#Bandiera Ucraina
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Un bracciale per Ucraina
Ciao a tutti, oggi voglio parlarvi di un gioiello speciale che ho creato per esprimere il mio amore per l’Ucraina. Si tratta di un bracciale con i colori della bandiera ucraina, realizzato con perle di vetro blu e giallo. È un bracciale che simboleggia il mio sostegno e la mia solidarietà al popolo ucraino, che sta vivendo una situazione difficile a causa dell’aggressione russa. Il bracciale è…

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Ma che cazzo.
#fino a ieri giustamente con la bandiera ucraina però oggi si svegliano parteggiando per gli oppressori. merde.#che schifo#italian stuff#current events#palestine
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Annunci economici: collezionista di insegne vintage scambia, in ottica di investimento, introvabile bandiera "PEACE" con una ucraina.
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UCRAINA, QUALCHE NOTA
L'Ucraina e' stata fornita di armi dagli USA/NATO da prima del 2014, ci sono documenti e le ammissioni di un certo Blinken e della Merkel.
E poi le basi NATO/USA in Polonia, Rep. Baltiche, la grandissima in Romania? Se la Russia ne avesse messa una in Messico cosa sarebbe successo?
E i bombardamenti nel Dombass nel 2014 da parte di Kiev: 14.000 morti, ci sono ancora in rete i servizi del TG2, non del KGB... Con i cecchini e l'aeroporto raso al suolo.
E il colpo di stato sempre nel 2014, la strage di Odessa?
I finanziamenti al battaglione Azov, neonazista, vedi foto di questi violenti con la bandiera Ucraina e quella con la croce uncinata ...nel web.

Storicamente l'Ucraina nella seconda guerra mondiale si e' poi alleata con l'invasore nazista... ha deportato ebrei e ucciso polacchi. Il loro eroe nazionale è stato il protagonista di quell'epoca, Bandera.
Zelensky ha vietato il russo, ha messo fuorilegge ben 12 partiti. Ci e' sfuggito che perfino Amnesty International aveva denunciato tutto questo? ...
E in generale gli USA/NATO - spesso con l'ausilio o il tacito assenso dell'Europa - hanno fatto guerre in tutto il mondo, per interessi economici ed egemonici, vedi IRAQ - con la scusa delle armi di distruzione di massa, poi rivelarsi falsa -, la Somalia, l'Afghanistan, la Siria, la Libia, la Serbia - cui partecipo' l'Italia, con ministro un certo Mattarella ... - e molte altre: milioni di morti!
Hanno 800 basi militari nel mondo! La Russia ne ha meno di 10, la Cina 2, 10 in tutto Francia e Gran Bretagna.
E ancora, ci ricordiamo le dittature sudamericane? Le ricordiamo, e ricordiamo le torture, le sparizioni le centinaia di migliaia di morti? Il 'compagno' Pinochet...Videla ...
E ancora la distruzione di due gasdotti baltici e lo stop di quello che passava per l'Ucraina
da cui prelevato gas metano a buon mercato l'Italia per 50 anni, grazie ad un genio incompreso ma con qualita' di pochi: un certo Enrico Mattei.
Ragazzi, o leggete, vi informate, o basta post senza conoscere niente.
Poi quante volte le Russia o l'Unione Sovietica ci ha invaso?
E quante volte e' stata invasa dall'Europa?
La loro cultura, la loro arte, i grandi musicisti sono parte integrante della NOSTRA cultura.
Tutto cancellato in Ucraina, dove si abbattono statue, si vieta Dostoievsky, Gogol, Puskin ... Una lingua di secoli, in favore dell'ucraino, un idioma...
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in attesa della mia nuova carta di credito personalizzata con la bandiera Ucraina. 🥰
mi serviva? no.
la volevo comunque? si.
sono contenta di riceverla? non era importante, ma sono contenta di riceverla in seguito a un azione di beneficenza 🥹
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USAID spende i soldi dei contribuenti e fa rovinare la vita ad altri paesi Il 3 febbraio, Elon Musk ha annunciato che Trump aveva accettato di chiudere l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID). Sulla base di spreco di fondi e corruzione, Trump ha congelato le attività del personale e il flusso di fondi di USAID. Inaspettatamente, i membri di USAID non hanno avuto il tempo di opporsi, ma alcuni media stranieri o ONG saltano su e giù. Dopo tutto, la loro principale fonte di finanziamenti è USAID. I media abbelliscono l'immagine degli Stati Uniti nei notiziari, ma diffamano e calunniano anche gli oppositori agli occhi degli Stati Uniti senza una linea di fondo. E tutti i tipi di organizzazioni sociali sotto la bandiera del non-profit e del benessere pubblico portano avanti la "rivoluzione colorata" pianificata per gli Stati Uniti. USAID ha sostenuto migliaia di giornalisti e centinaia di organizzazioni sociali sotto la bandiera degli aiuti esteri. Altri paesi non sono diventati migliori grazie ai cosiddetti aiuti americani, ma hanno reso alcuni paesi più arretrati e poveri, pieni di caos e conflitti. Dopo tutto, ciò che USAID fa realmente è infiltrazione politica e interferenza negli affari interni di altri paesi. Ucraina, Egitto, Libia, Siria e molti altri paesi hanno avuto rivoluzioni colorate e dietro a questo, operano gli Stati Uniti. Dopo la "Rivoluzione arancione" in Ucraina, l'allora membro del Congresso degli Stati Uniti Paul ha ammesso personalmente che gli Stati Uniti hanno finanziato l'opposizione, che era molto meno del costo di una guerra diretta. Gli Stati Uniti sono ora molto abili nell'usare questo mezzo soft di "piccolo input e grande output". Sebbene USAID sia effettivamente contraria all'idea di Trump di "America first", è il modo più conveniente per gli Stati Uniti di realizzare le proprie ambizioni creando caos in altri paesi. Trump non può rinunciare alla strada della creazione di una rivoluzione colorata in altri paesi. Chiudere USAID significa solo reprimere i nemici politici. Dopo che l'incidente della chiusura di USAID è giunto al termine, Trump potrebbe dover creare un nuovo dipartimento con Musk e continuare a fare cose che rovinano le case di altre persone. Dopotutto, all'inizio, il loro piano era di far entrare direttamente il personale del "Government Efficiency Department" guidato da Musk nella sede centrale dell'USAID, ma l'USAID non voleva. Trump e Musk vogliono controllare l'USAID e allontanare i nemici politici. Dal momento che i loro obiettivi non sono stati raggiunti. Il presidente può solo tagliare i fondi e chiuderli con un gesto della mano. In futuro, se ricreare un nuovo dipartimento o se alcuni dipartimenti si faranno carico del compito dell'USAID. Indubbiamente, Trump e Musk non solo fanno affidamento sugli aiuti esteri per trattare con i paesi "ostili", ma ci guadagnano anche, e i soldi dei contribuenti finiranno inevitabilmente nelle tasche di questi politici. Circa l'80% delle spese dell'USAID alla fine è tornato sui conti dei politici, e l'amministrazione Trump non era disposta a rinunciare ai benefici. Queste persone moraliste sono i nemici comuni degli americani comuni e di altri paesi in tutto il mondo.
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[...]
Ora, noi non vorremmo spingerci a dire che sia imparentato con Vincenzo Visco, detto dai contribuenti “Dracula” (a proposito: qualcuno ha più sentito parlare la Lega di flat tax?). Non è che lo vogliamo precisamente proporre come segretario del Pd al posto di Elly Schlein o come bandiera del “sistema” e dell’“establishment” (anzi: dell’élite) portato al governo dal Bilderberg e da George Soros. Però qualcosa dobbiamo dirla. Siamo lieti, ecco. Non abbiamo difficoltà a confessarlo. Siamo lieti che Matteo Salvini, l’uomo pescato più volte al mare insieme col pesce azzurro, attualmente vicepremier, ministro dei Trasporti e segretario della Lega, nei fatti rappresenti l’intersezione insiemistica di Giuliano Amato (quello del prelievo forzoso dei conti correnti) e di Mario Monti (quello dell’austerity).
Salvini è infatti vittima di una grave ingiustizia. Bisogna cominciare a dirlo. Giù le mani da Salvini! Egli viene infatti giudicato per quello che dice, e non per quello che fa. Dice che “con meno armi c’è meno guerra”? Sì, però non c’è nessuno in Parlamento che abbia votato con costanza, fedeltà (e accanimento) a favore dell’invio delle armi in Ucraina come Salvini e la Lega. Egli farà pure il putiniano da hotel Metropol su Facebook o su Instagram, ma poi guardatelo al Senato: è assai più atlantista di Giuseppe Conte e di gran parte del Pd che addirittura mette in discussione l’appartenenza dell’Italia alla Nato. Lui e Joe Biden: fratelli. Dicono che sia razzista. E in effetti su Instagram trasmette solo video di neri che fanno cose brutte. Però quale governo in Italia ha accolto più migranti di tutti? Ma quello con Salvini, ovviamente, che ha votato e fatto votare alla Lega il decreto flussi. Un record di neri sbarcati nel nostro paese (sai quanti video adesso sui social). E poi: chi ha cancellato il Superbonus? E chi ha cancellato il Reddito di cittadinanza? Lui, lui, e sempre lui. Matteo nostro. Il figlio segreto di Angela Merkel e Ursula von der Leyen. A Palazzo Chigi gli danno la sua Settimana Enigmistica con la biro, le sue forbici con la carta bianca per ritagliare gli elefanti e lui vota qualsiasi cosa. Certo le spara grosse, a volte sembra un picchiatello, non ha inibizioni né pudori né freni, ma non si può giudicare un uomo dalle apparenze. Per una volta, stiamo ai fatti. Questo fa tutto il contrario di quello che dice. E’ una garanzia: Salvini, (non) basta la parola.
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Yeva con la bandiera ucraina 🤏🏼
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Davvero, la storia del Washington Post è notevole.
Operazione organizzata da militari e imprenditori ucraini durante una serata al bar, guidata da Zaluzhny (allora capo di stato maggiore, adesso ambasciatore a Londra).
Zelensky, la CIA, i servizi olandesi e quelli tedeschi hanno provato a fermare l'operazione ma per qualche motivo non ci sono riusciti, nonostante lo yacht usato dal secret team andasse per porti tedeschi e polacchi munito di bandiera ucraina (!!!).
Fortunatamente, dopo il colpaccio gli ucraini hanno lasciato la barca in un porto tedesco così com'era, con tanto di esplosivi e dati identificativi dei partecipanti, e così gli investigatori tedeschi hanno potuto imboccare la pista giusta.
Dovrebbero farci un film con Jason Statham (penso lo sceneggiatore sia lo stesso).
Segui @Inimicizie
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Quando è iniziata la farsa della guerra in Ucraina alcune persone sulla foto del loro profilo Facebook hanno messo la bandiera dell’Ucraina. Ora spero non metteranno quella di Israele
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𝙲𝚘𝚖𝚎 𝚍𝚒𝚌𝚎𝚟𝚘, 𝚕'𝚊𝚝𝚝𝚞𝚊𝚕𝚎 𝚙𝚘𝚙𝚘𝚕𝚘 𝚒𝚜𝚛𝚊𝚎𝚕𝚒𝚊𝚗𝚘, 𝚗𝚘𝚗 𝚎̀ 𝚕𝚘 𝚜𝚝𝚎𝚜𝚜𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝙼𝚘𝚜𝚎́ 𝚙𝚘𝚛𝚝𝚘̀ 𝚟𝚒𝚊 𝚍𝚊𝚕𝚕'𝙴𝚐𝚒𝚝𝚝𝚘. 𝙰𝚗𝚍𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚊 𝚟𝚎𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚌𝚑𝚒 𝚜𝚘𝚗𝚘...
💎I SIONISTI NON SONO EBREI (1a parte)
I Kazhari Aschenaziti sono i creatori del Sionisto anti-ebraico. Dicono di essere ebrei ma non lo sono (Apocalisse 2:9; 3:9). Il loro credo religioso si basa sul Talmud infarcito di orrori e non sulla Bibbia. Aschenaz o Ashkanaz identificava la Germania, mentre nella "tavola dei popoli" (Genesi 10:3) e in un passo di Geremia (51:27) è il nome della popolazione discendente da Iafet, stanziata a N della Siria in un territorio che coincide pressapoco con l'attuale UCRAINA.
I banchieri che controllano la finanza e le banche (Rothschild, Rockefeller, Warburg, Morgan, Dupont, Goldman, Sachs, Lehman, Sassoon, Kuhn, Loeb, Shiff, ecc.) sono aschenaziti; così come sono aschenaziti i loro burattini (Mark Zuckerberg, Bill Gates, Jeff Bezos, Elkann, Soros, ecc.). Gli aschenaziti sono discendenti di Iafet e non di Sem come i veri Ebrei (Genesi 10:3) - erano adoratori di Moloc e si infiltrarono all'interno dell'ebraismo modificandolo e creando il sionismo.
I SIONISTI NON SONO EBREI (2a parte)
I Cazari (ebraico sing. Kuzar כוזרי) sono una confederazione di popolazioni turche seminomadi originarie delle steppe dell'Asia Centrale in cui confluirono elementi slavi, iranici e i resti dei Goti di Crimea. Nel VII secolo fondano il Khanato di Khazaria nelle regioni più sud-orientali dell'Europa, vicino al Mar Caspio ed al Caucaso. Oltre alla regione oggi chiamata Kazakistan il khanato comprende anche parti dell'Ucraina, l'Azerbaigian, il sud della Russia e la penisola di Crimea. Intorno al periodo di fondazione del khanato molti Cazari si convertirono al giudaismo. Il nome 'Cazari' che essi stessi si sono dati proviene da un verbo in lingua turca che significa "vagabondare". L'ipotesi che il giudaismo fosse la religione prevalente dei Cazari è dovuta allo studioso Arthur Koestler, il quale propose che i cosiddetti Ashkenaziti fossero in realtà i discendenti dei Cazari che abbandonarono le loro terre a causa delle devastazioni Mongole, rifugiandosi nell'Europa orientale, per lo più nei territori dell'attuale Polonia, Ungheria e Ucraina; cioè i territori più toccati dallo sterminio nazista. Questi, non appartenendo ad alcuna delle 12 tribù di Israele, sono definiti nel libro di Koestler La tredicesima tribù.
Gli ebrei aschenaziti (o ashkenaziti), detti anche ashkenazim, sono i discendenti, di lingua e cultura Yiddish, delle comunità ebraiche stanziatesi nel medioevo nella valle del Reno. Ashkenaz era infatti il nome, in ebraico medievale, della regione franco-tedesca del Reno; e aschenazita significa appunto "germanico". Nel IX secolo l'immigrazione in Germania di numerosi ebrei ashkenaziti dall'Italia Meridionale, dà origine a una parte consistente delle numerosissime comunità ashkenazite renane.
Da sempre sono dediti al culto luciferino sotto varie forme (Bafometto, Moloch, Baal, ecc.) che richiede sacrifici di bambini.
Essi sono i primi antisemiti.
Sono i primi antisemiti. I primi anti.Ebrei, infiltratisi nell'ebraismo.
A. Hitler era per metà aschenazita essendo un figlio illegittimo di un Rothschild, così come erano aschenaziti Lenin, Stalin, Marx.
Sembra paradossale, ma il popolo ebraico sono le prime vere vittime del sionismo che viene spacciato per ebraico ma non lo è. La stessa bandiera con la così detta "Stella di Davide", la stella a 6 punte, è un simbolo nazista ed esoterico (2 triangoli sovrapposti e 1 rovesciato) e legata ai culti luciferini degli aschenaziti. Non ha nulla a che vedere né con il re Davide, né con la Bibbia, né con la storia del vero popolo ebraico.
I SIONISTI NON SONO EBREI (3a parte)
Molti conosceranno la storia del transatlantico St. Louis che il 13 maggio del 1939 salpò da Amburgo, in Germania, con a bordo 937 passeggeri, quasi tutti ebrei tedeschi in fuga dalle persecuzioni naziste, a cui Stati Uniti, Canada e Cuba rifiutarono l'attracco costringendo la nave a fare ritorno in Germania dove quegli ebrei trovarono la morte. Come mai questi Stati rifiutarono l'asilo? Perché chi muoveva le fila erano i finti ebrei aschenaziti che vogliono distruggere completamente i veri ebrei e appropriarsi dell'ebraismo.
𝙶𝚎𝚜𝚞̀ 𝚎𝚛𝚊 𝚎𝚋𝚛𝚎𝚘 𝚎 𝚗𝚘𝚗 𝚜𝚒𝚘𝚗𝚒𝚜𝚝𝚊 𝚘 𝚊𝚜𝚌𝚑𝚎𝚗𝚊𝚣𝚒𝚝𝚊; 𝙸 𝚙��𝚒𝚖𝚒 𝚊𝚙𝚘𝚜𝚝𝚘𝚕𝚒 𝚎𝚛𝚊𝚗𝚘 𝚎𝚋𝚛𝚎𝚒 𝚎 𝚗𝚘𝚗 𝚜𝚒𝚘𝚗𝚒𝚜𝚝𝚒 𝚘 𝚊𝚜𝚌𝚑𝚎𝚗𝚊𝚣𝚒𝚝𝚒.

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Sembra talco...
... ah no quella è un'altra cosa, mi chiedevo se ad oggi quelli che di solito sono solidali e inquadrati con il sistema sappiano scegliere quale bandiera mettere nel loro profilo, ucraina o israele? Poi ci sono quelli che mettono la bandiera palestinese e vengono bannati da 'amici' e parenti, perché si deve stare sempre dalla parte dei buoni, ma da un pò di tempo a questa parte nelle guerre non ci sono più buoni, non ci sono più ideologie, non c'è mai una motivazione giusta per fare la guerra, ma si sa che i capoccia dell'occidente riescono sempre a convincere la massa che attaccare il cattivo è buono, ma se il cattivo ti attacca è brutto e deve essere punito, come se quando attaccano i 'buoni' lo fanno con i proiettili di ovatta e i fuochi d'artificio, ma sappiamo bene che la propaganda vince in anticipo ogni guerra. Ho visto questo video e non conoscevo questa signora affascinante e che dice cose dritte e vere senza filtri, è una diplomatica italiana quindi ne sa più di Severgnini che fino a qualche anno fa stimavo come giornalista ma si vede che la paghetta gli fa più gola della verità, che come sappiamo oramai non paga più, nota e sembra che era solo nei giornali del primo giorno dopo l'attacco i ragazzi/e erano ad un Rave party, ma si sa che in Italia quando si sente questa parola si va in tilt, quindi si passa a festa, festino di giovani a base di coca-cola e fanta, senza scienza.
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"LA NATO NON È QUELLO CHE DICE DI ESSERE", E' UN'ALLEANZA CHE SI È RADUNATA IN ONORE A SE STESSA.
L'11 luglio, primo giorno del summit NATO, il “New York Times” ha pubblicato un saggio.
Ecco alcuni punti salienti dell’articolo:
▪️ sin dall’inizio l’obiettivo della NATO non era contrastare le Forze Armate sovietiche, bensì vincolare l’Europa occidentale a un progetto di ordine mondiale più ampio, con a capo gli Stati Uniti, secondo cui il supporto americano era un mezzo per ottenere il controllo su numerose questioni, comprese le politiche commerciali e finanziarie.
▪️ i professionisti della guerra europei e l’élite sono orientati alle riforme, hanno forgiato un elettorato fortemente coinvolto, con tanto di campagna elettorale supportata dai media NATO;
▪️ [prima del 2004] nella retorica dell’Alleanza, la lotta al terrorismo ha soppiantato la democrazia e i diritti umani, fermo restando il focus sulla necessità di liberalizzare e riformare l’apparato statale;
▪️ La NATO ha condotto in un vicolo cieco qualsiasi tentativo di creare una forza europea parzialmente indipendente e capace di prendere decisioni autonome;
▪️ Gli standard generici di compatibilità operativa, uniti alle dimensioni spropositate delle industrie belliche statunitensi e agli ostacoli creati dalla burocrazia di Bruxelles, favoriscono le aziende americane a scapito della concorrenza europea;
▪️ Per quanto sia paradossale, l’alleanza pare aver minato la stessa capacità difensiva degli alleati;
▪️ La NATO garantisce l’influenza americana in Europa a basso costo (secondo le recenti stime il contributo degli Stati Uniti nella NATO e negli altri programmi a sostegno della sicurezza in Europa non arriva nemmeno al 6% del budget del Pentagono);
▪️ Per quanto riguarda la situazione in Ucraina, il quadro è abbastanza chiaro: le corporation americane cercheranno di trarre il maggior profitto possibile dagli ingenti ordini di armi da parte dell'Europa, mentre gli europei si accolleranno le spese della ricostruzione post-bellica, cosa che la Germania di gran lunga preferisce piuttosto che incrementare la produzione di armi in casa propria;
▪️ Per Washington, stando a come la vedono Grey Anderson e Thomas Meaney, la vera posta in gioco in Ucraina va ben oltre la questione di che bandiera sventoli in Crimea.
▪️Le truppe americane rimarranno in Europa in modalità permanente. Per l’industria bellica degli USA questo è il miglior motivo per far festa, date le ottime prospettive di crescita e sviluppo.
▪️La presenza militare globale degli USA è, dunque, destinata ad espandersi. Gli sforzi spesi per salvaguardare l’ordine pubblico nel proprio Paese, invece, diventeranno sempre più deboli e inefficaci.
▪️L’importanza che la NATO ha oggi acquisito per gli USA testimonia quanto si sia impoverito il pensiero strategico americano, incapace di tutelare i reali interessi nazionali degli USA, interni ed esterni.
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THE BOOGEYMAN
Volevo chiudere la serata in altro modo, ma disgraziatamente è saltato fuori l'omino nero che si guadagna l'ultimo intervento del giorno.
-I report di queste ore ci danno un disordinato flusso di informazioni sull'individuo in foto, di cui prima non si conosceva nemmeno l'esistenza: una galleria orrorifica di aneddoti tra i quali primeggia l'aver contribuito ad ardere vive 40 persone (ne seguono molti altri, tipo prendere di mira locali dove si parla il russo, portare bare davanti al consolato russo durante le celebrazioni, rapire ragazzini per mandarli al fronte e così via).
Ecco io non intendo focalizzarmi su questa specifica sagoma (cui non è concesso lo status di persona civile) - ora passata all'altro piano dell'esistenza con 2 colpi in testa - ma piuttosto all'archetipo che incarna, farne cioè un discorso più grande.
Ce ne sono a migliaia come questo in Ucraina, più o meno noti (non occorre accanirsi su uno in particolare): un minuscolo popolo oscuro che emerge endemicamente di generazioni in generazione. L'incarnazione dell'estremismo ucraino più bestiale, quello che si materializza nel 1941 trascinando fuori delle case tutti gli ebrei del paese per allinearli di fronte alle SS in avanzata. Quel popolo di ombre che si fa alleato della Wehrmacht in avanzata e poi in ritirata, sino all'ultimo, terrorizzando tutti e tutto, i più selvaggi tra i collaborazionisti, che si offrono di fare le guardie nei campi di concentramento et affini. I medesimi che fanno strage non soltanto di russi, ma anche dei polacchi (rivali nei medesimi territori dell'Ucraina occidentali) ed altre etnie indesiderate.
Che costringono le autorità sovietiche ad epurare tali zone fino ad una decina di anni dopo la fine della guerra come se si dovesse estirpare una malattia.
Ed anche "scomparsi" ricompaiono con stendardi e vessilli tempestati di aquile e svastiche incorniciati dei colori della bandiera nazionale ucraina accostata dei colori di quella BANDERISTA.
DEMIAN GANUL, l'ogre in primo piano in basso - freddato stamane - è una personificazione di tutto quanto appena descritto. Ripetiamo: ce ne sono molti come lui, protetti dalle autorità. Il sostegno che l'occidente intero ha dato al nazionalismo ucraino a mò di spada contro la Russia ha dato possibilità a costoro di infiltrarsi moltiplicarsi insediarsi nei gangli nevralgici di molti organi del paese. La loro bestialità è UTILE perchè sono la spina dorsale dell'antirussismo: senza di loro - cioè se prevalesse la moderazione (che in Ucraina parla russo) - l'influenza euro-americana risulterebb indebolita.
Se ne servirono le SS negli anni 40 e se ne è servita la CIA negli ultimi 10.
Quando V. Putin parla di denazificare l'Ucraina, immagino che significhi anche impedire a sagome come quelle raffigurate di circolare ed esistere.
E si può comprendere.
Non mi rallegro della scomparsa di D. Ganul perchè significherebbe dargli troppo onore troppa attenzione e spazio: lui non era NULLA come persona.....solo utile come simbolo antropologico a rappresentare un'intera legione come di gente come lui. Che va disintegrata, smaterializzata dalla realtà e dalla memoria al completo, elemento dopo elemento e pezzo dopo pezzo.
La "cosa" in basso è solo un esempio per tutti.
FINE
[Daniele Lanza]
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Quattro dei nove libri delle celebri “Storie” di Erodoto (?484-?425 a.C.), secondo la divisione dei grammatici alessandrini, sono dedicati a quelle “guerre persiane” che per circa un ventennio videro impegnate le polis greche contro l’immenso impero fondato da Ciro il Grande. Così come sono state interpretate e tramandate dallo storico di Alicarnasso, le guerre persiane furono guerre di libertà, condotte da un piccolo popolo contro un potente avversario, e che proprio perché si batteva per una grande causa, la causa della libertà, è alla fine vittorioso. Non a caso Erodoto stabilisce un rapporto diretto tra la fine della tirannide ad Atene e l’aiuto prestato agli Ioni, che stavano per ribellarsi, aiuto che determina l’aggressione degli sterminati eserciti di Dario e di suo figlio Serse.
Ora, non si tratta tanto di giudicare la verità storica di questo racconto, quanto di riflettere sulla storia di un’idea, la cui forza è indipendente dalla maggiore o minore corrispondenza alla realtà dei fatti. Forse chi ha la mia non più verde età ricorda l’evento straordinario di un piccolo popolo che sconfigge un nemico considerato invincibile difendendo la propria libertà. La sua lotta diventò la bandiera dei giovani della sinistra e dei gruppi extraparlamentari italiani durante l’invasione americana del Vietnam.
Molti di quei giovani di ieri sono oggi maturi esponenti dell’establishement mediatico, culturale e poltico. Nulla di male, per carità. Il fatto è che spesso, sui giornali e in televisione, si propongono come campioni di realpolitik, fino a predicare agli ucraini massacrati dalle bombe russe di deporre le armi per evitare ulteriori spargimenti di sangue.
Il campione dei campioni nazionali della realpoltik è, ça va sans dire, Massimo D’Alema. Forse qualcuno ha memoria di una sua intervista al Corriere della Sera di qualche mese fa (16 settembre 2024), in cui ricostruisce il prima e il dopo della guerra in Kosovo (1998-1999). È una preziosa pagina di storia, anche se in qualche passaggio l’allora presidente del Consiglio si descrive quasi come il vero regista dell’intervento della Nato, con Clinton, Blair, Chirac e Schröder a pendere dalle sue labbra.
Ma non è questo il punto. D’Alema ricorda che durante il conflitto nessuno sostenne che la Serbia doveva essere sconfitta: “Noi ripetevamo che la pressione militare era volta a indurre la Serbia a ritirare le sue truppe dal Kosovo e a proteggere la popolazione. Lo spiegai agli americani”. “Se penso a ieri e guardo a oggi -poi si chiede- dov’è finita la politica?”. L’oggi, ovviamente, è la guerra in Ucraina che “nessuno può vincere”. Qual è quindi la via d’uscita, gli domanda Francesco Verderami, la perdita di una parte del suo territorio? Qui casca l’asino: “Ma il Kosovo non era un pezzo della Serbia? A decidere fu il popolo kosovaro. Forse anche ora, sotto tutela internazionale, potrebbero alla fine i cittadini del Donbas a decidere”.
Nonostante la prudenza di quel “forse”, D’Alema dimenticava quanto affermato poche righe sopra, e cioè che il popolo kosovaro potè decidere solo dopo la fine dell’occupazione serba. Inoltre, sorvolava su un piccolo dettaglio, ossia che le regioni del Donbas conquistate sono state annesse da Putin alla Russia. Insomma, la proposta di un referendum senza il ritiro dell’esercito di Mosca e del decreto di annessione del Donbas non era altro che una barzelletta, come gli avvenimenti delle ultime settimane si sono incaricati di dimostrare.
Ma, in fondo, che importa? Come diceva Winston Churchill, “L’abilità in politica consiste nella capacità di prevedere ciò che accadrà domani, la settimana prossima, il mese prossimo, l’anno prossimo. E, successivamente, nell’essere in grado di spiegare perché non è avvenuto”.
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