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a roma, da oggi, 21 agosto, al 6 settembre: "di là dal fiume", settima edizione - a cura di teatroinscatola
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#000000#2024#A. e K. Lauchlan#Alberto Prunetti#Alessandra Vanzi#Allegra Seganti#amianto#Amianto. Una storia operaia#Arianna Ninchi#Associazione K_Alma#ASTRAL#Biblioteca Elio Pagliarani#CAE#Casa del Primo Municipio#Casa sociale delle persone adulte di: Trastevere#Charlie Chaplin#Città dell&039;Altra Economia#Comune di Albano Laziale#Comune di Roma#CONF.A.E.L.#Confael#Congerie#Cristina Aubry#CSV Lazio#Di lavoro si vive#Di là dal fiume#Elio Pagliarani#Elisabetta Longone#Elisabetta Villaggio#Experimentum mundi
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Alessandria tra lavori e festeggiamenti: manutenzione e sfilata di Babbi Natale in Harley Davidson. Aggiornamenti viabili per il 21 e 27 dicembre 2024.
La città di Alessandria si prepara a vivere due importanti giornate: il 21 dicembre con la spettacolare sfilata di Babbi Natale in Harley Davidson e il 27 dicembre con lavori di manutenzione straordinaria in via Alessandro Tonso.
La città di Alessandria si prepara a vivere due importanti giornate: il 21 dicembre con la spettacolare sfilata di Babbi Natale in Harley Davidson e il 27 dicembre con lavori di manutenzione straordinaria in via Alessandro Tonso. Ecco i dettagli delle modifiche alla viabilità. Sfilata di Babbi Natale in Harley Davidson – 21 dicembre 2024. Il 21 dicembre, dalle ore 14:30 alle ore 17:00,…
#aggiornamenti traffico#Alessandria eventi#Alessandria in Festa#Alessandria today#Alessandria viabilità dicembre 2024#Babbi Natale in Harley Davidson#Babbi Natale in moto#centro cittadino Alessandria#comune di Alessandria#Corso Roma#eventi dicembre Alessandria#eventi in centro Alessandria#eventi natalizi Alessandria#Google News#Harley Davidson Alessandria#interventi stradali#italianewsmedia.com#Lavori pubblici#lavori via Alessandro Tonso#manifestazioni natalizie Alessandria#manutenzione straordinaria Alessandria#Modifiche traffico Alessandria#Natale 2024 Alessandria#ospedaletto Cesare Arrigo#Piazza della Libertà#Piazza Garibaldi#Pier Carlo Lava#Provvedimenti viabili Alessandria#Sicurezza stradale#Spalto Marengo
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Er Faciolaro, Italian restaurant, Rome, Italy : The restaurant "Er Faciolaro" is also a pizzeria open for lunch and dinner. Long-standing, rustic venue doling out Roman-style lamb dishes, pizza & seafood pasta... Rome is the capital city of Italy. It is also the capital of the Lazio region, the centre of the Metropolitan City of Rome Capital, and a special comune named Comune di Roma Capitale. Wikipedia
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Finalmente!! Dopo qualche anno di abbandono, il Comune di Roma ha riaperto la spiaggia libera di CastelPorziano, la spiaggia dei romani, 6km di sabbia e dune selvagge. Quanti ricordi adolescenziali!! Odori, colori.. baci rubati e amori sperati. A ripensarci, fa tenerezza ricordare quelle masse proletarie caciarone, sguaiate ma anche piene di cuore, sempre pronte a condividere sia l'ombra che il sale e quegli ombrelloni messi alla rinfusa, quasi tutti con la loro radio o il loro mangiadischi. Bello quel cielo pieno di aquiloni e quelle spiagge piene di note.. @ilpianistasultetto
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10 MOTIVI PER CUI L'OMS VA FERMATA
1) L'OMS non serve A NULLA. Aveva un senso nel 1948 quando le informazioni sulle epidemie arrivavano con il telegrafo. Ora siamo in infodemia. Durante il covid l'OMS non ha fornito una singola informazione utile. Se non serve a quello evidentemente la sua reale funzione ora è un'altra.
2) L'OMS per pagare le sue ENORMI spese è in modo sostanziale pagata da privati. Tra essi i principali contributori sono la Bill Gates foundation, case farmaceutiche e associazioni pro diffusione vaccini, a loro volta pagate dai medesimi, come GAVI alliance.
3) A Maggio l'OMS cercherà di forzare tutti gli stati membri a firmare il cosiddetto "Trattato pandemico", una specie di MES DELLA MALATTIA, che garantirà ampi poteri all'organizzazione.
4) Se non riuscirà a compiere la forzatura del trattato pandemico, l'OMS tenterà di introdurre le stesse cessioni di sovranità via cambiamenti del "Regolamento Sanitario Internazionale", introdotto anni fa e già in vigore.
5) Un terzo del bilancio dell'OMS, oltre un miliardo di dollari, va negli stipendi del personale OMS sparso in sedi faraoniche in tutto il mondo. Lo stipendio MEDIO di chi lavora all'OMS, compresi i fattorini, è 120mila euro COMPLETAMENTE ESENTASSE.
6) Un altro terzo abbondante del bilancio OMS va in consulenze, strumento del tutto opaco per pagare a discrezione persone e organizzazioni in tutto il mondo.
7) La spesa in viaggi in giro per il mondo a carico dell'OMS è 160 milioni. I benefit futuri del personale sono un valore non desumibile dal bilancio, però la semplice oscillazione attuariale indica una cifra enorme.
8) La spesa TOTALE OMS per medicine e apparecchiature mediche in Africa è di soli 45 milioni. Tutta questa organizzazione enorme per una cifra minore del bilancio del comune di Urbino? Meno dei semplici costi di viaggio allocati a OMS Africa (53 milioni).
9) Il direttore OMS, l'Etiope di un partito comunista nazionalista, Tedros Ghebreyesus, mentre era ministro della sanità in Etiopia ha intessuto relazioni con la fondazione Bill Gates venendo nominato nel board di GAVI, the vaccine alliance, finanziatori complessivamente dell'OMS per quasi un miliardo.
10) L'Italia contribuisce in modo diretto e indiretto allo stipendificio OMS per circa 100 milioni l'anno.
Sarebbe il caso di smettere di pagare questi signori, magari allocando la cifra al nostro sistema sanitario nazionale. E' poco ma servirà sicuramente di più rispetto a quanto serve buttarli nella fornace OMS. Nel frattempo si deve ASSOLUTAMENTE non firmare il trattato pandemico e rifiutare ogni cambiamento al regolamento sanitario internazionale. Ho già provveduto insieme ad altri amici di maggioranza ad allertare il Governo per evitare il rischio di arrivare impreparati alla scadenza.
Fonti: Bilancio OMS:
https://who.int/publications/i/item/A76-17… Bozza testo trattato pandemico
https://apps.who.int/gb/inb/pdf_files/inb4/A_INB4_3-en.pdf… Alcune delle modifiche proposte al Regolamento Sanitario Internazionale
https://apps.who.int/gb/wgihr/pdf_files/wgihr1/WGIHR_Compilation-en.pdf… Un articolo ben scritto sui finanziatori OMS
https://ilbolive.unipd.it/it/news/chi-finanzia-lorganizzazione-mondiale-sanita… Un'intervista su OMS del celebre chirurgo Roy de Vita. Primario dell'Istituto dei tumori "Regina Elena" di Roma.
https://ilgiornale.it/news/politica/giusto-tagliare-i-finanziamenti-alloms-pi-utile-sostenere-i-2275818.html… Un'inchiesta di "Politico" sull'influenza di Bill Gates su OMS e risposta internazionale al covid.
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TINDARI - IL PICCOLO MUSEO GRECO-ROMANO
Uno dei personaggi più importanti e affascinanti che nel 400 a.C. segnò la storia del bacino Mediterraneo, fu sicuramente il tiranno siracusano Dionisio primo. Dionisio, nato da famiglia non aristocratica si convinse che la democrazia che guidava Siracusa, non era più in grado di impedire il decadimento politico e militare della città, per cui, abile oratore, si fece eleggere generale e, una volta inviato a Gela per risolvere una controversia locale, simulò un attentato nei suoi confronti, richiese la possibilità di avere un esercito mercenario ai suoi ordini per difesa personale, diventando ben presto il padrone di Siracusa. Per dimostrare la noncuranza che aveva per l’aristocrazia, una volta protetto dal suo esercito personale, imprigionò e giustiziò tutti gli aristocratici di Gela, con il loro oro pagò i mercenari spartani che comandava e donò le terre degli aristocratici alla popolazione locale. Così facendo ottenne un consenso assoluto ed una base molto forte per diventare il padrone assoluto della Sicilia orientale. Per restare tale dovette contrastare per tutta la sua vita il desiderio dei Cartaginesi di invadere la sua isola. Dovette inoltre fermare l’espansionismo degli italioti provenienti dalla Calabria, consolidare il rapporto con il resto delle colonie della Magna Grecia e rafforzare l’alleanza con Sparta. Fondò inoltre colonie lungo tutto l'adriatico. In tal modo garantì potere e ricchezza a Siracusa che sotto di lui divenne una delle maggiori città greche del mediterraneo. Tra le tante colonie che fondò per motivi economici e strategici vi fu anche Tindari, ai confini settentrionali del suo dominio siciliano in una località che era abitata già nell’età del bronzo, più di mille anni prima. La posizione e il nome di Tindari non sono casuali. Tindari come Tindaro re di Sparta padre della Elena per cui scoppiò la guerra di Troia, padre di Castore e Polluce i semidei dioscuri che erano tanto onorati in Siracusa. La posizione della colonia Tindari, era inoltre estremamente importante essendo in cima a un promontorio facilmente difendibile, con accanto una grande baia e pianura in cui potevano trovare riparo le navi di allora. La città era inoltre di fronte alle isole Eolie da cui riceveva ossidiana per preparare gioielli e armi e pietra pomice che era la carta vetrata di allora e utilissima nell’ingegneria civile e navale. Finito il dominio di Dionigi il vecchio, Tindari ben presto, come il resto dei possedimenti del vecchio tiranno, fu presa di mira dai Cartaginesi e per questo motivo si affidò a Roma diventando una città romana, molto ben considerata e molto amata. La prova della benevolenza dei romani fu nel dedicare la città all’imperatore Augusto. La “nobilissima civitas” si riempì quindi di statue dell’imperatore, di un teatro, di un porticato (propileo) da cui si accedeva all’Agorà e di tutta quell’architettura che distingueva l’era imperiale romana. I reperti rinvenuti negli scavi, mostrano una civiltà elegante, dove ogni piccolo strumento d’uso comune, nella sua semplice funzionalità, ha una bellezza che va oltre il tempo e le mode. Questa stessa bellezza circonda ancora oggi Tindari, preziosa perla racchiusa tra l’azzurro immenso del cielo e il purissimo e trasparente blu del mare.
One of the most important and fascinating characters that in 400 BC marked the history of the Mediterranean basin, it was certainly the Syracusan tyrant Dionysius I. Dionysius, born into a non-aristocratic family, was convinced that the democracy that led Syracuse was no longer able to prevent the political and military decay of the city, so he was elected general and once sent to Gela to resolve a local controversy, simulated an attack against him, required the possibility of having a mercenary army on his orders for personal defence, soon becoming the master of Syracuse. To demonstrate his indifference to the aristocracy, once protected by his personal army, he imprisoned and tried all the aristocrats of Gela, with their gold he paid the Spartan mercenaries he commanded and gave the aristocratic lands to the local population. In doing so he obtained an absolute consensus and a very strong basis for becoming the absolute master of Eastern Sicily. To remain so he had to resist throughout his life the desire of the Carthaginians to invade his island. He also had to stop the expansionism of the Italians from Calabria, consolidate relations with the rest of the colonies of Great Greece and strengthen the alliance with Sparta. He further founded colonies all along the Adriatic. He thus guaranteed power and wealth to Syracuse, which under him became one of the largest Greek cities in the Mediterranean. Among the many colonies he founded for economic and strategic reasons was Tindari, on the northern borders of his Sicilian domain in a town that had been inhabited already in the Bronze Age, more than a thousand years earlier. The location and name of Tindari are not accidental. Tindarius as Tindarus king of Sparta father of Helen for whom the Trojan War broke out, father of Castor and Pollux the demigods who were so honored in Syracuse. The location of the Tindari colony was also extremely important being on top of an easily defensible promontory, with a large bay and plain next to it where the ships of that time could find shelter. The city was also opposite the Aeolian islands from which it received obsidian to prepare jewelry and weapons and pumice stone which was the sandpaper of that time and very useful in civil and naval engineering. After the rule of Dionysius the Elder, Tindari soon, like the rest of the possessions of the old tyrant, was targeted by the Carthaginians and for this reason relied on Rome becoming a Roman city, very well regarded and very loved. The proof of the Romans’ benevolence was in the dedication of the city to Emperor Augustus. The “noblest civitas” was therefore filled with statues of the emperor, a theater, a portico (propileo) from which one accessed the Agora and all that architecture that distinguished the Roman imperial era. The finds found in the excavations show an elegant civilization, where every small tool of common use, in its simple functionality, has a beauty that goes beyond time and fashion. This same beauty still surrounds Tindari today, a precious pearl enclosed between the immense blue of the sky and the pure and transparent blue of the sea.
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@olnfweek2024 : Day 3 (Crossover/Memories) (plus my first fanfic!)
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Crossover: Avis participating in the Italian Formula 4 Championship!
It might be embarrassing, but I don't really play anything outside of sim racing and other racing games (and OLNF, apparently)—mostly because those were the only ones I bothered to spend money on!
Still, I wanted to incorporate stuff I truly enjoyed into my art. And that's how we ended up with this—along with this fanfic I wrote! It's actually my first time (creatively) writing, so I know it's not the best—though, I still hope that it's not an affront to literature. Anyways, here it is!
----Racing in Rome----
The light azure of the Roman sky was effectively unbroken by clouds, the sunlight absorbing into the black asphalt of the Vallelunga Circuit. This May Saturday, the modest comune of Campagnano di Roma was made into a particularly festive fever. And no more permeating was the competitive spirit than the team pits: tyre warmers being unwrapped, steering wheels fitted to their columns and Abarth engines buzzing to life.
And in those sitting in their Tatuus chassis, a yellow and green helmet familiarized herself with the form-fitted interior. "And—there, in the striped helmet, is Avis Whistler, the newest driver on the grid, hailing from Milan," a commentator noted. "Though, I believe she karted both in Italy and the United States." added another.
Avis sighed. Qualifying left her disappointed—16th out of 24. It would take a tremendous drive to get herself into the points. She steeled her nerves, flipped down her visor and sped out into the crowded pitlane.
The pit exit light flashing green, the pole-sitter's tyres screeched as the chassis bolted forward. Avis was equally impatient when she trailed 15th.
Even on the formation lap, it was apparent to anyone that Avis's driving style—even if it occasionally sent her kart careenering with a tyre torn to shreds—was aggressive, hounding for the brink between over steering and spinning the vehicle out completely. She pushed her Abarth not one rev below its limit on the straights, braked hard and scrubbed her tyres whenever she could—the numerous hairpins were great opportunities to do so. She'd need all the temperature she could get, after all.
It was only passing Roma that Avis slowed herself, aligning the Tatuus with the grid box. Now, the entire grid—all 24 cars—lay still, four cylinders growling in anticipation. Avis's gloved hands tightened around her wheel as her eyes stared ballista bolts at the overhead lights. Her foot subconsciously put revs on the engine.
Suddenly, a red circle pierced the noon sunlight.
Then two, exactly one second after.
Then three.
And four.
Five.
Then there were none.
And away Avis went—tearing across asphalt lanes with a passion unmatched.
----Fin(?)----
It's really short and the ending's a total cliffhanger, but I think I wanna define Avis's character a bit more before I go overboard with the story-writing!
Still, it was mighty fun! I think I'll keep doing it.
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Memories (Bonus): The Trio Out for Lunch!
This was just a fun idea I had in my head when I heard the second prompt—not sure if they'd find this experience the most sentimental in their lives, but I think it's with a thousand more of these momentary polaroids that they really take on meaning.
#qiu lin#tamarack baumann#our life now and forever#our life#olnf#artists on tumblr#olnf week#olnf week 2024#olnf oc#my oc#fanfic
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L'arte del costume nel cinema di Luchino Visconti
Documentazione dei costumi ideati da Piero Tosi per i film di Luchino Visconti
a cura di Vera Marzot e Umberto Tirelli
Galleria Civica del Comune di Modena, Arte della stampa, Roma 1977, 32 pagine, 29x20,5cm
euro 60,00
email if you want to buy [email protected]
A catalogue for an exhibition of the costumes created by Piero Tosi for Luchino Visconti's films. The exhibition was part of the XXo Festival of Two Worlds in Spoleto. Archive photographs of Visconti on set offer a glimpse of the master at work.
19/11/24
#Luchino Visconti#Piero Tosi#Umberto Tirelli#Vera Marzot#fashion exhibition catalogue#Festival Two Worlds Spoleto 1977#fashion books#fashionbooksmilano
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A Roma un uomo è finito in carcere per un errore dell’intelligenza artificiale di un sistema di riconoscimento facciale collegato a una telecamera di una gioielleria (1). A Milano il comune vuole acquistare un sistema di intelligenza artificiale per individuare e multare chi usa lo smartphone mentre guida (2). A Napoli una testata giornalistica ha sottoposto ChatGpt a una prova di dialetto napoletano concludendo che il software ha svolto il lavoro in modo più che sufficiente (3). A Milano alcuni giornalisti hanno usato l’intelligenza artificiale per realizzare un’intervista virtuale con il ciclista Luigi Ganna, morto nel 1957, il quale si è rammaricato per non aver potuto usare le attuali biciclette tecnologiche (4). A San Benedetto del Tronto (Ascoli) un esperto di economia ittica ha avvisato i pescatori che l’intelligenza artificiale troverà da sola le aree di mare più pescose (5). In una scuola di Lecco è partito un progetto per usare in classe l’intelligenza artificiale (6) fornita da Google (7). In una scuola di La Spezia un professore si è accorto che dal controsoffitto cadevano calcinacci e ha fatto evacuare l’aula, dove subito dopo il controsoffitto è crollato (8). A Roma una scuola dell’infanzia è stata chiusa per la presenza di serpenti e topi (9). A Lecce durante un incontro scuola-famiglia una donna ha preso a pugni una professoressa perché riteneva che avesse dato al figlio un voto troppo basso (10). In una scuola di Carrara uno studente di 15 anni ha salvato la vita di una bidella che stava per essere soffocata da una merendina praticandole una manovra appresa dalla madre infermiera (11). Alle isole Tremiti (Foggia) la scuola elementare ha riaperto dopo vent’anni grazie a una maestra precaria che ha accettato l’incarico (12) trasferendosi in un paese di 131 abitanti (13). A Trapani il 10,47 per cento dei ragazzi non finisce gli studi, facendo della città siciliana quella con la più alta dispersione scolastica in Italia (14). In Abruzzo l’84 per cento dei ginecologi degli ospedali pubblici non pratica l’interruzione di gravidanza, facendo della regione quella dove è più difficile abortire in Italia (15). A Perugia una donna ha denunciato di aver vissuto un’odissea girando per tre diverse strutture sanitarie per ottenere l’interruzione di gravidanza (16). A Torino c’è stata una manifestazione di donne contro la cosiddetta “stanza dell’ascolto” dell’ospedale Sant’Anna dove gli antiabortisti cercano di convincere le donne a non interrompere la gravidanza usando a questo scopo soldi pubblici (17). A Rapallo (Genova) un uomo che non aveva ottenuto l’eutanasia si è tolto la vita acquistando un kit per il suicidio sul dark web (18). A Vicenza un uomo con un grave tumore ha rivelato di essere andato in Svizzera per ottenere cure palliative con l’Lsd (19) e l’Associazione Coscioni ha chiesto che le terapie psichedeliche vengano autorizzate anche in Italia (20). A Vernio (Prato) una donna di 82 anni ha soffocato con un cuscino il marito malato di Alzheimer (21). Nell’ospedale di Baggiovara (Modena) è in corso l’Alzheimer fest che prevede momenti di svago e la cena finale “Non ti scordar di me” (22). A Bergamo per la Festa dei nonni i gelatai hanno regalato agli ospiti delle rsa centinaia di coni e coppette con un gusto a basso indice glicemico (23). A Peschici (Foggia) una gelateria ha iniziato a proporre il gusto alle cime di rape perché è adatto all’autunno (24). A Milano gli operatori della moda hanno convenuto che quest’autunno bisogna avere nell’armadio almeno un capo bordeaux (25), giacche in stile navajo (26) e cardigan da abbinare ai jeans (27), mentre per quanto riguarda il beauty il rossetto dev’essere color vinaccia o castagna (28). [...]
[...] Continua su: L’innocente arrestato dall’intelligenza artificiale e altre storie - Internazionale
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CHE AVANZA INESORABILE
Sbaglierò, ma ho sempre pensato che i cambiamenti migliori della storia siano avvenuti partendo dal basso, per questo l'idea che un gruppo persone, di destra o di sinistra, sedute a Bruxelles (o sedute a Roma o negli uffici del Comune di una città) possa migliorare le nostre vite tramite leggi che metteranno ordine a una società (o una città) dove gli ultimi non hanno soldi per il pane, e i primi cambiano cravatta ogni giorno, non coincide per forza con il progetto di una società migliore. L'aumento dei voti ai "meno-peggio" sionisti del PD conferma che il mondo vuole cambiare con le stesse armi della destra borghese: inciuci, leccatine, favori, strette di mano.. la politica è questa da tanti anni, non è più coscienza di classe, è accomodamento, per questo l'elezione di Ilaria Salis al parlamento europeo sarà una vittoria solo se ciò porterà alla sua scarcerazione. Il solo cambiamento verso una società migliore potrà avvenire in modo drastico, così ci insegna la storia, ma in attesa di una rivoluzione che non scoppierà, esistono altre forme di sopravvivenza. Si chiamano solidarietà, autogestione, condivisione, partecipazione dal basso per il basso... Brevi fiammiferi fini a sé stessi? Forse, ma anche piccole scintille per illuminare momenti e spazi di libertà dentro al nulla che avanza inesorabile.
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roma, 21 agosto - 6 settembre, "di là dal fiume", settima edizione - a cura di teatroinscatola
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La doppia morale del ministro Valditara, sospende un professore per quel che ha detto fuori dalle mura scolastiche ma rivendica il proprio diritto di manifestare davanti ad un tribunale come un “semplice cittadino” La sanzione inflitta dall’Ufficio scolastico regionale del Lazio, diretto da Anna Paola Sabatini, una rampante democristiana prima in quota Pd poi passata a Forza Italia, contro Christian Raimo (tre mesi di sospensione dall’insegnamento con dimezzamento dello stipendio), professore di filosofia in un liceo romano, vivace animatore culturale, già assessore alla cultura del III municipio del comune di Roma, candidato per Avs alle ultime elezioni europee, per aver espresso critiche molte aspre contro la politica dell’istruzione condotta dall’attuale ministro Giuseppe Valditara, non è solo un segnale ulteriore dell’autoritarismo di questo governo, composto da un ceto politico insofferente alle critiche e vigliaccamente vendicativo, ma la conferma della torsione disciplinare introdotta con la controriforma del voto in condotta che va di pari passo con regolamenti interni presenti in diversi istituti, ingiustificatamente repressivi, persino lesivi di alcuni diritti costituzionali degli stessi studenti. Ciò che più bisogna sottolineare in questa vicenda sono le modalità con sui è stata esercitata la rappresaglia del potere contro la parola critica. Il ministro, infatti, poteva ricorrere alla magistratura per far valere - se davvero queste erano fondate - le ragioni di un eventuale danno alla sua immagine. Quando si è espresso, infatti, Raimo non era in cattedra, non stava tenendo lezione ai suoi studenti ma parlava in uno spazio pubblico, all’interno di un dibattito sulla scuola durante la festa di Avs, lo scorso settembre. Era in qualità di cittadino e non di docente che Raimo interveniva esercitando un diritto costituzionale che forse a questo governo dispiace. Eppure la punizione comminata a Raimo non è quella di un giudice che avrebbe individuato contenuti diffamatori nelle sue dichiarazioni ma una sanzione inflitta per via gerarchica dal suo datore di lavoro, il ministero del Pubblica istruzione e – quanto mai – del (De)merito. E��� come se un chirurgo fosse stato sanzionato dal ministro della Sanità per quel che ha detto in una pubblica piazza. La classe docente non porta l’uniforme, non è armata, non esercita la forza legittima dello Stato per cui è legata dalla costituzione a stretti vincoli di fedeltà, condotta e riserbo. La classe docente non giura fedeltà ad alcun regime, è composta da liberi cittadini che all’interno della scuola devono rispettare un codice regolamentare e i doveri contrattuali e quando escono hanno la piena libertà di esprimersi e criticare nello spazio pubblico. Diritto che per altro il ministro Valditara rivendica per sé, senza riconoscerlo agli altri, quando come «semplice cittadino» - a suo dire - nonostante sia membro del governo, si è recato al presidio davanti al tribunale di Palermo per sostenere il suo segretario di partito Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio al processo Open Arms. Se questa sanzione non viene ricacciata indietro non si dovrà aspettare molto perché un qualunque ufficio scolastico si sentirà libero di sindacare anche i gusti sessuali e religiosi, oltre che politici, dei docenti fuori dalla scuola, perché questi possono «ledere l’immagine dell’istituzione scolastica». Non basta dunque la semplice solidarietà, serve anche reagire e mobilitarsi dentro e fuori le scuole e bene farà Raimo a presentare ricorso in sede amministrativa, perché ha ragione da vendere. Paolo Persichetti, Facebook
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4 Edizione della mostra Luci nel Buio presso il Tempio della Maddalena a Capranica Prenestina (Roma)
4 Edizione della mostra Luci nel Buio presso il Tempio della Maddalena a Capranica Prenestina (Roma)
Sarà nuovamente la splendida cornice del Tempio della Maddalena a Capranica Prenestina ad ospitare la 4 Edizione della Mostra Luci nel Buio. L’evento voluto da Don Davide Martinelli ,si inserisce in quel sodalizio tra arte e cultura che da sempre “impreziosisce” la comunità Capranichese. L’iniziativa che abbraccerà l’intero periodo Natalizio (7 Dicembre – 7 Gennaio) è organizzata dalla “Borgo…
#Acoustic Strings Duo#Alessandria today#Alfonso Todisco#Andrea Panfili#anno giubilare#Arte contemporanea#Arte e Cultura#arte sacra#artisti emergenti#Borgo medievale#Borgo Pio Art Gallery#Capodanno 2025#Comune di Capranica Prenestina#Concerti Natalizi#concerto d’organo#Concerto di capodanno#Cultura italiana#Esposizione artistica#Eventi culturali#eventi laziali#eventi roma#Gabry Rebel#Giulia Lepore#Google News#italianewsmedia.com#Luci nel Buio#maestro internazionale#Mostra artistica#mostra Capranica Prenestina#mostra natalizia
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- Zia Giorgia?
- Sì?
- È vero che tu governi il Paese?
- Io e altre persone, sì.
- È difficile?
- Molto. Certi giorni però è anche bello. Per esempio domani inauguro a Roma una mostra su Tolkien.
- Chi?
- Non conosci Tolkien? Ma, tesoro mio, è uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi. L’autore del Signore degli Anelli, il mio romanzo preferito. Un libro che mi ha cambiato la vita.
- Perché?
- Perché ha influenzato la mia persona e definito quelli che oggi sono i miei ideali politici.
- E di che parla?
- È una grande storia. Un’epica fatta di onore, coraggio, fratellanza e cameratismo. Vedi, c’è questo piccolo gruppo di impavidi che deve sconfiggere un esercito molto più numeroso e attrezzato.
- Come i partigiani?
- Eh no! No cazzo! Non come i partigiani!
- …
- Scusa, io… scusami, non so che m’è preso. Mi spiego meglio: c’è questo manipolo di combattenti che muovendosi fra i boschi…
- Come i partigiani.
- No! Non sono come i partigiani! Sono diversi! Sono una compagnia, un pugno d’uomini, una… una…
- Brigata?
- Una squadra! Una squadraccia! La squadraccia dell’anello. Tosti, gagliardi, virili! Aragorno, Gimlio, Legolazzo!
- E che fanno?
- Fanno la marcia su Rohan.
- La che?
- Non importa. Ti basti sapere che questi sono uomini d’altri tempi, individui tutti d’un pezzo, come non se ne scrivono più. E insieme uniscono le forze per…
- Resistere?
- Assolutamente no! Semmai per difendere i confini della Terra di Mezzo. Pensa che nella squadraccia c’è un nano, un elfo, un umano, un…
- Che bello, sono inclusivi.
- Non sono inclusivi! Porca mignotta non possono essere inclusivi! Loro cercano l’omogeneità culturale. Via gli orchi, via i goblin, via pure gli elfi. Si tollerano i nani giusto perché ce li abbiamo in coalizione.
- Ma tu hai detto…
- Silenzio. C’è Aragorno, destinato a diventare re…
- Re?
- Reazionario. Il leader forte di cui la Terra di Mezzo ha disperato bisogno. E poi ci sono gli hobbit.
- Cosa sono gli hobbit?
- Sono i veri protagonisti della storia. Un popolo fiero e genuino che vive isolato dal mondo in una magica terra incontaminata chiamata Contea. E nella Contea trascorrono liete giornate in comunità bevendo e fumando erba rilassante.
- Come un centro sociale.
- Col cazzo! Un centro sociale! Come t’è venuto in mente?! È una comune hobbit!
- E che differenza c’è?
- Che questi stanno a piedi nudi e ballano e cazzo è un centro sociale.
- Te l’avevo detto.
- Ma non è neanche la Contea il punto. Il punto del libro è… è la guerra, il conflitto, le battaglie.
- Le battaglie contro chi?
- Contro Sauron e il suo malvagio regime. No, aspetta. Non regime, mi correggo: regno. Regno di Mordor che si trova dietro a un cancello di colore opposto al bianco…
- Cioè nero.
- Per cortesia, è solo un colore, non strumentalizziamolo. Si rischia di farlo diventare la solita coperta di Linus della sinistra. Insomma, questo Sauron ha creato una specie di stato autonomo dentro la Terra di Mezzo…
- Tipo la Repubblica di Salò?
- C’hai dodici anni! Dove cazzo hai imparato cos’è la Repubblica di Salò?
- A scuola.
- Devo assolutamente parlare con Valditara… Insieme a Sauron, che per quanto ne sappiamo potrebbe pure venir fuori da certi ambienti contestatori e sovversivi, ci sono i suoi cavalieri del colore non rilevante. Si chiamano Nazghul.
- Sembra nazisti.
- E invece no. E se volesse dire studenti? Se volesse dire zecche buoniste a cavallo di mostri alati? Mo conosci pure la lingua di Tolkien! Arrogante! Comunque non vorrei che adesso passasse l'idea sbagliatissima che i neri son tutti i cattivi e gli altri tutti buoni. Per dire, Saruman è bianco ma è anche cattivo.
- Okay. Chi è Saruman?
- Un tizio che parla da un balcone.
- E quando non parla dal balcone?
- Bonifica.
- Zia…
- …
- Perché fai così?
- Così come?
- Ti affanni nel tentativo disperato di accostare questo libro alla destra radicale?
- Be’, non ne abbiamo tanti.
- D’accordo, ma evidentemente questo non funziona.
- A noi piace questo.
- Perché proprio questo?
- Perché se riusciamo a trovare un modo per farci associare ad Aragorn e Frodo, in questa Storia vinciamo noi.
Non è successo niente
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“ A Roma le notizie non sono buone. Lussu le racconta del tradimento dei capi dell’esercito e del rifiuto di dare le armi al popolo per difendersi. Lui è stato a porta San Paolo, dove, insieme a Longo, Vassalli, Buozzi, Amendola e Pertini, si è tentato di opporsi ai tedeschi radunando civili arrivati spontaneamente e armati alla buona e un manipolo di soldati rimasti allo sbando dopo la fuga del re, del governo e dei capi militari. Sono state fatte barricate con tram rovesciati, si è combattuto ma alla fine i tedeschi, superiori per forze e numeri, hanno avuto la meglio: sono morti molti civili (si conteranno quattrocento caduti tra i civili, di cui quarantatré donne), tra loro Raffaele Persichetti, un professore di storia dell’arte al liceo Visconti, che sarà medaglia d’oro al valor militare per la resistenza. La battaglia di porta San Paolo è considerata il primo atto della resistenza italiana ed è emblematica del momento, con la viltà del re e di Badoglio, le divisioni all’interno dell’esercito, l’eroismo della popolazione che sceglie di battersi contro il nemico, i capi dell’antifascismo politico che si uniscono per costituire un fronte comune di lotta e resistenza. Sulla mancata difesa di Roma da parte dell’esercito e del governo, Emilio scriverà il suo ultimo libro, poi uscito postumo. “
Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza (collana I Robinson / Letture), 2022¹; p. 116.
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