#Dichiarazione IVA
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Partita IVA: Come aprire e gestire con successo
Se sei un libero professionista o gestisci una ditta individuale, l’apertura e la gestione della Partita IVA sono fondamentali. Questo documento è essenziale per operare nel mondo degli affari. Ti mostreremo come registrare la tua Partita IVA, capire gli obblighi fiscali e gestire al meglio la tua attività. Punti chiave Scopri cosa significa avere una Partita IVA e quali sono i requisiti per…
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Come delegare l'accesso ai servizi dell'Agenzia delle Entrate
Sai come delegare una persona di fiducia, o un intermediario abilitato, ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate? È una procedura molto semplice da fare direttamente online; l’unico requisito è il solito SPID, o in alternativa la carta di identità elettronica abilitata (CIE) o la carta nazionale dei servizi (CNS). 1. Accedi al sito dell’Agenzia delle Entrate con le tue credenziali SPID,…
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Ogni volta che si parla di riforma fiscale salta fuori che la sx e' un Dracula che dissangua i contribuenti mentre la dx e' una cornucopia da cui escono monete d'oro per tutti. Nessuno di quel campo politico sa rispondere con proposte incisive ma lo fa sempre con argomenti stantii, come la progressivita' delle imposte e la lotta all'evasione fiscale ma sempre rimanendo nelle nebbiose terre di Odino. Un enorme fumo senza un pizzico di arrosto. Allora provo a consigliare qualcosa di molto concreto e di sicuro successo per le casse dello Stato nella speranza che qualcuno raccolga l'idea..
Aliquote progressive (cosi si rispetta la Costituzione) a partire dal 15% per i redditi fino a 30mila ( A differenza del 27 attuale) , 20% da 30a50 mila, 30% per i redditi sopra quella soglia.
Come si vede, un taglio fiscale doppio rispetto a quanto propone la dx con la sua flat-tax al 20%. Poi, pero', le misure per rendere veramente equo a reale tra tutti i cittadini questo poderoso taglio fiscale:
- Uso del contante fino a 100 euro, per il resto, obbligo di carta o assegno.
-Obbigo per le banche di mettere a disposizione di Agenzia Entrate i loro archivi e trasmettere comunicazioni trimestrali dei movimenti bancari di tutti i conto/corrente.
- abolizione del sostituto d'imposta. Anche i dipendenti pagheranno le tasse con la dichiarazione dei redditi.
- pene senza condizionale o benefici di legge per gli evasori sopra i 20mila euro di imposte (irpef e iva).
-istituzione di una banca dati nazionale dove si preveda l'inserimento debitorio dei cittadini che non pagano tasse o imposte pubbliche e che faccia divieto a certi esercenti commerciali ( concessionari, oreficerie, agenzie viaggi, compagnie aeree e ogni sorta di bene durevole) vendere a chi risulta in questa banca dati, fino ad estinguimento del debito maturato. Sei in difficolta' e non paghi? Bene, lo Stato si fa carico per agevolare il pagamento, anche rateizzandolo per anni ma non e' possibile vedere gente che deve dare migliaia di euro allo Stato e si compra il Suv o prenota vacanze alle Maldive, tanto sa che non rischia praticamente niente.
Prova a dire queste cose, sx del cavolo!! Il popolo ti gira le spalle su queste proposte? Forse..ma nessuno potra' dirti che sei un "vampiro", sempre pronto a mettere le mani nelle tasche degli italiani e bastera' a prendere consapevolezza che il problema degli italiani non e' la pressione fiscale ma proprio il concetto di pagare tasse. Un popolo che vuole tutto senza voler dare niente. Insomma, un popolo di merda ( quest' ultima ipotesi mi convince piu' delle altre).
@ilpianistasultetto
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Che cos’è – Regime Oss (One Stop Shop)
Con l’adozione dei regimi opzionali Oss e Ioss l’Italia dà attuazione al c.d. “VAT e-commerce package”, che rappresenta una priorità all’interno del più ampio Digital Single Market Strategy e uno dei pilastri della riforma globale dell’IVA rappresentata dalla Commissione europea nel VAT action plan del 2016.
L’entrata in vigore dei regimi OSS/IOSS, originariamente prevista dalla Direttiva Ue n. 2455/2017 il 1°gennaio 2021, è stata posticipata al 1° luglio 2021 in considerazione degli effetti negativi della pandemia Covid-19. Una volta entrati in vigore, in questi regimi confluirà anche quello del MOSS. I regimi OSS/IOSS introducono un sistema europeo di assolvimento dell’IVA, centralizzato e digitale, che, ampliando il campo di applicazione del MOSS (concernente solo i servizi elettronici, di telecomunicazione e di teleradiodiffusione) ricomprende le seguenti transazioni:
vendite a distanza di beni importati da territori terzi o Paesi terzi (ad eccezione dei beni soggetti ad accise) effettuate da fornitori o tramite l'uso di un'interfaccia elettronica
vendite a distanza intracomunitarie di beni effettuate da fornitori o tramite l'uso di un'interfaccia elettronica
vendite nazionali di beni effettuate tramite l'uso di un'interfaccia elettronica
prestazioni di servizi da parte di soggetti passivi non stabiliti nell'UE o da soggetti passivi stabiliti all'interno dell'UE ma non nello Stato membro di consumo a soggetti non passivi (consumatori finali).
Attenzione: i soggetti iscritti al MOSS alla data del 30 giugno 2020 saranno automaticamente registrati al nuovo sistema OSS a partire dal 1° luglio 2021
Il mini sportello unico (MOSS) è un sistema elettronico che consente ai soggetti passivi che forniscono servizi di telecomunicazione, di teleradiodiffusione ed elettronici (TTE) a consumatori nell'UE di dichiarare e versare l'IVA dovuta in tutti gli Stati membri dell'UE in un unico Stato membro. A decorrere dal 1° luglio 2021 il MOSS sarà esteso a tutti i servizi B2C che hanno luogo in Stati membri in cui il fornitore non è stabilito, alle vendite a distanza intracomunitarie di beni e ad alcune cessioni nazionali di beni e diventerà quindi uno sportello unico (OSS).
Vantaggi
Lo sportello unico semplifica gli obblighi in materia di IVA per le imprese che vendono beni e forniscono servizi a consumatori finali in tutta l'UE, consentendo loro di: registrarsi elettronicamente ai fini IVA in un unico Stato membro per tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi ammissibili a favore di acquirenti situati in tutti gli altri 26 Stati membri dichiarare l'IVA tramite un'unica dichiarazione elettronica OSS IVA ed effettuare un unico pagamento dell'IVA dovuta su tutte le cessioni di beni e prestazioni di servizi collaborare con l'amministrazione fiscale dello Stato membro nel quale sono registrati per l'OSS e in un'unica lingua, anche se le loro vendite avvengono in tutta l'UE. Per maggiori dettagli, consulta anche il portale dedicato della Commissione Europea One Stop Shop (europa.eu)
Fonte Agenzia delle Entrate
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Domanda curiosa per gli artisti italiani qui
Ho notato che è una cosa comune utilizzare siti come redbubble o teespring (siti di print-on-demand in generale) per vendere diversi oggetti con le proprie illustrazioni, come per esempio stampe, magliette, adesivi e così via. Ma in Italia si può fare tranquillamente, semplicemente dichiarando gli eventuali profitti nella dichiarazione dei redditi o c'è bisogno di aprire una partita IVA come se fosse un vero negozio?
Per curiosità ho cercato di informarmi da sola ma trovo risultati contrastanti, quindi ho pensato di chiedere a qualcuno che lo sappia per esperienza XD
#perché? Boh così ero curiosa ma più cerco e meno capisco quindi mi serve una mano XD#print on demand#illustrazione#redbubble#teespring
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Truffa internazionale ed evasione fiscale nuovo arresto per il faccendiere Oliverio
In manette con altre 9 persone l’uomo che aveva un archivio su personaggi pubblici, politici, militari. Amico di alti prelati, lavorava per i Servizi. Tasse non pagate per 500 milioni
La Guardia di Finanza di Roma ha arrestato 9 persone con l’accusa di reati fiscali e fallimentari. Tra queste figura anche il «faccendiere» Paolo Oliverio, noto come il fiscalista di molti personaggi potenti, già finito in manette nel novembre 2013 per un’inchiesta sugli affari dell’Ordine religioso dei Camilliani. Oliverio, come avevano svelato gli inquirenti, è un commercialista che frequentava uomini d’affari, politici, imprenditori, ma anche alti prelati e militari della stessa Guardia di Finanza. Nel suo archivio, centinaia di schede con dati sensibili su personaggi noti, politici, manager, alti prelati e militari: l’uomo era stato per due anni un collaboratore dei servizi segreti, ingaggiato dall’Aisi, l’agenzia per la sicurezza interna, all’epoca diretta dal generale Giorgio Piccirillo.
FALSE FATTURE E CONTI ESTERI - Con Oliverio, le Fiamme Gialle hanno fermato anche un altro commercialista: gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito dell’operazione «Ermitage», una vicenda di truffe internazionali con evasione fiscale e bancarotta fraudolenta che ha portato al sequestro di beni per 154 milioni di euro a carico di 13 persone. Le indagini hanno consentito anche di individuare un imponibile evaso per circa 1 miliardo di euro, attraverso l’emissione ed utilizzo di false fatture per oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro. Ben 79 le persone denunciate, 82 le imprese coinvolte: tra queste, alcune aggiudicatarie di appalti con la Pubblica amministrazione. I finanzieri hanno scoperto milioni di euro transitati su conti correnti svizzeri e monegaschi intestati a società panamensi.
Paolo Oliverio
APPALTI PUBBLICI E FONDI UE - Gli ulteriori sviluppi investigativi hanno accertato responsabilità penali di 46 persone fisiche e di altre 50 società che risultano aver beneficiato del sistema di false fatture: tra queste, 12 società vincitrici di appalti pubblici, società beneficiarie di finanziamenti comunitari, importanti imprese leader nel settore informatico. I reati ipotizzati a carico dei 79 denunciati - tra cui 5 titolari di studi commercialisti - vanno dall’emissione ed utilizzo di fatture false all’occultamento di scritture contabili, all’omessa dichiarazione dei redditi ed Iva (con l’aggravante della transnazionalità), alla sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, al millantato credito, al riciclaggio, alla bancarotta fraudolenta patrimoniale.
DA PANAMA A LUSSEMBURGO - Nei confronti di 11 soggetti è contestata pure l’associazione a delinquere. Nel complesso, le 82 società coinvolte (di cui 3 inglesi, 1 lussemburghese e 4 panamensi) hanno sottratto al fisco materia imponibile ad oggi stimata in oltre 1 miliardo di euro, con un’effettiva evasione d’imposta, ai fini imposte dirette e dell’Iva, quantificata in circa 500 milioni di euro, negli anni dal 2006 al 2013.
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Tasse, scadenze di luglio: quanto e quando pagare?
Luglio 2024, un mese ricco di scadenze fiscali per imprese e cittadini italiani. Tra le principali, spiccano il saldo e il primo acconto delle imposte sui redditi, l'invio del mensile UniEmens e, per alcuni, la rottamazione quater. Vediamo nel dettaglio quali sono gli appuntamenti da segnare in calendario. Le scadenze di luglio già avvenute - Saldo e primo acconto Irpef, Ires e Irap: in scadenza il saldo delle imposte sui redditi 2023 e il primo acconto per il 2024, per i contribuenti che non hanno aderito alla rottamazione quater o ad altre dilazioni. Il pagamento può essere effettuato in unica soluzione o con la prima rata, avvalendosi dell'addebito diretto sul conto corrente. Per i ritardatari, sono previste sanzioni e interessi moratori. - Ivie e Ivafe: scadenza per il versamento dell'imposta sostitutiva sull'estero (Ivie) e dell'imposta valore aggiunto sulle importazioni (Ivafe) per i redditi 2023. - Diritto annuale CCIAA: per le imprese individuali e le società, è in scadenza il pagamento del diritto annuale per l'iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. - Ravv. Irpef 22 luglio: rata mensile del ravvedimento operoso per le somme dovute a titolo di Irpef, Irap e Ires non versate o versate in misura inferiore a quanto dovuto all'interno del termine originario. In scadenza il 22 e 23 luglio - Dichiarazione telematica 730/2024: per i contribuenti che hanno trasmesso telematicamente la dichiarazione 730 entro il 23 maggio 2024, il 22 luglio è il termine ultimo per il pagamento dell'importo a debito risultante dal modello. - Copia dichiarazione 730/2024: i contribuenti che hanno inviato il 730 tramite Caf o professionisti abilitati entro il 15 luglio, ricevono in questa data copia della dichiarazione elaborata e il relativo prospetto di liquidazione. Le scadenze di fine mese - Saldo e primo acconto Irpef, Ires e Irap (rottamazione quater): per i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione quater delle cartelle esattoriali, è in scadenza il saldo delle imposte sui redditi 2023 e il primo acconto per il 2024. - Versamenti con F24: scadenza per il pagamento di imposte, tasse e contributi dovuti, mediante modello F24. Tra questi, figurano l'imposta sostitutiva sulle persone fisiche (Irpef), l'imposta sul valore aggiunto (Iva), l'imposta regionale sulle attività produttive (Irap), i contributi previdenziali e assistenziali. - Mensile UniEmens: per i datori di lavoro, è in scadenza l'invio telematico dei dati mensili relativi ai rapporti di lavoro instaurati nel mese precedente, tramite il flusso UniEmens. Come non dimenticare le proprie scadenze Oltre alle scadenze sopracitate, è importante ricordare che luglio è anche il mese in cui molti Comuni emettono i avvisi di pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti solidi urbani. Per rimanere aggiornati sulle scadenze fiscali e per consultare il calendario completo, è consigliabile consultare il sito web dell'Agenzia delle Entrate (https://www1.agenziaentrate.gov.it/servizi/scadenzario/main.php) o avvalersi di un servizio di reminder online. Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay Read the full article
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Detrazione spese intermediazione immobiliare nel modello 730
Tra le spese che danno diritto a una detrazione ci sono quelle per l���intermediazione immobiliare. Lo sconto sull’imposta spetta ai contribuenti al pari delle spese mediche, veterinarie, di quelle per visite specialistiche e altre spese. Chi ha acquistato una casa nel 2023, adibita ad abitazione abitazione principale, avrà diritto a uno sconto sull’imposta dovuta. Il limite dell’agevolazione, in relazione alle spese sostenute nel 2023, è di 1.000 euro. Dal calcolo dell’importo alle istruzioni per la compilazione del modello 730/2024. Detrazione spese intermediazione immobiliare nel modello 730/2024: calcolo e beneficiari Chi ha diritto allo sconto sull’IRPEF per le spese di intermediazione immobiliare? La detrazione spetta nel caso di acquisto di una casa nel 2023, adibita ad abitazione principale, per i contribuenti che si sono avvalsi del supporto di un’agenzia immobiliare. Per il calcolo dell’agevolazione è necessario fare riferimento all’articolo 15 del TUIR, che fissa il limite massimo a 1.000 euro. Lo sconto sull’IRPEF dovuta spetta nella misura del 19 per cento. L’accesso all’agevolazione è permesso nel rispetto del requisito già citato: la casa deve essere abitazione principale, ovvero quello in cui il contribuente vive abitualmente insieme ai suoi familiari. Sono due le alternative che permettono l’accesso alla detrazione per le spese di intermediazione immobiliare nel modello 730/2024: - l’inserimento dell’abitazione nei registri anagrafici; - un’autocertificazione che indichi l’abitazione come principale. Generalmente le condizioni si devono verificare entro l’anno precedente o successivo a quello in cui è stipulato il contratto di mutuo. Lo stesso avviene per la detrazione spettante per le spese relative agli interessi del mutuo. La casa deve diventare abitazione principale entro un anno dalla firma del contratto. Spese intermediazione immobiliare: quali contribuenti hanno diritto alla detrazione? La detrazione nel modello 730/2024 spetta agli acquirenti di un immobile che rispettino i requisiti indicati in precedenza. Avranno diritto alla detrazione per le spese di intermediazione immobiliare solo i contribuenti che hanno inserito l’importo indicato nell’atto di cessione dell’immobile. Deve infatti essere prodotta dalle parti una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, in cui sono indicate le modalità di pagamento della somma all’atto della cessione dell’immobile, anche se assoggettata a IVA, come stabilito dall’articolo 35, comma 22, del DL n. 223 del 2006. Le informazioni da dichiarare sono le seguenti: - eventuale supporto da parte di un mediatore. In tal caso si devono indicare: - i dati identificativi del titolare, se persona fisica; - la denominazione, la ragione sociale e i dati identificativi del legale rappresentante, se soggetto diverso da persona fisica o del mediatore non legale rappresentante che ha operato per la stessa società; - il codice fiscale o la partita IVA; - il numero di iscrizione al ruolo degli agenti di affari in mediazione e della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di riferimento per il titolare o per il legale rappresentante o mediatore che ha operato per la stessa società; - l’ammontare della spesa sostenuta per l’attività svolta e le modalità analitiche di pagamento della stessa attività. È opportuno precisare che, se la casa è stata acquistata da più soggetti, la detrazione viene ripartita tra i comproprietari. Non si ha diritto all’agevolazione se le spese vengono invece affrontate nell’interesse di un familiare a carico. L’agevolazione, inoltre, non è prevista per il venditore dell’immobile. Il soggetto non ha diritto allo sconto sull’IRPEF, anche se ha sostenuto spese per l’intermediazione di un’agenzia. Per l’ottenimento dello sconto sull’IRPEF dovuta si devono seguire le istruzioni per la compilazione del modello 730/2024, fornite dall’Agenzia delle Entrate. Si deve fare riferimento all’ultimo aggiornamento del 23 aprile scorso. Dal 20 maggio è possibile inviare la dichiarazione dei redditi con modello 730, la trasmissione deve avvenire entro la canonica scadenza del 30 settembre 2024. Le spese per l’intermediazione immobiliare devono essere inserite nel “quadro E - Oneri e spese”, così come le altre diverse spese che danno diritto alla detrazione al 19 per cento. I righi da compilare sono quelli da “E8 a E10 - Altre spese”. Dovranno essere inserite, nelle apposite caselle, le seguenti informazioni: - nella colonna 1, il codice “17”, relativo ai compensi pagati a soggetti di intermediazione immobiliare; - nella colonna 2, l’importo dei costi sostenuti. Come chiarito nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate: “L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 17.” Detrazione spese intermediazione immobiliare 2024: quali documenti si devono conservare? Per ottenere la detrazione relativa alle spese di intermediazione immobiliare non è necessario conservare la documentazione. Tuttavia diversi documenti devono essere presentati in caso di controllo. Il contribuente deve quindi avere a disposizione specifici documenti. Quali sono i documenti da conservare? La documentazione è riepilogata nel seguente elenco: - la fattura dell’intermediario immobiliare; - il contratto preliminare registrato; - l’atto di compravendita, sulla base del quale risultino i requisiti previsti dalla legge n. 296 del 2006; - l’autocertificazione attestante che l’immobile è destinato ad abitazione principale. Ci sono inoltre alcune specifiche situazioni, alle quali è opportuno fare attenzione: - l’agevolazione non spetta se la fattura rilasciata dall’intermediario immobiliare è intestata a un soggetto non proprietario; - nel caso in cui la fattura è intestata a un solo proprietario ma l’immobile è in comproprietà, al fine di ammettere pro-quota alla detrazione anche il comproprietario (o i proprietari) non indicato nella fattura, sarà necessario integrare il documento con i dati anagrafici del soggetto; - se la fattura è intestata al proprietario dell’immobile e a un altro soggetto non proprietario, per consentire la detrazione dell’intero importo all’unico proprietario, è necessario che in fattura venga specificato (o integrato) che l’onere è stato sostenuto solo da quest’ultimo. Read the full article
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FLASH NEWS - Comunicazione Lipe ultimo trimestre 2023
☞ FLASH NEWS – Comunicazione Lipe ultimo trimestre 2023 ☜ Entro il 29.02.2024 i contribuenti dovranno presentare, mediante trasmissione telematica, la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche dell’ultimo trimestre dell’anno scorso o, in alternativa, la dichiarazione annuale Iva 2024 compilando anche il quadro VP. L’adempimento, disciplinato dall’art. 21-bis D.L. 78/2010, interessa…
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Giugliano: aveva intestate 630 auto usate dai Rom, napoletano arrestato
Giugliano: aveva intestate 630 auto usate dai Rom, napoletano arrestato. Nell'ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, i poliziotti del Compartimento Polizia Ferroviaria Campania hanno dato esecuzione ad un'ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord che dispone la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un soggetto, napoletano di anni 47. Il destinatario della misura cautelare è gravemente indiziato dei reati di falso in atto pubblico con induzione in errore del pubblico ufficiale e truffa aggravata ai danni dello Stato, reati commessi in concorso con persone allo stato non identificate, con più condotte reiterate negli anni 2020, 2021,2022. Le indagini sono scaturite dalla particolare attenzione posta dalla Polfer nella repressione del fenomeno dei furti di rame subiti da Rete Ferroviaria Italiana. Nell'ultimo filone di indagine i poliziotti hanno accertato come molti furti fossero riconducibili alla medesima banda di matrice ROM del Campo sito in via Carrafiello località "Ponte Riccio" di Giugliano in Campania: molte delle autovetture utilizzate nei furti sono state infatti rintracciate proprio in quel campo rom. Dal successivo censimento delle autovetture presenti nei principali campi Rom della provincia di Napoli, è emerso poi che la maggior parte delle macchine utilizzate dai rom erano intestate fittiziamente a terze persone, in particolare ad una società dedita alla compravendita di autoveicoli, il cui amministratore unico e legale rappresentante è l'indagato, tratto in arresto. Dai successivi accertamenti esperiti alla banca dati ACI è emerso che la società risultava essere intestataria di circa 600 veicoli. L'indagato non presentava dichiarazione dei redditi da 10 anni e annoverava numerosi precedenti di polizia, tra cui furti, truffe, fraudolento danneggiamento di beni assicurati, falsità ideologica in atto pubblico. Tutti gli elementi acquisiti supportavano l'ipotesi investigativa che dietro la sua società vi fosse l'attività illecita dell'intestazione fittizia delle autovetture. I successivi accertamenti presso la sede della società hanno consentito di appurare infatti che presso quell'indirizzo non era presente alcun ufficio societario e nessun parco auto. La società in sostanza era stata creata ad hoc per permettere alle persone che vogliano servirsi di autovetture senza intestarsele di risparmiare anche sui costi del passaggio di proprietà e sulle imposte dovute. Difatti, le società aventi partita iva finalizzata al commercio delle autovetture godono della possibilità di intestarsi i veicoli effettuando una "mini voltura" (il cosiddetto mini passaggio). Il beneficio principale di questa procedura è l'esenzione dal pagamento dell'IPT (imposta provinciale di trascrizione), con un considerevole risparmio sui costi dell'operazione. Infatti se in media un passaggio di proprietà di una autovettura di media potenza si aggira sui 600,00 euro per la società il costo è di circa 120,00 euro. Inoltre tali veicoli non potrebbero circolare se non con targa prova, mentre in realtà circolavano con targhe ordinarie e per finalità non certo ricollegabili alla futura vendita! Che il tutto sia abilmente pianificato è stato ulteriormente dimostrato sentendo gli ex proprietari delle autovetture che hanno confermato che le macchine venivano acquistate in contanti dai proprietari ma intestate all'indagato che sfruttava i benefici della società. Ieri mattina il destinatario è stato rintracciato dai poliziotti presso la sua abitazione in Sant'Antimo e, in esecuzione della misura cautelare, associato presso il carcere di Poggioreale. In ordinanza inoltre il Gip ha disposto il sequestro preventivo dei 630 veicoli intestati alla società. Sono in corso ulteriori indagini per individuare i complici dell'uomo. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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🧩 Bonus edilizi: come utilizzarli in compensazione?
💶 Per quali imposte si possono utilizzare i crediti maturati?
🤓 Ecco la risposta del nostro esperto
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False società per acquisto bevande, evasi 7 milioni di Iva
La Guardia di Finanza di Treviso ha scoperto fatture false per oltre 39 milioni di euro, utilizzate per evadere 7 milioni di euro di Iva nel commercio delle bevande, indagando 10 persone tra le province di Treviso, Monza-Brianza, Roma e Salerno, per l’ipotesi di reato di associazione per delinquere, emissione e contabilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione. La…
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Perché il Governo ricatta le partite IVA?
Il prossimo 31 ottobre scade il termine, a quanto pare non prorogabile, per aderire al Concordato preventivo biennale (CPB). Si tratta di una proposta del fisco alle partite IVA che consente di pagare le imposte sulla base di un reddito predeterminato per il 2024 e il 2025. Il Governo, per spingere le aziende all’adesione, ricorda che, nella maggioranza parte dei casi, il fisco non provvederà ad…
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Al via la precompilata per 2,4 milioni di partite Iva
DIRETTA TV Dopo il 730 precompilato, già disponibile per dipendenti e pensionati, nuove semplificazioni fiscali arrivano anche per le partite Iva: prende infatti il via da oggi – fa sapere l’Agenzia delle Entrate – la dichiarazione Iva precompilata, che consentirà a 2,4 milioni di imprese e professionisti di visualizzare e scaricare il proprio modello con i dati relativi all’anno d’imposta 2022.…
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Che cos'è – Regime opzionale IOSS (Import One Stop Shop)
L’entrata in vigore dei regimi OSS/IOSS, originariamente prevista dalla Direttiva Ue n. 2455/2017 il 1°gennaio 2021, è stata posticipata al 1° luglio 2021 in considerazione degli effetti negativi della pandemia Covid-19. Una volta entrati in vigore, in questi regimi confluirà anche quello del MOSS. I regimi OSS/IOSS introducono un sistema europeo di assolvimento dell’IVA, centralizzato e digitale, che, ampliando il campo di applicazione del MOSS (concernente solo i servizi elettronici, di telecomunicazione e di teleradiodiffusione) ricomprende le seguenti transazioni:
vendite a distanza di beni importati da territori terzi o Paesi terzi (ad eccezione dei beni soggetti ad accise) effettuate da fornitori o tramite l'uso di un'interfaccia elettronica
vendite a distanza intracomunitarie di beni effettuate da fornitori o tramite l'uso di un'interfaccia elettronica
vendite nazionali di beni effettuate tramite l'uso di un'interfaccia elettronica
prestazioni di servizi da parte di soggetti passivi non stabiliti nell'UE o da soggetti passivi stabiliti all'interno dell'UE ma non nello Stato membro di consumo a soggetti non passivi (consumatori finali).
Dal 1° luglio 2021 l'IVA sarà dovuta su tutti i beni commerciali importati nell'UE indipendentemente dal loro valore. Di conseguenza è stato creato un regime speciale per le vendite a distanza di beni importati da territori terzi o paesi terzi nell'UE per agevolare la dichiarazione e il pagamento dell'IVA dovuta sulla vendita di beni di valore modesto. Questo regime, più comunemente denominato regime di importazione, consente ai fornitori che vendono beni spediti o trasportati da un paese terzo o un territorio terzo ad acquirenti nell'UE di riscuotere presso l'acquirente l'IVA sulle vendite a distanza di beni di valore modesto importati e di dichiarare e versare tale IVA tramite lo sportello unico per le importazioni (IOSS). Se si ricorre all'IOSS, l'importazione (immissione in libera pratica) di beni di valore modesto (beni aventi un valore intrinseco non superiore a 150 EUR) nell'UE è esente da IVA. L'IVA è dovuta come parte del prezzo di acquisto dall'acquirente. Il ricorso a tale regime speciale (IOSS) non è obbligatorio. Fonte Agenzia delle Entrate
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🔴 Dichiarazione dei redditi per piccoli siti web ⚖️ [👆 Leggi l'articolo - LINK IN BIO] ➡️ Il fantastico mondo di internet promette a tutti, lavoratori, studenti, disoccupati o negozianti, di poter guadagnare vendendo o informando tramite dei siti web, senza pagare le tasse. La cattiva informazione sui “cavilli” legali e anche la convinzione che basta non raggiungere la soglia dei 5.000 euro di guadagno, per non pagare tasse e iva, ha provocato una strage di controlli, multe e sanzioni. Tra le tante domande che cercano delle risposte, troviamo: Posso vendere senza partita iva? È vero che se non supero la soglia mas...
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