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#Concorso per rock band
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sorella-di-icaro · 25 days
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I WAS BORN FOR THIS
La vita di Angel Rahimi ruota intorno a una sola cosa: i The Ark, una band pop-rock composta da tre ragazzi che sta riscuotendo un enorme successo globale. Essere parte del fandom dei The Ark ha dato a Angel tutto ciò di cui aveva bisogno: amici, sogni e il suo posto nel mondo.
PER IL TUO NOME SOLTANTO
Parigi, 1943. A diciannove anni appena compiuti, Yvette è rimasta sola in una Parigi occupata e pericolosa. I suoi genitori sono stati arrestati dai nazisti e l’unico modo per sopravvivere è raggiungere Saint-Denis, dove si trova tutto ciò che resta della sua famiglia: sua cugina Charlotte.
I DIARI DI NIKKI: LA FRANA
Nikki Maxwell è una ragazzina alle prese con la vita di tutti i giorni, fatta di scuola, amicizie, famiglia e, soprattutto, di tantissimi imbarazzi! Attraverso le pagine del suo diario, Nikki condivide con noi le sue avventure, le sue paure e i suoi sogni, raccontandoci con ironiae autoironia le sue esperienze.
I DIARI DI NIKKI: FESTE IN ARRIVO
In questo capitolo della serie, Nikki Maxwell si ritrova immersa in un periodo dell'anno ricco di eventi speciali: compleanni, feste a sorpresa, balli scolastici e molto altro. La nostra protagonista, insieme alle sue inseparabili amiche Chloe e Zoey, si trova a dover affrontare una serie di sfide e dilemmi tipici dell'adolescenza.
I DIARI DI NIKKI: VOGLIO FARE LA POP STAR!
In questo capitolo della serie, la nostra amica Nikki Maxwell si ritrova a inseguire un nuovo sogno: diventare una pop star! La passione per il canto e la danza la spinge a partecipare a un importante concorso canoro, ma la strada verso il successo non sarà cosi semplice come sembra.
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micro961 · 3 months
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Jude Menegardi: “Colpa dell’amore”
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Un brano che parla delle tante sfumature dell’amore, soprattutto quelle legate alla sofferenza che spesso, inevitabilmente, si prova
«Colpa dell’amore non è altro che quella buffa verità dell’affermare “basta, io ho chiuso. Ho chiuso definitivamente con l’amore. C’ho sofferto troppo.” E poi ti ritrovi di nuovo lì a vivere tutto al 100 per 1000, è parte del tuo essere amare e non puoi farne a meno, ci sei cascato di nuovo Pirata!» Jude
L’artista, in parallelo alla sua attività nella rock band femminile delle Snei Ap, continua questa sua carriera solista dove riesce ad esprimere a pieno la sua voglia di musica. Cantautrice italiana, inizia a studiare musica da bambina e a Parma consegue il diploma di chitarra classica al liceo musicale della città. Prosegue i suoi studi, tuttora attivi, all’Accademia sempre nella città di Parma.
Nel 2016 dopo aver tentato la selezione per il Festival di Sanremo nella categoria “Giovani” pubblica il suo primo singolo, “Incubo (Caro Mondo)”, nel 2017 parte per il suo primo tour di quattro date fuori dall’Italia in Bosnia Erzegovina. Nel 2018 pubblica “Sospiro” brano totalmente auto prodotto in garage che rapisce l’attenzione dell’etichetta indipendente di Torino RKH Studio con la quale inizia una collaborazione nel 2019 e conclusa nel 2023. Nel 2019 vince il concorso “Live Song Festival” con il singolo “?RICORDI¿”, premiata nella categoria “Nuove Proposte” dal maestro Fio Zanotti. Dal 2020 entra a far parte della band alternative rock tutta al femminile Snei Ap con la quale esordisce sul palco dell’Ariston per la finale di Sanremo rock vincendo il premio Partner.
Con la band delle Snei Ap parteciperà anche alla selezione “una voce per San Marino” per rappresentare con il singolo “Viaggio” la repubblica qualificandosi 16° e a essere l’ultima band a essere eliminata in gara. Nel mentre Jude continua a scrivere e a pubblicare i suoi ideali di amore e libertà pubblicando “Alice” nel 2022 mentre l’anno precedente con una borsa di studio si avventura negli studi Fonoprint guidata da Laura Valente per migliorare e studiare le tecniche di interpretazione.
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lamilanomagazine · 10 months
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Toscana, presentati gli Elba Music Awards 2024
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Toscana, presentati gli Elba Music Awards 2024 Dopo il successo registrato dalla prima edizione, tornano nel 2024 gli Elba Music Awards. Lo fanno con un cartellone ricco di eventi che si dipana lungo tutto l'anno, a partire dal concerto di Capodanno, e che coinvolge l'intero territorio dell'Isola d'Elba. La rassegna musicale è stata presentata questa mattina a palazzo del Pegaso in una conferenza stampa, alla quale sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e il portavoce dell'opposizione Marco Landi. A illustrare le iniziative gli organizzatori dell'evento Stefano Picchi, Meme Lucarelli e Annalisa Del Dotto, e il partner Italo Fontana fondatore di U-Boat. Gli Elba Music Awards hanno visto la prima edizione nel 2023 riscuotendo uno sperato e inaspettato successo di pubblico: nella sola estate 15 show che hanno registrato circa 28mila spettatori e oltre 450mila contatti social certificati Meta. Un successo che ha spinto gli organizzatori Stefano Picchi e Meme Lucarelli ad ampliare e potenziare il progetto, promuovendo il brand per tutta la stagione invernale sia sui social che in presenza, a partire da una delle manifestazioni più famose nel mondo dei fumetti come il "Lucca Comics & Games 2023" per arrivare all'evento del 31 dicembre che si terrà a Portoferraio. E ancora, un concorso per il concerto più bello che vedrà in competizione i comuni elbani. "C'è la volontà di destagionalizzare, di far vivere l'Isola d'Elba tutto l'anno, non solo l'estate – ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo -. Come Consiglio regionale della Toscana supportiamo volentieri ogni tentativo in questo senso, e gli Elba Music Awards, grazie al grande impegno degli organizzatori, si sono rivelati grandi attrattori di pubblico". Marco Landi,portavoce dell'opposizione, ha sottolineato come "questa rassegna porti energia positiva all'Isola d'Elba. C'è voglia di divertimento e questi eventi, di grande qualità, sono un'offerta ulteriore per i tanti turisti dell'isola, che principalmente provengono dalla Toscana ma non solo". Stefano Picchi e Meme Lucarelli hanno illustrato il cartellone nel dettaglio. "Sarà un festival dei festival – spiegano gli organizzatori – con l'obiettivo di unire le risorse di tutti i comuni dell'isola d'Elba mantenendone le autonomie e soprattutto rispettando le diversità del territorio. Per questo la comunicazione e il marketing sarà la sintesi dei vari festival che ogni comune organizzerà sul territorio". "Ha vinto l'Elba unita – ha commentato Picchi – che ha saputo unire gli sforzi per raggiungere questo risultato". Da segnalare Capodanno a Portoferraio. Sarà lo staff di Radio 105 a scandire il conto alla rovescia il 31 dicembre 2023. Il format scelto dalla direzione artistica famoso per aver fatto ballare tutta l'Italia si chiama "I Love Formentera" capitanato da Paolino di Radio 105 in persona con Paul Zak in consolle ed uno splendido corpo di ballo. Prima dei fuochi si esibirà una band con un format unico e un front man direttamente da Tale e Quale, show di Rai Uno, The Rock Star Show. E' stato inoltre istituito un "premio" rappresentato dall'ape Elvis, evoluzione musicale del simbolo dell'Elba dai tempi di Napoleone. A concorrere saranno i singoli comuni chiamati favorire la realizzazione del concerto più coinvolgente. Nel corso della conferenza stampa è stato trasmesso un videomessaggio di Tony Renis e le immagini degli eventi della stagione 2023.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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olitaly · 2 years
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ilrocketratto · 6 years
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Iscriviti on-line al concorso per rock band!
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diceriadelluntore · 3 years
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Storia Di Musica #213 - Scala & Kolacny Brothers, Dream On, 2004
L’ultima storia di Musica di Febbraio raccontava come un colpo di fortuna, cioè l’aver suonato con David Gilmour ad un matrimonio, abbia aiutato in maniera determinante la carriera degli Unicorn. Anche quella di oggi è una storia che per volare ha avuto un grande colpo di fortuna. Tutto inizia nella prima metà degli anni ‘90 quando in Belgio i fratelli Stijn e Steven Kolacny si laureano al conservatorio. Leggenda vuole che Stijn abbia dovuto fare due volte l’esame di Conduzione d’orchestra. Hanno un’idea davvero particolare: creare un coro di voci femminili per partecipare ai numerosi Festival del genere che si svolgono tra Belgio, Paesi Bassi e Germania. Si formano nel 1996,  coinvolgono nel coro decine di ragazze belghe che chiamano in omaggio al leggendario teatro milanese Scala, partecipano a numerosi concorsi: la loro particolarità è nel repertorio che comprende non solo i classici per coro, ma struggenti reinterpretazioni di grandi brani rock, con Steven al pianoforte e Stijn a guidare le angeliche voci femminili. In uno di questi concorsi, vengono squalificati perchè la canzone che portano, Creep dei Radiohead, viene considerata “dal testo esplicito” (ancora oggi il brano sulle piattaforme digitale ha il bollino “E” di explicit lyrics). Questo più che farli disperare, li impegna ancora di più a continuare su questa strada delle cover di grandi canzoni rock e pop, e le cover saranno il filo comune dei dischi di Marzo di questa rubrica. Nel 2000, quando ormai le voci coinvolte sono oltre 200, vincono il premio come Coro dell’Anno in Belgio. Iniziano una serie di esibizioni in Belgio e Germania, di grande successo, e pubblicano i primi due album: On the Rocks 2002 e Dream On nel 2004. Iniziano a diventare famosi i video delle loro esibizioni su Youtube, non solo per la delicatezza delle esibizioni, ma anche per l’accorata direzione di Stijn, che dai fan inizia a essere chiamato il Voldemort buono, vista una certa somiglianza con il personaggio della saga di Harry Potter. Iniziano ad arrivare segnali di notorietà: i Rammstein, famosa band Neue Deutsche Härte , in un Dvd registra con loro una versione di Engel, una loro cover di una canzone dei MIA, un gruppo punk rock tedesco, Hungriges Herz, diviene sigla di una famosa pubblicità. Ma il colpo di fortuna che anticipavo prima arriva nel 2010, quando per il trailer di The Social Network, il film sulla nascita di Facebook di David Fincher, viene scelta quella versione di Creep che fu il motivo della loro esclusione dal concorso canoro belga. Il successo del film, campione d’incassi mondiale, fa conoscere in tutto il mondo il suono magico del coro. Verranno ripubblicati i primi dischi e nel 2010 esce Circles.  È la ristampa di Dream On che me li fa conoscere. La scaletta comprende 14 brani tutti classici del rock e del pop mondiale, la cui ricostruzione è semplicissima ma estremamente affascinante, e 3 esibizioni live con tre famosi artisti belgi. I brani sono scelti apposta per enfatizzare la bellezza della vocalità corale, accompagnati dalla melodia semplice del pianoforte di Steven, trasformando i brani in veri e propri inni che sanno di sacro, di riflessione e di magia. L’effetto è davvero emozionante per i brani più famosi: Dream On dei Depeche Mode, Under The Bridge dei Red Hot Chili Peppers, Bittersweet Symphony dei Verve, Exit Music (For A Film) dei Radiohead, una meravigliosa versione di With Or Without You degli U2, Perfect Day di Lou Reed. Ma la bellezza pervade anche nelle scelte minori: Don't Break My Heart degli UB40, 21 Things I Want In A Lover di Alanis Morissette, ma anche canzoni davvero inaspettate come Walking After You dei Foo Fighters, Underneath It All dei Nine Inch Nails e una versione davvero simpatica di I Touch Myself delle The Divinyls, un gruppo australiano molto famoso negli anni ‘90 che con questa hit parlò con ironia della masturbazione femminile: Chrissy Amphlett, la cantante, ebbe un tumore, fortunatamente superato, al seno, e si impegnò a cambiare senso alla canzone, che nel 1990 arrivò in Top Ten persino su Billboard negli Stati Uniti, diventando un efficace sprone alla autopalpazione del seno femminile in senso preventivo. C’è anche una versione a cappella del classico spiritual Go Where I Send Thee. Il disco diventerà un successo perchè le loro interpretazioni, prese anche da altri lavori o registrate appositamente, verranno usate in alcune delle maggiori serie tv mondiali: le cover di With Or Without You, Every Breath You Take dei Police, Last Christmas degli Wham e Perfect Day sono state utilizzate per i trailer inglesi della serie televisiva Downton Abbey in varie stagioni, Nothing Else Matters dei Metallica fu usata nella serie Crisis, una spettacolare versione di Górecki dei Lamb (che prende il nome dal secondo movimento della terza sinfonia di Henryk Górecki, usato come campionamento) fu usata in Gotham, The One I Love dei R.E.M per The Good Doctor, la versione di Perfect Day appare persino nell’attesissimo  Spencer di Pablo Larrain, con Kristen Steward nel ruolo di Lady Diana Spencer. E nel 2021 la loro meravigliosa versione di Champagne Supernova degli Oasis è stata usata nell’ultima puntata di Lucifer. Probabilmente quindi è molto probabile che già abbiate ascoltato le delicate ed emozionanti cover di questo progetto unico e singolare nel panorama musicale, che apre un mese di dischi di cover che mi sono impegnato a cercare per farvi fare un viaggio diverso nel mondo della musica.
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tarditardi · 4 years
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MINI Meets Music Contest, l'1 settembre '20 vengono comunicati i finalisti
Meet Music, l'evento che mette insieme professionisti della musica (dj, produttori, addetti ai lavori) e giovani talenti, non vive solo due o tre giorni l'anno. L'appuntamento per l'evento coordinato dal dj producer toscano Luca Guerrieri è per il 28 giugno 2021, ma nel frattempo sui social è nata una community viva e vivace ogni giorno: sul canale MixCloud di Meet Music, ecco i tanti dj set di artisti affermati come Stefano Pain e Ross Roys oppure giovani talenti come Rocky Hayden. Inoltre, l'1 settembre sulla pagina Facebook e sul sito ufficiale di Meet Music, verrano comunicati i finalisti d MINI Meets Music Contest.
Il concorso, aperto ad artisti e gruppi Italiani liberi da contratto discografico o editoriale, mette insieme ogni genere musicale (dance, house, rock, indie, elettronica, folk, reggae, R'n'B, etc.) ed è riservato a giovani artisti solisti o gruppi  (25 anni di età per i solisti, 25 anni di età media per le band).
A chi vince verrà offerto un corso base presso la Mat Academy, la realizzazione di una produzione discografica presso la struttura di Studio1, la pubblicazione della traccia realizzata su una delle nostre etichette Claps Records o DVS records e la stampa in vinile della suddetta registrazione.
https://www.meetmusic.it/mini-meets-music-contest/?fbclid=IwAR2ODOik6yJWa-mzjbqMR6z2zpXb3ZRgIhewWRY0_We1p_6Z4SnrxFqavsU
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a---fire---inside · 6 years
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Io voglio che Ermal mi canti una tarantella, ecco
E adesso lo voglio anch’io. Anzi voglio che Ermal canti una tarantella con Fabrizio al tamburello/chitarra/tutto quello che ci può suonare, ed è subito trash a punti, ovvero:
Metamoro Festival della Taranta! AU
In cui Ermal è italo-albanese ed è nato in una delle comunità Arbereshe pugliesi, studia all’università di Bari, etnomusicologia tra le altre cose, ed è appassionato oltre che di musica in generale anche di tarantelle e suoni tradizionali. 
A Bari si unisce a un gruppo indie-folk, dopotutto indie-etno-tarantella suona un sacco alternativo. 
Fabrizio suona a Roma per i fatti suoi ma ha i cugini in Calabria che quell’estate lo invitano perchè hanno formato una band e gli serve lui assolutamente e lui accetta, solo che si aspetta un gruppo rock, ma vabbè ormai è lì e perchè no, sempre di musica si tratta
E gli piace suonare dal vivo e l’idea di suonare alla Notte della Taranta dove ci sarà più gente che nei soliti pub a Roma gli sembra molto figa
Chi altri suonerà alla Notte della Taranta? Ermal con la sua band. Tra l’altro Ermal è fomentatissimo per questa cosa e competitivissimo, perchè diciamo che è anche una specie di concorso? Ma si, dai, è anche una specie di concorso. Con premio in soldi.
E quindi si ritrovano tutti in Salento
Anzi si ritrovano tutti al bar all’aperto coi tavoli grossi di legno e le panche. E l’occhio dei ragazzi della band di Ermal cade sul viavai di tipe al tavolo accanto, mentre l’occhio di Ermal cade sulla causa del viavai: il tizio tatuato e abbronzato che peraltro ha anche sentito provare precedentemente
La cui voce roca e chitarra elettrica fanno un bel contrasto con la tarantella, System of a Down scansateve proprio. Anche se mancano di professionalità (??cosa Ermal?? cosa??), che fanno pausa sigaretta/birretta/whatever quando gli pare, che ridacchiano mentre suonano e insomma si divertono un sacco e fanno divertire la ggente e non va bene perchè la musica è una cosa importante, ma cosa si credono??
E poi la tarantella calabrese non è bella come quella pugliese, e quello è pure romano, ma andassero al festival dello stornello che qui c’è gente che vuole esibirsi sul serio e quelli gli fregano l’attenzione e ermal è partito come intellettual-esperto-hipster ma ora sta facendo i capricci come un bambino e parla pure a voce alta e il resto della band gli dice zitto, che questi menano, hai visto che facce?
Che poi Fabrizio se ne sta seduto tranquillo a bere e fumare, non è colpa sua se le ragazze gli si avvicinano, anzi lui dopo averci scambiato mezza parola si chiude e chi ci guadagna sono gli altri del gruppo che a forza di chiacchiere capita pure che ci combinano
Lui ha notato il tipo del tavolo accanto, l’ha sentito suonare prima e gli è piaciuto molto quel sound alternativo ma anche etnico e la sua voce angelica, e anche il modo con cui pronuncia certe parole
E poi sul palco Ermal diventa anche più attraente e infatti c’erano parecchie ragazze a sentirli…allora, si dice, sicuramente non lo sta guardando male perchè da quando è arrivato gli hanno offerto di tutto e non solo da bere, e cmq lui ha accettato le birre (rigorosamente Raffo) perchè embè te credo sarebbe scortese rifiutare, ma per il resto ha detto no grazie e quelle se ne sono andate o sono rimaste e hanno fatto amicizia con gli altri, e alla fine ci hanno guadagnato tutti, lui da bere, le tipe e il resto del gruppo compagnia inaspettata 
E quindi immaginando che per Ermal sia stato lo stesso, non capisce se lo sta guardando male o se è una sua impressione perchè è timido, che essendo timido anche lui capirebbe. 
Sono all’aperto ma c’è troppa gente e Fabri si vuole fumare una sigaretta in pace quindi si alza e va verso la spiaggia MA nello stesso momento Ermal sta tornando dal bancone con la birra in mano, perchè lui se la deve pagare, mica come quello scroccone, che poi ce le avrebbe anche lui le fangirls specialmente quando è sul palco, e anzi ce le aveva ma non così generose da offrirgli cose
E siccome sta pensando ad altro guess what happens? Si gira di scatto e urta Fabrizio, rovesciandogli mezza birra addosso
Cazzo, scusa, però anche tu ti potevi scansare, io almeno ero girato e non ti ho visto…in questa AU Ermal è proprio competitivo oh, diciamo che gli girano parecchio in generale e che sta passando un periodaccio? Diciamolo, che Ermal stronzetto senza motivo non ci piace (però ci fa divertire tanto) 
Fabrizio lo guarda male per un attimo ma poi si mette a ridere perchè aò? C’hai torto te e me stai accusando o sò troppo ubbriaco e nun ce sto a capì un cazzo?
Ah, ecco perchè non l’ha evitato. Ed ecco perchè si guarda intorno mezzo stranito. anche Ermal solo che a lui prende la sbronza aggressiva che in questo caso si scioglie davanti alle lentiggini del ragazzo e al suo sorriso e al fatto che non si è minimamente arrabbiato per la birra mentre lui avrebbe preteso che l’altro gli desse la sua maglietta, come minimo. E diciamo che se fosse capitato e Fabri gliel’avesse data e fosse rimasto a torso nudo non gli avrebbe per niente fatto schifo. Oddio ma così ubriaco sta?
Vanno a fumare in spiaggia e si dividono quello che resta della birra. Ermal si scusa di nuovo, stavolta senza accusare, e Fabrizio gli dice che non fa niente, con tutto quello che ha bevuto puzzerà di birra comunque (spoiler: no perché Fabri è l’uomo più profumato del mondo, cit. Ermal) si veste di nero apposta. Ermal allora parte con l’aneddoto di Robert Smith dei Cure che più che darkettone si vestiva sempre di nero a prescindere così non si vedevano le macchie, e finiscono a parlare di musica e scoprono che hanno tanto in comune.
Fabrizio trema un po’ per via dell’aria di mare e la maglietta bagnata che aderisce ai pettorali e gli si vede tutto, capezzoli duri per i brividi compresi. Ermal.exe che ve lo dico a fare
“Hai freddo?” L’altro annuisce. “Mi spiace, è colpa mia…”“T’ho detto che nun fa gnente…però se proprio vuoi farti perdonà…”
Fabrizio abbraccia Ermal stretto stretto. “Così me scaldi un po’…” gli sussurra tra orecchio e collo. Ermal rimane paralizzato per qualche secondo perchè a lui il contatto fisico con gli sconosciuti dà fastidio ma più che altro perchè il contatto con questo sconosciuto non gliene dà affatto, anzi. In fondo non è un vero abbraccio, è una cosa funzionale per combattere il freddo no? E gli deve il favore no? E allora gli stringe le braccia intorno alla schiena e gliele scorre su e giù per scaldarlo meglio, non perchè gli piace sentire quel corpo contro il suo eh
“Grazie” gli dice Fabrizio alzando la testa e fissandolo in modo molto sensuale, anzi fissandogli le labbra, perchè a lui quel ragazzetto pallidino, magro magro e riccio piace parecchio, nonostante il caratterino, anzi anche per il caratterino, che comunque si è sciolto e specialmente si è sciolto dentro il suo abbraccio, e ora gli fissa le labbra asimmetriche e gli occhi grandi e gli sembra proprio di leggerci la stessa cosa che c’è nei suoi e si avvicina
MA! “Fabbrì dove stai??” i suoi cugini sono venuti a cercarlo e lo staccano letteralmente dalle braccia di Ermal, senza accorgersi della tensione. Se ne accorge un’amica loro, chiamiamola Elisa, che in realtà è amica loro da quella sera e si è infilata nel gruppo per suonare qualche tamburello inutile ma più che altro per provarci con Bizio, e si vede dalla forza con cui lo stacca dal tizio pallido, perchè scusa ma tu chi sei? Mettiti in fila ragazzino, e prendi un po’ di sole che siamo al mare. Intanto i cugini si scusano con Ermal, non sapevano che Fabrizio ubriaco diventasse…uh…affettuoso. 
Il giorno dopo Ermal va a vedere il gruppo di Fabrizio che cazzeggia come al solito e gli sale il nervoso perchè la tipa di ieri ora suona il tamburello, e mica si fa entrare la gente così, e mica si sarà messa con Fabrizio? A scanso di rischi si incazza. Quando finisce di suonare lui con la sua band Fabrizio è lì, però, e gli offre una sigaretta. Ermal fa un po’ il sostenuto. Fabri gli fa una battuta sul fatto che stia indossando una t-shirt dei Cure (una a caso) che non fanno proprio tarantella style, e lui non coglie che in realtà è un mezzo complimento perchè gli piace questa cosa, anche perchè lui sta indossando una tshirt dei Metallica e jeans strappati. 
Ma niente, Ermal va in modalità Miccio e gli parte con un ma come ti vesti, gli anni ‘90 sono finiti, ma che è la camicia irlandese legata in vita…Fabrizio non si offende nemmeno, a lui sto ragazzetto incazzoso piace proprio e gli piace stuzzicarlo.
“Ma che te rode er culo?”“Eh? No, che cosa dici!” (Ermal falsone)“Me sarò sbajato allora…” Ermal si sente pure un po’ in colpa perchè questo è proprio gentile oltre che bello. E gli piace anche come invade il suo spazio personale, cosa per cui ucciderebbe chiunque altro. Pensandoci ancora, sono proprio vicini. Ed è giorno. 
E c’é gente. Ad esempio la sua band. Dino ha gli occhi fuori dalle orbite. E qualche tipa di quelle che giravano intorno a Fabrizio. E soprattutto la tipa di ieri, che sta arrivando insieme a un cugino, brandendo il tamburello come un forcone.
“Ermal” gli sussurra all’orecchio e lui vorrebbe sopprimere il brivido ma non ci riesce e non può certo fingere che sia la brezza marina che c’è il sole che spacca le pietre “Te prego nun me dì de no. Resta così. Elisa nun me molla, famme vedé co’ quarcuno è l’unica cosa”
“Ma se ieri ti ha portato via di peso?” Ermal ricorre al sarcasmo perchè se no sviene, perchè Fabrizio gli ha messo un braccio intorno al collo e la testa appoggiata tra collo e orecchio e la sua voce roca e sensuale non dovrebbe fargli questo effetto. E quindi oltre al sarcasmo serve anche un po’ di pedanteria “E mi sembra assurdo non parlarle chiaramente. E poi perchè proprio io, non puoi fare questa scena con-?”
“Non posso fare questa scena con la persona che preferisco?” Fabrizio lo interrompe, ridacchiando sulla sua pelle. Una voce femminile lo sta chiaramente chiamando, seguita da una voce maschile che dice cose in calabrese. 
“Scusa adesso, ma siccome quella nun s’arrende facilmente te devo chiedere di aiutarmi ancora. Segui i miei movimenti, fai un passo indietro, un altro, leggermente a sinistra, ecco, bravo, grazie ricciolé, me stai a salvà la vita”. In tutto ciò Fabrizio gli ha affondato le mani nei ricci e lo sta spingendo, delicatamente, col corpo, fino a che la schiena di Ermal non tocca uno dei pali di supporto del piccolo palco. Ermal.exe si è bloccato quando quello gli ha iniziato a massaggiare la testa, si sveglia solo quando si ritrova bloccato tra qualcosa e qualcuno.
“Sei bravo a obbedire te eh?” Scherza Fabrizio e non l’avesse mai fatto perchè Ermal sta per dargli un pugno che se lo ricorderà per sempre, ma tra loro non c’è abbastanza spazio e comunque Fabrizio gli prende il polso e gli mette la mano sul suo petto. Ermal.exe dite?
“Sei un coglione” però glielo dice, perchè anche se la sua mano resta sul petto dell’altro e dovrebbe restare almeno ferma ma una mezza carezza gli è scappata, ha pur sempre un orgoglio, anche se Fabrizio sembra ignorarlo completamente
“Scusami, è che mi sembri sulla mia stessa lunghezza d’onda…in ogni senso” e mentre lo dice lo guarda di nuovo con quegli occhi un po’ timidi ma anche determinati, “e non mi capita mai capito?” (qui Fabri ha deciso di sfoggiare il suo migliore italiano) E non pensare che ti voglio mancare di rispetto perchè non è così! E’ che ‘sta scema non mi molla, e a casa mia non sono mai libero di fare niente perchè mi vedono come un fallito che sbaglia tutto, e sono sempre incazzato, e non mi pareva vero di cambiare aria per un po’ capito? E ti ho visto tutto incazzato e mi dispiaceva perchè sei così bravo e volevo diventà amico tuo, anche se mi sa che ti stavo sur cazzo…poi vabbè le cose sò andate anche mejo…” e qui Fabrizio finalmente fa una pausa per respirare, praticamente non ha mai parlato tanto in vita sua
“Statt citt”“Che?”“E’ dietro di te..la tipa. Se continui a parlare ti sgama”
Fabrizio.exe perchè Ermal prende la situazione in mano, furbetto, e lo bacia. E’ un contatto casto, ma che ripetono più volte e ogni volta aprono le labbra un po’ di più. Con la colonna sonora di tarantella suonata da qualcun altro, e voce incazzata di Elisa che ma insomma, poteva dirlo subito, ma scusa cugginoTM non me lo potevi dire?
Comunque, c’è gente e non sono da soli, quindi ognuno segue il proprio gruppo. prima di separarsi però, Ermal e Fabrizio si tengono per mano un momento, e quando se ne stanno andando si girano di sottecchi per guardare l’altro, come due scemi incredibilmente cheesy.
La sera entrambi i gruppi sono in spiaggia a suonare le loro tarantelle, e prima stanno per fatti loro, perchè Ermal competitivo non si addolcisce nemmeno quando vede Fabrizio bellissimo con una tshirt con le maniche tagliate e jeans strappati fascianti, la chitarra in mano e nessuna ragazza attaccata addosso. 
Però dopo un po’ che provano decide che è abbastanza, e che studiare il nemico è una cosa assolutamente lecita, come lo è piombare in mezzo a Fabrizio e i cugini e una cosa tira l’altra, e una birra tira l’altra, che gli animi si scaldano e da una parte i cugini calabresi ubriachi dall’altra la band di Ermal che sembrava essere formata da gente tranquilla ma evidentemente ci sbagliavamo, si trovano a discutere su quale tarantella sia meglio, se pugliese o calabrese, e i cugini di Fabrizio attaccano con “la pizzica è overrated, mò perchè va di moda tutti ci stanno in fissa ma che palle” e gli altri che diventano furiosi perchè “noi.non.facciamo.pizzica.salentina.noi.facciamo.tarantella.pugliese.o.soete.sordi?” e potrebbero finirla lì perchè chiaramente ce l’hanno tutti con un nemico comune aka pizzica salentina, ma l’alcol ha fomentato gli animi
In realtà oltre all’alcol è stata Elisa che in questa AU è una villain, ho appena deciso, perchè vuole vendicarsi di Fabrizio ma anche di Ermal, la cattivona intrigante, e non c’è logica in questo ma non ci interessa.
Intanto Ermal e Fabrizio sono seduti un po’ in disparte a suonare e cantare insieme ma in realtà si scambiano sguardi e mentre parlano e si raccontano le loro vite, si sfiorano la mano di continuo. E il ginocchio. E la coscia. E insomma è il momento di stare un po’ da soli no?
E invece devono mettersi in mezzo per separare quei mattacchioni rissosi. Che una volta staccati a forza si continuano a minacciare e giurano di vincere la gara e fargli vedere qual è la vera tarantella.
Proprio ora che Ermal è diventato meno aggressivo. E infatti appena cerca di farli ragionare viene cacciato dalla band. 
Guarda caso anche Fabrizio è stato cacciato. Anzi lui è stato anche cacciato dalla loro camera, almeno Ermal ha ancora una la sua, per fortuna, perchè il compagno di stanza ha deciso di trasferirsi lontano dal traditore. O da qualche tipa random.
Che ve lo dico a fare, mentre Fabrizio è proprio wtf? Ermal è incazzato nero, perchè è lui quello che vuole vincere. E si sente tradito dai suoi amici e poi ci contava su quei soldi del premio, e sta lì a straparlare di quello che ci doveva fare e a imprecare in barese contro quei traditori maledetti. 
Ad un certo punto sente due braccia forti e un corpo caldo che lo abbracciano da dietro e gli cercano di infondere calma. “Tranquillo, vedi che la risolviamo sta cosa” e prima che Ermal parli, lo gira verso di sé e lo bacia, un bacio intenso e lungo che si interrompe solo per respirare. “Suoneremo io e te, e ti giuro che ti farò vincere” e mentre parla Fabrizio ha le fiamme della determinazione negli occhi, come negli anime.
Passano il giorno successivo a provare. All’inizio non sanno bene cosa fare perchè Fabrizio non ha esperienza di tarantella, ma è una specie di jolly perchè suona rock e ha delle forti opinioni politiche e parla romano (??) ed è bbbono, e soprattutto gli infonde coraggio e voglia di vendicarsi non bucando le ruote della sua vecchia band ma sul palco. 
E questo gli fa ricordare non solo che lui è un esperto di tarantella non solo da suonare ma anche a livello storico e culturale, ma soprattutto che lui ha l’arma segreta: la tarantella Arbereshe, quella di sua nonna e che nessun altro suona, e gli vengono in mente mille melodie e suoni della sua infanzia nella sua lingua madre. Una delle due dato che è bilingue
E intanto Fabrizio con la chitarra, il tamburello, e millemila cose tanto chi guarda quante mani ha effettivamente accompagna Ermal e 1) si rende conto di avere un language kink 2) si rende conto che vuole proteggere e vedere felice questo ricciolino pallido che non si sa per quale motivo sono al mare ma non è abbronzato. sarà che la mattina dormono e provano e nessuno va in spiaggia? that’s it.
Il giorno, anzi la Notte della Taranta sono tutti ubriachi dopo 5 minuti che hanno iniziato a suonare le prime band, e nonostante il clima di relax e divertimento che c’è per tutti, 3 gruppi sono in guerra tra loro. 
Prima suonano i calabresi, con la partecipazione di Elisa stile Elettra Lamborghini. Meh. Poi tocca agli ex compagni di Ermal che tecnicamente sono bravi, ma meh. Poi suonano millemila gruppi di pizzica e taranta rap e un sacco di altre cose e poi tocca a Ermal e Fabrizio che vengono fischiati da qualche amico delle vecchie band ma loro tirano dritto e appena salgono sul palco e suonano un misto di tarantella, rock e indie in italiano e albanese, a due voci una melodica e una graffiante, si capisce subito che non c’è gara. Anche per il modo in cui si guardano, o si toccano mentre suonano, o si abbracciano a fine concerto.
E vincono, alla faccia di tutti. Anche delle vecchie band che si scusano ma loro ormai li hanno perdonati perchè è stato molto meglio così, la musica li ha avvicinati. 
“ah menomale perchè ci sarebbe un problema…non c’è posto per Fabrizio in macchina, sai io ed Elisa stiamo insieme adesso…” fa un cugino. Per fortuna che Ermal avrà pure perdonato gli ex compagni ma erano venuti con 2 macchine e una era la sua, quindi ciaone raga, voi vi mettete tutti nell’altra che io devo accompagnare Bizio.
Bizio?
Accompagnare? Dove esattamente?
E siccome Bizio non ha granchè per cui tornare a Roma né dai cugini, decide di seguire Ermal che per l’estate deve tornare a casa nel paese dove stanno la madre e la nonna. E siccome Bizio ha praticamente solo la sua parte del premio e un sacca con la sua roba, non è il caso di fargli spendere soldi poverino, e dato che suo fratello è in giro per l’Europa con lo zaino, lui ha giusto una camera libera.
Tra l’altro a Ermal è andata bene che erano solo in 2, se no avrebbe dovuto dividersi il premio con altri 4
Momento diabete: Il giorno dopo, quando Ermal si sveglia tardi e non trova Fabrizio e per un attimo pensa di aver sognato tutto e che uno così bello e buono e dolce e forte non possa esistere, sente delle voci in cucina e lo trova con la madre e la nonna a fare le orecchiette, mentre la madre gli diceche ha capito che è speciale perchè Ermal non porta nessuno a casa, ed è contenta che sia lui e non qualcun altro perchè ha notato come guarda suo figlio, che è tanto coraggioso e forte ma ha bisogno anche lui di protezione. E Fabrizio, invece di spaventarsi perchè si conoscono da pochissimo ecc ecc, le dice che ha bisogno di un lavoro allora, che mica può proteggere suo figlio se gli scrocca vitto e alloggio, e entra in scena la nonna per dire che al fornaio-tarallificio in piazza cercano un ragazzo e che può mettere una buona parola per lui, dato che compra il pane da loro da millemila anni.
E dell’Ermal brontolone e di cattivo umore che c’era prima non c’è più traccia quando entra in cucina e abbraccia Fabrizio così forte da tirarlo su e non farlo respirare♥
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madeinpop · 6 years
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Made In PoP™ ǁ eventi Rock in Veneto dal 28 Febbraio al 6 Marzo 2019 ǁ stagione 16 ǁ
Ciao Made-In-PoPpers, siamo agli sgoccioli, se avete una band, se siete cantautor*, iscrivetevi alle selezione dell' AREZZO WAVE Love Festival per il VENETO. https://www.arezzowave.com/concorso-arezzo-wave-band-2019/ CHECcO & LoRIS «Sostenete la Musica, Andate ai Concerti» ► Made In PoP segnala ◄ ᴥᴥᴥ SABATO 2 MARZO ᴥᴥᴥ VINILE Club via Capitano Alessio 92 ROSÀ (Vi) ᴥᴥᴥ LAST NITE Party torna e sgancia la bomba ospitando sul palco del Vinile i grandiosi DOWNTOWN BOYS (garage/punk/HC da Providence-RI- su SUBPOP Records) + i nostri bellissimi BRUUNO post-hardcore. dopo djset folgoranti e spaccaginocchia con CASTE / ORDINARY NOISE / CHECcO MERDeZ (LAMETTE). https://www.facebook.com/events/361818257729861/ ► SETTIMANA ◄ ► GIOVEDÌ 28 Febbraio ᴥ CA'SANA Cibo Arte Cultura via SS. Fabiano Sebastiano 13 PADOVA rock blues psychedelico per CABOOSE terzetto italico di stanza a Berlino. ᴥ HOCH HOLLE via S.Andrea PADERNO del Grappa (Tv) il cantautorato multicolore di JOE SANKETTI. ᴥ Biblioteca CIVICA piazza IV Novembre 48 MARTELLAGO (Ve) dalle 21 ultima data della rassegna "Volumi Sonici", con il progetto voodoo-blues dell'ottimo Mr.WOB e la sua band the CANES. ᴥ Osteria da FILO calle Tentor 1539 Santacroce VENEZIA dalle 19 Giovedì Grasso carnevalesco con gli accattivanti AL & JAY and the STONE CRAZY blues miscelato a reggae, funk e altro ancora. ᴥ Osteria Dai KANKARI via Fossa Donne 93 MARANO di Mira (Ve) concerto ridotto ed accomodante per DIPLOMATICO & il Collettivo NINCO NANCO. ᴥ POMOMERO osteria creativa via Castelletto 84 MAROSTICA (Vi) dal Belgio la rock pop per ELECTRIC CHÂTEAU progetto nato come one/man/bad e divenuto band vera a proprio. ► VENERDÌ 1° Marzo ᴥ BRENTA WAVE via Piave FONTANIVA (Pd) primo festival dell'anno, all'interno della sagra, si parte con il reggae degli EARTH BEAT MOVEMENT + soundsystem Bom Chilom. ᴥ BISTROCK via Rometta 13/L San MARTINO di Lupari (Pd) serata Dischi Soviet con il trio DON RODRIGUEZ, power rock, che presenterà i brani del nuovo disco. ᴥ GRIND HOUSE via Longhin 37 PADOVA in collaborazione con Padova Estrema live death/thrash con le band CHRONIC HATE, GRIND ZERO (Co) HORDER e i locals DETONATION BOULEVARD. ᴥ SPIKIZY via Zuccherificio 41 BADIA Polesine (Ro) carnevare rockabilly con il live per The MOGGIES e formidabili djset per LUKINO UNGAWA e MAT the CAT. ᴥ EDEN Cafè via XV Luglio TREVISO rock fuso con il jazz altamente energetico per i ROOTS ON BOOTS. ᴥ OUTSIDER Pub via S.Cassiano 72 QUINTO di Treviso (Tv) sul palco salirà REDY MIK e i suoi GROOVERS. ᴥ HOME Rock Bar via Fonderia 73 TREVISO sarà qui CYBORG ZERO power blues duo nato dalle ceneri dei Cyborgs. ᴥ LIGHTHOUSE Pub via Noalese Sud 2 NOALE (Ve) dal Texas arrivano Keegan Mc INROE & Matt TEDDER tra blues folk e country. ᴥ ARGO16 via delle Industrie 27 parco tecnologico VEGA MARGHERA (Ve) sesto appuntamento Voci Sparse alla scoperta della scena underground, presentazione disco per i MDM, poi EAST SUNSET e DIPLOMATICO & il Collettivo NINCO NANCO. ᴥ Circolo MESA via L.Da Vinci 50 ALTE di Montecchio Maggiore (Vi) un tranquillo venerdì punk/hardcore con le band RESET CLAN (Vr) DEFINITE (Go) e OSSACAVE (To) ᴥ PIKA Future Club via Salisburgo 10c VERONA intensa serata hardcore con gli storici e leggendari RAW POWER, con loro anche ROUND7, EGOCIDE e ANGOSSA. ᴥ Bar the BROTHERS via Olimpia GREZZANA (Vr) dalla Lessinia con furore i TIME TO ROCK, presenteranno il loro ultimo disco "From Fire" hardrock. ᴥ Colorificio KROEN via Pacinotti 19 Zai VERONA in collaborazione con HERØ Booking un'intensa serata con i live per SUNPOCRISY (postprogr/BS) NORTHWOODS (noisecore/PG) VESPERTINA (funeral pop/PG) e i gli enormi STORM{O}. ► SABATO 2 Marzo ᴥ ALTROQUANDO Osteria Musicale via Corniani 32 SANT'ALBERTO di Zero Branco (Tv) grande evento THREE BLACKBIRDS con protagonista il raffinato cantautore PAOLO BENVEGNÙ, già leader degli Scisma, in apertura l'eroe locale Tommaso MANTELLI in versione acustica. ᴥ BRENTA WAVE via Piave FONTANIVA (Pd) seconda serata del festival con INDIANIZER psych tropical beat, in apertura gli ottimi GRAPPA, a seguire djset Wet Hot Rookies. ᴥ GOTO STORTO via Villanova 8a TREBASELEGHE (Pd) alternative rock per i BOOK of MIRRORS. ᴥ BAHNOHF Live via Sant'Antonio 34 MONTAGNANA (Pd) in collaborazione con HERØ Booking presentazione disco per i WRONG WAY TO DIE metalcore, ad accompagnarli PROSPECTIVE e SEVENTH OAR. ᴥ AE ROSE via Battisti MARSANGO di Campo San Martino (Pd) i Fuochi di Amon Din organizza i live per le band BUNKER 66 (Messina) BARBARIAN (Toscana) e CHILDREN of the VOID (Ferrara). ᴥ Circolo NADIR piazza Gasparotto 10 PADOVA un viaggio tra musica elettronica, acustica ed improvvisata per I SORDI progetto dei fratelli Nicolin. ᴥ Cso PEDRO via Ticino 5 PADOVA tappa patavina per la presentazione del nuovo disco per i TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, in apertura PISSED LANE, djset Momostock. ᴥ SAN LEONARDO Libreria Universitaria piazza S.Maria Battuti 16 TREVISO dalle 18:30 concerto chitarra acustica in solo, con qualche pedale e un pochino di elettronica per CHRISTY DORAN, grande chitarrista irlandese. ᴥ BRITANNIA Pub via Crico 29 FOSSALUNGA di Vedelago (Tv) serata alternativa rock metallosa con i WELKIN (Tv) e BLARING SILENCE (Ve). ᴥ NASTY BOYS via Pellicciao 4 TREVISO diverte garage rock'n'roll per I GILET con cantato in italiano che presentano il nuovo disco, al pomeriggio showcase all' INDIE Records Store via Inferiore 31 TREVISO. ᴥ KRACH Club via Madonna 3 MONASTIER (Tv) festa per il primo compleanno del locale con le band LOSTAIR metal/VI LOUWIPER stoner/TV e SCYTHER thrash/PD-VE. ᴥ CLUB 27 via Romanina 29 CASTELFRANCO Veneto (Tv) carnevale rockabilly con il trio POSITIVA vintage revisited. ᴥ LIGHTHOUSE Pub via Noalese Sud 2 NOALE (Ve) ritorno live in showcase acustico per i BLOODY MILLIONARIE roots rock. ᴥ ARGO16 via delle Industrie 27 parco tecnologico VEGA MARGHERA (Ve) carnevale hardrock/metal/hardcore con ben quattro band, PERFECT FIT, HELL'n'THEN, BRAIN of MAGGOTe NV CIRCLE. ᴥ GATTO ROSSO via Forte Marghera 30 MESTRE a Forte Marghera si celebra la tradizione con il BATI MARSO, suoneranno I GONDOLIERI. ᴥ ORVETT Space via Vittoria 75 MUSSOLENTE (Vi) quelli di UGLYDOGS Aps mettono a segno un altro grande colpo ospitando una delle quattro date italiane del tour di GRANT LEE PHILLIPS impegnato in un unplugged solitario, fondatore di Grnat Lee Buffalo, in apertura i padroni di casa ONCEwereSIXTY. ᴥ Bar COMPANY via Are SANDRIGO (Vi) release party per I PROMESSI SPOLPI punk rock alla vecchia. ᴥ Bar ASTRA contrà Barche 14 VICENZA rock blues psychedelico per CABOOSE terzetto italico di stanza a Berlino. ᴥ BOCCIODROMO via A.Rossi 198 VICENZA in collaborazione con HERØ Booking saranno qui stasera i JASPERS (la band di Quelli che del Calcio), con loro The LIZARDS'INVASION e i REESE. ► DOMENICA 3 Marzo ᴥ PUNKY REGGAE Pub via Barbarigo 15 LIEDOLO di S.Zenone degli Ezzelini (Tv) dalle 17:00 aperitivo punk'n'roll con le band SHITTY LIFE (Pr/Tn) e i locals CUORE MATTO. ᴥ INDIE Records Shop via Inferiore 31 TREVISO dalle 17:30 presentazione in negozio del nuovo disco "Doom Spring" per il grande CONNY OCHS che eseguirà anche qualche brano in acustico. ᴥ Studio 33 GIRI via IX Strada 21 Z.Industriale FOSSÒ (Ve) dalle 18 doppio concerto carnevalesco per i VOLUME 33 (band dello studio) e per LES MANOVELLES che presentano il disco nuovo. ᴥ Cso DJANGO via Monterumici 11 TREVISO presso l'osteria Mandragora SISMA mvmnt presenta i veneziani DENOISE con il cantante Bruno Sponchia. ᴥ BOCCIODROMO via A.Rossi 198 VICENZA dalle 18:30 appuntamento intimo ed acustico "Tiny Desk" con protagonista la giovane cantautrice MARION MORODER. ᴥ OTTO & MEZZO Cafè piazza Prandina 9 S.PIETRO in GÙ (Pd) aperitivo organizzato da Sorry MoM, che festeggia il proprio boss, con due acustici: JOE KEDDA e gli ARCANA OPERA. ᴥ KRACH Club via Madonna 3 MONASTIER (Tv) dalle 19 aperitivo con presentazione nuovo disco per GLINCOLTI (Go DOwn Records) rock progressive ed acido, in apertura ROCKERS's GUITAR. ᴥ Osteria AL CASTELLO via Rossi A. 15 CHIUPPANO (Vi) dalle 19 aperitivo con i giovani genovesi SAAM emo/posthardcore. ᴥ CA'SANA Cibo Arte Cultura via SS. Fabiano Sebastiano 13 PADOVA dopo cena jazz con il duo formato dai grandi Giulio CAMPAGNOLO e Gioele PAGLIACCIA che incontra Riccardo DI VINCI. ᴥ DUMP galleria Bailo TREVISO dopo la presentazione pomeridiana all'Indie, si terrà qui il concerto vero e proprio di CONNY OCHS cantautore dark folk. ► LUNEDÌ 4 Marzo ᴥ non serve che vi mascheriate, indossate maschere ogni giorno. ► MARTEDÌ 5 Marzo ᴥ LIGHTHOUSE Pub via Noalese Sud 2 NOALE (Ve) grasso martedì al faro, suoneranno i francesi STONE CAVALLI post-punk-wave duo da Grenoble. ᴥ Circolo NADIR piazza Gasparotto 10 PADOVA passa per la città patavina il tour di tre artisti svedesi, MAG one/woman/orchestra  poi LAUGHING EYE ovvero Hanna Östrergen a chiudere i fesetggimanti del martedì grasso DJ KOLONI. ᴥ Osteria AL CASTELLO via Rossi A. 15 CHIUPPANO (Vi) raduno mensile del collettivo di polistrumentisti delle RAINY VALLEY Sessions, aperto il palco anche a jam session. ► MERCOLEDÌ 6 Marzo ᴥ SHERWOOD OPEN LIVE vicolo Pontecorvo 1a PADOVA vinelli, cicchetti, birre artigianali e concerto per MAGGIORE cantautorato indiepop. • https://telegram.me/madeinpop/ • https://www.facebook.com/Shyrec/ • https://www.facebook.com/threeblackbirdsfree/ • https://www.facebook.com/NewsletterMadeinpop/ • http://shyrec.bandcamp.com/
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musicletter · 2 years
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Rock Contest 2022. Iscrizioni fino al 19 settembre
Al via le iscrizioni al Rock Contest 2022, concorso nazionale musicale per band e musicisti emergenti che da 35 anni pone l’attenzione sulle nuove tendenze sonore, scopre i suoi protagonisti e fornisce tantissime opportunità concrete per un avanzamento del proprio percorso artistico e professionale. Il Rock Contest è aperto a tutti i generi musicali (rock, indie, elettronica, folk, dream pop,…
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micro961 · 6 months
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Danilo Merope - Il nuovo singolo “La Gigante Blu”
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Il brano dell’artista sugli stores digitali e nelle radio
“La Gigante Blu” è il nuovo singolo del poliedrico musicista e cantautore Danilo Merope, sui principali stores digitali e dal 15 marzo nelle radio in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti di tendenza che evidenziano una forte personalità dell’artista, figlia di una maturità artistica ormai raggiunta e ben strutturata. Melodie vincenti che entrano in testa sin dal prima ascolto, sui cui scivola l’interpretazione vocale di Danilo che dona al tutto un forte impatto emotivo. È il tema della ricerca del significato più profondo dell’amore, che costituisce il leitmotiv principale di questa canzone, ovvero l’uomo che si spinge oltre i confini dell’universo, per cercare di capire cosa ci sia dietro a questo sentimento, che è così forte e puro, che trascende lo spazio e il tempo, che lo fa sentire così inebriato, perché capace di smuove tutta la propria esistenza. Si fa riferimento poi anche all’aspetto ambientale e climatico che riguarda tutt’oggi il nostro pianeta, di cui dovremmo averne molta più cura, visti anche i recenti disastri climatici; questa canzone come un monito, per la specie umana, la quale si dovrebbe interrogare su quanto sia importante dare rispetto alla propria casa natale, e non sfruttarla senza limite; dato che se un giorno, sul punto di spegnersi, dovessimo trovarne un'altra, risulterebbe un’impresa colossale, senza nessuna garanzia di successo, e potremmo cosi perdere le nostre origini e il nostro vissuto per sempre.
Storia dell’artista
Danilo Merope, cantautore di Macerata, classe 1982, inizia a comporre musica già in tenera età, approcciandosi a diversi generi musicali, dal pop al blues ma anche generi più d’impatto come il rock e il punk, già all’età di 14 anni partecipa a diversi concorsi in Italia dove riesce a farsi notare sia come compositore di brani inediti che come arrangiatore di brani cover e infatti nel 2000 vince il premio della critica al concorso Voci Nuove itinerante in tutta Italia, patrocinato da importanti direttori d’orchestra di Sanremo ed esperti del settore. Ne seguono poi svariati live lungo tutta la penisola ma anche all’estero in Europa e anche in America, dove riesce ad avere un buon seguito con la sua band rock. Nel 2023 inizia questo nuovo percorso sempre di brani inediti interamente dedicato alla memoria di suo fratello scomparso qualche anno prima. Le canzoni variano da sonorità più rock al blues passando per il genere più leggero acustico e ballad; trattano temi legati al futuro del pianeta e cambiamento climatico in un’interazione costante con l’universo che ci circonda, dove forse un giorno saremmo costretti a trovare una nuova casa. E poi la continua ricerca del significato più profondo dell’amore come essenza quantificabile, capace di trascendere lo spazio-tempo e in ultimo anche temi attuali, come discriminazione delle minoranze e omofobia; e il tema indissolubile del ricordo.
YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=3n68q_qiQzg
Instagram: https://www.instagram.com/danilo_merope/
SoundCloud: https://soundcloud.com/user-123864390
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/album/4qB0sqRitE3CNcNF4PvUZN?si=ssERYmRfTWmB7YZz6PVb7w
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senzabarcode · 6 years
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Roberto Maccaroni si racconta in una lunga intervista, dalla prima band formata da ragazzo, fino ai grandi palchi condivisi con Fabrizio Moro.
La musica è passione, è qualcosa che non si sceglie. Una necessità. E ce lo dimostra anche la storia di Roberto Maccaroni, artista romano, cantautore e chitarrista. I più lo conoscono come chitarrista di Fabrizio Moro, ma Roberto ha alle spalle una lunga gavetta, tanti sacrifici e un progetto artistico tutto suo, con una sua band, gli Strani Giorni, che ha annunciato nuove date proprio in questi giorni.
“Sono arrivato a questa band dopo tanti esperimenti e tante altre situazioni con altri gruppi.” Racconta Roberto Maccaroni. “Ho comprato la mia prima chitarra elettrica che avevo 16 anni, ho iniziato davvero presto. E iniziai dopo essere stato a vedere un concerto dei Cure, al PalaEur. Proprio quella sera decisi che anche io avrei voluto scrivere canzoni e avere una band. E che avrei voluto calcare quel palco. Qui c’è anche un sogno realizzato, perché molti anni dopo, proprio insieme a Fabrizio, sono riuscito a suonare sopra a quel palco. Quindi, come ti dicevo, proprio dopo quel concerto andai a comprare la mia prima chitarra e tramite un annuncio trovai delle persone per iniziare a suonare.”
La determinazione, la passione, e soprattutto il talento, iniziano così a scrivere la storia musicale di Roberto Maccaroni
“Iniziammo nei garage, nei pub, nelle sale prove con cover dei Cure, ma non solo. Fin dall’inizio eravamo atipici, perché suonavamo già dei pezzi nostri. Avevo tanta voglia di scrivere, anche se mi vergognavo a cantare. Ho cambiato varie formazioni, fino a quando non ho conosciuto Daniele Teodorani.”
Teodorani attualmente si occupa della produzione di Fabrizio Moro, ed è una persona molto importante nel percorso artistico di Roberto Maccaroni. “Con Daniele, polistrumentista, c’è stato subito un bel feeling. Avevamo un’idea comune della musica e dei progetti che volevamo realizzare insieme. Insieme a lui sono nati gli Strani Giorni. All’inizio eravamo in quattro. Insieme a noi, oltre al bassista Stefano Proietti, c’era anche un altro chitarrista, Fabio Massacesi, che davvero per me è come un fratello. Le nostre strade artistiche si sono divise, perché lui voleva sperimentare un altro genere, ma ci vediamo ancora più di prima. Ci aiutiamo molto e ci sosteniamo, ed è molto bello.”
Un sodalizio quello dei membri degli Strani Giorni che porta subito i suoi frutti nei concorsi in cui decidono di cimentarsi dopo un periodo di prove intense. “La cosa particolare è che dopo tante prove, e una decina di brani inediti, non avevamo ancora il nome, che di solito è la prima cosa che viene decisa in una band. Tutto nacque quando dovevamo iscriverci ad un concorso di Castelverde, e davanti ad una birra ci rendiamo conto che non sapevamo con quale nome segnarci.” Dopo una serie di idee improbabili, Roberto ha un’intuizione e dice “Strani Giorni”. Suonava bene, e al mattino dopo suonava ancora meglio. Nacque così questa band fortunata, che al quel concorso di Castelverde vince il primo premio e il premio della critica. Seguono il Pigro Festival, dedicato ad Ivan Graziani, il Festival di Sulmona, e molti altri concorsi in giro per l’Italia, dove Roberto Maccaroni e i suoi ragazzi raccolgono premi e consensi.
Esce così Un passo avanti, il loro primo cd, che segna l’inizio della collaborazione con Fabrizio Moro
“Daniele, quando era bambino, conobbe Fabrizio. I loro padri comprarono due terreni adiacenti, ed entrambi costruivano una casa per il futuro. Il sabato e la domenica andavano a mettere i blocchetti e si portavano i loro figli che hanno fatto così amicizia. I due ragazzi nel tempo si sono avvicinati alla musica. Daniele ha suonato anche la batteria per vari anni con Fabrizio.” Ecco quindi che nel 2007, l’anno in cui Fabrizio Moro vince Sanremo nella sezione giovani proposte con Pensa, gli Strani Giorni iniziano ad aprire le date del suo tour. “Il battesimo di fuoco fu a Roma Rock, un concerto a Capannelle che non dimenticherò mai. Ricordo la nostra incoscienza, perché avevamo tanta esperienza nei locali, ma non in palchi così grandi e con tutta quella gente. Non sapevamo nemmeno come impostare la scaletta.
Fabrizio ci diede tanta libertà. Lui non è geloso, non teme il confronto, anzi, è un generoso
Ci diede molto spazio, suonammo otto pezzi.” Fu il primo di una lunga serie di concerti in giro per l’Italia. Un sodalizio durato tre anni. Dopo Un Passo Avanti, al basso è arrivato Patrizio Placidi, ed è uscito il secondo lavoro del gruppo, L’invisibile spazio, un concept album. “Le varie canzoni sono come dei capitoli consecutivi che vanno a sviscerare un argomento. L’argomento che abbiamo scelto è L’Essenziale è invisibile agli occhi. Un concetto contenuto ne Il Piccolo Principe. Abbiamo lavorato molto anche alla copertina con Silvia Verzilli, un’artista molto brava e camaleontica, che è riuscita a trasferire il concetto di essenzialità anche nella grafica.” Il disco contiene La Speranza, uno dei brani a cui il gruppo è maggiormente legato.
“Per questa canzone abbiamo collaborato con Fabrizio nella realizzazione degli arrangiamenti – continua Roberto – gli piacque molto quel pezzo. Venne un paio di volte in sala per darci dei consigli e sistemare alcune cose. Lui era più esperto ed aveva già fatto dischi di serie A. Fu molto bello lavorare con lui, mise anche dei cori. Lì si è stretto anche di più il rapporto con Fabrizio, siamo cominciati ad entrare più in intimità. Collaborare su una canzone è una cosa molto personale. Per farci mettere le mani a qualcuno ti devi fidare, e inizia a diventare una persona molto vicina a te.” L’invisibile spazio è un album a cui Roberto Maccaroni è davvero molto legato, e per cui sono stati realizzati ben quattro videoclip. Un lavoro accurato e appassionato.
Sicuramente l’inizio della collaborazione come chitarrista di Fabrizio Moro ha stravolto tutti gli equilibri e i tempi, non solo della band, ma anche e soprattutto di Roberto
Quello che era un secondo lavoro, la musica appunto, è diventato il mestiere principale e totalizzante. Il chitarrista infatti lavorava in Rai, per una cooperativa che collaborava con UnoMattina. Un’occupazione che male si accorda con la vita del musicista che va spesso a dormire tardissimo. “La mia vita e quella di Daniele in questi ultimi anni si è un po’ sconvolta. Siamo stati impegnati e abbiamo un po’ allentato con la band e per dedicarci al progetto di Fabrizio. Ho avuto il privilegio di essere coinvolto da lui anche a livello autorale, quindi per me è stata una grossa fortuna e una grossa soddisfazione. Appena sono entrato Fabrizio doveva finire di scrivere Pace. Mancavano due o tre brani per ultimare il disco.”
“Decise di affittare una baita sul Lago di Trevignano e invitò noi della band ad andare ogni volta che volevamo, per passare le giornate insieme e magari scrivere qualche brano. Io ero quello più libero di tutti, perché avevo scelto lasciare il lavoro, e non mi sembrò vero di avere questa possibilità. La cosa più importante per me era conoscerlo e portare tutto il rapporto al livello umano. Tutta la complicità che poi vedi sul palco, l’unione che c’è, nasce proprio da queste piccole cose, dallo stare insieme.” Fu proprio in uno dei momenti passati insieme in quella baita che nacque L’Essenza, uno dei pezzi di Pace.
Un brano scritto di getto: “una facilità di scrittura che ho visto davvero a pochi autori” ci racconta Roberto
Nello stesso modo nacque Intanto. Due pezzi, due magie, come ama definirle Maccaroni. “La cosa più bella di quelle giornate, che non dimenticherò mai, fu vivere la quotidianità con Fabrizio.” Piccole cose, un thè insieme, la spesa, il cucinare, la musica condivisa. Semplici dettagli che uniscono davvero le persone e le fanno sentire più intime e meno bisognose di indossare protezioni e sovrastrutture. Forse anche per questo Pace è un album molto maturo, non solo nei testi, ma anche negli arrangiamenti. “Al di là dei pezzi, che hanno tutti un filo conduttore e sono tutti molto belli – spiega Roberto – credo che questa maturità nel sound sia anche frutto nostro. Quando lui ha scelto di cambiare alcuni elementi della band, lo ha fatto non per un discorso di avvicendamento tecnico, ma proprio di sound, per un approccio meno da musicista e più da compositore. Ha voluto che lo stile di ognuno di noi contaminasse il suo.”
“Fabrizio ci ha scelto ed è stato un leader carismatico. Ci ha dato carta bianca, facendoci tirare fuori la nostra personalità”
Un’unione che traspare ed è evidente sul palco, dove Fabrizio Moro non sembra un solista, ma piuttosto il front man di una band. “Sono contento che arrivi questa cosa alle persone, perché era proprio il nostro intento. Quando ti senti coinvolto in un progetto quella che viene fuori è proprio l’unione di anime e di idee. Si è creata una bella alchimia a livello umano. Sono tre anni che viaggiamo insieme e non abbiamo mai litigato. Andrea è quello pazzerello, senza di lui ti annoieresti a morte. Claudio è il guidatore instancabile. Alessandro è quello più tecnologico. Io e Danilo siamo quelli che hanno sempre le forniture di birra e panini. Ognuno ci mette del suo e ha la sua peculiarità. Io per esempio sono quello più estroverso a livello di look.”
Roberto Maccaroni infatti per tutti i fan di Fabrizio Moro è lo Sceriffo, un soprannome che nacque nel 2008, durante il secondo anno da gruppo spalla
“In Un passo avanti c’è una canzone che si chiama Solo un Dejavù, dedicata a due dei più grandi artisti che abbiamo in Italia, Sergio Leone ed Ennio Morricone. In questo brano abbiamo richiamato volutamente delle sonorità western, grazie a delle chitarre che si usavano negli anni ’60. Quando presentavo questa canzone mi mettevo un cappello da sceriffo. Finito il concerto me lo lasciavo sul collo col laccio, e al termine della performance tutti lo andavano a toccare e mi dicevano “Ehi Sceriffo!” Essendo cresciuto negli anni ’70 mi è sempre piaciuta la teatralità che c’era nei concerti di quell’epoca e che oggi si è un po’ persa. Stile David Bowie, Freddie Mercury, Renato Zero.”
“Ho continuato quindi a portarmi questo capello, anche il primo anno in cui ho iniziato a suonare con Fabrizio. Lui stesso, una volta a Civitavecchia, mi disse che avevo un bel look e un bel potenziale. “Centralo ancora di più” mi disse e mi diede una serie di consigli. E lì è tornata questa cosa dello Sceriffo. Uno Sceriffo 2.0, rivisitato.” Un artista particolare, eclettico, con uno stile unico e riconoscibile. Lo stesso stile con cui sceglie le sue chitarre. “Io uso chitarre che non sono usuali. Rispetto alla maggior parte dei chitarristi, non mi è mai importato di avere un bel suono, ma di avere un mio suono. Una cosa riconoscibile, solo mia. Una mia voce. Ho cercato strumenti che si usavano poco o perlomeno che si usavano in un altro genere, per portarli nel mio.”
Roberto Maccaroni sperimenta, azzarda e i risultati sono sotto gli occhi di tutti
Una chitarra degli anni ’60 sul genere di Fabrizio Moro ha sicuramente dato un respiro diverso ai suoi brani, dando loro un taglio unico. Un lavoro lungo e portato avanti con passione, che ha permesso a Roberto e a tutta la band di esibirsi questa estate in un tour stupendo, partito dallo Stadio Olimpico di Roma. Un sogno condiviso tra lui e Fabrizio, così come lo è stato esibirsi nel teatro di Taormina, dove sono passati duemila anni di storia e di musica. Emozioni uniche, irripetibili, rese possibili solamente dalla volontà di farcela, dal grande lavoro e dal talento. “In quei momenti ho pensato ai miei, che all’Olimpico erano in platea, e che hanno fatto tanti sacrifici per me. Questi sogni che realizzo li dedico sempre a loro, che hanno creduto in me fino alla fine.” Un messaggio d’amore e di gratitudine profondo che chiude questa lunga chiacchierata da cui trarre un importante insegnamento: i sogni vanno inseguiti. Vanno afferrati, presi per mano e non mollati mai.
Quando si arriva in vetta sarà valsa ogni ferita, ogni caduta e ogni lacrima versata
Roberto Maccaroni e la musica, un sogno lungo una vita Roberto Maccaroni si racconta in una lunga intervista, dalla prima band formata da ragazzo, fino ai grandi palchi condivisi con Fabrizio Moro.
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ricordimusicschool · 2 years
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Tutto pronto per la seconda serata di selezioni del #Clapandwin edizione 2022, il #contest musicale firmato #ricordimusicschool 😎 Ci vediamo il #10aprile al @legendclubmilano 😎 #ricordimusicschool #scuoladimusica #scuoladimusicamilano #scuoladimusicabologna #musicschool #music #musicschoolmilano #concorso #band #rock #rockband #pop #popmusic #singer #musician #musicianslife #musicians #musicianofinstagram https://www.instagram.com/p/CcAKwnHMdq5/?utm_medium=tumblr
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ilrocketratto · 4 years
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Iscriviti al concorso per rock band!
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diceriadelluntore · 3 years
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Storia Di Musica #191 - Eloy, Ocean, 1977
L’ho scritto più volte che ci sono stati dei periodi musicali fiorentissimi, ricchissimi di gemme discografiche che sono poco conosciute rispetto alla loro qualità. Alcuni miei amici mi hanno mandato, quasi in contemporanea, delle segnalazioni e dei dischi che valgono la pena di essere raccontate. Il periodo d’oro del rock progressive, 1968-1973, portò alla ribalta gruppi entrati nell’immaginario rock, grazie anche alla meraviglia della loro musica (per citarne qualcuno, King Crimson, Genesis, Pink Floyd, Yes, Van Der Graaf Generator, Gentle Giant, la PFM, il Banco Del Mutuo Soccorso e così via) segnando la musica, soprattutto europea. Dalla metà degli anni 70 altri stili, come l’hard rock e il nascente punk, che tra gli obiettivi si prefiggeva di sgombrare il tecnicismo del prog per una musica più diretta e aperta a tutti (qui si potrebbe aprire un grande dibattito, dato che più che approccio diretto in molti casi era davvero tecnica approssimativa, per essere eufemistici) finirono per mettere un po’ da parte il mondo prog, che tuttavia continuò a sfornare grande musica. Il disco di oggi infatti esce nell’anno sacro del punk, il 1977: è il sesto disco degli Eloy, una delle band più rappresentative del prog rock tedesco. Fondati da Frank Bornemann, abilissimo chitarrista ad Hannover, presero il nome dal popolo degli Eloi nel libro La Macchina Del Tempo di H. G. Wells, cambiando solo la “i” in “y”. Vincono un concorso per giovani band nel 1970 con cui hanno un contratto con la Philips, che pubblica, prodotto da Conny Plank, il disco di debutto Eloy (1971): più rock che prog, è un discreto debutto. La band ha numerosi cambi di formazione, nel 1973 pubblicano Insider per la Harvest (che cercava gruppi europei da affiancare a colossi come Pink Floyd e Deep Purple), ma il successo è ancora scarso, tanto che nel 1975 dopo l’uscita di Power And Passion (1975, che è un disco molto più ambient che rock) Bornemann scioglie definitivamente il gruppo. Ma forte di un contratto con la EMI, riforma gli Eloy: nuova formazione con Detlev Schmidtchen alle tastiere, Jürgen Rosenthal (ex Scorpions) alla batteria, Klaus-Peter Matziol al basso. Il suono riprende quello dei primi dischi con idee e suggestioni dei grandi gruppi inglesi del prog, e il successo cambia marcia: Dawn del 1976 è il primo disco in classifica, un concept sulla storia di un uomo che si risveglia fantasma e cerca spiegazioni a tutto ciò. Nel 1977 pubblicano a dicembre, dopo due mesi passati negli studi Sound-N-Studio di Colonia, il loro disco più ambizioso: Ocean. Ispirato al mito di Atlantide, è un disco che nasconde un messaggio profondo di attenzione all’ambiente e di avvertimento sulle conseguenze del dominio umano sulle acque. Disco composto da sole 4 tracce, due lunghissime e meravigliose e due più brevi, che raccontano la creazione, l’apoteosi e il crollo di Atlantide. Poseidon’s Creation trasmette la magica atmosfera di incanto e di emozione che la costruzione della città di oricalco (una particolare lega di bronzo, così Platone racconta fosse costruita Atlantide) da parte del Dio del Mare. Il disco ha tessiture meravigliose di sintetizzatori e di moog, riprese nella bellissima Incarnation Of Logos, che mantiene la tradizione filosofica della creazione del logos per esprimere l’einai (l’essere), capacità che contraddistingue l’uomo. Ma questa è un’arma profondamente problematica, e l’abuso della parola può spazzare via la via segnata delle divinità, tanto che segna la fine dell’armonia (la drammatica Decay Of Logos). E arriva conseguentemente la punizione divina: Atlantis’ Agony At June 5th – 8498, 13 P.M. Gregorian Earthtime trasmette in musica la collera di Poseidone e la distruzione della citta di oricalco, in un crescendo di atmosfere elettroniche che suscitano tensione e pathos. Il disco è un successo clamoroso, in Germania sale alle più alte vette della classifica e vende più di Queen e Genesis quell’anno. Diventa così un classico del genere e il disco più famoso del gruppo, che continuerà a scrivere musica (due scioglimenti con successive due reunion, un breve periodo di interesse in Gran Bretagna a metà anni ‘80, ma ancora oggi fanno concerti). Due curiosità: la splendida copertina, in pieno stile prog, fu opera di un disegnatore polacco naturalizzato francese, Wojtek Siudmak, che disegnò altre loro cover e che diventò famoso per aver disegnato la prima versione a fumetti di Dune di Frank Herbert in polacco; sul mito di Atlantide nel 1972 anche la band italiana dei The Trip scrisse un meraviglioso disco, Atlantide, che si può scovare insieme a questo, magnifico, di qualche anno più tardi.
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