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#Andrea FOGLI
europeansculpture · 4 months
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Andrea FOGLI (*1959) - Rose des vents, 2008
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Grazie @hope-now-and-live per il tag dei giochini di Tumblr ☺️
Reationship status: single... libera e orgogliosa canto! E sono pazza di me sì perché mi sono odiata abbastanza 💗
Colore preferito: giallo sabbia (per capirci quella sfumatura di giallo tendente all'arancione) 🌻
Canzone fissa in testa (oggi, letteralmente TUTTO il giorno): Capolavoro di Il Volo ragazzi vi adoroo Cade dal cielo come un capolavoro prima di te non c'era niente di buono come se tu fossi l’unica luce a dare un senso e questa vita con te é un capolavoro 🪽 (ma ammetto di avere anche un mix di canzoni sanremesi in testa)
Cibo preferito: questa è sempre difficile mi rendo conto che ogni volta che mi trovo sta domanda cambio la risposta 😅 che c'è sono buongustaia di buona forchetta cooomunque direi frittata della nonna, timballo della mamma con le salsicce sbriciolate mammamia che buono che è e poi ovviamente la menzione del cibo abruzzese per eccellenza gli arrosticini! 😋
Ultima canzone sentita: un pezzetto di Aeroplani Origami di Andrea Cerrato 📃✈️ E troveremo il modo di accorciare la distanza la vita ha fatto forbice, ma noi mettiamo carta. Se perderemo il gioco almeno avremo fogli bianchi ne faremo ali aeroplani origami. Su cui scriviamo tutto quello che di noi ci manca per ingannare il tempo ed anche un po' la lontananza...
Viaggio dei sogni: qualsiasi posto nordico dove si possa ammirare nel suo massimo splendore l'aurora boreale 🌄
Ultima ricerca su Google: un'associazione della mia città (di cui tra l'altro non ho trovato il sito ufficiale) 👩🏻‍💻
Taggo ovviamente la mia sorellona di cuore @laragazza-dalcuore-infranto-blog
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t-annhauser · 1 year
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Mi ricordo che a scuola doveva correre ancora qualche vena antifascista perché ogni tanto qualche impavido lanciava il grido: "chi ci dà la luce?", e noi in coro: "L'Enel!", e questa cosa ci faceva tanto ridere. Avevo una professoressa di lettere infatuata di Andrea Sperelli, il protagonista de Il Piacere. Quando partiva con la macchina faceva tutto in seconda e noi le gridavamo mentre svaniva in lontananza: "cambia la marcia!". Anche questa cosa ci faceva tanto ridere. Per colpa sua non ho mai letto D'Annunzio, però mi ricordo che ci faceva declamare La pioggia nel pineto: Taci. Pausa. Su le soglie del bosco non odo parole che dici. Pausa. umane. Pausa. Ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Pausa. Ascolta. Pausa. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse. Non sapevo cosa fossero le tamerici, però suonava bene. «Italia, Italia, / sacra alla nuova Aurora / con l’aratro e la prora!». Innamorato del suono delle parole il D'Annunzio, fino a l'imbecillità: E sul monte e nello stagno son qual fui falcon grifagno. I giovani d'oggi non possono capire, con la liberalizzazione del mercato dell'energia è svanita tutta la magia: "chi ci dà la luce?", "Plenitude!". Meh.
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ospiteepasseggero · 2 years
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don’dò-là, G D P amiche e amici [con la partecipazione affettiva di Francesco Balsamo, Martina Campi, Dorinda Di Prossimo, Mario Sboarina - l’Etna, Topolò, Gina e Paola, Palermo, Catania, il bosco le foglie il vento gli alberi, i pupi, gli scogli (e i sassi tutti), uccelli bianchi di notte sopra il Massimo, Viagrande, i festoni, Modica, l’acqua del mare e del lago (e pure quella della fontana), il treno e il cinema, la terra e il dondolìo del fiore di cipolla, il dondolare che ritma ogni cosa dell’amore “che ride ride di sé che ride” (Cid Corman, trad. Andrea Gazzoni)].
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andreaspeziali · 3 days
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“Vita di un poeta”
Autore: Andrea Speziali
Dimensione: 100x100 cm
Tecnica: Olio su tela Anno: 2024
L'opera è stata eseguita dall'artista Andrea Speziali (Rimini, 28 settembre 1988) a colori ad acquarelli, tempere e interventi con foglie d’oro e argento. L’autore si ispira ai poeti e al loro pensiero creativo quando scrivono.
www.andreaspeziali.it
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giardinoweb · 3 months
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Il timo: un amico prezioso per la nostra salute e il nostro giardino.
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Ciao a tutti! Sono Andrea, e oggi voglio parlarvi di una pianta davvero speciale: il timo. Sicuramente lo conoscerete già, perché il suo aroma inconfondibile è protagonista in mille ricette della nostra tradizione culinaria. Ma sapete che il timo è anche un vero e proprio alleato per la nostra salute e bellezza? Un aroma che dura nel tempo Le foglie del timo, sia fresche che essiccate, conservano il loro profumo intenso per mesi e persino per anni. Questo lo rende un ingrediente prezioso per la cucina, ma anche per tisane e infusi benefici. Un tocco di bellezza per il tuo giardino Oltre alle sue proprietà benefiche, il timo è anche una pianta bellissima, con una fioritura che va dal rosa al bianco. Perfetta per dare un tocco di colore al balcone o al giardino, attirando anche api e farfalle. Facile da coltivare e poco impegnativo La bella notizia è che il timo è facilissimo da coltivare! Resiste bene al caldo, alla siccità e anche a qualche trascuratezza. Perfetto quindi anche per chi non ha il pollice verde. Ecco alcuni consigli per coltivare il timo: - Scegli una posizione soleggiata: il timo ama il sole, quindi scegli un posto nel tuo giardino o balcone che riceva almeno qualche ora di luce diretta al giorno. - Usa un terreno ben drenato: il timo non tollera i ristagni d'acqua, quindi assicurati che il terreno sia ben drenato. Se necessario, puoi aggiungere un po' di sabbia o ghiaia. - Annaffia con moderazione: il timo non ha bisogno di molta acqua, soprattutto in estate. Aspetta che il terreno sia asciutto tra un'annaffiatura e l'altra. - Pota regolarmente: per mantenere la forma della pianta e stimolarne la crescita, pota il timo un paio di volte all'anno. Un regalo perfetto per tutti Grazie alla sua facilità di coltivazione e alle sue mille virtù, il timo è un regalo perfetto per tutti. Che sia per un amico appassionato di cucina, per una persona che ama prendersi cura delle piante aromatiche o semplicemente per qualcuno che ha bisogno di un po' di energia in più, il timo è un regalo che sicuramente sarà apprezzato. Cosa aspetti a coltivare il tuo timo? Non solo avrai a disposizione un ingrediente prezioso per la tua cucina e un tocco di bellezza per il tuo giardino, ma avrai anche un piccolo alleato per la tua salute e il tuo benessere. In più, con un po' di cura, il tuo timo ti durerà per anni e anni, regalandoti il suo profumo e le sue proprietà benefiche. E tu, hai già il tuo timo? Lascia un commento qui sotto e raccontami la tua esperienza!tunesharemore_vert Read the full article
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giancarlonicoli · 4 months
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24 mag 2024 18:34
“MIO MARITO FU UN DONGIOVANNI MA GLI PERDONAI TUTTO” – PARLA FRANCA GANDOLFI, MOGLIE DI DOMENICO MODUGNO: "IL PRIMO INCONTRO? AL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA. AVEVA TANTE FIDANZATE. È STATO UN PLAYBOY ANCHE DOPO IL MATRIMONIO. MENTRE ERO INCINTA SPARÌ PER TRE MESI ALL’INSEGUIMENTO DI UNA CELEBERRIMA DONNA. NOI DONNE ALL’EPOCA ABBOZZAVAMO, NON C’ERA IL DIVORZIO” – “AMICI CANTANTI? LI EVITAVA...” - VIDEO
Andrea Laffranchi per il “Corriere della Sera” - Estratti
Il primo incontro?
«Al Centro Sperimentale di Cinematografia. Lui era già al primo anno e gli dissero di farmi da partner per il provino. Una scena inventata dal regista Luigi Zampa: se ne approfittò con un bacio non previsto».
Franca Gandolfi, 91 anni, vedova di Domenico Modugno, torna con la memoria (infallibile) al giorno in cui conobbe il non ancora mister Volare. Sono 30 anni dalla sua scomparsa e 65 dai due Grammy che fecero cantare a tutto il mondo «Volare oh oh».
Quindi, fu amore a prima vista?
«Per niente... Per quel gesto mi risultò antipatico e per un anno lo tenni alla larga. Aveva tante fidanzate al Centro... Per gli uomini era un mascalzone; per le donne un simpatico spaccone. Fu alla festa di fine anno in un ristorante ai castelli, a Monte Cavo, che cambiai atteggiamento.
Lui stava con Giulia Lazzarini, erano i due più bravi del corso, stavano ballando insieme quando l’orchestra attaccò la marcia nuziale... Lui schizzò via dalla pista, lei si andò a sedere sulle gambe di Vittorio Congia e ne nacque una lite. Sulla via del ritorno era da solo e mi chiese di tornare insieme col bus».
Ecco il primo bacio vero...
«E che, subito? Era un’altra epoca... Mi aveva colpito non il dongiovanni, ma quel mondo interno che si portava dietro dal paesino, fatto di storie popolari di minatori e folletti, un miscuglio sociale che mi ricordava la mia infanzia a Palermo: vivevamo all’interno dell’aeroporto di cui papà era comandante. Passavo le giornate su una magnolia come il Barone rampante di Calvino, e al tramonto vedevo i contadini che tornavano a casa cantando nenie».
La gavetta come attori insieme, cinque anni di fidanzamento, le nozze nel 1955.
Insieme fino alla sua morte, avvenuta nel 1994...
«Dopo il successo planetario Mimmo non c’era quasi mai. Il periodo bello è stato prima. Non riuscì nemmeno a tornare in Italia per la nascita di Marco, il primo figlio. Partorii con tutti gli amici intorno, fu una festa allegrissima seguita da una spaghettata. Io avevo lasciato il lavoro (aveva recitato per Eduardo, Fellini, Monicelli... ndr) e il suo successo era la mia ambizione ».
«Nel blu dipinto di blu» è la canzone italiana più famosa al mondo. L’ha vista nascere?
«In genere Mimmo scriveva canzoni in 5 minuti ma quella volta fu diverso. Lui e Franco Migliacci ci lavorarono molto. Mancava il ritornello e nacque davanti a me. Abitavamo a Roma, in un piccolissimo appartamento. C’era un piano verticale, c’erano le finestre aperte e si annunciò un temporale. Il vento fece volare via tutti i fogli e lui iniziò, quasi come uno sciamano, a ripetere volare oh oh... Ahimè ho perso la registrazione, non trovo più la casetta».
Nel 1958 la portò al Festival di Sanremo e vinse...
«L’avevano rifiutata in tanti e decise andare lui, primo cantautore della storia».
Il gesto delle braccia allargate è diventato simbolo della canzone italiana...
«Era voluto, aveva curato la messinscena. Non gli piaceva l’idea che andava allora del cantante fermo davanti al microfono, quello che prima di iniziare si schiarisce la voce con un colpetto di tosse. All’inizio le braccia aperte furono un problema per i cameramen non abituati... Quando vinse i giornalisti impazzirono: era la fine dell’epoca dei cantanti alla Claudio Villa. Lo presero in braccio e lo portarono in giro per tutto il casinò».
A proposito di Claudio Villa. Era rivalità vera?
«Erano amici, soprattutto dopo la malattia... Mimmo rimproverava a Claudio uno stile di vita troppo giovanile...».
Gli altri amici?
«Con Franco Migliacci erano una grande coppia, avevano passione in comune per l’arte moderna, in viaggio si portavano album su cui disegnare. Oltre a lui Riccardo Pazzaglia e Sergio Modugno. Per un periodo abbiamo frequentato Eugenio Montale che ci invitava a cena e cantava l’opera.
È stato amico anche di Ennio Morricone che volle per gli arrangiamenti di Rinaldo in campo . Frequentava Renato Guttuso di cui regalava disegni agli amici. Coi cantanti si trovava meno bene: non si reputava uno di loro. E i cantautori arrivarono con la generazione successiva».
Dopo «Volare» non ritrovò più lo stesso successo mondiale...
«Non gli piaceva lo stile di vita americano... Era con la William Morris, l’agenzia di Marilyn. Non gli andava che a Las Vegas durante i concerti la gente mangiasse: ruppe il contratto e tornò in Italia. Migliacci diceva che aveva Hollywood ai piedi ma che l’aveva presa a calci».
Esce oggi «Come un sogno di mezza estate», doppio album con le sue canzoni più famose e degli inediti in spagnolo. La sua preferita?
«Sono legata a quelle degli esordi in dialetto salentino. Mimmo recitò nel ruolo di un militare siciliano in Carica eroica di De Robertis grazie a una raccomandazione di Vittorio De Sica. Cantava “Ninna nanna”, un brano salentino che tutti pensavano in dialetto siciliano e che divenne poi sigla di Amuri amuri programma radio del 1953 cui partecipai anch’io.
Lo registravamo da soli in studio a Roma, fu romanticissimo. “Strada ‘nfosa” è il brano che preferisco, parla di un addio. Per un periodo ci siamo anche lasciati... È stato un dongiovanni anche dopo il matrimonio. Noi donne all’epoca abbozzavamo, non c’era il divorzio».
Litigavate?
«Tutta la vita. E quando succedeva fuggivo al mare coi suoi amici: Mauro Bolognini e Luchino Visconti. Lui rimediava con il suo sense of humour . Ero in attesa di Marcello, sparì per tre mesi all’inseguimento di una celeberrima donna. Quando tornò disse: “Pensa a cosa avrebbe detto mio padre: mio figlio con una nobile”».
(...)
Nel 1984 l’ictus e la semi paralisi che lo costringe a lasciare le scene...
«Ho vissuto la sua malattia con grande tenerezza e gli ho perdonato tutti i tradimenti.
Aveva perso tutto: non poteva più essere né il dongiovanni, né l’artista. Siamo tornati a vivere attaccati, per dieci anni, come prima del successo».
(...)
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lamilanomagazine · 4 months
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Milano: Castello Sforzesco, una mostra racconta il meglio dei lavori a sanguigna dal cinquecento all'ottocento
Milano: Castello Sforzesco, una mostra racconta il meglio dei lavori a sanguigna dal cinquecento all'ottocento. Fino all'8 agosto, nelle Salette della Grafica al Castello Sforzesco, è aperta al pubblico con ingresso gratuito la mostra "... per gitar diverse linee. Disegni a pietra rossa da Leonardo alle Accademie", un nuovo appuntamento promosso da Comune di Milano-Cultura e Castello Sforzesco legato alla valorizzazione del patrimonio artistico della città che consentirà al pubblico di ammirare, tra gli altri, la celebre "Testa di Leda", disegno attribuito a Leonardo da Vinci e custodito presso il Gabinetto dei Disegni. Frutto di un progetto di ricerca internazionale, cui hanno partecipato studiosi di università olandesi e ricercatori italiani, la mostra, curata da Michael W. Kwakkelstein e Luca Fiorentino, è una selezione di fogli eseguiti a sanguigna tra la fine del Quattrocento e il primo decennio dell'Ottocento, realizzati da differenti artisti, alcuni dei quali di grande importanza per la storia dell'arte italiana. La sanguigna è una pietra naturale estratta in diversi luoghi d'Europa e utilizzata in differenti settori (dai disegni architettonici alla sartoria) e che, verso la metà del Quattrocento, divenne strumento artistico di larga diffusione. Importanti artefici, infatti, scelsero questo mezzo quale medium privilegiato per lo studio su carta dei loro primi pensieri: dallo schizzo allo studio anatomico, dal progetto d'insieme allo studio dei dettagli. Il mezzo della sanguigna vanta variegate possibilità d'impiego tecnico: linea di contorno e trattamento del chiaroscuro a incrocio, sfumato (tramite sfregamento delle dita sulla polvere, con lo sfumino o pressando la punta della sanguigna sul foglio), il famoso "red on red" di invenzione leonardesca (ovvero disegnare in rosso su un supporto colorato rosso), intrecciando a piacimento i mezzi grafici (pietra nera e rossa, gessetto, biacca, acquarello). Si è dunque scelto di indagare tra le collezioni del Castello all'interno di un lasso cronologico ampio all'incirca quattro secoli: gli artisti lombardi hanno avuto più larga attenzione, potendo le raccolte civiche vantare nomi come Leonardo da Vinci, Francesco Melzi, Ambrogio Figino e anche i protobarocchi Cerano, Procaccini e Morazzone e infine i classicisti dell'Accademia come Giuseppe Bossi e Luigi Sabatelli. Il percorso di mostra, che si snoda nelle due Sale della Grafica del Castello, vede le seguenti sezioni: Leonardo e la sua scuola, l'importante restauro di un Nudo accademico attribuito ad Andrea Sacchi, le tecniche (con materiali esposti e video), le differenti tipologie di disegno con fogli di scuola lombarda, romana, napoletana e veneta. Nel catalogo che accompagna la mostra è stata anche avanzata qualche proposta attributiva, nella speranza di dar vita a un dialogo scientifico in grado di arricchire le collezioni pubbliche: Jacopo Ranzani (Institut National d'Histoire de l'Art, Paris) ha approfondito l'uso della pietra rossa nelle botteghe artistiche, Francesco Lofano (Università di Bari) ha studiato i pittori napoletani e il loro particolare utilizzo della sanguigna nel XVII secolo partendo da una nuova attribuzione di un foglio del Castello a uno dei più importanti artisti partenopei quale fu Bernardo Cavallino, Luca Fiorentino (Ricercatore, NIKI Florence) ha approfondito le tecniche grafiche utilizzate nella prima metà del Seicento a Milano, Alessia Alberti rende conto delle svariate collezioni dalle quali provengono i disegni esposti. Il contributo degli studenti olandesi è stato possibile grazie al sostegno della Fondazione Amici del NIKI. Il progetto grafico della mostra è stato realizzato dagli studenti della Civica Scuola d'Arte & Messaggio. Info su www.milanocastello.it Il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco Il Civico Gabinetto dei Disegni nasce negli anni Venti del Novecento per offrire un'adeguata collocazione alle opere d'arte su carta, che avevano iniziato ad affluire nelle collezioni cittadine a partire dalla metà dell'Ottocento su iniziativa di artisti e di esponenti dell'aristocrazia milanese. Con il tempo il patrimonio si è arricchito e conta oggi circa 35.000 disegni di maestri italiani e stranieri dal Quattrocento ai giorni nostri, con particolare ricchezza di esempi lombardi. Le Salette della Grafica al Castello Sforzesco Inaugurate nel 2020 con una mostra-omaggio a Raffaello attraverso l'opera e la collezione di Giuseppe Bossi, le Salette della Grafica nascono con l'intento di rendere accessibile, a rotazione, il patrimonio grafico del Castello Sforzesco, un prezioso archivio di stampe e di disegni che, per ragioni di conservazione, è normalmente custodito in locali a condizioni di temperatura e umidità controllate e non è inserito nel percorso museale del Castello.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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true-trauma · 10 months
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Sanremo 1995, conduzione e direzione artistica di Pippo Baudo. Durante quell’edizione il festival fu vinto da Giorgia con Come saprei e vide altri partecipanti di tutto rispetto quali Andrea Bocelli con Come saprei, Giorgio Faletti con L’assurdo mestiere e Ivana Spagna con Gente come noi.
Durante la serata dedicata ai duetti, proprio la vincitrice si cimentò, accompagnata ad un’altra grande voce della musica napoletana, Gigi Finizio, in un’interpretazione a dir poco magistrale di un brano proprio della tradizione musicale napoletana: I’ te vurria vasà.
I’ te vurria vasà nasce come poesia, scritta da Vincenzo Russo, modesto calzolaio, racconta di una storia d’amore mai andata in porto tra lui ed Enrichetta Marchese. Una storia d’amore che, pur ricambiato, è stato osteggiato e impedito dai genitori di quest’ultima. Vincenzo Russo scrisse la poesia sul finire del 1899, e fu musicata successivamente da Eduardo Di Capua, notoriamente già compositore musicale della canzone ‘O Sole mio, pubblicata nel 1898, e da Alfredo Mazzucchi. Secondo la tradizione, i fogli con i versi della poesia furono consegnati da Russo a Di Capua il 1° gennaio 1900 sul finire di una rappresentazione teatrale al Salone Margherita dove si esibiva Armando Gill.
La canzone è stata negli anni ripresa e reinterpretata da numerosi altri cantanti: oltre a Giorgia e Gigi Finizio infatti l’hanno portata al loro pubblico anche nomi come Claudio Villa, Mango, Mina, Enrico Caruso, Luciano Pavarotti, Sergio Bruni, Peppino Di Capri e Massimo Ranieri.
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andre83us · 1 year
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Mons. Mosconi Vescovo a Comacchio, tra miseria e Verità nella Carità
Il nuovo volume di Alberto Fogli racconta l’episcopato in quella che nei primi anni ’50 era una delle Diocesi più povere d’Italia.Il ritratto di un pastore che ha lasciato il segno di Andrea Musacci Le cene durante il Concilio con Montini e Ratzinger, il rischio di finire in un campo di concentramento, il pranzo assieme a 400 poveri. Sono solo alcuni aneddoti riguardanti mons. Natale Mosconi,…
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artfilmsparis · 1 year
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A show with different artists, Andrea Fogli, Alvin Curran, Enzo Cosimi dance compagny, Stefano Galanti, Gianni Staropoli at Teatro di Roma - Teatro Argentina, one of the oldest theaters in Rome built in 1731 on the remains of the Pompey's Theatre. Julius Caesar was killed in the Curia of the Theatre of Pompey, in the basement of the actuel theatre where the sculptor Andrea Fogli placed his installation. Enzo Cosimi is one of the most influential creative directors of contemporary Italian choreography. (enzocosimi.com/home/) ENZO COSIMI MY_DAY _MAY_ DAY // Il naufragio come condizione del contemporaneo a cura di Enzo Cosimi e Maria Paola Zedda
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I sogni quanto sono importanti? Tra poco ne parliamo in diretta
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💥 DIRETTA: Ore 09:00 (08:00 UTC), apriamo la conduzione in diretta su Radio Cantù' FM 89.6 con @Buongiornocantu al microfono e regia. Come ogni domenica, Andrea ti accompagnerà direttamente dallo Studio dell'Oltrepò Pavese.
💥 A seguire, alle ore 10:00, trasmetteremo in diretta la SANTA MESSA direttamente dalla Basilica di San Paolo. Buona Domenica dagli 89.6!
🌈 Questa domenica, la frase o l’aforisma del giorno è di Arthur Schopenhauer: "La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare."
⭐️ Puoi sintonizzarti su di noi agli 89.6 FM o tramite il nostro sito e la nostra App gratuita.
☎️ Contattaci su Whatsapp e Telegram al numero 377 456 30 33 (🏴‍☠️ Studio Pirata Oltrepò).
⚡️ Visita il nostro sito web radiocantu.it.
📪 Ci trovi in Via Vittorio Veneto, 14 - 22063 Cantù (CO).
⭐️ Nei nostri #Tag trovi alcuni degli argomenti della puntata:
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Sotto ‘sto sole che scalla la pelle
steso s’un prato tra fiori e’ erbacce.
‘A mano e’ a mente come sorelle
se muovono, ferme nun sanno stacce.
Solo se sente qualche uccelletto
il vento leggero che sposta ‘e foglie.
‘Na pace silente che mi riempe er petto
lo sguardo dar foglio ‘n po’ me distoglie.
Distratto da tanta potente natura
rifletto sur monno che me fa paura
fissando ‘e stelle ne’ a notte scura.
De ’sto pianeta vasto ma finito
l'omo minuscolo s’è ’impadronito.
Mai però sarà padrone, del cosmo infinito.
(andrea,gionni94)
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Primarie per capo Cosa nostra, manifesti satirici a Palermo
(ANSA) – PALERMO, 25 GEN – Il collettivo offline corporation torna alla carica dopo l’arresto del boss Matteo Messina Denaro, e attacca in diversi luoghi nel centro di Palermo i manifesti satirici che annunciano le “Elezioni primarie di Cosa nostra”.    “Questa volta il nuovo capo della mafia lo scegli tu – è scritto sui fogli – Dopo le dimissioni del segretario Andrea Bonafede, sono…
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-~-~-~-~-~-~- Stavolta per questa poesia è arrivato il mio momento 🎓😊 Per condividerla, intendo ✍🏻Laurea Andrea 👨‍🏫 16 dicembre 2022 Alloro vincente per le castagne dal sapore ristoratore. Alloro vincente d’una vittoria che non si vede. Alloro vien nel mondo dentro Incarti di Favola, Sfrigolando ondulate foglie l’unico aroma. Alloro vincente d’una vittoria senza re. Pensiero originale di @piccolepoesie_andrea🪶 Se condividi, citami, grazie. Diritti riservati © #poesiaitaliana #natura #alloro #laurea #studio #poetaemergente #artecentrismo #felicità #emozioni #piccolepoesieandrea #erbearomatiche (presso Lombardy) https://www.instagram.com/p/CmT2QCYqHgW/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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telodogratis · 2 years
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Nuova inchiesta delle Iene: “La torta millefoglie ha veramente mille foglie?”
Nuova inchiesta delle Iene: “La torta millefoglie ha veramente mille foglie?”
Andrea H. Sesta L’articolo Nuova inchiesta delle Iene: “La torta millefoglie ha veramente mille foglie?” proviene da Lercio.<img src="” title=”Nuova inchiesta delle Iene: “La torta millefoglie ha veramente mille foglie?”” /> Andrea H. Sesta L’articolo Nuova inchiesta delle Iene: “La torta millefoglie ha veramente mille foglie?” proviene da Lercio. Read MoreCostume e società, Ultim’oraLercio
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