#Contagiati
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pier-carlo-universe · 27 days ago
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Apocalisse Z: l'inizio della fine su Prime Video – Una lotta per la sopravvivenza in un mondo devastato
Manel, un uomo e il suo gatto contro un'epidemia globale: sopravvivere alla fine del mondo su Prime Video
Manel, un uomo e il suo gatto contro un’epidemia globale: sopravvivere alla fine del mondo su Prime Video Prime Video presenta Apocalisse Z: l’inizio della fine, un thriller post-apocalittico che si è rapidamente posizionato al secondo posto tra i contenuti più visti in Italia. La trama segue la storia di Manel, un uomo che si trova intrappolato nel caos causato da una terribile malattia simile…
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abr · 24 days ago
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Pandemia di fegati spappolati montante. I contagiati emettono m...da a getto sotto forma di previsioni catastrofiche per (i parassiti annidati nel)la UE, pensa te che hanno nella testina. Gli ospedali mediatici e social sono già stracolmi, medici nel panico.
#Trump
Non esiste cura; la prevenzione si, è: RIDERE RIDERE RIDERE di loro. Li seppellisce.
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francescacammisa1 · 2 months ago
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L’amore è quella strana mistura di una cosa e del suo opposto, una mistura dell’egoismo più egoista e della dedizione più completa. Che paradosso! E poi, amore, il mondo intero non fa che parlare di amore, amore, ma l’amore mica lo si sceglie, si viene contagiati, lo si prende come una malattia, come una disgrazia. Che cosa invece si sceglie? Fra cosa tutti sono comunque costretti a scegliere, quasi ogni istante? O bontà – o cattiveria. Questo lo sanno persino i bambini, e tuttavia la cattiveria non muore mai. Come lo si spiega? 
Amos Oz - Una storia di amore e di tenebra
Ph Alfred Eisenstaedt
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anchesetuttinoino · 3 months ago
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DISCOTECA BILL GATES: «L'UMANITÀ HA DUE SCELTE: LA TERZA GUERRA MONDIALE O UN'ALTRA PANDEMIA»
Il miliardario sarcopenico eugenetico più odiato del pianeta terra avverte che nei prossimi anni l'umanità dovrà affrontare o una Terza Guerra Mondiale o un'altra pandemia mortale. In un'intervista con CNBC, Gates cita "molta instabilità" nel mondo, che potrebbe scatenare "una guerra importante". Ma anche se questo conflitto venisse evitato, "allora sì, ci sarà un'altra pandemia, molto probabilmente nei prossimi 25 anni".
Questi messaggi binari suonano come quelli del climatizzatore o dei contagiati e morti di draghiana memoria. Perché non dire che pure una guerra INSIEME a numerose pandemie è un fenomeno altrettanto probabile? Si tratta di triggers formulati per generare un temporaneo effetto di consenso, funzionano particolarmente bene con il bestiame.
Nonostante tutto la risposta molle alla pandemia deve aver indispettito non poco l'uomo più detestato del pianeta. Critico della risposta americana alla crisi, Gates ha infatti dichiarato:
«Il paese che il mondo si aspettava guidasse e fosse un modello non è stato all'altezza di tali aspettative. Sebbene alcune delle lezioni della pandemia siano state apprese, sono state molto meno di quanto mi sarei aspettato».
La delusione di Gates non è isolata; molti altri attivisti globali per la salute stanno spingendo il mondo occidentale per ottenere risposte migliori alle nuove epidemie.
Questo tema ricorrente è emerso anche durante la panfuffa, secondo il professor Paul Hunter dell'Università di East Anglia, esperto in epidemiologia delle malattie emergenti:
«Nell'Occidente ci interessiamo veramente solo a una malattia quando inizia a rappresentare una minaccia diretta per noi stessi. Il problema è che molte di queste malattie avrebbero potuto essere impedite, se i paesi sul campo avessero avuto le risorse necessarie».
Gates ha ribadito la speranza che gli enti sanitari comincino a pensare a lungo termine nei prossimi anni, aggiungendo:
«Stiamo ancora mettendo insieme le nostre idee su cosa abbiamo fatto bene e cosa non abbiamo fatto bene... Forse, nei prossimi cinque anni, miglioreremo. Ma finora la situazione è abbastanza deludente».
GLI STATI COME DELLE PARROCCHIE DI UN'UNICA, GRANDE CHIESA DEL MALE
Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta veicolando questo messaggio dall'alto delle gerarchie. Quest'anno, l'OMS ha condiviso un avviso sulla diffusione del virus dell'influenza attraverso il bestiame, gli uccelli e gli esseri umani e ha esortato le nazioni a lavorare insieme per essere meglio preparate a fronteggiare una pandemia.
«C'è una certezza: ci sarà un'altra pandemia influenzale in futuro»
Lo ha dichiarato Nicola Lewis, direttrice del Worldwide Influenza Centre. Lewis ha aggiunto:
«Il mio messaggio alle comunità internazionali è che dobbiamo accantonare le nostre reticenze. Dobbiamo mettere da parte i nostri interessi parocchiali e ricordarci degli impatti e delle conseguenze devastanti di una pandemia globale causata da qualsiasi agente patogeno».
I "TIMORI" DI UNA GUERRA MONDIALE
Il Dr Morte Bill - che vale 157 miliardi di dollari secondo il Bloomberg Billionaires Index, quindi al netto degli ovvi fondi neri in suo possesso ed in sua gestione - non è l'unico nome influente a mettere in guardia da un potenziale conflitto globale.
Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, ha precedentemente affermato che le tensioni geopolitiche rappresentano la più grande minaccia per l'economia globale.
«Abbiamo già affrontato l'inflazione, abbiamo già affrontato i deficit, abbiamo già affrontato le recessioni e non abbiamo mai visto qualcosa del genere dall'epoca della Seconda Guerra Mondiale»
Lo ha riferito all'emittente indiana CNBC TV-18 lo scorso settembre riferendosi all'invasione della Russia in Ucraina.
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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ti spiego....
COME FUNZIONA (Far nascere un'emergenza che non esiste) IL FINE Se lo scopo è (esempio) impedire che venga mangiata carne bovina, bisogna creare una realtà virtuale, simulare gli eventi e poi dettare un'agenda che consenta di arrivare allo scopo (iniettare un finto vaccino per ridurre la popolazione mondiale). IL MODUS OPERANDI 1) Tramite i media viene divulgata una notizia assolutamente inventata, ma plausibile, in modo che gli imbecilli che guardano i telegiornali inizino a provare i primi brividi. " A Lima sono stati ricoverate 10 persone (di cui una subito deceduta) con sintomi simili alla meningite batterica fulminante. Le 10 persone, di nazionalità ghanese, si sono sentite male dopo aver consumato tre giorni prima, durante un battesimo, una cena a base di carne cruda di manzo mantecata con ananas e spezie del luogo. Le notizie sono frammentarie, possiamo solo confermare che la carne bovina del locale è stata posta sotto sequestro per verifiche di laboratorio" Poi il giorno dopo "Si estende l'EPIDEMIA di meningite batterica da carne bovina (ECCO CREATA LA CORRELAZIONE), 287 (numero a cazzo) casi si sono verificati sempre a Lima, ma anche 142 (a caso) in argentina ed 1 caso sospetto a Lisbona (ECCO CHA ARRIVA LA PAURA). NOTA In questa fase tutti i casi di meningite batterica del mondo devono essere correlati alla carne bovina (ordini Gates & C) in modo che la pandemia (fake) sembri diffondersi a macchia d'olio con il relativo terrore nelle popolazioni. Poi il giorno dopo IN ANTEPRIMA TG MONDO "Non si ferma la pandemia da meningite da carne bovina, le autorità peruviane ne hanno vitato il consumo ed anche il Cile, la Colombia ed il Portogallo hanno deciso di limitarne consumo, solo cotta. (si fa così vedere che si cerca di mantenerne il consumo, LA NORMALITÀ). Riunione d'urgenza all'OMS e la Commissione Europea sta vigilando sugli sviluppi. DURANTE IL TG Non si ferma l'ondata di meningite batterica da carne bovina, 1784 contagiati ed 11 morti in Perù, ai quali si aggiungono i 175 contagiati e 18 morti in Portogallo e 12 casi in Francia, tutti letali. Il primo sospetto caso in Italia è seguito dallo Spallanzani di Roma, sentiamo ora cosa ci dice il prof Bassoni nel merito: "Esiste una pandemia fuori controllo di meningite batterica da carne bovina, consiglio il non consumo della stessa, di lavarsi le mani al contatto della carne e di non recarsi al lavoro con la febbre. Questa meningite è contagiosissima, ma a breve sarà pronto un vaccino per arginare il contagio, vaccino realizzato sull'anomala variante di questa meningite che, dalle prime ricerche risulta avere una tasso di mortalità altissimo. Consiglio comunque di farsi il vaccino tradizionale contro la meningite, disponibile, per fortuna, in tutta Italia, ma dobbiamo aspettarci queste nuove mutazioni perché il #CambiamentoClimatico sta agendo anche sui batteri. Ora il panico è fra la gente. In questo esempio ho dimenticato il MIO FINE, Sostituite la parola meningite batterica con COVID e l'ordine di Gates & C di ricondurre tutti i morti d'influenza al COVID stesso. AVETE CAPITO COME VI HANNO FOTTUTO iniettandovi merda purissima già pronta prima dell'epidemia ? Svegliamoci e riprendiamoci la nostra libertà.
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sarà...ma a me quelli che -ti spiego- stanno sulle palle....:-)
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frammento · 3 months ago
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Gli inglesi la chiamavano “il male francese”, per i francesi era “il male napoletano” e i napoletani dicevano che era arrivata dalle Americhe, che a portarla erano stati i colonizzatori, contagiati dagli indigeni… Il virus, come ci insegna Derrida, è sempre lo straniero, l’altro, il diverso, e lo è non solo per il corpo, ma anche per la comunità e per il linguaggio della biologia.
Paul B. Preciado, Dysphoria Mundi
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turuin · 3 months ago
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Day 24
Giorno 24 - ieri.
Totale caffè bevuti: sempre due!
Ieri è stata una giornata lunghissima: siamo andati a trovare mio suocero al mare verso l'ora di pranzo, abbiamo pranzato insieme e siamo stati in spiaggia / in acqua fino alle sei circa; poi siamo andati da altri amici e abbiamo passato la serata a cena fuori a Soverato (con immancabile area giochi per bambini con i gonfiabili giganti dopocena: ho ancora il PTSD) .
A pranzo: panini (buonissimi) conditi con prodotti locali. A cena: pizza buonissima. Bonus: fuori dalla pizzeria, in un'area recintata con palco ma comunque udibile alla perfezione, c'era nientemeno che Massimo Ranieri. Ora, io naturalmente non sono un fan di Massimo Ranieri, non musicalmente almeno: ma ha le qualità dell'essere mitologico ed alla sua veneranda età ha una voce che straccia diversi contemporanei. Incantevole.
Side note: indovina chi stava dicendo da giorni a sorella e fratello "fate fare i tamponi ai vostri figli" (spoiler: io) e si è ritrovato con due nipoti + sorella col Covid? Ora la speranza è che non siamo stati contagiati (ma faccio fare un giro di tamponi a tutti oggi per sicurezza) e che non insorgano sintomi prima o durante il viaggio di rientro. Se succede dopo, ormai sticazzi, sappiamo come affrontarlo.
I due matti (fratello e sorella) mi hanno chiesto entrambi se fosse il caso che venissero a salutarci prima della partenza, ed io ero tipo WTF - ragà abbiamo una madre ottantenne e non vaccinata in casa. Vedete di stare lontano da qui fin quando non siete puliti al 100%, ché se lo prendiamo noi tanto via... con lei potrebbe essere tutt'altra faccenda. Non so come facciano a non arrivarci.
Ed ecco le "preoccupazioni" preannunciate dal mio sogno dell'altra notte, che consisteva nel consumare carne macinata poco cotta. Ma finché son queste, amen; speriamo non ve ne siano altre.
Ora vado in farmacia a munirmi di un paio di cose just in case.
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t-annhauser · 2 years ago
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Come fu che affrontammo una pandemia seguendo la scienza
dissing
Vi spiego com'è andata: arriva una pandemia, nessuno è pronto, il piano pandemico degli ospedali è ridotto a un fascicolo chiuso in un armadietto (ma ti pare che arriva una epidemia globale? Ah AH ah), panico generale, chiamano gli esperti, gli esperti non sanno che pesci pigliare, la politica chiede di agire (la politica deve sempre mostrare di fare qualcosa, qualsiasi cosa purché si faccia), esperti e politici mettono allora in piedi una task force per coordinare una risposta, vale a dire una filastrocca comune da somministrare alla gente ormai in preda al panico, e allora in un primo momento in cui usare le mascherine era come toglierle al personale addetto, l'unico in grado di usarle correttamente, all'improvviso va bene tutto, anche le sciarpe sulla bocca da portare in fila indiana fuori dai supermercati, ormai è panico generale, le evidenze scientifiche sono saltate, si fa tutto alla carlona: si lava la spesa con l'amuchina, si erigono barriere in plexiglass nelle aule, si progettano cubicoli per gli stabilimenti balneari, arriva il lockdown, si fermano le persone trovate a vagare da sole sulla spiaggia, vale tutto, come a carnevale. Poi, fermi tutti, arriva il totem, il vaccino contro il Covid, l'impazzimento generale giunge alle sue estreme conseguenze: si discriminano i non vaccinati come se fossero portatori di peste, gli untori manzoniani, colonne infami vengono erette quotidianamente dall'informazione, c'è chi vuole metterli in galera, ridurli a pane acqua, reintrodurre la pena di morte, ormai il gioco è sfuggito di mano, la politica mente sapendo di mentire (non è un grosso problema), alla fine tutti si ammalano comunque anche da vaccinati perché il vaccino lenisce solo gli effetti, non implica l'immunità, tuttavia su questa presunta immunità varano un lasciapassare che permette di andare a lavorare (chi non si vaccina è sospeso dal lavoro), il foglio di via permette a gente potenzialmente contagiosa di contagiarsi fra vaccinati in tutta sicurezza, alla fine l'immunità di gregge fa il resto, tutti contagiati dalla variante meno pericolosa, immunizzati dal virus ma credendo di essere immunizzati dal vaccino che ha ormai assunto la forma di una patente di benemerenza civile. Ora è tutto finito e un colpo di spugna laverà via le colpe ("andavamo alla cieca ma eravamo in buona fede").
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autolesionistra · 2 years ago
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Sicché niente, entrambi i cinni sono stati contagiati dal Febbrone Stagionale™. Essendosi ammalati in stereofonia, l’occasione è stata propizia per cantare le lodi del Signor analizzare affinità e divergenze fra i due figlioli durante il decorso della malattia.
Il secondogenito, notoriamente teppista più vivace, è diventato un bimbo normale. Il suo rating di parole al minuto è finalmente sceso sotto quello di Eminem in Rap God, ha attivato strategie di coping particolarmente efficienti tipo di dormire 20h al giorno e muoversi come un bradipo sotto ansiolitici. Anche la saltuaria descrizione dei sintomi viene fatta con un certo distacco, come se stesse parlando di qualcun altro, tipo “sai, oggi non mi sento le gambe” “oggi la testa mi gira un po’, mi sento confondut... sconfondent... non so bene la parola”.
Il primogenito invece si è trasformato in uno di quei personaggi da romanzo russo dell’800 afflitti da tisi, poliomelite, tubercolosi, anemia e pressione bassa ma completamente privo della componente stoica. Va in giro coperto da dodici strati di pile, lanetta e fustagno come se stesse attraversando la steppa siberiana declamando con posture da oscar “ho... tanto... freddoh...” e se gli chiedi di spostarsi dal divano alla tavola per mangiare (distanza stimata: 1,3 m ad essere larghi) risponde “non so se ce la faccioh”.
Le differenze di personalità dei figliuoli vengono però superate da un molestissimo tratto comune: il totale rifiuto di ogni forma di antipiretico. Per evitare che i figli ci si friggano, negli anni abbiamo tentato di indorare la pillola con un assortimento di tachipirine e affini che neanche un cocktail bar d’essai. In sciroppo, in pastiglia, in polverina orosolubile, on the rocks, al cucchiaio, riscaldate con scorzetta di limone, tacaipirinha, spritz nurofen cynar e paracetamolo bum bum.
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petalididonna · 2 years ago
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Mai fissarsi per una donna che ama i gatti, tanto meno rischiare di innamorarsi di lei.
Le donne che amano i loro gatti sono sicuramente pazze, hanno imparato a credere nel vero amore, quello dove una persona ama l’altro per quello che è e non perché ha bisogno di lei.
Hanno imparato che la loro giornata lavorativa può essere delle peggiori, ma quando torneranno a casa dimenticheranno tutto, perché sono certe che ad attenderle ci sarà un essere che sarà felice di vederla per affetto e non per ricevere qualcosa, un peloso che la farà ridere con la sua imprevedibilità e i suoi buffi giochi, facendole dimenticare il resto.
Indubbiamente, amico, non devi mai innamorarti di una donna che ama il suo peloso follemente, perché a differenza di te lui non cercherà mai di cambiarla. Il suo pelosetto capisce quando le cose non vanno bene grazie al suo sesto senso e, soprattutto, all’estrema sensibilità che possiede.
Non ci si deve innamorare di una donna così; lei ha imparato tutto di reciprocità, di rispetto, di nobiltà, e lo dimostra senza restrizioni, senza limiti.
Una delle sue priorità saranno sempre i suoi gatti e dovrai competere con loro su alcuni aspetti, purtroppo, in molti di questi perderai. Quindi, non innamorarti di una donna che ama il suo gatto
Non ti innamorare di una donna così, matta, unica ed intrigante. La sua follia è facilmente trasmissibile e se non siete immuni, per quanto possibile, sarete contagiati
(dal web)
Fonte:FB.
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La mia gatta mi ama😍Talia mon amour 😘
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noneun · 2 years ago
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Quasi 7 milioni i morti confermati
e una stima di circa 20 milioni realmente morti per Covid-19. Almeno 700 milioni di contagiati. Per contro, più di 13,4 miliardi di dosi di vaccino somministrato in due anni e mezzo a circa il 70% della popolazione mondiale (quindi circa di 5,5 miliardi di persone).
Come si fa quindi a continuare a pensare che il vaccino sia più pericoloso della malattia nonostante, ad esempio, i non vaccinati siano morti di covid con percentuali molto più alte dei vaccinati e che non si sono registrati che rarissimi casi di reazioni avverse al vaccino?
Semplice, basta non credere a nessuna delle statistiche ufficiali e però associare automaticamente al vaccino qualsiasi morte per qualsiasi causa.
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Il duce come foto profilo non è assolutamente necessario, ma aiuta.
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alonewolfr · 1 year ago
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In quel meraviglioso bosco si ergeva un albero che non fioriva mai. Pur essendo pieno di vita, sui suoi rami non apparivano mai i fiori. Per questo aveva l’aspetto di un albero morto, ritorto e secco. Pur essendo vivo, sembrava condannato a non godere del colore e degli aromi della fioritura.
L’albero si ergeva solitario. Gli animali non gli si avvicinavano per paura di essere contagiati dallo stesso male, neanche l’erba cresceva nei suoi dintorni. La solitudine, la sua unica compagna. Narra la leggenda di Sakura che una fata dei boschi si commosse vedendo l’albero apparisse vecchio, pur essendo giovane.
Una notte la fata comparve accanto all’albero e con nobili parole gli sussurrò che avrebbe voluto vederlo rigoglioso e raggiante, e che era disposta ad aiutarlo. Allora gli fece la sua proposta: avrebbe lanciato un incantesimo che sarebbe durato 20 anni. Durante questo lasso di tempo, l’albero avrebbe provato quello che prova il cuore umano. Forse così si sarebbe emozionato e avrebbe trovato la fioritura.
La fata aggiunse che si sarebbe potuto trasformare in qualsiasi momento in essere umano e di nuovo in pianta, come più desiderava. Tuttavia, se terminati i 20 anni non fosse riuscito a recuperare la sua vitalità e bellezza, sarebbe morto immediatamente.
Proprio come disse la fata, l’albero scoprì che poteva prendere le sembianze di un uomo e tornare a essere albero quando voleva. Provò a passare lunghi periodi tra gli umani, per vedere se le loro emozioni lo potevano aiutare nel suo proposito di fiorire. Inizialmente, però, ricevette una delusione: attorno a lui non vedeva altro che odio e guerra.
Questo lo spingeva a tornare nelle sue sembianze originali per lunghi periodi, e così passarono i mesi e poi gli anni. L’albero era quello di sempre e non trovava negli esseri umani la svolta che potesse liberarlo dalla sua condizione. Un giorno, tuttavia, dopo essersi trasformato in umano, camminò fino a un ruscello cristallino e lì vide una bellissima giovane. Era Sakura. Impressionato dalla sua bellezza, l’albero dalle sembianze umane si avvicinò a lei.
Sakura si rivelò gentile con lui. Per ricambiare la sua gentilezza, la aiutò a trasportare l’acqua fino a casa. Durante il tragitto conversarono animatamente, e con una vena di tristezza sullo stato di guerra in cui si trovava il loro paese, condividendo i loro sogni di speranza.
Quando la giovane gli chiese quale era il suo nome, all’albero venne in mente una sola parola: “Yohiro”, che significa speranza. Tra i due nacque una profonda amicizia. Si incontravano tutti i giorni per conversare, per cantare e leggere poemi e libri pieni di storie meravigliose. Più conosceva Sakura, più sentiva il bisogno di stare al suo fianco. Quando non era con lei, contava i minuti che mancavano per vederla.
Un giorno Yohiro non poté più trattenersi e confessò a Sakura tutto il suo amore. Le confessò anche la sua vera natura: era un albero tormentato che presto sarebbe morto perché non era riuscito a fiorire. Sakura rimase impressionata e restò in silenzio. Il tempo era passato e la scadenza dei 20 anni stava per avvicinarsi. Yohiro, che tornò ad assumere le sembianze di un albero, si sentiva sempre più triste.
Un pomeriggio, quando meno se lo aspettava, Sakura si presentò al suo fianco. Lo abbracciò e gli disse che anche lei lo amava. Non voleva che morisse, non voleva che gli accadesse nulla di male. Fu allora che apparve nuovamente la fata e chiese a Sakura di scegliere: rimanere umana o fondersi con Yohiro sotto forma di albero.
Lei si guardò intorno e ricordò i campi desolati e distrutti dalla guerra. Allora scelse di fondersi per sempre con Yohiro. Ed ecco che i due si fusero e divennero uno solo, e come per miracolo, l’alberò fiorì. La parola Sakura significa “Bocciolo di ciliegio”, ma l’albero non lo sapeva. Da allora, il loro amore profuma i campi del Giappone.
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mandorloinfiore · 2 years ago
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mi sono resa conto di quanto sono fortunata, perché sento tutte le emozioni in maniera molto forte: adesso questa forte adrenalina e felicità per ciò che sono, l’anno scorso molta angoscia, tristezza, malinconia. nel 2022 portavo addosso un magone incredibile e che ora è diventato volontà e tanto desiderio verso me stessa e verso gli altri (ovvero tutti quelli che scelgono consapevolmente di essere contagiati dalla sottoscritta) 
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fallimentiquotidiani · 1 year ago
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Wow il covid spiccia casa all'epidemia in Sadness. Immagino quarantena per non essere presi dal virus e stuprati, uccisi dai contagiati
Quella sì che è un'epidemia da film horror gore coi conttocazzi
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laragazzachetiama · 2 years ago
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Tu sei …
Tu sei il colui che mi ha fatto svoltare pagina e iniziare un nuovo capitolo della mia vita. Non mi hai presa per mano, mi hai attirata con i tuoi occhi marroncini ricoperti da sfumature verdognole. Non mi hai chiesto di venire con te, l’abbiamo deciso insieme senza dircelo. Mi hai guardata dritta negli occhi e avevamo già capito tutto entrambi. Non sono state le tue parole ad avermi conquistata e nemmeno la tua dolcezza, perché chi ti conosce lo sa che sei taciturno e sembra tu non provi emozioni. Mi ha affascinato di te proprio questo: vedere i tuoi occhi congelati, che finalmente brillavano. Ci siamo amati per molto senza dircelo, perché i nostri abbracci non erano abbracci qualunque, gli sguardi si facevano ogni volta più intensi e quando sono iniziati i baci, avevamo già capito che eravamo l’uno dell’altra. Nessun contratto. “Connessione” si chiama. È ciò che ci ha uniti. È ciò che ci ha spinto ad arrivare fino a qua.
Tu mi hai sempre detto di stare calma, io invece ti ho portato a scatenarti. Ci siamo contagiati e i comportamenti che non sopportavamo dell’altro, ora sono anche nostri. I vizi sbagliati gli abbiamo annaffiati insieme, ma sempre standoci vicini siamo riuscita a migliorare. Io sono la negatività in persona, che quando ha visto il tuo volto ha deciso che si sarebbe impegnata per farci stare un enorme sorriso. Non sorridi tantissimo, ma mi fai arrivare al settimo cielo quando lo fai, sei bello, sei bello da morire.
La nostra storia è iniziata con due semplici anime che si sono ritrovate per viaggiare insieme, e questi viaggi le hanno portate ad esperienze uniche e sentimenti profondi. Non erano quello che cercavano, ma è successo.
Tu sei …
Insicurezza, che accanto a me non migliora. Siamo due insicuri che aspettano l’uno la risposta dall’altra, pur sapendo che nessuno la darà. Mi hai dato così la forza. Mi hai fatto capire che ciò che penso e dico ha un grosso valore per te. Io con te ho imparato che da certe bocche, ad esempio la tua, bastano poche parole per sentirsi importanti. Sei silenzioso, per questo ho imparato ad apprezzare molto di più quando ti esprimi. Sei complicato, siamo complicati. Siamo due disastri che forse insieme fanno anche un capolavoro, ma capirci è qualcosa di impossibile.
Siamo arrivati qua, agli sgoccioli dei due anni, solo grazie alla forza del nostro amore. Parecchi sono stati i problemi e le litigate che hanno tentato di allontanarci, e sbagliando abbiamo dato ascolto anche a loro, ma non abbastanza da lasciare la mano dell’altro. Stavamo male, ma l’interesse per l’altro era sempre la stesso, se non maggiore. C’era preoccupazione ma anche tanto orgoglio che ci ha ferito entrambi. Abbiamo iniziato un percorso, un viaggio. Abbiamo camminato per molto, attraversato montagne, colline, pianure piene di girasoli, abbiamo rischiato di annegare nelle acqua marine, ma abbiamo deciso che se l’avessimo fatto, l’avremmo fatto senza staccarci. E siamo andati avanti con il percorso, tra le rocce, le spine, la sabbia bollente e nonostante il percorso sia durato tanto, non siamo ancora arrivati a destinazione e forse forse, nemmeno ci voglio arrivare a destinazione, perché preferisco affrontare un temporale con te, che iniziare un nuovo percorso senza la tua presenza.
Tu mi hai fatto apprezzare la pioggia, perché ti rispecchia: la pioggia è fine, è elegante, si fa sentire poco durante l’anno, ma quando lo fa, è bello stare in silenzio e lasciare che il rumore ti entri nelle orecchie e ti liberi la mente dai pensieri frenetici. È calma, è pura. È semplice, ma bella. Non tutti l’apprezzano. Io ho lasciato le tue parole come le tue lacrime scorrere su di me, e ho capito che non voglio tenere tra le braccia nessun altro. Voglio amarti e prendermi cura di te finché potrò vivere. Voglio portarti con me in ogni parte del mondo, ma voglio la tua presenza: non voglio accontentarmi del tuo pensiero.
Tu sei…
La persona più importante per me …
Lunedì 17 Aprile 2023, 22:29
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stregh · 10 days ago
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Una pietra rossa che non va mai calpestata a Venezia.
Se camminando per Venezia non volete rischiare chissà quali sventure dovete tenere a mente che ci sono alcune pietre, inserite fra le lastre di trachite che pavimentano campi, campielli e calli della città , che non vanno assolutamente calpestate.
Una di queste, secondo quanto viene raccontato fermò addirittura una delle tante pestilenze che presero d’assalto la Serenissima nei secoli passati. In particolare il riferimento sarebbe rivolto alla peste del 1630 che proprio sopra quella pietra, di colore rosso, cadde sconfitta.  Non riuscendo così a valicare il confine del sottoportego di Corte Nova – prima della corte omonima – o sottoportego della Peste ma noto anche come sottoportego Zorzi. In quel del Sestiere di Castello che non registrò fra i contagiati e i morti, gli abitanti della Corte Nova che rimasero tutti indenni. Una pietra rossa, dunque, di un colore che a quel tempo simboleggiava il lutto, posta proprio per ricordare di come la stessa peste, foriera di morte, si sia paralizzata davanti alla sacra immagine della Vergine che era collocata nel sotoportego.  A pochi passi dalla chiesa di San Lorenzo dove ancora prima di quel tempo, era stata realizzata una sorta di cappella all’aperto dedicata alla Vergine e che già in precedenti pestilenze si era rivelata presenza divina salvatrice . Un angolo veneziano non grandemente noto al pubblico del mordi e fuggi, costruito come uno scrigno per un irripetibile ex voto popolare. Tanto che il soffitto a cassettoni di legno, un tempo, si mostrava ben più sfarzoso di decorazioni color oro e argento, a far da preziosa volta celeste all’effige della Madonna. Che in quel punto, segnato dalla pietra rossa, fermò il male. Da qui, forse anche per un segno di rispetto per la fede, il monito a non calpestarla, pena il patimento di sventure che possono capitare a quanti non si curano del bene di altri. E Dio solo sa di quante pietre rosse Venezia avrebbe bisogno ai nostri giorni.
di Mario Stramazzo
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