#Budelli
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pettirosso1959 · 3 months ago
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les-portes-du-sud · 1 year ago
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MÉDITERRANÉE - Notre mer
Me-di-ter-ra-ne-o : chuchoté ainsi, syllabe par syllabe, le pathos mythique de notre mer est encore plus fort. Elle est à nous, cette mer, parce que nous en avons les couleurs dans les yeux, le parfum dans la mémoire, la tentation dans le cœur. La même tentation qu'Ulysse : la douceur de l'oubli, l'immobilité chaude du soleil, la suspension du temps, l'évasion de Pénélope. Qui n'a jamais ressenti la tendresse de ce murmure : Me-di-ter-ra-ne-o ?
(Roberto Escobar)
Photo - La plage rose sur l'île de Budelli
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susieporta · 1 year ago
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Che amore è quando non puoi raccontare cosa ti tiene sveglio la notte?
Che amore è se non puoi scoprire un fianco senza che venga travolto da spine ?
Che amore è se quando sei piccolo, spaventato e lamentoso, ancora ti viene detto di non fare troppo rumore?
Che amore se non tiene la mano, ma la ritrae perché ha troppo da fare?
Che amore se “non ho tempo puoi farlo da sola”
Che amore se ormai nemmeno più chiedi, tanto puoi fare da sola?
Che amore è se chiude lo stomaco, la pancia, i budelli in un gomitolo di parole che non puoi dire?
Che amore se non parla, non racconta, non mette in comunione?
Che amore se ogni battaglia non è mai contro il mondo ma sempre tra voi?
Che amore è se ogni giorno diventi sempre più spenta, brutta, senza luce?
Che amore se sei in attesa, come un cane che aspetta un osso, di un po’ della sua attenzione?
Che amore se svanisce amche quando è presente, come un fantasma che c’e’ ma non si sente.
Che amore è se non c’è una gioia riposante, ma solo il grigio fardello di scadenze e bollette?
Che amore se non ti riempie di luce e voglia di fare?
E questo amore che sulla terra non trova un posto dove stare, lo devi lasciare andare.
Non per forza, ma per amore.
Claudia Crispolti
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solovedreidue · 1 year ago
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Le mammelle della Fagiana
La chiamano Fagiana perchè da sempre spaccia la vecchia gallina grassa per fagiana ripiena. Tutti lo sapevano, tutti lo tolleravano e di certo quelle mammelle vanamente celate nel cotone teso avevano un ruolo nella misericordia.
Che poi il ripieno glielo vorrebbero infilare proprio tra quelle tette i vecchi maniaci, quelli che son tutti porci e bestemmie, ma poi tornano a casa dalla moglie ad esser pane.
Il Mario, detto Mariello senza un perchè, poi lui con la Fagiana ci fa le storie, ci ricama, vede gli sguardi ricambiati dove non ci sono, le guarda tra le cosce a cercare di sentire l'odore, che lei gli confonde i sensi, glieli mischia proprio.
Lui dice che lo sa quando lei è in foia, che pare il ruffiano della stalla il Mariello, dice che lo sente quando lei c'ha la voglia del pisello. Dice proprio così.
Naso fino lui e lingua lunga. Talmente lunga che se la infila pare un pene dice tutta Sborrate. Che la tira fuori per farla vedere, sin da quando era ragazzo, a compensare il cosino dice sempre Sborrate.
La Fagiana è sapiente, la sa tutta, sa tenere a bada le mani lunghe e sa infilarsele tra le gambe quando ne ha voglia.
Le piace il maiale, anche vecchio purchè denso di calore, le piace la frugata di carne, le piace la spinta contro il muro e la faccia che le affonda nella carne, le piace essere divaricata, gestita, aperta, palpata. Quando la prende così lei lo fa e se lo fa. Libertà sessuale ante-litteram, l'istinto che diventa espediente dell'ignoranza rurale, l'evoluzione comunque.
La Fagiana è libera peccatrice, con le sue carni e i suoi budelli, con i suoi tanti maschi e lì davvero è succo di gnocca quello che lascia sui cazzi, sulle facce, sui vestiti. Marchio umido di donna, mentre lei si porta via il piacere in un sorriso e le mammelle si riempiono.
E il Mariello spesso guarda, porco allegro, con quella faccia lì, col cosino e la linguona. Annusa e assaggia nell'aria.
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relaxbeach1 · 11 months ago
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Spiaggia Rosa in Sardegna spiaggia di Budelli. (Sassari)
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foxpapa · 1 year ago
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La spiaggia di sabbia rosa nell’isola di Budelli nell’Arcipelago della Maddalena -Sardegna - ITALY
© Stefano Zaccaria/Shutterstock
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alephsblog · 2 months ago
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Indipendentemente dalle cifre reali sulle vittime civili, a Gaza si sta compiendo un massacro che non può non scuotere le coscienze di ciascuno, portando con sé dilemmi morali che solo uno spirito viziato da grave ottundimento non percepisce. A questo va però doverosamente aggiunto – ed è ciò che molti evitano di fare per disonestà intellettuale – che, se è quantomeno legittimo biasimare il governo di Israele e il leader Netanyahu, contestualmente va riconosciuto Hamas come responsabile perlomeno in solidum della tragedia, poiché, dopo aver colpito con ferocia barbarica il nemico che vorrebbe cancellare “dal fiume al mare”, è corso a nascondersi nei budelli della vita ordinaria, usando scientificamente la carne di poveri innocenti per scudarsi e aumentare il martirologio da offrire all’emozione pubblica internazionale per estorcerne il sostegno.
Entro questo orizzonte – sul quale non pretendo di certo unanimità di consensi – il paragone tra Shoah e Gaza è talmente insostenibile da non meritare, a mio avviso, neppure lo sforzo di una confutazione puntuale. Rifiutare legittimità a tale confronto non toglie nulla alla considerazione sulla gravità dei fatti e alla pietà per le vittime di oggi. Si tratta però di mantenere un minimo di sensibilità per le proporzioni e le ragioni storiche, che non possiamo polverizzare nello slancio ideologico.
Che così tante persone, pure insospettabili, si rifugino nel paragone Shoah-Gaza per interpretare gli accadimenti odierni, è probabilmente anche segno di una difficoltà, o forse addirittura di un fallimento, dell’insieme delle pratiche legate alla memoria dell’Olocausto, delle quali è simbolo la data del 27 gennaio. Per esperienza personale, posso affermare che tali appuntamenti non solo sono ormai spesso stanche ritualità svuotare di reale vivacità interna, ma sono pure preda di perniciosa banalizzazione. La banalità è tra i nemici principali del bene: è più probabile una resipiscenza del malvagio che della persona banale. La tipica banalità della “Giornata della memoria” consiste nell’appiattimento del male di cui si fa memoria a “ogni forma di male e violenza” (così si ripete spesso nelle celebrazioni). “Anche oggi – si afferma – la discriminazione e la disumanizzazione possono ripetersi e dobbiamo combatterle alla luce di ciò che è stato”. Adesso, è chiaro che tali posizioni sono talmente ovvie da non poter essere contraddette. Il problema sorge, però, nel momento in cui ci si ferma qui e non si approfondisce la specificità della Shoah, crimine di portata universale sì, ma allo stesso tempo singolare. Non ci si rende conto che inserire tutto nella medesima nera melassa di una generica violenza, senza alcuna distinzione se non di date e contesti concreti, vuol dire applicare la stessa logica dello sterminio totalitario che si vuole combattere (!). Quest’ultima, infatti, consiste esattamente nella riduzione a zero e poi nell’annichilimento assoluto della vittima, in altre parole nella cancellazione della specificità della vittima. La notte del male in cui tutte le vacche sono nere è una totalità che tutto include in modo totalitario.
Se la memoria della Shoah è in molti casi ridotta a superficiali e generici accostamenti, non è strano che una quota non trascurabile di opinione pubblica si lanci in spericolate analogie tra sterminio nazista e massacri odierni, al netto dell’ideologia ovviamente. Glielo abbiamo insegnato noi.
Non sono per l’abolizione della Giornata della memoria, come alcuni già propongono da anni. Sono per un profondo ripensamento però del modo in cui viene celebrata, perché così com’è oggi offre il fianco a troppe distorsioni e asseconda l’odioso tentativo di sottrarre la Shoah agli ebrei. In fondo si tratta di questo.
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cinquecolonnemagazine · 7 months ago
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Ballata zingara
Mi sono perso nel fumo di Bucaresttra gli aghi spuntatinei budelli notturni delle condotte del gastra le note segnate sulla schienacon la punta di un coltelloSe non so ricominciarevuol dire che mi sono perso davveronon c'è altro da direMia madre gridava: vieni a casa, subitoe io rispondevo: sì, sto arrivandoPoi finalmente ho capitoche dovevo tornareBacerò le mani di mia madrenel giorno del perdonoAccarezzerò i capelli di mia nonnanel giorno del ritornoSuonerò lo zimbalonaccompagnato dagli schiocchi delle ditadegli amicie dai fischi con la boccaIo sono Marinel Sandu di ritorno a Clejani Io sono Lena, vivo nella BessarabiaIn giornate così freddepuoi sentire il vento che corre nella valleche smuove l'erba secca e attraversa la casada ogni spiragliosoffiando sui mobili nudispogliandoli di polvere e increspando la pelleOggi dissodiamo la terra con la zappaSembra che la primavera non arrivi maida queste partima se preghiamo la vergine incoronataraccoglieremo le patate a maggiomia madre le venderà al villaggio Mi chiamo Basya, spezzetto rametti per la stufacoi cani che giocano a mordersi la codasulla porta di casaDentro c'è mio nonno Alyosha seduto sul lettodavanti al televisoreOgni giorno guarda sempre lo stesso filmcon la sigaretta che pende dalle labbra secchee una camicia a quadri coperta di cenerePensa di essere il samurai del film che sta vedendoripete le battute a ogni colpo di spadae muove il braccio destro con deboli fendentiMia zia Zemfira ha due anelli d'oroche pendono pesanti dai lobi delle orecchiee una pipa di schiumaStrofina uno zolfanello e lo guardadritto negli occhiLei sa quando un vecchio è pronto a morire Io sono Zara, ho solo una sorella che giocacon bambole di pezzaHa fili di perle tatuati sulla pellee trecce nere fatte con code di cavalloLei sogna un principe ogni notteche la porti via dal villaggiosu un cavallo col fiocco rosso tra le orecchiee briglie colorateche vola con le ali sulle cupole doratedelle chiese ortodosseche puntano il dito al cieloe bucano le nuvole quando sono basseNell'attesa che arrivi principe e cavallofacciamo il gioco delle mani allo specchioe passiamo il tempo sedute a sognarein riva al ruscello dove l'acqua resta fermae si lascia solamente guardare Foto di copertina generata con Copilot per Cinque Colonne Magazine Read the full article
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siciliatv · 8 months ago
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Furto di budelli e condimenti di salsicce: denunciato un 45enne a Bronte
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Un uomo di 45 anni, residente a Paternò, è stato denunciato dai carabinieri per un insolito furto avvenuto a Bronte, in provincia di Catania. L'accusa? Il furto di chili di budello per le salsicce e barattoli di condimenti da un supermercato locale, dove lavorava come dipendente. I titolari del supermercato hanno segnalato alle autorità la mancanza di merce dal laboratorio dove vengono preparati i gustosi piatti a base di carne da ben due mesi. Per risolvere il mistero, i carabinieri hanno agito con astuzia: fingendosi clienti e analizzando attentamente le riprese della videosorveglianza. È emerso così che l'uomo in questione, dipendente del supermercato, durante la sua abituale visita al reparto, prelevava la merce desiderata e la occultava nello zaino. Il momento ideale per questo furto insolito? Durante la pausa-pranzo, quando, a bordo della sua auto, trasferiva il bottino nel bagagliaio. Quando i carabinieri hanno richiesto di esaminare il contenuto dello zaino, l'uomo ha dapprima tentato di far passare la merce come il suo pranzo personale. Tuttavia, di fronte alle evidenze, ha dovuto cambiare versione. Nel borsone sono stati rinvenuti due bottiglie di marinata e quattro matasse di budello, del valore complessivo di circa 60 euro, rubati proprio quella stessa mattina. L'uomo è stato quindi denunciato dalle forze dell'ordine e la merce è stata restituita ai legittimi proprietari del supermercato. Read the full article
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pettirosso1959 · 7 months ago
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Scarpette rosse, nastri rossi, panchine rosse, giornaliste convenientemente indignate, miliardi di finanziamenti agli amici ne abbiamo?
Alberto Godena.
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laltroturismo · 10 months ago
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7 Days Itinerary For Northern Sardinia Boat Tours
Dreaming of cruising along the glittering Emerald Coast on Sardinia boat tours? A week gives you ample time to explore northern Sardinia’s most spectacular islands, beaches, and towns by private boat. Not sure where to focus or how long to stay? Use this 7-day northern Sardinia itinerary as your guide to maximizing your boat tour. Relaxation, culture, nightlife, amazing food, and blissful days on the Mediterranean await!
Day 1: Costa Smeralda
Begin in Porto Cervo exploring the ritzy resorts, boutiques and bars that define the famous Emerald Coast. The base for 2 nights to catch both sunset and sunrise, with a full day for island hopping to Mortorio or Soffi islets on best Sardinia boat tours.
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Best Sardinia Boat Tours
Day 2: Cala di Volpe
From Porto Cervo, spend an afternoon swimming and sunbathing on this world-famous beach with gorgeous views of offshore islands. Its location in a protected cove keeps the calm, crystalline waters perfect for lounging aboard your boat.
Day 3: La Maddalena Archipelago
Cruise up the coast to this archipelago of over 60 islands and islets nestled alongside Corsica. Base for 2 nights in the main town so you can take Sardinia boat tours exploring less-visited outer islands like Budelli, Santa Maria and Spargi.
Day 4: Bonifacio, Corsica
Venture to this atmospheric fortress town perched on Corsica’s southern limestone cliffs just a quick sail from La Maddalena. Wander the citadel then relax over a long, lingering French lunch with calming port views.
Day 5: Castelsardo
Continuing down Sardinia’s northern coast, spend a night in this striking medieval city watching the sunset light up the hilltop castle ruins looming above bobbing fishing boats. Sample local wines before dinner.
Day 6: Alghero
Pause your Sardinia boat tours to spend 2 nights in this historic port city famed for its Spanish charm, bustling marina and aquamarine waters backed by sandy coves. Explore Neptune’s Cave then savor fresh lobster and seafood pasta by the sea.
Day 7: Capo Caccia
On your last day, sail out for some island magic at this rugged cape dotted with deep grottoes and caverns. Visit dramatic Nettuno Cave by staircase or sea then find a secluded cala (cove) to drop anchor for a final stunning sunset.
Conclusion 
With captivating coastal scenery, colorful villages and beach bliss, northern Sardinia delivers nonstop magic. This 7-day itinerary covers top sights while keeping a relaxed pace. Base in a few key spots to leave ample freedom to chase island seclusion on private Sardinia boat tours. From the Emerald Coast to Corsica day trips to beach clubs and seafood feasts, embracing la dolce vita comes easy. Wherever your crafted itinerary takes you, prepare for a week of discovering paradise along Sardinia’s glittering shores. 
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lamodemens · 1 year ago
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Budelli, Italy
La Mode Men's
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virtualtravelsintheworld · 1 year ago
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Spiaggia Rosa - Budelli - Sardegna - Italia
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Arcipelago della Maddalena, turisti violano la spiaggia rosa di Budelli
La capitaneria intensifica i controllisource
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foxpapa · 1 year ago
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Budelli e la sua sabbia rosa - Sardegna - ITALY
Credits Stefano Zaccaria / Shutterstock
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princessuncertain · 2 years ago
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