#Amore nelle parole
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Sono felice perché oggi ho avuto una seconda occasione per conoscerti per la prima volta.
una frase di un sogno del 9/6/23
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Lo ghiaccerà con gli occhi, stasera
“Occhio per occhio e il mondo diventa cieco.” (M. K. Ghandi)
Luna l’ha appena scoperto: ieri sera è venuta a conoscenza del fatto che lui si vede con un’altra donna. Lo starà facendo perché forse la nuova preda è più fedele e servile di lei; più esperta nelle cose di sesso, pensava. Tuttora non osa ammettere neppure a sé stessa che invece egli potrebbe semplicemente amarla.
Sei anni d’amore e di totale, sua totale e piena devozione per lui gettati al vento. Non ci sarà più quel gioco gentile ma stimolante e crudele tra due che si amano. Non si sottoporrà più con genuina e partecipata gioia ai riti dolorosi ma per lei dolcissimi e intimi a cui Manuel con pazienza l’aveva abituata.
Le prime volte infatti, alle richieste dell’uomo lei reagiva con veemenza. Probabilmente, da qualche parte nei recessi della sua mente abituata ad obbedirgli e scattare a comando, troverà il coraggio di troncare con lui. Una salutare alzata d'orgoglio. Intanto comunque stasera per l’ultimo appuntamento con lui s’è fatta stupenda.
Ma è assolutamente decisa: non lo lascerà avvicinare al suo corpo più di tanto e non si farà mai più neppure toccare, da lui. Lo guarderà come un animale ferito a morte guarda il cacciatore che gli ha ficcato una pallottola nel cuore, prima di esalare l'ultimo respiro. Piangerà dentro, ma non gli darà la soddisfazione di vederla sanguinare e soffrire per davvero, stavolta. L’ultima volta.
Con Manuel, all'inizio della loro storia Luna era una donna risoluta e anche aggressiva, lo combatteva e litigava molto, con lui. Rivendicava come donna un suo ruolo paritario, nel rapporto che si stava creando tra loro due. Poi, per puro amore di quell’uomo, ha accettato progressivamente tutto e man mano s’è sottomessa in toto al suo volere.
Dopo alcune settimane la cosa ha iniziato decisamente anche a piacerle: non vedeva l’ora di indossare il collare, desiderava soltanto essere sculacciata e punita nelle mille, sottili maniere che lui conosceva. S’era finalmente insinuato nella sua psiche il gusto tenue, subdolo, riprovevole ma pervicace della sottomissione al maschio dominante.
Dio come godeva con lui nel farlo. E oggi pomeriggio altre news. La sorpresina finale: Dolores, la nuova donna che ha inaspettatamente accartocciato il cuore del suo Padrone, sembra che sia addirittura una dominatrice lei stessa.
E che sia una molto forte e determinata, con gli uomini. Manuel l’ha conosciuta da poco, a una convention inter-aziendale. La nemesi vuole che lei abbia subito messo gli occhi proprio su di lui e che adesso non voglia avere a che fare con nessun altro uomo.
E sembrerebbe addirittura che come prima volta lei abbia voluto che Manuel partecipasse a una sua cosa a tre con il suo accompagnatore e collaboratore tuttofare storico e fedele. La versione moderna del puro schiavo. Lo ha voluto quindi come secondo schiavo. E l’uomo oggetto di tanta cura, dopo un iniziale disorientamento ha accettato.
Adesso, ogni volta che lui pensa alla sua nuova Padrona o che la vede, che qualcosa gliela ricorda, ha un tuffo profondo al cuore. Che il nuovo arrivato Manuel sia il benvenuto, nel mondo della dominazione e nella parte dello schiavo: proverà così, ogni volta che lei vorrà, del puro dolore fisico.
E l'umiliazione di essere la seconda scelta, di sborrare dentro di lei solo dopo che lei avrà goduto col primo schiavo. Subirà costantemente l’umiliazione psicologica più imbarazzante e tenace, qualcosa che si protrae durante i giorni a seguire e che incide in modo definitivo sull’autostima del soggetto sottomesso, specie se di sesso maschile.
S’abituerà a servirla secondo il suo assoluto volere. Luna, la schiava di ieri invece, per parte sua, una volta ammortizzato il colpo e finite le lacrime, le parole, presto tornerà libera dal giogo della passione con un uomo ormai profondamente cambiato. Forse col tempo troverà un altro dominante, per continuare a soffrire d'amore e godere nel farsi dominare.
Il maschio curioso, carico di desiderio sessuale e assetato di vita che comunque è dormiente in Manuel vorrebbe addirittura farla incontrare con la sua padrona. Ma sa che per ora questa è solo una sua fantasia. Chissà: forse in un futuro non troppo lontano…
In ogni caso, più probabilmente questa vicenda segnerà la nascita di una nuova Luna: stavolta prenderà il ruolo di una vendicativa, gelida, cattiva, lucida, spietata e ormai esperta dominatrice. Le vicende tra amanti sono spesso molto complicate, aggrovigliate.
Accadono inattese vere e proprie rivoluzioni copernicane. Esse mutano i desideri delle anime che inspiegabilmente si attraggono. E nascono i comportamenti d'amore e le storie più singolari.
RDA
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Per ogni violenza si canti con ancora più grazia e bellezza l'amore. E più è atroce, cruenta e ingiusta, la violenza, più è macabra e oscura, più si faccia il canto tenero e armonioso.
La mano si colmi di una gota, o di un'altra mano. Si soffermi a sostenere il peso del dolore di un altro. Se siamo noi a soffrire, si offra il nostro dolore per la pace degli altri. E si chieda l'aiuto di altre mani misericordiose.
Diventi la gentilezza il nostro unico stilema, la nostra postura.
Impariamo l'antica e perduta arte del perdono, con disciplina e abnegazione. Non venga la prossima alba senza che i nostri cuori abbiano conosciuto il perdono. Non resti traccia di alcun rancore, si disciolga ogni rabbia. Ogni nostra parola si faccia parola d'amore. Con cura d'innamorati, si coltivi il silenzio. Se ne interrompa la grazia, solo per un canto più bello. Così si vada nelle strade del mondo, senza orgoglio né superbia.
Sia solo l'amore a guidarci, il passo e lo sguardo.
Solo l'amore ci muova la mano,
solo l'amore ci inviti al canto.
Se si deve parlare, siano solo parole d'amore.
Ogni azione sia in nome dell'amore.
Per amore si taccia, per amore si muoia.
Sia ogni nostra danza un incanto d'amore.
Il gesto del lavorare, sia gesto d'amore.
E quando la morte si annuncia, si apra la porta di casa, si spalanchi ogni finestra. Che entri senza fatica. La si accolga come l'amica più cara, fedele e benevola. Ci si prenda cura di lei, della sua premura che dura da sempre. Lei che mai ha mancato un appuntamento, lei sempre presente. Che venga, e non riconosca morenti. Quando viene la morte, ci trovi già innamorati d'amore.
- Massimilano Bardotti
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-Ti amo -disse il Piccolo Principe.
-Anch’io ti voglio bene -rispose la rosa.
-Non è la stessa cosa -replicò lui...- Amare significa avere la piena fiducia che ci sarai sempre, qualunque cosa accada. Non perché mi devi qualcosa, non per un possesso egoista, ma per esserci, in una compagnia silenziosa.
Amare è sapere che il tempo, le tempeste o i miei inverni non ti cambieranno. Dare amore non consuma l’amore, anzi, lo moltiplica. Il modo per restituire tanto amore è aprire il cuore e lasciarsi amare.
-Ho capito -disse la rosa.
-Non capirlo, vivilo -aggiunse il Piccolo Principe.
Questa riflessione tratta da Il Piccolo Principe di Antoine De Saint-Exupéry ci invita a riflettere sul vero significato dell’amore. Il dialogo tra il Piccolo Principe e la rosa sottolinea l’importanza della fiducia, della presenza silenziosa e dell’amore incondizionato, immutabile nel tempo e nelle difficoltà.
Il Piccolo Principe spiega che amare non riguarda il possesso, ma essere presenti senza aspettarsi nulla in cambio. Significa accettare l’altro così com’è, senza volerlo cambiare, e restare nei momenti di calma e di tempesta. Inoltre, dare amore non lo esaurisce, ma lo fa crescere. La reciprocità nasce quando si apre il cuore e si permette all’altro di amarci.
La rosa, inizialmente, sembra capire le parole del Piccolo Principe, ma lui la invita a non limitarsi a comprenderle, bensì a viverle pienamente. Questo insegnamento ci spinge a sperimentare l’amore in modo autentico e profondo, al di là delle parole.
L’amore vero si fonda su una donazione disinteressata, sull’accettazione reciproca e sulla condivisione emotiva. È un invito a vivere l’amore nella sua pienezza, con il cuore aperto e la mente serena.
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Questo è tutto ciò che un Uomo dovrebbe essere, o perlomeno ambire di diventarlo.
🍀
Un uomo che è gentile con te è la cosa più maschile che possa fare perché dimostra la sua forza nel contenimento. Sa di poter essere potente e imponente, ma sceglie di proteggere piuttosto che danneggiare, di confortare piuttosto che controllare. Questa non è una dimostrazione di debolezza, ma una profonda comprensione di come sia la vera mascolinità.
Un uomo gentile capisce che il suo compagno non è un oggetto da conquistare, ma un'anima da custodire. Attraversa la vita con la consapevolezza che il suo tocco, le sue parole e le sue azioni hanno un peso. La sua mascolinità non è definita dalla sua capacità di dominare, ma dalla sua capacità di elevare coloro che lo circondano.
Un uomo veramente maschile sa che la dolcezza non è passiva; è amore attivo in movimento. È il modo in cui ascolta quando parli, la cura che mette nel tenerti stretta e la premura nelle sue azioni. La sua forza risiede nella tenerezza che offre, creando un rifugio sicuro in sua presenza.
Un uomo che incarna la vera virilità non si sottrae alla vulnerabilità. Lui sa che permettersi di essere aperto e onesto richiede coraggio. La sua dolcezza crea uno spazio dove sentirsi visti e ascoltati, e questa apertura permette di crescere fiducia e intimità.
Un uomo che conduce con dolcezza capisce che l'amore non è controllo ma sostegno. La sua mascolinità non è minacciata dalla morbidezza che mostra, ma piuttosto, ne è esaltata. Il suo tocco rassicura, le sue parole leniscono, e la sua presenza si sente a casa.
Un uomo gentile con la compagna dimostra che la virilità è più della forza fisica; è intelligenza emotiva. Riconosce che una vera partnership prospera nel rispetto, e che la dolcezza è parte essenziale per costruire un legame duraturo. Lui conduce con compassione, sapendo che rafforza il legame tra voi.
Un uomo che abbraccia la dolcezza dimostra di non avere nulla da dimostrare, perché è sicuro in se stesso. La sua mascolinità non è definita dalle aspettative della società o dalla necessità di affermare il dominio, ma dalla sua capacità di creare pace e armonia nella sua relazione.
Un uomo che pratica la dolcezza sa che la vita non è una battaglia da vincere, ma un viaggio da condividere con chi ama. Lui apprezza i tuoi sentimenti, onora i tuoi confini e si presenta costantemente con attenzione e premura. La sua gentilezza è il suo modo di dire: "Tu sei importante per me. ”
Un uomo gentile nel suo approccio all'amore capisce che la pazienza e la gentilezza sono alla base di un rapporto solido. La sua mascolinità non è sminuita dalla morbidezza, ma gli permette di coltivare la relazione, aiutandola a diventare più profonda e significativa con il tempo.
Un uomo che offre la sua gentilezza è un uomo che dà valore alla tua fiducia. Lui sa che essere gentile non lo rende meno uomo, ma più uomo. La sua mascolinità risplende nella sua capacità di essere protettivo senza essere possessivo, forte senza essere duro e amorevole senza condizioni.
Abhikesh
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Per mantenere una relazione oggi bisogna avere tanto amore e soprattutto tanta voglia di farla funzionare, finire è facile, è facile anche iniziare, ma farla durare, affrontare litigi, opinioni diverse, parole forti nelle discussioni lo è solo per chi ama davvero.
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“forever close” photo by Fabrizio Pece (tumblr | 500px | instagram)
Nel cuore di una cittadina senza tempo, dove il grigio delle strade si fonde con il grigio del cielo, c'è una storia d'amore che resiste all'implacabile corso del destino. Le vite di Alex e Morgan si intrecciavano tra i vicoli stretti, un'amicizia che si sviluppò in qualcosa di più, un sentimento che sfidava la monotonia delle giornate grigie.
Alex, un lavoratore locale, e Morgan, una mente creativa senza un posto fisso nel mondo, si scoprirono l'un l'altro in un piccolo bar buio. Il loro amore crebbe nell'oscurità di strade poco illuminate, dove le luci pallide delle insegne creavano un'atmosfera di mistero e desiderio. Ma come talvolta capita, la vita ha avuto una strana maniera di chiedere il conto.
In una fredda notte d'inverno, Alex e Morgan persero la vita in un incidente che spezzò le loro storie ancor prima che potessero scrivere il loro epilogo. Le loro famiglie, spesso spartite da vedute diverse, si trovarono unite dalla stessa tristezza e rimpianto. Troppe parole non dette, troppe emozioni represse, ora sprofondavano nelle tombe di due anime che avevano trovato il loro rifugio l'una nell'altra.
Le loro tombe erano inclinate, appoggiandosi l'una all'altra come se la morte avesse finalmente concesso loro il conforto negato dalla vita. La pietra fredda divenne il testimone di un amore che, sebbene interrotto prematuramente, continuava a vibrare nell'eternità. Nelle notti tranquille, quando la pioggia scivolava via senza rumore, si diceva che le anime di Alex e Morgan si ritrovassero, non più limitate dai confini terreni.
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Studiate.
Per amore del sapere, mai per i voti.
Perché sapere aiuta a essere.
E sapere tanto aiuta a essere tanto.
Studiate!
Perché la cultura rende liberi
e niente vale più della libertà.
Studiate!
Perché siamo le parole che conosciamo,
perché il pensiero crea la realtà.
Studiate!
Perché non conoscerete mai la noia
se amerete un libro, un paesaggio,
un quadro o la settimana enigmistica.
Studiate!
Perché studiando capirete le vostre qualità, le vostre inclinazioni, i vostri punti deboli.
Studiate la storia, perché il passato illumina il presente.
Studiate la geografia perché ogni luogo è anche un fiume, una montagna, un vento.
Studiate la matematica perché nella vita spesso i conti non tornano e bisogna trovare soluzioni alternative.
Studiate le lingue straniere, perché i viaggi sono le lezioni di vita più belle.
Studiate la biologia perché capire come fa a battere il cuore o perché il battito accelera se vi innamorate è meraviglioso.
Studiate la filosofia perché imparerete a ragionare e a guardare il mondo dalle prospettive più originali.
Studiate la letteratura perché vivrete molte vite e vedrete posti incredibili da casa.
Studiate la grammatica perché la differenza tra un accento e un apostrofo non è mai un dettaglio.
Studiate la musica, l’arte e la poesia!
Perché la bellezza è emozione e terapia.
Studiate la fisica e la chimica perché nell’atomo e nelle molecole si celano energie potentissime.
Studiate!
Perché quando smetti di imparare smetti di vivere.
Studiate ciò che vi piace ma anche ciò che ora vi sembra inutile.
Perché un giorno, quando meno ve lo aspettate, ne capirete il senso.
Studiate!
Senza pretendere troppo da voi stessi e senza rinunciare mai allo svago, allo sport e alle emozioni.
Perché lo studio viene sempre dopo il vostro benessere!
Studiate!
Senza temere di dimenticare qualcosa.
Perché i buchi di memoria servono a fare spazio.
Perché la scuola serve a trasformare specchi in finestre, non a giudicarvi.
Francesco De Sanctis
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• 🥀 🕯️🩸•
“Urania, celebrata in molti inni, Afrodite che ami il sorriso, nata dal mare, dea genitrice, che ami vegliare tutta la notte, augusta, che unisci di notte, tessitrice di inganni, madre di Necessità: tutto infatti proviene da te, hai aggiogato l'universo e domini le tre parti, tutto generi, ciò che è in cielo e sulla terra dai molti frutti e nell'abisso del mare, augusta compagna di Bacco, che ti rallegri nelle feste, madre degli amori che prepari i matrimoni, Persuasioni, che ami il letto, nascosta, datrice di grazia, visibile, invisibile, dalle amabili trecce, di padre illustre, nuziale, commensale, degli dei tieni lo scettro, lupa,datrice di prole, ami gli uomini, desideratissima, datrice di vita, che hai aggiogato i mortali con costrizioni senza briglie e le numerose specie di animali con incantesimi che suscitano folle amore: vieni, divino germoglio nato a Cipro, sia che sull'Olimpo tu sia regina, gioendo nel bel volto, sia che ti prenda cura della dimora della Siria produttrice d'incenso, sia che nei prati con i carri fatti d'oro occupi i lavacri fecondi del sacro Egitto, o che col cocchio tirato da cigni sull'onda del mare andando ti rallegri delle danze circolari dei cetacei, o ti diletti delle Ninfe dagli occhi scuri nella terra divina, sui lidi sabbiosi della riva con salto leggero; sia che a Cipro tua nutrice, o sovrana, dove sia le belle fanciulle vergini sia le spose per tutto l'annoinneggiano a te, beata, e al santo Adonis immortale. Vieni, dea beata, con aspetto molto amabile: perché con animo pio ti invoco con sante parole.”
- Orphic Hymn #55, to Aphrodite translated in Italian.
And if you were wondering: no, I’m not sharing what’s going on in this spell as it’s too personal, but I loved how the altar was looking like 🩶
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Incomprensibile
Non riusciva a capire come avesse fatto ad arrivare a quel punto: quell'uomo per lei costituiva ormai una vera e propria droga! L'aveva fatta capitolare dopo una corte serrata, fatta di pazienza, complimenti, messaggi continui e discreti. E poi aveva un suo fascino personale e inspiegabile a parole. Era attratta da lui. Rappresentava forse per lei il gusto del proibito, dopo tantissimo tempo.
Era infatti sposata da trent'anni all'uomo che aveva sempre amato profondamente; l'aveva conosciuto da ragazza. Il primo e unico uomo con cui fosse mai stata. Matrimonio di puro amore, benedetto da tre figli. Cento ostacoli affrontati insieme, difficoltà, malattie. Poi la casa, le cattiverie, i parenti: tutto sempre insieme. Ed erano sempre riusciti a restare molto uniti, innamorati e fedeli.
Ma quell'uomo ora comandava sulla sua mente e sui suoi sensi. Le diceva: “spogliati e mettiti così o cosà.” Oppure: “adesso fammi questo o quello” e lei, docile come la più indifesa e avida delle puttane, eseguiva; rapida e senza esitazioni. Era pienamente cosciente del fatto che correva il rischio di mandare tutto all'aria da un momento all'altro solo per un suo temporaneo capriccio dei sensi.
Ma lei lo sentiva che quello era ben più di un capriccio: il tempo passato con quell'uomo era la sua vita vera, ormai. La cosa incredibile era che più rischiava, più mentiva spudoratamente, più si sentiva in colpa e più quella cosa sporca, torbida le piaceva da morire! Quindi, in mezzo alla settimana iniziava ad avere le smanie e non vedeva l'ora che arrivasse il sabato mattina: con la scusa della spesa, lo andava a trovare.
E quindi per un'ora o due rimaneva in suo completo controllo. Lo voleva dentro di sé, in qualsiasi modo lui preferisse. Purché la usasse per soddisfarsi. Amava sentirsi come una bambola stupida. L'amore ti mangia il cervello e al suo posto piazza una ricevente, il cui telecomando sta nelle mani di qualcuno che mai avresti pensato possibile. Ma ti piace, ti faresti passare sopra con un TIR, piuttosto di rinunciare a quel piacere. Si: è proprio così!
RDA
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nel silenzio di un addio
ti cercherò negli occhi nei volti e nelle parole
non crederò più al vero amore
sarà la solitudine di una sera ubriaco
a farmi piangere per te
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" In amore, si può sollecitare e insistere, la consolazione esiste. Prima o poi, subentra l’oblio e l’emozione ritrova freschezza e vigore. In amicizia, la consolazione è illusoria, il lutto un baratro. Un amico, un amico vero, è insostituibile. Si vive con questa ferita senza fine, ci si ostina a voler dimenticare, ma si sa che è un esercizio vano. Perché questo genere di ferite non si cancellano dalla memoria? Perché il principio della fedeltà alla parola data non è stato rispettato, la fiducia è stata tradita, si è ritrovata come una dimora svaligiata da colui o colei a cui si erano lasciate le chiavi. E allora ci si sente sgomenti nello scoprire di aver sbagliato, di aver seguito per lungo tempo una falsa strada, creduto a parole vuote di senso, aperto il proprio rifugio interiore, il luogo intimo del segreto. Ed ecco che improvvisamente, tutto va in frantumi. Come non subire più queste ferite? Come scegliere i propri amici? Come sapere, come prevedere le metamorfosi dell'anima, la sua fedeltà e la sua integrità, le sue peregrinazioni e i suoi improvvisi mutamenti? Non esiste una ricetta. Diffidenza e amicizia non vanno d’accordo. Il sospetto è già la fine di una relazione. Che fare allora? Marguerite Yourcenar scrive nelle Memorie di Adriano: “Il nostro grande errore è quello di cercare di ricavare da ciascuno soprattutto le virtù che non ha, e di coltivare con scarsa cura quelle che possiede.” La perfezione non è umana, in compenso la virtù dell'amicizia, questo “sole del mondo” (Cicerone), è propria dell'uomo. "
Tahar Ben Jelloun, L’amicizia e l’ombra del tradimento, traduzione di Egi Volterrani e Camilla Testi, La nave di Teseo, 2019. [Libro elettronico]
[Edizione originale: Éloge de l’amitié, ombre de la trahison, Editions Seuil, 2004]
#Tahar Ben Jelloun#L’amicizia e l’ombra del tradimento#letture#citazioni letterarie#meditazioni#leggere#saggistica#saggi#letteratura contemporanea#Egi Volterrani#Camilla Testi#libri#fedeltà#Cicerone#gelosia#stoicismo#sincerità#letteratura franco-marocchina#saggezza#felicità#sentimenti#Marguerite Yourcenar#Memorie di Adriano#consolazione#gioia#citazioni#passioni#tradimento#debolezze umane#serenità
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Un bambino risponde grazie perché ha sentito che è il tuo modo di replicare a una gentilezza, non perché gli insegni a dirlo.
Un bambino si muove sicuro nello spazio quando è consapevole che tu non lo trattieni, ma che sei lì nel caso in cui lui abbia bisogno di te.
Un bambino quando si fa male piange molto di più se percepisce la tua paura.
Un bambino è un essere pensante, pieno di dignità, di orgoglio, di desiderio di autonomia. Non sostituirti a lui. Ricorda che la sua implicita richiesta è: aiutami a fare da solo.
Quando un bambino cade correndo e tu gli avevi appena detto di muoversi piano su quel terreno scivoloso, ha comunque bisogno di essere abbracciato e rassicurato; punirlo è un gesto crudele. Purtroppo sono molte le madri che infieriscono in quei momenti. Avrai modo, più tardi, di spiegargli l’importanza del darti ascolto, soprattutto in situazioni che possono diventare pericolose. Lui capirà.
Un bambino non apre un libro perché riceve un’imposizione (quello è il modo più efficace per fargli detestare la letteratura), ma perché è spinto dalla curiosità di capire cosa ci sia di tanto meraviglioso nell’oggetto che voi tenete sempre in mano con quell’aria soddisfatta.
Un bambino crede nelle fate se ci credi anche tu.
Un bambino ha fiducia nell’amore quando cresce in un esempio di amore, anche se la coppia con cui vive non è quella dei suoi genitori. L’ipocrisia dello stare insieme per i figli alleva esseri umani terrorizzati dai sentimenti.
Non sono nervosa, sei tu che mi rendi così, è una frase da non dire…
Un bambino sempre attivo è nella maggior parte dei casi un bambino pieno di energia che deve trovare uno sfogo, non è un paziente da curare con dei farmaci. Provate a portarlo il più possibile nella natura.
Un bambino troppo pulito non è un bambino felice. La terra, il fango, la sabbia, le pozzanghere, gli animali, la neve sono tutti elementi con cui lui vuole e deve entrare in contatto.
Un bambino che si veste da solo abbinando il rosso, l’azzurro e il giallo non è mal vestito, ma è un bambino che sceglie secondo i propri gusti.
Un bambino pone sempre tante domande. Ricorda che le tue parole sono davvero importanti. Meglio un questo non lo so se davvero non sai rispondere; quando ti arrampichi lui lo capisce e ti trova anche un po’ ridicola.
Inutile indossare un sorriso sul volto per celare la malinconia, il bambino percepisce il dolore. Lo legge attraverso la sua lente sensibile, nella luce velata dei tuoi occhi. Quando gli arrivano segnali contrastanti, resta confuso, spaventato. Spiegagli perché sei triste. Lui è dalla tua parte.
Un bambino merita sempre la verità, anche quando è difficile. Vale la pena trovare il modo giusto per raccontare con delicatezza quello che accade utilizzando un linguaggio che lui possa comprendere.
Quando la vita è complicata il bambino lo percepisce, e ha un gran bisogno di sentirsi dire che non è colpa sua.
Il bambino adora la confidenza, ma vuole una madre, non un’amica.
Un bambino è il più potente miracolo che possiamo ricevere in dono.
Onoriamolo con cura.
- Giorgio Gaber
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Un tempo sarebbe stato facile amarmi.
Ero dolce. Credevo nelle promesse, nelle parole. Giustificavo tutto, anche il male che sentivo e non ammettevo.
Mi prendevo la colpa, anche se non la capivo. Pur di non perdere chi amavo, sopportavo ogni mancanza, anche quando mancavo io e non sapevo più ritrovarmi. Abbracciavo senza chiedere nulla in cambio. Ero indifesa.
Da proteggere.
Da distruggere.
Oggi è difficile amarmi, restarmi accanto.
Rispettare i miei spazi, comprendere i miei silenzi, la mia indipendenza, il mio bisogno di vivere e di costruire usando solo le mie forze. Io che del mio equilibrio cercato, sofferto e trovato ne faccio un vanto da gridare al presente ogni giorno. Io che credo nell’amore molto più di ieri. Amore che non ha nulla a che fare con le briciole, con l’arroganza, con l’assenza, con l’infedeltà. Oggi è difficile amare la donna che sono diventata. Dopo i sogni sfumati, le ali spezzate, le labbra spaccate. Sicura delle mani da stringere che vorrei e degli occhi che non vorrò più incrociare. È difficile.
Forse è impossibile. Sicuramente è raro incontrare un’anima che ci ami oltre noi stessi, dove fingiamo di essere forti mentre imploriamo gli abbracci di chi possa amarci sapendoci fragili e imperfetti. Io dell’amore non so molto, forse. Non posso insegnarlo.
Ma so che ha a che fare con il rispetto.
E con le scelte che non s’impongono, ma si costruiscono insieme. Quando si diventa l’unica scelta e mai un’opzione tra tante. Alla ragazza che sono stata devo tanto, soprattutto scuse.
Alla Donna che sono, un promemoria: ricordati delle tue ali... ricordati di te.
Gabriel Garcià Marquéz
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“Dimmi una cosa, dottore, in psicologia esiste un termine per indicare il mal d’amore, vero? L’ho letto non mi ricordo dove. Comincia con la elle. Lima… Lema…”
“Ti riferisci a limerence?”
“Esatto, limerence. In che cosa consiste?”
“Ecco” Jans si strinse nelle spalle, “in poche parole conosci qualcuno che corrisponde per molti fattori al tuo ideale di parter e il tuo corpo comincia a produrre ormoni. Dopamina, serotonina, ossitocina e altri che ti danno l’impressione di camminare sulle nuvole. La tua capacità percettiva si restringe e tutto ciò che conta è solo la persona di cui sei innamorato. Ti sembra di essere sotto l’effetto di stupefacenti.”
“Sì, credo proprio che siano questi i sintomi” confermò Rudi con uno sguardo trasognato. “Il mio unico timore è che possa diminuire.”
“Deve diminuire” gli confermò Jan. “Altrimenti non resisteresti a lungo. Ma, se lei è davvero quella giusta, subentrerà un sentimento più maturo. Possiamo chiamarlo ‘vero amore’ per quanto questa definizione possa sembrare antiquata e kitsch.”
Rudi scoppiò a ridere. “Perché kitsch? Io la trovo meravigliosa!”
Jan sorrise. “In ogni caso, ti auguro davvero tanta fortuna laggiù. A presto, amico.”
(…)
Rudi fece qualche passo, ma giunto al cancello del giardino si voltò ancora una volta.
“Dimmi, Jan, che cosa succederebbe se non dovesse mai smettere? Che cosa succederebbe se l’innamoramento, questa limerence, durasse per sempre, invece di trasformarsi in qualcosa più ragionevole?”
“Vuoi saperlo per davvero?”
“Te lo chiedo apposta.”
“Allora impazziresti.”
“Follia profonda” di Wulf Dorn
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MODELLE E VESTITI DOLCE E GABBANA SECONDO AI
Ti cerco anche negli occhi delle altre, studio i loro volti, nei miei silenzi, cerco il mare, nelle loro parole, osservo la luce dei loro sguardi misuro la dolcezza dei loro sorrisi usando per metro, il tuo sorriso. Molte hanno la perfezione fredda e inutile delle statue, altre sono prati senza fiori alla fine, non sei nessuna di loro. Il tempo, giorno dopo giorno ci ha cambiato negli occhi degli altri, ma tu, nei miei occhi, sei sempre quella che eri, per questo resti dentro di me unica, preziosa, assoluta. Eppure, abbiamo visto gli altri disamorarsi e perdersi abbiamo visto il loro amore, diventare una stella cadente brillare prima di scomparire nell’oscurità dell’indifferenza. Per questo, mi sono chiesto cosa c’era di sbagliato in noi se il nostro fosse ancora amore, malgrado tutti questi anni in cui la tua mano ha stretto la mia la mia ombra era la tua ombra. Dov’è che abbiamo sbagliato per vivere ancora d’amore malgrado lo scorrere dei giorni, il continuo appassire e fiorire di stagioni sempre diverse dove ogni mattino sei accanto a me per essere il mio giorno la sua unica certezza. Ancora non l’ho capito, ma forse non importa. Non importa Anche se gli anni più difficili, siano qui di fronte a noi con i nostri corpi gelati dall’età da sofferenze e abbandoni da un mondo sempre più veloce da stanze sempre più vuote. Non importa. Importa che sarai ancora con me, la tua mano stretta alla mia, il tuo sorriso nei miei sogni, il tuo respiro nei miei silenzi. Ancora come ieri con me, la stessa bambina che eri imperfetta, insicura, innocente, per come ti sei donata a me imperfetto, insicuro ed ingenuo Per questo, non importa. Importa solo che insieme abbiamo attraversato il nostro tempo i dolori e le felicità di questo mondo e alla fine questa sola è stata l’unica, vera ricchezza che vi abbiamo trovato.
I also look for you in the eyes of others, I study their faces, in my silences, I look for the sea, in their words, I observe the light of their glances, I measure the sweetness of their smiles using your smile as a yardstick. Many have the cold and useless perfection of statues, others are meadows without flowers in the end, you are none of them. Time, day after day has changed us in the eyes of others, but you, in my eyes, are always who you were, for this reason you remain inside me, unique, precious, absolute. And yet, we have seen others, fall out of love and get lost, we have seen their love, become a shooting star, shine before disappearing, in the darkness of indifference. For this reason, I asked myself what was wrong with us, if ours was still love, despite all these years in which your hand held mine, my shadow was your shadow. Where did we go wrong, to still live in love, despite the passing of days, the continuous withering and blooming, of ever-changing seasons, where every morning you are beside me, to be my day his only certainty. I still haven't understood it, but maybe it doesn't matter. It doesn't matter. Even if the most difficult years are here in front of us, with our bodies frozen by age, by suffering and abandonment, by an ever-faster world, by ever-emptier rooms. It doesn't matter. What matters is that you will still be with me, your hand held tight to mine, your smile in my dreams, your breath in my silences. Still like yesterday with me, the same little girl you were, imperfect, insecure, innocent, for how you got me, imperfect, insecure and naive. For this, it doesn't matter. It only matters that together, we have gone through our time, the pains and happinesses of this world, and in the end this alone, was the only, true wealth, that we found there.
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