#Color Ustica
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[Color Ustica][Lucio Rizzo]
Clicca qui per acquistare il libro Titolo: Color UsticaScritto da: Lucio RizzoEdito da: YoucanprintAnno: 2019Pagine: 182ISBN: 9788831649650 Marco è un giovane medico piemontese in cerca di una prima esperienza di lavoro. L’opportunità gli giunge il giorno in cui riceve una proposta, per un incarico di novanta giorni, presso la guardia medica di Ustica. Dopo un primo momento di esitazione la…
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#2019#Color Ustica#fiction#gay#Italia#LGBT#LGBTQ#libri gay#Lucio Rizzo#Narrativa#narrativa italiana#Ustica#Youcanprint
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Le 10 migliori destinazioni per immersioni in Italia
Oggi vi accompagniamo in un emozionante viaggio attraverso le profondità del Mediterraneo, mentre esploriamo insieme alcune delle migliori destinazioni per immersioni subacquee in Italia. Preparatevi a scoprire un mondo sottomarino ricco di colori, biodiversità e incredibili relitti storici.
Isola d'Elba, Toscana: Con le sue acque cristalline e la varietà di siti di immersione, l'Isola d'Elba è un paradiso per gli appassionati di subacquea. Potrete ammirare gorgonie, spugne colorate e una miriade di pesci in uno scenario naturale mozzafiato.
Grotta di Nereo, Sardegna: Considerata una delle grotte marine più grandi al mondo, la Grotta di Nereo offre un'esperienza di immersione unica. Sarete circondati da un labirinto di passaggi e spazi sotterranei, con giochi di luce che creano un'atmosfera magica.
Ustica, Sicilia: Questa isola vulcanica è un'autentica gemma per gli amanti delle immersioni. Le acque cristalline di Ustica ospitano una varietà di creature marine, dai delfini alle tartarughe marine. Potreste anche imbattervi in relitti storici che raccontano storie del passato.
Isole Tremiti, Puglia: Questo arcipelago è un vero tesoro per chi cerca immersioni di qualità. Le pareti rocciose, le grotte e i canyon sottomarini creano ambienti perfetti per avventure subacquee emozionanti. La ricca vita marina renderà ogni immersione un'esperienza indimenticabile.
Golfo di Orosei, Sardegna: Se siete appassionati di esplorazioni subacquee, il Golfo di Orosei è il posto giusto per voi. Dai canyon sommersi alle grotte marine nascoste, questo luogo offre una varietà di paesaggi subacquei da scoprire.
Isola di Ventotene, Lazio: Questa isola, situata nel Mar Tirreno, è circondata da acque limpide e ricche di vita marina. Le pareti verticali e le formazioni rocciose offrono scenari spettacolari, mentre gli appassionati di biologia marina potranno apprezzare la ricchezza di specie presenti e la varietà di siti archeologici e relitti.
Giglio, Toscana: Oltre a essere famosa per il relitto della nave da crociera Costa Concordia, l'Isola del Giglio offre anche molte altre opportunità per immersioni. Dai fondali sabbiosi alle praterie di posidonia, qui troverete una varietà di ecosistemi da esplorare.
Portofino, Liguria: Questa pittoresca località costiera è famosa per le sue acque cristalline e la ricca biodiversità marina. I siti di immersione intorno a Portofino offrono pareti rocciose, grotte e la possibilità di avvistare creature marine straordinarie, come cavallucci marini e polpi.
Capo Palinuro, Campania: Nella costa cilentana, Capo Palinuro offre siti di immersione ideali per esplorare i fondali marini della zona. Qui potrete ammirare formazioni rocciose uniche e una grande varietà di vita marina, rendendo ogni immersione un'avventura da ricordare.
Pantelleria, Sicilia: Questa isola vulcanica nel Mar Mediterraneo offre un'esperienza subacquea unica grazie alle sue acque termali. Le fumarole sottomarine creano un ambiente surreale, mentre le barriere coralline e le pareti rocciose sono abitate da una varietà di pesci e invertebrati.
Ricordate sempre di rispettare l'ambiente marino durante le vostre immersioni, evitando di toccare o danneggiare la flora e la fauna. Godetevi l'opportunità di esplorare le meraviglie nascoste sotto la superficie dell'acqua!
E se siete pronti a vivere appieno l'avventura delle immersioni subacquee, vi invitiamo a visitare il nostro negozio online, dove troverete una vasta gamma di attrezzature delle migliori marche per le vostre esplorazioni subacquee. Dalle mute alle maschere, dalle pinne agli erogatori, dai GAV ai computer, abbiamo tutto per rendere le tue immersioni indimenticabili.
Unisciti a noi nel mondo affascinante delle immersioni subacquee e scopri le bellezze che si celano sotto la superficie del mare! 🌊🐠🐙🤿
#ImmersioniItalia#EsplorazioniSubacquee#ScoprireIlMondoSottomarino#AvventureSubacquee#MareMediterraneo#buyonline
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Colorful - Ustica - Marrone scuro https://ift.tt/3j5rh0P
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Tutto inizio con una terrificante crisi economica, l'Europa portava ancora gli strascichi della prima guerra mondiale e la Germania era allo sbando schiacciata dalle sanzioni belliche. Tutto iniziò così con una crisi che partorì la divisione sociale, gli scontri, la prevaricazione e l'idea di un orgoglio nazionale malato. Tutto iniziò così, con il bieco populismo, con un nemico da cui difendere la razza. Tutto iniziò così, con un folle seguito dalla massa ignorante. Tutto iniziò così, con un falò di libri! Tutto iniziò così, con il tacito colpevole consenso dei forti e della chiesa! Tutto iniziò così... tutto.. continua così, perché vi sarà sempre un folle seguito da una massa ignorante che verrà messa l'una contro l'altra cercando un capo espiatorio. Tutto continuerà così finché tutti noi non diremo BASTA all'ignoranza e all'odio dei facili populismi!
... oggi come ieri, parte di questa storia si sta ripetendo qui, in Italia dove il populismo,l'ignoranza, l'intolleranza e il razzismo stanno nuovamente prendendo auge ed è tutta colpa nostra perchè per celare le nostre mancanze dobbiamo sempre trovare un capo espiatorio! Prima gli Ebrei e oggi gli extracomunitari denominatori comuni dei pensieri più biechi
e ignoranti della razza bianca!
..tutto continuerà così...
Razzisti, almeno oggi tacete, senza tirare in ballo gli altri genocidi per "giustificare" la vostra complicità in questo, perchè oggi non si ricorda solo quello degli Ebrei ma di tutti i Genocidi causati dalla follia umana!!!
27 Gennaio: La giornata dellE memoriE:
- A come Auschwitz
- B come Bagram, Guantanamo, e altre mille prigioni segrete di cui non si sa il nome
- C come Cecenia
- D come Dresda
- E come Effetti collaterali: un modo carino per dire "morti ammazzati dalle nostre bombe"
- F come "Francesco Crispi": la scuola di Gorla, Milano, e i suoi 184 bambini uccisi
- G come Gaza, la più grande prigione a cielo aperto del mondo
- H come Hiroshima
- I come Italia: che ripudia la guerra, ma spende 2 milioni di euro al giorno per fare la guerra in Afghanistan e non solo..
- L come Lager
- M come Mauthausen
- N come Nagasaki: tre giorni dopo aver visto quel che era successo a Hiroshima
- O come Orrore
- P come Portare la democrazia: sinonimo elegante di "sganciare bombe"
- Q come Quirra: un posticino in Sardegna in cui si testano nuove armi e, ohibò!, la gente poi muore
- R come Rendition: un bel termine per 'sequestro di persona, tortura e privazione di ogni diritto'
- S come Siria ma anche Srebrenica ...
- T come Tutte le Vittime, quale che sia il colore della loro pelle
- U come Ustica
- V come Varsavia, ghetto di.... (ogni città)
- Z come zeta, l'ultima lettera, la Fine: quella che faremo noi, una brutta fine, se continuiamo a dimenticare e a fomentare odio, razzismo e ignoranza!
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Electric Wingtip Boot
Bootoutlets.shop
Boot Outlets Shop-While Going To Your Work Environment, It Is Critical To Guarantee That You Dress Suitably To Be In A State Of Harmony With The Climate Of Your Working Environment. Dressing Properly Doesn't Just Allude To Your Garments, However To Your Shoes Also.
With Regards To Your Work Environment, It Is Appropriate That You Wear The Right Sort Of Shoes. The Kind Of Shoes You Wear Ought To Coordinate With Your Work Profile. For Example, Assuming That You Are Working At The Shop Floor Level In A Production Line Or An Assembling Plant, Then, At That Point, The Shoes You Would Wear Will Unquestionably Be Unique In Relation To Those That You Would Wear Assuming You Were Working At A Retail Outlet Selling Sports Wear.
There Are A Few Decisions To Browse. You Should Be Certain Beyond A Shadow Of A Doubt About Your Necessity And Afterward Go Out To Shop For The Right Footwear For Your Office. Office Footwear Can Go From Something Extremely Relaxed Like Games Shoes To Something Totally Formal Like Boots.
There Are Explicit Sorts Of Shoes For All Kinds Of People. Ladies Can Go For The Level Heels, Block Heels, Obstructs, Or Even Shoes, While The Men Can Go For The Deck Shoes, Palm Shoes, Bound Shoes Or The Various Types Of Boots. The Various Types Of Boots That Men Can Browse Incorporate The Vetos Ribbon Boot, Fujiya Brogue Boot, Ustica Chukka Boot And Others.
The Shade Of Your Shoe Is Likewise Significant. Typically, Taking Everything Into Account, The Shoes For Your Working Environment Ought To Ideally Be Either Dark Or Brown. There Are Various Varieties Of Earthy Colored That One Can Go For, Similar To Chestnut Brown Or Dull Mahogany. Whatever Be The Variety, Attempt To Coordinate It With The Kind Of Piece Of Clothing That You Are Wearing. Dark Is An Impartial That Works Out Positively For Garments, Everything Being Equal.
A Similar Rule Is Material For Ladies. Notwithstanding, Ladies Generally Have A More Extensive Choice With Regards To Dressing. Their Shoes Can Be Of Various Tones. Notwithstanding, One Ought To Try Not To Wear Shoes That Are Luxuriously Planned Or Improved To Office. Milder Tones Like Tans And Whites Are Great, Taking Everything Into Account. It Is Prudent To Go For Strong And More Obscure Shades.
The Essential Plan To Remember While Purchasing Shoes For Office Is, That It Ought To Be Something Agreeable, Solid And Alluring Simultaneously. Your Shoes Ought To Give Solace To Your Feet. Assuming Your Feet Is Agreeable It Will Clearly Make Permit You To Serenely Work. Your Shoes Should Be Solid And Deal Total Security To Your Feet Too. This Is Especially Pertinent For Individuals Working At An Industrial Facility Or Whose Occupation Includes A Ton Of Voyaging. Your Shoes Ought To Permit You To Serenely Move. Additionally, Make Sure To Purchase Shoes That Are Water-Evidence To Manage The Stormy Days.
Your Shoes Ought To Likewise Be On Top Of The Work Environment Dressing Rule. In The Event That You Are Working In A Retail Outlet Selling Athletic Equipment, The You Ought To Presumably Be Wearing Games Shoes For That Easygoing Environment, While In The Event That You Were Filling In As A Top Chief In A Major Firm, You Ought To Most Likely Be Wearing Cowhide Boots Or Palm Shoes To Give That Proper Look.
The Material For Your Office Wear Can Differ From Cowhide To Calfskin In View Of Your Preferring And Tastes. In The Event That You Purchase Cowhide Shoes, Ensure That You Clean Them Routinely In Order To Keep Them Sparkling And Gleaming And, Accordingly, Looking Brand As New. Numerous Associations Give Shoes To Their Representatives Moreover.
Picking The Right Sort Of Shoes For Your Working Environment Or Office Is A Significant Undertaking And Should Be Done Appropriately. You Should Guarantee That The Size Is Correct, The Style, Variety And Material Matches Your Prerequisites. All Things Considered, A Decent Looking Sets Of Shoes Won't Just Cause You To Feel Great, However Will Likewise Permit You To Ask That Genuinely Necessary To Focus For A Moment And Profound Respect From Your Partners.
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Nessun uomo è un’isola
Oggi, 25 Aprile 2020, marca il 75esimo anno della liberazione dal nazifascismo che ha portato poi alla formazione della Repubblica Italiana. Oggi è un giorno di profonda memoria. Ricordiamo tutte le vittime e celebriamo tutti coloro che hanno combattuto per la nostra libertà, i partigiani e le partigiane.
Viviamo da sempre in una società divisa, da una parte quella formata dagli individui che pensano ci siano persone migliore di altre per motivi che siano di razza, di sesso, orientamento sessuale, colore di pelle, provenienza geografica e cosi via. Dall’altra, quella delle persone che pensano che siamo tutti uguali. Il fascismo fu creato e sostenuto dalla prima fazione, che per fatti storici ed economici riuscì ad arrivare al potere. Ciò che è accaduto come conseguenza di questo è ormai chiaro a tutti. L’altra fazione, invece, ha combattuto perché i diritti umani non venissero più calpestati, per la liberazione, che portò poi alla costituzione di una democrazia e della Repubblica Italiana due anni dopo.
Dobbiamo ricordarci che la società è ancora divisa, che il fascismo e stato soppresso ma l’ideologia è rimasta, cambiando solo forma e celandosi in comportamenti e idee e politiche che propio prima che scoppiasse la pandemia odierna stavano avendo un ritorno di popolarità, di populismo. Usano i colori di una bandiera istituita per sconfiggerlo, creata affinché crimini del genere non venissero più commessi. Ruini celebrava: “La bandiera della Repubblica e’ il tricolore italiano, verde, bianco e rosso, a bande verticali e tutte di uguali dimensioni”. Venne eliminato ogni stemma, per creare questa idea di uguaglianza anche visivamente, esaltando i tre colori simbolo dell’Italia: il verde dei nostri prati, il bianco della neve perenne e il rosso del sangue versato nelle nostre guerre.
I tricolori oggi sventolano al sole per le vie di città deserte, siamo tutti confinati dentro casa a ricordare questo giorno in silenzio.
Mi ha fatto pensare a come, durante il fascismo, gli omosessuali venivano spogliati del loro lavoro e delle loro famiglie, della loro libertà, e reclusi ai confini dalla società.
Nella Germania nazista, dove l’omosessualità era condannata come crimine alla società, gli uomini venivano mandati nei campi di concentramento e marchiati con un triangolo rosa a testa in giù, più grande degli altri triangoli per diversi centimetri di stoffa perché fossero ancora più riconoscibili proprio dentro i campi, per poter essere discriminati doppiamente, anche dalle altre minoranze che come loro stavano subendo queste atrocità.
Mussolini invece, dato che mettere l’omosessuale dentro una categoria avrebbe voluto dire validarne l’esistenza, quindi renderla una condizione umana e sociale, fece una cosa più subdola, negandola a priori. L’omosessualità così facendo venne limitata a un atto sessuale, a una abominazione, a una perversione dello stato di eterosessualità. Fu proclamato “un attentato alla dignità della razza” e messo nella stessa casella della pedofilia e altri comportamenti antisociali. La chiesa aiutò nel diffondere questo messaggio, radicandolo a pieno nella società, anche dentro quella fazione che credeva nell’uguaglianza di base. Se avevi un partner, se venivi colto in fragrante, se eri effeminato o semplicemente se in paese si sapeva, venivi additato, pestato e portato all polizia, per poi essere recluso. Lasciarono cosi che fosse il populismo a prendersi cura di noi, si cominciò una caccia al diverso, per poi umiliarlo pubblicamente, per tanti anche dalle loro stesse famiglie, per spogliarlo di ogni diritto, del lavoro, per poi mandarlo in esilio. Riducendo cosi la condizione umana a una variazione psicologica, a una malattia. A questo punto, credo fosse stato meglio morire.
Le Isole Tremiti, Ustica, Ventotene, Favignana. Tutte le isole di confine vennero adibite a vere e proprie prigioni dove venivano reclusi omosessuali, oltre che varie minoranze di razza o pensiero, mischiandoli cosi con veri e propri criminali.
Per quanto il fascismo rese la vita un infermo a tutti gli omosessuali, per assurdo, sull’Isola di San Domino, nacque la prima comunità omosessuale in Italia. Non è uno sugar-coating.
Nata per un bisogno di ricostruire delle realtà che sono state cancellate, per pura natura umana di ricominciare, trovare conforto, ma comunque condizionate a rimanere lontane, a rimanere delle isole.
Così come non si parla mai di partigiani omosessuali, li si limita a vittime, che certo lo siamo. Tanti han dovuto nascondersi, ma abbiamo testimonianze di come nella lotta partigiana, a differenza di quello che ci mostrano sempre nelle fiction e nel pensiero di massa, ci fosse una fortissima presenza omosessuale, che dalla resistenza a una guerra spietata sono anche nate storie e testimonianze d’amore tra uomini gay e donne lesbiche, a differenza delle solite storie etero normative che vengono portate alla luce nei mass media. Sono bellissime anche quelle, per carità, ma è ora di equilibrare le cose e far vedere a tutti che l'amore non ha norma, restituendo la dignità umana e l’amore a tutte quelle persone che han dato tutto per la libertà ma sono state come cancellate.
Dopo la nascita della Repubblica, per quanto fosse un passo avanti per il nostro Bel Paese, non fu fatto nulla di concreto per poi cambiare la mente delle persone. Tanta, troppa gente fa come le bandiere, va dove tira il vento. Per auto preservarsi, per mantenere i propri privilegi. E nella testa cosa cambia?
Qui si può capire come il pensiero sociale non si sia mai evoluto in Italia anche dopo la liberazione. L’omosessualità rimase un tabù, diventato oggi addirittura caricatura omonormativa, in primis in grande parte della comunità omosessuale stessa.
La libertà fisica dal nazismo e dal fascismo avvenne grazie all’unione di tutte le minoranze che venivano ripudiate proprio dalla società stessa, unendosi a quelle persone che, per volere o per necessità, volevano liberarsi del fascismo e combatterlo. Anche andando in contro alla morte, per un bene più molto grande di noi. Dove siamo andati a finire?
Il sistema capitalistico non ha che ribaltato questo ideale, creando individualismo in forme meno estreme come nei partiti di destra, o all’esasperazione totale in altre più ignoranti e pesanti di estrema destra, o addirittura velate nei 5 stelle, usando finti ideali per introdurre lo stesso tipo di pensiero.
Tutto questo individualismo non porterà che a un secondo fascismo di massa, se già non lo sta facendo. Come si faceva allora con gli omosessuali, oggi si fa con tutte le minoranze e col diverso. Si viene additati o esiliati per il colore della pelle, la sessualità, la provenienza, si applica classismo in forme diverse ma ugualmente meschine. L’esilio non e’ più nelle belle isole del mediterraneo, ma si trasforma la condizione umana in quella di un’isola. Si crea un mare immaginario fatto di pregiudizi che isola - appunto - il diverso.
Hanno usato la politica per dividerci, i soldi per tenerci a bada e l’idea di celebrità per creare un desiderio di arrivare, di popolarità basato sulla forma fisica, per affermarsi come migliore degli altri, che poi in realtà non sarà mai raggiungibile per nessuno se non per l’1% della popolazione. Ora che tutti questi falsi miti si stanno sgretolando, cosa succederà?
Stiamo molto attenti a dove i nostri privilegi ci hanno portato e come condizionano il nostro pensiero. Il fatalismo non esiste, alimenta un finto perbenismo, che a sua volta porta alla normalizzazione e al fascismo. Bisogna continuare a combattere contro l’ideologia, tirare fuori la rabbia e trasformarla in voce, facendo vedere all’ideologia stessa da dove viene e perché si radica inconsapevolmente nella testa di tanti, troppi italiani. Che magari oggi festeggiano questa liberazione, inneggiando all’Italia e al tricolore, senza rendersi conto che in realtà sono ancora intrappolati nella loro stessa ignoranza.
Come fecero i partigiani 75 anni fa, dobbiamo fare noi oggi con le nostre menti e le nostre voci. Su vari fronti, ma uniti. Non possiamo più continuare a vivere in questa finta-libertà proiettata. L’ideologia si sconfigge solo portando la propria verità agli occhi di tutti. A qualsiasi costo.
#25aprile#liberazione#fascismo#liberta#lgbt#lgbti#gay#partigiani#bellaciao#individualismo#societa#italia#minoranze#oppressione#nazismo#nazifascismo#dirittiumani#attivismo#ideologia#privilegi#capitalismo#razzismo#fragilita
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Buy your own Italian paradise island for just over $1 million
(CNN) — Ever dreamed of owning your own Italian private island? An aristocratic family is selling one in Sicily for a lot less than the price of a Tuscan villa or a Manhattan loft apartment.
Isola delle Femmine, a wild pristine atoll near Palermo with a 17th century crumbling stone tower, is up for sale with offers invited of more than €1million — about $1.1 million.
It’s being sold by an aristocratic family which, like many others in Italy, is struggling to afford the upkeep of estates they’ve owned for centuries.
The uninhabited oval-shaped island is part of a protected marine park that’s now an elite scuba diving and snorkeling spot.
Ancient Roman anchors and relics lie on the surrounding seabed. Its reef waters are inhabited by lobsters, sea anemones and madrepora stony coral. Solo swimming and sunbathing are guaranteed.
Locals call the island “l’isolotto,” the baby isle.
Romolini Immobiliare
The island was originally on sale at a much higher price, but with no takers it’s now been lowered to bargain rates.
“The price at first was €3.5 million but given nobody showed up we’ve now lowered it to a flexible range between €1 and €3 million, open to offers and negotiations,” real estate agent Riccardo Romolini tells CNN Travel. “Anywhere close to €2 million we’d be very interested.”
Isola delle Femmine lies just 300 meters from a mainland village which is named after it. Once upon a time the island was likely a peninsula, connected by an isthmus.
Locals affectionately call it “l’isolotto,” the baby isle.
Coral kingdom
Isola delle Femmine lies just off the coast of Sicily.
Romolini Immobiliare
“Some crazy, fit people swim over from the village but there are often strong currents in that narrow stretch of sea, says Paola Pilo Bacci, a countess whose family has owned the island since the 1600s. “I take a rubber dinghy each time I visit to bathe and suntan alone or with a few friends.”
Baci, an artist, has fond memories of childhood summers spent on the rocky isle and boasts how underwater adventures influenced her paintings of aquatic life.
“I loved diving with my mask to admire the stunning rocks and corals. The water is translucent and has a magical pull. The beauty and silence of the isle is enchanting. It’s just you, the sound of the waves and seagulls crying.”
Her ancestors used the island as a secret retreat where they could enjoy the sea-and-sun bliss far from noisy vacationers.
But times have changed and, for many of Italy’s old aristocratic families, the cost of running such estates has become unbearable, especially if heirs have relocated and visit only during holidays.
The ruins of a 17th century tower stand on the island.
Romolini Immobiliare
“This fiefdom has always been a family jewel but there’s no sense in hanging onto something we no longer use,” Pilo Bacci adds. “A new owner could breathe new life into the isle and tower, which was majestic and deserves to be rebuilt.”
It’s not the only bargain being offered in Italy. Several Italian towns and villages have been selling off homes for as little as the price of an espresso in the hope of reversing a depopulation trend as young folk leave to work in cities.
Roman pools and pirates
The island is being sold by a hard-up aristocratic family.
Romolini Immobiliare
Isola delle Femmine is packed with history.
There are ancient Greek and Roman stone and lime mortar basins once used to prepare a gourmet fermented fish sauce dubbed garum, alongside old wells and basins to collect rainwater.
The ancient tower rises on a tall grassy hill. It was part of a defensive network of look-out fortresses built to protect Sicily’s coasts from Saracen pirate raids.
There’s a 360-degree view from the top stretching to the island of Ustica.
The fortress was bombed by the Allies in World War II and was later used by the US Navy as a military outpost to patrol Sicily’s northern coast.
“A re-style could turn it into an exclusive private residence or a lavish venue for celebrations and business events,” says Romolini. “New owners can apply for tax incentives and funding from the European Union if they come up with a development project that respects the surrounding nature.”
The tower is also being touted as a potential location for fashion shows or as an advertising tool for brands wanting to place their logo on the turret.
Safe haven
Isola delle Femmine lies off the coast of a village with the same name.
Romolini Immobiliare
Isola delle Femmine translates from Italian as “island of women.”
Legend has it that 13 Turkish maidens cast adrift by their families as punishment for misdemeanors took refuge on the island after their boat was hit by a storm. They lived there happily ever after.
The tales have given rise to spooky sightings.
“People say they’ve seen the ghost of a girl happily strolling along the beach, singing and dancing, but these are just stories,” says Pilo Bacci. “The name stems from Latin and simply means ‘island of frontier,’ a safe haven of protection from the open sea.”
Wandering ships caught in storms often find shelter in its inlets.
The shores are made of tiny white pebbles and there’s one sandy beach with a little cove to park dinghies and fishing boats.
There’s a rich eco-system of birds and over 120 plant species. The typical Mediterranean landscape is dotted with bright purple-white Iris flowers and is home to hares and unique colorful butterflies.
Meditation retreat
The fertile grass and shrubs are believed to have healing properties and regenerate quicker than on the mainland.
“My grandparents used to tell me about a cattle breeder who rented the island and each day brought his cows on a boat to graze freely and eat the healthy plants, taking them back home at sunset,” says Pilo Bacci.
As there aren’t many tall trees blocking the view the panorama can be fully enjoyed.
Open green spaces and silence make it a perfect spot for an unplugged, detox break.
The island’s buyers could be eligible for grants to develop it.
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One of Bacci’s ancestors, a revolutionary who joined forces in 1860 with Giuseppe Garibaldi to free Sicily from control of the Spanish Bourbon dynasty, loved spending time under the tower.
He would escape to his secluded paradise to meditate and write.
“He was such a popular public figure he felt the constant need to get away from the madding crowd,” adds Pilo Bacci. “This place inspires some serious soul searching.”
#Isola delle Femmine in Sicily for sale for just over $1 million - CNN#latest travel news#travel#travel deals#travel magazine#travel map#travel money#travel news
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Vieni, entriamo nel mare di Ustica, dove le meraviglie del mare ci aspettano. Vedrai nell’azzurro profondo la bellezza nascosta del nostro mare, i colori infiniti di un liquido sogno
Come on, we enter the Ustica sea, where sea wonders await us. You will see in the deep blue the hidden beauty of our sea, the infinite colors of a dream liquid
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“A me interessa il Kurtz di Conrad, capace di vivere nel delirio di onnipotenza per poi dire, sul letto di morte, ‘l’orrore, l’orrore’”. Giuseppe Culicchia dialoga con Matteo Fais intorno al suo ultimo, tenebroso romanzo
Provate a immaginare di scoprire, oggi, nel nuovo millennio, che vostro padre è stato un uomo con simpatie fascio-naziste. Per voi è sempre stato solo un bravo padre che ha cercato, pur con tutti i suoi limiti, di trasmettervi amore, valori, una cultura. E, magari, un uomo di cultura lo è stato per davvero, per esempio uno dei massimi direttori d’orchestra a livello europeo. Come reagireste? Ne vorreste unicamente cancellare la memoria, oppure cerchereste di fare i conti con i suoi demoni? Questo è su per giù ciò che capita a Giulio Rallo, figlio di Federico, quando si reca alle esequie del genitore, che da tempo, dopo aver abbandonato la famiglia e a seguito di una brusca conclusione della sua carriera artistica, si è trasferito in Germania.
In estrema sintesi, quanto raccontato è la trama dell’ultimo romanzo di uno dei più grandi narratori italiani, Giuseppe Culicchia, appena uscito per i tipi di Mondadori e intitolato Il cuore e la tenebra. Richiamando palesemente il classico di Joseph Conrad, Cuore di tenebra, l’autore dell’intramontabile Tutti giù per terra, decide di fare i conti con l’ambiguità che anima tutti noi.
Se la narrazione diffusa tende a fare un netto distinguo tra chi sta dalla parte sbagliata della Storia, solitamente identificato con la feccia dell’umanità, e le forze del Bene che a un certo punto avrebbero ripreso in mano le sorti del mondo, dopo la deviazione delle dittature novecentesche, Culicchia rifiuta questi facili manicheismi. Piuttosto, come ogni grande scrittore, egli rischia l’azzardo, si getta disperatamente nel precipizio sperando di salvarsi, e percorre la pericolosa linea di confine che separa il giusto dallo sbagliato. In una parola affronta la tenebra, ascolta fino alla fine le parole di chi ha coscientemente rifiutato il sentiero tracciato dai vincitori, tocca il cuore algido ma ancor pulsante del ’900. In spregio all’ottusità di chi sa a prescindere cosa accogliere e cosa respingere da sé, si pone al cospetto della domanda più terribile: è mai possibile che il male abbia presa lì dove di solito alberga la nobiltà d’animo e il senso della bellezza? La risposta che si dà è la meno rassicurante: certe convivenze apparentemente inconciliabili sono assolutamente possibili.
Partiamo dal titolo, Il cuore e la tenebra. Il riferimento al romanzo di Conrad sembra palese. Del resto il libro è disseminato di rimandi, in puro stile postmoderno, ad altri testi, perfino allo stesso che tu hai scritto e che infatti viene citato. Ci spiegheresti questo tuo muoverti al limite dell’ipertesto?
È collegato al contenuto del libro, a un idem sentire che intercorre tra alcuni suoi passaggi e i testi menzionati. Il romanzo inizia con, in esergo, la citazione di un dialogo che si svolge al principio di Apocalypse Now, film che, come sappiamo, deve molto a Cuore di tenebra di Conrad. Parlo del punto in cui si dice che Kurtz ha raggiunto il suo punto di rottura. Anche il padre di Giulio, nel mio testo, ha ormai toccato il medesimo stadio. Chiaramente, cambia la tenebra: in Conrad è quella del colonialismo, di un’Africa dell’800 stuprata, devastata e depredata dal Belgio di Re Leopoldo; nel caso del mio personaggio rimanda invece all’Europa, al ’900 e all’ultima guerra mondiale. Da un punto di vista professionale, questi ha raggiunto il suo punto di rottura con il fallito tentativo di far eseguire nuovamente dai Berliner la Nona Sinfonia nell’interpretazione che ne dette Furtwängler nel ’42. La sua ostinazione lo porta unicamente a perdere la direzione dell’orchestra e a venire poco per volta emarginato. C’è poi il fallimento personale, quello che in realtà lo tocca più profondamente, come chiarisce in una delle lettere destinate ai figli. Quello è il suo punto di rottura, la sua tenebra. Volendo spiegare questo suo sprofondare in tale oscurità, si potrebbe fare un paragone con Midnight in Paris di Woody Allen e il suo protagonista che ha interiorizzato gli anni di Fitzgerald, Hemingway, l’età del jazz insomma, fino a ritrovarsi catapultato nella Parigi dell’epoca, negli anni Venti, in un periodo di grande rinascita dopo gli errori della Prima guerra mondiale. Federico Rallo, il padre di Giulio, invece sceglie un periodo storico per niente leggero, sceglie le trincee, la guerra, il nazismo. Anche tutte le sue riflessioni sui figli di Göring e Himmler che hanno perdonato i loro padri, che li hanno amati e hanno continuato a farlo anche dopo la guerra, è un modo per chiedere ai suoi figli di essere assolto a sua volta, malgrado anche lui abbia sbagliato e fatto loro del male. Ma se sono stati perdonati quei padri, forse la stessa accondiscendenza può essere riservata anche a lui.
Molti narratori, anche giovani, sono propensi a tornare al passato, a volerlo riscrivere, spesso assumendo una prospettiva distorta che li porta a valutare con parametri attuali fatti risalenti a periodi inassimilabili. La differenza è che, al netto delle strategie narrative adottate, il tuo atteggiamento non mi sembra altrettanto radicale. Tu non sei manicheo, non tracci una linea netta di demarcazione tra bene e male, non ti limiti a sostenere che da una parte stanno i rozzi e incolti, alieni a qualunque possibilità di grandezza morale ed estetica. Ma, soprattutto, fai i conti con la tenebra che può abitare in ognuno di noi, anche in chi apparentemente non ha il profilo umano e intellettuale adatto per essere facilmente demonizzato.
A me interessa la linea d’ombra e non giudicare i miei personaggi. Del resto, questo sarebbe un errore da parte di un narratore. Egli deve piuttosto calarsi nei soggetti di cui tratta e far sì che questi si comportino e parlino nel modo che maggiormente gli si attaglia. Il personaggio, seppur di fantasia, deve parlare come farebbe se fosse una persona reale. E se un autore non giudica, allora può forse guadagnare la possibilità di ragionare al di là dei manicheismi, riuscendo a cogliere le sfumature. Il padre di Giulio ha una fascinazione nei confronti di Furtwängler assoluta. È il suo modello, perché è riuscito a dirigere quella sinfonia come nessun altro mai prima e dopo di lui. Agli occhi del musicista italiano, tale fascinazione giustifica qualsiasi cosa, anche la sua adesione al nazionalsocialismo. Federico non lo giudica per questo, tanto che a un certo punto viene sedotto a sua volta da quelle idee. Furtwängler, in verità, è bene precisarlo, era più che altro un individuo tanto talentuoso quanto ambizioso e avrebbe potuto funzionare sotto qualsiasi regime.
Il padre del tuo protagonista ha simpatie per una certa estetica del nazionalsocialismo, oltre che per diverse visioni della sua politica sociale, ma è anche un genitore amorevole e un uomo di cultura; la madre, che tanto rivendica la sua libertà, non è meglio di lui. Sei cosciente di aver scritto un libro equivocabile, che potrebbe attirare le ire di antifascisti e femministe?
Come si sa, io ho tradotto American Psycho di Bret Easton Ellis. Quel libro attirò molte critiche, per esempio da parte delle femministe, perché Patrick Bateman era profondamente misogino. Stuprava e seviziava donne ed era inoltre un ferocissimo razzista nei confronti della gente di colore. Aveva, insomma, tutto quello che ci vuole per essere considerati politicamente scorretti e infatti Ellis ricevette diverse minacce di morte. A me piace fare come lui e mettermi dal punto di vista dei miei personaggi – direi, addirittura, che non potrei fare altrimenti. Sarebbe disonesto se facessi dire e fare loro quel che rientra nei desideri della maggior parte dei lettori. Peraltro, proviamo adesso a pensare a un libro quale Le benevole di Littell e, in particolare, al suo protagonista. Questo partecipa all’eliminazione degli ebrei in Polonia e, nel corso della lettura, si scoprono inoltre varie e spaventose nefandezze compiute nella sua vita privata. Egli risulta essere, insomma, un’incarnazione del male assoluto. Ecco, io trovo che da parte dell’autore vi sia stata una certa tendenza al parossismo, tale per cui il suo personaggio diviene quasi caricaturale, grottesco, per quanto il testo sia documentato e storicamente attendibile. Mi interessa invece maggiormente una figura come il Kurtz di Conrad, capace di vivere nel delirio di onnipotenza, di circondare la sua abitazione con le teste tagliate dei selvaggi, per poi farsi uscire di bocca, quali ultime parole sul letto di morte, “l’orrore, l’orrore”. In ultimo, non mi resta se non di confidare nell’intelligenza del lettore.
Un altro degli aspetti che si evince dalla lettura è che tu con le teorie complottiste (dal Piano Kalergi a quelle sull’11 settembre 2001) ti ci sei confrontato, con onestà intellettuale, senza limitarti a irriderle per la gioia di un pubblico che rifiuta anche solo la possibilità di prenderle seriamente in considerazione.
Non avrei potuto fare diversamente, avendo scelto di far parlare qualcuno che nel piano Kalergi ci crede, come ritiene che l’11 settembre 2001 l’America abbia attaccato sé stessa. Come ben sappiamo, le teorie del complotto sono molto diffuse: tutti quanti più o meno siamo convinti di essere vittima di una qualche trama oscura, oggigiorno. Ciò si spiega, per esempio in Italia, alla luce dei tanti buchi neri presenti nella nostra storia recente. Il più clamoroso è quello di Moro, ma poi c’è Ustica, le varie stragi di Stato, etc. Le versioni ufficiali fanno per così dire acqua da più parti. In Scritti corsari di Pasolini è riportato quel famoso articolo, uscito per il “Corriere della sera” e intitolato Io so, in cui lui sostiene di conoscere chi siano i mandanti delle stragi, ma di non poterlo rivelare, non avendo le prove. Non dimentichiamo che Pasolini è stato l’unico intellettuale a essere ucciso nel dopoguerra. Non per fare il complottista, insomma, ma questo mi dà da pensare, no? Poi, non so se lui fosse realmente al corrente di nomi e cognomi, ma di certo si era fatto un’idea. Fa impressione rileggere quel pezzo, oggi, dopo quarant’anni. Certamente lo scrittore sapeva guardare nel profondo del nostro paese. Pensa a quando parla del coinvolgimento della DC – e questo lo dice apertamente. Auspica che un giorno siano quelli dell’Opposizione a rivelare qualcosa, perché comunque sono uomini di potere, anche se stanno dall’altra parte, e di sicuro possono saperne più di lui da semplice intellettuale. Purtroppo, noi abbiamo ancora molti omissis su diverse vicende risalenti agli anni ’70 e, malgrado i diversi governi che si sono succeduti, questi non sono mai stati rimossi. Ciò dovrebbe portare a riflettere.
Secondo te c’è ancora bisogno di parlare di fascismo, addirittura di scriverci bordate di tomi da mille pagine, facendo ricorso a categorie francamente desuete per raccontare il presente?
Premetto che, se ti stai riferendo a M. Il figlio del secolo di Scurati, io l’ho letto e l’ho trovato notevole. Al contempo, ritengo che i problemi e le urgenze che ci troviamo di fronte oggi siano un po’ lontane rispetto a quelle del ’900. Quel secolo è oramai alle spalle e davanti a noi abbiamo Greta Thunberg, ragazzina svedese che va a parlare di clima davanti ai potenti della Terra, dicendo che stanno distruggendo il pianeta, che non prendendo le decisioni che dovrebbero prendere stanno di fatto pregiudicando in maniera radicale e senza ritorno il futuro dei nostri figli. Questa mi sembra la sola vera urgenza, oggigiorno. All’inizio del libro il protagonista, che di professione fa il fotografo, dice di dover andare a fare un servizio sui ghiacciai che si stanno sciogliendo al Polo Sud. Il servizio è commissionato da una compagnia di viaggi. Ecco, noi stiamo giocando con questo: esistono davvero crociere per mostrare i ghiacciai in scioglimento, con americani, russi e cinesi che pagano per vedere tutto ciò. Quel passaggio a Nordovest attraverso cui Melville, nel suo Moby Dick, immaginava che le balene si spostassero da un punto all’altro dell’oceano, adesso diventerà realtà, per essere tramutata immediatamente in inedite forme di guadagno. Si apriranno nuove vie commerciali, si ricaveranno nuove fonti di energia. Io trovo sia questo il vero tema da approfondire. Allo stesso modo, penso che non dovremmo perdere di vista come il mondo del lavoro abbia subito un arretramento spaventoso per quanto riguarda i diritti. Quando ci si lamenta dell’avanzata delle forze populiste, si dovrebbe andare a ricercare quali siano le cause reali, le motivazioni. Per esempio, rifacendoci a quello che accade a Parigi in questi fine settimana, considerare che non sono tutti black block quelli che si vedono per le strade a protestare. Per la maggior parte si tratta di persone delle classi medie. Ciò dovrebbe far meditare su come le diseguaglianze siano aumentate in modo spropositato, tanto da far sì che delle persone, che mai si sarebbero sognate di scendere in piazza, lo stiano facendo. Fino alla caduta del muro di Berlino – dove infatti il romanzo è ambientato, per buona parte – c’erano ancora due mondi possibili. Caduto il muro, ne è rimasto uno solo. Quelli che un tempo erano i partiti di Sinistra, i quali avevano come loro compito la tutela dei diritti dei lavoratori e delle classi meno abbienti, sono totalmente scomparsi. Tony Blair ha inaugurato una stagione della Sinistra che l’ha portata ad abbracciare in maniera del tutto acritica le politiche neoliberiste. Ciò è successo anche in Italia, come ben sappiamo.
Il cuore e la tenebra è anche un romanzo sulla disintegrazione della famiglia: genitori separati, figli che risentono della mancanza di una struttura. Non ti sarebbe convenuto difendere il progressismo che si esalta per la dissoluzione di certi “retaggi medievali”, come li definirebbe qualcuno?
So già che quanto dirò susciterà non poche polemiche. Io personalmente ritengo che, al di là di tutti i discorsi pieni di buona volontà sulla famiglia allargata, sul fatto che la famiglia è un’istituzione in crisi e bla bla bla, alla fine, per un bambino, il fatto di svegliarsi e andare a dormire con entrambi i genitori, sapendo che c’è questa sicurezza nei primi anni di vita, sia una cosa importante. Nel momento in cui viene a mancare, noi ci adoperiamo per fare di tutto perché venga superata, sublimata. Ma pur mettendo in campo tante energie, è mia convinzione che ciò comunque lo addolori. Penso ci siano degli aspetti del vivere odierno con cui noi dobbiamo avere il coraggio di fare i conti, al di là delle convinzioni ideologiche, politiche o religiose. La distruzione della famiglia è uno dei dati di fatto di questa nostra epoca. Da bambino, alle elementari, nella mia classe non c’era nessuno con genitori separati. Oggi, le proporzioni si sono invertite. È un tema che non si può ignorare. Condiziona il nostro modo di stare al mondo. Poi ognuno fa le sue scelte, ovviamente, ed è libero di farle. Io mi sono posto dal punto di vista di un padre che a un certo punto si pente di come ha agito e non riesce a perdonarsi. Il nocciolo della questione, direi, è questo.
Matteo Fais
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