#Angelo Mosso
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I see what you did there…a (very) brief history of imaging the brain: blood, BOLD and fMRI
A little more #neuro #science #history This time: functional magnetic resonance imaging #fMRI #BOLD #scicomm #writing #blogging #neuroscience #brain
For many patients we can discover – or discount – physical causes of neurological problems ‘in real time’ with a range of imaging and other measurement techniques. Neuroimaging techniques are mainly children of the 20th century, and their development is ongoing in the 21st, but their roots stretch back through the 19th century. For example, photography and its ability to reproduce an enduring…
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#Angelo Mosso#CT#EEG#electrophysiology#epilepsy#fMRI#heamodynamics#Keith Thulborn#MEG#MRI#neuroimaging#neurology#neuroskeptic#neurovascular coupling#PET#Peter Bandettini#Seiji Ogawa#xkcd#Your Brain through...History
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Vittore Frattini tra linea e luce
a cura di Domenico de Chirico
testi del curatore, di Anna Bernardini e di Alessandra Klimciuk
Grafiche Quirici srl, Barasso 2023, 76 pagine, 2,5X24,5, ISBN 9788894407389
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
Un viaggio “Tra linea e luce” per rendere omaggio al pittore Vittore Frattini. È questo il titolo scelto per l’esposizione personale dedicata all’artista nato nel 1937 a Varese, la città dove vive e lavora, in programma da venerdì 22 dicembre, fino a domenica 7 gennaio 2024 alla Fondazione Stelline di corso Magenta 61.
Tra linea e luce, a cura di Domenico de Chirico, presenta circa quaranta opere, una selezione significativa della produzione recente di Frattini e consentono di comprendere il suo percorso incominciato alla fine degli anni ‘50 sotto la guida del padre, lo scultore Angelo Frattini.
Nella sua lunghissima produzione artistica Frattini ha sperimentato diversi linguaggi e si è espresso utilizzando materiali eterogenei, pur mantenendo una lunghissima fedeltà a pochi elementi essenziali, e, soprattutto, alla vita di questo segno mosso e dinamico che, prendendo spunto dal “gesto” informale, viene purificato fino a realizzarsi come elemento generativo di forma e di spazio, indipendentemente dai materiali scelti.
07/03/24
#Vittore Frattini#art exhibition catalogue#Fondazione Stelline Milano 2023#Domenico de Chirico#art books#fashionbooksmilano
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Storia della notte
Verdi sono gli alberi negli occhi suoi non esiste che primavera dischiusa nel suo viso, accanto a lei, ninfa dei boschi, pare ci sia un angelo, caduto dal cielo. Grigio come la pioggia di ghiaccio il suo sguardo, cascate d’oro contornano la pelle diafana bianca come latte, rosee le gote e labbra dischiuse in un sorriso. poco più avanti aspettano grandi occhi marroni come le nocciole al sole, hanno ciglia lunghe da cerbiatto e capelli lisci, cascate cascane, che le donano al viso. Accanto a lei c’è la sorella che le somiglia ma è diversa, i colori sono medesimi ma i lineamenti differiscono, pur rimanendo simili e dolci.
Il treno corre, corre e corre poi si ferma a riprendere fiato. Con il vento che gli soffia accanto ricordandogli il tempo che fu. Così, sbirciando tra ricordi, inizia a raccontare una storia che come ogni fiaba, inizia con un c’era una volta. Quattro principesse sono le protagoniste di questo racconto, Primavera, Angelo e le Sorelle che chiameremo Autunno e Estate, come le stagioni del passato.
Questa lacrima di speranza inizia con Estate che come ogni giorno chiedeva alla sorella di ballare e ballarono in riva al mare, sussurrando risate. “Sorella, ma tu sai che fine fanno le stelle?” Chiese Autunno curiosa, celando dell’amaro nella sua voce solitamente leggiadra. Estate guardò il cielo azzurro, prese le mani della sorella e l’abbracciò. Così Autunno rimase stupita, cosa avesse mosso quel gesto nella sorella rimaneva un mistero, come quando soffia il freddo dell’Inverno. Ricambiò l’abbraccio. Angelo, che passava di lì, sorrise alle fanciulle e le chiamò per nome, poi le prese con le mani pallide e le condusse verso la luna. Là dove Primavera aspettava. Ballando sotto quelle stelle che fine non avevano fecero un giuramento solenne. “rimarrò con le mie sorelle” però qualcosa si spezzò nei cuori, e tre sorelle furono costrette ad andare sulla terra e a rincorrersi l’un l’altra. Così si formarono tre stagioni, Angelo che rimase bloccata sulla luna, pianse così tanto che le sue lacrime si fecero pesanti. Cadde il primo fiocco di neve, e quello fu l’inizio dell’inverno. Dove la tristezza regna e tutto è spoglio, c’è un angelo che piange le sue sorelle, credendole morte. Poi una notte buia, di quelle che tolgono il fiato, arrivò una ragazza dagli occhi scuri, lo sguardo acceso ma cupo. I capelli corvini e la carnagione come neve, tagliente il suo viso e bello come pochi. Disse all’angelo di seguirla, e lei affascinata da quello sguardo affilato la seguì senza fiatare. Camminarono tra galassie di stelle per anni, forse secoli, senza dirsi una parola. Era un’intesa di sguardi la loro. Una conversazione silenziosa tra animi di fuoco. Giunsero in una terra lontana, che forse era solamente quella terra che vedeva Angelo dalla luna. Giunsero stanche e prive di forze. Ma quando arrivarono Angelo lo sentì, Estate, Autunno e Primavera erano lì. La ragazza che ancora non si era presentata disse semplicemente che la notte è una donna di cui ci siamo dimenticati il nome, così dicendo si presentò. Fu così che le 4 sorelle divennero 5 e la notte divenne ciò che le stelle cantavano, componendo la stessa. La neve continuò a cadere, fiocchi di gioia che cadevano per portare calore nel periodo più freddo dell’anno. Forse, se cercate bene tra queste parole troverete una sesta sorella, che tra l’inchiostro si nasconde, che tra le ombre muore.
l.l.d.s.
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Lombroso - Bellafine
Sarà disponibile su tutte le piattaforme dal 10 maggio “BELLAFINE” (Dischi Soviet Studio/ AudioGlobe The Orchard) il nuovo atteso album di inediti dei LOMBROSO.Il disco verrà presentato con un release party il 15 maggio al Mosso di Milano (Via Angelo Mosso 3, h 21.00).Come racconta il duo: “BELLAFINE è un disco che raccoglie 8 nuove canzoni registrate in momenti differenti, alcune rimaste nel…
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Corruzione in Liguria: serie di arresti tra cui quello del Presidente Toti
Una serie di arresti ha scosso la politica ligure e nazionale. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è stato arrestato con l'accusa di corruzione nell’ambito di un’inchiesta della procura di Genova condotta dalla Guardia di finanza. Quali sono i reati commessi da Toti secondo la Procura? Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il suo capo di Gabinetto Matteo Cozzani, sono accusati dalla Dda di Genova di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, di un finanziamento illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunale del giugno 2022 a fronte dell’impegno di sbloccare due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona. Nell’ambito dell’inchiesta della procura di Genova condotta dalla Gdf al presidente della Regione Liguria Toti la procura di Genova contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro, erogati tra dicembre 2021 e marzo 2023, per ‘trovare una soluzione’ per la trasformazione della spiaggia libera di Punta Dell’Olmo da “libera” a “privata”, agevolare l’ter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo di interesse di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli e pendente presso gli uffici regionali, velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova srl (controllata al 55% dalla Spinelli srl) pendente al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e approvata nel dicembre 2021. Toti si sarebbe inoltre mosso per assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile Itar e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta nel giugno e dicembre 2022, per assegnare a Spinelli un’area demaniale in uso al concessionario Società Autostrade (Aspi). Fra le accuse, inoltre, anche quella di voler agevolare l’imprenditore nella pratica del ‘tombamento’ di Calata Concenter, approvata dal Comitato di Gestione nel luglio 2022. Corruzione in Liguria, chi è stato arrestato? Arresti domiciliari anche per Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, accusato di ‘corruzione elettorale’ aggravata dall’agevolazione mafiosa, in particolare al clan Cammarata del Mandamento di Riesi. Stessa accusa per Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, per i quali è disposto l’obbligo di dimora nel Comune di Boltiere, e per Venanzio Maurici, per i quali il gip ha disposto l’obbligo di firma. Misure anche nei confronti di Paolo Emilio Signorini, già presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, in carcere con l’accusa di corruzione. Ai domiciliari anche Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed ex presidente del Livorno Calcio, accusato di corruzione nei confronti di Signorini e del presidente Toti. Le misure interdittive Per Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, anche lui accusato di corruzione nei confronti del governatore della Liguria, il gip ha disposto la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale. Misure interdittive anche per gli imprenditori Mauro Vianello, del Porto di Genova, accusato di corruzione nei confronti di Signorini e per Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, accusato di corruzione nei confronti del presidente della Regione Liguria. Nei confronti di Signorini e di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli il gip ha inoltre disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per un importo complessivo di oltre 570 mila euro, ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati. L'intervento della Commissione parlamentare Antimafia La Commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, ha chiesto gli atti dell’inchiesta di Genova. Una prassi ormai comune visto che nelle ultime settimane la Commissione si è mossa nello stesso modo anche per altre inchieste su presunta corruzione o presunto voto di scambio. Foto di copertina concessa da Adnkronos Read the full article
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Grandi concerti di fine rassegna del Lazzaretto Estate
Dopo un mese dall’inizio della rassegna del Lazzaretto Estate, si conclude la manifestazione con gli ultimi imperdibili eventi in programma. Inizieranno con la grande musica dal vivo di Pat Metheny, le risate con Katia Follesa & Angelo Pisani e I Soliti Idioti, ancora sul palco la musica di Francesca Michielin e Jethro Tull fino ad arrivare alla serata conclusiva del Closing Party per festeggiare insieme la fine del Lazzaretto Estate 2023. L’ultima parte della programmazione inizia mercoledì 19 luglio con Pat Metheny, una leggenda vivente della chitarra. Per il suo trio “Side Eye”, è affiancato da due giovani musicisti di comprovato talento con i quali sta scrivendo un nuovo capitolo della sua brillante carriera. Da non dimenticare i recuperi delle date rinviate per maltempo, I Soliti Idioti andranno in scena sabato 22 luglio con i loro personaggi iconici e sfacciati, che rappresentano in maniera grottesca la vita quotidiana dell’italiano medio. Dopo il tour teatrale “I soliti Idioti - Il ritorno”, il duo torna nuovamente sul palco con “Fiodena Summer Tour”. Il 24 luglio sarà la volta di Katia Follesa & Angelo Pisani con il nuovo spettacolo in cui parleranno della vita di coppia. Racconteranno un’altra porzione della loro quotidianità, sempre all’insegna di uno scontro divertente, senza dimenticarsi di coinvolgere il pubblico che, anche questa volta, sarà chiamato a dire la sua. A seguire, venerdì 28 luglio si esibirà in concerto Francesca Michielin, una delle artiste più complete ed interessanti del panorama musicale attuale, che il 24 febbraio 2023 ha pubblicato il nuovo progetto discografico “Cani Sciolti” accompagnato dal singolo “Quello che ancora non c’è”. Si prosegue poi sabato 29 luglio, con i Jethro Tull, la leggendaria band britannica guidata da Ian Anderson che portarà dal vivo, oltre ai brani più significativi della loro discografia, anche quelli contenuti nel nuovo album in uscita il 21 aprile per InsideOutMusic/Sony, “RökFlöte”, il 23esimo della loro carriera. La serata del Closing Party del 30 luglio sarà l’occasione perfetta per salutarsi prima della chiusura del Lazzaretto Estate 2023: una grande nottata all’insegna della musica elettronica con dj set che inizierà alle 18.00 e proseguirà fino alle 24.00. I tre artisti principali che si esibiranno durante la serata, sono dj dal respiro internazionale, che offriranno una proposta musicale adatta a tutti i gusti. Cioz, produttore e dj di Bergamo classe '92, che ora vive a Berlino. Spinto e ispirato dall'idea di condividere conoscenza e ispirazione, crede che gli artisti debbano unirsi, collaborare, sviluppare idee e creare. È sempre stato mosso da un forte desiderio di reinventare. Autodidatta, la sua musica ha un suono positivo, elegante e organico: vivo. Coco, autrice, produttrice, dj e cantante, offre performances live tra mix e vocals. Sta sviluppando una serie di titoli House/Afro House originali co-prodotti con vari artisti e, ad oggi, ha decine di collaborazioni firmate su etichette prestigiose come Madorasindahouse, Deeproots Records, Somatic, Stéréo Production. Nel dicembre 2021 il suo titolo "Stuck In My Head" prodotto da Dorian Craft viene selezionato da Black Coffee nel suo mixtape "For my dear friend V". Mike Dem, definito da LaStampa come "La nuova promessa italiana del dj/producer", suona tutte le tendenze della musica house ed elettronica. Con una prestigiosa apparizione al festival numero uno al mondo 'Tomorrowland' nel 2017 e 2018, Mike conferma la sua ascesa nell'industria musicale, condividendo i palchi di molte scene in tutto il mondo con alcuni dei nomi più acclamati della musica, tra cui: Martin Garrix, David Guetta, Clean Bandit e molti altri. Mike è anche co-fondatore delle etichette house sudafricane "Individual Music" e "My Other Side Of the Moon". L’opening della serata invece sarà a cura di: Miguest, giovane dj milanese, conosciuto nella scena cittadina per il suo groove e i suoi ritmi etnici; Utopia showcase, progetto nato nel 2016 a Bergamo dall’idea di creare situazioni di intrattenimento musicale in contesti urbani e cittadini che esulino dalla classica “serata nel club”; Pretty Rich dj e produttore nato a Bergamo è resident del format Off Line, che si propone di diffondere un nuovo concetto di intrattenimento musicale nella città; Anaphora, progetto che nasce da due amici, Riccardo Moschen e Ugo Carrara, che hanno scoperto e coltivato la passione per la musica anche come strumento di creazione. Inoltre, il collettivo d’arte MOSTRAMI MARKETS porterà piccole sculture, dipinti, fotografie, stampe uniche, illustrazioni, artigianato artistico destinate alla vendita al pubblico. Info e Contatti www.comune.bergamo.it www.lazzarettobergamo.it IG @lazzaretto_bergamo_estate FB Lazzaretto Bergamo Estate Biglietti Il Closing Party sarà a ingresso gratuito. Tutte le informazioni relative alla biglietteria, orari e funzionamenti sono consultabili su www.lazzarettobergamo.it. Apertura porte ore 19:00 - Spettacoli ore 21:30 Area food and beverage disponibile dall’apertura cancelli. Read the full article
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Milano: a grande richiesta torna Tournée da Bar – Spring 2023
Milano: a grande richiesta torna Tournée da Bar – Spring 2023. Tra le novità di questo Tour Milano Primavera 2023, prima fra tutte la scelta dei locali: i grandi protagonisti dei drammi shakespeariani che appariranno come per magia all’interno di bar e luoghi della quotidianità viaggeranno tra bar storici e ormai fidelizzati e nuove location. In tal senso è da sottolineare il coinvolgimento di emergenti hub culturali e sociali come Redo di Merezzate Food Hub e Mosso Milano, luoghi per lo sviluppo di nuove relazioni di partecipazione culturale nelle periferie della città. TDB con il suo progetto si inserisce a pieno all’interno della rete degli spazi ibridi. Una mappa che ha l’obiettivo di mettere in rete le realtà che rigenerano i diversi quartieri della città coniugando il commercio con l’innovazione sociale, azioni culturali e nuove forme socialità e aggregazione. Anche in questa nuova Tournée si è cercato di privilegiare i quartieri e le zone non centrali della città, a dimostrare la volontà di TDB di rivolgersi a un pubblico sempre nuovo e di portare questa operazione di giocosa divulgazione culturale nei luoghi periferici. Altra importante novità riguarda la proposta artistica: per la primissima volta lo spettacolo AMLETO viene proposto all’interno dei luoghi della quotidianità in una versione totalmente rinnovata e resa accessibile anche al non pubblico. Inoltre si è deciso di ampliare i nuclei artistici inserendo un nuovo cast di giovani composto dagli attori Elisabetta Raimondi e Stefano Iagulli e dal musicista Luigi Napolitano; una scelta artistica che conferma la volontà di TDB di ampliare sempre più i propri orizzonti e di espandere i propri nuclei artistici formando giovani attori e musicisti nell’ottica di una sempre maggiore scalabilità e replicabilità del progetto. AMLETO (in scena dal 9 al 14 maggio) Con Davide Lorenzo Palla Musiche e accompagnamento dal vivo Tiziano Cannas Aghedu Regia Riccardo Mallus Produzione TDB s.r.l. Impresa Sociale Un viaggio indietro nel tempo per indagare gli intrighi che si celano dietro ad uno dei più grandi classici teatrali di tutti i tempi. Riscoprire Amleto e i suoi dubbi esistenziali per domandarsi quali conseguenze si nascondano - oggi come ieri - dietro alla “non azione” e quanto essa possa paradossalmente finire per essere la più pericolosa delle azioni. Un capocomico e un musicista accompagnano il pubblico dentro la tragica ma avventurosa storia del principe di Danimarca, una storia fatta di dubbi, morte, tradimenti, amore, vendetta, fantasmi, follia, sogni, utopie e soprattutto di tanto teatro. Lo spettacolo è narrato, recitato e in parte improvvisato; il pubblico è attivo e partecipe all'interno di una messa in scena dinamica che porta l'immaginazione dello spettatore a visualizzare frammenti di testo, pezzi di storia e immagini concrete che compongono il puzzle mentale di un uomo in conflitto con se stesso e con il mondo che lo circonda. Le musiche, originali e composte dal polistrumentista Tiziano Cannas Aghedu, fungono da vero e proprio elemento narrativo accompagnando lo spettatore all’interno della vicenda e sottolineando i momenti salienti in un crescendo carico di pathos, incertezza e tensione. Le note musicali, come un costume cucito su misura, amplificano il viaggio del pubblico all’interno del regno dell’immaginazione, portando lo spettatore ad immergersi totalmente nel “marcio mondo di Danimarca”. - Mar 09/05 - h.21.30 @ Cascina Nascosta / Viale Emilio Alemagna 14 / preno: WhApp. 3406755196 - Mer 10/05 - h.21 @ Oh.la.la / Via Bessarione 46 / preno: tel. 0249794188 - Gio 11/05 - h.21 @ mosso / Via Angelo Mosso 3/ ingresso libero fino ad esaurimento posti - Ven 12/05 – h.21 @ Bar Doria / via Plinio 50 / preno: 02 29400871 - Sab 13/05 - h.21 @ Redo Merezzate Food Hub / via Euguenio Colorni 3 / preno: 0221079165 - Dom 14/05 - h.21 @ U/N locale palco cucina / Piazza Napoli 30/2 / preno: WhApp. 3534507193 MACBETH (in scena a Milano dal 16 al 21 maggio) con Davide Lorenzo Palla e Irene Timpanaro Musiche e accompagnamento dal vivo Tiziano Cannas Aghedu scenografie Michele Ciardulli costumi Anna Coluccia regia Riccardo Mallus una produzione TDB Impresa Sociale In questo dramma, chiamato dai teatranti “la tragedia scozzese” a causa delle superstizioni che lo accompagnano, viene evocato un mondo magico al confine tra il fantasy, l’horror e la black comedy. La storia ruota attorno alla follia e la solitudine di un uomo che riceve una premonizione che ha tutto il suono dell’anatema ed al suo turpe viaggio verso il raggiungimento del trono, e si conclude con la sua solitaria lotta contro la maledizione della magia che sembrava illuminarlo ed invece lo ha accecato. Uno spettacolo che alterna momenti comici, lirici e drammatici in cui il pubblico è coinvolto direttamente e accompagnato dagli attori all’interno dei segreti che si nascondono tra le righe di questo grande classico shakespeariano. Le vicende narrate, agite e raccontate da due moderni menestrelli, portano lo spettatore a riflettere su quanto la brama di potere possa portare alla follia, e su come anche la più alta carica possa rappresentare una condizione di nefasta sciagura se per raggiungerla ci si sporca le mani di sangue. La musica accompagna lo spettacolo e funge da vero e proprio elemento drammaturgico e di racconto, spaziando tra le sonorità dei film horror, tappeti sonori da incubo e strambe ninne nanne notturne che tolgono il sonno. - Mar 16/05 - h.21.30 @ Cascina Nascosta / Viale Emilio Alemagna 14 / preno: WhApp. 3406755196 - Mer 17/05 - h.21 @ Oh.la.la / Via Bessarione 46 / preno: tel. 0249794188 (dalle 16 in poi) - Gio 18/05 – h.20.30 @ Spirit de Milan / Via Bovisasca 57/59 / preno: tel. 3667215569 - Ven 19/05 - h.21 @ mosso / Via Angelo Mosso 3/ ingresso libero fino ad esaurimento posti - Sab 20/05 - h.21 @ Redo Merezzate Food Hub / via Euguenio Colorni 3 / preno: 0221079165 - Dom 21/05 - h.21 @ U/N locale palco cucina / Piazza Napoli 30/2 / preno: WhApp. 3534507193 ROMEO&GIULIETTA (in scena a Milano dal 23 al 28 maggio) con Elisabetta Raimondi e Stefano Iagulli accompagnamento musicale dal vivo Luigi Napolitano consulenza scene Fabrizio Palla costumi Margherita Baldoni una produzione TDB Impresa Sociale Uno spettacolo in puro stile Shakespeariano: un percorso in cui si accompagna il pubblico a riscoprire la storia di Romeo e Giulietta tra narrazione, azione, coinvolgimento diretto degli spettatori e brani originali. Uno spettacolo-concerto, con in scena due attori e un musicista, che ricrea all’interno di bar e circoli l’atmosfera popolare tipica del teatro ai tempi di Shakespeare, un’atmosfera che permette di riscoprire la forza e l'efficacia del testo per come lo aveva pensato il Bardo. Uno spettacolo che riesce a rapire anche le platee caotiche dei bar ed è capace di catapultarle all’interno della storia dei due amanti veronesi, di commuoverle e divertirle in un crescendo mozzafiato. - Mar 23/05 - h.21.30 @ Cascina Nascosta / Viale Emilio Alemagna 14 / preno: WhApp. 3406755196 - Mer 24/05 - h.21 @ Oh.la.la / Via Bessarione 46 / preno: tel. 0249794188 (dalle 16 in poi) - Gio 25/05 - h.21 @ mosso / Via Angelo Mosso 3/ ingresso libero fino ad esaurimento posti - Ven 26/05 – h.21 @ Arci Pessina / Via S. Bernardo, 17 – Chiavaralle / preno: 393343786673 - [email protected] / ingresso con tessera arci - Sab 27/05 - h.21 @ Redo Merezzate Food Hub / via Euguenio Colorni 3 / preno: 0221079165 - Dom 28/05 - h.21 @ U/N locale palco cucina / Piazza Napoli 30/2 / preno: WhApp. 3534507193... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sul finire dell'Ottocento, con assoluto rigore scientifico, Angelo Mosso cercava se esistesse e dove fosse il punto in cui s'incontrano il corpo e l'anima.
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UNA CANZONE
Un mood, una visione, un modo d'essere.
Pubblico una canzone sconosciuta ai più: " Fulmini ".
Due versioni, l'originale e una discreta cover .
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Fulmini
IL FU VENERUS
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youtube
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youtube
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TESTO:
Cos'è questa paura?
Angoscia che mi stringe stretta
Non voglio più restare qui
Non sento più di esistere
Mi manca l'aria, manca l'aria
Manca un'arma ad affrontare nuovi mostri
Tu vedi morti e
vedo cose che non esistono
Sento rumori più forti
Di quello che dicono quelli
che ho attorno
Sento l'estate finire
Nel mezzo di un bacio,
una notte di agosto
Cedo il mio posto, sento
sentimi il polso
Forse non durerò troppo
Forse non posso, forse
"sto mare è un po' mosso"
Forse il mio cuoresta a posto
Passano squali
fuori dalla mia finestra
Mi sento come avessi fretta
Vedo, corro in linea retta
Come se la vita fosse
un po' più stretta
Come se la vita
non fosse una merda
Come se i peccati fossero una scelta
Mi butto per strada,
mi tuffo di testa
Ma tu mi hai preso
a fulmini negli occhi
E non è colpa mia
se ti sento mia
Mi hai preso
a fulmini negli occhi
E non è colpa mia
se ti sento mia
Mi hai preso a...
Uh huh
Sì, sì, sì
Mmm, mmm, mmm mmm, mmm
Uh, ehi
Dimmi se ci sei
dimmi se ci sei, uh
Scappo da una city
come Il fu Venerus
Mi fingo morto
e poi risorgo
questo è tutto vero
Cambio umore
come cambia amore
chi si crede perso
Prende a pugni tutto l'universo
E quel che pensa
cambia verso senza dire niente
Con gli occhi rossi
inciampo tra la gente
Sai,forse, basta essere furbi
Sai, scrivo spesso del mio amore
e poi di tutti gli altri demoni
Mi sento più persone in una
e ognuna ha i suoi problemi
Non fidarti di nessuno, V
non vogliono il tuo bene
Sbranerebbero anche un morto
e sorridendo tipo iene
Tutte queste mezze fighe
che non ti hanno mai cagato
Son bastati pochi numeri e..
"ti hanno sempre amato"
E finché stavi tu da solo
in camera, valevi niente
Ti vedon su YouTube e tutto a un tratto tutte attente
E rimarrò sempre uno zero
valgo niente o cambio tutto
Di giorno ancora un angelo
di notte farabutto
Non saluto più nessuno
quando me ne voglio andare
Fra', scompaio tipo "puff",
tanto la storia è sempre uguale,
ehi...Metti un po' di ghiaccio
nella vodka liscia
Però dammi vodka buona
questa sembra piscia
Risparmiati il monologo,
fra', sei una biscia
Parli come Staffelli,
tutto fatto, striscia
Mi sento male come quando
vedo che arrivano gli sbirri
Ti senti male, mi fa cagare la tua merda, non capisci?
Che sono in gioco al due percento fra', poi non m'importa
Allora me ne fumo un paio,
arrivo fino a Marte
Dici che sai chi sono,
mettiti da parte
Venerus non è un nome
è il mio cognome d'arte
Ehi, yah
.
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Il primo incontro
Il viaggio in treno non era stato chissà quanto lungo ma sentivo comunque il bisogno di rinfrescarmi. Meno male che avevo preso il primo che partiva al mattino cosi avevo il tempo di registrarmi in hotel e darmi una sistemata prima di incontrare finalmente Sonia. A quel pensiero iniziai a sentire le farfalle nello stomaco, improvvisamente mi iniziò a mancare l'aria nonostante il sorriso da ebete che avevo stampato in faccia. Era la prima volta che ci vedevamo di persona. Abbiamo passato settimane intere a parlare al telefono e in videochiamata, mai abbastanza a lungo, mai abbastanza vicine. Speravo che averla vista al telefono bastasse per scemare almeno di un pochino l'ansia che mi stava salendo per il nostro incontro ma non c'era proprio nulla da fare.
Mi registrai in hotel e andai in bagno a fare una doccia veloce. Senza bagnare i capelli me la cavai in dieci minuti, misi il burro per il corpo allo zucchero filato sulla pelle che odorava di bagnoschiuma alla pesca, spruzzai poi l'acqua per il corpo profumata sulle braccia e sul collo. Sistemato il trucco andai ad aprire il borsone da viaggio a forma di bara che avevo buttato sul letto con noncuranza: era il momento di scegliere cosa mettermi. Indossai un completino in pizzo nero e dei calzini con i panda e mi bloccai di fronte alla scelta del resto. I jeans a campana e le globe nere erano una scelta ovvia ma ero davvero indecisa sul sopra. Era la fine di maggio in fin dei conti e faceva abbastanza caldo durante il giorno, mentre con l'arrivo della sera si alzava il vento e finivo sempre per avere freddo. Avrei potuto portarmi una felpa o una giacca dietro ma non avevo voglia di avere le mani occupate. "Bene, mancano ancora due ore e io sto già andando in panico. Non riesco nemmeno a decidere che maglietta mettermi perché voglio sembrare normale ma anche attraente e non pretenziosa e non voglio avere la pelle d'oca tutto il tempo. Accidenti. Perché mi sono portata cosi tanti cambi per cosi pochi giorni?" iniziai a pensare, seduta sulla moquette per terra. Chiusi gli occhi e respirai profondamente un paio di volte. Crop top e camicia a quadri oversize. Deciso. Sicuramente non potevo sembrare più gay di cosi. Rimisi gli anelli d'argento sulle dita, sistemai il posino in pelle sul polso sinistro e raddrizzai la collana al collo. Decisi di aggiungere le bretelle viola e una catenella ai pantaloni. Dal punto di vista estetico ero pronta cosi svuotai lo zainetto e controllai cosa mettere dentro. Portafoglio, caricatore portatile, occhiali, salviette umide, sigarette e accendino, cuffie e il pacchetto incartato che avevo tolto dal borsone. Riguardo all'ultima cosa sapevo bene che era solo una precauzione. Sapevo che ne avevamo già parlato prima ma non ero sicura di come sarebbe andata la giornata, e volevo avere questa sorpresina dietro in caso fosse andato tutto bene e avessi voluto metterla in imbarazzo prima di passare di nuovo in hotel.
Il telefono segnava mezzogiorno ed era ora di uscire. Per fortuna avevo prenotato un hotel vicino alla stazione cosi potevo muovermi abbastanza liberamente. Misi le cuffie, accesi spotify e uscì sulla strada illuminata dal sole. Iniziai a camminare con calma verso il nostro punto d'incontro, controllando di continuo di non aver iniziato a sudare perché sicuramente non volevo passare per un mostro umidiccio la prima volta che l'avrei abbracciata. L'ansia si stava rifacendo sentire e si alzava ad ogni passo. Nonostante la calma il respiro iniziò di nuovo a darmi qualche problema, mancavano solo cento metri e sarei arrivata nel punto in cui avrei potuto aspettarla su una panchina. Ero in anticipo, di poco ma ero in anticipo. Ero indecisa se tenere le cuffie o meno, non volevo stare seduta a fissare le persone che passavano alla ricerca di quel dolce viso con le fossette, non ho esattamente un'espressione gentile apparentemente.
Passarono solo un paio di minuti ma notai in lontananza qualcosa di familiare. Camminava a passo svelto, allegra, con i capelli mossi dal vento e con indosso la maglietta bianca aderente che le scopriva la pancia che avevo riconosciuto. Un piccolo angelo che si incamminava nella mia direzione. Mi alzai togliendo le cuffie, occhi fissi su di lei che curvò le labbra in un sorriso raggiante non appena si accorse che ero già li ad aspettarla. Sonia accelerò il passo e in pochi secondi fu davanti a me a gettarmi le braccia al collo per abbracciarmi. Niente imbarazzo o esitazione, solo sana allegria ed eccitazione di avermi finalmente li. Rimasi un attimo bloccata per la sua foga ma mi si scaldò il cuore nell'esatto momento in cui mi toccò e la strinsi forte a me affondando la faccia nei suoi capelli e respirando per la prima volta il suo profumo.
<<Sei qui. Sei finalmente qui, ancora non ci posso credere. Sei reale vero?>> chiese Sonia in modo retorico mentre si aggrappava a me. Non volevo più sciogliermi da quell'abbraccio. Era perfetto. La differenza di altezza non si sentiva nemmeno, già adoravo la sensazione delle sue braccia dietro al collo e il calore del suo respiro sulla mia spalla.
<<Sei sulla punta dei piedi piccola>> dissi appena me ne accorsi, con il sorriso sulle labbra. Sentì le sue braccia tornare al loro posto mentre il suo viso rimaneva nascosto ai miei occhi. Non riuscivo a capire cosa fosse successo finchè non mi presi un secondo. L'avevo chiamata piccola. Non avevamo scambiato ancora nemmeno 20 parole e io l'avevo già chiamata PICCOLA. Alzò gli occhi su di me in silenzio, ancora rossa in viso. Era bellissima. Sorrisi al pensiero e il suo rossore si fece ancora più acceso.
<<Sei davvero TROPPO carina quando sei in imbarazzo. Lo so che non te lo dovrei dire ma non posso non dirlo. Sei bellissima!>> dissi attirandola a me per abbracciarla e iniziando a ridere. Non durò molto. Sonia si liberò dall'abbraccio e mi diede un debole pugnetto sul braccio. Sorrisi e le appoggiai la mano sulla guancia. Non sapevo il perché di quel gesto. Non ci avevo pensato ne lo avevo pianificato, era completamente spontaneo e inaspettato pure per me. L'inaspettato non era finito perché dopo aver mosso la testa incontro alla mia mano, mi ritrovai di nuovo le sue braccia intorno al collo. Era sulla punta delle dita dei piedi, completamente appoggiata a me e intenta a raggiungere le mie labbra. In quel momento il tempo sembrò rallentare e accelerare allo stesso momento. I pensieri non potevano più considerarsi lucidi mentre baciavo quelle labbra morbide e sentivo il suo respiro caldo in bocca. Le cinsi i fianchi con un braccio sentendo il suo respiro bloccarsi per un attimo. Il bacio si fermò e ci guardammo negli occhi, immobili in quella posizione.
<<Quello si che è stata una sorpresa. E' colpa mia o ci stavi già pensando piccola?>> chiesi scandendo bene e intenzionalmente l'ultima parola. Continuavo a sorridere guardandola negli occhi, la mia mano libera trovò il suo mento e vidi una scintilla. Si mosse impercettibilmente verso di me cosi decisi che non potevo più tenere nessuna delle due sulle spine. La baciai io stavolta, mordendo piano il suo labbro inferiore ad un certo punto mentre le infilavo la mano tra i capelli per attirarla il più vicino possibile. Da parte di entrambe questo bacio non aveva nulla a che fare con il precedente. Non aveva nulla di cauto. Sentivo le mani di Sonia stringermi i capelli, il mondo al di fuori di questo istante aveva cessato di esistere. C'eravamo solo noi, le nostre labbra e le nostre lingue che si sfioravano in una danza perfettamente armoniosa, il suo respiro che accelerava sulla mia pelle. Sistemai entrambe le mie mani sui suoi fianchi caldi mentre il cervello cercava di comunicarmi qualcosa di razionale ma non riuscivo proprio a collegare. Dopo tutto il tempo a parlare la desideravo da morire e quel bacio dimostrava un desiderio analogo anche da parte di Sonia. Volevo infilare le mani sotto i lembi della sua maglietta, stringerle il sedere mentre aumentavo un pochino la foga del bacio. "Siamo in pubblico e ci stiamo letteralmente salutando. In teoria almeno" il pensiero finalmente divenne udibile. Allentai la presa sui suoi fianchi e rallentai il bacio fino a fermarlo, una mano ancora sul suo fianco mentre l'altra tracciava il contorno del suo viso per finire con il pollice pericolosamente vicino alle sue labbra ancora umide e leggermente dischiuse. Mi bloccai con gli occhi ancora fissi sulle sue labbra, volevo cosi tanto sentirne ancora il calore. Non era stato abbastanza.
<<Dovremmo almeno spostarci da qualche parte.. Anche se credo che adesso finiremo per fare quello era nei piani>> la mia voce era improvvisamente roca. Mi schiarì la gola mentre Sonia annuiva in silenzio. Ci incamminammo sul marciapiede, la sua mano stretta alla mia non appena gliel'avevo offerta.
Spizzicammo qualcosa per pranzo alle bancarelle sparse per il centro, chiacchierando e ridendo con il tempo che passava senza che ne fossimo realmente coscienti. A pomeriggio inoltrato avevamo vagato fino ad un giardino botanico e l'idea di visitarlo fece arrossire entrambe. Si era parlato tanto di situazioni in quel luogo ed entrambe le avevamo ben fisse in mente. La tensione tra di noi era ormai tangibile, non era imbarazzo ma la consapevolezza che avremmo voluto trovarci in una stanza privata in quel momento. Era forse quello il momento di svelare la sorpresa che avevo dietro? Era un regalo comunque quindi in caso non lo avrebbe aperto in questo momento. O mi avrebbe mandata a fanculo. Tanto valeva rischiare, era la mia piccola no?
<<Senti... Ho una cosa dietro, una specie di regalo per te ma non esattamente solo per te. E' una cosa di cui avevamo parlato e ti avevo detto che te l'avrei rivelata quando me la sentivo. Non l'ho fatto ma lo faccio ora perché ce l'ho dietro.>> farfugliai in modo confuso non guardando Sonia in faccia.
<<Dai fammi vedere, non può mica essere niente di male se me lo avevi accennato no?>> disse lei incoraggiandomi con un sorriso e tendendo la mano. Le posai la piccola scatola rettangolare in mano e lei rise alla vista della carta regalo color arcobaleno. Iniziò a scartare con cura e si bloccò aprendo un lembo della carta.
<<Sei seria? Lo hai preso davvero? Da quanto ci stai pensando? Anzi da quanto ce l'hai??>> era in panico. Le sue mani stringevano convulsamente al petto la scatolina del vibratore a distanza mentre guardava le sue gambe con la faccia tutta rossa.
<<Ci penso da sempre, si l'ho preso davvero e ce l'ho da quando ho potuto permettermelo. Aspettavo il momento per parlarne ma il viaggio è sembrato un'idea migliore. Questo almeno possiamo usarlo anche quando tornerò a casa mia dato che funziona a lunga distanza, se e quando vorrai. Lo metto nel mio zaino adesso cosi sta al sicuro, volevo solo fartelo vedere. Me lo passi?>> La sola idea per adesso bastava. Ero davvero in estasi per la reazione di Sonia e non vedevo l'ora di sentirle dire che lo aveva messo e che potevo quindi fare quello che volevo.
Sonia si mosse sulla panchina per passarmi il pacchetto. Me la ritrovai a cavalcioni sopra le mie gambe che mi porgeva quello che avevo chiesto. Soffocando un gemito in gola misi via la scatola e lo zaino. Sfiorai leggermente con i polpastrelli la pelle scoperta della sua pancia, facendole venire un brivido improvviso. Tracciai una riga verticale con l'unghia nello spazio che mi era concesso, sfiorai la linea del suo fianco scendendo fino all'orlo dei pantaloni. Sonia aveva gli occhi socchiusi, era come in trance, le piaceva quello che stava succedendo e non faceva nulla per fermarmi. Con l'altra mano le scostai i capelli dal collo e avvicinai il viso all'incavo tra la palla e il collo. Respirai piano sulla sua pelle dolce e iniziai a baciarle il collo, dapprima piano poi con sempre più passione muovendomi su e giù e lasciando piccoli succhiotti qua e la in risposta alle sue mani che mi stringevano i capelli e al suo ansimare piano. Avvicinò il viso al mio orecchio e con voce ancora ansimante disse <<Possiamo andare da te? Ti prego.>> e dopo una piccola pausa aggiunse <<Ti prego papi.>>.
Il mio cervello si spense per un attimo. Le mie labbra cercarono il punto tra la mascella e l'orecchio, iniziai a succhiare e a mordere piano mentre le mie mani attiravano i suoi fianchi ancora più vicini ai miei, facendola sfregare sulle mie gambe. Soddisfatta del lavoro che avevo fatto potei finalmente rispondere alla sua richiesta. Con il fiato corto e la voce completamente rauca dissi <<Certo. Andiamo principessa.>>. La feci alzare con delicatezza dalle mie gambe e le diedi un bacio sulla punta del naso con un mega sorriso sulle labbra.
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Research in the 1800s:
Angelo Mosso, seeing blood pressure in the brain and only in the brain rise during a complicated task:
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The Snake Goddess prior to restoration by Evans, from Angelo Mosso, The Palaces of Crete and Their Builders (London: Unwin, 1907), p. 137 (University of Toronto Libraries)
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Picchiata per anni: "Mio figlio Alex mi ha salvato la vita. E' una vittima, non un assassino" “Mio figlio è una vittima, non un assassino”, sono le parole della mamma di Alex, il ragazzo che ha ucciso suo padre per difenderla che sconterà la sua pena ai domiciliari, a casa di un amico, per prepararsi alla maturità. La vicenda di Alex ha fin da subito mosso le coscienza. Il ragazzo, infatti, la sera del 30 aprile scorso, durante l’ennesima lite fra i suoi genitori e a causa delle aggressioni continue che la donna doveva subire da parte del marito, ha accoltellato il padre, uccidendolo. Arrestato, però, ha da subito raccolto la solidarietà di amici e parenti, prima fra tutti la madre che ora racconta a La Stampa: “Alex mi ha salvato la vita. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia, ci ho sempre creduto. E questa è la conferma. Sapevo che Alex prima o poi sarebbe stato capito”. Il fratello l’ha definito “un eroe”. I suoi amici “un angelo”. Nessuno in carcere, l’ha lasciato solo. La fidanzata e gli amici gli hanno scritto delle lettere. Il dirigente scolastico e i docenti dell’alberghiero Arturo Prever di Pinerolo si sono battuti perché potesse sostenere la maturità. La ministra dell’Istruzione Azzolina si è detta favorevole all’ammissione del ragazzo. Cinque famiglie di suoi compagni di classe si sono offerte per ospitarlo durante i domiciliari. A casa, ora, non può tornare: la mamma e il fratello sono testimoni oculari. ”È una vittima” dice l’avvocato Strata. Il legale l’ha sempre invitato a “non perdere la speranza. I messaggi e le registrazioni acquisite dalla Procura raccontano un inferno. Alex merita una vita normale: quella che fino ad oggi non ha avuto”. (Globalist)
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Ho un piccolissimo insetto sulla gamba
Ci sono inavvertitamente passato sopra con la mano mentre scostavo via una mosca che mi si era appoggiata addosso. Travolgendolo probabilmente gli ho spezzato tutti gli arti, vedo che ne muove solo uno. Se è un insetto volante gli ho accartocciato le ali, non può volare via. È verde e minuscolo nel posto sbagliato al momento sbagliato. Mi sento abbastanza impotente e vorrei fare qualcosa ma non sono un insettologo, e non posso salvarlo in nessun modo. Non ne ho né le conoscenze né le possibilità, e anche volendo è così piccolo. La cosa più importante che mi chiedo è se la cosa giusta da fare sia lasciargli godere il momento più intenso della sua effimera vita o terminare le sue sofferenze trasformandomi in una specie di spietato angelo della morte, mosso da compassione. I suoi movimenti si fanno sempre più lenti e rari ora.
Ora non si muove più.
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