#Castel di Decima
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storiearcheostorie · 1 year ago
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ARCHEOMOSTRE / La fanciulla nata con Roma: alle Terme di Diocleziano la straordinaria tomba appartenente a una giovane donna morta intorno al 730 a.C.
#ARCHEOLOGIA #MOSTRE / La fanciulla nata con Roma: alle Terme di Diocleziano la straordinaria tomba appartenente a una giovane donna morta intorno al 730 a.C. ARTICOLO COMPLETO su @Storie&Archeostorie:
Tomba 359 da Castel di Decima, dopo il restauro. Deposizione femminile in tronco d’albero Il Museo Nazionale Romano conserva, nei depositi delle Terme di Diocleziano, i ricchi corredi funerari provenienti dalle grandi necropoli di Castel di Decima e della Laurentina, che risalgono all’VIII e al VII secolo a.C. Da due anni, è stato avviato un lavoro sistematico di salvaguardia, inventariazione,…
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emilianoallegrezza · 5 years ago
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Matrimonio Castel di Decima www.emilianoallegrezza.it fotografo matrimonio a Roma
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italianiinguerra · 5 years ago
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” Questo Rizzati, cocciuto e testardo è un vero italiano. Uno di quelli che sanno ancora scrivere la Storia” A dire queste parole era Benito Mussolini nella residenza di Villa Feltrinelli a Gargnano sul Garda, nel marzo del 1944, sgualcendo fra le mani una lettera che lo definiva "Maddalena Pentita", sequestrata al Maestro Mario Rizzati, maggiore dei paracadutisti della Repubblica Sociale Italiana.
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luigicalzini · 3 years ago
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giancarlonicoli · 4 years ago
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1 lug 2020 15:50
TUTTE LE STRADE PORTANO A ROM - A ZINGARETTI TOCCA METTERE IN DIFFICOLTÀ LA NUOVA ALLEATA RAGGI: ''IL COMUNE DEVE SGOMBERARE O BONIFICARE ENTRO OGGI IL CAMPO NOMADI DI CASTEL ROMANO, O INTERVERRÀ LA REGIONE'' - VIDEO: IL TREMENDO SERVIZIO DI FILIPPO ROMA DE ''LE IENE'' SULLE AUTO RUBATE, I ROGHI TOSSICI, LE DISCARICHE ABUSIVE E GLI ORRORI DI UN TERRENO CHE CONFINA CON UNA RISERVA NATURALE
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VIDEO - IENE: FILIPPO ROMA AL CAMPO ROM DI CASTEL ROMANO
https://www.iene.mediaset.it/2020/news/campo-rom-castel-romano-sgombero_830835.shtml
Sgombero o bonifica del campo rom di Castel Romano entro oggi, altrimenti subentrerà la Regione in coordinamento con la Prefettura: a chiederlo alla sindaca Raggi è stata la stessa Regione Lazio, intervenuta insieme all’Asl competente dopo il servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti sul degrado e i roghi abusivi dell’area nella riserva naturale della capitale Decima Malafede che vedete qui sopra.
Una sorta di commissariamento insomma, annunciato dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato durante l’incontro con i comitati dei cittadini di Roma insieme alle Asl competenti, e che arriverebbe dopo una serie di richieste nei mesi scrosi della Regione a Virginia Raggi rimaste inascoltate.
Si rischia quindi uno scontro istituzionale senza precedenti tra Zingaretti e la Raggi, le cui forze politiche di appartenenza sono alleate. Alla tensione già alta si aggiunge un’ulteriore elemento: Roberta Angelilli di Fratella d’Italia ha annunciato un esposto in procura per chiedere di verificare se siano stati commessi dei reati riguardo al mancato intervento del Comune di Roma in una sistuazione di emrgenza sanitaria e ambientale sotto gli occhi di tutti e dopo numerose segnalazioni dei residenti engli ultimi anni.
A far sapere di questa netta presa di posizione della Regione Lazio nei confronti del Comune di Roma l'incontro di ieri tra i comitati dei cittadini di Roma e Pomezia per l'emergenza ambientale del campo di Castel Romano e una rappresentanza della Regione guidata dall’assessore alla Sanità Alessio D'Amato, assieme ai vertici delle Asl Rm2 e 6. I rappresentanti dei comitati, accompagnati da Roberta Angelilli di Fratelli d’Italia, hanno ribadito i contenuti della denuncia, presentata anche alla Asl competente con le immagini del nostro servizio, dimostrando che dal 2017 a Castel Romano si consumano gravissimi reati ambientali, roghi tossici continui, sversamento di rifiuti speciali e pericolosi in una gigantesca discarica abusiva, nell’ambito di una riserva naturale.
L’assessore alla Sanità ha confermato che le ispezioni della Asl e dell’Arpa hanno rilevato una situazione gravissima di emergenza ambientale e sanitaria, incompatibile con la permanenza nell’area del campo rom dove vivono circa 550 persone (e di queste la metà sarebbero minorenni). L’assessore ha anche illustrato i contenuti di una lettera che la Regione ha inviato la scorsa settimana alla sindaca Raggi, l’ultima di una lunga serie, con cui è stato chiesto lo sgombero o in alternativa la bonifica dell’area entro e non oltre il 2 luglio.
Se il Comune non lo farà, la Regione fa sapere l'assessore alla Sanità potrebbe avvalersi dei poteri di surroga ed agire direttamente coordinando le procedure con la Prefettura. A chiedere la chiusura immediata del campo rom, dopo il servizio delle Iene è stata anche l’Asl 2 di Roma. L’azienda sanitaria ha certificato “le inadeguate condizioni igieniche e sanitarie'', e confermato che "tutta l'area del campo e le aree limitrofe a Castel Romano non assicurano condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza sufficienti al permanere degli occupanti”.
Intanto, in attesa che il Comune batta un colpo, i roghi dentro la discarica non si fermano: solo ieri vi abbiamo raccontato di nuovi incendi. Le fiamme sarebbero partite sempre da cumuli di rifiuti accatastati vicino alle baracche del campo come vi avevamo già mostrato nel servizio. “Il fumo sta arrivando fino alla zona dei Castelli Romani”, ci ha scritto un uomo disperato e rassegnato. “Negli ultimi giorni, da quando siete venuti voi de Le Iene, non è successo praticamente nulla di buono per noi e ci sono stati almeno altri tre roghi”. Questa notte stessa storia: un nuovo rogo si è sviluppato dentro la discarica, e le fiamme erano di nuovo visibili da centinaia di metri di distanza.
Il 23 giugno con Filippo Roma e Marco Occhipinti vi abbiamo portato all’interno di questo campo rom dove si è sviluppata un’immensa discarica abusiva molto pericolosa appunto per l’incolumità fisica e per la salute di chi ci abita vicino. Dopo il nostro servizio, Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, in riferimento alla domanda della Asl Roma 2 al Comune di procedere allo sgombero, ha dichiarato: “Non intendiamo attendere passivamente la risposta ed è per questa ragione che chiediamo che vengano convocati in commissione Ecomafie il sindaco Virginia Raggi e il presidente Zingaretti per riferire sulla gravissima situazione ambientale di Castel Romano e sugli episodi di criminalità che si stanno svolgendo all’interno di quella realtà”.
E la situazione a Castel Romano, come ci aveva documentato anche il nostro cicerone occasionale, l’ex poliziotto Luigi, detto “Rambo”, residente a 300 metri dal campo rom, è davvero insostenibile. Nella riserva naturale di Decima Malafede la nostra Iena ha trovato una vera e propria apocalisse urbana tra roghi di vetture rubate, topi e rifiuti pericolosi ovunque. Luigi ci ha anche raccontato il perché di quei roghi: “Bruciano soprattutto le auto perché spariscano le impronte digitali loro, all’interno della macchina sparisce tutto”, dice. “È difficile, chiunque esso sia, rilevare tracce e a vedere la provenienza di queste macchine, quindi c’è una commercializzazione dei pezzi di autovetture rubate”.
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silviopst · 6 years ago
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Giro per la campagna di Decima Malafede (presso Castel Di Decima, Lazio, Italy) https://www.instagram.com/p/BwZtnm4hPd7/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1ri2slkvwu3mx
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sinapsinews · 6 years ago
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Napoli aderisce al Global Greening In occasione della decima edizione del Global Greening il 17 marzo in onore di San Pietro oltre 380 monumenti e siti in tutto il mondo si coloreranno di verde. [themoneytizer id="14943-1" Anche la città di Napoli aderisce all’iniziativa illuminando di verde il Maschio Angioino e Castel dell’Ovo
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radionapoliierieoggi-blog · 8 years ago
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Attesa Per Il Napoli Teatro Festival 2017 .
NAPOLI. La decima edizione del Napoli Teatro Festiva avrà inizio il 5 giugno e terminerà il 10 luglio. Si tratta di ben 35 giorni di spettacoli tra teatro, concerti, danza e cinema. L’arte andrà in scena a Castel Capuano, Palazzo Reale, Villa Pignatelli, Teatro Sannazzaro e numerosi altri luoghi suggestivi della città, nonché al Teatro Grande di Pompei. Tra gli 80 eventi previsti c’è grande attesa per le rappresentazioni teatrali per l’arrivo di artisti come Luca Zingaretti, Cristina Comencini, Alessandro Preziosi  e Jean Fabre. Inoltre il 5 giugno aprirà la kermesse il concerto di Franco Battiato.
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emilianoallegrezza · 7 years ago
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Film matrimonio a Roma Castel di decima www.emilianoallegrezza.it
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italianiinguerra · 3 years ago
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4 giugno 1944, la morte del maggiore dei paracadutisti Rizzatti
4 giugno 1944, la morte del maggiore dei paracadutisti Rizzatti
Il post odierno è dedicato al maggiore dei paracadutisti della Repubblica Sociale Italiana, Mario Rizzatti morto a Castel di Decima il 4 giugno 1944 mentre alla testa del suo 1º Battaglione Arditi Paracadutisti, cercava di impedire la conquista della capitale italiana alle forze armate alleate. Alla sua memoria il governo della R.S.I. ha conferito la Medaglia d’oro al valor militare con la…
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uldericodl · 4 years ago
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Roma. Iannone (FdI): Raggi e Zingaretti rispondano su campo rom abusivo a Castel Romano. Richiesta audizione in Commissione Ecomafie
Roma. Iannone (FdI): Raggi e Zingaretti rispondano su campo rom abusivo a Castel Romano. Richiesta audizione in Commissione Ecomafie
“Ho presentato una richiesta di audizione del sindaco Raggi e del presidente della Regione Lazio Zingaretti per far luce sulla drammatica situazione di cui è oggetto l’area della riserva naturale di Decima Malafede, nella quale è insediato il campo rom abusivo di Castel Romano, segnalato a più riprese dai quotidiani e anche documentato da una puntata del programma televisivo di inchiesta ‘Le…
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luciamosca14 · 5 years ago
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Si conclude con la decima tappa il Tour della Sibilla nei centri Commerciali. Grande festa finale, quindi, Domenica 13 Ottobre al Centro Commerciale Città delle Stelle di Castel di Lama, ma pronti a ripartire a Roccafluvione il 25-26-27 in Occasione dell’October Hemp Fest. Oltre alla chiusura del Tour, verrà presentato il Progetto: “In viaggio con la Sibilla per la Via della Canapa”.
Il…
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Domani la decima edizione del Premio Castellano
Domani la decima edizione del Premio Castellano
Si terrà domani alle ore 15, presso l’Aula consiliare del Comune di Castel San Giorgio, l’ottava edizione del “Premio Giornalistico Mimmo Castellano”. La manifestazione – organizzata dall’Associazione della Stampa Campania Valle del Sarno, con il patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, del Movimento Unitario…
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allnews24 · 6 years ago
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Incidente sulla Pontina al chilometro 37, auto in coda verso Latina
Incidente sulla Pontina al chilometro 37, auto in coda verso Latina
Ancora disagi e traffico sulla Pontina, in direzione sud verso il capoluogo pontino. Nel territorio di Roma, tra Pomezia nord e Castel di Decima, all’altezza del chilometro 37+700, si è verificato un incidente stradale. E’ accaduto intorno alle 15 di oggi.
La dinamica non è ancora chiara. Si è trattato probabilmente di un tamponamento che ha coinvolto più veicoli ed ha richiesto l’intervento…
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lookingforpiteco-cultura · 7 years ago
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Linea Verde tra Libertà e Occupazione
Sono le 6.45 dell’11 agosto 1944: risuonano i rintocchi della campana di Palazzo Vecchio a dare il segnale della tanto attesa insurrezione contro i nazifascisti. I partigiani, raccolti in Oltrarno, ricevono l’ordine di passare il fiume ed attaccare le truppe tedesche.
È il giorno della liberazione di Firenze, la prima grande città ad essere presa grazie all’opera delle sole Brigate Partigiane, rafforzate solo successivamente dall’arrivo delle divisioni Americane. L’avanzata degli Alleati appare destinata al successo e la liberazione dell’intero territorio italiano sembra un obiettivo a portata di mano. A tradire le speranzose attese della popolazione e dei soldati impegnati al fronte vi è un sistema difensivo che taglia l’Italia in due, da Massa sul Tirreno a Pesaro sull’Adriatico. È la Grüne Linie, la Linea Verde, passata alla storia con il nome di “Linea Gotica”. Questo complesso difensivo inizia dalle difese costiere tra Massa e La Spezia, si spinge verso le Alpi Apuane, la Garfagnana, l'Appennino modenese, l'Appennino bolognese (soprattutto a protezione del Valico della Futa, dove transita la statale 65 che collega Firenze a Bologna), l'alta valle dell'Arno e l'alta valle del Tevere per chiudere sul versante adriatico tra Pesaro e Rimini. Già all'indomani dello sbarco alleato in Sicilia i tedeschi avevano pianificato quest’opera difensiva, i cui lavori concreti iniziano nel 1944, con l’installazione di un complesso sistema di campi minati, reticolati, fossati anticarro, trincee, ricoveri e bunker. La Linea Gotica è concepita per ottimizzare al meglio le risorse limitate dei tedeschi in fatto di armamenti e materiali da costruzione, sfruttando al massimo i vantaggi offerti dall'ambiente naturale, modellandosi sulla morfologia della penisola italiana.
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Come riportato dall’Associazione Linea Gotica - Officina della Memoria, associazione nata nel 2010 da un gruppo di ricercatori e appassionati che si dedica allo studio e alla ricostruzione degli eventi legati a questo particolare fronte della Seconda Guerra Mondiale, “l'organizzazione Todt ha mobilitato 50.000 operai italiani (si tratta spesso di manodopera coatta) che, insieme ad una brigata slovacca di 2.000 uomini e sotto il coordinamento di 18.000 genieri tedeschi, hanno provveduto a concentrare le opere fortificate nei punti chiave. Un rapporto relativo alle opere di difesa della Gotica nel settore centro-orientale, redatto nell'estate 1944, elenca 3.604 trincee, 479 postazioni per cannoni anticarro e mortai, 2.376 nidi di mitragliatrice, 16.000 postazioni per tiratori scelti e 9 chilometri di fossati anticarro e attesta che sono stati stesi 120 chilometri di reticolati e posate 95.689 mine antiuomo e anticarro”. Questo moderno sistema difensivo è organizzato su più linee distanti 10-20 km l’una dall’altra, in modo da attuare una difesa di profondità che permettesse sia di reggere gli attacchi alla prima linea, sia di contrattaccare mobilitando le riserve dalle retrovie.
La Quinta Armata Americana e l’Ottava Armata Inglese verranno bloccate su questo fronte per 8 mesi, costrette sia dalla resistenza dei tedeschi, sia dal parallelo spostamento di uomini e risorse verso il Fronte Francese in Normandia e Provenza. Il Fronte Italiano passa, così, in secondo piano. Nell’inverno 1944-45 la quasi totale immobilità del fronte viene disturbata solo da scaramucce tra pattuglie e dai continui scontri nelle retrovie tra partigiani e occupanti. Nel settore modenese i combattimenti si concentrano tra l’Abetone, dove sono ancora visibili delle postazioni difensive nei picchi più alti o in scavi in località Tomba (all'interno della Riserva naturale dell'Abetone), e i Monti della Riva e del Belvedere. Queste alture sono contese per tutto l’inverno tra la 232a divisione di fanteria tedesca, incaricata della sua difesa, e la 10th Mountain Division americana, addestrata alla guerra in montagna. La loro conquista avviene a seguito dell’operazione Encore: il 18 Febbraio 1945, grazie anche alla scalata notturna di una parete non presidiata dai difensori (avvenuta grazie all’utilizzo di potenti fari che, puntati contro le nuvole, illuminavano la salita verticale dei soldati americani), la Decima Divisione Americana di Montagna conquista i Monti della Riva, mentre due giorni dopo avviene la conquista della strategica cima del Belvedere, ottenuta anche grazie al supporto dei partigiani della "Modena Armando”. Seguono la conquista di monte Gorgolesco e della Torraccia, mentre i brasiliani della FEB (Força Expedicionaria Brasileira) conquistano il monte Castello e Castelnuovo di Vergato. Ai primi di marzo la 10a divisione statunitense continua l'avanzata sui crinali, mentre i bombardieri alleati martellano le posizioni tedesche.
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L’operazione termina il 5 Marzo con la riconquista di Castel d’Aiano, quando gli Alleati si fermano per riprendere le forze. L’attacco finale parte il 14 aprile: la Quinta Armata riprende l'offensiva appoggiata da 2000 bombardieri e dal fuoco dell’artiglieria. La Decima Divisione di Montagna avanza conquistando Rocca di Roffeno, Tolè e le ultime alture fortificate tra Reno e Samoggia, sfondando la linea difensiva tenuta dalla 334a e dalla 94a divisione e catturando centinaia di prigionieri, mentre 1a divisione corazzata americana entra a Vergato e i brasiliani a Montese, dopo aver subito ingenti perdite. Nella valle del Reno si muove la Sesta Divisione Sudafricana che prende i monti Sole, Caprara e Abelle.
Il 18 aprile gli americani sfondano anche nella valle del Savena, conquistando i monti Adone, Brento e Monterumici, mentre in Toscana i reparti italo-tedeschi si ritirano dalla valle del Serchio. Le posizioni tedesche sull’Abetone vengono abbandonate il 18 Aprile a causa della rottura del fronte difensivo all’indomani dell’imminente Liberazione, conclusasi con l’insurrezione generale del 25 Aprile.
Vittorio Trenti
Bibliografia: G. Bocca, Storia dell’Italia Partigiana, Mondadori 1995 R. Cartier, La seconda Guerra Mondiale, Euroclub, Mondadori 1979 http://www.lineagotica.eu/index.php
Questo articolo è stato pubblicato sul Cimone, il notiziario del CAI di Modena. Per scaricarlo Cliccate Qui
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theadrianobusolin · 7 years ago
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Decine di bimbi piccolissimi con le gambe, le braccia e il busto ricoperti da pustole rosse. È scabbia. E nel campo nomadi di Castel Romano, tra Roma e Pomezia, sarebbe in corso una vera e propria epidemia. A lanciare l’allarme sono stati gli stessi nomadi, giovedì scorso, durante un blitz degli agenti del Servizio Pubblico Emergenziale della Polizia Locale per il controllo dei moduli abitativi e il censimento degli abitanti.In realtà i primi casi erano stati già denunciati a fine agosto dall’Associazione Nazione Rom. Ora, però, i contagiati, tra adulti e bambini, sarebbero molti di più. E c’è il rischio che la malattia si estenda anche oltre i confini del campo che ospita circa mille persone. "Un rischio concreto", assicura a ilGiornale.it Marco Milani, coordinatore romano del sindacato Ugl-Polizia locale, “perché la scabbia è altamente infettiva e il campo è servito da sette o otto navette scuolabus che accompagnano i bimbi nelle scuole dei dintorni”.I rom attribuiscono la diffusione della malattia alla mancanza d’acqua e alle scarse condizioni igieniche dell’insediamento. Nel campo, infatti, che si trova al centro della riserva naturale di Decima Malafede, lontano dai principali centri abitati, manca un presidio sanitario fisso. “Nel 2015 – spiega Milani – la Asl ha richiesto al Comune di Roma di istituirlo, sia per la presenza di insetti, roditori, sia per la diffusione di malattie infettive tra gli ospiti dell’accampamento, ma il Campidoglio non ha mai ottemperato”.[gallery 1443549]Il sistema fognario, inoltre, è inesistente. “Nonostante il Comune di Roma spendesse 160mila euro l’anno per la loro manutenzione – prosegue il sindacalista – i depuratori presenti nell’insediamento non hanno mai funzionato”. Nel febbraio scorso, questi sistemi, che insistevano nella parte del campo di proprietà di Salvatore Buzzi, figura di spicco nell’inchiesta di Mafia Capitale, sono stati sequestrati. A sostituirli sono arrivate due cisterne per la raccolta delle acque nere. Il costo per il Comune è di “5mila euro al giorno”. Ma le strutture non sono sufficienti per far fronte alle necessità di quasi mille persone. “Così i liquami hanno iniziato a riversarsi nel terreno e nonostante la stagione molto arida, non sono stati assorbiti dal suolo, che li ha ricondotti in superficie”, racconta Milani.L’accampamento è soggetto, poi, a sospensioni temporanee del flusso idrico. “A volte, l’acqua manca per ore ed ore – spiega il coordinatore romano dell’Ugl Polizia Locale – e quando il flusso riprende viene erogata in forma ridotta”. Ma, assicura il sindacalista, ciò non sarebbe riconducibile a guasti o problemi all’impianto idrico. “Il problema – spiega – è che la società privata che gestisce le forniture di acqua nel campo vanta un credito di due milioni di euro nei confronti del Comune”. Nei periodi in cui l’acqua non viene distribuita i vigili intervengono con autocisterne e consegnano bottigliette di acqua minerale. Ma non sempre l’acqua riesce a raggiungere tutti gli abitanti del campo. Qui entrano in gioco, infatti, le rivalità interne e in due occasioni, alcuni capi clan si sarebbero appropriati della fornitura, minacciando gli altri nomadi e gli stessi vigili.Un’altra piaga presente nel campo, dove ogni settore è contraddistinto dall’iniziale del rispettivo capo clan, è quella delle faide. Quattro anni fa una guerra tra famiglie rivali ha portato all’incendio e alla devastazione di decine di moduli abitativi. Dopo l’episodio, i nuclei familiari presi di mira abbandonarono l'insediamento, che all’epoca ospitava circa 1200 persone. Ora, dopo un periodo di relativa calma, queste tensioni sembrano essere riemerse. “Nell’operazione di giovedì scorso abbiamo constatato come 15 moduli abitativi siano andati distrutti”, denuncia Milani, “e ciò lascia supporre che siano insorti altri problemi”. Per far fronte a situazioni di questo tipo il sindacato chiede che gli agenti siano messi in condizione di operare in sicurezza, con guanti e corpetti anti-taglio per resistere alle sassaiole e alle aggressioni, e con dispositivi sanitari di protezione individuale per trattare gli ospiti affetti da malattie infettive.Intanto, a fine agosto, Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, ha scritto al sindaco di Roma, Virginia Raggi e al ministro dell’Interno, Marco Minniti, per chiedere “l’evacuazione immediata del campo di Castel Romano e la ricollocazione dei suoi 1076 abitanti”. Finora, però, non ci sono stati interventi significativi e, dopo quasi un mese, nell'accampamento la situazione resta infernale.
Castel Romano, allarme scabbia nel campo rom: Rischio epidemia Decine di bimbi piccolissimi con le gambe, le braccia e il busto ricoperti da pustole rosse. È scabbia.
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