#Composizione elettronica
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Il Mondo della Creazione della Musica House
La musica house è un genere che nasce dalla cultura afro-americana degli anni ’80. Ha unito talento, tecnologia e innovazione fin dalle sue origini. Scopriamo come i pionieri hanno usato drum machine, sintetizzatori e campionatori per creare un suono unico. Questo suono è ancora oggi amato in tutto il mondo. È un mix di cultura e tecnologia che ha cambiato la musica. Punti Chiave La musica house…
#Beatmaking#Composizione elettronica#Creatività sonora#DJing#Genere house#Mixaggio audio#Produzione musicale#Studio di registrazione#Tecnologia musicale
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NOVARA JAZZ 2023 DIARY: VEYRAN WESTON, PULTZ-MELBY, JOE MCPHEE, MILITELLU AVERY FLATEN TRIO, CHICAGO SAO PAULO UNDERGROUND E BUCUC
La Chiesa di San Giovanni Decollato ad Fontes ha ospitato il primo concerto nell’ultima giornata di Novara Jazz. Si tratta del concerto di Veryan Weston sull’organo Biroldi, recentemente restaurato, con una composizione appositamente creata per il Festival: si tratta di “Tessellation V for Tracker Action Organ - The Sacred Geometry of Sound.” Ed è subito incanto quando le canne dell’organo cominciano a veicolare l’aria. Una composizione assai articolata, basata sulle scale pentatoniche e molto variegata, che restituisce sonorità non proprio consuete per un organo chiesastico. Il secondo concerto della giornata è il “solo” di Adam Pultz-Melby all’interno della Galleria Giannoni e, “comme d’habitude” dinnanzi al quadro di Filiberto Minozzi, “Sinfonia del mare” del 1909. Un assolo che definire molto particolare sarebbe dire l’ovvio. Adam Pultz-Melby, danese che vive e lavora a Berlino, dall’aspetto ascetico stupisce subito il foltissimo pubblico con una meditazione yoga pre-concerto. Ma quando le corde del contrabbasso cominciano a vibrare lo stupore è ancora maggiore: poche note dalla durata infinita, ripetute è leggermente variate. Si potrebbe definire una struggente ripetizione che sembra non avere fine. Corde fatte vibrare fino ad esaurirne ogni possibilità. Poi si passa al primo concerto del pomeriggio che è un altro “solo” quello di Joe McPhee, nella Chiesa del Carmine nel cuore di Novara. Prima però la consegna della “Chiave d’oro” di Novara Jazz al grande sassofonista applauditissimo dal pubblico. C’è poco da dire, quando Joe prende tra le mani il sax la magia prende corpo. Per dire la verità prima di suonare Joe McPhee fa il predicatore (nel miglior senso della parola) toccando temi che vanno dalla libertà al “climate change”, ma poi quando è il sax a “parlare” la poesia diventa palpabile. Si dir�� che l’unica musica adatta ad una chiesa sia la musica sacra, ma in realtà qualsiasi musica, ad alto tasso di spiritualità, potrebbe essere accolta in un luogo di preghiera e il free jazz ha in sé un alto tasso di spiritualità con Joe McPhee che ne è stato e ne è ancora uno dei massimi interpreti. Ritmo infernale quello di Novara Jazz, dopo neanche un’ora da Joe McPhee, ecco “Mitelli Avery Flaten Trio” nel giardino della soprintendenza di Novara. Qui siamo nel campo della sperimentazione stretta con un rumorismo elettronico diffuso e che dialoga magnificamente con gli strumenti: il contrabbasso di Ingebrigt Håker Flaten, la batteria di Mikel Patrick Avery e la tromba e la cornetta di Gabriele Mitelli ( oltre l’elettronica appunto). Da come è stipato il pubblico si comprende che il Festival ormai ha una platea che travalica l’ambito locale. É lo stesso pubblico, ma ancora più numeroso che si ritrova nel magnifico Chiostro della Canonica del Duomo per i “Chicago/Sao Paulo Underground” con ancora una volta Rob Mazurek alla tromba elettronica e sonagli vari, Chad Taylor, alla batteria e Mauricio Takara alle percussioni. Roboante e intenso, come sempre, il loro sound dove la batteria propone ritmi massicci e la incomparabile voce di Rob lancia nello spazio del chiostro urla liberatorie e/o propiziatorie di religioni sconosciute. Tutto prelude ad un finale fatto di ritmi indemoniati e nello stesso modo possono essere definiti quelli di BCUC ovvero “Bantu Continua Uhuru Consciousness” da Soweto, South Africa. Basta vedere le gigantesche congas e le due grancasse posizionate sul palco del Broletto per immaginare di che morte dobbiamo morire, anzi forse di che esplosioni di vita ci tocca vivere. Il pubblico resiste al primo pezzo, ma al secondo è già scatenato in danze (pseudo tribali), mentre Zithulele ‘Jovi’ Zabani Nikosi urla la sua vitalità dal palco nei più disparati dialetti parlati in Sudafrica. Energia, tutta e pura energia. Si chiude così in maniera, per così dire dionisiaca, l’edizione del ventennale del Novara Jazz Festival che ha messo in campo tutta la potenza di fuoco di cui era capace. Ma siamo pronti l’anno prossimo a stupirci ancora…
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Suzanne Ciani
Suzanne Ciani, musicista e compositrice è una vera pioniera della musica elettronica.
Prima donna a usare il sintetizzatore, è stata la prima sound designer nel mondo delle pubblicità (suo il celebre suono della bottiglietta di Coca Cola che viene aperta e versata in un bicchiere) e anche la prima a comporre una colonna sonora per Hollywood, nel 1981.
La sua è stata la prima voce femminile ascoltata in un gioco di flipper, lo Xenon, di cui ha realizzato gli effetti sonori.
Ha pubblicato oltre 20 album da solista, è stata nominata cinque volte ai Grammy Award e vinto diversi premi tra cui il Golden Globe.
Nata in Indiana il 4 giugno 1946, ha iniziato a suonare il pianoforte e solfeggiare da autodidatta a soli sei anni.
Si è laureata al Wellesley College, dove è nato il suo interesse per la tecnologia. Ha conseguito un Master in Composizione musicale presso l’Università della California, Berkeley.
In quegli anni non veniva insegnata la musica elettronica e, andando a ricercare strumentazioni negli studi di registrazione, ha avuto modo di conoscere Don Buchla, uno dei fondatori della musica elettronica, con cui ha iniziato a lavorare saldando sintetizzatori. Ha trascorso i successivi dieci anni a esplorarne le possibilità e costruendone uno con diverse parti assemblate che ha chiamato Buchla, in onore del suo maestro.
Mentre provava a lavorare come ingegnera del suono, obiettivo praticamente irraggiungibile per una donna all’inizio degli anni Settanta, si è fatta un nome come compositrice di spot pubblicitari, il primo incarico è stato per Macy’s nel 1969. Successivamente ha realizzato installazioni sonore per mostre e spettacoli di danza, registrando pezzi sperimentali nel suo studio nel garage di casa.
Il suo album di esordio è stato Voices of Packaged Souls, del 1970, in collaborazione con lo scultore Harold Paris.
Nel 1974 è andata a vivere a New York, dove, in situazioni precarie e poco retribuite, collaborava con altre band e realizzava performance artistiche. Prima di vincere una borsa di studio del National Endowment for the Arts, era ospitata a casa di amici, ha dormito anche sul pavimento dello studio di registrazione di Philip Glass.
Col suo fedele strumento ha creato gli effetti sonori per Star Wars and Other Galactic Funk, versione disco della colonna sonora di Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza, composto le colonne sonore del film sperimentale Rainbow’s Children del 1975 e i temi della Columbia Pictures e della Columbia Pictures Television del 1976.
Con la sua società Ciani/Music ha prodotto un’infinità di jingle pubblicitari per colossi come Coca Cola, American Express, General Electric e Atari.
Ha dovuto sgomitare per affermarsi come musicista in un genere considerato ad appannaggio maschile. Una donna e un synth insieme rappresentavano una strana coppia. Si è così prodotta da sola il suo primo disco, Seven Waves che in Giappone, primo paese in cui è uscito, ha raggiunto il primo posto in classifica.
Il suo secondo album, del 1986 è stato The Velocity of Love. Due anni dopo, con Neverland, ha ottenuto la prima nomination ai Grammy Award.
Ha anche inciso un disco di musica classica, dal titolo Pianissimo, che è stato il suo album più venduto.
Nel 1992 le è stato diagnosticato un cancro al seno e ha deciso di trasferirsi in California, dove si è curata e si è appieno alla sua passione per la musica elettronica, abbandonando gli impegni da sound designer. Lì ha creato la sua casa discografica, la Seventh Wave, con la quale ha pubblicato i suoi dischi.
Sulla sua vita e lavoro è stato girato il documentario A Life in Waves, del 2017.
Recentemente il suo lavoro è stato riscoperto e ha ricominciato a girare il mondo col suo Buchla, tra concerti di improvvisazione elettronica e pubblicazioni recenti e d’archivio.
Le sue esibizioni sono caratterizzate da elettricità, tridimensionalità e movimento. Tra onde trasmesse e percezioni condivise, una musicista e la sua macchina, esplicano forme d’arte ibride esplorate in una carriera lunghissima, densa di snodi, intuizioni e voli dell’anima.
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Beta Libre “Winter circle”
L’album d’esordio del nuovo progetto della cantautrice Benedetta Gaggioli
«Un ciclo di canzoni, a tratti oscuro, a tratti infantile, sicuramente invernale. Il titolo è ispirato al famoso ciclo di lieder di Schubert (Winterreise ossia Viaggio d’inverno) ma invece di essere un viaggio, il mio è un ciclo, è qualcosa di circolare e cangiante, che torna come le stagioni, come il ciclo dell’acqua e della morte e della rinascita». Beta Libre “Winter Circle” rappresenta il debutto di Beta Libre, il nuovo progetto cantautorale della cantante lirica Benedetta Gaggioli. Un album dove la voce è assoluta protagonista: a volte sporca, altre più eterea, canta il mondo emozionale dell’artista con tutti i suoi contrasti. Il canto si appoggia e fonde su un tessuto musicale altrettanto ricco, fatto di sonorità elettroniche e oscure ma anche di momenti più morbidi e liturgici. È un lavoro che la stessa Beta Libre definisce «lisergico, oscuro, introspettivo, sperimentale, elettronico».
Album Track by track
“Winter Circle” è scritto interamente da Benedetta Gaggioli. Coprodotto dalla stessa cantautrice con Riccardo Landi e mixato e masterizzato da Andrea Benassai.
Benedetta Gaggioli nasce a Pistoia nel 1988. Diplomata in canto lirico e in musica antica e barocca ha all’attivo numerosi concerti in prestigiosi festival in italia e all’estero, sia come solista che in ensemble polifonici. Dal 2018 collabora assiduamente con il Maggio Musicale Fiorentino, come artista del coro in numerose opere ed eventi e come solista nello Stabat Mater di Pergolesi. Nel 2019 partecipa come solista al Early Music Tuscan Festival e vince l’audizione del Teatro Verdi di Pisa per il ruolo di Proserpina ne “L’empio punito” di Alessandro Melani. Nel 2021 vince il XV Concorso internazionale di Musica Antica Premio Fatima Terzo. Nel 2023 si laurea al Master di II livello in Canto (Repertorio contemporaneo) e al Conservatorio G. Verdi di Ravenna con il massimo dei voti e la lode e vince il primo premio al Concorso Internazionale di Interpretazione di Musica Contemporanea organizzato dalla Fondazione Flavio Vespasiano. Attualmente studia Composizione con Mauro Montalbetti al Conservatorio G. Verdi di Ravenna. Beta Libre è il suo nuovo progetto da cantautrice e compositrice, nato dalla sua passione per la musica elettronica e dalla sua esigenza di esprimersi e creare musica. Nel 2022 incide 14 brani inediti in inglese, scritti e arrangiati da lei, che faranno parte del suo primo album intitolato Winter Circle, uscito a dicembre 2023.
Etichetta: Corbellice Records
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SUONO DOMENICA | Dodici ore di musica di ricerca Domenica 21 aprile 2024, ore 12-24 Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, Bologna
Una vera e propria maratona sonora, un viaggio lungo un giorno che se da un lato ha lo scopo di presentare il capillare lavoro della Scuola di Musica Elettronica, dall’altro si relaziona con la città e con realtà diverse del panorama italiano, spaziando dall’audiovisione, all’improvvisazione, dalla sound art alla composizione acusmatica, interrogando ospiti e musicisti anche extra-accademici sul significato dell’arte sonora di oggi. Il tutto esplorando gli spazi incontenibili del Conservatorio di Bologna, sottolineati da allestimenti e proposte in grado di dialogare con l’architettura e la tecnica. “Suono Domenica” non è quindi un festival o una vetrina: può essere visto più come una festa, o magari come un “orologio sonoro” che scandisce il tempo della giornata attraverso il fare musica e lo stare insieme.
Programma
Ore 12 > OPEN/Cortile, scalone e piazza Rossini Giuseppe Chiari, Improvvisazione libera. Esperienza musicale per 70 solisti
Ore 13 > Apertura Installazioni/Consbo (le installazioni terminano alle ore 23) • Sala Respighi > Sequenzer Kammer, a cura di Enrico Cosimi, con Maru Barucco, Dario Boccato, Bruno Cusumano, Tommaso Michelini • Aula 9 > Pierpaolo Ovarini, this could be us, installazione multimediale interattiva; in collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia • Corridoio I piano > Daniele Carcassi, Nuova terra, installazione sonora per tre totem di altoparlanti (tecnica a cura di Gerarda Avallone) • Saletta area Banda > Lorenza Ceregini, Tu mi vedi?, installazione audiovisiva
Ore 14 > Sala Fugazza Audiovisione Bologna Francesco Di Stefano, Stripping Away Reality (2022) Tommaso Marzini Della Ragione, Unfortunate event (2023) Lorenzo Mostura, Nomo Echoes (2024) Fulvio Daviddi, Ground (2023) Lorenza Ceregini, Riccardo Tesorini, Dissimmetrie (2023), video di Elena Bianchini, Giulia Pellegrini, Mika Sollecito, Serena Ugolini In collaborazione con Fondazione Zucchelli e Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo
Ore 15 > Aula Banda Acusmatica Camilleri Lelio Camilleri, Apostrophe (1995), Summer 2018 (2018), Parallel (2000), Beat (2024) - prima esecuzione assoluta Ore 16 > Sala Fugazza Audiovisione Cipriani Naufragio-The Last Shipwreck, Due movimenti dalla trilogia audiovisiva Shipwrecks Naufragi (2020-2023) Video Giulio Latini; Musica, sound design e testi Alessandro Cipriani Memoria d'Utopie, opera audiovisiva multischermo (2023-2024) da un testo di Alberto Gianquinto Video Giulio Latini; Musica Alessandro Cipriani e Alessandro Sbordoni; Sound design Alessandro Cipriani; Voci recitanti registrate Roberto Herlitzka e Virginia Guidi
Ore 17 > Aula Banda Concerto Improvvisazione Silenzio Direzione: Walter Prati Performer: Andrea Brutti, Andrea Fabris, Andrea Giorgelli, Salvatore Miele, Francesco Paolino, Dino Piccinno, Erica Ruggiero, Leonardo Vita
Ore 18 > Sala Fugazza Audiovisione Coslovi The Wrong Side of the Tracks (2020-) Progetto fotografico: Marcello Coslovi Performer e progetto sonoro: Gabriele Andrisani, Andrea Cardellicchio, Matteo Coceva, Stefano Corino, Tommaso Grandi, Chiara Matarazzo, Davide Ricchi, Valerio Timo
Ore 19 > Sala Bossi Concerto Mantra Karlheinz Stockhausen, Mantra, per due pianisti (1970) Pianoforte: Stefano Malferrari e Franco Venturini Live electronics e regia del suono: Francesco Vogli (con Vijay Comino e Alessandra Giachetti)
Ore 21 > Sala Fugazza Audiovisioni Camera Ludens. Il gioco della memoria, per video e quattro performer (2023) Performer: Francesco Giomi, Simone Grande, Salvatore Miele, Andrea Sanna Selezione e montaggio: Michele Manzolini ed Enrico Riccobene Camera Ludens è un progetto di Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia BSCRZCLL732NN, improvvisazione audiovisiva per tre performer e quattro videomaker (2023) Performer: Antonio Ciaramella, Andrea Fabris, Nicola Venturo Videomaker: Andrea Boschini, Silvia Campostrini, Giulia Costantini, Chiara Vitofrancesco In collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo, Fondazione Zucchelli, Mast
Ore 22 > Aula Banda Acusmatica Bologna Federico Inzerillo, Grid grips (2023) Alessandra Giachetti, Verrières (2024) Francesco Interlandi, Var hälsad du Maria (2023-24) Jacopo Casasola, Scenario possibile (2023) Fernando Hester, Zooming (2023)
Ore 23 > Sala BossiConcerto Bologna Filippo Giuffrè | NicoNote | Stefano Pilia
Ingresso libero a tutti gli eventi fino a esaurimento posti
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NANNI GAIAS
presenta
SENTIERI
Sámbene Production
Guarda il video
youtube
SENTIERI – IL VIDEO
“SENTIERI”, brano interamente concepito e realizzato da Nanni Gaias, inaugura il centro di produzione dell'hub creativo multi-servizio Sámbene Production, di cui l'artista è il fondatore.
In questo nuovo lavoro, Gaias, noto per la sua versatilità musicale, si spinge oltre i confini del suo consueto approccio musicale, aprendo nuovi orizzonti nella sua carriera
artistica.
"SENTIERI" diventa così un monito per gli artisti emergenti che gravitano intorno al centro di produzione, tracciando una nuova realtà da esplorare e da vivere pienamente.
In questa live session, tutta la potenza del brano viene espressa mediante una nuova rivisitazione, in cui Gaias pilota con maestria le sequenze, effetti, elettronica, synth, voce e batteria, con la perfetta sintonia del sublime chitarrista Giuseppe Spanu.
SENTIERI – IL BRANO
Il brano “SENTIERI”, interamente scritto e prodotto da Gaias, noto musicista e produttore, apprezzato per la sua versatilità musicale, rappresenta una tappa significativa nella carriera dell’artista. Rompendo con il suo consueto approccio alla composizione musicale, la produzione “SENTIERI” si sviluppa in una direzione diversa, caratterizzata da una fusione di drum’n’bass ispirata al mondo liquid e neurofunk. Questo brano emerge come un vero e proprio catalizzatore, avviando un processo creativo nel quale GAIAS ha riversato le proprie esperienze e sensazioni, abbandonando gli schemi convenzionali per abbracciare un rituale di liberazione. Il ritmo incalzante e carico di energia di “SENTIERI” rappresenta un momento critico e decisivo di transizione per l’artista.
É come un’esplosione di emozioni, il caos che precede la consapevolezza, un terremoto emotivo che agita l’animo umano durante i momenti di crisi.
Paura, rabbia, frustrazione e amore, le più potenti emozioni riversate e trasformate in musica, si manifestano attraverso suoni potenti e penetranti, delineando un’esperienza intensa e coinvolgente.
“SENTIERI” incarna il processo di superamento mediante l’espressione creativa.
Testo e arrangiamento musicale si fondono, sottolineando il ruolo fondamentale della musica come veicolo per esprimere e condividere le proprie esperienze personali.
La musica diventa, ancora una volta, il linguaggio universale e immediato per trasmettere emozioni e condividere i propri vissuti, un mezzo tramite il quale liberarsi ed esprimers ipienamente.
BIO NANNI GAIAS
Giovanni Gaias, noto come Nanni Gaias, è un musicista e polistrumentista dal groove vibrante e naturale. La sua carriera è stata plasmata dalla fusione di diverse influenze della black music, definendo così il suo stile distintivo e caratteristico.
Originario di Berchidda, Gaias ha militato sin da bambino nelle diverse band del paese, trasformando il palco nel suo laboratorio creativo ed esplorando la musica senza limiti di genere.
Durante gli studi all'Accademia Musicale Nazionale Lizard di Fiesole, è diventato il batterista di punta di Francesco Piu, stimato bluesman italiano, esibendosi nei principali festival nazionali e internazionali, dimostrando notevole versatilità nei generi blues, funk e rock, con esibizioni accanto ad artisti come Doyle Bramhall II e Trombone Shorty.
Il suo debutto discografico da solista nel 2017 con l'album "Nanni Groove Experience Vol. I" ha ottenuto un notevole successo di critica e pubblico, soprattutto durante le performance dal vivo. Le sonorità funky sprigionate da un potente hammond trio hanno caratterizzato le sue esibizioni su rinomati palchi come il "Time in Jazz" e il "Moncalieri Jazz Festival".
Nel 2020, Paolo Fresu lo ha nominato direttore artistico della rassegna "Time After Time" al Festival Internazionale "Time In Jazz".
Per quattro anni ha portato sul palco progetti originali contraddistinti da generi ambivalenti come Funk, Soul, Jazz-Fusion, Rock, Reggae e Dance Music, con la partecipazione di artisti di spicco come Ainė, Alien-Dee, Enzo Avitabile, Stefano Barigazzi, Bluem, Dario Cecchini, Don Malo, Don Leone, Forelock, Paolo Fresu, Denise Gueye, Zamua Haleri, Manuella, Menhir, Paulinho, Rusty Brass, Gavino Riva e Vincenzo Saetta.
Tra i vari progetti presentati dal vivo nel 2022, "Antine" è stato il più sperimentale e contemporaneo, con la partecipazione di Giuseppe Spanu, Angus Bit e la live performance dello street artist Manu Invisible. Nello stesso anno, Gaias è stato il batterista di Roy Paci per il "Remix Tour", contribuendo a dare nuova vita alle performance dal vivo.
Entrato nell'etichetta Tûk Music di Paolo Fresu nel 2021, Gaias ha prodotto diversi progetti, tra cui l'EP "T.O.T.B.", dalle sonorità chillout, in collaborazione con il chitarrista Giuseppe Spanu, il remix "THIS IS NOT AMERICA" per l'album "HEROES - A TRIBUTE TO DAVID BOWIE" di Paolo Fresu, e il Concept Album "QUATTRO”, realizzato nel 2023 per l’etichetta e ad oggi proposto come LIVE PROJECT.
Attualmente, Gaias svolge l'attività di produttore e beatmaker presso il suo centrodi produzione "SÁMBENE PRODUCTION" al "Black Vibe Studio", dove condivide la sua passione attraverso l'insegnamento e prepara le sue energiche performance dal vivo.
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NANNI GAIAS
presenta
SENTIERI
Sámbene Production
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SENTIERI – IL VIDEO
“SENTIERI”, brano interamente concepito e realizzato da Nanni Gaias, inaugura il centro di produzione dell'hub creativo multi-servizio Sámbene Production, di cui l'artista è il fondatore.
In questo nuovo lavoro, Gaias, noto per la sua versatilità musicale, si spinge oltre i confini del suo consueto approccio musicale, aprendo nuovi orizzonti nella sua carriera
artistica.
"SENTIERI" diventa così un monito per gli artisti emergenti che gravitano intorno al centro di produzione, tracciando una nuova realtà da esplorare e da vivere pienamente.
In questa live session, tutta la potenza del brano viene espressa mediante una nuova rivisitazione, in cui Gaias pilota con maestria le sequenze, effetti, elettronica, synth, voce e batteria, con la perfetta sintonia del sublime chitarrista Giuseppe Spanu.
SENTIERI – IL BRANO
Il brano “SENTIERI”, interamente scritto e prodotto da Gaias, noto musicista e produttore, apprezzato per la sua versatilità musicale, rappresenta una tappa significativa nella carriera dell’artista. Rompendo con il suo consueto approccio alla composizione musicale, la produzione “SENTIERI” si sviluppa in una direzione diversa, caratterizzata da una fusione di drum’n’bass ispirata al mondo liquid e neurofunk. Questo brano emerge come un vero e proprio catalizzatore, avviando un processo creativo nel quale GAIAS ha riversato le proprie esperienze e sensazioni, abbandonando gli schemi convenzionali per abbracciare un rituale di liberazione. Il ritmo incalzante e carico di energia di “SENTIERI” rappresenta un momento critico e decisivo di transizione per l’artista.
É come un’esplosione di emozioni, il caos che precede la consapevolezza, un terremoto emotivo che agita l’animo umano durante i momenti di crisi.
Paura, rabbia, frustrazione e amore, le più potenti emozioni riversate e trasformate in musica, si manifestano attraverso suoni potenti e penetranti, delineando un’esperienza intensa e coinvolgente.
“SENTIERI” incarna il processo di superamento mediante l’espressione creativa.
Testo e arrangiamento musicale si fondono, sottolineando il ruolo fondamentale della musica come veicolo per esprimere e condividere le proprie esperienze personali.
La musica diventa, ancora una volta, il linguaggio universale e immediato per trasmettere emozioni e condividere i propri vissuti, un mezzo tramite il quale liberarsi ed esprimers ipienamente.
BIO NANNI GAIAS
Giovanni Gaias, noto come Nanni Gaias, è un musicista e polistrumentista dal groove vibrante e naturale. La sua carriera è stata plasmata dalla fusione di diverse influenze della black music, definendo così il suo stile distintivo e caratteristico.
Originario di Berchidda, Gaias ha militato sin da bambino nelle diverse band del paese, trasformando il palco nel suo laboratorio creativo ed esplorando la musica senza limiti di genere.
Durante gli studi all'Accademia Musicale Nazionale Lizard di Fiesole, è diventato il batterista di punta di Francesco Piu, stimato bluesman italiano, esibendosi nei principali festival nazionali e internazionali, dimostrando notevole versatilità nei generi blues, funk e rock, con esibizioni accanto ad artisti come Doyle Bramhall II e Trombone Shorty.
Il suo debutto discografico da solista nel 2017 con l'album "Nanni Groove Experience Vol. I" ha ottenuto un notevole successo di critica e pubblico, soprattutto durante le performance dal vivo. Le sonorità funky sprigionate da un potente hammond trio hanno caratterizzato le sue esibizioni su rinomati palchi come il "Time in Jazz" e il "Moncalieri Jazz Festival".
Nel 2020, Paolo Fresu lo ha nominato direttore artistico della rassegna "Time After Time" al Festival Internazionale "Time In Jazz".
Per quattro anni ha portato sul palco progetti originali contraddistinti da generi ambivalenti come Funk, Soul, Jazz-Fusion, Rock, Reggae e Dance Music, con la partecipazione di artisti di spicco come Ainė, Alien-Dee, Enzo Avitabile, Stefano Barigazzi, Bluem, Dario Cecchini, Don Malo, Don Leone, Forelock, Paolo Fresu, Denise Gueye, Zamua Haleri, Manuella, Menhir, Paulinho, Rusty Brass, Gavino Riva e Vincenzo Saetta.
Tra i vari progetti presentati dal vivo nel 2022, "Antine" è stato il più sperimentale e contemporaneo, con la partecipazione di Giuseppe Spanu, Angus Bit e la live performance dello street artist Manu Invisible. Nello stesso anno, Gaias è stato il batterista di Roy Paci per il "Remix Tour", contribuendo a dare nuova vita alle performance dal vivo.
Entrato nell'etichetta Tûk Music di Paolo Fresu nel 2021, Gaias ha prodotto diversi progetti, tra cui l'EP "T.O.T.B.", dalle sonorità chillout, in collaborazione con il chitarrista Giuseppe Spanu, il remix "THIS IS NOT AMERICA" per l'album "HEROES - A TRIBUTE TO DAVID BOWIE" di Paolo Fresu, e il Concept Album "QUATTRO”, realizzato nel 2023 per l’etichetta e ad oggi proposto come LIVE PROJECT.
Attualmente, Gaias svolge l'attività di produttore e beatmaker presso il suo centrodi produzione "SÁMBENE PRODUCTION" al "Black Vibe Studio", dove condivide la sua passione attraverso l'insegnamento e prepara le sue energiche performance dal vivo.
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NANNI GAIAS
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SENTIERI
Sámbene Production
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SENTIERI – IL VIDEO
“SENTIERI”, brano interamente concepito e realizzato da Nanni Gaias, inaugura il centro di produzione dell'hub creativo multi-servizio Sámbene Production, di cui l'artista è il fondatore.
In questo nuovo lavoro, Gaias, noto per la sua versatilità musicale, si spinge oltre i confini del suo consueto approccio musicale, aprendo nuovi orizzonti nella sua carriera
artistica.
"SENTIERI" diventa così un monito per gli artisti emergenti che gravitano intorno al centro di produzione, tracciando una nuova realtà da esplorare e da vivere pienamente.
In questa live session, tutta la potenza del brano viene espressa mediante una nuova rivisitazione, in cui Gaias pilota con maestria le sequenze, effetti, elettronica, synth, voce e batteria, con la perfetta sintonia del sublime chitarrista Giuseppe Spanu.
SENTIERI – IL BRANO
Il brano “SENTIERI”, interamente scritto e prodotto da Gaias, noto musicista e produttore, apprezzato per la sua versatilità musicale, rappresenta una tappa significativa nella carriera dell’artista. Rompendo con il suo consueto approccio alla composizione musicale, la produzione “SENTIERI” si sviluppa in una direzione diversa, caratterizzata da una fusione di drum’n’bass ispirata al mondo liquid e neurofunk. Questo brano emerge come un vero e proprio catalizzatore, avviando un processo creativo nel quale GAIAS ha riversato le proprie esperienze e sensazioni, abbandonando gli schemi convenzionali per abbracciare un rituale di liberazione. Il ritmo incalzante e carico di energia di “SENTIERI” rappresenta un momento critico e decisivo di transizione per l’artista.
É come un’esplosione di emozioni, il caos che precede la consapevolezza, un terremoto emotivo che agita l’animo umano durante i momenti di crisi.
Paura, rabbia, frustrazione e amore, le più potenti emozioni riversate e trasformate in musica, si manifestano attraverso suoni potenti e penetranti, delineando un’esperienza intensa e coinvolgente.
“SENTIERI” incarna il processo di superamento mediante l’espressione creativa.
Testo e arrangiamento musicale si fondono, sottolineando il ruolo fondamentale della musica come veicolo per esprimere e condividere le proprie esperienze personali.
La musica diventa, ancora una volta, il linguaggio universale e immediato per trasmettere emozioni e condividere i propri vissuti, un mezzo tramite il quale liberarsi ed esprimers ipienamente.
BIO NANNI GAIAS
Giovanni Gaias, noto come Nanni Gaias, è un musicista e polistrumentista dal groove vibrante e naturale. La sua carriera è stata plasmata dalla fusione di diverse influenze della black music, definendo così il suo stile distintivo e caratteristico.
Originario di Berchidda, Gaias ha militato sin da bambino nelle diverse band del paese, trasformando il palco nel suo laboratorio creativo ed esplorando la musica senza limiti di genere.
Durante gli studi all'Accademia Musicale Nazionale Lizard di Fiesole, è diventato il batterista di punta di Francesco Piu, stimato bluesman italiano, esibendosi nei principali festival nazionali e internazionali, dimostrando notevole versatilità nei generi blues, funk e rock, con esibizioni accanto ad artisti come Doyle Bramhall II e Trombone Shorty.
Il suo debutto discografico da solista nel 2017 con l'album "Nanni Groove Experience Vol. I" ha ottenuto un notevole successo di critica e pubblico, soprattutto durante le performance dal vivo. Le sonorità funky sprigionate da un potente hammond trio hanno caratterizzato le sue esibizioni su rinomati palchi come il "Time in Jazz" e il "Moncalieri Jazz Festival".
Nel 2020, Paolo Fresu lo ha nominato direttore artistico della rassegna "Time After Time" al Festival Internazionale "Time In Jazz".
Per quattro anni ha portato sul palco progetti originali contraddistinti da generi ambivalenti come Funk, Soul, Jazz-Fusion, Rock, Reggae e Dance Music, con la partecipazione di artisti di spicco come Ainė, Alien-Dee, Enzo Avitabile, Stefano Barigazzi, Bluem, Dario Cecchini, Don Malo, Don Leone, Forelock, Paolo Fresu, Denise Gueye, Zamua Haleri, Manuella, Menhir, Paulinho, Rusty Brass, Gavino Riva e Vincenzo Saetta.
Tra i vari progetti presentati dal vivo nel 2022, "Antine" è stato il più sperimentale e contemporaneo, con la partecipazione di Giuseppe Spanu, Angus Bit e la live performance dello street artist Manu Invisible. Nello stesso anno, Gaias è stato il batterista di Roy Paci per il "Remix Tour", contribuendo a dare nuova vita alle performance dal vivo.
Entrato nell'etichetta Tûk Music di Paolo Fresu nel 2021, Gaias ha prodotto diversi progetti, tra cui l'EP "T.O.T.B.", dalle sonorità chillout, in collaborazione con il chitarrista Giuseppe Spanu, il remix "THIS IS NOT AMERICA" per l'album "HEROES - A TRIBUTE TO DAVID BOWIE" di Paolo Fresu, e il Concept Album "QUATTRO”, realizzato nel 2023 per l’etichetta e ad oggi proposto come LIVE PROJECT.
Attualmente, Gaias svolge l'attività di produttore e beatmaker presso il suo centrodi produzione "SÁMBENE PRODUCTION" al "Black Vibe Studio", dove condivide la sua passione attraverso l'insegnamento e prepara le sue energiche performance dal vivo.
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Pesaro2024 presenta il nuovo progetto di ISAC-2024: 'In Ascolto: la Sonosfera® da dentro, fuori e oltre'
Pesaro2024 presenta il nuovo progetto di ISAC-2024: 'In Ascolto: la Sonosfera® da dentro, fuori e oltre'. Pesaro 2024 presenta un nuovo progetto di dossier che prende corpo nell'anno da Capitale: si tratta di 'In Ascolto: la Sonosfera® da dentro, fuori e oltre', collocato nella sezione della 'natura vivente' della cultura, attuato dalla Fondazione Centro Arti Visive Pescheria, a cura di David Monacchi. Il progetto nasce all'interno di ISAC-2024 (International Sonosfera® Ambisonics Competition 'Eugenio Giordani'): l'Associazione Culturale Fragments of Extinction implementa la realizzazione operativa della seconda edizione del concorso internazionale di composizione elettroacustica tridimensionale per Sonosfera® ideato da David Monacchi nel 2023 e dedicato al M° Eugenio Giordani docente del Conservatorio Rossini scomparso nel 2020 che ha diretto per 40 anni la storica Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio Rossini. Venerdì 15 marzo in Sonosfera®, in programma la premiazione e il concerto dei premiati al termine di una mini-residenza dei vincitori per l'ottimizzazione delle proprie composizioni che si svolge nell'anfiteatro tecnologico per l'ascolto profondo di ecosistemi e musica di Pesaro città creativa Unesco della Musica. Nel segno del dialogo internazionale, ISAC-2024 si avvale di un partner prestigioso: l'IRCAM Centre Pompidou di Parigi. Dopo il grande successo della prima edizione di ISAC che ha visto la partecipazione di 77 candidati provenienti da ben 26 paesi, l'IRCAM – che proprio nel 2024 celebra il 30° anniversario del suo Forum - ha proposto a Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura la collaborazione per il concorso 2024 per creare un premio in sinergia. La confluenza preziosa di ricorrenze rappresenta così un'opportunità unica per i vincitori che avranno il privilegio di viaggiare da Pesaro a Parigi, sperimentando due delle strutture pubbliche di fama mondiale per l'ascolto acusmatico High-Order Ambisonics (HOA): Sonosfera® a Pesaro ed Espace de Projection a Parigi. Alla chiusura della call, i risultati sono straordinari: 149 candidature da 42 paesi, più del doppio rispetto all'edizione ISAC-2023. Il concorso ISAC funge da piattaforma per supportare le pratiche creative nella musica interamente perifonica e nella composizione di paesaggi sonori. Contribuisce alla diffusione di una cultura incentrata sull'ascolto acusmatico tridimensionale, una visione cara ai pionieri della musica elettronica ma che finora non è stata esplorata a fondo, visti i vantaggi dei moderni software e delle tecnologie elettroacustiche. Due le commissioni del concorso: la steering committee composta da Nicola Casetta, Carmine Emanuele Cella, Tommaso Giunti, David Monacchi, Alessandro Petrolati; la giuria internazionale a cura dell'IRCAM: Núria Giménez Comas, Sivan Eldar, Philippe Langlois, Frank Madlener, David Monacchi, Markus Noisternig (Chair). In Ascolto: la Sonosfera® da dentro, fuori e oltre ISAC-2024 CALENDARIO Pesaro, Sonosfera® - giovedì 14 marzo prove dei candidati - venerdì 15 marzo 9-13 prove e ottimizzazioni composizioni dei candidati 16-17 concerto d'ascolto dei finalisti 17.15-18.15 sede in definizione cerimonia di premiazione 18.30-19.30 Concerto dei premiati - sabato 16 marzo 17-18 Concerto dei brani short list 1 18-19 Concerto dei brani short list 2 21-22 Concerto dei premiati - domenica 17 marzo 16.30-17.30 Concerto dei brani short list 2 17.30-18.30 Concerto dei premiati Parigi, Espace de projection - martedì 19- venerdì 22 marzo 2024 Partecipazione dei vincitori ai workshop del Forum IRCAM e al lavoro di remix in situ all'Institut de recherche et coordination acoustique/musique; - venerdì 22 marzo 2024 Evento finale nei workshop del Forum IRCAM 2024 e concerto finale Alla conferenza stampa erano presenti: in collegamento Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro e Agostino Riitano direttore artistico Pesaro 2024; il professore David Monacchi ideatore di Sonosfera®. Ha aperto Daniele Vimini: questo progetto con due specificità importanti: ovvero quella di dimostrare le potenzialità di Sonosfera® - anfiteatro tecnologico che nasce per raccontare paesaggi sonori ma anche per la composizione digitale - attraverso un concorso mondiale. E poi il concorso nel nome di Eugenio Giordani - fra l'altro la fase finale dei concerti avverrà nei giorni del suo compleanno – è caratterizzato da un forte coinvolgimento internazionale, con un senso di comunità locale e globale. Tutto ciò con un grande lavoro tecnico dietro. Ed è prezioso e unico che ad un concorso che aveva già un credito internazionale si sia unita un'istituzione come l'IRCAM di Parigi. E' chiaro che si tratta di uno degli appuntamenti più qualificanti della Capitale della cultura perché ha anche la caratteristica della riproducibilità della formula negli anni, dunque un progetto che non si esaurisce con il 2024 ma ha la possibilità di sedimentare le esperienze diventando patrimonio consolidato. Ha continuato Agostino Riitano: oggi con l'avvio del progetto che vede Sonosfera® protagonista per noi è anche l'occasione per ricordare che Sonosfera® è stata sicuramente una delle fonti di ispirazioni centrali per la definizione del tema del nostro dossier di candidatura che ci ha consentito poi di vincere il titolo di Capitale della cultura. All'epoca l'incontro con la Sonosfera® è stata una folgorazione perché al suo interno arte, natura e tecnologia sono straordinariamente legati tra loro e ci hanno dato la possibilità di avere una tangibile presenza nell'ecosistema culturale della città di quella che poteva essere per noi la declinazione della natura della cultura, ovvero la relazione tra arte, natura e tecnologia. Questo è stato un elemento decisivo perché dall'esperienza in Sonosfera® abbiamo iniziato un'interlocuzione molto forte con Monacchi disponibilie fin da subito a condividere tutti i ragionamenti alla base di quella che è una vera e propria invenzione artistica: è importante sottolinearlo, c'è un forte aspetto pioneristico e un cambiamento epocale per la fruizione ma anche per la composizione musicale. Questo è alla base del concorso di cui quest'anno ricorre la seconda edizione con cui alziamo decisamente l'asticella, che ha raggiunto una maturità straordinaria e che ci darà ulteriori opportunità di sperimentazione. Ricordo che sempre legato alla Sonosfera® c'è il progetto Twin Color di cui parleremo più avanti. Le conclusioni affidate a David Monacchi: ISAC è un concorso che è alla seconda edizione, l'anno scorso eravamo soli, avevamo lanciato questa iniziativa sotto l'idea del Maestro Eugenio Giordani che non c'è più e che ci ha lasciato proprio con la volontà di lanciare un concorso per la Sonosfera® che potenziasse la composizione elettroacustica a livello internazionale proprio per questi spazi tridimensionali. Già l'anno scorso abbiamo avuo grandi risultati, per l'anno in corso abbiamo la collaborazione dell'IRCAM di Parigi. Non è stato facile istituire una collaborazione però è stato grande l'interesse di Parigi a seguire tutte le nostre istanze e impostazioni, si sono miracolosamente accodati a questa iniziativa cui abbiamo dato forma nel segno e nel solco dell'edizione 2023. Quest'anno la call lanciata a livello internazionale ha coinvolto i nostri contatti in ambito accademico ma anche tutto il bacino di utenza del Centre Pompidou. E i numeri sono raddoppiati con tutta l'Europa rappresentata, il Nord America, Cina, Giappone, Corea, Taiwan, Hong Kong con presenza forte dell'Oriente. Quindi il concorso è diventato il più importante al mondo per la composizione musicale acusmatica. Dunque l'adesione così forte ci ha messo nelle condizioni per cui la Capitale della cultura 2024 è diventata anche capitale della musica elettroacustica tridimensionale acusmatica; vuol dire che abbiamo messo in moto un meccanismo virtuoso per far capire al mondo che la musica elettroacustica può essere ascoltata in un modo molto specifico che la Sonosfera® consente: e cioè essere in uno spazio del tutto buio e dove le sorgenti sonore stanno tutte attorno. La metafora del titolo 'In Ascolto: la Sonosfera® da dentro, fuori e oltre', rende bene l'idea di questa compenetrazione. Il significativo progresso nelle tecnologie del suono tridimensionale negli ultimi anni ha portato alla proliferazione di creazioni artistiche in diversi ambiti della produzione musicale. Generi come la musica elettronica ed elettroacustica, la soundscape composition, i documentari tematici, gli audiodrammi, le registrazioni musicali, ecc., stanno ora adottando tecniche audio spaziali. Ciò consente di modellare il suono all'interno di un dominio sferico, trasformando lo spazio (compresa la posizione, dimensione e prospettiva delle sorgenti sonore) in uno strumento compositivo tangibile. Fondato a Pesaro nel 1971 da Walter Branchi e sotto la direzione di Eugenio Giordani per oltre quattro decenni, il laboratorio elettronico per la musica sperimentale LEMS ha coltivato una tradizione sulla composizione elettronica pionieristica in Italia. Sebbene vi sia ormai un'ampia disponibilità di software e hardware per la sintesi, la manipolazione e la post-produzione del suono in queste creazioni, è evidentemente molto meno comune poter utilizzare teatri e luoghi attrezzati per riprodurre queste opere in perifonia sferica, in particolare per un pubblico di sufficienti dimensioni. Sonosfera® soddisfa entrambe le esigenze: uno standard tecnologico di 6° ordine Ambisonics di altissimo livello qualitativo sonoro, e una capienza di 60 posti. Sonosfera® E' un anfiteatro tecnologico mobile per l'ascolto profondo degli ecosistemi e della musica, progettato per Pesaro Città Creativa della Musica UNESCO da David Monacchi, inaugurato nel gennaio 2020. Lo spazio è dotato di 45 altoparlanti costruiti appositamente e posizionati in uno spazio sferico isolato acusticamente e con una perfetta acustica interna. Spalti circolari trasparenti al suono sollevano il pubblico sopra un emisfero inferiore acusticamente "attivo", mentre quello superiore è dotato anche di uno schermo di proiezione a 360°. L'ascoltatore si trova così al centro del paesaggio sonoro, nell'oscurità di una stimolante esperienza sensoriale acusmatica, talvolta "illuminata" da analisi visive del suono stesso. Sonosfera® è stato infatti originariamente progettato e costruito per la ricostruzione sferica e la visualizzazione delle registrazioni effettuate negli ecosistemi primari delle foreste pluviali tropicali, come parte del progetto a lungo termine 'Fragments of Extinction". Espace de Projection Situato all'interno dell'IRCAM di Parigi, l'Espace de Projection è una sala per spettacoli di medie dimensioni con acustica adattabile, che può ospitare circa 400 posti. Costruito negli anni '70, il suo design mirava a offrire un'ampia flessibilità in termini di forma, dimensioni e caratteristiche acustiche. Grazie a questa adattabilità architettonica, diverse caratteristiche acustiche possono essere regolate separatamente. L'impostazione audio risulta coinvolgente e senza precedenti per i nuovi media e le arti performative. Offre inoltre attrezzature all'avanguardia per la ricerca sperimentale nell'audio spaziale ad alta definizione e nella cognizione spaziale uditiva. ISAC-2024 è promosso da Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura e Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza, prodotto dall'organizzazione no-profit Fragments of Extinction in collaborazione con la Fondazione Centro Arti Visive Pescheria e il Conservatorio Rossini.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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EDM: Una Guida alla Produzione per Principianti
La musica EDM è un genere che ha cambiato la cultura musicale. È diventata popolare in tutto il mondo, influenzando generi come il pop e l’hip-hop. Usa strumenti elettronici, sintetizzatori e ritmi per far ballare. Questa guida ti insegnerà i segreti per produrre musica EDM. Dalle basi alla sintesi, fino all’uso di DAW, plugin e strumenti virtuali. Così, potrai creare il tuo sound unico. Punti…
#Beatmaking#Composizione musicale electrónica#Creare tracce EDM#Guida alla produzione musicale#Mixaggio e mastering#Musica Elettronica#Produzione musica EDM#Software per produzione musicale#Sound design EDM#Tecnica musicale EDM
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Sam Allan Libera Unbreakable: Un Viaggio Sonoro Attraverso la Brillantezza Elettronica
Introduzione: Nel sempre evolutivo mondo della musica elettronica, gli artisti continuano a spingere i confini e a catturare il pubblico con i loro suoni innovativi. Tra questi pionieri c'è il talentuoso Sam Allan, la cui ultima uscita, "Unbreakable", sta facendo scalpore nella scena della musica elettronica. Sotto l'illustre etichetta "BlackHole", il brano di Allan promette un viaggio sonoro che va oltre i confini convenzionali.
Sam Allan: Una Stella Nascente negli Scenario Sonori Elettronici: Sam Allan sta scolpendo costantemente il suo spazio nel panorama della musica elettronica, noto per la sua fusione unica di melodie, ritmi intricati e un acuto senso di narrazione sonora. Con ogni pubblicazione, Allan ha attirato l'attenzione per la sua capacità di creare esperienze immersive che risuonano con gli ascoltatori.
"Unbreakable": Un Capolavoro Musicale: La più recente creazione di Allan, "Unbreakable", mostra la sua abilità come produttore e compositore. Il brano fonde senza soluzione di continuità ritmi pulsanti con melodie eteree, creando un paesaggio sonoro ipnotico e vigoroso. Il titolo stesso suggerisce resilienza e forza, temi che echeggiano in tutta la composizione.
Il brano inizia con una costruzione sottile, attirando gli ascoltatori con toni atmosferici che preparano il terreno per il viaggio sonoro in arrivo. Man mano che il ritmo si intensifica, "Unbreakable" si svela, mostrando strati di elementi elettronici che danzano armoniosamente. L'attenzione meticolosa di Allan ai dettagli è evidente nelle transizioni senza soluzione di continuità e nel modo in cui ogni elemento contribuisce all'energia complessiva del brano.
BlackHole Records: Una Piattaforma Perfetta: Pubblicato sotto la rinomata etichetta "BlackHole", "Unbreakable" beneficia di una piattaforma nota per il supporto alla musica elettronica all'avanguardia. BlackHole ha una storia di sostegno a talenti emergenti e fornisce un palcoscenico per gli artisti per esprimere la propria creatività. La collaborazione di Sam Allan con l'etichetta indica un impegno reciproco nel superare i confini della musica elettronica.
L'Impatto di "Unbreakable": Mentre "Unbreakable" permea le onde radio, lascia un segno indelebile negli ascoltatori. L'energia contagiosa del brano sicuramente risuonerà con gli appassionati della musica elettronica e con gli ascoltatori occasionali. La capacità di Allan di creare un'esperienza sonora dinamica ed emotiva dimostra perché è una forza da non sottovalutare nella scena della musica elettronica.
Conclusione: Con "Unbreakable", Sam Allan consolida il suo status di stella nascente nel mondo della musica elettronica. La fusione senza soluzione di continuità di ritmi e melodie, unita al sostegno di BlackHole Records, garantisce che il viaggio sonoro di Allan continuerà a catturare il pubblico in tutto il mondo. Mentre ci immergiamo nella brillantezza elettronica di "Unbreakable", anticipiamo con entusiasmo quali paesaggi musicali Sam Allan esplorerà prossimamente.
Ascoltate “Unbreakable” qui: https://open.spotify.com/intl-it/track/2CeV2vrXKaCysEYcB4GQN7?si=a2719681045b47e6 , e seguite Sam Allan su Instagram: https://www.instagram.com/samallan_dj/
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Chiara Civello
Chiara Civello è una raffinata cantautrice, compositrice e polistrumentista apprezzata in tutto il mondo.
Otto album in studio, numerosi i singoli e le partecipazioni a dischi di artiste e artisti internazionali, ha sempre goduto del favore della critica e di colleghe e colleghi, tanto che Burt Bacharach ha scritto un brano per lei e Tony Bennett l’ha definita “la miglior cantante jazz della sua generazione“.
Ama definirsi internazional-popolare e, di fatto, la sua carriera si è dipanata tra Brasile, Italia e Stati Uniti, vantando prestigiose collaborazioni.
Suona chitarra e pianoforte e canta in diverse lingue, oltre all’italiano anche in inglese, spagnolo, portoghese, francese e napoletano.
Nata a Roma il 15 giugno 1975 da madre pugliese e da padre siciliano, ha iniziato a mettere le mani su un pianoforte dall’età di due anni, successivamente ha imparato a suonare la chitarra da autodidatta.
A 13 anni ha frequentato il Saint Louis Music School di Roma e a 16 ha superato l’audizione per essere ammessa alla Berklee College of Music, celebre scuola di musica statunitense dove è andata a studiare nel 1994, esperienza fondamentale per la sua formazione.
A Boston ha appreso l’arte della composizione e dell’arrangiamento, imparando “come camminare nella musica”, l’apertura mentale, il “metissage” e l’identificazione di ciò che la muoverà musicalmente.
Dopo il diploma si è trasferita a New York. Nel 2002 ha inciso alcuni brani per l’album October Road di James Taylor.
Nel 2005, con Last Quarter Moon, è stata la prima artista italiana nella storia a incidere per la Verve Records. L’album, che contiene contiene sette canzoni scritte da lei, e tre in collaborazione con altri artisti, tra cui ballad Trouble, composta a quattro mani con Burt Bacharach, ha scalato le classifiche italiane e giapponesi, qualificandosi come Top jazz album.
Nel 2006 si è esibita al Roma Jazz Festival insieme a Michael Bublé e Laura Pausini.
L’anno seguente ha pubblicato il suo secondo album The Space Between, ha lavorato col cantante Juan Luis Guerra, con cui ha duettato nel brano Something Good, contenuto in La Llave de Mi Corazón, vincitore di cinque Latin Grammy Awards.
Nel 2008 ha scritto con Pino Daniele il brano L’Ironia di Sempre, contenuto nell’album Ricomincio da 30, col quale si è esibita al famoso concerto di Piazza Plebiscito per celebrare i trent’anni della carriera del grande cantautore partenopeo.
Nel 2010 è uscito l’album 7752, il numero è la linea d’aria in chilometri che congiunge le due città chiave del disco, New York e Rio de Janeiro, dove ha iniziato la sua collaborazione con Ana Carolina, star del pop brasiliano e sua principale collaboratrice nella scrittura del disco. La Deluxe Edition, ristampa del 2010, contiene l’inedito Tre (scritto con Rocco Papaleo).
Nel 2012 ha partecipato al Festival di Sanremo, nella categoria Big, con una canzone, scritta insieme alla cantautrice italo-spagnola Diana Tejera, che ha dato il titolo all’album Al posto del mondo e che ha ricevuto un grande successo di critica. Dello stesso anno è la canzone “Problemi” che, nella versione portoghese “Problemas” ha vinto il premio come migliore canzone del 2012 in Brasile.
Canzoni, del 2014, è un album di cover di brani italiani che vanno dagli anni Sessanta in poi, con ospiti prestigiosi come Gilberto Gil, Chico Buarque, Ana Carolina e Esperanza Spalding.
Nello stesso anno ha ricevuto il Premio Musica e Comunicazione al Grandprix della pubblicità, in settembre ha affiancato Gigi Marzullo e Manuela Moreno nella conduzione del programma televisivo di Rai Uno Settenote.
Pop elegante, influenze brasiliane, alcuni brani sorprendenti del cinema italiano ed elettronica subliminale. Tutto questo e molto altro è il disco Eclipse, in cui mostra ancora una nuova e diversa ricerca musicale. Un perfetto equilibrio tra atmosfere classiche e sound moderno.
Tra gli ospiti, Francesco Bianconi dei Baustelle, Cristina Donà, Diego Mancino, Pippo Kaballà, i giovani cantautori Dimartino e Diana Tejera, i grandi musicisti brasiliani Pedro Sà e Roubinho Jacobina.
Chansons: Chiara Civello Sings International French Standards, è composto da dodici classici del cantautorato francese, da Michel Legrand a Charles Aznavour, Charles Trénet, Édith Piaf, Jacques Brel, Gilbert Bécaud e Francis Lai.
Per iniziativa del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 19 dicembre 2018 è stata insignita del titolo onorifico di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Nel 2022 ha pubblicato Sono come sono un singolo firmato assieme al cantautore Kaballà, riadattamento in italiano di una hit brasiliana di Sandra de Sásu (“Olhos Coloridos”) divenuta un inno della lotta al razzismo, facendone un raffinato numero funky contro tutte le discriminazioni.
Il tour del 2024, dal titolo Sempre così, è ispirato all’omonimo brano composto e scritto insieme a Patrizia Cavalli, una delle voci più acute e amate della poesia italiana del secondo 900.
Il testo, iniziato e finito nel 2022, poco dopo la scomparsa della poeta, nasce dalla profonda amicizia tra le due donne, scavando tra nostalgia, commozione e gratitudine.
La costellazione poetica disegnata in questo nuovo spettacolo vede la compresenza della musica con la poesia e il cinema. Da sola sul palco, accompagnata da pianoforte, chitarra e la sua inconfondibile voce, entra nelle diverse stanze dell’amore che la sua musica ha abitato nel corso degli anni.
La performance è realizzata in collaborazione con la regista francese Céline Sciamma (“Tomboy” e “Ritratto della giovane in fiamme”). Ad aprire il sipario sullo spettacolo è la visione del suo “This Is How a Child Becomes a Poet”, cortometraggio presentato in anteprima all’80esima Mostra del Cinema di Venezia. Un viaggio nelle stanze che furono la casa di Patrizia Cavalli e anche momentum che ha dato il la all’artista per finire la canzone lasciata incompiuta dalla poetessa.
Chiara Civello è un’aliena nel panorama nazionale del pop al femminile, il suo raffinato eppure popolare universo musicale si perde nella sua nebulosa senza tempo di languori bossa nova, sinuosità jazzy e vocalizzi felpati. Un mondo tropicalista al contrario, che si propone di allargare i confini della canzone italiana, aprendola ad altri linguaggi.
Un talento nostrano che travalica i confini nazionali diffondendo musica di qualità in tutto il pianeta.
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giorgiamariasara - Il singolo “100 Lire”
Il brano della cantautrice sugli stores digitali e nelle radio
“100 Lire” è il nuovo singolo della poliedrica artista e cantautrice giorgiamariasara, pubblicato sui principali stores digitali e dal 16 febbraio nelle radio italiane in promozione nazionale. Anche questo brano porta la firma del produttore Marco “Mandama” Dorizzi, a conferma dello sposalizio artistico con l’artista che sta collezionando plausi da pubblico e critica. “100 Lire” è un brano dall’atmosfera club, Elettropop. Facile da ballare e anche da canticchiare, fa riferimento allo storico brano che recita “mamma mia dammi 100 lire che in America voglio andar”, di cui esistono varie rivisitazioni e interpretazioni. I temi restano sempre la ribellione, la fuga, l’ignoto pericolo che si cela dietro l’angolo e i “buoni consigli”, in una chiave espressiva più personale e decisamente più esplicita.
Ascolta il brano https://open.spotify.com/intl-it/track/0oqhuSvitICrZsToJCfqjf?si=a4fed9907c564575
Storia dell’artista
Giorgia Maria Rosaria Marino, in arte giorgiamariasara, nasce a Catania esattamente -anta anni fa e non ci mette moltissimo a dare i primi segni di squilibrio uditivo. La ninna nanna che pretendeva la mamma le cantasse la sera? Wild Boys dei Duran Duran. Crescendo e non smettendo neanche un attimo di cantarsela, capisce di non avere una grande passione per le ballad e di apprezzare molto di più la musica uptempo. Inoltre, alimenta un grande feticismo per i testi, soprattutto quelli ironici o anche provocatori. Apprezza quindi il cantautorato e l’hip hop, ma senza trascurare rock, new wave, punk, elettronica e, perché no, pop.
Il progetto giorgiamariasara nasce due anni fa dall’incontro con Marco “Mandama” Dorizzi, tecnico del suono e producer dedito soprattutto alla composizione di musica elettronica e hip hop. Un colpo di fulmine artistico che dà subito i suoi frutti: nascono i primi pezzi, di cui Giorgia scrive testi e linee melodice e Marco cura produzione, mix & master. Il risultato è elettropop, quasi sempre ballabile, che non tralascia né contenuti né forma perché sfrutta le complementari competenze di entrambi. Oltre a comporre digitalmente, Mandama suona saltuariamente nei pezzi il basso e la chitarra. La formazione live vede la partecipazione di un terzo elemento, Emiliano Bonafede al basso e alla chitarra.
Influenze (collettive) Billie Eilish, James Blake, Kendrick Lamar, Carmen Consoli, Bluvertigo, Subsonica, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Doja Cat, Caparezza, Eminem, Salmo.
Instagram: https://www.instagram.com/giorgiamariasara/ YouTube: https://www.youtube.com/@giorgiamariasara
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Il Telaio Sonoro di Sam Allan: L'Incantevole Incantesimo di "Unbreakable" nella Techno Melodica
Nell'affascinante regno delle sinfonie elettroniche, Sam Allan si piazza al centro della scena con la sua ultima creazione, "Unbreakable". Svelato sotto l'illustre insegna di "BlackHole", questo capolavoro techno melodico trascende i confini della mera composizione, intrecciando un affascinante arazzo di melodia e ritmi techno che trascina gli ascoltatori in un viaggio sonoro coinvolgente.
Imbarcandosi in un'Odissea Sonora con "Unbreakable"
"Unbreakable" è un'odissea melodica, navigando senza soluzione di continuità le correnti ritmiche della techno mentre dipinge le onde radio con melodie avvincenti. Sam Allan, il mago sonoro, crea un'esperienza che va oltre l'uditivo, invitando il pubblico a imbarcarsi in un viaggio dinamico dove ogni nota e ogni battito contribuiscono alla narrazione incantevole.
Il battito del brano, che risuona attraverso linee di basso pulsanti e percussioni intricate, stabilisce una fondamenta ritmica che spinge l'ascoltatore in avanti. L'abile uso dei sintetizzatori da parte di Allan introduce un'atmosfera eterea, costruendo un paesaggio sonoro onirico che risuona con profondità ed emozione.
L'Alchimia Sonora di Sam Allan: Modellare un'Identità Sonora
Proveniente da [inserisci origine], Sam Allan si è affermato come un maestro dell'alchimia sonora nel regno della musica elettronica. Mentre le sue composizioni precedenti hanno attirato l'attenzione per l'innovazione, "Unbreakable" segna un capitolo trasformativo nel suo percorso artistico. L'impegno di Allan nel superare i confini sonori e nel trascedere le convenzioni di genere riflette un'esplorazione intenzionale dei paesaggi musicali.
Rinomato per la capacità di evocare emozioni attraverso le sue composizioni, la musica di Allan trascende i tradizionali limiti di genere. "Unbreakable" è una testimonianza della sua dedizione nel creare esperienze sonore che non solo si ascoltano ma si sentono, creando un regno sonoro coinvolgente ed evocativo.
Armonizzando con la Costellazione Sonora di BlackHole
La collaborazione con la stimata etichetta "BlackHole" per "Unbreakable" amplifica la risonanza sonora di Allan. "BlackHole", una forza cosmica nel regno della musica elettronica, fornisce un palcoscenico celestiale per permettere ad Allan di condividere la sua visione sonora a livello globale.
Questa collaborazione sottolinea l'influenza crescente di Allan nel cosmo della musica elettronica. Allinearsi con un'etichetta che sostiene sia artisti emergenti che consolidati enfatizza l'impegno di Allan nel superare i confini del suo percorso artistico.
Adorazione da Devoti e Accolte Critiche
Dall'esordio, "Unbreakable" ha ottenuto l'adorazione da parte di fan devoti e ha ricevuto acclamazioni critiche. Gli appassionati applaudono il brano per la sua energia contagiosa, gli intricati strati melodici e la profondità emotiva che lo distinguono nel sempre mutevole panorama della musica elettronica.
I critici elogiano Allan per la fusione senza soluzione di continuità della raffinatezza melodica con i ritmi techno, creando un'esperienza sonora che si avverte contemporanea e senza tempo. La produzione meticolosa, unita alle qualità emotive del brano, consolida la posizione di Allan come un virtuoso sonoro con una voce distintiva e affascinante.
In Conclusion: Un Racconto Sonoro Svelato
"Unbreakable" non solo consolida la posizione di Sam Allan nel cosmo della musica elettronica, ma svela anche un capitolo affascinante nella sua narrazione sonora. Pubblicato sotto la bandiera cosmica di "BlackHole", questo incantesimo techno melodico mette in mostra l'evoluzione di Allan e il suo impegno incrollabile nel superare i confini della sua arte. Mentre "Unbreakable" si riverbera attraverso il regno uditivo, il percorso di Sam Allan si erge come una testimonianza della sua dedizione all'innovazione sonora, all'esplorazione creativa e alla perpetua ricerca dell'eccellenza musicale.
Ascoltate “Unbreakable” qui: https://open.spotify.com/intl-it/track/2CeV2vrXKaCysEYcB4GQN7?si=a2719681045b47e6 , e seguite Sam Allan su Instagram: https://www.instagram.com/samallan_dj/
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