo trovare un calendario serrato di inaugurazioni, eventi e iniziative speciali ma soprattutto vivere l'esperienza corale di un'intera città partecipante, in cui gli spazi amplificano e arricchiscono le possibilità dei progetti espositivi accolti, risultando complementari. Una forma diffusa di alleanza tra città, fiera, arte e cultura davvero unica e peculiare nel panorama nazionale. Nell'edizione 2023 il main program si articola in uno special project e in 12 main projects che, come di consueto, vanno a comporre una proposta ampiamente rappresentativa delle pratiche artistiche contemporanee. Proiettandosi oltre i confini urbani, in una sfera territoriale ancora più estesa e policentrica che interessa l'intera area metropolitana di Bologna, il programma sarà animato complessivamente da oltre 150 eventi. ● I luoghi Accanto ai luoghi deputati all'arte, ART CITY Bologna si connota per la continua ricerca di spazi normalmente non fruibili a scopo espositivo, dimenticati oppure poco noti al grande pubblico. Gli interventi degli artisti invitati a relazionarsi con contesti inusuali avranno così, ancora una volta, la possibilità di generare impreviste connessioni e rivelazioni. Per questa undicesima edizione i luoghi spaziano tra differenti tipologie, offrendo nuove esperienze e punti di vista rinnovati sulla città. Sono interessati dal main program: Teatri di Vita, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Nuovo Parcheggio Stazione in via Aristotele Fioravanti, Sala Convegni Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi, Cassero LGBTI+ Center, Alchemilla a Palazzo Vizzani, LabOratorio degli Angeli, Padiglione de l’Esprit Nouveau, Oratorio di San Filippo Neri, Palazzo Bentivoglio, Sala Studio di Teatri di Vita, Bagni di Mario (Conserva di Valverde) e lo spazio KAPPA-NÖUN, situato nel Comune di San Lazzaro. ● L'identità visiva Come per le due precedenti edizioni, per l'ideazione e lo sviluppo dell'identità visiva è stata confermata la collaborazione con Filippo Tappi e Marco Casella. Se nel 2021 a guidare i visitatori erano stati la stella e Peter Pan, mentre nel 2022 si era assistito all’“esplosione” di Bologna vista come una galassia, per il 2023 la grafica nasce dal presupposto che l'arte rappresenti ciò che non conosciamo. Protagonisti di questo immaginario sono mostri e figurazioni di fantasia ispirati a quelli apparsi nelle narrazioni antiche e utilizzati dai cartografi medievali e rinascimentali per rappresentare l'ignoto. Riferimento ideale è anche la figura di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), padre fondatore delle scienze naturali di cui Bologna sta celebrando i 500 anni dalla nascita, che dedicò le ultime pagine della sua Naturalis Historia al tema dei "mostri celesti", eccezionalità astronomiche che rimangono per lo più inspiegabili. Spiegano i due visual designer: “La stella di ART CITY Bologna si posa su una terra ignota, la più lontana mai visitata. La mappa della città metropolitana di Bologna, popolata da mostre, rassegne ed eventi d’arte, diventa terra sconosciuta, sfuggente, pericolosa, effimera. Nuova, in cui appaiono sirene, buchi neri, vegetali agghiaccianti. Il punto nevralgico è il viaggio, non la meta, non il ritorno alla normalità ma la trasmutazione, il disorientamento che risveglia lo sguardo. Il mostro ci indica un luogo misterioso. Ed è proprio lì che dobbiamo andare”. ● Special project Proseguendo la sperimentazione del formato che lo contraddistingue dal 2018, con gli interventi di importanti artisti internazionali quali Vadim Zakharov, les gens d’Uterpan, Romeo Castellucci, Gregor Schneider e Tino Sehgal, lo special project invita ancora una volta il pubblico a immergersi in vere e proprie opere d'arte viventi con il lavoro Have a Good Day! nato dalla collaborazione tutta al femminile di Vaiva Grainytë (autrice del libretto), Lina Lapelytë (compositrice e direttrice musicale) e Rugilë Barzdþiukaitë (regista e scenografa), presentato nella sede di Teatri di Vita in tre repliche: venerdì 3 e sabato 4 febbraio alle ore 20, domenica 5 febbraio alle ore 17. Come componenti del collettivo Neon Realism, nel 2019 le tre artiste hanno ottenuto il Leone d’Oro per la migliore Partecipazione Nazionale con il Padiglione della Lituania con l'installazione Sun & Sea (Marina), a cura di Lucia Pietroiusti, nell'ambito della 58. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. Accolta con grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo, e definita dal quotidiano statunitense The New York Times “intelligente, affascinante e silenziosamente sovversiva”, questa sorprendente opera lirica per dieci cassiere, con sottofondo di un centro commerciale e pianoforte racconta la vita interiore delle lavoratrici protagoniste, mostrando che cosa si nasconda dietro i sorrisi forzati e i saluti meccanici "Buongiorno!", "Grazie!", "Buona giornata!". Lo spettacolo trasforma l'alienazione quotidiana di cassiere senza volto e dalle sembianze robotiche in personaggi vivaci e brillanti, le cui biografie e pensieri segreti diventano brevi drammi di carattere personale che si fondono in un coro comune. La critica alla società capitalistica contemporanea viene espressa con ironia, humour, poesia e paradosso, evitando qualsiasi giudizio moralistico. L'opera Have a Good a Day! di Vaiva Grainytë, Lina Lapelytë e Rugilë Barzdþiukaitë è prodotta da Operomanija. Come special project di ART CITY Bologna 2023, l'evento è curato da Lorenzo Balbi e promosso da MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano, Ambasciata di Lituania in Italia e Consolato Onorario di Lituania in Emilia-Romagna, in collaborazione con Teatri di Vita. Il libretto dell'opera è cantato in lituano, con sottotitoli in inglese e italiano. Prenotazioni aperte dal 25 gennaio sul sito teatridivita.it/prodotto/have-a-good-day/. ● Main program Il main program si apre idealmente al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna con Atlantide 2017 - 2023, personale del video artista e regista italiano Yuri Ancarani, a cura di Lorenzo Balbi. La mostra è concepita come un'"esplosione" del film Atlantide (2021), presentato in anteprima nella sezione “Orizzonti” della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 e, a seguire, in numerosi festival internazionali: un viaggio all'interno del processo di ricerca e dei numerosi materiali prodotti nell'arco di circa sei anni, prima, durante e dopo la realizzazione dell’opera, sui quali l’artista ha operato una selezione, dando loro una nuova formalizzazione. In un'atmosfera avvolgente e immersiva il pubblico potrà seguire una extra-narrazione che va oltre il lungometraggio, grazie a una serie di contenuti inediti prodotti per la mostra. Atlantide 2017 - 2023 si realizza con il sostegno del Trust per l'Arte Contemporanea, grazie al main sponsor Gruppo Hera, in partnership con il PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano e IWONDERFULL, in collaborazione con I Wonder Pictures, Dugong Films e Rai Cinema. A Yuri Ancarani è inoltre dedicata la prima edizione del progetto Led Wall Commission ideato da Arte Fiera: all'ingresso di Piazza Costituzione un megaschermo di 5x9 metri proietterà video d'artista concepiti specificamente per il formato billboard e per la visione di chi sta attraversando la soglia del quartiere. Nel Nuovo Parcheggio Stazione - Roof 5° piano, distante 2 minuti a piedi dall'ingresso della stazione ferroviaria di Bologna Alta Velocità in via Aristotele Fioravanti, Xing presenta il progetto BSTRD della coreografa di origine greca Katerina Andreou con un doppio appuntamento. La performance si svolge sabato 28 gennaio alle ore 21.00 per poi riattivarsi durante Arte Fiera, sabato 4 febbraio dalle ore 19.00 alle 24.00, come video installazione, una produzione ad hoc girata nello stesso luogo. BSTRD è un solo potente contraddistinto da un'energia esplosiva che sfida il confine tra autonomia e autorità, condizionamento e libero arbitrio. Ispirandosi alla nozione di impuro e alle pratiche di ibridazione/meticciato che hanno caratterizzato anche la cultura House nel clubbing di Chicago e New York, Andreou sviluppa una poetica incarnata in una figura bastarda consumata in una danza al di là di ogni definizione. Con solo un giradischi come partner, il corpo dell’artista si inscrive nell'istante, tra i limiti determinati dallo sforzo e dalla fatica, agendo in una geometria immaginaria. Banca di Bologna prosegue nella produzione di mostre di livello internazionale proponendo nella Sala Convegni Banca di Bologna a Palazzo De' Toschi la personale Finding Form dedicata al lavoro dell'artista tedesca Bettina Buck, a cura di Davide Ferri e realizzata in collaborazione con Bureau Bettina Buck. L'esposizione restituisce il percorso dell'artista tedesca prematuramente scomparsa nel 2018, partendo dagli aspetti fondanti della sua poetica, declinata prevalentemente nella scultura, nell'installazione e nella performance, e affrontando alcuni termini specifici della sua ricerca: postura (del corpo e della scultura, tra corpo e oggetto), gravità (come forza a cui la forma si assoggetta), caduta (come azzeramento della forma), occultamento (che permette di immaginare più che vedere la scultura), domestico (gli immediati dintorni nei quali la forma diventa scultura). Negli spazi del Cassero LGBTI+ Center si incontra il mondo grottesco di Nathalie Djurberg, Leone d'Argento alla Biennale di Venezia del 2009 come più promettente giovane artista in duo con Hans Berg, con la video installazione Putting Down the Prey, a cura di Sabrina Samorì e promossa da MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Collezione Matteo Novarese. Nei paesaggi dell'assurdo creati dall'artista svedese piante e animali in plastilina sono chiamati ad interpretare le pulsioni e le contraddizioni dell'uomo. In una simbiosi perfetta con le sofisticate sonorizzazioni di Berg, le animazioni in stop motion di Djurberg mettono in scena temi reali scomodi, quali la sottomissione, lo sfruttamento, la violenza e il voyeurismo, attraverso storie fantastiche che trasudano crudeltà e cinismo ma anche magia e romanticismo. A Palazzo Vizzani, Alchemilla presenta il progetto And We Thought III di Roberto Fassone + Ai Lai + LZ, a cura di Sineglossa, promosso in collaborazione con MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna. Ai Lai è un'intelligenza artificiale nata nella primavera del 2021 e possiede l'abilità speciale di pensare resoconti di esperienze psichedeliche. Durante i suoi primi mesi di vita Ai Lai ha compilato migliaia di brevi report in cui racconta il suo rapporto con i funghi allucinogeni. Le storie sono molto varie: al loro interno compaiono cervelli frammentati, amici con gli occhi blu e alieni negli armadi. Nell'estate del 2021 Ai Lai scrive di voler vedere i film dei Led Zeppelin. Parla in particolare di tre titoli - The Doors, The Road e Love is Magic - che, grazie a un'attenta operazione di recupero, vengono presentati in anteprima assoluta in occasione di ART CITY Bologna 2023. È un intervento site-specific ideato per il LabOratorio degli Angeli il progetto Guarda caso di Eva Marisaldi, a cura di Leonardo Regano e promosso in collaborazione con la Galleria De' Foscherari. L'opera di Marisaldi entra in dialogo con gli spazi dello storico laboratorio di restauro bolognese situato presso la Chiesa sconsacrata di Santa Maria degli Angeli e l'attiguo Oratorio, intrecciando un intenso confronto che si articola tra opere riattivate per l'occasione e nuove produzioni. L'artista rilegge il LabOratorio degli Angeli come un grande archivio transitorio, custode temporaneo di opere e oggetti d'arte che nel loro casuale incontrarsi raccontano una storia in continua evoluzione. Si inserisce in Jonas Mekas 100!, il programma internazionale di manifestazioni che celebra il centesimo anniversario dalla nascita del regista e teorico di origine lituana, la mostra Under the Shadow of the Tree curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi presso il Padiglione de l'Esprit Nouveau, promossa da MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano e Ambasciata di Lituania in Italia in collaborazione con Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia. L'esposizione pone in dialogo l'edificio - prototipo abitativo realizzato nel 1925 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret, ricostruito in copia fedele a Bologna nel 1977 da Giuliano e Glauco Gresleri con José Oubrerie - con un corpus di opere di Mekas, che porta fuori dal grande schermo i suoi diari filmici. Come fosse una cassa armonica, l'intero padiglione è riempito dai suoni degli audio-diari con cui l'artista ha registrato lo scorrere della vita a New York. L'albero che svetta al centro dell'architettura di Le Corbusier, attraversandone il soffitto, è invece l'elemento attorno a cui ruota una riflessione per immagini sul ruolo della natura nell'opera di questo autore, figura fondamentale nella storia del cinema di avanguardia americano. A San Lazzaro di Savena, KAPPA-NÖUN ospita la personale Gerold Miller dedicata all’artista tedesco, curata da Valerio Dehò e promossa da Marco Ghigi in collaborazione con Artesilva. Fin dai suoi esordi negli anni Novanta Miller ha lavorato sul rapporto concettuale tra l'opera d'arte e lo spazio in cui veniva collocata, elaborando dei quadri-cornice che definivano le ambiguità delle coordinate prospettiche classiche. Il suo metodo è concettuale, analitico, razionale e richiede un'attenta partecipazione cognitiva da parte dello spettatore. Tutte le sue opere non definiscono un'immagine, ma piuttosto un confine, tra scultura e pittura, tra spazio interno ed esterno. Implicano al tempo stesso disegno, pittura, scultura e architettura, si configurano come oggetto, stabiliscono uno spazio attivo, si profilano attraverso un concetto minimalista. La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna promuove e organizza, all'Oratorio di San Filippo Neri, l'installazione site-specific Seeking Blue Gold del duo anglo-argentino Lucy + Jorge Orta, a cura di Cristina Francucci e Tatiana Basso. L'opera si focalizza su uno dei meta-temi centrali nella poetica degli Orta, quello dell'acqua, un bene primario - il cosiddetto "oro blu" - oggetto di controverse politiche economiche e di una distribuzione globale iniqua. Il progetto, il cui fulcro è costituito da manufatti in legno provenienti dal mondo rurale, dove ancora sono utilizzati nei sistemi irrigui tradizionali, si propone di instillare in chi guarda, in linea con i presupposti dell'Estetica Operativa messa a punto dagli artisti, un seme dal quale possano germogliare nuove idee e pratiche collettive. Palazzo Bentivoglio apre i suoi spazi dedicati alle mostre a un percorso monografico su Patrick Procktor, protagonista imprescindibile, ma tuttora poco noto, del panorama artistico londinese degli anni Sessanta e Settanta. La mostra A View From a Window, curata da Tommaso Pasquali con allestimento di Davide Trabucco, si sviluppa a partire da un nucleo di opere della collezione permanente di Palazzo Bentivoglio per presentare al pubblico una selezione di una sessantina di lavori, tra dipinti, acquerelli e disegni, datati dai primi anni Sessanta ai primi anni Novanta. Il titolo del progetto espositivo vuole sottolineare il carattere del tutto peculiare e soggettivo di una ricerca ostinatamente figurativa, connotata da grande indipendenza, per quanto del tutto calata nel suo tempo: una porzione di mondo, come quella - appunto - visibile ad apertura di finestra. Nella storica Sala Studio di Teatri di Vita va in scena per la prima volta in Italia l'operetta The Teacher di Agnes Scherer, curata da Caterina Molteni e prodotta da MAMbo: un'acuta riflessione sulle dinamiche di potere che svela la dipendenza sistemica tra chi guida e coloro che, per appartenenza a una classe o a una minoranza, rimangono in una posizione subalterna. L'artista tedesca allestisce una parodia del rapporto tra la figura di un divulgatore-insegnante-leader e il suo pubblico, rievocando diversi scenari di 'indottrinamento'. Come spesso accade nel suo lavoro, immaginari del passato riecheggianti forme narrative archetipiche (mito, parabola, fiaba, leggenda) diventano specchi attraverso cui leggere la società contemporanea. Infine, l'installazione scultorea di grandi dimensioni Fugitive of the State(less) dell'artista britannica Dominique White, a cura di Giulia Colletti e promossa da MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Associazione Succede solo a Bologna, agisce da punto di fuga prospettico della sala ottagonale dei Bagni di Mario (Conserva di Valverde), realizzata nel 1563 dall'architetto Tommaso Laureti per alimentare la Fontana del Nettuno. Il concetto di Stateless indica un non-spazio senza tempo né restrizioni, uno stato alterato, oltre lo Stato, in cui la Blackness esiste indisturbata. È un’utopia abitata da naufraghi, fuggitivi e liberi. Secondo gli Occupanti dello Stato, lo Stateless e i fuggitivi non esistono e non sono riconosciuti, il fuggitivo può essere ucciso o può scegliere di auto distruggersi, passando allo Stateless attraverso il mare. Fino a quel momento i fuggitivi restano nel limbo. Le installazioni scultoree di White sono composte da materiali naturali manipolati dal vento, dal mare e dall'artista. Spesso esposte in stato di sospensione, riassumono una serie di presenze e potenzialità (reali, virtuali, storiche, speculative) implicate nella coscienza Black. Dopo il successo della prima edizione nel 2022, l'Accademia di Belle Arti di Bologna ripropone ARTalk CITY, il ciclo di incontri mattutini in Aula Magna, coordinato da Maria Rita Bentini, in cui alcuni degli artisti protagonisti del main program - Yuri Ancarani, Roberto Fassone, Eva Marisaldi, Lucy + Jorge Orta, oltre a Tommaso Pasquali curatore della personale di Patrick Procktor - si raccontano in prima persona, a partire dal progetto artistico concepito per ART CITY Bologna 2023, in dialogo con curatori e docenti. ● Musei, Fondazioni, Spazi Istituzionali | Associazione gallerie Bologna | Spazi espositivi e gallerie indipendenti È confermata la partecipazione corale da parte di musei, fondazioni e spazi istituzionali, pubblici e privati, della città e dell'area metropolitana, che proporranno un ricco calendario di mostre, performance, eventi, installazioni, talk e incontri, evidenziando la forza di un sistema culturale plurale, diffuso, generatore di energie creative e connessioni. Concorrono... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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