Tumgik
#Decisioni prese
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ieri è stata una giornata delirante fatta di pianti e di ragionamenti. Ho dovuto dirtelo , io non riesco e non perche non ci voglio provare . Ci ho provato ma io non sento ciò che dovrei. Non è colpa sua , è colpa mia. Io non so andare contro cio che la mia anima necessita. Non sono io. Sapevo che sarebbe andata così . Ma dentro di me sono un abisso gigante che richiede una determinata luce non una luce qualsiasi. Ieri erano 3 mesi dall'ultima mia conversazione con C. Sono passati 3 mesi dove ho affrontato una battaglia estenuante , dove le forze mi sono mancate più volte e la voglia di smettere di combattere è stata tanta. Mi manca si , mi manco io , non posso continuare con a. Non posso. Dentro il mio cuore , nelle mie vene , la mia pelle grida un'altra persona e non posso tornare a casa e non avere niente dentro se non la voglia di parlare con lui davanti al nostro mare , sotto il nostro cielo . Mi manca la persona che da quando l'ho conosciuta ho portato dentro con coraggio e forza. Sempre fiera di averlo accanto anche nei silenzi. Non essere arrabbiata con lui ad oggi non è semplice , né ho tutti i motivi ma ho sempre promesso di proteggerlo , di comprenderlo. Ci sono giornate come oggi che darei qualsiasi cosa per poter parlare con lui e dirgli che anche oggi, anche dopo 3mesi di silenzio , anche dopo tutto lui è la mia ragione di essere . Lui che mi ha senza nemmeno volerlo probabilmente senza nemmeno saperlo. Voglio bene ad a. Mi è stato vicino, mi vuole stare vicino ma lo sa che io sono altrove. Ricordo quando provo a toccare l'onda sul costato....gli ho afferrato la mano e gli dissi : questo no. Giorni dopo mi chiese : " smetterai mai di cambiare tono e sguardo quando parli di lui?" la mia risposta lo lasciò senza parole
" dovrei perdere la memoria , dovrei smettere di ricordarmi come si respira , dovrei smettere di farmi battere il cuore forse, ma lui rimarrà sempre la parte più pura di me e quindi no , non smetterò mai di avere quello sguardo ."
Vorrei dire mille parole scrivere mille cose ma non posso commettere l'errore di riversare cose che dovrei dire a lui non qui su un blog aperto.
Urlando una mancanza , una voragine. Ho sempre chiesto poco... perche le cose non vanno chiesto ma se potessi chiedere qualcosa sarebbe riavere tutto ciò che mi faceva stare bene davvero.
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ragazzoarcano · 2 months
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“Le decisioni devono essere prese con coraggio, distacco, e talvolta con una certa dose di follia; non la follia che distrugge, bensì quella che conduce l’essere umano a compiere il passo al di là dei propri limiti.”
— Paulo Coelho
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lostaff · 7 months
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Un messaggio da parte di alcune persone trans dello staff di Tumblr e Automattic
Vogliamo che le persone trans e le persone LGBTQ+ in generale si sentano benvenute su Tumblr, anche perché noi persone trans di Tumblr e Automattic vogliamo che questo sia uno spazio in cui noi stessi ci sentiamo inclusi. Vogliamo che questa piattaforma ci sostenga e si batta per la nostra sicurezza. Tumblr è reso più luminoso e vivace dalla vostra presenza e le persone LGBTQ+ che aiutano a gestirlo lottano continuamente per questo, per voi, internamente.
Qualche giorno fa, Matt Mullenweg (CEO di Automattic, la società madre di Tumblr) ha risposto alla domanda di un utente circa la sospensione di un account, e la sua risposta ha colpito negativamente la comunità LGBTQ+ di Tumblr. Riteniamo che la risposta di Matt a questa richiesta, così come i suoi commenti, siano ingiustificati e dannosi. Lo staff di Tumblr non commenta le decisioni di moderazione per una serie di motivi, tra cui la privacy delle persone coinvolte e l’impossibilità di moderare migliaia di segnalazioni al giorno. Questa politica ha un aspetto negativo: rende molto facile il diffondersi di voci e informazioni errate sulle azioni intraprese dal nostro team di Trust & Safety. Per questo motivo, vogliamo chiarire alcuni aspetti della situazione:
La verità riguardo la sospensione di predstrogen non è stata comunicata in modo accurato e ha dato l’impressione che stessimo cercando modi per vietare la presenza di persone trans femminili sulla nostra piattaforma. Non è così: il commento di esempio condiviso nel post linkato sopra non soddisfa la nostra definizione di minaccia realistica di violenza e non è stato il fattore decisivo per la sospensione dell'account.
 Matt non ha riconosciuto il danno alla community generato da questa sospensione. Matt non parla a nome delle persone LGBTQ+ che contribuiscono alla gestione di Tumblr o di Automattic e noi non siamo stati consultati quando è stata redatta una risposta a questi eventi.
 L'anno scorso, le etichette “contenuti per adulti” e “temi sessuali” sono state erroneamente applicate ai post di alcuni utenti. La responsabilità è stata attribuita a un team esterno incaricato di applicare le etichette della community ai post, che ha mostrato una tendenza generale di etichettare in modo erroneo contenuti trans. Quando il nostro team di Trust & Safety ha rilevato il problema, grazie soprattutto alle segnalazioni della community, abbiamo impedito al team esterno di applicare le etichette della community. Allo stesso tempo, abbiamo potenziato la supervisione per garantire che questa situazione non si verificasse di nuovo. Nel post dello staff dedicato a questo argomento, il nostro staff LGBTQ+ ha fatto pressione per chiedere maggiore trasparenza, ma è stato scavalcato dalla dirigenza. Il licenziamento di un collaboratore menzionato nella risposta alla richiesta originale era dovuto a un fatto non correlato, che è stato erroneamente attribuito a questo caso. Siamo spiacenti per l’errore di etichettatura e per l’impatto negativo che ha avuto sulla comunità trans di Tumblr.
Le tempistiche della transizione non sono un tema contrario alle linee guida della community e non sono state prese in considerazione dal team di moderazione al momento di discutere le sospensioni e i successivi appelli. Non prendiamo provvedimenti contro i contenuti che riguardano la transizione o i corpi trans, a meno che non siano in violazione delle Linee guida della community.
Comprendiamo e condividiamo il sentimento di frustrazione che le persone trans provano su Tumblr quando si imbattono in contenuti transfobici e interagiscono con utenti bigotti. Le politiche di Tumblr e di Automattic sono pensate per garantire la libertà di parola e di espressione. Proibiamo le molestie come definito nelle nostre Linee guida della community, ma sappiamo che questa politica non è in grado di proteggere gli utenti dai tanti discorsi dannosi spesso utilizzati contro le persone LGBTQ+ e altre persone che subiscono emarginazione.
In futuro, Tumblr adotterà queste misure:
Daremo priorità alle funzioni anti-molestie che consentiranno agli utenti di proteggersi più efficacemente dalle molestie.
Creeremo più strumenti interni per noi dello Staff per identificare e mitigare in modo proattivo i casi di molestie.
Esamineremo i tag utilizzati spesso dalla comunità trans e che sono bloccati, e ci impegneremo per renderli disponibili la prossima settimana.
Siamo dispiaciuti per come si sono svolte le cose e ci stiamo impegnando attivamente per far sentire la nostra voce ed evitare che una situazione simile possa ripetersi in futuro. Sappiamo bene che affrontare situazioni del genere come utente di Tumblr è difficile, soprattutto per coloro che fanno parte di una comunità già spesso presa di mira e soggetta a molestie. Sappiamo che ci vorrà del tempo per riconquistare la vostra fiducia e faremo del nostro meglio affinché accada.
Apprezziamo lo spazio che ci è stato concesso per esprimere le nostre preoccupazioni e il nostro dissenso e siamo grati che il solido impegno di Matt (e di Automattic) per la libertà di espressione lo abbia reso possibile.
Continueremo a lottare per rendere Tumblr un posto sicuro per tutti noi.
- Questa dichiarazione è stata redatta da diverse persone trans che lavorano per Tumblr e Automattic.
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falcemartello · 6 months
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Tumblr media
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Quarant'anni anni fa l'opinione pubblica era formata esclusivamente dai Media ufficiali.
La grande finanza massonica che li controllava poteva far credere alla gente qualsiasi cosa. La proprietà di TV e grandi quotidiani era essenziale per fare politica.
In Italia si diceva che "chi si avvicina al Corriere della sera muore". E in effetti coloro che tentarono di prenderne il controllo finirono in galera o in rovina, e qualcuno al cimitero.
Oggi non lo legge più nessuno.
In America il podcast indipendente di Joe Rogan ha milioni di ascoltatori. Ha potuto permettersi di criticare i vaccini e perfino Israele, accusandolo di genocidio, e guadagna lo stesso.
Tucker Carlson è stato silurato da Fox News per le sue idee di libertà e democrazia, ma ora qui su X intervista Putin e ha dieci volte più spettatori di prima.
L'astro nascente della destra repubblicana Candace Owens @RealCandaceO (quella che sostiene che George Floyd è morto di overdose e non soffocato da un poliziotto, e che Brigitte Macron è un uomo) è stata licenziata dalla famosa agenzia Daily Wire perché accusata di antisemitismo da un potente rabbino.
In realtà ha soltanto criticato Israele per i crimini contro i Palestinesi, e si è vantata di essere nera e cristiana.
Ora, però, è molto più seguita di prima, sia nel suo programma TV, sia qui su X. Perfino Elliot Resnick, ex capo redattore di Jewish Press, ha scritto su Israel National News che non si può accusare chiunque non la pensi come il governo di Israele di essere "antisemita" per metterlo a tacere. Non è giusto e, soprattutto, non funziona più!
israelnationalnews.com/news/387587
Pian piano questo nuovo modo di fare politica sta arrivando anche da noi. Ed un'ottima cosa, che dà speranza.
Spesso mi chiedo se ha più potere (e responsabilità) un senatore, che deve seguire decisioni già prese altrove per non farsi espellere dal partito, o un influencer serio, che ospita opinioni diverse e non fa tifoseria, dice chiaramente quello che pensa e dialoga onestamente con tutti, come la Owens.
Alla fine la differenza è soltanto che il senatore ha l'immunità parlamentare.
Il mondo cambia, fin troppo rapidamente, nel male ma, per fortuna, anche nel bene, solo che non ce ne accorgiamo. Più i Media tradizionali perdono fiducia e lettori, e più voci si potranno esprimere liberamente qui su X, più la civiltà avrà speranza di progredire.
Quindi scriviamo, leggiamo e discutiamo, senza paura❗
Massimo Montanari
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Suggerisco inoltre questa lettera:
https://www.frasicelebri.it/frase/noam-chomsky-le-dieci-regole-della-manipolazione-m/
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veroves · 2 months
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Tumblr media Tumblr media
5.
oggi pausa. tempo per rilassarsi, pensare alle persone, alle ultime decisioni prese, a quelle da prendere.
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canesenzafissadimora · 8 months
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L'amore non arriva al momento giusto, arriva senza invito e ti porta in regalo un'occasione. Se aspetti il momento giusto, passerai tutta la vita in attesa. Non hai tempo di mettere in ordine, di vestirti bene, di cercare di sembrare presentabile. Puoi decidere se aprire comunque, in qualunque stato ti trovi, oppure far finta che non ci sei. Però dalla scelta che prendi non scappi più. Nel tempo lo capirai. Le decisioni prese o le ami o le sconti per sempre.
Massimo Bisotti
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estaticheparole · 5 months
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“Tutte le decisioni definitive sono prese in uno stato d'animo che non è destinato a durare.”
(M. Proust)
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libero-de-mente · 6 months
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Giorno dopo giorno
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Ieri sera ho preparato il porta pillole settimanale a mia madre.
Mentre inserivo le varie compresse contandole sottovoce per sicurezza, come quando da bambino contavo per essere sicuro di aver diviso equamente i biscotti con mio fratello, i miei pensieri hanno preso forme.
È davvero incredibile come da semplici gesti quotidiani, piccoli accadimenti che si possono incontrare durante la giornata, i miei pensieri prendano forma.
Senza forzatura, anzi non riesco a fermarli. Dirompenti.
Così mi sono ritrovato a leggere i giorni scritti sui vari comparti del porta pillole settimanale, sul passare dei giorni. Uno dopo l'altro, sembrano lenti e a volte uguali, eppure sommandoli alla fine sono una vita.
Il passare dei giorni, che trasforma le nostre esistenze in varie presenze o mancanze. Dovremmo avere tutti un porta qualcosa settimanale. Dove trovare giorno dopo giorno un sorriso, un abbraccio, una soddisfazione, un cuore che batte per noi e tanto altro.
Io stesso sono stato un amore in un lunedì, trovato nello scomparto di quel giorno da una persona. Poi giorno dopo giorno mi sono ritrovato a essere un pezzetto di relazione strappato. Non più da ricucire. Mentre io avevo ago e filo per provarci.
Nel mio porta qualcosa settimanale posso trovarci le chiacchiere notturne. Le decisioni mai prese e le scuse per cui, forse, ne è valsa la pena resistere. Ma il tempo passa e temo che i rimpianti occuperanno più spazio nel mio porta qualcosa.
Nel mio porta qualcosa troverò le parole che non ho mai detto, ma anche quelle che avrei voluto sentire.
I ciuffi degli animali che ho amato, che mi hanno lasciato comunque degli insegnamenti. Si anche loro.
Nel mio porta qualcosa ci sono le pillole di saggezza che ho letto, le compresse di amore che ho vissuto e le pastiglie dei pasticci che ho combinato.
Giorno dopo giorno, una passo dietro l'altro, mi sembrano spesso uguali e lenti. Mi fermo e mi giro, solo in quel momento mi accorgo di aver camminato per anni. Il tempo, così impalpabile spesso si maschera di noia, fregandoti. Passando veloce.
Vorrei prendere dal mio porta qualcosa settimanale un desiderio, assumerlo per via orale. Magari baciando. E tornare a sognare con il cuore vivo.
Apro spesso gli scomparti dove ci sono i sorrisi dei miei figli. Sono le medicine dell'anima migliori che io conosca. Potenti, senza controindicazioni o effetti collaterali. Bisogna solo stare attento a non assuefarmi, un giorno potrebbero allontanarsi e di sicuro mi mancherebbero come l'aria che respiro.
Vorrei mettere nel mio porta qualcosa chi dico io. Assumerla regolarmente, per essere felice.
Ma alla fine, giorno dopo giorno, sono arrivato fino qui con il mio porta qualcosa pieno di cose belle, ricordi amari e rimpianti mai dimenticati.
Ora devo ricontare le pastiglie e le compresse di mia madre, non vorrei aver sbagliato a contarle. Quando sogno da sveglio perdo il contatto con la realtà.
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susieporta · 2 months
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La Ruota di Fortuna.
"Il coraggio di afferrare il Timone".
A volte, quando siamo troppo impegnati a combattere il Passato, non vediamo nulla di ciò che davvero ci cammina a fianco.
Quando il Senso di ingiustizia si impossessa della Vittima, gran parte delle Energie si disperdono nella "visione dei problemi" e non lasciano spazio alle possibili Soluzioni.
Si diventa impotenti. Incapaci di muovere Energia Maschile. Si bloccano le funzioni "generative" e ci si spegne dentro al movimento di Rabbia repressa.
Quando l'Emotivo non ha risolto ed è ancora ossessivamente proiettato dentro allo schema di disfunzione, le acque intorno a noi continuano a proiettarci ombre, sconfitte e ostacoli. Ci sentiamo esausti, sfiniti, privati di qualcosa che doveva essere nostro, ma che ci è stato ingiustamente tolto.
Basterebbe distaccarsi qualche attimo dalla scena, osservarci da fuori per renderci conto di quanto siamo accecati dalla strisciante e sotterranea vendetta. Vogliamo giustizia per il Carnefice e risarcimento per la Vittima.
E non vediamo nient'altro.
Potremmo passare una Vita intera a reclamare le nostre ragioni e i "loro torti". Ma questo ci toglierebbe solo tempo ed energie e null'altro.
La Vittima non vuole responsabilità. E' dipendente dal Carnefice, al quale chiede di risolvergli tutti i fastidi, di colmare i propri spazi di immaturità e insicurezza, di sostituirsi completamente nella gestione della Materia.
Da piccoli questo era l'unico schema possibile. Non abbiamo avuto reale scelta. Siamo stati obbligati a fidarci delle scelte del genitore o di chi ne fa le veci, per sopravvivenza e per inesperienza.
Ma da Adulti è folle delegare all'Altro la nostra Vita.
Ci sono dei problemi? Vanno affrontati. Vanno prese delle scelte. Giuste o sbagliate che siano.
Dobbiamo iniziare a sperimentare la nostra capacità di autodeterminazione e autonomia.
A nessuno interessa se abbiamo subìto un'ingiustizia da piccoli.
Ma interessa a noi.
Siamo noi che dobbiamo "timonare la nostra nave" e portarla in un luogo sicuro e abbondante.
Le soluzioni ci sono. Ci sono sempre.
Ma se siamo assorbiti dentro al problema, non le vedremo mai.
E certe "decisioni" particolarmente forti e impattanti, costano fatica, impegno, concentrazione e determinazione. Oltre che una buona dose di Amor proprio.
Lasciare andare il Carnefice e la sua scia proiettiva, è disumano per una Vittima. Ma solo così ci riapproprieremo della nostra Libertà, del nostro Sogno, della nostra Integrità.
Non saremo più tanti piccoli bambini spaventati e arrabbiati, che si rotolano nel dolore e che sbattono i piedi per attirare l'attenzione dell'Altro.
Saremo finalmente degli Adulti che prendono in mano le situazioni, che non rimandano, che non fanno finta di non vedere, che non si perdono nell'attesa dell'ennesimo Salvatore.
Vogliamo vivere?
Affrontiamo.
Non vogliamo vivere?
Restiamo pure abbarbicati dentro ai nostri schemi disfunzionali, continuando ad evitare i problemi e negare le possibili soluzioni.
Il Fuoco dentro di noi arde. Brucia. Scotta.
Luglio ci vuole "vivi" e protagonisti del nostro Potere Interiore.
Si può abbandonarsi e accendersi al Fuoco dalla Passione o immolarsi tra le Fiamme dall'incendio. A noi la scelta.
Le Streghe e gli Eretici sono stati condannati al rogo centinaia di anni fa. Non serve più immolarsi.
C'è a tutto una soluzione. Sempre. Può costare estrema fatica e iniziale dolore. Ma c'è.
Anche alla Morte c'è soluzione: si può accoglierla. E amarla. Come puro atto di Sacra Trasformazione. Oppure respingerla e allontanarla, annichiliti dalla paura e dal giudizio.
Il Vento sta cambiando.
Afferrate il Timone e iniziate a governare la vostra barca.
Siate il coraggioso Capitano del vostro vascello, orgogliosi di guidare la vostra Vita in salvo, verso Terre nuove e rigogliose, verso sentieri mai battuti e opportunità straordinarie.
La Vita ci offre sempre soluzioni. Mai problemi.
Siamo noi che ci ostiniamo a "vedere nella soluzione il più insormontabile dei problemi".
Buon mercoledì. Di Fuoco. Di Passione. Di Rinascita.
Mirtilla Esmeralda
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rubricadeipensieri · 5 days
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Le scelte non fatte e le parole non dette
Ogni giorno facciamo delle scelte, alcune consapevoli e altre meno. Ma cosa accade alle non scelte che non facciamo e alle parole che decidiamo di non dire? Quelle decisioni, mai prese, e quelle frasi, mai pronunciate, spesso restano con noi più a lungo di quanto immaginiamo. A volte, ci portiamo dietro il rimpianto lasciando che quei momenti non vissuti diventino parte del nostro bagaglio personale..
𝐈𝐥 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐞
Le scelte che non facciamo definiscono chi siamo tanto quanto quelle che facciamo. Ciò che resta sospeso non svanisce, ma spesso riemerge in momenti inaspettati, chiedendoci cosa sarebbe successo se avessimo avuto il coraggio di scegliere diversamente. Sono salita su molti treni ma ad ogni viaggio mi son chiesta: E se non avessi preso questo treno? E se avessi cambiato treno? Tanti "se" che hanno portato di conseguenza rimpianti, pensieri e scenari diversi da quelli che magari speravo o immaginavo..
𝐋𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐞
A volte ci troviamo a riflettere su quello che avremmo voluto dire, ma non abbiamo avuto il coraggio di farlo. Le parole non dette.. Ho tante parole non dette, tanti discorsi non fatti, tanti "ti amo" mancati e tanti discorsi creati nella mia mente; discorsi che non hanno mai preso forma, son rimasti lì chiusi in un cassetto che rimbombano con tutti quei "se". Se avessi aperto quel cassetto i miei rapporti sarebbero stati diversi? Le cose sarebbero andate diversamente?
𝐈𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐨
Spesso, è solo con il passare del tempo che comprendiamo quanto le scelte non fatte e le parole non dette ci abbiamo influenzato.. Tornare indietro non si può ma possiamo imparare da esse prendendo consapevolezza e non lasciando che le parole restino sospese nell'aria. Non tutte le parole non dette e le scelte non fatte sono necessariamente un peso..
Voi? Avete mai sentito il peso di una scelta non fatta o di una parola non detta?
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diceriadelluntore · 3 months
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Le decisioni vanno sempre prese piuttosto all'improvviso, anche se talvolta sono dolorose, ma se non si prendono, si finisce per non prenderne nessuna e si omette di vivere; e non c'è colpa più grande di cui ci si possa macchiare che, appunto, omettere di vivere.
Alexander Lernet Horena, Due Sicilie, 1942
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t-annhauser · 2 months
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La sgradevole sensazione che le decisioni prese oltreoceano dagli elettori americani andranno ad impattare anche sulla nostra placida routine quotidiana, che ci entreranno direttamente in casa dalla biologica quando saremo comodamente seduti sulla tazza del water, che non si potrà più beatamente vivere nascosti come gli epicurei, che la Weltanschauung di un coltivatore diretto del Minnesota deciderà le sorti del nostro bel giardino filosofico con annesso tutto il cenacolo di discepoli. L'unica salvezza è che nell'attuale panopticon globale l'occhio del grande scrutatore non si posi mai sul nostro piccolo angolino di mondo, che la nostra irrilevanza possa suscitare in lui quel briciolo di compassione.
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fashionbooksmilano · 4 months
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Tatuaggio
Storie dal Mediterraneo
a cura di Luisa Gnecchi Ruscone, Guido Guerzoni con la collaborazione di Jurate Francesca Piacenti
24Ore Cultura, Milano 2024, 176 pagine, 17x27,5cm, ISBN 978-88-6648-770-8
euro 29,00
email if you want to buy [email protected]
Catalogo della mostra in programmazione al Mudec (Museo delle Culture di Milano) dal 28 marzo al 28 luglio 2024
Cos’è il tatuaggio? Perché oggi ci si tatua? Sono scelte personali dettate da istanze profonde o decisioni prese a cuor leggero, perché “oggi lo fanno tutti”? E, soprattutto, quali storie si nascondono dietro un segno, per sempre “nostro”?
Un tatuaggio può essere un messaggio da mostrare agli occhi del mondo, un ornamento che ci persuade o illude di essere unici e uniche, un voto mantenuto o un giocoso souvenir, un simbolo d’appartenenza o una dichiarazione d’indipendenza, una prova d’amore o l’elaborazione di un lutto.
Da queste considerazioni di carattere sociale oltre che culturale nasce l’interesse del museo, che ha voluto approfondire la conoscenza di pratiche, ritualità, forme ed espressioni che si ritrovano in qualsiasi epoca e in ogni angolo della terra – dall’antichità ad oggi  – attraverso un progetto espositivo che affronta il tatuaggio dal punto di vista storico, antropologico e culturale, partendo dai luoghi in cui sono state rinvenute le sue prime inconfutabili testimonianze: il bacino del Mediterraneo.
22/05/24
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millelenzuola · 3 months
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Sono tornata con i miei post polemici. La polemica di oggi è su coloro che non sono andati a votare, sì sono passati quattro giorni ma non avevo scritto nulla quindi lo faccio ora.
Il voto è un diritto, se oggi tutti (non è proprio corretto ma ecco, diciamo gran parte) possiamo votare è perché qualcuno ha versato del sangue per far sì che i fatti cambiassero. Dovreste saperlo, è storia, ma c’è molta ignoranza in giro quindi ve lo ricordo:
- A metà 1800 potevano votare soltanto maschi sopra i 25 anni, appartenenti a classi sociali elevate, ricchi
- Successivamente il diritto di voto venne dato anche alla media borghesia e l’età venne abbassata a 21 anni, ovviamente solo maschi
- Nei primi anni del 1900 il voto non dipendeva soltanto dalla classe sociale e dall’età ma anche dall’istruzione (ps. Questo classismo chi vi ricorda nello scenario politico italiano attuale?)
- Il suffragio universale maschile venne introdotto nel 1912, il 30 giugno
“L'elettorato attivo fu esteso a tutti i cittadini maschi di età superiore ai 30 anni senza alcun requisito di censo né di istruzione, restando ferme per i maggiorenni di età inferiore ai 30 anni le condizioni di censo o di prestazione del servizio militare o il possesso di titoli di studio già richiesti in precedenza. Il corpo elettorale passò da 3.300.000 a 8.443.205, di cui 2.500.000 analfabeti, pari al 23,2% della popolazione. Non si attuò invece la revisione dei collegi elettorali in base ai censimenti. La Camera respinse con votazione per appello nominale la concessione del voto alle donne (209 contrari, 48 a favore e 6 astenuti).”
- Nel 1946 le donne di almeno 25 anni VOTARONO FINALMENTE PER LA PRIMA VOLTA. Sono passati solo 70 anni.
Ho iniziato questo post scrivendo che votare è un diritto e con questa digressione storica vi ho spiegato ampiamente la lotta che c’è stata per far sì che tutti potessero e possano tutt’ora esercitarlo.
Ma votare è anche un dovere. Eh già, noi siamo cittadini e, pensate un po’, votare è un dovere civico.
Articolo 48 della Costituzione: “Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.”
L’astensionismo non è un “mi faccio sentire, non vado quindi capiscono che sono arrabbiato/a e che la politica fa schifo, sono tutti brutti e cattivi.”
No, questo è avere la mentalità di un 5enne. L’astensionismo non è un mostrare sfiducia, è IGNORANZA e ignoranza nel senso vero e proprio ossia IGNORARE. Ignorare ciò che accade in Italia, in Europa, nel mondo. Ignorare le decisioni che verranno prese e che non verranno prese perché non siete andati a votare.
State buttando via secoli di storia non esercitando questo diritto e non facendo il vostro dovere.
E ora, non vi lamentate se avete scelto di non manifestare la vostra volontà.
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falcemartello · 1 year
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Come si arriva alla realizzazione di un parco eolico?
Se pensate che sia una festa ecologica, un progetto che mira a migliorare la vita delle persone e salvare il pianeta, seguite come operano in Francia per edificare queste cattedrali eoliche.
L’operazione è il risultato di una impensabile alleanza tra accaniti ambientalisti e affaristi dell’energia eolica.
Uno di questi, fondatore di Valorem, Jean Ives Grandidier dice: “Deve essere un grande affare perché questi progetti sono ad alta intensità di capitale.
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L’investimento iniziale è davvero significativo. Ma non deve essere solo una storia di soldi. E’ inoltre necessario che questi progetti abbiano i colori e i valori dell’ecologia”.
I promotori sono molto furbi. Prima di tutto, si deve sapere che agiscono di nascosto. L’intero inganno è non apparire.
Si inizia contattando un sindaco, non il consiglio comunale, il sindaco soltanto, mettendo davanti l’impatto finanziario per il comune.
La presentazione non è fatta dicendo: “le sto dando la possibilità di combattere il cambiamento climatico”.
Il discorso è più prosaico: “Ecco quello che vi farà fare i soldi a voi comune e poi ai privati che accettano di affittarci il terreno“. Ecco come funziona.
Siamo quasi a 10.000 euro di reddito all’anno per pala eolica. Ci sono anche tutti i contratti per il passaggio dei cavi e l’indennità di vicinato (cioè a dire che alcuni creeranno fastidi ai loro vicini che saranno perciò indennizzati per questo).
Tutto scritto.
Coloro che sono interessati all’ecologia non sanno nemmeno che il progetto esiste.
Hanno sentito parlare di un progetto vago o qualcosa del genere. Poi all’improvviso scoprono l’orrore.
“Ehi, ma non è un piccolo mulino!” mettono pale eoliche a 700 metri da casa che, nel migliore dei casi sono alte 150 m, e nel peggiore 245 m.
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Una volta capito l’inganno, è troppo tardi. Tornare indietro non si può. L’imprenditore sa che guadagnerà decine di milioni di euro e anche di più, perciò se un gruppo di privati ha intenzione di bloccarlo deve fare i conti con ruppi finanziari giganteschi.
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Si stima che il 70% dei progetti sono contestati. Cioè in 7 casi su 10 le persone sono motivate per raccogliere per rivolgersi al tribunale amministrativo per impugnare il progetto. Ma l’iter può andare avanti per 15 anni. Nessuno ha la forza per arrivare in fondo.
Se il pubblico è invitato a partecipare al finanziamento delle pale eoliche sarà più facile assicurare l’accettazione. Il problema è che le persone che investono, investiranno qualche decina o centinaio di euro sui milioni rappresentati nel parco eolico.
Saranno noccioline, non rappresenteranno niente e non avranno nessuna influenza sulle decisioni che verranno prese. Un agricoltore locale commenta amaramente :“Uccidono la campagna, martirizzano la gente e fanno perdere valore ai terreni”
E i politici che fanno?
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Il ministro della transizione ecologica francese Barbara Pompili dice:” Il vento fornisce il 7% del nostro consumo elettrico e col solare, lo scorso anno, l’energia eolica ha evitato l’emissione di 22 milioni di ton di CO2. (un’inezia rispetto ai 36 miliardi nel mondo!)
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Forte di questo bilancio e dell’82% dei francesi che hanno opinione favorevole lo ripeto davanti a voi, ai rappresentanti della nazione: sì questa tecnologia senza emissioni di CO2 è parte integrante della soluzione. Sì ne abbiamo bisogno ancora di più”.
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Ne dobbiamo avere di più.
Certo. Gli affari sono affari!
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canesenzafissadimora · 2 months
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Le decisioni devono essere prese con coraggio, distacco, e talvolta con una certa dose di follia; non la follia che distrugge, bensì quella che conduce l’essere umano a compiere il passo al di là dei propri limiti.
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Paulo Coelho
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