#Bronzi di Riace
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Reggio Calabria, Calabria, Italy
In their haste to reach Calabria’s beaches, many travelers mistakenly overlook the region’s largest city, Reggio. This handsome and little-touristed place of around 200,000 inhabitants is built on slopes overlooking the Strait of Messina (the strait between Calabria and Sicily).
The city was founded by the Greeks around 730 B.C., who settled this strategic location at the exact center of the Mediterranean in the 8th century BC. They called their colony Rhegion, which was subsequently Latinized by the Romans and transformed through the ages under the area’s various rulers.
Later, Reggio became an important center of Byzantine culture until being occupied by the Arabs in the 10th century. Spanish rule ended with Napoleon’s invasion in 1806.
The city thrived during the late 18th century, when the Lungomare Falcomatà, “the most beautiful kilometer of Italy,” a long seaside promenade, was constructed.
On a visit in 1847, the English artist and writer Edward Lear wrote: “Reggio is indeed one vast garden, and doubtless one of the loveliest spots to be seen on earth. A half-ruined castle, beautiful in colour and picturesque in form, overlooks all the long city, the wide straits and snow-topped Etna volcano on the island of Sicily beyond.”
An earthquake destroyed large areas of Reggio in 1908, and much of it was rebuilt in the art nouveau style. Lining the Corso Garibaldi, the principal thoroughfare, these elegant buildings give the city its singular charm.
Reggio is home to one of the most important archaeological museums, the prestigious National Archaeological Museum of Magna Græcia, dedicated to Greater Greece (the name given by the Romans to the Greek-speaking coastal areas of Southern Italy).
The Museum houses the Bronzes of Riace, rare examples of Greek bronze sculptures which became one of the symbols of the city.
These statues spent more than 2,000 years submerged under the waves of the Ionian Sea. A diver discovered the pair in 1972 and within a week the bronzes were recovered by an elated Italian government. How often do you get a chance to see two 2,500 year-old bronze warriors from classical Greece?
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Bronzi di Riace
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Bronzi di Riace: la nuova scoperta. Provenienti da Siracusa?
I Bronzi di Riace potrebbero provenire da Siracusa: è questo ciò che sta emergendo dagli ultimi studi condotti da Madeddu e Cirrincione. I due studiosi, lavorando assieme a una nutrita equipe del dipartimento etneo, hanno potuto confrontare le caratteristiche geologiche delle terre adoperate sotto le saldature dei Bronzi di Riace pubblicate dall’Istituto Centrale del Restauro con le campionature…
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Majestic ♡ aRt
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bronzi di riace
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CONVEGNI / "Gli Etruschi e i Bronzi di Riace. Archeologia, Letteratura, Arte" a Villa Giulia
#CONVEGNI / "Gli Etruschi e i Bronzi di Riace. #Archeologia, Letteratura, Arte" a Villa Giulia I dettagli su Storie & Archeostorie. @villagiuliaRm #bronzi50 @bronzi50
La recente scoperta di un nucleo di bronzi etrusco-romani rinvenuti intatti nel loro contesto santuariale a San Casciano dei Bagni ha generato nelle scorse settimane un confronto con un ritrovamento altrettanto eccezionale, quello dei Bronzi di Riace, da sempre al centro dell’attenzione internazionale sin dal 1972. L’audace parallelismo ha suscitato commenti, discussioni e critiche in merito…
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Bronzi di Riace,
Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
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Reggio Calabria, MArRC, Bronzi di Riace, Guerriero B (fotografia di Carmelo Scibilia, 27 Giugno 2023)
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La mattina del 16 agosto 1972, lo Ionio, bacino del Mediterraneo orientale, restituisce alla storia contemporanea la vecchia storia. Il volto iconico e il corpo statuario. La lingua greco antica.
Dal ventre ionico del mare di Riace, a Porto Forticchio, riemergono il petto e la schiena della Magna Grecia. La massa del tricipite, il volume della coscia e la caviglia snella.
Supini, occhi fissi in superficie, spalle atletiche, braccia vigorosamente pronunciate, cosce elaborate secondo la forza umana, zigomi pungenti, e bocca bruna da baciare. Due guerrieri nel mare nostrum.
Il sub Stefano Mariottini, a 300 metri dalla costa del mare di Riace, e a 8 metri di profondità, rinviene, depositati sul fondale, ricoperti da pugni massicci di sabbia, due statue bronzee.
Chi è la?
Lo Ionio, sempre clemente e mai avaro, fa l'omaggio più bello che un mare del Sud avrebbe potuto fare al suo Meridione di terra, offrendo ciò che per ben 2500 anni circa ha custodito. Guerrieri bronzei di manifattura ellenica, con cui la spuma greca del mare di Calabria, ha visibilmente giocato per secoli, elaborando ricami, miriade di piccinissime incrostazioni, stratificazioni di sale e chiazze di ossido.
Sulla via degli antichi greci, il mare ritorna ai postumi i suoi Grandi Padri. Il bronzo B e il bronzo A, il vecchio e il giovane. Tenuti a pubblico battesimo come "I bronzi di Riace".
Un'offerta degli Dei al nuovo mondo. Un complesso di meraviglia stravagante e spettacolo puro, piacere della carne e sublimazione dello spirito. Stato umano di sbalordimento.
Alti rispettivamente 1,98 e 1,97 m, per un peso di 160 kg. Risalenti alla metà del V secolo a.C., con un carico di mistero che li rende praticamente bellissimi. E li fa oggetto di grande ammirazione, di pubblica lode.
I bronzi diventano immediato emblema di una storia unica, sempiterna, rivelata dal gaudio, il lume, il dolore e la gloria, ma velata da un mistero straordinario, irraggiungibile nella normale contemplazione, vivo al di là di ogni ragionevole orientamento, pervaso di reazioni cariche di fascino, in grado di donare ai due guerrieri ulteriore valore storico, artistico e culturale. In una misura che ovviamente non è comune in termini di doti e capacità.
I bronzi di Riace hanno una ritmica impossibile da riprodurre, l'immenso che riflettono li sottopone alla cadenza di un tempo illimitato e indefinito. Indistruttibile e interminabile.
Senza uguali e senza simili, affermato e indiscusso marcatore distintivo identitario della Regione Calabria, seppur patrimonio dell'umanità intera, nel 50° del loro ritrovamento in mare, di cui oggi, 16 agosto 2022 si celebra la grande festa, ancora una volta raccontano l'immortalità del loro tempo, la durevolezza della storia, l'indistruttibilità dell'arte.
Dal 1972, imponenti e fieri, i bronzi di Riace, si offrono nella loro interezza, nudi e abbaglianti, al Museo di Reggio Calabria. Da ogni parte del mondo, per questo compleanno della storia di cui essi sono la goduria e il piacere, è verso il MARRC di Reggio che invito a organizzare processioni di aerei, macchine, pullman. Colonie di giovani. Ciò che sarà visibile ai vostri occhi è di sconcertante bellezza. Verrà naturale prostrarsi innanzi ai Bronzi come coi Santi, che mentre i Santi sono nicchie sacre a custodirli, i Bronzi li custodisce la Calabria. La culla della Magna Grecia.
Percorrendo il chilometro più bello d'Italia, come lo definì il D'Annunzio, arriverete nella casa in cui I bronzi di Riace, carichi di vigore e bellezza, vi incanteranno. Qui comprenderete che la Calabria, con il suo carico di Magna Grecia, non è una trovata qualunque, ma una verità assoluta.
Poi dirigendovi verso la costa Ionica, sostate a Riace, immergetevi nello Ionio, i Bronzi laggiù fanno sempre magie, raccontano cose che non si sono mai dette.
Buon compleanno ragazzi, buon cinquantesimo miei eroi. Buona festa, Bronzi, e che la bellezza vi accompagni sempre. Anzi, porti innanzi a voi il mondo intero a stupirsi.
Giusy Staropoli Calafati
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Apollo, 2023 Ecco la terza illustrazione per le celebrazioni dei 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, progetto voluto e sostenuto dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. Qui siamo a Bivongi. Un ringraziamento speciale al Sindaco, il Dott. Vincenzo Valenti, e al Vicesindaco, l’Architetto Giorgio Metastasio. Grazie a Pasquale Natale che mi ha supportato sfidando il freddo di questi giorni. Grazie ad Adele Murace per le foto e l’aiuto logistico e grazie alla Famiglia Murace per la calorosa accoglienza! #Bivongistateofmind • #massimosirelli #sirelli #massimosirelliartist #massimosirelliart #massimosirellipop #popart #magnagrecia #greek #anciangreek #apollo #bronzidiriace #sirelliart #sirelliartist #sirellipop #love #bronzidiriacereggiocalabria #50esimoanniversariobronzidiriace #riace #bivongi #streetart #graffiti #calabria #calabriabellissima #lamiacalabriaèbellissima #streetartcalabria #graffiticalabria (presso Bivongi (RC)) https://www.instagram.com/p/CoZPCTVNJ8I/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Calabria, the toe of southern Italy is one of the country’s least-known regions and probably the most underrated one.
Calabria is best known for its beautiful sandy beaches along the Tyrrhenian and the Ionian Sea, and its dramatic cliffs, coves, and rock formations: 800 km of coastline, stunning turquoise waters and green hills adorned with olive, orange, and lemon trees.
The heart of the region offers a pure and unspoiled scenery, comprised of thick forests, dotted with canyons, streams, and waterfalls and three national parks: Aspromonte, Pollino (UNESCO heritage site), and Sila.
The warm weather, the wild and mysterious nature, the strong and genuine flavors of local food and the vestiges of its ancient origins, when it was a colony of Greece, make Calabria an ideal destination all year around, without the long-haul flights of more exotic destinations.
Art lovers cannot miss the famous Riace bronzes, that were found in the Ionian Sea near Riace in 1972 and exhibited in the National Museum of Reggio Calabria. These beautiful statues, probably two warrior heroes larger than life-size, are a fine example of classical Greek sculpture.
Reggio's ancient history predates the Greeks, who settled this strategic location at the exact center of the Mediterranean in the 8th century BC. They called their colony Rhegion, which was subsequently Latinized by the Romans and transformed through the ages under the area’s various rulers.
In Reggio Calabria, the lungomare or waterfront is a great place for a stroll, either down at beach level or along the upper promenade, which flanks what is commonly referred to as Via Marina, a pair of north-south coastal roads laid out in boulevard style. The approximate two-kilometer strip of land between serves as a lovely city park the length of the downtown area.
Stately mansions face this public garden and the strait beyond.
The seafront elegant, panoramic promenade lined with palm trees, with its views across the Messina Strait, which divides the Italian peninsula from the island of Sicily, to Mt Etna is one of the most atmospheric places for a walk.
Capo Vaticano is considered one of the 100 most beautiful beaches in the world: a long beach of fine sand with crystal clear waters, surrounded by ancient trees.
Tropea, a puzzle of lanes and piazzas, is one of Calabria’s most attractive towns. It is set in a dramatic spot on a cliff where the houses seem to blend into the rock. Tropea is famed for the spectacular sunsets, between the cliff and the rocky promontory with the church of Santa Maria dell’Isola.
Stacked high up on a sea cliff, there is Pizzo with its unique Church of Piedigrotta, entirely carved out of tuff stone.
Chili pepper, ‘nduja and Tropea onions are the first ingredients that come to mind when talking about Calabrese cuisine.
Calabrians love chilli peppers and they add it in everything, from pasta to ice-cream! Every September, the “peperoncino” festival takes place in Diamante to celebrate its locally produced food.
‘Nduja is the Calabrian version of salami. A spicy, spreadable cold cut with chilli peppers (of course) and spices.
Tropea’s red onion is known for its mild, sweet flavour. In fact, these onions are so famous that cipolla di Tropea has become a Calabrian symbol.
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do you think bronzi di riace explored each other body
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Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli: viaggio nella storia
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, meglio conosciuto come MANN, è uno dei musei archeologici più importanti al mondo. Con le sue collezioni vastissime e di inestimabile valore, il MANN offre un viaggio affascinante attraverso la storia e la cultura del Mediterraneo antico. Fondazione e collezioni Fondato nel 1816 da re Ferdinando I di Borbone, il museo riunisce reperti provenienti da diverse aree della Campania, tra cui Pompei, Ercolano, Stabia e la Magna Grecia. La collezione farnesiana, acquisita nel 1734, comprende sculture romane di inestimabile bellezza, come il Toro Farnese e il Fauno Barberini. Il museo ospita anche una ricca collezione egizia, la seconda in Italia per importanza, con mummie, sarcofagi e manufatti di vario genere. I tesori di Pompei ed Ercolano Le città vesuviane sepolte dall'eruzione del 79 d.C. hanno restituito al museo reperti unici che offrono una testimonianza preziosa della vita quotidiana nell'antichità. Affreschi, mosaici, oggetti di uso quotidiano e persino calchi di vittime dell'eruzione ci permettono di rivivere l'atmosfera di queste città romane. Tra i capolavori da non perdere, il Mosaico di Alessandro, la Statua del Fauno Danzante e gli affreschi della Villa dei Misteri. Oltre Pompei: Magna Grecia e Campania Romana Il MANN non si limita alle testimonianze vesuviane. Le sezioni dedicate alla Magna Grecia e alla Campania Romana ospitano reperti di grande valore, come i bronzi di Riace, ritrovati nel mare calabrese nel 1972, e la Coppa di Nestore, un vaso attico del VI secolo a.C. decorato con scene della guerra di Troia. Museo Archeologico Nazionale di Napoli: un'esperienza immersa nella storia Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli non è solo un deposito di reperti archeologici, ma un luogo di conoscenza e di cultura. Grazie a percorsi di visita tematici, mostre temporanee e laboratori didattici, il museo offre al pubblico un'esperienza immersiva nella storia del Mediterraneo antico. Immagine di copertina: DepositPhotos Read the full article
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Documentario: Bronzi di Riace, il tesoro ritrovato
Documentario: Bronzi di Riace, il tesoro ritrovato
Se oggi pomeriggio fa particolarmente freddo piove a dirotto e non avete alcuna vogli di mettere il naso fuori casa, ho un bel documentario da proporvi dal titolo “Bronzi di Riace, il tesoro ritrovato”. I protagonisti di questo video coprodotto da Regione Calabria e Calabria Film Commission sono Nuccio Schepis, restauratore dei celeberrimi Bronzi, Swamy e Grecia Rotolo che in precedenza hanno…
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BRONZI DI RIACE: I "Bronzi di Riace," di autore sconosciuto e risalenti al periodo compreso tra il 480 e il 450 a.C. durante l'Età Classica, sono due eccezionali opere d'arte. Realizzate in bronzo, rappresentano due guerrieri e sono caratterizzate dall'avere occhi di pasta vetrosa. Le statue presentano una struttura a chiasmo, con il bronzo A che ha una forma più lineare e il bronzo B con una struttura più dinamica, suggerendo che potesse indossare un elmo sulla testa. Ritrovate a Riace, in Calabria, le statue sono attualmente conservate nel Museo Archeologico di Reggio Calabria.
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