#Carlo Condorelli
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30 Anni Dopo l’Alluvione del 1994: Alessandria Ricorda i Tecnici dell’Emergenza e Rafforza l’Impegno per la Prevenzione. Convegno per il trentennale dell’alluvione al Centro Congressi di Alessandria: testimonianze e riflessioni per un futuro più sicuro
Il 6 novembre 2024, presso il Centro Congressi di Alessandria, si terrà il convegno “L’alluvione del 6 novembre 1994 - I tecnici dell’emergenza, 30 anni dopo”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Alessandria.
Il 6 novembre 2024, presso il Centro Congressi di Alessandria, si terrà il convegno “L’alluvione del 6 novembre 1994 – I tecnici dell’emergenza, 30 anni dopo”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Alessandria. A trent’anni dal disastroso evento che colpì il bacino del Tanaro e il Piemonte, questa giornata di riflessione e memoria vuole ricordare il coraggio e la competenza…
#Alessandria#Alessandria today#Alluvione 1994#bacino del Tanaro#Cambiamenti climatici#Carlo Condorelli#Centro Congressi Alessandria#convegno Alessandria#disastri naturali#emergenza ambientale#Eventi commemorativi#eventi meteorologici estremi#gestione del rischio#gestione emergenze#Google News#infrastrutture di difesa#Ingegneri#intervento tecnico#italianewsmedia.com#Luca Franzi#Marco Colombo#Marco Neri#Memoria storica#mitigazione rischio#Ordine degli Ingegneri Alessandria#Pier Carlo Lava#Piergiuseppe A. Dezza#prevenzione alluvionale#prevenzione comunitaria#prevenzione idrogeologica
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Nel nome dei Padri
Il Presidente De Nicola firma la Costituzione. Alla sinistra dell'immagine: De Gasperi, alla destra: Terracini.
Qui sotto l'elenco dei membri della Commissione per la Costituzione (o Commissione dei 75).
Gruppo democristiano (26 membri)
Gaspare Ambrosini
Giuseppe Maria Bettiol (sostituisce dal 10 aprile 1947 Giacinto Froggio, dimissionario, che il 6 febbraio 1947 aveva sostituito Ezio Vanoni, divenuto ministro)
Pietro Bulloni
Giuseppe Cappi
Giuseppe Caronia (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Giuseppe Togni, divenuto sottosegretario di stato)
Giuseppe Codacci Pisanelli
Camillo Corsanego
Luigi De Michele
Francesco Dominedò
Giuseppe Dossetti
Maria Federici
Giacinto Froggio (sostituisce dal 2 luglio 1947 Umberto Tupini, divenuto ministro)
Giuseppe Fuschini
Angela Gotelli (sostituisce dal 6 febbraio 1947 Carmelo Caristia, dimissionario)
Giorgio La Pira
Giovanni Leone
Salvatore Mannironi
Giuseppe Micheli (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Umberto Merlin, divenuto sottosegretario di stato)
Aldo Moro
Costantino Mortati
Attilio Piccioni
Giuseppe Rapelli
Ferdinando Storchi (sostituisce dal 2 luglio 1947 Amintore Fanfani, divenuto ministro)
Emilio Paolo Taviani
Egidio Tosato
Giovanni Uberti (sostituisce dal 24 luglio 1946 Giovanni Ponti, dimissionario)
Gruppo comunista (13 membri)
Giuseppe Di Vittorio (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Mario Assennato, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Di Vittorio, dimissionario)
Edoardo D'Onofrio (sostituisce dal 27 febbraio 1947 Umberto Terracini)
Antonio Giolitti (sostituisce dal 29 maggio 1947 Riccardo Ravagnan, dimissionario)
Ruggero Grieco (Vice Presidente)
Nilde Iotti
Vincenzo La Rocca
Renzo Laconi (sostituisce dal 19 settembre 1946 Fabrizio Maffi, dimissionario)
Concetto Marchesi
Guido Molinelli (sostituisce dal 30 maggio 1947 Carlo Farini, dimissionario, che il 19 settembre aveva sostituito Giorgio Amendola, dimissionario)
Umberto Nobile
Teresa Noce
Antonio Pesenti (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Bruno Corbi, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Pesenti, dimissionario)
Palmiro Togliatti
Partito Socialista Italiano (7 membri)
Leonetto Amadei (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Giovanni Lombardi, deceduto, che il 25 luglio 1946 aveva sostituito Alessandro Pertini, dimissionario)
Lelio Basso
Michele Giua
Ivan Matteo Lombardo
Pietro Mancini
Angelina Merlin
Ferdinando Targetti
Partito Socialista Lavoratori Italiani (6 membri)
Alessandro Bocconi
Emilio Canevari
Eduardo Di Giovanni (sostituisce dall'11 settembre 1946 Alberto Simonini, dimissionario)
Gustavo Ghidini (Vice Presidente)
Edgardo Lami Starnuti
Paolo Rossi
Gruppo Repubblicano (4 membri)
Giovanni Conti
Francesco De Vita (decaduto perché sottosegretario dal 22 dicembre 1947)
Tomaso Perassi (Segretario)
Oliviero Zuccarini
Unione Democratica Nazionale (4 membri)
Aldo Bozzi
Giuseppe Paratore
Giovanni Porzio
Vito Reale (sostituisce dal 16 giugno 1947 Giuseppe Grassi, divenuto ministro)
Gruppo Autonomista (3 membri)
Giulio Bordon
Piero Calamandrei
Emilio Lussu
Fronte liberale democratico dell'Uomo Qualunque (3 membri)
Francesco Colitto
Francesco Marinaro (Segretario)
Ottavio Mastrojanni
Gruppo Liberale (3 membri)
Bartolomeo Cannizzo (sostituisce dal 14 dicembre 1946 Gennaro Patricolo, dimissionario, che il 24 luglio 1946 aveva sostituito Ottavia Penna Buscemi, dimissionaria)
Orazio Condorelli (sostituisce dal 17 ottobre 1947 Roberto Lucifero d'Aprigliano, dimissionario)
Guido Cortese (sostituisce dal 27 giugno 1947 Luigi Einaudi, divenuto ministro)
Gruppo Misto (3 membri)
Gustavo Fabbri
Andrea Finocchiaro Aprile
Meuccio Ruini (Presidente)
Democrazia del Lavoro (2 membri)
Mario Cevolotto
Enrico Molé
Unione Nazionale (1 membro)
Pietro Castiglia
Fonte: Wikipedia.
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L'arte è una caramella allo Spazio Teatro No'hma (Milano) il 6 & 7 marzo
L'applaudita stagione "In Viaggio" dello Spazio Teatro No'hma (Milano) prosegue la sua articolata proposta artistica con lo spettacolo L'arte è una caramella che andrà in scena mercoledì 6 e giovedì 7 marzo alle ore 21.
In tema con il titolo della stagione 2023/2024, lo spettacolo propone un coinvolgente viaggio nella storia dell'arte che parte da Monna Lisa per arrivare ai giorni nostri.
Il titolo è stato ispirato da un mucchio di caramelle esposto in un museo d'arte contemporanea.
"Non capendo mi sono domandato: perché un mucchio di caramelle è un'opera d'arte? Per scoprirlo ho cominciato un lungo viaggio attraverso la storia dell'arte. Lo spettacolo è il riassunto di quel viaggio" - spiega Carlo Vanoni, ancora una volta nella duplice veste di autore e di attore "atipico", come è solito definirsi.
Vanoni, chitarrista, storico dell'arte, dottore in sociologia dei mass media e in conservazione dei Beni culturali, torna così sul palcoscenico di via Orcagna dopo il successo dello spettacolo Ratamacue, Storia di arte per voce e batteria, che lo scorso marzo per la stagione Tutti insieme possiamo lo ha visto in scena con il musicista Phil Mer.
Il racconto che dà vita a L'arte è una caramella ha inizio da capolavori come l'Olympia di Edourd Manet e l'Autoritratto di Vincent Van Gogh. Carlo Vanoni alterna e mescola linguaggi, accosta Raffaello a Lucio Fontana, Leonardo da Vinci a Andy Warhol, ricorrendo all'aiuto di strumenti musicali e oggetti: una tastiera per accompagnare il pubblico nella pittura astratta di Kandinsky; la chitarra elettrica quando sullo schermo appare un dipinto di Jackson Pollock; un carillon per Picasso e un orinatorio per Duchamp e gli artisti concettuali.
"Abbiamo voluto di nuovo con noi Carlo Vanoni per la sua capacità di accompagnare con sensibilità, ironia e intelligenza il pubblico attraverso correnti e movimenti artistici differenti. Il risultato è una lezione-monologo senza retorica, divertente, ricca di sorprese, che offre stimoli e strumenti per scoprire e amare i capolavori e i grandi protagonisti della storia dell'arte" – spiega Livia Pomodoro Presidente dello Spazio Teatro No'hma Teresa Pomodoro.
Lo spettacolo sarà trasmesso in streaming sui canali del teatro.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o scrivere a [email protected].
Spazio Teatro No'hma
Stagione 2023/2024 – In Viaggio
L'arte è una caramella
A solo da Monna Lisa ai giorni nostri
di e con Carlo Vanoni
regia Gian Marco Montesano
Audio e luci Ivan Azzetti
Immagini e video Luca Condorelli
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L'arte è una caramella allo Spazio Teatro No'hma (Milano) il 6 & 7 marzo
L'applaudita stagione "In Viaggio" dello Spazio Teatro No'hma (Milano) prosegue la sua articolata proposta artistica con lo spettacolo L'arte è una caramella che andrà in scena mercoledì 6 e giovedì 7 marzo alle ore 21.
In tema con il titolo della stagione 2023/2024, lo spettacolo propone un coinvolgente viaggio nella storia dell'arte che parte da Monna Lisa per arrivare ai giorni nostri.
Il titolo è stato ispirato da un mucchio di caramelle esposto in un museo d'arte contemporanea.
"Non capendo mi sono domandato: perché un mucchio di caramelle è un'opera d'arte? Per scoprirlo ho cominciato un lungo viaggio attraverso la storia dell'arte. Lo spettacolo è il riassunto di quel viaggio" - spiega Carlo Vanoni, ancora una volta nella duplice veste di autore e di attore "atipico", come è solito definirsi.
Vanoni, chitarrista, storico dell'arte, dottore in sociologia dei mass media e in conservazione dei Beni culturali, torna così sul palcoscenico di via Orcagna dopo il successo dello spettacolo Ratamacue, Storia di arte per voce e batteria, che lo scorso marzo per la stagione Tutti insieme possiamo lo ha visto in scena con il musicista Phil Mer.
Il racconto che dà vita a L'arte è una caramella ha inizio da capolavori come l'Olympia di Edourd Manet e l'Autoritratto di Vincent Van Gogh. Carlo Vanoni alterna e mescola linguaggi, accosta Raffaello a Lucio Fontana, Leonardo da Vinci a Andy Warhol, ricorrendo all'aiuto di strumenti musicali e oggetti: una tastiera per accompagnare il pubblico nella pittura astratta di Kandinsky; la chitarra elettrica quando sullo schermo appare un dipinto di Jackson Pollock; un carillon per Picasso e un orinatorio per Duchamp e gli artisti concettuali.
"Abbiamo voluto di nuovo con noi Carlo Vanoni per la sua capacità di accompagnare con sensibilità, ironia e intelligenza il pubblico attraverso correnti e movimenti artistici differenti. Il risultato è una lezione-monologo senza retorica, divertente, ricca di sorprese, che offre stimoli e strumenti per scoprire e amare i capolavori e i grandi protagonisti della storia dell'arte" – spiega Livia Pomodoro Presidente dello Spazio Teatro No'hma Teresa Pomodoro.
Lo spettacolo sarà trasmesso in streaming sui canali del teatro.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o scrivere a [email protected].
Spazio Teatro No'hma
Stagione 2023/2024 – In Viaggio
L'arte è una caramella
A solo da Monna Lisa ai giorni nostri
di e con Carlo Vanoni
regia Gian Marco Montesano
Audio e luci Ivan Azzetti
Immagini e video Luca Condorelli
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LIAN LADIA (PB 2006) is a San Francisco-based curator and organizer who received a Post Baccalaureate degree in Photography from SFAI in 2006. Ladia completed an MA in Curatorial Studies at Bard College and participated as a curatorial program participant in de Appel Art Centre in Amsterdam. Ladia co-founded Planting Rice, an important cultural and curatorial platform founded in Manila, Philippines that promotes contemporary art discourse of Southeast Asia otherwise unavailable via mainstream media outlets. We sat down with Lian as she prepared for her departure to Asia where she has organized presentation materials and related talks on the work of esteemed SFAI painting professor and alumni, Carlos Villa (BFA, ‘61) (1936-2013) for the 2019 Singapore Biennale.
Could you give an overview of the scope of your project for the Singapore Biennale?
The Singapore Biennale curators initially took notice of Carlos Villa as a result of the Worlds in Collision event at BAMPFA, which I co-organized with Jenifer Wofford (SFAI, BFA) in 2018. In conjunction with that event, I performed research and gave a talk on the exhibition Carlos Villa curated at SFAI called, Other Sources (1976). Carlos is an enigmatic persona because by reflecting on his own place in the canon of art history, he unfolded a larger issue about race and gender in the general historiography of artists and artists works that is not correctly processed by the general status quo due to systemic racism. He is largely unknown in the Philippines or in the U.S. but he has significantly contributed to San Francisco being the zeitgeist of Asian American and multicultural political consciousness in the arts in the 1970’s. Not to mention that this led to the many diverse programming, treatments, curriculums that we have about multiculturalism in the arts in the Bay Area. He will be having a retrospective of his work at the National Gallery of Singapore which will run throughout the biennale from November 2019 to March 2020. There will also be an archive room designed by British Artist Céline Condorelli at the museum where SFAI archives of the exhibition “Other Sources” will be presented in various forms (architectural and archival). I will be presenting two talks on the Opening weekend in relation to Carlos Villa and his work surrounding the concept of “ritual” and its abstract expressionist implications, as well as another talk discussing the importance of early multiculturalist exhibitions such as “Other Sources” and Magicien Dela Terre in terms of curatorial weight and global influence. In January, Danish Artist Lilibeth Cuenca Rasmussen will have a performance on the concept of “ritual” who has very similar performative work to Villa although they have not met, but are also dealing with Filipino diaspora. And in February, the National University of Singapore has invited my curatorial collaborative, Planting Rice to lead a conference with a workshop element on an iteration of Worlds in Collision in Singapore. Titled, The Matter of Difference, a case for intimating a world in pieces, the conference reflects on the ways of world-making by revisiting the global imagination of a connected world. This includes questioning the minor histories, and minor gestures that reimagine notions of region, place, identity, system, and politics. The conference will look at how occasions of practice and larger powers have constructed the world we live in relationally and contextually. This event is run alongside a week-long workshop that activates the archives from Worlds In Collision with educators, scholars, and practitioners in Singapore.
What interests you about the work and practice of Carlos Villa?
I have a personal relationship with Carlos because like many others he was a mentor for me. He supported my early curatorial projects as well as the artist collective that I was a part of as a student. I first knew him as someone who believed in me and supported what I did within my curatorial projects up to my recent curatorial collaborative, Planting Rice. Apart from this, I was really inspired by his idea of “rehistoricizing.” He had a project called “Rehistoricizing Abstract Expressionism” and this gesture he initiated is something that I constantly do for my own research all the time - this idea of questioning HIStory. And finding value in my own image and likeness reflected in a narrative that includes my story. This is a larger pedagogical inquiry which re-evaluates the many problems of colonial and western museology. As an educator, Carlos’ inquiry continued on in the curriculums that he co-designed with other students. And the process on how he goes about this is through his artist mind. He has a curriculum which he considered a drawing, precisely because that’s how he sees his work as and educator - it is still artistic work. He once said, “I viewed the construction of a syllabus as relevant visually and thematically as a drawing.”
Villa's work as a community-based artist, activist, and organizer is well documented and regarded, especially in the Bay Area. Would you say that his approach to art education, multiculturalism, and diversity in the arts is still relevant today?
Carlos Villa was a product of his time - due to the many dialogs created by the civil rights, and the third world liberation front, as well as the social justice energy of artists and organizers of the Bay Area in the 70’s, this was a wonderful sociological landscape which enabled Carlos to pursue his own questions about his identity, history and place in California gestural abstraction. I absolutely do not think that San Francisco would be what it is today, with all it’s pedagogical capacity to articulate identity politics in race and gender without the artistic inquiries and works of Carlos Villa and his peers. Villa is as American and Californian as can be, with a range of knowledge and articulation that campaign against systemic racism, this issue is as strong as ever.
If you could name one take-away for viewers of your presentation of Villa's work at the Singapore Biennale, what would it be?
I think the fact that there is an artist born and raised in the Bay Area, whose work looks ethnographic, but are actually abstract expressionist, will have paintings and drawings made of blood, semen, hair, feathers, bone - a raw expression and desire to reach out to his identity is finally in Southeast Asia - its the closest to his Malay roots as it can be. Historian Margo Machida mentions that it is not really to recover an atavistic notion of authenticity but rather a necessary act of self assertion by recuperating the indigenous form with an abstract or modernist sensibility.
Any other projects you're working on now that you'd like to share?
In San Francisco, right now I am a YBCA fellow looking to expose YBCA and its audiences to the history or urban renewal and gentrification of the building of YBCA, SFMOMA and Moscone Center has caused with regard to the displacement of immigrants in SOMA and the century-old forgotten history of Asian men who went through exclusion, miscegenation and current continuous displacement (with now, immigrant families) with what we now call as the tech boom. My fellowship is from 2019 to 2020.
In Singapore, I look forward to the next iteration of Worlds in Collision at the National University of Singapore in February 2020.
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The San Francisco Art Institute and the Asian Art Museum will co-present Carlos Villa: A Retrospective of Ritual and Action, in conjunction with SFAI’s 150th anniversary in 2021. This exhibition will mark the first major solo exhibition to examine and highlight the legacy of Filipino American artist Carlos Villa (1936-2013). Over the course of his six-decade career, Villa was significant both in the context of American and Filipino American art history and, internationally, for his contributions to a post-colonial perspective on "Third World" art that is part of a critical discussion today. Organized by a multi-generational, geographically dispersed curatorial and advisory team, Ritual and Action will premiere at SFAI, in partnership with the Asian Art Museum, in the spring of 2021The exhibition will showcase works from the 1960s to the last decade of the artist’s life. The project will include a major catalog published by the University of California Press and a range of public programs.
Top image credit: Carlos Villa, 1973. From Anne Bremer Memorial Library archive.
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Giovanni Amato Live Jazz Duet
http://eventicatanzaro.it/event/giovanni-amato-live-jazz-duet/
PazzfortheJazz presenta la rassegna musicale: MY POINT OF VIEW Settimo appuntamento giovedì 24 Agosto ore 22:00 con Giovanni Amato Live Jazz Duet Giovanni Amato (tromba) Giovanni De Sossi (basso elettrico – contrabbasso – pianoforte)
BIOGRAFIA Giovanni Amato, fuoriclasse salernitano e da anni punta di diamante del jazz Made in Italy, esprime la poliedricità stilistica del leader impegnato nel fondere in uno stile coerente le diverse cifre espressive della tradizione jazzistica. Vincitore assoluto dell’Italian Jazz Awards 2009 (best act) è oggi considerato dalla critica del settore uno dei migliori trombettisti a livello europeo. La sua tromba non si rifugia in sterili eccessi virtuosistici col solo intento di stupire, al contrario, la sua è una musica che privilegia il gusto estetico mirando ad emozionare e ad esprimere il proprio essere con maturità ed eleganza. L’approccio con lo strumento è intimo, sa essere riflessivo, profondo o giocoso, sobrio o ironico, mai prevedibile, sempre spontaneo, anche i silenzi assumono note. I suoi racconti e le sue trame melodiche sono sempre cariche di suggestioni grazie alla straordinaria capacità improvvisativa e comunicativa che rende qualsiasi brano appassionante, dunque un linguaggio originale che ha saputo eccellentemente interiorizzare l’esperienza bopistica e quella dello swing che ne caratterizzano la pronuncia e gli accenti. Le sue doti lo hanno portato ad affiancare tanti illustri musicisti come Danilo Perez, Lee Konitz, Vincent Herring, George Garzone, Gary Peacoc, Diane Schuur, Mike Goodrich, Jerry Bergonzi, Steve Grossman, Roberto Gatto, Dado Moroni, Danilo Rea e tanti altri. Amato ha suonato a suo nome nei festival e jazz club piu’ prestigiosi del mondo e, da diversi anni, si esibisce come sideman per artisti nei principali tour Italiani ed internazionali. BIO completa http://www.giovanniamato.org/bio.html
Giovanni De Sossi coltiva sin da giovane la passione e lo studio per la musica jazz ed il basso elettrico. Di formazione prevalentemente autodidatta, fondamentale è l’ascolto del bassista Jaco Pastorius e del contrabbassista Paul Chambers che potremmo definire suoi maestri virtuali. Infatti ritroviamo, nello stile d’improvvisazione e nelle sue composizioni le sonorità tipiche dei due grandi musicisti. Intraprende la sua carriera musicale da giovanissimo formando un gruppo rock del quale cura gli arrangiamenti e le scelte musicali e nel 1985 entra a far parte del GAMA Management agenzia musicale attiva nel Sud Italia, lavorando come turnista per alcuni dei nomi della musica leggera italiana (Umberto Balsamo, Cecilia Gayle, Dori Ghezzi, Roberto Soffici…). Il 1988 segna una tappa fondamentale nella sua formazione musicale; conosce infatti Ares Tavolazzi e sotto la sua guida inizia lo studio del contrabbasso e raffina lo studio per la musica jazz. Segue il corso per contrabbasso presso il conservatorio di Vibo Valentia e parallelamente svolge attività concertistica in varie formazioni jazzistiche locali e non (Kargo jazz quartet, Dissolution & funky trio, Postfataresurgo, Toxicity Collective). La passione per il jazz ed il desiderio di comunicare agli altri tale passione lo ha portato a contatto con importanti musicisti dell’ambito jazzistico e a promuovere ed organizzare a Vibo Valentia una rassegna di concerti sfociata nel 1994 nella costituzione dell’associazione Blue Trane di cui è direttore artistico e nella produzione del festival di musica ed arte alternativa UTOPIA tuttora attivo. Frequenta i corsi di armonia con i maestri Tommaso Lama e Bruno Tommaso nonché storia del jazz con il Maestro Stefano Zenni al conservatorio di Bologna. Nel 1996 incontra il pianista Tony Castellano, recentemente scomparso, esibendosi in concerti in tutta Italia con il quale instaura una intensa collaborazione musicale ed una profonda amicizia. Segue i corsi di armonia e composizione con il M° Tommaso Lama e di storia della Musica Afroamericana con il M° Stefano Zenni al conservatorio di Bologna nonché i seminari di improvvisazione e stile jazz con Benny Golson ad Orsara (FG) 2006 e Barry Harris Roma 2005. Dal 1996 fa parte, come contrabbassista, dell’orchestra giovanile di jazz del maestro Bruno Tommaso ( BTO) nei progetti di sonorizzazione di film muti – Steamboat Bill Jr (B.Keaton) e Metropolis (Fritz Lang) nonché l’incisione di due dischi: Steamboat Bill Jr (B.Keaton) – IMPRINT RECORDS Amare Terre – Ed. DODICILUNE Musicista dalle non comuni doti strumentistiche, dal fraseggio impetuoso, dotato di una straordinaria capacità comunicativa, perfeziona continuamente la sua tecnica eccellendo nel campo dell’improvvisazione. Artista polivalente alterna prestazioni come sideman in formazioni jazzistiche di rilievo ad attività di turnista presso studi di registrazione e ad attività di didattica. Attualmente porta avanti un nuovo progetto musicale con il suo trio POSTFATARESURGO a fianco di Vittorino Naso (percussioni) e Piero Cusato (keyboards). Attualmente promuove un collettivo musicale TOXICITY COLLECTIVE con cui sta registrando una nuova uscita discografica con Alessandro Marzano Giuseppe Zingaro e Ingrid Taglieri. Insegna – Musica jazz, Musica d’insieme ed improvvisazione – presso l’Istituto Musicale “L.Vinci” di Roccabernarda (KR). Direttore Artistico della Giornata Internazionale del Jazz di Roccabernarda (KR). HA COLLABORATO CON: BRUNO CESSELLI, LARRY SMITH, HAROLD LAND, BOB MOVER, TOM KIRKPATRICK, ELLIOT ZIGMUND, PIETRO CONDORELLI, GRANT STEWART, ART FARMER, EDDIE HENDERSON, CICCI SANTUCCI, JIM OWENS, COLOMBO MENNITI, FABRIZIO BOSSO, CARLO ATTI, ROBERTO OTTAVIANO, ANTONIO DI LORENZO, BILLY HART, VINICIO CAPOSSELA, MICHEL AUDISSO, GEORGE GARZONE, PEGGY STERN, KAREL RUCINSKA, RAFFAELE BORRETTI, GIULIO CAPIOZZO, GIANNI BASSO, MAURIZIO GIAMMARCO, DONOVAN MIXON, RACHEL GOULD, LINO PATRUNO, NICOLA STILO, JAY RODRIGUEZ, TONY CASTELLANO, LUTTE BERG, HAROLD BRADLEY, CARMELO TRAVIA, ENZO MAIMONE, TOTO TORQUATI, CARLO BATTISTI, PIERO ODORICI, GIOVANNI MAZZARINO, GIULIANO PERIN, FRANCESCO BEARZATTI, PIETRO TONOLO, GIANNI SAVELLI, BRUNO MARRAZZO, CARLO CALIGIURI, BRUNO TOMMASO ,GOVANNI AMATO, GIANLUCA PETRELLA, ROSSANO EMILI, JIMMY VILLOTTI, JOY GARRISON, GIANNI SANJUST, WESSEL ANDERSON, NICOLA PISANI, ENZO CARPENTIERI, MIRCO MENNA, FRANCESCO PETRENI, LUCIO FERRARA, ANTONELLO VANNUCCHI, SERGIO CAMMARIERE, BRUNO LAUZI, DADO MORONI, MARIO RAIA, MARCO TAMBURINI, ROBERT BONISOLO MARCO STRANO… HA PARTECIPATO AI FESTIVAL: URBINO JAZZ FESTIVAL, FESTIVAL DI NOCI, GIOVINAZZO, , FANO JAZZ BY THE SEA, VASTO JAZZ , VIBO VALENTIA UTOPIA (95 97 98 2002) ,FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI POPOLI (LIEGI, BRUXELLES, ANVERSA), JAZZ A CROTONE, INVASIONI COSENZA, “USCORDU” COSENZA, FESTIVAL DELLE SERRE CERISANO,OUT OF ORDER VIBO VALENTIA, FESTIVAL DI ORSARA, MATERAJAZZ, PIETRE CHE CANTANO CISTERNINO, RAVELLO MUSIC FESTIVAL, SETTEMBRE RENDESE, ROCCELLA JAZZ… Produzioni discografiche: 1)“Tributo ai Bruzi” con PARALLELO 38 ed.soundonsound SONY DADC 1998 2)”Steamboat Bill Junior” con BTO ed. IMPRINT RECORDS 1998 3)“NOW!” Con Carmelo Travia N.C.SIAE: CT/CD001 2001 4)“IN BLUE” con Andrea Notti Band con Piero Cusato e Carlo Caligiuri ed. soundonsound SONY DADC 2001 5)“Amare terre” con BTO ed DODICILUNE DISCHI 2002 6)“Bastimenti” con Cataldo Perri, Paolo Innarella, Lutte Berg. ed. Squilibri ROMA 2004 7)Paolo Speziale “Musica Perché” – ed. SONY DADC PSDC 001 8)Gianluca Rando “ Alba Occidentale” – www.Jazzitalia.net/artisti/gianlucarando 9)“Live in Lamezia Hotel” con Dado Moroni, Peggy Stern, Rachel Gould – Associazone SAFARA’ 10)Vincenzo Mirabello Quartet “ La Scatola Armoniosa” ed. musicali “Miseria e nobiltà” www.mondadorishop.it 11)Enrico Pitaro quartet – “Chiaroscuri” con Piero Cusato e Vittorino Naso ed.“ Philology” 12)“Hey tu! grazie a te” di Giovanni Calandra – ed. Masterplan di Francesco Staropoli 13)Samuel Bono – “No Digas no” – ed. Saul Pane Produciones Musicales 14)“Anomalie di sistema”– ENCELADO – ed. ‘AVE IT – 250 negozi on line in tutto il mondo 15)“Slang Trio” di Pasquale Morgante con Vittorino Naso e Enrico Picaro 16)“TSP The South Project” con Giuliano Perin 17)“PiQuadro” Off Quartet con Marco Strano, Bruno Cesselli, Carlo Caligiuri 18)“Fortuity” di Fabbrizio Scrivano con Giuseppe Zangaro, Alessandro Marzano – ed MANITU’ Records PRODUZONI CINEMATOGRAFICHE 1)“Noi Dobbiamo Deciderci” – ( regia D’Agostino – Lavorato) – Composizione, arrangiamento ed esecuzione( G. De Sossi – Vittorino Naso) – produzione lungometraggio sulla Alluvione del 3 Luglio 2006 a Vibo Valentia –Anno 2007 durata 60 minuti – produzione e distribuzione SUTTVSS,ETNOVISIONI 2)JOSEF ( N. Soriano) Cortometraggio musicato da Giovanni De Sossi 3) Crucifixus (S.Bazzano) cortometraggio musicato da Giovanni De Sossi ______________________________________________________
Il titolo della rassegna “My Point of View” fa riferimento all’omonimo album di Herbie Hancock uscito nel 1963 dalla Blue Note Records ed ha l’obiettivo di riportare all’interno del territorio calabrese il Jazz in tutte le sue contaminazioni possibili ed inserirle all’interno di un unico grande contenitore: diversi generi, tutti selezionati ed interpretati da un punto di vista personale… …Jazz, Blues, Swing, Soul, Funk le chiavi di lettura!
“My Point Of View” dunque come punto di vista della direzione artistica di Sharon Esse (PazzfortheJazz) e come punto di vista dei singoli artisti, dalle diverse radici geografiche e musicali (diverse per repertorio e stile), che sono chiamati ad esibirsi con una composizione originale, una rielaborazione personale di uno standard. Ogni performance sarà la risultante di un dialogo tra i componenti di ciascun complesso ed ogni data sarà un filo rosso conduttore che legherà ciascun concerto in un dialogo con il pubblico.
Si ringraziano le diverse agenzie, associazioni e persone che hanno collaborato con la direzione artistica, affinché i diversi artisti siano presenti all’interno della rassegna (si ringraziano AMA Calabria, Cheap Thrills solo per citarne alcune).
Per partecipare basta recarsi presso il Room 21 Speakeasy. L’ingresso è gratuito.
Info e contatti [email protected] tel.3297208311 https://www.facebook.com/pazzforthejazz/
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COMUNICATO STAMPA Della Presidenza Onoraria Fiamma Tricolore
PRESENTATA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI ED AL SENATO LA PETIZIONE PER LA DICHIARAZIONE UNILATERALE DI RESCISSIONE DEL TRATTATO DI PACE DEL 10 FEBBRAIO 1947
I partecipanti alla riunione del Comitato Centrale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore del 18 giugno 2017 in Roma – Hotel Universo, hanno approvato la Mozione relativa alla presentazione, alla Camera dei Deputati ed al Senato d’Italia, della PETIZIONE per la Rescissione unilaterale del ai sensi dell’art. 50 della Costituzione della Repubblica Italiana.
La Petizione – patrocinata e sottoscritta da Carlo Morganti, Alessandro Bordoni e Mario Coen Belinfanti della Presidenza Onoraria, da Attilio Carelli Segretario Nazionale e da Francesco Condorelli Caff Presidente del Comitato Centrale, tutti del detto Movimento Sociale Fiamma Tricolore, con l’adesione dell’On. Prof. Cosmo Giovanni Sallustio Salvemini Presidente dell’UN. I. A. C. (Unione Italiana Associazioni Culturali) e Direttore del periodico “L’Attualità”, della Dott.ssa Giovanna Canzano Presidente Associazione Convegno Storia e dell’Ing. Roberto Bevilacqua – è stata Inoltrata in data 28 giugno 2017 alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica Italiana a nome dei detti sottoscrittori nella sola qualità di cittadini italiani secondo il dettato dell’art. 50 della Costituzione Italiana. Ancora tra i tanti aderenti si ricordano i cittadini: – Dario Fignagnani, Pier Giorgio Sganzerla, Mario Settineri, Carlo Turino, Arcangelo De Capua, Annamaria Zolla, Daniele Alfio Mannino e Giovanni Mariani.
Nell’ambito dello stesso Comitato Centrale è stato costituito il “ Comitato pro Maria Pasquinelli ” affidato alla Presidenza della Dott.ssa Annamaria Zolla. Avv. Carlo Morganti
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Catia Bastioli presidente di Terna nominata Cavaliere del Lavoro
Catia Bastioli, presidente di Terna e amministratore delegato di Novamont è stata nominata Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella su proposta del ministro dello Sviluppo economico dottor Carlo Calenda.
Catia Bastioli, presidente Terna e Luigi Ferraris AD Terna
Ci sono quattro donne tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella su proposta del ministro dello Sviluppo economico dottor Carlo Calenda. Si tratta di Catia Bastioli, presidente di Terna e amministratore delegato di Novamont; Laura Calissoni, presidente della Carvico, storica azienda tessile lombarda; Marisa Carnaghi, presidente dell’azienda meccanica lombarda Pietro Carnaghi; Licia Mattioli, vicepresidente di Confindustria con delega all’internazionalizzazione e amministratore delegato della Mattioli Spa.
Ecco l’elenco completo dei nuovi Cavalieri del Lavoro in ordine alfabetico, come comunicati dal Quirinale: Giuseppe Ambrosi, Luigi Aquilini, Catia Bastioli, Fabrizio Bernini, Stefano Borghi, Urbano Roberto Agostino Cairo, Laura Calissoni, Marisa Carnaghi, Francesco Casoli, Maurizio Cimbali, Giuseppe Valentino Condorelli, Juan Bautista Cuneo Solari, Cesare De Michelis, Luigi De Rosa, Pietro Di Leo, Nicola Di Sipio, Michael Ebner, Francesco Maldarizzi, Federico Marchetti, Licia Mattioli, Carlo Messina, Francesco Mutti, Massimo Perotti, Giuseppe Recchi, Marco Zigon.
Fonte: IlSole24Ore
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Ratamacue, Storia di arte per voce e batteria al No'hma - Milano
Prosegue la Rassegna Armonie e Suoni di No'hma - Milano, con un nuovo appuntamento in doppia data: mercoledì 22 e giovedì 23 marzo va in scena Ratamacue, Storia di arte per voce e batteria, con Phil Mer e Carlo Vanoni.
Ratamacue è uno spettacolo che si regge sul tempo e sul ritmo: il tempo è quello attraversato dalla storia dell'arte; il ritmo è quello della batteria, co-protagonista della narrazione dello storico dell'arte Carlo Vanoni - da cui il titolo, Ratamacue, che è un rudimento per lo studio del tamburo. Due linguaggi a confronto, l'arte e la musica, diversi ma non troppo, a condurre insieme lo spettatore in un viaggio nell'arte, da Giotto a Yves Klein. La batteria dialoga con la parola, creando di volta in volta atmosfere in perfetta sintonia con le immagini proiettate sullo schermo.
La collaborazione tra Vanoni e Mer in Ratamacue parte da un presupposto: l'arte può essere spiegata, ma va soprattutto "ascoltata". Questa "sinestesia teatrale" è la stessa che caratterizza molta della programmazione di No'hma, in cui linguaggi e codici artistici differenti si mescolano per dare forma a un palinsesto in grado di raggiungere i pubblici più differenti grazie all'eterogeneità dell'offerta.
Phil Mer è protagonista indiscusso della batteria nella musica italiana, capace di passare dalle raffinate riletture in chiave jazz ai più frequentati palcoscenici pop (ha collaborato, fra gli altri con Pooh, Pino Daniele, Malika Ajane). Carlo Vanoni, storico dell'arte, collabora con varie gallerie d'arte e curatore di mostre. Ha portato in teatro spettacoli di successo, ed è spesso ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive.
L'ingresso sarà come sempre gratuito previa prenotazione obbligatoria, effettuabile sul sito Eventbrite oppure mandando una mail a [email protected] o ancora contattando il numero 0245485085. Lo spettacolo sarà trasmesso in streaming sui canali del Teatro.
RATAMACUE
Storia di arte per voce e batteria
di Carlo Vanoni
liberamente ispirato a Io sono il cambiamento - storia di arte
musiche di Phil Mer
regia di Marco Rampoldi
video di Vertov - realizzati da Luca Condorelli
riprese aeree Marco Russo - elementi scenici Mattia Bordoni
assistente alla regia Luca Corbani
assistenza tecnica Ivan Azzetti
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Ratamacue, Storia di arte per voce e batteria al No'hma - Milano
Prosegue la Rassegna Armonie e Suoni di No'hma - Milano, con un nuovo appuntamento in doppia data: mercoledì 22 e giovedì 23 marzo va in scena Ratamacue, Storia di arte per voce e batteria, con Phil Mer e Carlo Vanoni.
Ratamacue è uno spettacolo che si regge sul tempo e sul ritmo: il tempo è quello attraversato dalla storia dell'arte; il ritmo è quello della batteria, co-protagonista della narrazione dello storico dell'arte Carlo Vanoni - da cui il titolo, Ratamacue, che è un rudimento per lo studio del tamburo. Due linguaggi a confronto, l'arte e la musica, diversi ma non troppo, a condurre insieme lo spettatore in un viaggio nell'arte, da Giotto a Yves Klein. La batteria dialoga con la parola, creando di volta in volta atmosfere in perfetta sintonia con le immagini proiettate sullo schermo.
La collaborazione tra Vanoni e Mer in Ratamacue parte da un presupposto: l'arte può essere spiegata, ma va soprattutto "ascoltata". Questa "sinestesia teatrale" è la stessa che caratterizza molta della programmazione di No'hma, in cui linguaggi e codici artistici differenti si mescolano per dare forma a un palinsesto in grado di raggiungere i pubblici più differenti grazie all'eterogeneità dell'offerta.
Phil Mer è protagonista indiscusso della batteria nella musica italiana, capace di passare dalle raffinate riletture in chiave jazz ai più frequentati palcoscenici pop (ha collaborato, fra gli altri con Pooh, Pino Daniele, Malika Ajane). Carlo Vanoni, storico dell'arte, collabora con varie gallerie d'arte e curatore di mostre. Ha portato in teatro spettacoli di successo, ed è spesso ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive.
L'ingresso sarà come sempre gratuito previa prenotazione obbligatoria, effettuabile sul sito Eventbrite oppure mandando una mail a [email protected] o ancora contattando il numero 0245485085. Lo spettacolo sarà trasmesso in streaming sui canali del Teatro.
RATAMACUE
Storia di arte per voce e batteria
di Carlo Vanoni
liberamente ispirato a Io sono il cambiamento - storia di arte
musiche di Phil Mer
regia di Marco Rampoldi
video di Vertov - realizzati da Luca Condorelli
riprese aeree Marco Russo - elementi scenici Mattia Bordoni
assistente alla regia Luca Corbani
assistenza tecnica Ivan Azzetti
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