#appennino bolognese
Explore tagged Tumblr posts
mapforham · 15 days ago
Text
📣 Map For Ham -> New QTC!
👤 IU4GPY Aldo 💬 QRV 145.500 Grizzana Morandi appennino bolognese 🕑 From: 02/11/2024 17:29:45 (UTC) 🕘 To: 02/11/2024 18:29:45 (UTC)
www.mapforham.com
Group on Telegram: t.me/mapforham
0 notes
lamilanomagazine · 5 months ago
Text
Appennino bolognese: eseguita ordinanza applicativa di custodia in carcere nei confronti di un 46enne per furto in abitazione
Tumblr media
Appennino bolognese: eseguita ordinanza applicativa di custodia in carcere nei confronti di un 46enne per furto in abitazione. I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Vergato (BO) hanno eseguito un'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, nei confronti di un 46enne italiano, indagato dalla Procura della Repubblica di Bologna per furto continuato in abitazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
0 notes
cinemanlife · 7 months ago
Text
Tumblr media
Mostrarsi vulnerabili è il vero atto di forza ❤‍🔥 (Foto: 10/04/24, Monghidoro, Appennino Bolognese)
0 notes
queerographies · 10 months ago
Text
[Operaprima][Simone Salomoni]
Clicca qui per acquistare il libro Titolo: OperaprimaScritto da: Simone SalomoniEdito da: Alter EgoAnno: 2023Pagine: 176ISBN: 9788893332460 Monghidoro, Appennino bolognese. Un pittore quarantenne è intento a preparare la mostra che dovrebbe lanciarne la carriera quando Marie Bertrand – avvocato e madre di Simone Salomoni – affitta per l’estate la porzione di casa adiacente alla sua. Marie e…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
cinquecolonnemagazine · 1 year ago
Text
Maltempo Italia, oggi allerta meteo rossa in Veneto e Friuli Venezia Giulia
Tumblr media
(Adnkronos) - L'ondata di maltempo che sta attraversando l'Italia con temporali e allagamenti soprattutto sulla Toscana continua e anche per la giornata di oggi, venerdì 3 novembre, è allerta meteo in diverse regioni. Prolungata l'allerta rossa in alcuni settori di Veneto e Friuli Venezia Giulia, mentre scatta l'allerta arancione in 9 regioni tra cui Toscana, Liguria, Emilia Romagna e Campania. Allerta gialla infine in diversi settori di 13 regioni.   Ecco, nel dettaglio, i territori interessati dal maltempo dall'avviso della Protezione civile.  - Elevata criticità per rischio idraulico: Friuli Venezia Giulia: Bacino dell'Isonzo e Pianura di Udine e Gorizia - Elevata criticità per rischio idrogeologico: Friuli Venezia Giulia: Bacino montano del Tagliamento e del Torre, Bacino dell'Isonzo e Pianura di Udine e Gorizia, Bacino del Livenza e del Lemene Veneto: Alto Piave, Adige-Garda e monti Lessini, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone,Piave pedemontano - Moderata criticità per rischio idraulico:Emilia Romagna: Montagna emiliana centrale, Pianura reggiana, Pianura modenese, Bassa collina piacentino-parmense, Pianura reggiana di Po, Collina emiliana centrale, Pianura bolognese, Montagna bolognese, Collina bolognese, Pianura piacentino-parmense Friuli Venezia Giulia: Bacino di Levante / Carso, Bacino montano del Tagliamento e del Torre, Bacino del Livenza e del Lemene Lombardia: Alta pianura orientale, Pianura centrale, Media-bassa Valtellina, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche Toscana: Serchio-Garfagnana-Lima, Serchio-Costa, Bisenzio e Ombrone Pt, Lunigiana, Serchio-Lucca Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano Veneto: Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Livenza, Lemene e Tagliamento, Alto Piave, Adige-Garda e monti Lessini, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige, Piave pedemontano, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna  - Moderata criticità per rischio idrogeologico: Campania: Alto Volturno e Matese, Piana campana, Napoli, Isole e Area vesuviana, Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini Emilia Romagna: Montagna emiliana centrale, Alta collina piacentino-parmense, Montagna bolognese Liguria: Bacini Liguri Marittimi di Levante Lombardia: Media-bassa Valtellina, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche, Alta Valtellina Molise: Alto Volturno - Medio Sangro Toscana: Serchio-Garfagnana-Lima, Serchio-Costa, Bisenzio e Ombrone Pt, Lunigiana, Reno, Serchio-Lucca, Versilia Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano Veneto: Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Livenza, Lemene e Tagliamento, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna - Ordinaria criticità per rischio idraulico: Calabria: Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale Campania: Piana campana, Napoli, Isole e Area vesuviana, Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini Emilia Romagna: Montagna piacentino-parmense, Alta collina piacentino-parmense, Alta collina romagnola, Montagna romagnola Lombardia: Valchiavenna, Laghi e Prealpi Varesine, Appennino pavese, Bassa pianura orientale, Bassa pianura centro-orientale, Alta Valtellina, Nodo Idraulico di Milano - Ordinaria criticità per rischio temporali: Abruzzo: Bacini Tordino Vomano, Bacino dell'Aterno, Marsica, Bacino del Pescara, Bacino Alto del Sangro Basilicata: Basi-A2, Basi-D, Basi-C Calabria: Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale Emilia Romagna: Montagna emiliana centrale, Montagna bolognese, Montagna romagnola Lazio: Bacini di Roma, Appennino di Rieti, Bacino Medio Tevere, Bacini Costieri Nord, Bacino del Liri, Bacini Costieri Sud, Aniene Liguria: Bacini Liguri Marittimi di Levante Lombardia: Alta pianura orientale, Pianura centrale, Media-bassa Valtellina, Laghi e Prealpi Varesine, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche, Nodo Idraulico di Milano Marche: Marc-5, Marc-6, Marc-1, Marc-2, Marc-3, Marc-4 Molise: Frentani - Sannio - Matese, Alto Volturno - Medio Sangro Toscana: Ombrone Gr-Medio, Etruria, Valdichiana, Valdelsa-Valdera, Ombrone Gr-Costa, Arno-Casentino, Arno-Valdarno Sup., Arno-Firenze, Etruria-Costa Nord, Etruria-Costa Sud, Mugello-Val di Sieve, Romagna-Toscana, Valtiberina, Fiora e Albegna, Ombrone Gr-Alto, Fiora e Albegna-Costa e Giglio Umbria: Chiani - Paglia, Nera - Corno, Trasimeno - Nestore, Chiascio - Topino, Medio Tevere, Alto Tevere  - Ordinaria criticità per rischio idrogeologico: Abruzzo: Bacini Tordino Vomano, Bacino dell'Aterno, Marsica, Bacino del Pescara, Bacino Alto del Sangro Calabria: Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Centro-settentrionale Campania: Basso Cilento, Alta Irpinia e Sannio, Tanagro, Tusciano e Alto Sele, Piana Sele e Alto Cilento Emilia Romagna: Bassa collina piacentino-parmense, Montagna piacentino-parmense, Collina emiliana centrale, Collina bolognese, Alta collina romagnola, Montagna romagnola Lazio: Bacini di Roma, Appennino di Rieti, Bacino Medio Tevere, Bacini Costieri Nord, Bacino del Liri, Bacini Costieri Sud, Aniene Liguria: Bacini Liguri Padani di Levante Lombardia: Alta pianura orientale, Pianura centrale, Valchiavenna, Laghi e Prealpi Varesine, Appennino pavese, Nodo Idraulico di Milano Molise: Frentani - Sannio - Matese Sardegna: Bacini Montevecchio - Pischilappiu, Logudoro, Bacino del Tirso Toscana: Ombrone Gr-Medio, Etruria, Valdichiana, Valdelsa-Valdera, Valdarno Inf., Ombrone Gr-Costa, Arno-Casentino, Arno-Valdarno Sup., Arno-Firenze, Arno-Costa, Etruria-Costa Nord, Etruria-Costa Sud, Mugello-Val di Sieve, Romagna-Toscana, Valtiberina, Fiora e Albegna, Ombrone Gr-Alto, Isole, Fiora e Albegna-Costa e Giglio Umbria: Chiani - Paglia, Nera - Corno, Trasimeno - Nestore, Chiascio - Topino, Medio Tevere, Alto Tevere [email protected] (Web Info) Read the full article
0 notes
ticonsiglio · 1 year ago
Photo
Tumblr media
Unione Comuni Appennino Bolognese: concorso per assistenti sociali 2023
0 notes
conte-olaf · 2 years ago
Text
Tumblr media
La bisaboga. Appennino bolognese.
1 note · View note
travelale15 · 3 years ago
Text
La Grotta di Labante- una cavità carsica di importanza primaria a pochi chilometri da Bologna
La Grotta di Labante- una cavità carsica di importanza primaria a pochi chilometri da Bologna
A pochi chilometri di distanza da Bologna, nel cuore dell’Appennino bolognese, e precisamente nel comune di Castel d’Aiano esiste una cavità carsica non ancora conosciuta al turismo, di certo non famosa come i Gessi Messiniani, ormai documentati e studiati, situati nella prima parte della fascia collinare di Bologna, ma che dal punto di vista strettamente scientifico, ricopre un ruolo…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
fallimentiquotidiani · 3 years ago
Text
107 notes · View notes
museodeibotroidibo-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media
2 notes · View notes
mapforham · 2 months ago
Text
📣 Map For Ham -> New QTC!
👤 IU4GPY Aldo 💬 QRV 145.500 Grizzana Morandi appennino bolognese 🕑 From: 08/09/2024 11:59:23 (UTC) 🕘 To: 08/09/2024 13:59:23 (UTC)
www.mapforham.com
Group on Telegram: t.me/mapforham
0 notes
lamilanomagazine · 1 year ago
Text
Minaccia il suicidio con un'arma da fuoco: sequestrata pistola semiautomatica e arrestato il cittadino 40enne
Tumblr media
Minaccia il suicidio con un'arma da fuoco: sequestrata pistola semiautomatica e arrestato il cittadino 40enne. Appennino bolognese: I Carabinieri della Stazione di Vado (BO) hanno arrestato un italiano sulla quarantina, per detenzione di arma clandestina.  Alle ore 15:35 del 25 novembre 2023, i Carabinieri sono stati informati che un italiano sulla quarantina aveva discusso con la moglie per motivi legati alla separazione e voleva suicidarsi con un’arma da fuoco. Raggiunto velocemente a casa dai Carabinieri, l’uomo, collaborativo, ammetteva quanto accaduto e consegnava una valigetta di legno contenente una pistola semiautomatica vera, marca Pietro Beretta, calibro 9 corto. I Carabinieri, dopo aver messo in sicurezza l’arma e accertato che la matricola era abrasa, l’hanno sequestrata unitamente a quattordici proiettili, mentre l’uomo è stato arrestato. A seguito di un lieve malore sopraggiunto durante gli accertamenti, il soggetto è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato in una struttura sanitaria. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, l’uomo è stato rimesso in libertà.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
corallorosso · 3 years ago
Photo
Tumblr media
SaGa Coffee, delocalizzazione all’italiana Il linguaggio è tecnico. «Ottimizzazione dei costi», «razionalizzazione del perimetro industriale», «competitività». La realtà è molto più brutale: chiusura entro il 2022 di una fabbrica sull’Appennino bolognese, la SaGa Coffee di Gaggio Montano, fine di 220 posti di lavoro, delocalizzazione della produzione in Romania. A deciderlo la multinazionale italiana Evoca, controllata dal fondo americano Lone Stars. Un disastro per le lavoratrici bolognesi – l’80% della forza lavoro è fatta da donne operaie – impegnate nella costruzione di macchine da caffè per bar, ristoranti e mense. «Semplicemente una catastrofe», dice Primo Sacchetti della Fiom-Cgil, che il territorio lo conosce bene e racconta di una lenta e progressiva deindustrializzazione della montagna bolognese. «Questa crisi, se non sarà risolta positivamente, porterà alla desertificazione dell’industria e della popolazione di una larga fetta di Appennino». QUESTA MATTINA le lavoratrici della SaGa Coffee abbandoneranno i picchetti ad oltranza di fronte alla loro fabbrica, e in bus e in auto si faranno l’ora abbondante di viaggio necessario a raggiungere i palazzi della Regione Emilia-Romagna, dove ci sarà un incontro tra sindacati e proprietà, in quella Bologna ricca e lontana dove tanto si parla di big data, centri di ricerca e innovazione. Una ricchezza in cui queste operaie, quasi tutte sopra i 45 anni e molte con patologie legate al lavoro, fanno fatica a riconoscersi. «PER L’APPENNINO 220 POSTI di lavoro in meno significano la fine della coesione sociale, il collasso», dice Marino Mazzini della Fim-Cisl. Perché quello della SaGa Coffee non è un caso isolato. Nel 2016 sempre a Gaggio Montano fu la Philips a tagliare 250 posti di lavoro in un’altra azienda di macchine per il caffè, la Saeco. Dopo una lunga lotta gli operai furono sconfitti, e accettarono di andarsene in cambio di denaro. Si parlò già allora di «multinazionali che saccheggiano il patrimonio industriale». Cinque anni dopo la situazione è la stessa, con l’aggravante che i 250 posti di allora non sono mai stati del tutto riassorbiti. Raffaele Falzoni nel 2016 da delegato sindacale guidò la lotta di 70 giorni contro la multinazionale olandese, e alla fine come tanti altri accettò di andarsene. «Non c’era futuro lì – racconta – purtroppo in tutto questo tempo non sono ancora riuscito a trovare un posto di lavoro fisso». Le ricollocazioni promesse dalle istituzioni? «Uno sforzo è stato fatto ma non è bastato. Sa qual è il problema? Lo Stato non è mai riuscito a scrivere una legge che impedisca alle aziende di andarsene». Fermare le delocalizzazioni. È questa la richiesta che i sindacati fanno al governo. I metalmeccanici della Fiom e della Fim ricordano le tante promesse fatte, anche durante la lotta dei lavoratori della Gnk di Firenze. «Stiamo aspettando dal Ministro Orlando qualcosa di concreto», dicono. Il caso della Saga Coffee di Gaggio Montano sembra proprio un esempio da manuale: viene venduta da Philips a Evoca nel 2017, e poi chiusa (questi i piani) nel 2022. «Comprando la Saga Coffe il gruppo Evoca ha acquistato un competitor, e poi tutto il nostro know how è stato spostato in altri stabilimenti del gruppo. Ora evidentemente non gli serviamo più», dice il delegato Fim-Cisl Rudi Pesci. LAURA BORELLI, DELEGATA FIOM dal 2011, è entrata nella fabbrica che ora si chiama SaGa Coffee 25 anni fa. Racconta di un prototipo che la dirigenza ha commissionato alla SaGa, e poi una volta completato ne ha trasferito la produzione in Romania. «Vogliamo bloccare questo scempio – dice – e la cosa più brutta è che questi non sono stranieri, sono una multinazionale italiana con sede a Bergamo». Anche Borelli partecipò alla lotta del 2016 contro la Philips, perché «mio marito lavorava lì. Per fortuna lui un lavoro l’ha trovato dopo il licenziamento, ad altri invece è andata peggio». Oggi sarà a Bologna assieme alle altre 220 operaie. Si mobiliteranno anche le colleghe di Bergamo, cuore del gruppo Evoca. «Sciopereranno con noi, e questo ci dà speranza». Giovanni Stinco
11 notes · View notes
angeliefolli · 6 years ago
Text
Arte Vs ignoranza, ovvero: l'arte di sfottere che ci rende liberi.
Arte Vs ignoranza, ovvero: l’arte di sfottere che ci rende liberi.
(di Dario Villasanta)
Chi l’avrebbe mai detto? Una statua donata alla cittadinanza da privati ha scatenato l’inferno nelle tranquille pieghe dell’Appennino bolognese. Come sempre accade, nel momento esatto in cui qualcuno si azzarda a fare qualcosa destinato al pubblico si accendono le discussioni: poteva far meglio, poteva far peggio, poteva non farlo, ecc.
La realtà è che è facile parlare solo…
View On WordPress
0 notes
lookingforpiteco-cultura · 7 years ago
Text
Linea Verde tra Libertà e Occupazione
Sono le 6.45 dell’11 agosto 1944: risuonano i rintocchi della campana di Palazzo Vecchio a dare il segnale della tanto attesa insurrezione contro i nazifascisti. I partigiani, raccolti in Oltrarno, ricevono l’ordine di passare il fiume ed attaccare le truppe tedesche.
È il giorno della liberazione di Firenze, la prima grande città ad essere presa grazie all’opera delle sole Brigate Partigiane, rafforzate solo successivamente dall’arrivo delle divisioni Americane. L’avanzata degli Alleati appare destinata al successo e la liberazione dell’intero territorio italiano sembra un obiettivo a portata di mano. A tradire le speranzose attese della popolazione e dei soldati impegnati al fronte vi è un sistema difensivo che taglia l’Italia in due, da Massa sul Tirreno a Pesaro sull’Adriatico. È la Grüne Linie, la Linea Verde, passata alla storia con il nome di “Linea Gotica”. Questo complesso difensivo inizia dalle difese costiere tra Massa e La Spezia, si spinge verso le Alpi Apuane, la Garfagnana, l'Appennino modenese, l'Appennino bolognese (soprattutto a protezione del Valico della Futa, dove transita la statale 65 che collega Firenze a Bologna), l'alta valle dell'Arno e l'alta valle del Tevere per chiudere sul versante adriatico tra Pesaro e Rimini. Già all'indomani dello sbarco alleato in Sicilia i tedeschi avevano pianificato quest’opera difensiva, i cui lavori concreti iniziano nel 1944, con l’installazione di un complesso sistema di campi minati, reticolati, fossati anticarro, trincee, ricoveri e bunker. La Linea Gotica è concepita per ottimizzare al meglio le risorse limitate dei tedeschi in fatto di armamenti e materiali da costruzione, sfruttando al massimo i vantaggi offerti dall'ambiente naturale, modellandosi sulla morfologia della penisola italiana.
Tumblr media
Come riportato dall’Associazione Linea Gotica - Officina della Memoria, associazione nata nel 2010 da un gruppo di ricercatori e appassionati che si dedica allo studio e alla ricostruzione degli eventi legati a questo particolare fronte della Seconda Guerra Mondiale, “l'organizzazione Todt ha mobilitato 50.000 operai italiani (si tratta spesso di manodopera coatta) che, insieme ad una brigata slovacca di 2.000 uomini e sotto il coordinamento di 18.000 genieri tedeschi, hanno provveduto a concentrare le opere fortificate nei punti chiave. Un rapporto relativo alle opere di difesa della Gotica nel settore centro-orientale, redatto nell'estate 1944, elenca 3.604 trincee, 479 postazioni per cannoni anticarro e mortai, 2.376 nidi di mitragliatrice, 16.000 postazioni per tiratori scelti e 9 chilometri di fossati anticarro e attesta che sono stati stesi 120 chilometri di reticolati e posate 95.689 mine antiuomo e anticarro”. Questo moderno sistema difensivo è organizzato su più linee distanti 10-20 km l’una dall’altra, in modo da attuare una difesa di profondità che permettesse sia di reggere gli attacchi alla prima linea, sia di contrattaccare mobilitando le riserve dalle retrovie.
La Quinta Armata Americana e l’Ottava Armata Inglese verranno bloccate su questo fronte per 8 mesi, costrette sia dalla resistenza dei tedeschi, sia dal parallelo spostamento di uomini e risorse verso il Fronte Francese in Normandia e Provenza. Il Fronte Italiano passa, così, in secondo piano. Nell’inverno 1944-45 la quasi totale immobilità del fronte viene disturbata solo da scaramucce tra pattuglie e dai continui scontri nelle retrovie tra partigiani e occupanti. Nel settore modenese i combattimenti si concentrano tra l’Abetone, dove sono ancora visibili delle postazioni difensive nei picchi più alti o in scavi in località Tomba (all'interno della Riserva naturale dell'Abetone), e i Monti della Riva e del Belvedere. Queste alture sono contese per tutto l’inverno tra la 232a divisione di fanteria tedesca, incaricata della sua difesa, e la 10th Mountain Division americana, addestrata alla guerra in montagna. La loro conquista avviene a seguito dell’operazione Encore: il 18 Febbraio 1945, grazie anche alla scalata notturna di una parete non presidiata dai difensori (avvenuta grazie all’utilizzo di potenti fari che, puntati contro le nuvole, illuminavano la salita verticale dei soldati americani), la Decima Divisione Americana di Montagna conquista i Monti della Riva, mentre due giorni dopo avviene la conquista della strategica cima del Belvedere, ottenuta anche grazie al supporto dei partigiani della "Modena Armando”. Seguono la conquista di monte Gorgolesco e della Torraccia, mentre i brasiliani della FEB (Força Expedicionaria Brasileira) conquistano il monte Castello e Castelnuovo di Vergato. Ai primi di marzo la 10a divisione statunitense continua l'avanzata sui crinali, mentre i bombardieri alleati martellano le posizioni tedesche.
Tumblr media
L’operazione termina il 5 Marzo con la riconquista di Castel d’Aiano, quando gli Alleati si fermano per riprendere le forze. L’attacco finale parte il 14 aprile: la Quinta Armata riprende l'offensiva appoggiata da 2000 bombardieri e dal fuoco dell’artiglieria. La Decima Divisione di Montagna avanza conquistando Rocca di Roffeno, Tolè e le ultime alture fortificate tra Reno e Samoggia, sfondando la linea difensiva tenuta dalla 334a e dalla 94a divisione e catturando centinaia di prigionieri, mentre 1a divisione corazzata americana entra a Vergato e i brasiliani a Montese, dopo aver subito ingenti perdite. Nella valle del Reno si muove la Sesta Divisione Sudafricana che prende i monti Sole, Caprara e Abelle.
Il 18 aprile gli americani sfondano anche nella valle del Savena, conquistando i monti Adone, Brento e Monterumici, mentre in Toscana i reparti italo-tedeschi si ritirano dalla valle del Serchio. Le posizioni tedesche sull’Abetone vengono abbandonate il 18 Aprile a causa della rottura del fronte difensivo all’indomani dell’imminente Liberazione, conclusasi con l’insurrezione generale del 25 Aprile.
Vittorio Trenti
Bibliografia: G. Bocca, Storia dell’Italia Partigiana, Mondadori 1995 R. Cartier, La seconda Guerra Mondiale, Euroclub, Mondadori 1979 http://www.lineagotica.eu/index.php
Questo articolo è stato pubblicato sul Cimone, il notiziario del CAI di Modena. Per scaricarlo Cliccate Qui
0 notes
coffeebreakexpresso · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Rally Alto Appennino Bolognese 1979 Mrs.A.Mandelli / Mrs.E.Marenghi Fiat 131 Abarth
77 notes · View notes