#Antonio Ranieri
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pigeonrobespierre · 3 months ago
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eh mannaggia
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museofpangolins · 1 year ago
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you know he's the one when he starts introducing Leopardi by talking about the years in Naples and Ranieri
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valentina-lauricella · 1 year ago
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Secondo me la nuova versione del biopic del Leo che si sta girando in questi giorni, andrà a finire a pizza e fichi (tarallucci e vino, micio micio bau bau), con Fanny Targioni Tozzetti (Giusy Buscemi, con l'aria schietta e comprensiva e non da femme fatale) che dirà al Leo (Leonardo Maltese): "Tu per me sei un amico, a te ci tengo moltissimo, e proprio come amica ti dico che mi sono accorta di come guardi Antonio Ranieri (Cristiano Caccamo) e di come lui ha cura di te; quindi, abbi il coraggio di guardare dentro te stesso, e vivi quell'amore che fino ad ora è sembrato sfuggirti, perché ancora non ne avevi riconosciuto il vero oggetto. Io sono innamorata di Antonio, ma sono una donna ragionevole, e capisco che voi due, insieme, sareste felici, quindi non voglio in alcun modo separarvi o ritardare la vostra unione. Faccio un passo indietro, per la vostra serenità. Quando ci si trova davanti a un amore come il vostro, che l'ipocrisia della società costringe a nascondere e al quale essa crea mille ostacoli, è naturale, avendo un minimo di sensibilità, volerlo proteggere." Altro che "Giacomo puzzava" ed "era single perché era gobbo"...
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okimargarvez · 2 years ago
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Staring - 24
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For sure the omnipotence of a gaze will always be the most inexplicable mistery.
(Antonio Ranieri)
Staring - masterlist
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girlboccaccio · 2 years ago
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Based on this post.
At first I thinked about some Renaissance artist (see: Michelangelo), but then I remembered that 4 January (so 11 days ago) it was the deathday of Antonio Ranieri so I made this. 
Also because is true that the Improvisatori were the pop/consumeristic/slay spectacle of the time, and Tommaso Sgricci was our Elton John.
Habby complemorte repressed bisexual narcoleptic king!!!
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valentina-lauricella · 2 years ago
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[Nei Sette anni di sodalizio non viene detto che i due dormissero insieme nello stesso letto, ma soltanto nella stessa stanza, e non certo per spassarsela, ma perché Leopardi, a quel tempo in pericolo di vita a causa di una malattia polmonare, necessitava di continua assistenza, anche notturna.]
Questo post è bellissimo ed esaustivo, infatti lo sto rebloggando per rileggerlo con tanto amore, ma non posso fare a meno di confrontarlo con il contenuto di un'esperienza medianica avuta un paio di mesi fa: insistetti nel voler leggere un articolo trovato su internet che teorizzava l'omosessualità di Leopardi, ed egli, con veemenza, quasi risentito, ma non propriamente arrabbiato, mi disse: "Ma se io sono morto con il desiderio di essere amato da una donna!..." E tengo a precisare che questa fu l'unica volta che si riferì a sé stesso come "morto"; prima di allora mi aveva detto, al contrario, di non essere mai morto; quindi, se ha usato questa parola, suppongo che lo abbia fatto per attirare la mia attenzione e dare più forza al suo messaggio.
Giacomo Leopardi e Antonio Ranieri: a love story
Nessuno me l'aveva chiesto ma eccovi tutta la gaietà di cui avete bisogno, fellow italian gay nerds.
Direi di iniziare col porci la domanda che tutti (ma tutti chi?) si pongono: ma ‘sti due stavano davvero insieme?
Certo, all’epoca non è che si poteva parlare di “stare insieme” come lo intenderemmo oggi. Non alla luce del sole, comunque (ricordateve che sempre dell’Italia si sta parlando).
Più corretta sarebbe, forse, la domanda: ma ‘sti due si amavano?
Iniziamo con i fatti:
Due anni dopo essersi conosciuti, Ranieri propone a Leopardi di andare a vivere insieme a Napoli con la scusa poiché era convinto che il clima potesse aiutarlo a farlo sentire meglio.
Nel 1833 inizia la loro convivenza nella città del sole, suscitando non pochi pettegolezzi, come dichiarato dallo stesso Ranieri:
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sì, ragà, dormivano insieme.
Non poche persone erano insospettite dalla natura del loro rapporto: la padrona di casa riteneva inopportuno il fatto che due uomini vivessero e dormissero insieme; già a Recanati giravano voci sul conto di Leopardi, alimentate dalle notizie che giungevano da Napoli; perfino a Roma si parlava di quanto fossero inseparabili. Queste voci non facevano piacere a nessuno dei due (in other news l’acqua è bagnata), soprattutto per lo scherno che ne seguiva.
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giacomino che si rincuora del fatto che ranieri venga deriso perché tanto viene deriso anche lui: boyfriend goals
Ok, torniamo alla domanda: si amavano?
Credo che possiamo affermare con una certa sicurezza che, almeno da parte di Leopardi, l’amore era tanto, era forte ed era viscerale.  Prima che Ranieri partisse per andarlo a prendere e portarlo a Napoli, Leopardi gli scrisse una lettera, una cui parte recita come segue:
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Altre lettere, ancora altre dichiarazioni.
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Questa è la mia preferita:
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Quindi, in conclusione, guagliù: Leopardi era cotto.
Ora, vi starete chiedendo: ma Ranieri ricambiava?
Eh, qua si fa più complicata la faccenda. 
Credo che, per capirlo, sia fondamentale ricordare che Antonio Ranieri, oltre che uno scrittore, fu anche un personaggio politico: nel 1848 prese parte alla rivoluzione, in seguito a cui fu eletto al Parlamento napoletano e, poi, fu Senatore del Regno d’Italia, incarico che lo portò ad occuparsi della questione meridionale.
Sappiamo anche che “Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi” non è un’opera del tutto attendibile, ed è proprio perché non lo è, che la ritengo importante.
In questo libro, Ranieri praticamente descrive Leopardi come qualcuno che dipendeva da lui in tutto e per tutto, anche economicamente, ma sappiamo che non era vero e che, anzi, era Leopardi a farsi inviare soldi da Recanati per mantenere entrambi.
Inoltre, Ranieri aveva anche la sua reputazione da donnaiolo da mantenere, e il fatto di essere sopravvissuto a Leopardi gli ha dato il controllo sulla propria storia. Ranieri ha potuto decidere cosa raccontare, cosa omettere, cosa modificare della propria storia, mentre la scriveva.
Invece che considerare troppo quest’opera, quindi, come fonte diretta e veritiera, forse è meglio considerare come fonte diretta e veritiera il contesto in cui è stata scritta. Ricapitolando:
Ranieri era un patriota
fu un personaggio pubblico molto in vista
il suo rapporto con Leopardi suscitava già moltissimo interesse
era l’800
Per fortuna, abbiamo anche un’altra fonte, forse ancora più diretta e veritiera. Abbiamo una lettera che, di certo, Ranieri ha scritto con molta sofferenza. Dato che si tratta di una lettera a Fanny Targioni Tozzetti, carissima amica sia di Antonio che di Giacomo, si tratta di una scrittura molto intima, non artefatta come i “Sette anni di sodalizio”, ma vera.
Si tratta della lettera che Ranieri scrisse in seguito alla morte di Leopardi, avvenuta proprio tra le sue braccia.
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E ancora,
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La lettera prosegue con il racconto della lotta che Ranieri dovette affrontare e degli sforzi che dovette fare (e che fece) per salvare il corpo di Leopardi che sarebbe stato altrimenti gettato in una fossa comune, a causa del colera che, a Napoli, faceva innumerevoli vittime ogni ora. Ranieri riuscì comunque a far seppellire Leopardi accanto ad un altro grande, grandissimo poeta, Virgilio, e a far erigere un monumento in sua memoria in quel Parco Vergiliano che tutt’oggi si può visitare.
In conclusione: stavano insieme? Di sicuro non come intendiamo noi oggi lo “stare insieme”, ma hanno vissuto insieme, dormito insieme e condiviso ogni cosa per quattro anni. Si amavano? La risposta è sì. In qualunque modo la si voglia vedere, negare che tra i due ci fosse un sentimento vero e profondo mi risulta davvero impossibile.
Again, scusate per questa cosa che nessuno ha chiesto, ma io avevo bisogno di fare questo post e sono sicura che ci sono un paio di persone che, forse, avevano bisogno di leggerlo.
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pinkstarlightcomputer · 2 years ago
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Carlo Antonio Raineri 'Gallo' tempera su seta cm.51x66
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heroesoffootball · 1 year ago
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marcogiovenale · 7 months ago
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oggi @ la finestra di antonio syxty: presentazione del libro delle "poesie scelte" di silvano martini
La Finestra di Antonio Syxty presenta Spartito per Clizia / Poesie scelte, di Silvano Martini – Anterem Edizioni, 2023.Ne parlano Chiara Serani, Stefano Guglielmin e Ranieri Teti.Silvano Martini (1923-1992), poeta, narratore, critico letterario e d’arte, ha fondato e diretto con Flavio Ermini la rivista di ricerca letteraria “Anterem”. evento…
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piusolbiate · 8 months ago
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L' 8 Marzo a Solbiate Olona
L' 8 marzo con gli artisti solbiatesi: Monica Monti, Laura Mior, Emma Caprioli, Paola Sammarco, Pietro Galli, Alberto Castelnuovo, Massimo Ranieri, Antonio Filippini, Giuseppe Catone
"L’arte è un veicolo efficace e trainante di formazione e di trasmissione di valori della vita. Per questo, oggi, rendiamo omaggio esprimendo riconoscenza al protagonismo artistico delle donne". 
il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella https://www.quirinale.it/elementi/107940
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paoloferrario · 9 months ago
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Vincenzo Guarracino, Un nome venerato e caro. La vera storia di Antonio Ranieri oltre il mito del sodalizio con Leopardi, Fondazione Zanetto
cerca in: http://tinyurl.com/4pbj6ncs
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squalodinoappreciationsquad · 10 months ago
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Headcanons: Dino Cavallone's entire family tree - Pt. 2
So whilst I am adding my 39D Hallmark movie AU, here you have the second Cavallone boss and the family!
UNDER CUT!!! Continued from here: CLICKETY CLICK!
The short-lived Cavallone Secondo and the Hidden Third Boss
So, Domenico Cavallone, first Boss of the Cavallone family, went on and prospered until he passed away at the ripe age of 73 years old surrounded by his family. As per previous post he and his wife Bice Ricciardelli had several children, four of them lived past infancy (mortality was still quite high at the time, so they always thought of being blessed to have four children living on.
About them:
Giuliana Cavallone: she was the first born and first daughter. She was a gentle and well-mannered lady, who went on and married the head of the family of silk merchants, the family Gottardi, often going together with her husband Ranieri in his travels. She would always bring some trinket from East-Asia and soon enough she would become quite fluent in Mandarin. She was a very peculiar woman, very clever, and helped her husband to increase the fortunes. She loved kimono-style dresses and would always note down her travels in a journal.
Zenobia Cavallone: she felt the vocazione to serve God quite early in her life and although her family tried to convince her to eventually get married, she would then go and become the Prioress of a nearby abbey. This is at least what the official chronicles report of her - unofficial sources tell that she fell in love with another woman, thus resulting in a huge scandal and the family suggested that she'd take the vows to avoid being prosecuted, or worse, killed by execution on the public place. Nothing else has been noted after she took the vows.
Marquis Antonio Cavallone: youngest of the sons, he betrayed his own family, became a commander of the Royal Guard for the Austrian invaders, thus ended up being labeled as a traitor and never came back from Wien, where he would serve until his death.
Duke Alvise Cavallone: second born and first son, he would be the one inheriting Domenico's will and flames. He did show legitimacy signs whilst helping his father secure the territory around the area surrounding the Cavallone castle so to not being englobed by all of the powers still at war with each other. He unfortunately passed away in his early thirties after being shot by one of the Austrian spies that his brother Antonio had welcomed and was working with, leaving behind a young widow with two very young children and a huge void in power balance. As mentioned, his brother was labeled as a traitor and banished forever from the Cavallone family and from the peninsula entirely.
As said, Duke Alvise Cavallone left behind a young widow, Madama Matilde Casadei and two children, a boy called Amedeo and a girl called Virginia.
And after her husband's death there was no way Madama Matilde would let anyone but her children to be where her husband used to sit. She became a ruthless woman. She forced the family to recognize, until proper signs of legitimacy would appear, both her children as heirs - at the time they had 5 (the boy) and 3 (the girl) years old, so there would need to pass some time before any of the two would actually become boss. So, whilst things adjusted, she took the role of regent until one of the two children would become boss.
It was a hard time for Italy, people like Mazzini and Garibaldi were already talking about the unification of Italy and certain areas, especially the coasts, were very strategic. Madama Matilde took charge of the personal army of the Cavallone family, whilst also hosting salotti where people could debate and being a general patron of the arts.
Therefore her children grew up very clever, very capable, but a problem arose. The signs of legitimacy showed up on young Virginia Cavallone and NOT on her brother, Amedeo Cavallone. As per law an heir must be a male and after much deliberation it was decided to give the title to Amedeo - in fact, however, he would only be the advisor of his sister Virginia, but appearances must be kept for the sake of reputation.
Amedeo had a quite mild and likeable personality, which led him to be also a huge flirt and having to deal with at least three bastard children who he had out of wedlock other than his own legitimate ones. The bastard children were all quietly included in the Cavallone's personal army - one of them becoming relevant later on.
Virginia had inherited the ruthless personality of her mother instead. She became the host of many salotti, she was always in the council right next to Amedeo and she would have the last word on any decision. She had many lovers as well, but she decided to never marry. She had a couple of children, but for obvious reason they could not be considered legitimate.
So Amedeo, through marriage with Gigliola Venturi, second daughter of the head of the Venturi family, had three children, Costanza, Giorgio and Ludovico. Outside of marriage he had four more, Marisa, Letizia, Mariano and Renato. Renato in particular became quite relevant later on.
Virginia had other two children from two different lovers, Margherita and Donato.
All of the bastard children, whilst not being in the head of the family, had relevant positions in the family. Renato in particular was then later adopted fully in the main family and became the second in command of Cavallone Terzo, but this is for the next post.
Around this time the Cavallone family also met Giotto and his group.
Brigands had started causing further troubles and so the then propaganda was not positive. Virginia had her doubts, surely there was no telling whether Giotto and his group were a threat to the Cavallone family, but her brother Amedeo convinced her that they needed to meet them and then decide what to do.
Virginia took the lead. As in, she let her brother be at the front as she followed, she let him say that he was the boss...
Just for Giotto to reply: no, he is not the boss, I want to speak with the actual boss. Luckily it was a closed doors meeting, so no one who was a threat heard that.
And Virginia stepped up.
Chronicles say that the encounter was fruitful and peaceful. Treaties were made and the base for a formal allegiance with the Vongola family was laid down. It would take a little bit longer before the Cavallone would become one of the main supporting families of the Vongola, but it eventually got there.
And, as per usual, here's the family tree!
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valentina-lauricella · 1 year ago
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Tumblr è ufficialmente il mio blocco di appunti; questi sono i commenti che ho trovato sotto un video di frasi leopardiane, presumibilmente ad opera di un utente che ritiene di studiare e di pensare: una mente che mi diverte; una delle tante, sia lode a Dio.
"Il piacere (essendo decrescente nel corso dell'esistenza a seguito del progredire colpevole del sonno nella veglia) è sempre o passato (un ricordo) o futuro (una speranza), e non è mai presente."
"L'uomo è infelice perché incontentabile (non rinuncia a priori a partire dall'adolescenza alla cultura degli affetti carnali)."
INCONTENTABILE - spiegazione. L'uomo nasce felice (Genesi 2.8) e vive la felicità come normale non avendo la comparazione col mal di vita, ovvero la nevrosi di massa se non peggio, ragione per cui incautamente scivola nella cultura degli affetti carnali, anche perché in fase iniziale l'affettività stiracchia la felicità e l'individuo cade nell'errore che l'affettività sia il massimo del bene (benessere), ma ben presto la stessa risucchia la sonnolenza nella veglia e l'individuo:
1) Passa dalla Felicità
2) All'Infelicità successiva.
L'AFFETTIVITA' COSI' COME L'INNAMORAMENTO (Genesi 2.17) sono ingannevoli. L'innamoramento nello specifico è il dono del Diavolo (del Sentimento dell'Amicizia).
"Se sei felice non gridarlo troppo, la tristezza ha il sonno leggero". (Giacomo Leopardi)
Esiste la vera felicità in automatico promossa dalla veglia emersa nel lobo frontale del fanciullo in assenza di sonno (Genesi 2.8). Esiste poi la serenità di chi persegue l'amore indistinto, che la persona inconsapevole scambia per felicità (Giacomo Leopardi). Infine esiste la tristezza di chi insegue la felicità, che una volta persa perseguendo la cultura affettiva, è irrecuperabile.
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"Provò funestamente precoce la sensibilità della natura. Anticipò di quattro o cinque anni l'età dello sviluppo! Indi, com'egli mi confessò poi, tutti i mali fisici della sua vita. Vero fenomeno! La stessa natura, concedendo troppo o precorrendo il tempo, uccide o fa miseri". (Carlo Leopardi)
"...difficile stabilire di chi sia la responsabilità della rovina psicofisica del ragazzo prodigioso, perché questi non fa che prendere alla lettera e condurre alle estreme conseguenze ciò che il padre sostanzialmente vuole, la costruzione di sé come "testa", come spirito incorporeo e sostanza angelica: lo studio sarà la penitenza, gioiosamente accettata, con la quale il senso di colpa verrà rintuzzato, gli istinti precocemente attivi cacciati in profondo..." (Dal mirabile, a tratti pruriginoso ma esatto studio di Elio Gioanola, di cui trovate uno stralcio qui ⬇)
L'amicissimo Antonio Ranieri descrive Leopardi come "di testa grande" e nomina spesso, con una sorta di invidiosa libido, il suo "cervello". Riferisce egli che il Leopardi - dovendosi spogliare per un bagno - vedendo l'espressione esterrefatta di lui davanti al suo torace contorto, dicesse con soave ironia: "Che vuoi, la natura...mi ha succhiato tutto il cervello". Questa frase è ripresa successivamente dal Ranieri in senso biologico-naturalistico, nell'affermazione che "la spugna del cervello" aveva succhiato in lui la quasi totalità di fluidi e risorse vitali, lasciandone troppo pochi per la sussistenza del corpo.
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Frequentemente il Ranieri sente il bisogno di rappresentarsi l'amico come "un angelo", iper-razionale, asessuato. Insiste e giura sulla sua "verginità". Non gli concede la deviazione di un amore passionale, definendo come deliri "indegni di cotanto uomo" i soliloqui che a Giacomo strappava di bocca l'amore per Fanny Targioni-Tozzetti. Nella descrizione della sua morte, lo chiama "quella Grande Anima", senza implicazioni religiose, ma come iterato omaggio alla sua "incorporeità". Infatti, per lettera riferisce al padre di Giacomo che suo figlio se n'è dipartito con tutti i conforti religiosi, ma pubblicamente dichiara, a favore dei pochi, ma valenti intellettuali che stimavano Giacomo come ateo, che tale era rimasto fino all'ultimo passo.
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Probabilmente le donne che amò lo considerarono, come dichiarò secondo la propria personale esperienza la contessa Teresa Carniani-Malvezzi, unicamente nella sua essenza di poeta, di spirito, e non come uomo; non contemplavano la possibilità che lui amasse come tutti gli altri. "Signor conte, voi fate per celia"; "Signor conte, forse non vi sentite bene," disse ella vedendo che lui le s'inginocchiava innanzi, dichiarandole il proprio amore. Pensando a quel momento dico, parafrasando il Cardarelli:
"Inconsumata passò
tanta gioia".
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rideretremando · 1 year ago
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Dalla bolla FB di Ivano Porpora
"Mi piacerebbe avere una piccola sezione dei 20, 25 libri più rappresentativi dei migliori autori in Italia; e credo che interessi anche i miei allievi, e chi mi segue.
Qui sotto la lista dei libri. Parte l'elezione de L'ALTRO LIVELLO. Potete votarne solo dieci. Se ne votate undici, cancello il vostro commento, perché state portando rumore. Il libro può anche non essere quello: ripeto, per me Nove ha raggiunto l'apice con La vita oscena.
Aldo Nove - Milano non è Milano, 2010
Alessandra Carnaroli - La furia, 2023
Alessandra Sarchi - L’amore normale, 2014
Alessandro Baricco - Mr Gwyn, 2011
Alessandro Piperno - Con le peggiori intenzioni, 2005
Alessio Forgione - Napoli mon amour, 2018
Alessio Mosca - Chiromantica Medica, 2022
Alfredo Palomba, Quando le belve arriveranno, 2022
Andrea Bajani - Un bene al mondo, 2016
Andrea Canobbio -
Andrea Donaera - Io sono la bestia, 2019
Andrea Pomella - L'uomo che trema, 2018
Andrea Tarabbia - La calligrafia come arte delle guerra, 2010
Andrej Longo - L'altra madre, 2016
Antonella Cilento, Lisario o il piacere infinito delle donne, 2014
Antonella Lattanzi - Questo giorno che incombe, 2021
Antonio Manzini - 7/72007, 2016
Antonio Moresco - La lucina, 2013
Aurelio Picca - Il più grande criminale di Roma è stato amico mio, 2020
Benedetta Palmieri - Emersione, 2021
Carola Susani - Eravamo bambini abbastanza, 2012
Claudia Durastanti - La straniera, 2019
Claudia Petrucci - L'esercizio, 2020
Claudio Morandini - Neve, cane, piede, 2015
Claudio Piersanti - Quel maledetto Vronskij, 2021
Daniela Ranieri - Stradario Aggiornato di tutti i miei baci, 2021
Daniele Del Giudice - Orizzonte mobile, 2009
Daniele Mencarelli - Tutto chiede salvezza, 2022
Daniele Petruccioli - La casa delle madri, 2020
Dario Voltolini - Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia, 2006
Davide Orecchio - Storia aperta, 2021
Demetrio Paolin - Conforme alla gloria, 2016
Domenico Starnone - Vita mortale e immortale della bambina di Milano, 2021
Donatella Di Pietrantonio - L’arminuta, 2017
Edgardo Franzosini - Questa vita tuttavia mi pesa molto, 2015
Edoardo Albinati - La scuola cattolica, 2016
Edoardo Zambelli - Storia di due donne e di uno specchio, 2018
Elena Ferrante -
Emanuela Canepa - Insegnami la tempesta, 2020
Emanuela Cocco - Tu che eri ogni ragazza, 2018
Emanuele Tonon - La luce prima, 2011
Emanuele Trevi - Due vite, 2020
Emidio Clementi - L’amante imperfetto, 2017
Emiliano Ereddia - Le mosche, 2021
Eraldo Baldini - L’uomo nero e la bicicletta blu, 2011
Ernesto Aloia - I compagni del fuoco, 2007
Ezio Sinigaglia - Eclissi, 2016
Fabio Bacà - Nova, 2021
Fabio Bartolomei - We are family, 2013
Fabio Geda - Nel mare ci sono i coccodrilli, 2010
Fabio Genovesi - Esche vive, 2011
Fabio Stassi - L'ultimo ballo di Charlot, 2012
Fabrizio Patriarca - Tokyo transit, 2016
Federico Platania - Il Dio che fa la mia vendetta, 2013
Filippo Nicosia - Come un animale, 2010
Filippo Tuena - Ultimo parallelo, 2007
Francesca Genti - Anche la sofferenza ha la sua data di scadenza, 2018
Francesca Manfredi - L’impero della polvere, 2019
Francesca Marzia Esposito - Corpi di ballo, 2019
Francesca Mattei - Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa, 2019
Francesco Dimitri - Pan, 2008
Francesco Maino - Cartongesso, 2014
Francesco Pacifico - Class, 2014
Francesco Pecoraro - La vita in tempo di pace, 2014
Francesco Targhetta - Perciò veniamo bene nelle fotografie, 2012
Franco Stelzer - Il nostro primo solenne stranissimo Natale senza di lei, 2003
Fulvio Abbate - Roma vista controvento, 2015
Giacomo Sartori - Anatomia della battaglia, 2005
Gian Marco Griffi - Ferrovie del Messico, 2022
Gianluca Morozzi - Blackout, 2004
Gilda Policastro - La parte di Malvasia, 2020
Giordano Meacci - Il cinghiale che uccise Liberty Valance, 2016
Giordano Tedoldi - Tabù, 2017
Giorgia Tribuiani - Blu, 2018
Giorgio Falco - La gemella H, 2014
Giorgio Fontana - Il mago di Riga, 2022
Giorgio Vasta - Il tempo materiale, 2008
Giovanni Dozzini - Qui dovevo stare, 2021
Giulio Mozzi - Le ripetizioni, 2021
Giuseppe Genna - Dies irae, 2006
Greta Pavan - Quasi niente sbagliato, 2023
Helena Janeczek - La ragazza con la Leica, 2017
Ilaria Palomba - Vuoto, 2022
Laura Pariani -La valle delle donne lupo, 2011
Laura Pugno - Sirene, 2007
Letizia Muratori - Casa madre, 2008
Licia Giaquinto - La briganta e lo straniero, 2014
Lorenza Pieri - Il giardino dei mostri, 2019
Lorenzo Mercatanti - Il babbo avrebbe voluto dire ti amo ma lo zio ne faceva anche a meno, 2014
Luca Ricci - Gli autunnali, 2018
Luigi Romolo Carrino - Non è di maggio, 2021
Maddalena Fingerle - Lingua Madre, 2021
Marcello Fois - Nel tempo di mezzo, 2012
Marco Balzano - Resto qui, 2015
Marco Drago - Innamorato, 2023
Marco Mancassola - Last love parade, 2005
Marco Missiroli - Atti osceni in luogo privato, 2015
Marco Peano - L'invenzione della madre, 2015
María Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata, 2023
Maria Rosa Cutrufelli - Il giudice delle donne, 2016
Marino Magliani - Peninsulario, 2022
Mario Desiati - Spatriati, 2022
Marta Cai - Enti di ragione, 2019
Massimiliano Santarossa - Pane e Ferro, 2019
Matteo Cavezzali - Nero d'inferno, 2018
Matteo Galiazzo - Cargo, ne 2013
Matteo Melchiorre -Requiem per un albero, 2004
Mauro Covacich - La sposa, 2016
Michele Mari - Leggenda privata, 2017
Michele Orti Manara - Il vizio di smettere, 2018
Michele Vaccari - Un marito, 2018
Niccolò Ammaniti - Io non ho paura, 2001
Nicola Lagioia - La città dei vivi, 2020
Orso Tosco - Aspettando i naufraghi, 2018
Paola Barbato - Zoo, 2019
Paolo Cognetti - Sofia si veste sempre di nero, 2012
Paolo Colagrande - Salvarsi a vanvera, 2022
Paolo Giordano -
Paolo Nori - Vi avverto che vivo per l’ultima volta, 2023
Paolo Zanotti - Bambini bonsai, 2010
Paolo Zardi - Il giorno che diventammo umani, 2013
Piera Ventre - Gli spettri della sera, 2023
Piersandro Pallavicini - Atomico Dandy, 2005
Raul Montanari - Il buio divora la strada, 2002
Remo Rapino - Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, 2019
Romolo Bugaro - Non c'è stata nessuna battaglia, 2019
Rosa Matteucci - Costellazione familiare, 2016
Rosella Postorino - Le assaggiatrici, 2018
Rossana Campo - Dove troverete un altro padre come il mio, 2015
Sacha Naspini - I cariolanti, 2020
Sandro Campani - I passi nel bosco, 2020
Sandro Veronesi - Caos Calmo, 2005
Sara Gamberini - Maestoso è l’abbandono, 2018
Sebastiano Vassalli - Le due chiese, 2010
Sergio Claudio Perroni - Entro a volte nel tuo sonno, 2018
Silvia Ballestra - La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, 2022
Silvia Bottani - Il giorno mangia la notte, 2020
Simona Baldanzi - Figlia di una vestaglia blu, 2006
Simona Baldelli - Vicolo dell'Immaginario, 2018
Simona Vinci - La prima verità, 2016
Tiziano Scarpa - Cose fondamentali, 2010
Tommaso Pincio - Panorama, 2015
Tullio Avoledo -
Ugo Cornia - Quasi amore, 2001
Valentina Durante - Enne, 2020
Valentina Maini - La mischia, 2020
Valeria Corciolani - La regina dei colori, 2023
Valeria Parrella - Lo spazio bianco, 2008
Valerio Evangelisti - Noi saremo tutto, 2004
Vanni Santoni - Gli interessi in comune, 2008
Veronica Galletta - Nina sull’argine, 2021
Veronica Tomassini - L’altro addio, 2017
Vincenzo Pardini - Il valico dei briganti, 2023
Viola Di Grado - Fame blu, 2022
Vitaliano Trevisan - Works, 2016
Walter Pozzi - Carte scoperte, 2015
Walter Siti - Troppi paradisi, 2006
Wu Ming - 54, 2002"
Poi è partita una lotta nel fango di scrittori che gridano e si tirano i capelli e dicono meglio quello meglio quell' altro e poi io, ci devo essere io. Ed i miei amici x e y..."
E lui alla fine ha tolto il post.
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veneres-world · 2 years ago
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Il mondo ride sempre di quelle
cose che, se non ridesse,
sarebbe costretto ad ammirare;
e biasima sempre, come
la volpe, quelle che invidia
(Giacomo Leopardi, da una lettera ad Antonio Ranieri)
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siciliatv · 4 months ago
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Ritorna la Disney Dream a Catania: 3457 passeggeri pronti a esplorare la Sicilia
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La nave da crociera Disney Dream ha fatto ritorno al porto di Catania, portando con sé 3457 passeggeri desiderosi di scoprire le meraviglie della Sicilia. Tra le destinazioni previste per i turisti sono state proposte l'Etna, Taormina, le Gole dell'Alcantara e Siracusa, offrendo loro un'esperienza completa delle bellezze naturali e storiche dell'isola. Inoltre, molti visitatori hanno optato per partecipare a lezioni speciali sulla preparazione degli arancini presso la villa del Gelso. L'arrivo della nave è stato accolto con entusiasmo dal presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina, insieme al sindaco di Catania Enrico Trantino e al contrammiraglio Antonio Ranieri. Questi hanno dato il benvenuto all'equipaggio e hanno consegnato alcuni crest al comandante Ivo Brnabic. Una visita alla Disney Dream ha permesso loro di ammirare l'imbarcazione, famosa per la sua dedizione al mondo dei cartoni animati. Tra gli ospiti presenti c'erano anche il commissario della Polizia di Frontiera Santi Zuccarello, la general manager del Catania Cruise Terminal Raffaella Del Prete e Valentina Mammana, direttore artistico dell’Infiorata di Noto. Quest'ultima ha collaborato con l'associazione Cultuartenoto per realizzare l'opera "Welcome to Catania", un disegno di benvenuto che rappresenta 70 mq di sale con la scritta di benvenuto, i loghi Adsp e Disney, e i principali simboli catanesi come l'Etna, il Duomo e Castell’Ursino, reinterpretati con un tocco disneyano, inclusa l'iconica figura di Dumbo al posto dell'elefante etneo. Durante la visita, è comparso anche il famoso personaggio "Topolino". La Disney Dream, gemella della Disney Fantasy, ha iniziato il viaggio da La Valletta e prosegue verso Palma de Maiorca dopo la sua sosta a Catania. Equipaggiata con due teatri, tre piscine, un mini-golf e diverse altre attrazioni sportive e ludiche, la nave offre ai suoi passeggeri un'esperienza indimenticabile nel cuore del Mediterraneo. Read the full article
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