#Commossion
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kingdomblade · 1 year ago
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Finished commission for Jointsmoker, who I worked with to create this character from the ground up!
Support me on: Patreon | Twitter | DeviantArt | Instagram | Webtoon |Bluesky
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vick-shimmer · 29 days ago
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Open Character Commissions.
Direct Message me to get in touch ♥️
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nono-trash · 8 months ago
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I have a ref sheet com slot open! Can be an existing oc or a custom !
For 60$ it comes with a front & back view, 2 chibis with clothes, and close ups!
+10$ for an extra bust. +15$ for a feral version!
Completion for a large com is usually a month and a half max.
My birthday is on the 18th and I want to buy myself a dreamie as a birthday present to myself
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moth-hive · 5 months ago
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AM as a human would either be a computer nerd or a military commander.
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zuccherodisqualo · 10 months ago
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sia benedetto il cinema vicino casa che fino a ieri ha proiettato Past Lives e che mi ha dato la locandina originale gratis
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nickernacker · 2 years ago
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I have...commissions...
Only gonna do 5 slots for now (cos I don't wanna take on more than I can handle!!)
£15 each, fully coloured and shaded halfbodies like the examples below!!
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(Adding another character would be another £5)
I'd really appreciate it if you could commission me!! I've wanted to start commissions for a while, but I've never actually managed to get people to buy them, so it would mean SO much if you could!!
Hope ya'll are having a nice day :)
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infectedrpd · 2 months ago
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Infectedrpd 900 follower event!!
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Tysm for 930 followers everyone!! To celebrate this event, I'll be hosting an event ^x^ All of the information on it will be below the cut
The event will start on Jan 7th and end on the 20th (bonus / extra days will be added if needed!), and will have 5 prompts in total - which can be done in a random order of your choosing. (NOTE: Edits of any kind are allowed). In order to participate, simply @ me in your entries and use the tag #900 vamp coffin
PROMPTS
Day 1 ;; edit your comfort character
Day 2;; edit a character that reminds you of me
Day 3;; edit a character with your birthday
Day 4;; edit a character you think would play final fantasy
Day 5;; edit a Disney character
Day 6 (bonus day - optional);; edit a vampire character
PRIZES
1st place - theme pack / starter pack of your choosing + a free rentry or discord commossion and 4 rentry urls
2nd place - free rentry or discord commission + 3 rentry urls
3rd place - 2 rentry urls + a free rentry or discord commission
4th place - 2 rentry urls
The event will last from jan 6th and end on feb 2nd! Any questions can be sent to my inbox ^x^ have fun to anyone who participates! This post may be updated as needed
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elperegrinodedios · 1 month ago
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Appena convertito la sorella milanese* mi venne a trovare nella mia taverna del pellegrino e dopo aver condiviso cibo solido e cibo spirituale, caffè e testimonianza e prima del commiato mi salutò cordialmente con un abbraccio e queste parole.
L'ex imprenditrice mi disse: "Il Signore ha grandi progetti su di te". Non lo detti a vedere ma a dire il vero subito dopo ripensandoci la sua frase non la presi molto bene, mi dicevo: come fa se mi ha conosciuto solo da poche ore, come fa a sapere chi sono, come conosce le mie capacità e i miei requisiti, con le mie esperienze. Oggi, mi guardo indietro e credo di doverle delle scuse, per avere dubitato delle sue parole profetiche. È vero, non mi conosceva, ma aveva già sperimentato i doni e l'amore del Signore, attraverso il quale tutti noi una volta affidati diventiamo strumenti della sua pace ognuno con i suoi "doni". Se ci ripenso oggi ho fatto cose che ritenevo impossibili, cose, che credevo fermamente che non avrei mai fatto, nè mai sarei stato capace di fare. Grazie Maestro!
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IL TOCCO DEL MAESTRO
Era un vecchio violino e all'asta non gli diedero molto valore. Cosi logoro, segnato dal tempo e nelle mani di un banditore.
"Quanto date? Mille lire? Duemila? Facciamo tre? Tre e uno, tre e due... Aggiudicato per tre!".
Ma dal fondo della sala qualcuno si fece avanti. Un uomo anziano, brizzolato, dagli occhi vivi e penetranti.
Raccolto quel violino dal banco, ne aggiustò le corde un po' lente, poi suonò una melodia, che commosse tutti i presenti.
Quando poi la musica tacque il bando riprese e fu rinnovato: "Quanto date per codesto violino, ora che l'avete provato?".
Un milione... facciamo due! Due milioni? Sarà tre il suo valore? Tre e uno... tre e due... Aggiudicato al signore!
Tra gli applausi qualcuno chiese: "Cosa ne ha cambiato il valore?". E fu chiara la risposta: "Il tocco del suo creatore!".
Molti, come il vecchio violino, hanno un cuore stanco, stonato che la gente considera di poco valore perchè logoro da tanto peccato.
Ma la stessa gente, non riesce a capire come possa cambiare quel cuore, per produrre una musica cosi soave al tocco del suo creatore.
M. B. Welch
*L'imprenditrice milanese era titolare di una catena di gioiellerie in Milano fin quando conobbe Gesù e lasciò tutto per diventare una missionaria laica.
lan ✍️
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greenbor · 4 months ago
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Avrei voluto dirti tutto per arrivare al tuo cuore, ma c'erano troppe cose da dirti per non perdersi e diventare troppo; allora ho preferito donarti nel silenzio la mia anima, il mio sorriso, il mio desiderio, le mie lacrime commosse per un tuo abbraccio.
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valentina-lauricella · 2 months ago
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UgolinoPanichi, bozzetto in gesso del monumento a Giacomo Leopardi.
La sua opera più conosciuta è il monumento a Giacomo Leopardi eretto a Recanati. Quando vinse l'appalto nel 1864, aveva già realizzato questo modello in gesso, ora conservato nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.
I fratelli di Giacomo, Paolina e Carlo, insieme alla cugina Ippolita Mazzagalli, erano contrari alla scultura: ritenevano che non fosse somigliante e per di più non rappresentasse in maniera adeguata Giacomo. Soprattutto Carlo gli contestava che, per riprodurre i lineamenti, non avesse accettato il famoso ritratto di Luigi Lolli che la famiglia gli aveva messo a disposizione, preferendo invece la maschera funeraria. L'artista infatti, in linea con la nuova tendenza culturale che si dedicava ad una maggiore descrizione scientifica aderente alla realtà, scelse la maschera funeraria poiché era l'unica esatta riproduzione del viso del poeta.
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A Firenze, molte personalità che conobbero il poeta, concordarono nel trovare la statua "esatta e bella espressione del vero".
Antonio Ranieri, nelle cui braccia si spense il Leopardi, che era un assiduo frequentatore dello studio di Panichi e ne seguiva con estremo interesse i lavori, si commosse per la rassomiglianza con il "suo caro Giacomo"; anche Terenzio Mamiani, cugino ed amico del Poeta, vedendo la statua ne rimase impressionato, così come numerose persone che avevano in vario modo avuto contatti con il Leopardi, rimasero colpite dal lavoro e dalla fattezze umane rappresentate.
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fake-ascension · 6 months ago
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posting these here. i dont have the energy for full scale commossions (with two still in my backlog) but ive been vibes sketching these guys out
hmu if youre interested !!!
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thekosmicdweller · 13 days ago
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Niente catene - Prefazione
Quel che segue è la prefazione al bello scritto di filosofia morale che intendo presentar come manifesto del far de la mente propria un paradiso d'inferno, od un inferno di paradiso.
È insito nella natura di uomo che ci accomuna che il nostro prosperar sia, seppur limitatamente alla potenza, infinito, e che dunque il nostro osar non si soffochi con l'oppressione de le cose che vengon da fuori o da dentro. Qualcosa di evanescente impregna le nostre membra carnose, e questo è non la brama di vivere, ma quella di affermarsi, che differisce dalla volontà di potenza nella misura in cui essa è l'anelito della sopravvivenza dell'identità, della libertà dell'essere della stessa essenza, la guerra all'onnipotenza del fato.
Quel che Milton immortalava co'l verbo di Lucifero era più che vero, nella sua assolutezza, poichè non fa che render manifesta la viltade propria dell'umanità.
Allor io sancisco Pandemonio la nostra Terra, e Inferno lo bello universo che a noi si para.
La giustificazione di Dio non reggerà giammai. Dio è il signore delle catene.
L'argomento che tratterò principalmente in questo saggio è, per l'appunto, quel de le catene. La tensione al rimuoverle, la loro natura, la loro classificazione, e confronterò lo mio bel pensiero a quel che fu di grandi menti a me anteriori.
Se mi fusse dimandato di esser nudo pe le strade del mondo nostro direi di no, poichè quel sarebbe umiliazione et deumanizzazione. Privar dell'umil decoro gli uomini è tremendo e sfrontatamente osceno; questo si suppone. Ma si io vi chiedessi di sollevar motivo per cui questo sia tale, nulla si reggerebbe se non su se stesso. Nello uomo razionale, che si fa diverso dagli animali altri, alla maniera istessa del variar della meccanica novella e quella classica, non è insita catena di genere alcuno, ma meramente indotta da fattori di tipo diverso. Ma definiamo a modo l'essenza de le catene.
Una catena è quel che potremmo dire valore, in termini di filosofia nietzschiana, ma esteso a tutto quel che non è naturale. È d'ausilio mio l'introduzione breve di un dialogo da me scritto, con protagonisti la luce et l'ombre, per dispiegare le valenze delle catene.
Il cielo crepuscolare, laggiù ove si feriva, si dissanguò di uomini eretti e iracondi, sgorgando per le spoglie di Dio onnipotente poiché lo avevano giustiziato.
Che costui fosse morto o in pena eterna e viva è mistero.
Fratelli e sorelle vi ascendevano per natural torri di nude membra, commosse delle passioni più libere di ogni uomo o bestia.
Cosa poteva più trattenerli? Ciò che si può naturalmente è l'unico vero ch'è giusto perchè instabilito.
Lontana, a tender verso l'aspra ferita celeste, era la terra, come minuta collina aguzza.
Vi serpeggiavano attorno radici avvizzite e antiche, gambe di un albero mille volte narrato. Era così secco, vecchio e nel passato stagnante che i rami magri non erano dai suoi piedi distinti.
Lì arrivarono due, alla destra e alla sinistra della pianta moribonda, un seduto e l'altro a toccar la volta con la testa. Uno brillava, e le sue luci esistevano ed erano sul resto; il secondo era, e ciò che splendeva esisteva solo su ciò che era.
Iudex. "L'hai capito, cosa sia davvero Dio, Qadmon?" chiese uno.
Qadmon. "Me lo chiedi perchè vuoi parlarmene tu, Iudex?" rispose l'altro.
Iudex. "Dio è come ciò di cui è stato immagine nella narrativa dei secoli. Sole."
Qadmon. "Concordo."
Iudex. "Tu credi dunque, come me, che Dio rischiari il tutto a tutti?"
Qadmon. "Ciò che credo differisce, in parte. L'operazione del Sole è diversa. L'operazione del Sole consiste nel farsi morsa incandescente della totalità delle cose, che questa sia morsa effettiva o teporoso abbraccio poco importa. È imposizione, anche di bene resta tale."
Iudex. "Può esistere una completa e natural naturalezza, dunque?"
Qadmon. "Quel ch'è scelto è imposto, anche la libertà. Ammettere un creatore è torto a ciò che è generato."
Iudex. "Ma non credi anche tu, Qadmon, che personificar l'atto di generare ti stia ottenebrando come tanto critichi? L'esistenza ammette logicamente un creatore, che esso sia persona o meno, ed è per logica stessa che le cose debbano esser come sono alla radice e in alcun altro modo. Sostieni vi sia differenza?"
Qadmon. "La peccaminosa natura della volontà degli opulenti."
Iudex. "Ripeti uroborici i medesimi errori. È vano discutere su quest'etica, poichè all'accidente, non resta che accettare l'impossibile essenza della vera libertà."
Qadmon. "Lo scurimento delle cose è aberrazione grammaticale. La dispersione dei raggi di luce fa naturalmente essere la naturalezza."
Iudex. "Perché ciò che è naturale è necessariamente migliore?"
Qadmon. "Non parlo di migliore, Iudex, io parlo di vero."
Quel ch'è inteso nelle parole che sovra ho scritto non è che un'analogia di simboli. Le catene non sono che luce, ed è per motivo espresso che si può viver d'ombre, di luce a moltitudine o di mediocritas neutrale.
Il nostro Inferno è irradiato accecatamente da un mondo di brillamenti demiurgici, opera di quel che diremo un malvagio fabbro che si impone su ogne cosa con le veci d'un sole, portandovi il Paradiso.
Il fabbro è sia ente di luce che fautor di catene, poichè le abbiamo capite esser cosa medesima, e altri non è che la mostruosa e aberrante società radiosa.
La società radiosa o lunare, res extensa del fabbro, ha pilastri e costrutti deboletti ma dall'inespugnabil aestetica, brillante e splendente e maravigliosamente lucente, che ne fan parer la solidità invera - e si badi al prefisso in, poichè non si parla di non verità ma del suo inverso perfetto e lunare, come luna si finge ente della notte ma non è che riflesso del malvagio fabbro -.
Per chiudere l'opera magna del demiurgo: la società, pregna di luce e con immagine un maligno fabbro, incatena chi la compone e inonda di Paradiso l'Inferno.
In qual modo ciò definisce una catena?
Una catena è definita dalla negazione dell'attuarsi di una potenza umana che sia logicamente nelle sue facoltà. Una catena è un raggio di luce che s'impone sulla tela buia.
Quel ch'erano prima di me affermavano che vi fosse un superuomo, tal che chi l'era in latenza si trasfigurasse dapprima in un leone dal suo stato di cammello, zavorrato dal bagliore delle catene riflettenti, e infin in un fanciullo libero e buio. Io credo che questo sia un atto di debolezza. Io credo che nè Qadmon nè Iudex abbiamo ragione, ma che il patto dalle loro mani stretto sia la scelta da percorrere. La libertà totale di quel genere non è che un'in-incatenazione, nonchè l'opposto modulare e perfetto dell'incatenazione. Come Nidhogg rosicchiava le radici di Yggdrasil, così il malvagio fabbro irradia l'Inferno e il Pandemonio, in un bilancio necessario per la libertà di discernimento e il libero arbitrio. Quel ch'è giusto è una cartesiana ristrutturazione dell'etica e la morale, un abbattimento di quel che c'è e c'era al fin di ottenerne una faccia novella, che sfugga e affronti luciferina il fabbro e la luna.
Niente catene. Questo è il giusto principio. Ma poi che ve ne siano di nuove, nostre e corrette, con una tensione allo zero.
Tendere alla vetta è imperativo per l'uomo novo, l'uomo libero, l'uomo vero e naturale.
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paitei4234 · 5 months ago
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I just found your blog and I’m blown away by your art!! It’s genuinely impressive that you’re able to make stick figures out of such 3D shapes. I keep scrolling and get so amazed the further I go, especially the sketches!!
I’ve been really struggling to make my art look so 3D and dynamic! If you have any tips and/or are fine sharing sketch lines for something you’ve made, I’d really appreciate it :D
Okei.
Skill issue.
Just kidding.
Although I am not a professional 3D or dynamic expert. But I can share my self-study experience.
I think this post is a good example.
If you pursue 3D, you must know the status of people or objects at different angles. If you pursue dynamics, you must know the arc of motion, or inertia, of people or objects.
Dynamics are like extending the concept of 3D.
...Pursuing 3D and dynamics is not a bad thing.
There are all kinds of teachings on the Internet from ancient times to the present… but have you taken the time to practice according to the teachings step by step?
Or maybe you just have empty thoughts and are wandering in circles, struggling, and longing for someone to give you some remedies?
(Google Translate)
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intotheclash · 1 year ago
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L'inizio
“A poco a poco devi creare intorno a te una nebbia; devi cancellare tutto ciò che ti circonda, finché non si possa dare più nulla per scontato, finché più nulla è certo o reale…”
Questa frase, giunta chissà da dove, gli trapanò la testa in un nanosecondo e invase il suo cervello a ranghi compatti, come una falange dell’antica Roma.
Fortunatamente il foro prodotto permise anche alla musica, che proveniva dal potente impianto stereo poggiato sulla libreria, di entrare e ricamarsi il suo spazio, con un subitaneo effetto benefico.
“C’è un tempo per andare dritti giù all’inferno, c’è un tempo per tornare a saldare il conto…”
La musica e le parole che gli fecero drizzare i peli delle braccia e allargare il cuore, erano quelle della Gang, uno dei suoi gruppi preferiti. Il migliore nella vasta costellazione delle band italiane. Li aveva sempre amati, fin dal loro esordio, oramai molti anni prima. Li aveva ascoltati crescere, passo dopo passo, aveva approvato e condiviso senza riserve la scelta di passare dall’inglese all’italiano per la scrittura dei testi, anche se, lo sapeva con certezza, non sarebbero comunque mai arrivati a tutti con la dovuta forza. Peccato. E peccato anche non averli mai incontrati di persona. Chissà, forse le cose sarebbero potute andare diversamente. Chissà!
“Quando un uomo decide di fare una determinata cosa, deve andare fino in fondo, ma deve prendersi la responsabilità di quello che fa. Qualunque cosa faccia, deve prima sapere perché lo fa e poi deve andare avanti con le sue azioni senza dubbi o rimorsi…”
Queste invece erano le parole del Libro. Dischi e libri insieme. Mescolati tra loro, impastati col suo stesso sangue, a formare un unico corpo con la consistenza del cemento armato e l’elasticità di una tela di ragno.
A ciò stava pensando l’uomo intento a radersi, ben piantato di fronte allo specchio del bagno. E radersi, per lui, non era una semplice operazione quotidiana di pulizia, che so, come lavarsi i denti o farsi la doccia,ma un vero e proprio momento catartico, una pulizia, vero, ma quasi più interiore che esteriore. Del resto anche la stanza da bagno somigliava più ad un luogo di meditazione e purificazione, piuttosto che al luogo che tutti conosciamo e vogliamo che rimanga. Era amplissima e luminosa, bianca, completamente bianca, muri, maioliche, sanitari, cornice dello specchio e la lunga mensola che correva su tre lati delle pareti: tutto rigorosamente bianco. Le uniche concessioni al colore e che davano carattere al luogo erano: la sedia a dondolo in bambù ed una stampa raffigurante l’Urlo di Munch; poste una di fronte all’altra.
“Bruciami l’anima, fammi ridere il sangue nel cuore, bruciami l’anima…”
Questo era il disco.
“C’è di male che una volta che ti conoscono, tu sei una cosa data per scontata e, da quel momento in avanti, non sarai più capace di rompere i legami dei loro pensieri. Io personalmente amo la libertà ultima di essere sconosciuto…”
Questo invece era il libro.
“E passala sta cazzo de palla, Salvato'! E’ vero che l’hai portata tu, ma ci dobbiamo giocare tutti! Cazzo!”
Questa era una voce nuova! E non proveniva né dal libro, né dal disco.
L’uomo terminò di radersi, si risciacquò il viso con abbondante acqua fresca e si affacciò sul vicolo sottostante. Un gruppo di una decina di ragazzini stava giocando al calcio in strada. Era una partita vera, cinque contro cinque, chi arriva prima ai dieci goal segnati, e i maglioni gettati in terra erano le porte regolamentari. La scena lo commosse e lo riportò indietro nel tempo, in un’altra galassia. Anche lui, secoli prima, era stato uno di quei monelli e si era battuto come un leone con i suoi coetanei, nei vicoli del suo paese, così simili a quelle vie della vecchia Roma che, in senso lato, erano diventate la sua nuova dimora.
Ma non aveva tempo per affogare nel miele dei ricordi. Con uno schiocco della lingua li ricacciò indietro e tornò alle sue faccende. Ammirò per l’ultima volta allo specchio il suo lavoro, approvò con un accenno di sorriso il disegno perfetto del pizzetto e si passò ripetutamente il palmo della mano sui corti capelli neri a spazzola. Gli sarebbe piaciuto rasarli a zero, lo aveva anche fatto tempo prima, molto tempo prima, ma si era accorto che dava troppo nell’occhio. Troppe persone lo notavano e non poteva permetterselo; così aveva optato per quel taglio anonimo.
Era vero che, negli ultimi due o tre anni, i pelati erano tornati di moda ed erano cresciuti in maniera esponenziale. E anche se le teste rasate erano ancora ben lungi dal raggiungere il numero delle teste di cazzo, si poteva tranquillamente affermare che la forbice si era ristretta.
Andò in camera ed iniziò a vestirsi. Erano le otto di sera di un bel sabato di fine settembre. L’aria era fresca e pulita e lui aveva un appuntamento cui non poteva mancare. Indossò il suo impeccabile vestito nero, comode ed eleganti scarpe di pelle, anch’esse nere, infilò la pattada sarda nella tasca interna della giacca e fece poi scivolare la sua trentotto special nella fondina ascellare perfettamente nascosta dal taglio dei suoi abiti. Infine spense la luce ed uscì in strada. Il lupo era sceso dalla montagna. La caccia era iniziata.
“Il mondo è un luogo misterioso. Specialmente al tramonto.”
Era di nuovo il libro a far udire la propria voce.
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worldofdreaming · 9 days ago
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Commossion for Wedding cake decoration
🎂✨️
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jhonny-v972 · 2 months ago
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Ultima foto di Hachiko ♥️
Molti conosceranno la storia di fedeltà di Hachiko. Hachiko, era un cane di razza Akita Inu. La sua storia, risale agli anni venti del novecento, quando un professore universitario, che si recava a prendere il treno presso stazione del quartiere Shibuya di Tokyo, incontro questo bellissimo cagnolino. Entrambi entrarono in simbiosi. Così Hachito, venne adottato, dall'insegnante. Fu un periodo bellissimo per Hachiko. Ogni mattina accompagnava il suo amico umano alla stazione per andare a lavoro e aspettava il suo rientro. Purtroppo un brutto giorno, arrivo come un fulmine la notizia della morte del professore. Hachiko non rinuncio al suo caro amico umano. Rimase nel solito posto ad aspettarlo. La sua storia commosse il mondo, nel parlereranno diversi tg, documentari, giornali, film e libri ( in diversi periodi storici ma anche odierni).
Questa storia ci insegna che l' amore se è vero e puro dura in eterno.
Il Magnifico Press
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