#Dialetto napoletano
Explore tagged Tumblr posts
Text
io amo la mia terra, amo la mia gente, amo l’odore che c’è nei vicoli la sera quando nessuno passeggia, il rumore dell’acqua che scorre nei lavatoi e gli anziani in piazza che giocano come se fossero ancora bambini. io amo il tuo accento, amo quando parlo dialetto senza che me ne rendo conto, amo capirti e comunicare con te. ti amo.
9 notes
·
View notes
Text
Nel dialetto napoletano la parola
"Ti amo" non ha traduzione.
Per esprimere l'amore verso qualcuno si usa la parola "Je te voglie bene assaje"
In quell' "assaje" è racchiuso tutto quello che c'è nel "Ti amo"
E tu sei il mio "assaje"
-la ragazza dal cuore nero♡
6 notes
·
View notes
Text
Nce ne jammo. E nfaccia ‘a porta
Veco tanto n’avuciello,
gruosso quant’a nu cavallo,
e cu ‘e scelle ‘e cestariello.
Saglie ngroppa, statte attiento,
e a, scrive bboni ccose,
me dicette Santu Pietro;
e che ssiano rispettose!
Nun fa’ diebbete, va chiano,
e rispetta ‘e Sacramente;
fatte sempre ‘o fatto tuio,
e n’ave paura ‘e niente!
Chi cammina p’ ‘o dderitto
Nun po’ mai ntruppechià!
Chisto è frateto ca parla!
Che te pozzo aggevulà?
-Santù Piè… na grazia voglio…
-Va dicenno, figlio mio…
-‘O cerviello e ‘a bbona sciorta…
-E va bbuò, lassa fa’ a Dio!
E stennènnome na mano
me dicette: – Afferra ‘a bbriglia!
Tiene forte, e buon viaggio!
Tanti ossequii alla famiglia!
5 notes
·
View notes
Text
Dei miei versi dello scorso anno che mi sembrano molto a tono con le atmosfere di Mare Fuori che dilagano per il Paese e hanno inondato anche me.
P.s. Ma ci avete fatto caso che tra le tante cose del napoletano improbabile che si ascolta in questa serie avvincente ma sceneggiata maluccio c'è un'ignoranza ripetuta del femminile degli aggettivi e dei participi?
Ho ascoltato frasi tipo:
- Chella e' muorto*? (invece che e' morta)
- Mammeta e' bbuono (invece che e' bbona)
- Rosa nun se n'e' accuorto (invece che nun se n'e' accorta).
Vabbuo', accussì adda i'.
3 notes
·
View notes
Text
Ricomincio da tre (1981, Massimo Troisi)
13/11/2024
#Ricomincio da tre#film#1981#massimo troisi#Dialetto napoletano#david di donatello#David di Donatello for Best Film#David di Donatello for Best Actor#Nastro d'Argento#San Giorgio a Cremano#Florence#hitchhiking#Casamari Abbey#campania#Fiorenza Marchegiani#Vincent Gentile#Laura Nucci#Lello Arena#Renato Scarpa#Marco Messeri#Marina Pagano#Michele Mirabella#Patrizio Rispo#Italian International Film#dvd#Neapolitan language#columbia pictures#Fulvio Lucisano#messina
0 notes
Text
Cervello bruciato da lezione e commute e quindi vi beccate questo headcanon.
Neapolitan Aegon che chiama Rita De Crescenzo alla festa di compleanno di Alicent pensando che è uno scherzone divertentissimo.
Immaginate Alicent seduta sul palco, bendate, ansiosa ma con tante aspettative, davanti a parenti, colleghi e conoscenti e poi parte la musichetta.
Il silenzio assoluto e attonito dei tanti mentre Aegon fa le riprese.
Rita si avvicina ad Alicent: "CHIAPPARELLA, FIOCCO DI NEVEE, BUON COMPLEANNO!”
Le leva la benda e inizia a cantare. Alicent ad un certo punto trova la forza di sorridere mentre qualcuno nella folla si lascia andare.
(lo shock religioso della frase "tu si indimoniato e t'a mena facc n'terra".)
Dopo essere tornata a casa Rita fa un tiktok in cucina dove dirà quanto è contenta che persona così perbene l'hanno chiamata (ricordiamo che in quest'AU Daemon è ai domiciliari. O daemonciliari I guess. Ovviamente se ne frega ed è alla festa e fa riprese alla faccia tesa di Alicent per farla innervosire. Lui e Viserys ridono assieme perché sono dei grandissimi bastardi, metaforici se non altro.)
E niente, lo posto prima di cambiare idea perché mi fa ridere.
#hotd#house of the dragon#aegon ii targaryen#alicent hightower#daemon targaryen#hotd but make it italian#italian hotd#italian au#make hotd italian#italian tag#rita de Crescenzo#mai avrei pensato di averla nei miei tag#Rita de crescenzo x hotd#e mitt't la fascia nfrond e scinn in campooo#also graficamente non so scrivere in dialetto#è anche vero che le norme per scrivere il dialetto non sono sempre le stesse e lineari#però credo che il napoletano sia tra quelle più codificate sotto questo punto di vista#just linguistics things ✨#l'auciello su tiktok ti penso e ti amo
5 notes
·
View notes
Text
Ma che ce pienz 'a fa'?
2 notes
·
View notes
Text
Train-food
Po essere pur ca' 'o tren pass na vota sola, ma cu me se fa ritard me piglj 'o tren e pur 'o rimbors, e se ricen coccos m'accatt l'aziend sul pa mannà in bancarott.
1 note
·
View note
Note
Ciao, straniera qui (ed era così bello quando hanno detto che c'è la possibilità di vedere Sanremo anche per gli Italiani all'estero... Grazie a questo anch'io potevo mettere Rai1). Una domanda su Geolier – sinceramente ho pensato che cantasse metà in francese, un amico mi doveva spiegare – perché non siamo pronti per la discussione (sul dialetto?...)? (Se è qsa stupido mi puoi rispondere in priv)
Ehi ciao, molto felice che il festival sia visibile anche all'estero finalmente!
Per Geolier e il francese, questo perché il napoletano deriva dal latino, perciò ha elementi in comune con le altre lingue romanze come appunto il francese.
Con il "non siete pronti per questa discussione" mi riferisco al fatto che l'Italia e gli italiani non vedono di buon occhio dialetti e lingue minoritarie, inoltre in questo paese i meridionali, ed in particolare i napoletani, sono vittime di pregiudizi, perciò Geolier è nettamente svantaggiato cantando in napoletano. Gli italiani cantano e ascoltano da decenni canzoni inglesi e spagnole senza capirne il significato, ma col napoletano si lamentano perché "non si capisce", questo paese non è altro che la fiera dell'ipocrisia.
132 notes
·
View notes
Text
A Roma un uomo è finito in carcere per un errore dell’intelligenza artificiale di un sistema di riconoscimento facciale collegato a una telecamera di una gioielleria (1). A Milano il comune vuole acquistare un sistema di intelligenza artificiale per individuare e multare chi usa lo smartphone mentre guida (2). A Napoli una testata giornalistica ha sottoposto ChatGpt a una prova di dialetto napoletano concludendo che il software ha svolto il lavoro in modo più che sufficiente (3). A Milano alcuni giornalisti hanno usato l’intelligenza artificiale per realizzare un’intervista virtuale con il ciclista Luigi Ganna, morto nel 1957, il quale si è rammaricato per non aver potuto usare le attuali biciclette tecnologiche (4). A San Benedetto del Tronto (Ascoli) un esperto di economia ittica ha avvisato i pescatori che l’intelligenza artificiale troverà da sola le aree di mare più pescose (5). In una scuola di Lecco è partito un progetto per usare in classe l’intelligenza artificiale (6) fornita da Google (7). In una scuola di La Spezia un professore si è accorto che dal controsoffitto cadevano calcinacci e ha fatto evacuare l’aula, dove subito dopo il controsoffitto è crollato (8). A Roma una scuola dell’infanzia è stata chiusa per la presenza di serpenti e topi (9). A Lecce durante un incontro scuola-famiglia una donna ha preso a pugni una professoressa perché riteneva che avesse dato al figlio un voto troppo basso (10). In una scuola di Carrara uno studente di 15 anni ha salvato la vita di una bidella che stava per essere soffocata da una merendina praticandole una manovra appresa dalla madre infermiera (11). Alle isole Tremiti (Foggia) la scuola elementare ha riaperto dopo vent’anni grazie a una maestra precaria che ha accettato l’incarico (12) trasferendosi in un paese di 131 abitanti (13). A Trapani il 10,47 per cento dei ragazzi non finisce gli studi, facendo della città siciliana quella con la più alta dispersione scolastica in Italia (14). In Abruzzo l’84 per cento dei ginecologi degli ospedali pubblici non pratica l’interruzione di gravidanza, facendo della regione quella dove è più difficile abortire in Italia (15). A Perugia una donna ha denunciato di aver vissuto un’odissea girando per tre diverse strutture sanitarie per ottenere l’interruzione di gravidanza (16). A Torino c’è stata una manifestazione di donne contro la cosiddetta “stanza dell’ascolto” dell’ospedale Sant’Anna dove gli antiabortisti cercano di convincere le donne a non interrompere la gravidanza usando a questo scopo soldi pubblici (17). A Rapallo (Genova) un uomo che non aveva ottenuto l’eutanasia si è tolto la vita acquistando un kit per il suicidio sul dark web (18). A Vicenza un uomo con un grave tumore ha rivelato di essere andato in Svizzera per ottenere cure palliative con l’Lsd (19) e l’Associazione Coscioni ha chiesto che le terapie psichedeliche vengano autorizzate anche in Italia (20). A Vernio (Prato) una donna di 82 anni ha soffocato con un cuscino il marito malato di Alzheimer (21). Nell’ospedale di Baggiovara (Modena) è in corso l’Alzheimer fest che prevede momenti di svago e la cena finale “Non ti scordar di me” (22). A Bergamo per la Festa dei nonni i gelatai hanno regalato agli ospiti delle rsa centinaia di coni e coppette con un gusto a basso indice glicemico (23). A Peschici (Foggia) una gelateria ha iniziato a proporre il gusto alle cime di rape perché è adatto all’autunno (24). A Milano gli operatori della moda hanno convenuto che quest’autunno bisogna avere nell’armadio almeno un capo bordeaux (25), giacche in stile navajo (26) e cardigan da abbinare ai jeans (27), mentre per quanto riguarda il beauty il rossetto dev’essere color vinaccia o castagna (28). [...]
[...] Continua su: L’innocente arrestato dall’intelligenza artificiale e altre storie - Internazionale
19 notes
·
View notes
Text
5 notes
·
View notes
Note
domanda importantissima: se sans fosse italiano, che dialetto parlerebbe
guarda quel figlio di puttana e dimmi che non è napoletano. guardalo bene.
il suo conto da grillby sarà pure un mistero della fede, ma se chiedi al banco c'è una fila di 69 caffè sospesi ogni singolo giorno. tutti suoi
21 notes
·
View notes
Text
"Generalmente, un dialetto è molto meno codificato di una lingua. Infatti, dei dialetti esistono numerose varianti, nessuna delle quali si impone sull’altra come “corretta” o preferibile; anche perché tutte le lingue vernacolari e i dialetti sono insofferenti alle regole, alle classificazioni, alle accademie ed alle grammatiche normative. In genere, non esiste nemmeno un sistema unico e standardizzato che permetta tutti di scriverlo allo stesso modo.
Se si cominciasse a insegnarlo a scuola (come hanno fatto in Spagna con il catalano, il gallego e il basco) si dovrebbe scegliere uno standard che costringerebbe le comunità di parlanti a utilizzare un unico codice scritto e orale. Cosa che a me, personalmente, non farebbe affatto piacere. Il dialetto è per sua natura anarchico e insofferente a briglie e regole fisse."
Questo scrivevo un paio di anni fa e questo credo ancora oggi, a prescindere (ma non troppo) dal caso geolier.
Aggiungo che Geolier non lo conosco, ma mi sta incuriosendo tutto questo parlare del suo napoletano scritto e orale; tuttavia, so bene che anche i rapper afroamericani scrivono spesso in un inglese difficilmente comprensibile da chi non conosce lo "Jive English" (U, B4, thru, Yo, what's crackin', homie? We chillin' on the block, keepin' it real, ya feel me?).
11 notes
·
View notes
Text
Assolutamente nulla contro Angelina Mango che in questo non c'entra niente, ma il risultato di questo Sanremo è una vergogna. Non lo dico con leggerezza.
Il fatto che un partecipante sia stato fischiato e così gratuitamente contestato per due volte in due serate, e che radio & sala stampa si siano messe d'accordo per votare in massa la partecipante che con i loro voti avrebbe potuto spodestarlo - è una vergogna che quest'accanimento sia stato consentito e passi senza chissà che commenti.
A me Geolier non piace neanche, come cantante. Non lo ascolto, non ho votato lui. Ma cazzo se punge questa vicenda. Perché un ragazzo se n'è dovuto tornare a casa con la bile in bocca perché ha commesso lo strano crimine di essere un rapper napoletano di successo.
Boh, stamattina mi sento orridamente Napoletana. Sento una puzza di antimeridionalismo che di solito qui non mi arriva, o riesco ad ignorare, perché sono del centro e non ho l'accento forte e "sono una ragazza perbene" come se questo mi lavasse del crimine di essere nata a Napoli.
Fa male vedere uno di qua salire su quel palco col suo accento vero ed il suo dialetto vero e la sua cultura vera e vederlo SPACCARE e piacere un botto, e poi vedergli negata la vittoria perché suppongo troppo polemica, troppo divisiva.
Non sono di secondigliano ma oggi Geolier m'è fratm pure a me. Quest'anno l'ha vinto lui.
#sanremo#sanremo 2024#geolier#napoli#Proprio la settimana scorsa parlavo di antimeridionalismo con un'amica fuorisede a bolo#E boh a volte non ti accorgi quanto è diffuso finché non vai al nord. E parli#E si sente il tuo accento e ti chiedono oh noo come si vive lì con la camorra? come se non fosse un problema di tutto il paese#e ti dicono che dai però il tuo accento non si sente tanto come fosse un complimento#e la senti proprio. l'unità d'italia. la senti proprio tanto#Bruciava così tanto che potesse vincere una canzone in napoletano? COSì tanto? Così tanto da fischiarlo in live due volte?#Da organizzarsi per spodestarlo?#L'organizzazione ci ha fatto una figura di merda e spero che i napoletani non se ne dimentichino in fretta
15 notes
·
View notes
Text
comunque mie parole preferite in dialetto napoletano:
pucchiacca
sfaccimma
rattacas
33 notes
·
View notes
Text
Parlo spesso in dialetto, se ci fosse qualcuno che parlasse il mantovano parlerei tutto il giorno in mantovano, ma ormai sono sradicato dalla mia terra e non ho più speranze: chiamatemi Ismaele.
Questo post è per @fattilinguistici. La sopravvivenza del dialetto nel nord Italia è questione complessa e variegata, per esempio a Milano il bel dialetto parlato ne l'Aldalgisa di Gadda ormai va scomparendo, i milanesi si sono fatti troppo "civili" e mitteleuropei (sarcasmo) e ripudiano il dialetto come una cosa da vecchi e da miserevoli, che li costringe a una mesta vita di provincia (il milanese tipo è assolutamente odioso, si salva solo @egemon). In veneto il dialetto invece non conosce mai crisi, a tutt'oggi è una lingua largamente e orgogliosamente parlata sia in provincia che in città, tant'è che i veneti si sentono un po' un'etnia a parte, non dico tutti, ma un buon numero che contribuisce certamente a fare massa critica (nonno docet: "piove a sece rovese", "vaca miseria impestada fino a i oci"). A Como, dove ogni tanto ritorno, in città si sente parlare dialetto ma solo da persone di una certa età, tra le nuove generazioni va ormai scomparendo sostituito da un odioso accento brianzolo, e il dialetto parlato non va oltre qualche espressione tipica ("pan poss", pane raffermo, e cose del genere). Io che sono intimamente un conservatore e che guardo con struggimento ai miei primi vent'anni di vita in provincia di Mantova, parlo orgogliosamente il dialetto del basso mantovano, ricco di inflessioni venete ed emiliane ("sta 'tenti ca ta strabuchi!", attento che inciampi), e lo rivendico come se fosse la lingua degli hobbit o il nanico delle montagne brumose ("Baruk Khazâd! Khazâd ai-mênu!") e le faccio una testa così anche alla mia compagna che vorrebbe inculcarmi invece qualche parola di cosentino dell'hinterland a me che tutt'al più mastico e parlo un po' di scaleoto, cioè di calabrese imbastardito dal basso campano-lucano ("ma tu parli napoletano!" mi dice quando azzardo un "jamu ninne, guagliò!").
Chiudo con nonna di Scalea che diceva sempre: il nostro dialetto si capisce, non il vostro che non si capisce niente.
20 notes
·
View notes