#Andrea Castaldo
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Rise From The Ashes | Part 9 | A Relegation Fight With A Twist
#FM24 #RiseFromTheAshes Part 9: A Relegation Fight With A Twist. #FCPompei again defy the odds as they make the huge step up to #SerieB. But there's a huge twist as the league's relegation rules throw up a surprise. #FMBloggers Read here:
The streets of Pompeii, blitzed with deadly gas and ash nearly two millennia ago, were filled with pools of beer, champagne and Aperol in the summer of 2030 as supporters celebrated arguably the most seismic shock in recent Italian football history. The FC Pompei fairytale continued to reach new heights as Robí Sulpicius led the Campanian minnows to a shock promotion from Italy’s third tier via…
#Alessio Marconi#Andrea Castaldo#Andrea La Torre#Andrea Palella#Davide Luzi#Davide Rapetti#Domenico Cambi#Edoardo Tufo#FC Pompei#FM24#Football Manager#Football Manager 2024#Football Manager 24#Giacomo Castellano#Leonardo Bacher#Mario Amadrio#Massimo Romano#Matteo Esposito#Pompeii#Saul Correnti#Serie B#Simone Pagani#Simone Scotta
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Dossieraggi, la difesa di Laudati: "Ha voluto evitare il clamore mediatico"
Andrea Castaldo, legale del magistrato: “Avvalso della facolta’ di non rispondere”source
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A Teverola (CE) l’addio al poliziotto eroe Nicola Barbato
A Teverola (CE) l’addio al poliziotto eroe Nicola Barbato. Commozione oggi pomeriggio a Teverola, nel Casertano, per i funerali di Nicola Barbato, il poliziotto eroe morto il 9 marzo per una polmonite. L’agente, 9 anni fa, era rimasto paralizzato a causa delle ferite riportate durante un'operazione anti-racket della Squadra Mobile di Napoli nel quartiere Fuorigrotta. A ferirlo un camorrista, un “esattore del pizzo”. La Chiesa di San Giovanni Evangelista era gremita da fedeli, amici, parenti e uomini e donne delle istituzioni che hanno voluto rendere omaggio a Barbato. Picchetto funebre d’onore per la Polizia di Stato. In prima fila anche il capo nazionale della Polizia Vittorio Pisani, il Questore di Caserta Andrea Grassi e il Prefetto Giuseppe Castaldo. Barbato era stato insignito anche del titolo di Cavaliere, medaglia d’oro al valor civile. https://videopress.com/v/b9YjotEQ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/fedez-marta-fascina-e-la-compagna-di.html Fedez, Marta Fascina e la compagna di Giuseppe Conte. Non solo il ministro Crosetto: chi sono gli spiati dell'inchiesta sul dossieraggio Si allarga l'inchiesta della procura di Perugia sulla presunta attività di dossieraggio per cui sono indagati il magistrato antimafia Antonio Laudati e il luogotenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, per un totale di quindici persone tra cui alcuni giornalisti. Le indagini sono partite da una denuncia del ministro della Difesa Guido Crosetto, ma non è l'unico nome noto tra gli "spiati". I dossier hanno infatti riguardato non solo il ministro Crosetto ma anche altri politici, manager e personaggi di primo piano. Politici e vip Tra i nomi vip spunta anche quello di Fedez, mentre sono numerosi gli esponenti politici. Spiccano i ministri Adolfo Urso e Francesco Lollobrigida, il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli, i sottosegretari Giovanbattista Fazzolari e Claudio Durigon. Ci sono anche Marta Fascina, la deputata di Forza Italia ultima "moglie" di Silvio Berlusconi, e l'attuale compagna di Giuseppe Conte, Olivia Palladino. L'elenco, pubblicato dal Fatto Quotidiano, continua con Matteo Renzi, Denis Verdini, Irene Pivetti. Gli indagati Tra gli indagati non c'è più ora il solo Pasquale Striano, ma una quindicina di persone. Tra cui il sostituto procuratore antimafia Antonio Laudati, in passato responsabile del servizio Sos, e alcuni giornalisti. I magistrati guidati dal procuratore Raffaele Cantone stanno però ancora cercando di chiarire quello che è ritenuto il vero nodo della ancora presunta attività di dossieraggio. Cioè da chi e per quali scopi siano state utilizzate le informazioni carpite. Se siano state cioè impiegate solo per fini giornalistici o anche per altro. Per dipanare la matassa i pubblici ministeri di Perugia hanno già convocato Striano, indagato per accesso abusivo a sistema informatico e che ha sempre sostenuto di avere agito con correttezza. L'ufficiale si sarebbe però avvalso della facoltà di non rispondere. Il magistrato Antonio Laudati La Procura intende sentire ora Laudati, anche lui accusato di accesso abusivo, al quale è stato notificato un invito a comparire. Il suo difensore, l'avvocato Andrea R. Castaldo, ha annunciato che il magistrato «alla data stabilita risponderà, avendo modo di chiarire la completa estraneità ai fatti contestati». Ha sottolineato anche come «l'attuale vicenda processuale nasca proprio a seguito di una relazione di servizio a firma del dottore Laudati rivolta alla Procura della Repubblica di Roma, nella quale si circostanziavano irregolarità commesse da un ufficiale della guardia di finanza». «In ogni caso - ha sostenuto Castaldo -, gli addebiti contestati non riguardano minimamente personaggi politicamente esposti». La denuncia L'indagine è stata avviata dalla procura della Repubblica di Roma in seguito a una denuncia del ministro Crosetto dopo che erano state pubblicate notizie riguardanti la sua precedente attività professionale. Il fascicolo è stato poi trasferito ai magistrati di Perugia in base alla competenza a occuparsi di tutti i fascicoli nei quali sono coinvolti i loro colleghi della capitale come persone offese dal reato o indagati.
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Blogstalgia
Nei primi anni 2000 abitavo a Bologna e cercavo di fare economia su tutto, per esempio rinunciando a Internet. Mi connettevo alla biblioteca di via Zamboni 25, per quanto possibile, e per il resto nel fine settimana andavo a trovare i miei genitori a Gabicce Mare, e lì potevo farlo senza limiti.
Questo mi dava modo di riflettere molto sulle cose che leggevo. Dopo l'11 settembre il mio interesse per le letture in rete ebbe un impennata, e in un bel giorno di ottobre scoprii anche il sito di Claudio Sabelli Fioretti – che conoscevo come l'ex direttore di Cuore – e che però era diverso da tutti gli altri siti.
Il suo sottotitolo era una domanda retorica: «Chi non ha un blog, oggigiorno?». Come dire: tutti ce l'hanno ormai, un blog. La caratteristica di questo blog era di presentarsi come una successione di articoli in ordine anticronologico, vale a dire, dal più nuovo al più vecchio.
In questo caso, gli articoli erano principalmente lettere al giornalista, da parte di nomi del tutto sconosciuti al pubblico – i quali però, essendo spesso ospitati sul blog, mi divennero in qualche modo familiari – e parlavano quasi unicamente di tutto il casino geopolitico in corso: Bush, Bin Laden, Berlusconi e D'Alema, i talebani, i no global, la Fallaci. Ogni tanto c'era un articolo scritto dallo stesso Sabelli.
E poi aveva aperto un altro blog, di tipo totalmente diverso e all'epoca per me molto esotico nonostante fosse bolognese, che si chiamava Polaroid: un blog alla radio. Cioè, non solo il blog era di per sé una cosa nuova. Questo era blog e programma radiofonico insieme, eravamo già al crossover dei media. E poi l'argomento: parlava di musica, la musica era la mia specialità e io mi vantavo di avere gusti oscuri e originali, però questi parlavano di artisti che erano più oscuri e originali dei miei. Il primo post è di martedì 13 novembre 2001, e faceva così: «Good evening ladies and gentlemen, si inaugura qui il blog di Polaroid, la trasmissione di Radio Città 103 in onda (forse) il venerdì alle venti sui 103.1 mhz di Bologna. Ebi + Ellegi selezioneranno per voi musiche, drinks e letture appropriate. Speriamo che vi piaccia. A presto». Ebi era Enzo e Ellegi era La Laura, una coppia che in seguito avrei conosciuto anche di persona.
Polaroid fu il primo in quella che scoprii essere una comunità che si riconosceva come tale, con i suoi leader, i lettori silenziosi, i membri storici, quelli ortodossi, i non ortodossi, i fiancheggiatori eccetera: era la comunità degli indieblogger, come si sarebbe definita in seguito.
E incredibilmente, Polaroid è regolarmente attivissimo ancora oggi, con lo stesso indirizzo addirittura (piattaforma blogspot), autore di un'impresa che fosse anche solo per la costanza – oltre che per il tempismo, la professionalità, l'indipendenza e la passione – credo sia unica al mondo.
Passò comunque parecchio tempo, da quelle prime esperienze di lettore, prima che decidessi a mia volta di aprire un blog. Eravamo all'inizio del 2003, avevo letto su l'Espressoun esaltante articolo intitolato Dieci cento mille blog che fotografava l'esplosione di questo fenomeno in Italia, anche grazie a una piattaforma gratuita e dutta italiana chiamata Splinder.
Così fu su Splinder che iniziai quell'avventura, e siccome le mie condizioni di utente del web non erano nel frattempo cambiate – mi connettevo solo nel fine settimana, e dunque potevo anche pubblicare solo nel fine settimana – decisi di chiamarmi ilblogdelladomenica. Misi un sottotitolo che voleva essere ironico: Contro Castaldo senza se e senza ma, scimmiottando lo slogan dominante in quel periodo contro le varie guerre e i vari terrorismi di turno, ma applicandolo alla musica. E scegliere come bersaglio il giornalista musicale di punta diRepubblica, Gino Castaldo appunto, mi sembrava perfetto per vari motivi: primo perché avere un “nemico” definiva immediatamente la mia identità di blogger e di opinionista, secondo perché indicava nella musica il mio argomento principale, terzo perché Repubblicaera il punto di riferimento indiscusso del popolo di sinistra, quindi criticandola da sinistra mi mettevo in una posizione da cui potevo sparare a zero praticamente contro tutto il panorama culturale italiano, e quarto perché Castaldo era famoso ma non troppo, quindi nessuno prima di me lo aveva onorato tanto da eleggerlo a simbolo di un sistema (per quanto da combattere). Decisi fin da subito che ilblogdelladomenica – abbreviato in bdd – sarebbe stato un opinionista polemico e iconoclasta, ma al tempo stesso “umano”, e (oggi lo riconosco) fin troppo emotivo e umorale. La polemica per me era per così dire un atto d'amore, come per quei personaggi dei film di Ettore Scola che si insultavano simpaticamente e creativamente per fare conversazione.
Naturalmente però, non tutti stavano al gioco, e con questo modo di fare ho finito per offendere un sacco di gente e purtroppo anche vari amici.
Amici che comunque all'epoca erano tanti, perché proprio nel 2003 – grazie a Splinder e forse grazie anche a quell'articolo dell'Espresso – furono in tanti ad aprire un blog contemporaneamente al mio, e tanti che avevano i miei stessi interessi e finemmo per costituire la comunità degli indieblogger. Di questi, Enzo e La Laura di Polaroid erano i veterani essendo attivi già da due anni che all'epoca era un'eternità.
Il più rispettato, e il più bravo a scrivere, era Leonardo, prevalentemente politico: nel 2001 aveva fatto la storia della blogosfera con la sua diretta dal G8 di Genova. È attivo ancora oggi allo stesso indirizzo, ma è più attivo su Il Post dove si raccolgono molti superstiti della primissima stagione (lo stesso direttore Luca Sofri, che sui blog era ed è Wittgenstein, e l'esperto di web Massimo Mantellini). Un vecchio post proprio di Leonardo, del 24 dicembre 2001, è una perfetta foto di famiglia della blogosfera di allora. C'era già anche Valido: uno che il suo primo sito l'aveva aperto il 9 settembre 1999, e non essendo ancora un blog ne aveva già anticipato alcune caratteristiche.
Più avanti Valido avrebbe lasciato il segno – ma nascondendo la sua vera identità – in avventure fortunatissime come quella de I 400 Calci (dove si firma Nanni Cobretti). Collaborava o collabora anche con Orrore a 33 Giri, un blog collettivo dedicato a stramberie musicali.
E Valido ha frequentato gli indieblogger: che pure erano, per così dire, una generazione successiva alla sua. Per molto tempo è stato anche autore ospite su Inkiostro.
Quest'ultimo fu uno dei primi indieblogger che notai, ed era uno dei più noti. Oggi è ancora online (a un altro indirizzo, perché Splinder non esiste più) ma non viene più aggiornato da anni. Il suo primo post è del 6 gennaio 2003. Anche lui si occupava di musica indie, anche con lui fummo amici per un po' ma poi abbiamo litigato malamente perché entrambi abbiamo un carattere apparentemente dolce ma anche permaloso e irritabile.
Anche Enrico Veronese, noto in rete come Enver, aveva un caratteraccio. Di lui colpiva il superattivismo entusiasta, sia come giornalista musicale che come opinionista di sinistra. Era famoso come rubrichista di Blow Up. Si è lanciato in tanti progetti, quasi sempre abbandonandoli a metà. Oggi è ancora su Twitter.
Credo che il primo a linkare il mio blog della domenica nel 2003, e quindi a farmi entrare nel giro, sia stato Batteria Ricaricabile, anche se nella prima fase aveva un altro nome che non ricordo più. Questo è stato attivo fino al 2013.
Tra quelli che seguivano la musica indie, ce n'erano due particolarmente brillanti e drittoni. Uno era Andrea Girolami, che veniva da Senigallia mi pare, e fu il primo blogger che avvicinai di persona: fu al famoso festival Frequenze Disturbate del 2003, lui aveva lanciato l'invito a farsi vedere, io mi feci vedere e attraverso lui feci amicizia con tutti gli altri. Il suo blog si chiamava Loser, poi ne aprì un altro – Nonsischerzapiu – oggi scrive su Twitter e chissà dove, ma mi pare non si occupi più di musica.
Un altro particolarmente brillante che era di Roma e il suo blog si chiamava shoegazer. Sempre su splinder. Conosceva un sacco di gente e aveva un sacco di progetti, alcuni non hanno funzionato molto. Uno è diventato la casa discografica 42 records, che ha lanciato I Cani di Niccolò Contessa e avuto così un ruolo di primo piano nella trasformazione dell'indie italiano (a tale proposito era stato intervistato nel 2017 su Pagina99) Oggi scrive ancora su Twitter.
Non ricordo quando iniziai a seguire Francesco Farabegoli, che si faceva chiamare Disappunto, ed è un altro che ha avuto tanti progetti diversi, e tardivamente – dal 2009 al 2017 – ha realizzato il blog musicale italiano più bello in assoluto. Si chiamava Bastonate, oggi si può ancora ricevere la sua newsletter, e leggerlo su Twitter.
Su Twitter è anche Michele Boroni, noto come Emmebi, che non era tanto interessato alla musica indie quanto alla cultura pop, e alla politica. Scriveva anche sul Foglio, quindi insomma già allora aveva un altro tipo di notorietà. Ma seguiva comunque lateralmente gli indieblogger. E il suo storico blog, attivo dal 2002 al 2014, è ancora online (anche nell'impaginazione tradizionale). Poi scrive di musica mainstrindie su rockol.
In generale è curioso osservare il diverso destino che si è avuto a seconda che la piattaforma fosse su splinder o su blogspot. Di chi era nella prima, oggi non rimane più niente: salvo nei rari casi di chi è migrato in tempo su un altro dominio, come nel caso di Pubblicodimerda, che degli indieblogger fu l'ideologo e il teorizzatore durante l'età dell'oro: che possiamo dire coincide con il suo periodo di attività, l'incredibile triennio 2003-2006. Fu lui fra l'altro a inventare un premio burla per gli indieblogger (gli Indieblog Awards) e a idolatrare il giornalista Fabio De Luca che a forza di essere chiamato in causa finì per entrare nella ballotta anche lui: e c'è ancora, su Tumblr che è la piattaforma di microblog che uso ancora anch'io.
Uno che stava un po' in disparte, e non ci siamo mai visti di persona, era Elrocco. Ancora attivo su blogspot dopo tutti questi anni.
Di quella blogballotta faceva parte anche Aurelio Pasini giornalista delMucchio, anche se non aveva un blog. La sua fidanzata sì, il blog era A visible Sign Of My Owne pubblicava soprattutto fotografie. All'epoca mi sembrava una cosa un po' superflua, poi sono arrivati i fotoblog e oggi è quello che facciamo tutti con Instagram. Era anche lei più avanti della sua epoca.
Luca Castelli invece era una vecchia firma di Rumore, aveva cominciato con il blog un po' più tardi degli altri: il suo era Ilpozzodicabal e lo è ancora.
Poi c'era Akille, un tipo di Roma molto flemmatico e simpatico che non ho mai saputo come facesse di cognome, quindi oggi che non è più online chissà che fine ha fatto. L'unico segno che ho ritrovato ora della sua esistenza è questa intervista del 2006.
Un po' più lontano dalle nostre frequentazioni era Ludik, storicamente uno dei primi blogger italiani in assoluto, che oggi è attivo più che altro su Twitter.
Lontano da noi era anche il vulcanico Zoro, che poi è diventato un personaggio televisivo e oggi conduce Propaganda Live su La7.
Io nell'epoca d'oro dei blog sono rimasto sempreIl Blog Della Domenica, fino al 2006 mi pare. Poi mi ero buttato sui social network dell'epoca e su Tumblr. Poi sono successe tante altre cose, ho avuto un altro blog che si chiamava Complotto e Mezzoe anche in quello ci ho messo tanto impegno, e sarà stato verso il 2009 e 2010. Dopo quello credo di avere perso traccia persino io di cosa scrivevo in giro. Per esempio nel 2014 avevo un blog che si chiamava La rassegna della domenica, era cominciato parlando di musica poi era finito per diventare una serie di racconti molto intimisti.
Qualche giorno fa, Polaroid ha rilanciato una riflessione di Matthew Perpetua, storico blog (o m-blog) americano, che ha scritto: «Le cose andavano molto meglio quando c'erano i blog». E nella sua ingenuità, questa lamentela mi ha colpito. Mi sono concesso di provare nostalgia, una sensazione che normalmente detesto, la trovo sempre insensata, il segno della senilità.
E adesso la provo anch'io, la nostalgia, o meglio la blogstalgia per quell'età dell'oro, per quei tre anni in cui è successo di tutto e i blog erano un'avanguardia di libertà espressiva e di sperimentazioni. Più di ogni altra cosa erano una comunità, per quanto deterritorializzata e instabile, ma proprio per questo magica e irripetibile.
Ma adesso cambiamo argomento, e parliamo della
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MARCELLO GIANNINI Showcase live venerdi 03 Dicembre 2021 presso Auditorium900 di Napoli
ingresso 10 euro – orario inizio 22:30infoline // email: [email protected] whatsapp: +39 328 618 8754Il chitarrista partenopeo di esibirà in formazione completa formata da:Dario de Luca – chitarra, Vincenzo Lamagna – basso e Marco castaldo – batteria.Da “Teresa”, quarto album del chitarrista Marcello Giannini, è estratto il brano “Elementi” accompagnato dall’opera in video-arte di Andrea…
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TRIANON VIVIANI, “ADAGIO NAPOLETANO” INAUGURA LA STAGIONE DI MARISA LAURITO
Doppia inaugurazione al Trianon Viviani – teatro della Canzone napoletana per la prima stagione “in presenza” firmata dal direttore artistico Marisa Laurito.
Venerdì 15 ottobre, alle 21, ci sarà l’attesa prima teatrale assoluta dello spettacolo che apre il cartellone 2021/2022: Adagio Napoletano. Cantata d’ammore, il musical con la compagnia Stabile della Canzone napoletana scritto e diretto da Bruno Garofalo.
Nello stesso giorno sarà inaugurata la Stanza delle Meraviglie, uno spazio virtuale, unico e innovativo nel panorama italiano e internazionale, disegnato dal regista Bruno Garofalo da un’idea di Marisa Laurito, che offrirà al pubblico, con una fruizione multisensoriale, la possibilità di immergersi nella storia della Canzone napoletana grazie al progetto di digitalizzazione promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec, la società in house della Regione per i beni culturali.
Adagio Napoletano, già presentato con successo di pubblico in streaming nel periodo più critico della pandemia, è la maggiore produzione del teatro della Canzone napoletana. L’allestimento prevede il ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti della compagnia Stabile della Canzone napoletana, che Marisa Laurito definisce «la spina dorsale portante del teatro».
Lo spettacolo è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della città. Una produzione significativa, insomma, che, valorizzando il maggiore bene culturale endogeno, ovvero il nostro patrimonio musicale, mira anche a contribuire al potenziamento dell’offerta turistica partenopea. Per questo motivo, lo spettacolo sarà riproposto periodicamente nel teatro storico di Forcella.
«In Adagio Napoletano – racconta l’autore, scenografo e regista Bruno Garofalo – non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie (maggio e le rose, gli emigranti, la strada, le tammurriate, i pescatori, il mercato e il varieté), alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentano sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero filologico allo spettacolo puro».
In scena Lello Giulivo, Susy Sebastiano, Francesco Malapena e la partecipazione di Gigio Morra. Con loro Laura Lazzari, Matteo Mauriello, Salvatore Meola, Gennaro Monti, Nadia Pepe e Fernanda Pinto.
Costumi di Mariagrazia Nicotra, arrangiamenti di Tonino Esposito, movimenti coreografici di Enzo Castaldo e immagini videoscenografiche di Claudio Garofalo. La direzione musicale è di Pino Perris, che ha anche curato le rielaborazioni delle canzoni. Disegno delle luci di Gianluca Sacco. Suono di Daniele Chessa.
La musica è eseguita dal vivo da Gaetano Campagnoli (clarinetto e sax soprano), Ciro Cascino (tastiere), Gennaro Desiderio (violino), Luigi Fiscale (batteria), Gaetano Carmine Marigliano (flauto e ottavino), Stefano Minale (tromba e flicorno), Pino Perris (pianoforte), Claudio Romano (chitarra e mandolino), Luigi Sigillo (contrabbasso) e Alessandro Tedesco (trombone).
Con la collaborazione della scuola Essenza danza, diretta da Emanuela Ritondale e Raffaele Speranza, il balletto è composto da Federica Avallone, Priscilla Avolio, Andrea Cosentino, Martina Del Piano, Alex Di Francesco, Alberto Esposito, Olimpia Graziosi e Carmine Rullo.
Adagio Napoletano. Cantata d’ammore andrà in scena da venerdì 15 a domenica 17 ottobre e da venerdì 22 a domenica 24 ottobre, il venerdì e il sabato alle 21 e la domenica alle 18.
I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30. Informazioni: sito istituzionale teatrotrianon.org, tel. 081 2258285.
Nel rispetto della normativa di igiene e sicurezza prescritta per l’emergenza sanitaria, i posti sono contingentati e numerati. È obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina.
Lo spettacolo è prodotto dal Trianon Viviani con il sostegno del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc 2014-2020). Le attività del teatro della Canzone napoletana si avvalgono della sponsorship tecnica di Enel e il patrocinio di Rai Campania.
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23 apr 2021 11:40
I VELENI DI FERRONI - LA GRANDE NOVITÀ IN FERRARI È L’ARRIVO, DIRETTAMENTE DA TOP GEAR, DI CHARLIE TURNER COME CHIEF CONTENT OFFICER. IL SUO COMPITO, AL MOMENTO, SARÀ QUELLO DI CREARE, ELABORARE, DISTRIBUIRE E COMMERCIALIZZARE CONTENUTI INNOVATIVI LEGATI AL BRAND FERRARI. MA C’È CHI SPIFFERA CHE SI IMPEGNERÀ PER DARE IL VIA A UN CANALE TELEVISIVO FERRARI. DICONO A TORINO CHE “JOHN ELKANN È PIÙ FURBO DI ANDREA AGNELLI”
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Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”
Turner da Top Gear alla Ferrari, ora Elkann pensa a una tv
Non solo motori e moda, per la Ferrari cara a John Elkann. Se il 13 giugno andrà in scena la prima sfilata fashion della casa di Maranello, un progetto che vede come capo Nicola Boari, per una collezione affidata alla creatività di Rocco Iannone, ecco un’altra grande novità, l’arrivo alla Ferrari, direttamente da Top Gear, di Charlie Turner come chief content officer.
Il suo compito, al momento, sarà quello di creare, elaborare, distribuire e commercializzare contenuti innovativi legati al brand Ferrari.
Dalla grande famiglia ex Fiat però c’è chi spiffera che l’ex direttore editoriale di Top Gear si impegnerà per dare il via a un canale televisivo Ferrari, capace di attirare le attenzioni di tutto il mondo, non solo quello sportivo. Dicono a Torino che ���John Elkann è più furbo di Andrea Agnelli”: sembra proprio di sì.
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Il Trentino di Fugatti batte cassa da Draghi
Primo incontro ufficiale tra il presidente del Consiglio Mario Draghi, e il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, accompagnato dal direttore generale Paolo Nicoletti. Tema, il rapporto finanziario tra Trento e Roma: Fugatti chiede risorse per dare una spinta all'economia trentina.
Si comincia con la richiesta di destinare il contributo del Patto di Garanzia agli investimenti sul territorio: 430 milioni di euro all’anno. Quindi, sospendere per due anni il versamento a Roma e utilizzare le risorse per alimentare gli investimenti. Non mancano all’appello i gettiti fiscali arretrati derivanti sempre dal Patto di Garanzia del 2014, riconosciuti dal Mef guidato da Daniele Franco, ma che per questioni tecniche non sono ancora stati sbloccati: e sono altri 430 milioni di euro. Draghi ha preso atto delle richieste.
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Blandini punta sulla musica dal vivo
Musica italiana dal vivo: dal palco del Festival di Sanremo arrivano a Rai Radio2 gli artisti di punta della nostra scena nazionale. In diretta dalla sala B di via Asiago, con Rai Radio2 che in collaborazione con Siae - Società Italiana degli Autori ed Editori, presenta un ciclo di speciali musicali: da Noemi a Francesca Michielin, da Max Gazzè ad Aiello, da stasera ogni venerdì, in diretta radiofonica e in streaming video su RaiPlay, in compagnia di Ema Stokholma e Gino Castaldo.
Se per Paola Marchesini, direttore di Rai Radio2, c’è il “desiderio di voler restituire il palco agli artisti e le emozioni agli ascoltatori”, il numero uno della Siae, il direttore generale Gaetano Blandini, rileva che “la radio è un mezzo che per sua vocazione è in grado di veicolare emozioni senza confini, raggiungendoci e creando invisibili ma fortissime connessioni, risvegliando emozioni e ricordi”. Evviva.
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Assolombarda, c’è il marito della Lorenzin
Nuova squadra per Assolombarda, varata dal consiglio generale. Per il quadriennio 2021-2025, con la presidenza di Alessandro Spada, che segue quella di Carlo Bonomi, ecco la pesante delega agli affari istituzionali e alla semplificazione per le imprese e la legalità conferita al napoletano Alessandro Picardi, vicepresidente esecutivo Tim (ex Sky, Wind, Alitalia, Rai), che a Milano chissà perché sottolineano sempre che è “marito dell’ex ministro Beatrice Lorenzin”. Nella regione guidata da Attilio Fontana, Assolombarda punta molto sui fondi di Next Generation Eu.
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Papa Francesco telefona al cappellano
Una telefonata allunga la vita. Specie quando chi compone il numero è un pontefice. Papa Francesco ha chiamato don Marco Galante, cappellano agli ospedali riuniti Padova sud-Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia, impegnato da novembre nel reparto Covid a sostenere e incoraggiare i malati nelle sue visite ai reparti.
Tempo fa il sacerdote aveva scritto una lettera a papa Bergoglio per condividere la preghiera e il sostegno che i malati hanno trovato nel momento di sofferenza. Lo stesso don Marco racconta così l’esperienza vissuta: “Ero in canonica e avevo appena terminato un collegamento di formazione con un gruppo di preti e mi preparavo a uscire per tornare in ospedale. Sento vibrare il telefono e vedo la scritta 'sconosciuto' sul display. Rispondo e mi sento dire: 'Pronto, parlo con don Marco Galante? Sono papa Francesco'. Mi è sfuggito un 'oh mamma mia' ma dall'altra parte mi sono sentito dire sorridendo 'no, non sono la sua mamma, sono papa Francesco'".
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Sanremo 2021, in RaiPlay/Radio2
Sanremo 2021, in RaiPlay/Radio2
Radio2 a Sanremo 2021 Rai Radio2 è in diretta dal Glass Box del Teatro Ariston, a pochi metri dal palcoscenico del Festival di Sanremo con tutti i protagonisti della 71a edizione! Andrea Delogu, Ema Stokholma e Gino Castaldo sono al “centro del Festival” su Rai Radio2 per commentare lo spettacolo, la musica e le canzoni e per accogliere gli artisti dopo ogni esibizione per un primo commento a…
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Difesa, Laudati ha voluto evitare clamore mediatico
Antonio Laudati “è molto provato” si trova “in un momento particolare della sua carriera e della sua vita” avremmo “potuto chiedere tecnicamente un rinvio per motivi di salute ma non lo abbiamo fatto per rispetto dell’indagine e della Procura, perché non volevamo che sembrasse una via di fuga”. Lo ha detto l’avvocato Andrea Castaldo, lasciando gli uffici perugini dopo che il suo assistito…
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Polizia di Stato, Il Gruppo Sportivo Fiamme Oro di Sabaudia, ha preso parte al "Viaggio Della Memoria"
Polizia di Stato, Il Gruppo Sportivo Fiamme Oro di Sabaudia, ha preso parte al "Viaggio Della Memoria" Il Gruppo Sportivo Polizia di Stato Fiamme Oro di Sabaudia, rappresentato dall'Ag.S. Castaldo Matteo, ha partecipato dal 4 al 6 Febbraio 2024 al "Viaggio Della Memoria" organizzato dal CONI in Polonia, nel ricordo delle vittime dell'olocausto. La delegazione italiana, guidata dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e composta da settantotto Atleti Olimpici e Paralimpici, si è recata a Cracovia, il viaggio è stato organizzato tramite la struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi internazionali, creata in collaborazione tra l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la Comunità Ebraica di Roma ed il Comitato Olimpico Nazionale. Oltre alla visita ai campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, gli Atleti hanno visitato anche il Quartiere Ebraico di Cracovia e la Fabbrica di Schindler. Per la prima volta la comunità sportiva italiana ha intrapreso questo viaggio, che come scopo ha quello di ribadire la funzione dello sport per unire le persone e non per discriminarle, affinché si affermi sempre l'impegno del sistema sportivo italiano contro ogni forma di razzismo e antisemitismo. Toccante il commento dell'Ag.S. Castaldo, Medaglia di Bronzo in Quattro Senza alle Olimpiadi di Rio 2016 e Tokyo 2020, il quale ha rappresentato le Fiamme Oro e la Federazione Canottaggio: "É stato un viaggio necessario, un'esperienza bellissima ma allo stesso tempo molto difficile da affrontare. Ho potuto vedere con i miei occhi ciò che è successo e cosa hanno dovuto subire tutte quelle persone che sono state perseguitate e deportate nei campi di sterminio. Con questa visita vogliamo ribadire la forza dello sport al fianco delle Istituzioni e l'impegno del sistema sportivo italiano alla lotta contro il razzismo. Noi Atleti dobbiamo aiutare a diffondere la cultura della memoria e del rispetto, che dovrà essere testimoniato e condiviso in tutti i luoghi di sport". Dopo la visita ai Luoghi della Memoria, il viaggio si è concluso con una conferenza stampa dedicata ai saluti istituzionali ed a un momento di raccoglimento e riflessione per riaffermare l'alto valore simbolico del ricordo e della testimonianza di ciò che è accaduto e che non va mai dimenticato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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[IDGAX059] I Don't Give An X by Aleksander Great available at: www.aleksandergreat.com Soundcloud: soundcloud.com/aleksandergreat + radios around the globe - check the schedule on my website Track ID Greg Denbosa & Dimitri Cooman - Seat (Original Mix) [Promo - dB130] Veztax - Apologize (Original Mix) [FOURFLOOR] Alex D’Elia & Sharon JJ - Virgin (Veztax Remix) [Promo - FOURFLOOR] Alex D’Elia & Sharon JJ - Virgin (Aleksander Great Remix) [Promo - FOURFLOOR] Teo Harouda - Motion Delivery (Original Mix) [dB130] Dominik Vaillant - 101 Pt. One (Andrea Crom Raw Mix) [Promo - Fehler Musik] Energy 52 - Cafe del Mar (Aleksander Great Bootleg) [Promo] Veztax - How Will I Laugh Tomorrow (Aleksander Great Remix) [FOURFLOOR] Veztax - Unknown Territory (Re-Edit) [FOURFLOOR] Aleksander Great - Ego Murders (Original Mix) [Promo] Veztax - CC Cola (Original Mix) [Promo] Gary Beck - Pneuma (Original Mix) [Promo] Yar.D - Midnight (Original Mix) [dB130] Marco Faraone - Aria (Original Mix) [Promo] Aleksander Great - Seductive Rave (Original Mix) [Promo] Anthony Castaldo - Rebirth Of A Feeling (Original Mix) [Analytic Trial] Julian Jeweil - Techno Corner (Original Mix) [Form] The YellowHeads - The Beginning (Cari Lekebusch Remix) [Reload Black Label LTD] Renato Cohen - Pontape 2013 Remake (Original Mix) [Drumcode] Dj Hyperactive - Venus (Truncate Remix) [CLR] (at Berlin, Germany) https://www.instagram.com/agreatmusic/p/ByZbu7pIGCu/?igshid=fpgayx9a8u6d
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Fondazione Pietà de’ Turchini esprime soddisfazione per il Premio Franco Abbiati , l’ucita di un libro e la ripresa dei concerti
NAPOLI – Buone nuove dalla Fondazione Pietà de’ Turchini: l’ annuncio della ripresa delle attività già da settembre e, ancor prima, il conferimento del Premio Abbiati e l’uscita del libro Storia della Musica e dello Spettacolo a Napoli: il Seicento.
Il volume, a cura di Paologiovanni Maione e Francesco Cotticelli per Turchini Edizioni dal 29 giugno è in tutte le librerie. L’opera in due tomi (con appendice allegata in cd-rom) di quasi duemila pagine, è una ricognizione intorno al ‘600 e segna una tappa uteriore del progetto editoriale intrapreso dai due musicologi napoletani dopo il precedente lavoro dedicato al’700.
A impreziosire il libro la prefazione di Aldo Masullo, l’ultimo scritto del grande filosofo pubblicato prima della morte.
«Un lavoro di ricerca e studio – ha sottolineato Federica Castaldo, presidente Fondazione Pietà de’ Turchini – che proseguirà ancora per approdare ad una futura pubblicazione, dedicata questa volta all’Ottocento.»
La ricerca musicologica è infatti parallela alla intensa attività concertistica e produttiva della Pietà de’ Turchini, che martedì 30 giugno alle 19, riceverà il XXXIX Premio della Critica Musicale Franco Abbiati assegnato dalla giuria composta da Alessandro Cammarano, Paola De Simone, Andrea Estero, Carlo Fiore, Angelo Foletto, Enrico Girardi, Giancarlo Landini, Gianluigi Mattietti, Gian Paolo Minardi, Carla Moreni, Alessandro Mormile, Paolo Petazzi, Alessandro Rigolli, Lorenzo Tozzi.
La giuria ha attribuito il prestigioso riconoscimento come “migliore iniziativa musicale” al progetto Talenti Vulcanici della Pietà de’ Turchini «per l’alto profilo progettuale e per l’efficacia qualitativa degli esiti a valenza internazionale messi a segno dal giovane ensemble partenopeo.»
Federica Castaldo è l’ideatrice del progetto Talenti Vulcanici che coinvolge Stefano Demicheli per la direzione musicale, Emanuele Cardi per la progettazione didattica, Paologiovanni Maione, Francesco Cotticelli ed altre eccellenze nel campo della prassi esecutiva e della ricerca musicologica e teatrale di statura internazionale.
«È la seconda volta in 23 anni di militanza musicale e culturale – ha aggiunto la presidente Castaldo – che la Pietà de’ Turchini riceve l’Abbiati, ed entrambe le volte il riconoscimento viene assegnato a progetti “pioneristici” ed innovativi intrapresi dall’eccellenza musicale attiva a Napoli. Un segnale importante ed una grande responsabilità.»
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XXXIX Premio Franco Abbiati Fondazione Pietà de’ Turchini esprime soddisfazione per il Premio Franco Abbiati , l’ucita di un libro e la ripresa dei concerti…
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13 Various Ways To Do Benjamin Moore Beach Plum | benjamin moore beach plum
NEW CANAAN, CT — Hundreds of aggressive New Canaan High Academy acceptance accomplished third division High Honors and Honors status, academy admiral announced.
To accomplish High Honors status, a apprentice charge advance a 90 boilerplate during the quarter, according to academy officials. To accomplish Honors status, they charge advance an 85 average.
Below is the abounding account of names, alphabetically by grade. Congratulations to all the students:
Grade 12 High HonorsRiana Afshar, Fallon Arnone, Maria Estelle Asker, Alexis Axon, Brooke Barber, Claire Batchelor, Ryan Benevento, Audrey Bloom, Olivia Bognon, Caitlin Bradley, Claire Brunner, Alexandra Budnick, Brian Campe, Jackson Camporin, Alexandra Carlson, Isabelle Carpenter, Christopher Carratu, Mario Castaldo, Tara Chugh, Naomi Cimino, Bartholomew Codd, Helen Culpepper, Sophie Curcio, Elise Curren, Leila Dann, William Dantini, Griffen Dayton, Elizabeth DeMarino, Vivian Ding, Heather Doherty, Elizabeth Dolan, Emma Dunlap, Katherine Dunn, Mia Fedeli, Tessa Fieldman, Kiera Joanne Finnerty, Taylor Frame, Charlotte Gardner, Paula Graham, Liam Griffiths, Drew Guida, Amanda Hall, Alexandra Harte, Brian Hartz, Grace Higgins, Elizabeth Hirai, Nicholas Hoge, Steven Hoge, Sofia Ippolito, Andrew Jameson, Alyssa Khoo, Emily Knight, Cella Kove, Elizabeth Kuchinski, Zachary LaPolice, Allison Leopold, Katherine Lisecky, Natalie Lopez, Ryan Lytle, Thomas Marshall, Jordan McDonald, Anna Thérѐse Mehra, Alexander Meintzer, Andrew Mihailoff, Andrew Morse, Hudson Neleman, Theodore Nelson, Teresa Oliveira, Bennett Ong, Sophia Palamenti, Cortland Parrott, Dylan Pescatore, Martina Pincione, Alexa Pittaro, Lucy Potter, Sophie Potter, Olivia Prazenka Moor, Kristen Raffaele, John Renda, Charles Richardson, Megan Rigione, Skyler Risom, Colin Russo, Karoline Sauan Gregorian, Luciana Savini, Riley Seelert, Katharine Shaughnessy, Mark Silber, Fiona Stevens, Georgia Stewart, Maggie Streinger, Hannah Suthons, Thomas Suthons, Andrew Symon, Isha Teredesai, Caroline Tuffy, Michael Turiano, Emma Uzgiris, Dustin Valenti, Sofia Vallejo Luna, Colin Vetterli, Meredith Waldron, Thomas Welch, Justin Wietfeldt, Eric Wills, Sophia Yee, Emma Youngman
Grade 11 High HonorsAshley Abate, Chloe Adams, Pahal Ahuja, Saimanish Akavaramu, Alexis Angermueller, Harrison Appelt, Oliver Arrix, Matthew Balkun, Julia Bazata, Evan Beiles, Matthew Benevento, William Besgen, Gabriella Bisesi, Aidan Blair, Charles Borthwick, William Bozzella, Gavin Bramwit, Caroline Brooks, Charles Brossy, Reid Brown, Blaine Burke, Nicolas Butler, Colin Byrne, Emma Caione, Ryan Caione, Bryce Campbell, Christopher Canet, Henry Cannon, Steven Capelo, Julia Carpi, Alexa Carrillo, Darby Carroll, Christian Carson, Annabelle Catlin, John Catlin, Alexandra Cioffi, Benjamin Clay, Wesley Cloud, Lydon Cooney, Ryan Corbett, Gretchen Crane, Daisy Crystal, James Dathan, John Dayton, Edmund DeClue, Sarah DiCosmo, Hannah Doka, Noah Dorfsman, Mason Dorman, Demetria Dresser, John Eccleston, Marina Forni, Charlotte Frank, Andrew Frederick, William Galvan, Boden Gammill, Charlotte Gelhaus, Edward Gentner, Eren Geray, Emma Gibbens, Riley Gibbons, Alexandra Gillespie, Ava Gjertsen, John Goetz, Benjamin Graham, Andrea Gravereaux, Madison Grenauer, Meghan Griffiths, William Grigsby, Elyssa Grogan, Jack Grogan, William Haddad, Maddie Haley, Lindsay Hall, Addison Hanrattie, McKenna Harden, Oliver Harris, John Harrison, Sophie Havens, Fiona Hickey, Anna Higgins, Shea Hobbs, Annika Holmberg, Colton Howe, William Hynes, Samuel Ives, Ethan Jones, Shannon Jordan, Sophia Karimnejad, August Kelliher, Dylan Kortman, Neya Krishnan, Alexandra Kurz, Dhiraj Kuttichirayil,
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Perché l'attacco del Movimento 5 stelle alla Francia sembra studiato "a tavolino"
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Perché l'attacco del Movimento 5 stelle alla Francia sembra studiato "a tavolino"
La piccola crisi diplomatica è aperta. Anzi, spalancata. L’ambasciatrice d’Italia a Parigi, Teresa Castaldo, è stata convocata al ministero degli Esteri francese dopo le parole del vicepremier Luigi Di Maio sulla ‘moneta coloniale’. Inoltre fonti del gabinetto del ministro per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, hanno definito le dichiarazioni del vicepremier “inaccettabili e senza motivo”. “Il capo di gabinetto del ministro per gli Affari europei – hanno fatto sapere le fonti citate da Europe 1 – hanno convocato l’ambasciatrice d’Italia in seguito alle frasi inaccettabili e senza motivo pronunciate ieri dalle autorità italiane”. Ma cosa c’è dietro all’attacco pentastellato? Com’è possibile che al centro del dibattito pubblico italiano ci sia finito il “franco coloniale”?
Di Maio e Di Battista contro la Francia
Due giorni fa parlando del tema migranti a una manifestazione del M5S ad Avezzano, il vicepremier ha tirato in ballo la Francia, “che in Africa continua ad avere delle colonie di fatto, con la moneta, che è il franco, che continua a imporre nelle sue ex colonie”. Si tratta di soldi, ha tuonato Di Maio, che Parigi “usa per finanziare il suo debito pubblico e che indeboliscono le economie di quei Paesi da dove, poi, partono i migranti”. E in serata, ospite a ‘Che tempo che fa’, Alessandro Di Battista si è presentato da Fazio con in mano il fac simile di una banconota da 10mila franchi Cfa che poi ha strappato in diretta.
“La verità è che finché non lasceremo in pace quella gente in Africa continuerà a partire e il mio dovere è fare in modo che l’Unione europea si occupi di questo tema e inizi una decolonizzazione vera dell’Africa” diceva ieri Di Maio, a margine di un incontro con gli assessori regionali al ministero dello Sviluppo economico. Di Maio parlerà “senz’altro” con l’ambasciatrice d’Italia convocata dal ministero degli Esteri francese. “Io non credo che sia un caso diplomatico, è tutto vero – afferma il ministro del Lavoro – il fatto che la Francia sia uno di quei Paesi che stampano una moneta per 14 stati africani impedisce lo sviluppo di quegli stati africani e contribuisce alla partenza di profughi che poi muoiono nel Mediterraneo o arrivano sulle nostre coste”. “Io mi sono stancato di parlare degli effetti dell’immigrazione e voglio cominciare ad affrontare le cause – ribadisce Di Maio – E le cause sono il mancato sviluppo degli Stati africani: dobbiamo lasciarli in pace a casa loro e starcene noi a casa nostra”.
L’attacco del Movimento 5 stelle è studiato a tavolino
Quello del Movimento 5 stelle è un piano che sembra studiato. Una strategia per individuare un tema caldo “da battere” nel corso della campagna elettorale verso le elezioni europee. Non è un caso che solo qualche giorno fa a Strasburgo Di Maio e Di Battista abbiano lanciato la proposta di chiudere la sede dell’Europarlamento a Strasburgo, secondo loro solo una “marchetta per la Francia”. Ora l’uso del franco francese nelle ‘ex’ colonie per “finanziarsi il debito” entra nella narrazione pentastellata.
Nemico individuato, per cercare di fare presa sull’elettorato e tenere anche sull’immigrazione (tirando in ballo le politiche “colonialiste” di Parigi) mediaticamente il passo dell’alleato Matteo Salvini e della sua macchina comunicativa. Al M5s “conviene” poi una campagna elettorale che metta in secondo piano le preoccupazioni economiche (con le inevitabili problematiche legate alla partenza del reddito di cittadinanza, che ha tempi strettissimi e molti ostacoli sul suo percorso, perché i centri per l’impiego non sono pronti) e permetta ai pentastellati di giocare all’attacco. Le critiche alla Francia “colonialista” e “responsabile delle migrazioni” è un collante per parte dell’elettorato di riferimento del Movimento 5 stelle. Ma è anche un azzardo. Trapela infatti preoccupazione sia dalla Farnesina sia da Palazzo Chigi per le parole di Di Maio. Ma è sempre più chiaro, ancor di più dopo la piccola crisi diplomatica con la Francia, come il M5s voglia dimostrare di essere “al volante” del governo.
Migranti, Di Maio e Di Battista contro la Francia: “L’Italia è sola”
Crisi diplomatica Italia-Francia, le reazioni
Duro il commento del commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari, Pierre Moscovici, a proposito delle parole di ieri del vicepremier sul franco Cfa: “Certe dichiarazioni, certe parole sono usate a fini di politica interna, per provocare delle reazioni. Sembrano proprio delle provocazioni, tanto il loro contenuto è vuoto, o a volte irresponsabile. Bisogna guardarsi dal cedere alle provocazioni, bisogna evitare di fare un favore agli autori prendendole sul serio, perché non hanno alcun senso”. “Mi guarderò dal fare ulteriori commenti – prosegue Moscovici – saprete che l’ambasciatrice italiana è stata convocata al ministero degli Affari Esteri francese per incontrare il capo di gabinetto della ministra degli Affari Europei. Come europeo e come francese, vorrei dire che la qualità delle relazioni tra Parigi e Roma è importante e questa deve restare la volontà comune per coloro che dirigono i Paesi, quali che siano i partiti che sono al potere”. “Vorrei che si potesse rapidamente superare questo stadio conflittuale, che è assolutamente negativo, nefasto e insensato. Basta guardare alla geografia, alla storia, all’economia e alla cultura per vedere che questi due Paesi sono estremamente vicini e devono restarlo. Non può essere altrimenti. Dunque, le provocazioni fanno sempre il gioco di chi le fa”, conclude il commissario europeo.
Sulle tensioni diplomatiche con la Francia interviene all’Adnkronos la senatrice M5S Elena Fattori. “Sulle cause profonde del fenomeno migratorio bisognerebbe fare un’analisi profonda e poi proporre soluzioni. La continua ed estenuante ricerca del nemico esaspera solo gli animi – afferma Fattori – Senza assolvere la Francia ma neanche tutti gli altri Paesi europei incluso il nostro”. “Come ha detto giustamente Gino Strada – insiste la parlamentare ‘ribelle’ – i popoli africani non si fabbricano le armi da soli per le guerre che poi li spingono da noi e in questo ambito l’Italia non è innocente. Magari cominciamo anche da lì?”. Sposa invece la linea del vicepremier grillino la deputata 5 Stelle Yana Ehm. “Sono assolutamente in linea con le dichiarazioni di Di Maio. E’ un bene che la tematica del colonialismo sia venuta fuori ma doveva uscire molto prima”, afferma all’Adnkronos.
Secondo il Pd, invece, “le dissennate dichiarazioni di Di Maio rischiano di aprire una guerra diplomatica con un Paese storicamente alleato e nostro vicino. Domani alla conferenza dei capigruppo, il Pd chiederà l’immediata convocazione in aula del ministro degli Esteri Moavero, del tutto scomparso in questa fase. Qualcuno deve far capire a Di Maio che non è più un ragazzo che sta sui tetti di Montecitorio, ma il vicepresidente del Consiglio” affermano in una nota il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci e il capogruppo dem in Commissione Esteri Alessandro Alfieri.
Franco africano e migranti, quello che i 5 Stelle non dicono
Oltralpe c’è chi non considera il franco Cfa espressione del neocolonialismo francese. E’ il caso di Nicolas Bay, eurodeputato del rassemblement National di Marine Le Pen. Il Cfa “fa parte della storia, dobbiamo rispettare le scelte economiche e monetarie dei Paesi africani”, afferma Bay rispondendo a una domanda dell’Adnkronos sulle accuse dell’M5S contro la moneta “coloniale” che frenerebbe lo sviluppo dell’Africa favorendo l’emigrazione verso l’Europa. Se i Paesi africani considerano il Cfa “un elemento di stabilità devono essere liberi di mantenerlo”, così come se lo desiderano devono essere liberi di cambiare “e avere un sistema monetario che conviene loro di più”, prosegue l’eurodeputato. A suo avviso, nella cooperazione con l’Africa, bisogna “privilegiare le infrastrutture, come strade e telecomunicazioni” e dare sostegno “all’economia reale” evitando che i finanziamenti vadano “a multinazionali” o a “intermediari” che, a causa della corruzione, non fanno arrivare gli aiuti a chi ne ha bisogno.
Italia-Francia: un 2018 ad alta tensione
Sull’asse Roma-Parigi le tensioni delle ultime ore costituiscono il nuovo capitolo di un rapporto che, dallo scorso anno, è stato condizionato da un confronto spesso aspro sul tema dell’immigrazione. A marzo è esploso il primo caso Bardonecchia, legato agli sconfinamenti contestati agli agenti francesi che si sono ripetuti anche in autunno. “A seguito di quanto accaduto a Bardonecchia nella serata di venerdì 30 marzo, il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha immediatamente chiesto spiegazioni alle autorità francesi, sia tramite l’Ambasciata di Francia a Roma, sia tramite la nostra Ambasciata a Parigi”, spiegava un anno fa la Farnesina. “Non avendo ricevuto alcuna giustificazione per il grave atto (considerato del tutto al di fuori della cornice della collaborazione tra Stati frontalieri), si è deciso di convocare oggi pomeriggio, alla Farnesina, l’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset”, aggiungeva il ministero degli Esteri. All’epoca, “il Direttore Generale per l’Unione Europea, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha rappresentato all’ambasciatore la ferma protesta del Governo italiano per la condotta degli agenti doganali francesi, ritenuta inaccettabile e ha manifestato, al contempo, disappunto per l’assenza di risposte alle nostre richieste di spiegazioni”.
Gli italiani si (ri)scoprono europeisti, i sovranisti sono già demodé?
A giugno, invece, i toni si sono alzati in relazione alla vicenda che ha coinvolto la Aquarius. La nave, dopo la chiusura dei porti italiani, ha attraccato a Valencia. La posizione del governo italiano è stata criticata in Francia ai più alti livelli. Il 13 giugno, quindi, il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha convocato alla Farnesina l’ambasciatore francese Christian Masset e, data la sua assenza da Roma, ha ricevuto l’Incaricata d’Affari, Claire Anne Raulin. Moavero, come ha spiegato la Farnesina, nella circostanza “ha comunicato che il governo italiano considera inaccettabili le parole usate nelle dichiarazioni pubbliche rese” il 12 giugno “a Parigi, anche a livello governativo, sulla vicenda della nave Aquarius. Il ministro Moavero ha chiarito che simili dichiarazioni stanno compromettendo le relazioni tra Italia e Francia”. Nella nota, venivano stigmatizzati i toni “ingiustificabili, tenuto conto che da molti mesi ormai il nostro Paese ha pubblicamente denunciato l’insostenibilità dell’attuale situazione di latitanza di un approccio coordinato e coeso a livello europeo circa la gestione dei flussi migratori, rispetto ai quali l’Italia non si è mai tirata indietro”.
Ora un altro capitolo: i toni si alzano, nuovamente. La fase conflittuale tra Roma e Parigi è tutt’altro che finita.
I sondaggi verso le Europee: Lega ai massimi storici, M5s a picco
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