#Azienda agrituristica
Explore tagged Tumblr posts
Text
Agriturismo: Come trasformare la tua fattoria in un business
Benvenuti nel mondo affascinante dell’agriturismo! Se possiedi una fattoria o terreni agricoli, puoi trasformarli in un business redditizio. L’agriturismo unisce la tua passione per l’agricoltura all’ospitalità turistica. Offre ai visitatori servizi di accoglienza e intrattenimento. Questa guida ti guiderà nella realizzazione del tuo agriturismo. Ti mostreremo come ottenere le autorizzazioni,…
#Agricoltura sostenibile#Azienda agrituristica#Esperienze rurali#Gestione agriturismo#Imprenditoria agricola#Sviluppo aziendale#Turismo rurale#Vendita diretta
0 notes
Text
Fattoria Castiglionchio (FI), sarà agriturismo a cinque stelle lusso
La nuova proprietà è la FINRES s.p.a con sede a Firenze, ha recentemente acquisito l’azienda agricola che da molti anni versava in uno stato di difficoltà finanziaria e degrado. Nei progetti, la completa riqualificazione degli immobili e la realizzazione di una azienda agrituristica biodinamica di fascia alta.
La società finanziaria FINRES s.p.a con sede a Firenze in Via dei Serragli, ha rilevato tramite un concordato con il Tribunale di Firenze, (ne abbiamo parlato qui) gli immobili ed i terreni dell’agriturismo e azienda agricola Fattoria Castiglionchio, antico insediamento fortificato del 12 secolo posto nel comune di Rignano sull’Arno in provincia di Firenze. L’acquisizione che si è conclusa nel…
View On WordPress
#A Tavola da Firenze al Chianti#approfondimenti sul vino#eventi enogastronomici#fattoria castiglionchio#GIORNALE DEL VINO#Guida Vini d&039;Italia#Notizie sul Vino#rossorubino.tv#Toscana#video sul vino#vini d&039;italia#wine videos
0 notes
Photo
SELVANESCO
Selvanesco è il progetto di un'azienda agricola aperta nella vicina periferia di Milano, all'inizio del Parco Agricolo Sud. È un parco di orti urbani con un'attenzione alla produzione bio e alla comunicazione dei valori del cibo sicuro. All'interno di questo grande orto produttivo sono previsti piccoli e leggeri padiglioni in legno che offriranno servizi sia all'agricoltura che alla didattica e alla scoperta del territorio. All'interno dello spazio sono presenti alcuni punti vendita strettamente legati al progetto. La progettazione per un cliente privato ha ovviamente coinvolto il Comune di Milano e il municipio 5, ha inoltre coinvolto in dibattiti aperti alle comunità locali la cittadinanza. Dagli incontro sono emersi importanti cambiamenti del masterplan sia relativi alla mobilità che al collegamento con il parco del Ticinello contiguo. Oltre alla progettazione si è affiancata attività di presentazione e di progettazione partecipata. Il Giardino degli Orti è la nuova azienda agricola specializzata in orticultura biologica che coltiverà 31 ettari di terreni agricoli riequipaggiati con 7.000 metri di siepi campestri e una macchia boschiva di 20.500 metri quadri. La produzione annua di ortaggi è stimata in 15.500 quintali. La vendita avverrà in modo diretto con servizi dedicati a gruppi di acquisto, comunità e singoli cittadini. L’attività agrituristica interessa dell’area consiste in orti biologici assistiti, attività didattiche per adulti e bambini, campi collezioni, servizi di somministrazione e di supporto alle attività sportive . Sarà presente anche l’attività di allevamento a terra di galline inoltre sarà presente anche un area dedicata alla agri cosmetica. Il 14% dell’area è destinata alla valorizzazione ambientale del corridoio ecologico della valle del Ticinello e sarà aperta alla pubblica fruizione con sentieri, piste ciclabili, prati liberi e aree boscate. Il parco degli orti _ via Selvanesco Milano progetto architettonico e del paesaggio / co.arch studio arch. Andrea Pezzoli e arch Giulia Urciuoli collaboratrice Francesca di Silvestre rapporto con gli enti / arch Giacomo Bancher consulenza agronomica /Studio GPT dott. Stefano D'Adda e Marco Zonca
3 notes
·
View notes
Photo
I jak tu nie kochać aperitivo? Lampka wina, kilka przekąsek i ludzie do pogadania 🍷. Oj tak!! (w: Punta Lizzu Azienda Agrituristica) https://www.instagram.com/p/CE11w4sJuSH/?igshid=1ksvm91iigxma
1 note
·
View note
Photo
Agriturismo La Rocca, Bardolino, Verona www.agriturismo-larocca.it Agriturismo La Rocca, Bardolino, Verona. Foto dell'agriturismo, la storia, le camere, prezzi, i vini dell'agriturismo, il fienile, azienda agricola agrituristica, punto di ristoro, Bardolino Chiaretto Classico, Bardolino Classico, Spumante Chiaretto Brut Dop, grappa, olio extravergine, camera doppia, camera singola, colazione buffet
#Agriturismo#Agriturismo Bardolino#Agriturismo Veneto#Agriturismo Verona#Azienda Agricola#Azienda Agricola Agrituristica#Azienda Agrituristica#Bardolino#Bardolino Chiaretto Classico#Bardolino Classico#Camera Doppia#Camera Matrimoniale#Camera Singola#Colazione Buffet#Spumante#Spumante Chiaretto Brut Dop#Vino
0 notes
Photo
Apri la tua nuova azienda agricola e\o agrituristica!! #finanzaagevolata #finanziamenti #agricoltura #agriturismo #turismo #agricolturabiologica #fondi #fondieuropei #fondoperduto (presso Lazio) https://www.instagram.com/p/B0EpPkvo0Jf/?igshid=13vn2jwxrtrij
#finanzaagevolata#finanziamenti#agricoltura#agriturismo#turismo#agricolturabiologica#fondi#fondieuropei#fondoperduto
4 notes
·
View notes
Photo
Oggi vi portiamo a scoprire un'ambiente rurale da noi molto apprezzato! Conoscete l'azienda agrituristica @ColleDelCapitano Qui trovate uno spazio aperto dove la fattoria tiene i suoi animali, svariate camere a disposizione dei turisti, un ristorante aperto a tutti e... cosa più importante: il Cammino di San Benedetto! Lo conosci? (presso Azienda Agrituristica Colle del Capitano) https://www.instagram.com/p/BwMHmq4gHoR/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=vbd61us9ndwz
2 notes
·
View notes
Text
Tollena
Nell’iter legato alle visite in azienda, oggi è la volta della Tenuta di Tollena. Con l’ amico e collega Antonio Caprara ho visitato l’ azienda. Ambedue siamo rimasti appagati dalla bellezza di questo meraviglioso luogo e dall’ elevata qualità dei vini ivi prodotti sia bianchi che rossi. L’azienda vitivinicola e agrituristica Tollena si trova a poca distanza dalla città turrita di San Gimignano,…
View On WordPress
0 notes
Text
HO FATTO ANCORA CENTRO, ALL’AGRITURIMO ALLE BAITE
La trasmissione domenicale Mela Verde non si smentisce mai. Ormai sono 5 gli agriturismi che sono stati oggetto dei loro servizi televisivi e ai quali ho deciso di affidarmi per brevi ma intensi soggiorni familiari. Anche questa volta, mi sono trovato più che bene per la location e la ristorazione proposta, nei cinque giorni di permanenza. L’agriturismo “Alle Baite “ si trova in val Brembana e precisamente nel comune di Branzi (Bg), via Rivioni 66 (cell.3382113930 – www.agriturismoallebaite.com), in una posizione collinare a circa 800mt d’altezza, a circa 3minuti dal borgo antico di Branzi. La struttura alberghiera è ben visibile in valle e dall’agriturismo è interessante e coinvolgente il panorama alpino con boschi e poco sotto il torrente Brembo. L’agriturismo è una autentica fattoria con molti animali, che offre alle famiglie con bimbi piccoli svago e didattica agrituristica. Per esempio i bimbi e non solo, possono cimentarsi nella mungitura delle capre o nell’alimentazione di mucche e conigli ed altri animali. Nella val Brembana, ce la possibilità di visitare diversi borghi antichi e tra questi uno dei borghi più belli d’Italia, ovvero Camerata Cornello e la stessa Branzi con il suo ponte medioevale del 1605. Non meno degno di nota il ponte antico del 1715 di Trabucchello, da dove partono per tutta la vallata splendidi sentieri escursionistici e naturalistici, adatti a tutta la famiglia. La struttura dell’agriturismo è in stile antico con interni in legno rustico ed esterni con pietre facciavista e tetti in ardesia (l’ardesia è la pietra di cui la vallata è ricca e nella quale ci sono diverse cave ed impianti di lavorazione). Gli interni delle camere sono volutamente in legno rustico con poche lavorazioni e che trasmettono all’ospite una piacevole emozione e sensazione di altri tempi. Nonostante ciò la struttura è munita di tutti i confort odierni. Per le famiglie, ci sono mini appartamenti, che hanno i letti per i bambini in un soppalco superiore e con adeguati spazi. Ma a parte la soddisfazione e serenità che mi ha donato questo agriturismo, vorrei parlarvi un po’ del suo punto di forza, che è il buon cibo, genuino e assolutamente autoprodotto. La moderna cucina, gestita dai titolari e dal suo piccolo staff (staff gentile e sempre disponibile ad ogni richiesta), produce la pasta fresca poi usata per le varie preparazioni. Abbiamo degustato diverse varietà di pietanze e dessert, ma non saprei da dove cominciare, per decantarvi la loro bontà e gusto. Le colazioni al mattino sono ricche e sostanziose con prodotti dolciari fatti in casa, il loro miele e le loro marmellate veramente ottime, da spalmare sul pane rustico servito caldo. Non posso non parlare della genuinità e bontà del burro offerto a colazione, però prodotto da un’altra azienda agricola di Branzi. La mattina pane e burro andavano a ruba, quasi litigando per l’ultima fetta di pane. La mattina, a richiesta, era servita una colazione salata che comprendeva formaggi vari, speck e uova sode (uova prodotte in azienda ovviamente). La cena prevedeva un menù con antipasto misto salumi di asino o pecora vari, speck e bresaola (tipico salume originario di queste vallate) formaggi di mucca o capra, sottaceti e sfiziosità varie. Poi un primo a scelta tra i due proposti oppure un bis di primi, successivamente un secondo a scelta tra i due offerti con contorno, e il dessert e caffè rigorosamente alla moka. Le bevande erano escluse e pagabili a parte. Segnalo solo una piccolissima critica costruttiva alla cuoca in particolare per i primi piatti, che per almeno due volte sono risultati leggermente più sapidi del necessario (ma comunque nella soglia di sopportabilità al palato). Degno di nota il semplice ma gustoso risotto al branzi che è il tipico formaggio della zona. Le tagliatelle fatte in casa con il ragù d’anatra e le tagliatelle al salmì d’asino, le ho giudicate assolutamente spettacolari. Ma due cose mi hanno completamente estasiato: lo stracotto d’asino con la polenta taragna al formaggio branzi e burro, che sono un binomio assolutamente perfetto e poi il dessert, ovvero il gelato di latte di capra (fior di latte) offerto al cioccolato o con crema di frutti di bosco. Ma desidero spendere due parole in più su queste due super leccornie. Lo stracotto d’asino insieme alla carne d’agnello, sono per me le due carni in assoluto preferite, quindi quando vado in determinati luoghi le cerco, come un cercatore d’oro lo cerca tra le sabbie di un torrente. Lo stracotto, che ho assaporato era ricco di gusto e ben morbido, forse se proprio devo trovare una critica, lo avrei desiderato ancora più scioglievole alla masticazione. La morbidezza della carne dipende da diversi fattori: l’età dell’animale, la cottura di almeno 4/5 ore e il recipiente di cottura (sarebbe preferibile il tegame in ghisa), per il gusto e sapore è determinante la marinatura e l’uso sapiente delle erbe aromatiche, ginepro, etc. Il dessert che era un vero e proprio gelato fior di latte di capra, mi trovava leggermente diffidente, anche se sono un estimatore dei formaggi ovini. Appena ho assaggiato il primo cucchiaino (sia con crema di frutti di bosco che con crema di cioccolato), il fiordilatte è esploso con la sua morbidezza, scioglievolezza e dolcezza contenute, il tipico deciso sapore di capra era sparito, lasciando il posto alla cremosità che si diffondeva nella bocca per poi scendere sempre più giù. Dopo averlo finito, non ho riscontrato la tipica presenza di sete, che normalmente si avverte dopo aver mangiato un normale qualsiasi gelato. Anche chi era con me, che non ama i prodotti caseari di capra, ha dovuto riconoscere l’assoluta bontà di questo dessert. Cosa dire d’altro…la titolare Roberta, simpatica e cordiale, merita un plauso per quanto ha saputo realizzare per dare conforto, ospitalità e piena soddisfazione a chi soggiorna nel suo agriturismo.
Viva la Val Brembana e le sue bellezze e bontà.
Valter Stabile Apr.2022
0 notes
Photo
today the chef proposes: pumpkin pie, pike fish and turmeric. Enjoy your meal #forchettasfriends #pumpkinpie #pumpkin #curcuma #dinner #dinnertime #goodfood #foodlovers #foodbloggers #foodporn #foodie #homefood #foodgallery #instafood #amazingfood #topfood #foodart #artoffood #chefstar #cheflife #yummi #yummifood #foodgram #foodgasm #foodnetwork #foodgasmic #zucca (presso Azienda Agrituristica Acquaranda) https://www.instagram.com/p/CXdyb3RqvTe/?utm_medium=tumblr
#forchettasfriends#pumpkinpie#pumpkin#curcuma#dinner#dinnertime#goodfood#foodlovers#foodbloggers#foodporn#foodie#homefood#foodgallery#instafood#amazingfood#topfood#foodart#artoffood#chefstar#cheflife#yummi#yummifood#foodgram#foodgasm#foodnetwork#foodgasmic#zucca
0 notes
Photo
❤️❤️ #horses and #rising lessons every Saturday from now on... (at Azienda Agrituristica Rio Lovaira) https://www.instagram.com/p/BoKLwXpl5N2/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=ij7ij82degkb
1 note
·
View note
Link
20 ago 2021 08:43 ORA CONTIAMO I DANNI LASCIATI DAI FATTONI - ALLE FINE DEL RAVE A MEZZANO RESTA UNA DISCARICA: RIFIUTI, AUTO CON IL MOTORE A PEZZI, FRIGORIFERI, TENDE, OMBRELLONI, LATTINE DI BIRRA, BOTTIGLIE - SONO STATE IDENTIFICATE CIRCA TREMILA PERSONE: È STATO BLOCCATO UN FURGONE CON MATERIALE ACUSTICO E GRUPPI ELETTROGENI E SOTTO SEQUESTRO È FINITO ANCHE UN MEZZO PESANTE CON LE CASSE - MA RESTA LA DOMANDA: COME E’ STATO POSSIBILE CHE IN DIECIMILA ABBIANO FATTO IL LORO PORCO COMODO SBATTENDOSENE DELLO STATO?
Flavia Amabile per “la Stampa”
Roberto Camilli sale in auto. «Va bene, andiamo». E si va, quindi, lungo la strada sterrata che porta all'enorme campo dove si è tenuto il rave party di Ferragosto, un appuntamento che ha richiamato una folla di diecimila persone da tutta Europa alla ricerca di un posto bello, particolare, immerso nella natura dove trascorrere una settimana di musica e sballo. Era una proprietà privata ma i diecimila non hanno badato ai cancelli, alle porte, alle recinzioni.
«Sono entrati ovunque rompendo, rubando distruggendo», racconta Roberto Camilli che con lo zio Piero è uno dei proprietari della tenuta. Roberto guida e si guarda intorno, disorientato. Da sei giorni vive dentro l'azienda agrituristica, allontanandosi solo per scortare verso l'uscita dalla tenuta i clienti che avevano prenotato una vacanza in una riserva naturale rinomata per la pace e il silenzio e si sono ritrovati con bombe di musica techno sparate a tutto volume a ogni ora del giorno e della notte da chi aveva deciso di prendersi gratis e con la forza quello stesso pezzo di paradiso . Roberto Camilli si inoltra tra i sentieri e osserva per la prima volta la tenuta di famiglia devastata.
«Queste sono le passerelle, le recinzioni che usiamo per evitare che le pecore siano libere di andare ovunque. Per aprirle basta sganciare la rete, invece hanno preferito romperle e passare. Ce ne sono a decine distrutte». Oltre le recinzioni si apre il campo dove per cinque giorni si sono accampati i partecipanti al rave. A fine giugno c'è stata la falciatura del trifoglio e dell'orzo, il terreno era stato lasciato a riposare in attesa della nuova semina.
«Ora è una discarica a cielo aperto», commenta Camilli osservando con amarezza la distesa di sacchi di plastica neri colmi di rifiuti. Gli occupanti sono andati quasi tutti via nella notte tra mercoledì e giovedì, ieri mattina sul campo restavano alcune decine di persone, alcune auto con le batterie e il motore a pezzi portate via dai carri attrezzi, e distese di rifiuti.
Camilli inizia ad avanzare nel campo che aveva lasciato a fine luglio pronto per una nuova semina e non riesce a nascondere la sua tristezza. Scatta foto con rabbia a ogni cumulo di sacchi neri e cerca le parole per descrivere quello che prova. «E' un'apocalisse culturale e sociale. Hanno fatto uno schifo per divertirsi alle nostre spalle, distruggendo il lavoro di decine di persone».
Mentre parla i rifiuti si susseguono, mai uguali. Bustoni di plastica neri, frigoriferi trasportati per tenere in fresco birre e alcol e lasciati lì, in mezzo al campo. E poi tavoli, fette di cocomero, scheletri di tende per ripararsi dal sole e tende ancora montate dove dormire. E ciotole di plastica, ombrelloni, lattine di birra, bottiglie e altro materiale indistinto. «Adesso andiamo al casale, vediamo che hanno combinato lì», annuncia Roberto. Il casale è una costruzione un tempo abitata dai contadini che vivevano nella tenuta.
«Era chiusa ma quelli se vedono qualcosa di chiuso devono aprirlo e prenderselo», commenta Roberto. Il casale non è stato solo aperto, la facciata di mattoni è stata colorata con le bombolette spray, l'interno sembra uno di quei rifugi metropolitani abitati da chi è senza un tetto. Una metà è stata usata come bagno collettivo. Roberto entra, scatta due foto e esce subito. «Non ce la faccio», ammette. L'altra metà ha resti di giacigli, scritte sulle pareti, piatti, sporco e puzza ovunque. Non solo il casale, ogni costruzione è stata aperta, occupata e usata. Forzati i cancelli dei magazzini dove sono stati rubati pezzi di macchinari e gasolio.
Forzato l'ingresso del pozzo per rubare l'acqua. «Hanno bevuto e si sono rinfrescati senza il minimo rispetto per centinaia di animali che sono rimasti senz' acqua per giorni sotto il caldo - commenta ancora - decine di pecore sono state uccise dai cani e le mucche sono rimaste nascoste per giorni, terrorizzate dal rumore. Da oggi per Roberto Camilli si comincia a ricostruire. «Ci vorrà tanto tempo prima di far tornare la nostra azienda il gioiello che era fino a una settimana fa», spiega.
Per le autorità responsabili della sicurezza, invece, convinti gli organizzatori a una chiusura anticipata del rave, è il momento di capire che cos' è accaduto e che cosa potrà ancora accadere nei prossimi giorni. Sono state identificate circa tremila persone all'uscita, è stato bloccato un furgone con materiale acustico e gruppi elettrogeni e sotto sequestro è finito anche un mezzo pesante con casse e altri materiali, a bordo del quale viaggiavano due cittadini italiani, denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, dopo il tentativo di forzare uno dei varchi presidiati dalle forze dell'ordine.
Oggi la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese avrà un video incontro con i prefetti di Grosseto e Viterbo per capire come sia stato possibile che in diecimila abbiano occupato una proprietà privata e ci siano rimasti quasi una settimana ma anche per esaminare come agire nei prossimi giorni. I partecipanti al rave sono andati via dal lago di Mezzano ma molti di loro hanno deciso di andare verso la Toscana.
Una parte è andata a Saturnia e all'Argentario a fare il bagno, un'altra ha deciso di stabilirsi nella zona di Magliano dove in queste ore è alto l'allarme. Diego Cinelli, sindaco del paese: «Sono fortemente preoccupato e chiedo la massima attenzione alle autorità competenti. Purtroppo molte di queste persone sono in evidente stato di alterazione». La Regione Lazio nel frattempo ha avviato il tracciamento anti-Covid nei paesi vicini all'area del raduno dove è stato segnalato un focolaio mentre proseguono le polemiche con il centrodestra che non risparmia critiche severe al Viminale.
0 notes
Text
Azienda Agrituristica El Pendola.
Voi sapete cos'è l'Amarone? ve lo racconto velocemente.
L’Amarone della Valpolicella è a tutti gli effetti un vino passito secco, parente stretto del Recioto.
Mentre però nel caso del Recioto, durante la fermentazione, la trasformazione degli zuccheri in alcol viene arrestata, ottenendo così un vino dolce, con l’Amarone viene portata a termine, originando un rosso secco di buona struttura, complesso ed elegante, corposo.
Com'è nato questo prodotto?
Pare che alla base vi sia in realtà un errore del procedimento che ha reso famoso questo grande vino della Valpolicella: la leggenda narra che nel 1936 il capocantina della Cantina Sociale Valpolicella, Adelino Lucchese, coniò il termine Amarone dopo aver assaggiato un campione da una botte di Recioto “dimenticata” in cantina.
Attualmente questo vino è composto da un blend di uve a bacca nera tipiche della Valpolicella, uva corvina veronese dal 45 al 95% (eventualmente sostituita da corvinone in misura massima del 50%), rondinella dal 5 al 30% e una piccola percentuale di altri vitigni sempre a bacca nera non aromatici idonei alla coltivazione nella zona.
In origine il taglio era composto da corvina dal 40 al 70%, rondinella dal 20 al 40% e Molinara dal 5 al 25%.
Uno degli Amarone che ho assaggiato in questo ultimo periodo è dell'azienda agricola El Pendola, vignaiolo Davide Ceradini.
L'Amarone è l'oggetto del desiderio di moltissimi appassionati intenditori di vino, ma come spesso accade è facile perdere alcune caratteristiche o dettagli di un vino sulla carta molto conosciuto, per questo vi allego le foto della mia visita in cantina.
Questo vino si è fatto strada in Veneto, facendo parlare di sè in tutto il mondo ma il riconoscimento della DOC avviene solo nel 1968, quella della DOCG del 2010.
L'azienda si trova a Fumane, dove i vigneti sono collocati
metà collina e metà pianura, in una posizione ideale che permette alle piante di essere esposte tutta la giornata al sole, rendendo le use sane e forti.
Raccolta viene effettuata a mano.
Davide produce due linee produttive: quella storica che rispecchia la tradizione familiare e la linea nuova "Davide Ceradini", una linea pregiata, con maggiore cura ed etichetta diversa, l'uva proviene solo dalla collina, raccolta tardiva a mano e con grappoli selezionati già in vigna, passati nelle barrique nuove e con numero limitato di produzione.
Ho assaggiato alcuni prodotti, che ho trovato buoni, abbastanza equilibrati.
Evidenziano la ricerca e la determinazione di questo giovane vignaiolo, che sta cercando di ottimizzare tutte le risorse a sua disposizione per raggiungere un livello qualitativo alto.
Un percorso che sta facendo da qualche anno, dettato da passione e studio, sperimentazione e prove.
Una realtà che va considerata e conosciuta per l'impegno e la forza di un ragazzo costante nel suo sacrificio e con la voglia di rappresentare il suo territorio.
C'è stata subito intesa, quando il dialogo tra due persone giovani determinate come noi si instaura è immediato feeling.
Riconoscere i propri simili in un mondo di pura fuffa non è sempre facile, ma Davide è realmente un piccolo produttore verace e genuino, come del resto i vini che produce.
Vi svelo un piccolo segreto: " nel film Il silenzio degli Innocenti in cui Anthony Hopkins/Hannibal Lecter racconta di aver mangiato il fegato di un povero disgraziato con un piatto di fave e un buon Chianti.
In realtà nel romanzo di Thomas Harris, il dottor Lecter parla di Amarone, ma i produttori americani hanno scelto per un vino più riconosciuto in America, per non rischiare che il pubblico non capisse che si stava parlando di vino italiano".
Ci sono molti produttori che vale la pena di visitare.
In questa realtà avrete anche la possibilità di soggiornare e cibarvi direttamente dalla madre e fratello di Davide, Annamaria La Pendola.
Tipica casa di campagna delle due famiglie Ceradini - Franceschetti; io personalmente ho alloggiato nel miniappartamento e sono stata veramente bene.
Per riferimenti il sito è:
http://www.elpendola.it
Fate pure il mio nome.
Ringrazio personalmente Annamaria e figli, un abbraccio grande.
Di Carol Agostini
0 notes
Photo
Azienda Agrituristica Alcalan www.alcalanc.it Azienda Agrituristica Alcalan, Botticino Mattina, Brescia. Foto della struttura, le camere, il ristorante, prezzi, sala convegni, cosa visitare nei dintorni, ristorante, cantina, degustazioni, eventi e serate, piatti e menù, maialino al latte alla brace, grigliata mista, spiedino bresciano, polenta
#Agriturismo Alcalan#Agriturismo Brescia#Agriturismo Lombardia#Alcalan#Azienda Agrituristica#Botticino Mattina#Brescia
0 notes
Text
Azienda Agraria Mannelli Giulio
L'Azienda Agraria Giulio Mannelli, è situata sulle colline che circondano il borgo medievale di Bettona, splendida terrazza etrusca della verde Umbria. Un'area da sempre vocata alla coltivazione degli ulivi, tanto da essere il cuore della zona di produzione dell'olio DOP Umbria Colli Martani. Un'azienda a gestione familiare che da anni fa della produzione dell'olio extra vergine d'oliva l'espressione della cultura che valorizza la passione per il territorio e per i suoi prodotti millenari. Tutto ciò è facilmente constatabile sia camminando tra i centenari uliveti di proprietà che si estendono per una superficie di circa 60 ettari ad un'altitudine compresa tra i 300 e i 600 metri s.l.m., sia visitando direttamente l'azienda agraria o sostando all'interno della splendida struttura agrituristica "Il Poggio degli Olivi" che fa parte della tenuta. Un'azienda dedita alla continua ricerca dell'incontro tra tradizione e procedimenti produttivi innovativi tesi alla valorizzazione della qualità di un prodotto autentico del quale si assicura la tracciabilità. Il giovane produttore Giulio Mannelli gestisce l'intera filiera produttiva controllando personalmente tutte le operazioni preparatorie dalla concimazione (rigorosamente organica) alla potatura, a tutti i processi di lavorazione che avvengono esclusivamente all'interno del frantoio aziendale. L'azienda dispone di un impianto all'avanguardia che permette una linea di molitura a ciclo continuo con estrazione a freddo e controllo costante delle temperature durante tutte le fasi, ottimizzando i tempi di trasformazione a beneficio della qualità finale dell'olio ottenuto. La passione per l'olio è la Nostra storia.
Indirizzo: Via Montebalacca, 06084 Bettona (PG) Telefono: Tel. +39 0759869023 +39 3923024099 Email: [email protected] Social: https://www.facebook.com/pg/agrariamannelli Website: http://www.agrariamannelli.it SCHEDA TECNICA DETTAGLI OLIO 2020 Nome olio Monocultivar Moraiolo Cultivar Moraiolo Località provenienza olive Umbria Tipo di Frangitura Ciclo continuo a 2 fasi Acidità n.d. Perossidi n.d. Polifenoli 776 Litri di olio prodotto 2.000 Sistema di qualità no Read the full article
0 notes
Photo
presso Azienda Agrituristica "Palazzone" https://www.instagram.com/p/B1FIQvNoFQl/?igshid=1jvzfbwbwqz3h
0 notes