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#Amedeo Amodio
lamilanomagazine · 1 year
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Milano: La seconda edizione del tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci
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Milano: La seconda edizione del tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci. Dopo lo straordinario ed emozionante successo della prima edizione, prosegue il tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza. Per celebrare questa stella, leggendaria, il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala a ogni Stagione, per convogliare e celebrare nel suo nome la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale. Anche la seconda edizione vedrà protagonisti il Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, e ospiti internazionali come Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Jacopo Tissi e Davide Dato, Primo ballerino dello Staaatsballet di Vienna, al suo debutto sul palcoscenico scaligero, e l’Orchestra del Teatro alla Scala che sarà diretta da Kevin Rhodes. Nel programma, titoli che ripercorrono la storia del balletto e si intersecano con quella di una straordinaria artista, che ha lasciato il segno come interprete del balletto romantico, del grande repertorio ottocentesco ma anche del temperamento e della modernità delle visioni coreografiche del Novecento. Partendo dall’inizio, da dove tutto è cominciato: licenzianda dalla Scuola di Ballo, fu lei ad essere scelta per interpretare il balletto dopo l’opera La Sonnambula di Luchino Visconti: Le Spectre de la rose. L’iconico balletto di Michail Fokin aprirà la serata con Jacopo Tissi e Letizia Masini richiamando la leggendaria avventura creativa dei Ballets Russes che troveremo anche in altri due titoli, riletti dalla originalità creativa di Amedeo Amodio - in L’Après-midi d’un Faune (in scena Agnese Di Clemente e Domenico Di Cristo) - e di John Neumeier - in un estratto da Le Pavillon d’Armide, interpretato da Davide Dato. Neumeier, grande maestro del Novecento, anche nel sognante pas de deux dal secondo atto di La Dame aux camélias, con - per la prima volta insieme in questo balletto - Nicoletta Manni nel ruolo di Marguerite Gautier e Roberto Bolle in quello di Armand Duval. Grande maestro come pure Roland Petit, profondamente legato alla storia del nostro Teatro, di cui verrà presentato da Martina Arduino e Marco Agostino il passo a due da Le Loup, creazione del 1953 che arrivò per la prima volta in Italia proprio alla Scala nel 1963 . Nel nome della grande étoile, con Alice Mariani, Maria Celeste Losa, Claudio Coviello, Federico Fresi, Mattia Semperboni, Caterina Bianchi, Gabriele Corrado e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala torna in scena Verdi Suite che Manuel Legris dedicò proprio a Carla Fracci, per il suo legame con le musiche di Verdi, e arriva per la prima volta, con Alessandra Ferri e Roberto Bolle, il passo a due da After the Rain di Christoper Wheeldon. Carla Fracci profondamente moderna, e indimenticabile incarnazione del mito della ballerina romantica che qui verrà celebrato in un prezioso passo a due dal secondo atto di Le Papillon, l’unico balletto coreografato da Maria Taglioni, nella ricostruzione di Pierre Lacotte per l’Opera di Parigi del 1976 , interpretato da Linda Giubelli e Nicola Del Freo. Non mancherà il grande repertorio, con Il lago dei cigni di Nureyev (estratti dal terzo atto, con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, con Christian Fagetti nel ruolo di Rothbart, i solisti e gli artisti del Corpo di Ballo nella danza spagnola e nella mazurka) e con il Pas classique hongrois (nel ruolo di Raymonda Martina Arduino, di Jean de Brienne Navrin Turnbull, con Gaia Andreanò ballerina solista e il Corpo di Ballo) dal terzo atto di Raymonda di Petipa, nella ricostruzione di Sergej Vikharev che proprio alla Scala vide il suo debutto assoluto nel 2011, a suggellare questa seconda edizione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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modernerealisateur · 3 years
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enanta · 5 years
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29 notes · View notes
alesario · 6 years
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© Agnese de Donato
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byneddiedingo · 2 years
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Charlotte Rampling and Dirk Bogarde in The Night Porter (Liliana Cavani, 1974) Cast: Dirk Bogarde, Charlotte Rampling, Philippe Leroy, Gabriele Ferzetti, Giuseppe Addobbati, Isa Miranda, Nino Bignamini, Marino Masé, Amadei Amodio. Screenplay: Liliana Cavani, Italo Moscati, Barbara Alberti, Amedeo Pagani. Cinematography: Alfio Contini. Art direction: Nedo Azzini, Jean Marie Simon. Film editing: Franco Arcalli. Music: Daniele Paris. I don't mind if a movie is offensive as long as what it makes me think and feel is more significant than what offends me. But Liliana Cavani's The Night Porter, celebrated and damned for its offensive central story, the doomed love affair of a former SS officer and the concentration camp survivor whom he loved and abused, doesn't have enough substance to its characters to make its offensiveness meaningful or even credible. Despite performances of deep conviction by Dirk Bogarde as Max and Charlotte Rampling as Lucia, we still know them by their labels: ex-Nazi and masochistic victim. We can only infer why they were drawn together in the camp and why they remain drawn together years later, when he has become a night porter in a Viennese hotel that's a hotbed of decadent characters and she has married a celebrated orchestra conductor. What causes Lucia to give up this apparently successful marriage to degrade herself with this creep? And what's with this assortment of ex-Nazis who are destroying old records and eliminating witnesses to their wartime crimes -- other than, of course, a plot device that puts the lives of Max and Lucia in jeopardy. Why is there a long sequence about the ballet dancer who used to perform shirtless for the SS and now seems to be restricted to private performances for Max, who works the lights for the performances? Is it to evoke the homoerotic element of Nazism, itself a wrongheaded and offensive trope? Nothing in The Night Porter holds up to very close scrutiny. And yet it's a hypnotically watchable film that dares you to take it seriously as it unrolls, but just left me feeling jaded and unsatisfied when it was over.
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persinsala · 7 years
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Come ogni anno, è consuetudine portare sul palcoscenico genovese nel periodo delle feste, lo spettacolo natalizio per eccellenza: lo Schiaccianoci di Čajkovskij; ma quest’anno qualcosa è andato storto.
Tra le arti che calcano il palcoscenico, il balletto ha a sua disposizione il connubio musica e movimento. Non ci sono parole, ci sono spostamenti ed emozioni tuttavia occorre che sul palco, se si decide di intraprendere certe scelte, si compia tutto il lavoro necessario per portarle a termine. Forse reputando più che sufficienti i colori e le scenografie, sebbene ridotte, di Emanuele Luzzati (bellissime come sempre), lo spettacolo non ricorre ad altri strumenti per cullare il pubblico nell’atmosfera del Natale. Grossi regali, perlopiù giocattoli, un albero scarno e di cartone, pochi accenni alla neve. I costumi (perfetti) descrivono i personaggi e ne danno personalità, come accade per i due nonni tutt’uno con il loro stare in poltrona, tuttavia qualcosa manca: l’atmosfera. Colori certamente abbondanti, forme definite ma il tutto in povertà. Pochi gli elementi descrittivi della scenografia, mentre i danzatori in movimento, nella vacuità del palcoscenico, non trascinano dentro l’opera gli spettatori. Il racconto di Clara è narrato dallo zio della stessa, il prestigiatore invitato alla vigilia di Natale per deliziare gli ospiti e consegnare i regali. Questo personaggio è, in questa rappresentazione, un elegante mimo. I suoi movimenti poco riprendono dal balletto classico; si tratta principalmente di un ballo rigido con movimenti schematici e inflessibili. È questa infatti la delusione maggiore: sebbene coerente con le scelte registiche, molte parti di noti pezzi sono rappresentati attraverso l’uso di giochi di ombre (per esempio, per la battaglia dei topi, finale della prima scena del I atto). Purtroppo sono molti i pezzi narrativi riprodotti non con il balletto ma per mezzo di ombre garantendo così, per il primo atto, una sproporzione nel rapporto tra luci e ballo a svantaggio di quest’ultimo. Una scelta, legittima sia chiaro, ma il cui risultato estetico e visivo non ci ha affatto convinto in termini di appeal visivo e emotivo La fortuna assiste gli spettatori grazie all’atto II a partire dall’arrivo di Clara nel mondo della fata Confetto e, soprattutto, al famoso divertissement che vede succedere pezzi famosi di balli tipici da varie parti del mondo (la Cioccolata – danza spagnola, il Caffè – danza araba, il Tè – danza cinese, Trepak – Danza russa, Pas des trois, Danza degli zufoli, Mamma Cicogna e i pulcinella) per concludersi con il bellissimo e, in questa rappresentazione, davvero coreografico Valzer dei fiori. Per questo momento, le scenografie sono caratterizzanti e rilanciano lo spettacolo sino ad allora calante per quanto riguarda il godimento degli occhi. Si giunge dunque al finale con il Pas de deux, il valzer finale e l’Apoteosi conclusiva.
Nonostante la creazione finale risulti un innovativo e moderno balletto, lo spettacolo scandito dall’abbondanza delle ombre adattatesi ai movimenti di sipario si allontana dalla tradizione e dall’atmosfera cui lo Schiaccianoci dovrebbe garantire. Applausi meritati, comunque, per la perfetta direzione di Alessandro Ferrari e la capacità di aver mantenuto vivo e brillante il sempre emozionante compositore russo.
Schiaccianoci Carlo Felice (1)
Schiaccianoci Carlo Felice (2)
Schiaccianoci Carlo Felice (3)
Schiaccianoci Carlo Felice (4)
Schiaccianoci Carlo Felice (5)
Schiaccianoci Carlo Felice (6)
Lo spettacolo è andato in scena Teatro Carlo Felice passo Eugenio Montale 4, Genova sabato 16, martedì 19 e mercoledì 20 ore 20.30 sabato 16, domenica 17 e martedì 19 ore 15.30
Lo Schiaccianoci Balletto in due atti musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij tratto dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di E. T. A. Hoffmann Regia e coreografia di Amedeo Amodio Scene e costumi di Emanuele Luzzati Direttore d’Orchestra Alessandro Ferrari ideazione ombre a cura del Teatro Gioco Vita realizzazione ombre a cura de L’Asina sull’Isola voce Gabriella Bartolomei assistente coreografo Stefania Di Cosmo disegno luci Marco Policastro Orchestra e Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Felice Maestro del Coro di Voci Bianche Gino Tanasini con Taylor Stanley (New York City Ballet) – Schiaccianoci Ashley Bouder (New York City Ballet) – Clara Valerio Polverari – Drosselmeier Valentina Chiulli – Clara bambina Francesco Moro – Fritz Giulia Olivieri – Madre di Clara Ferdinando De Filippo – Padre di Clara Elisa Aquilani – Arlecchina Marco Stamato – Soldatino Dennis Vizzini – Schiaccianoci burattino Mattia Tortora, Erik Locatelli, Denis Vizzini – Tre uomini nella neve Katarina Janoskova, Paolo Valli (per L’Asina sull’Isola) – Ombre Mauro Vizioli – Topo gigante/Uomo orologio INVITATI ALLA FESTA Andrea Caleffi, Lucrezia Bellamaria, Susanna Elviretti, Elena La Stella, Tomo Muranaka, Micaela Viscardi, Lara Rocco, Letizia Cirri – Donne Mattia Tortora, Giuseppe Montalto, Davide Pietroniro, Francesco De Stefano, Marco Fagioli, Erik Locatelli, Silvio Liberto, Antonio Barone – Uomini GIOCATTOLI Matilda Russo – Turco Eleonora Enas – Violinista Monica Verì – Matriosca Madalina Purice – Napoleone Michela Mazzoni – Jolly Monica Verì, Madalina Purice – Nonni poltrona FIOCCHI DI NEVE Andrea Caleffi – Regina della neve Susanna Elviretti, Elisa Aquilani, Lucrezia Bellamaria, Valentina Chiulli, Lara Rocco, Matilda Russo, Letizia Cirri, Madalina Purice, Benedetta Comandini, Michela Mazzoni, Monica Verì, Elenora Enas, Ilaria Grisanti, Elena La Stella, Tomo Muranaka, Giulia Olivieri, Micaela Viscardi – Fiocchi di neve Dennis Vizzini, Andrea Caleffi, Valentina Chiulli – Danza spagnola Susanna Elviretti, Umberto De Santis – Danza araba Micaela Viscardi, Francesco De Stefano – Danza cinese Eric Locatelli, Ilaria Grisanti, Francesco Moro, Davide Pietroniro – Danza russa Marco Stamato, Elisa Aquilani, Benedetta Comandini – Mirlitoni Mattia Tortora, Marco Fagioli, Tomo Muranaka – Circo VALZER DEI FIORI Susanna Elviretti – Bambola Elisa Aquilani, Andrea Caleffi, Valentina Chiulli, Lucrezia Bellamaria – Donne Umberto De Santis, Antonio Barone, Davide Pietroniro, Ferdinando De Filippo – Uomini Durata circa 150 minuti circa con intervallo
Lo Schiaccianoci Come ogni anno, è consuetudine portare sul palcoscenico genovese nel periodo delle feste, lo spettacolo natalizio per eccellenza: lo…
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media4health · 5 years
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Cardiologi musicisti in concerto contro la morte cardiaca improvvisa
Il cuore della musica”: al Teatro Ghione di Roma torna annuale concerto dei cardiologi musicisti organizzato dall’associazione culturale 3 Cuori per la Musica con il supporto incondizionato di Daiichi Sankyo Italia
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Domani 25 maggio, al Teatro Ghione di Roma, torna l’annuale concerto con i cardiologi musicisti che si esibiranno per raccogliere i fondi necessari all’acquisto di defibrillatori da destinare a strutture pubbliche e private per la lotta alla morte cardiaca improvvisa. “Il Cuore della Musica” è un’iniziativa dell’associazione culturale “3 Cuori per la Musica”, realizzata con altre Onlus e istituzioni romane e il supporto incondizionato di Daiichi Sankyo Italia. Questa edizione sarà impreziosita dalla presenza dei membri di Equipe 84, La storia e Amedeo Minghi.
Roma, 24 maggio 2019 – Dopo il crescente successo degli anni scorsi, giunge alla sua quarta edizione l’iniziativa dell’associazione culturale “Tre Cuori per la Musica Onlus”, il concerto benefico annuale tenuto da talentuosi cardiologi musicisti, che quest’anno si esibiranno per “Il Cuore della Musica”, un progetto finalizzato a raccogliere i fondi necessari all’acquisto di defibrillatori da destinare a strutture pubbliche e private come scuole, teatri e centri sportivi, per combattere la morte cardiaca improvvisa. L’iniziativa è sostenuta da Insieme per un cuore più sano, Onlus”, “Natale 365, Onlus” e l’INRC (Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari), con il supporto incondizionato di Daiichi Sankyo Italia, a fianco degli organizzatori sin dalla prima edizione.
Ad esibirsi sulle note di bossa nova, jazz e R&B, domani 25 Maggio 2019 presso il Teatro Ghione, saranno gli Early meets late, la band capitanata dal cardiologo chitarrista Marco Rebecchi (Policlinico Casilino, Roma) e dal chirurgo vascolare e batterista Massimiliano Millarelli (Policlinico Casilino, Roma), con la cantante Alina Mungo, il tastierista Lugi Molinaro, il percussionista Gianfranco Amodioe il bassista Marco Maracci. Per la sezione Nuove Proposte si esibiranno S’back ed Atyf, due artisti emergenti che fonderanno i sound rap al soul e funky, mentre per la sezione Academy, salirà sul palco l’Academy Children Orchestra, formata da piccoli musicisti allievi della scuola romana diretta dalla maestra Yllka Mishto. Questa quarta edizione vedrà anche il sostegno e la partecipazione di artisti che hanno fatto la storia della musica italiana: l’Equipe 84, la Storia e Amedeo Minghi.
Lo spettacolo, presentato da Tonino Bernardelli, si dividerà in due parti di 45 minuti ciascuna, in cui le esibizioni musicali saranno intervallate da momenti di infotainment riguardanti i dettagli del nuovo progetto e i temi cari alle associazioni sostenitrici. A questo “salotto scientifico ed istituzionale” parteciperanno l’Ambasciatrice Jeanne Dambedzet per l’Ambasciata della Repubblica del Congo in Italia, il prof. Leonardo Calò, primario di Cardiologia del Policlinico Casilino di Roma, il prof. Francesco Fedele, ordinario di Cardiologia presso il Policlinico Umberto I di Roma e presidente dell’INRC, il Dottor Stefano De Lillo presidente di AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) e, infine, il dottor Marco Rebecchi presidente dell’Associazione Tre Cuori per la Musica Onlus, che spiega : “Ancora una volta la musica sarà protagonista e veicolo della diffusione di preziose informazioni sulla diagnosi precoce di alcune malattie cardiache e sull’ importanza di un intervento tempestivo in determinate condizioni come l’arresto cardiaco. Da due anni il nostro impegno si concentra sull’ambizioso obiettivo di contribuire a dotare le strutture pubbliche e private di defibrillatori, strumenti fondamentali per combattere la morte cardiaca improvvisa”.
L’iniziativa, finalizzata alla cardioprotezione di strutture pubbliche e non, avrà come primo obiettivo della raccolta fondi l’acquisto di due defibrillatori destinati all’ambasciata della Repubblica del Congo In Italia e ad una scuola romana. Durante la serata verrà inoltre consegnato il primo defibrillatore, acquistato con il ricavato di eventi precedenti, al Teatro Ghione, che diventerà finalmente un teatro “cardioprotetto”.
“Daiichi Sankyo è molto felice di continuare a supportare questa importante iniziativa benefica che ha visto crescere sin dalla sua prima edizione. La nostra mission è quella di essere a fianco dei pazienti, e per realizzarla, ogni volta che ne abbiamo occasione sosteniamo volentieri anche gli specialisti che si impegnano a prendersi cura di loro fuori dall’ospedale, soprattutto attraverso la prevenzione e progetti lungimiranti come questo” commenta Massimo Grandi, Presidente e Amministratore Delegato di Daiichi Sankyo Italia.
Per contribuire alla realizzazione dell’iniziativa “Il Cuore della Musica”, è sufficiente una donazione minima di 15 euro da versare all’associazione direttamente in teatro o tramite versamento su CC bancario – IBAN IT33 083 2703 2010 0000 0042 320, inviando una mail di conferma all’indirizzo [email protected]
Programma
Sabato 25 Maggio 2019, Teatro Ghione, via delle Fornaci 37
ore 20.00 Aperitivo di benvenuto offerto dalla Onlus “Insieme per un cuore più sano”
ore 20.45 inizio della serata
————————————–
Contatti
Daiichi Sankyo Elisa Porchetti Tel.+39 0685255-202 [email protected]
Valeria Carbone Basile Tel: +39 339 1704748 [email protected]
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gramilano · 5 years
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Sylvia with Martina Arduino and company, photo Brescia e Amisano Teatro alla Scala
The critics of the Italian magazine Danza&Danza (which also has an edition in English) huddle together at the beginning of each year to decided the ‘best’ of the previous year in Italian dance and dance seen in Italy.
The jury, since 1987, has always underlined its objectivity and honesty in its selection of interpreters, productions and choreographers from Italy and abroad.
The prize, from this year named “Premio D&D-Mario Bedendo” after the founder of the prize and the magazine’s first editor, seeks out new talent as well as established names. There is, as always, attention paid to Italian dancers and choreographers who have achieved success overseas. A prize, awarded to those who disseminate information about dance, is named after the great Italian dance author and critic Mario Pasi, who died in 2010 and headed the jury from the inception of the awards until his death.
The jury this year was headed by Maria Luisa Buzzi with members drawn from the magazine’s critics: Elisabetta Ceron, Giuseppe Distefano, Francesca Pedroni, Silvia Poletti, Sergio Trombetta, and Carmelo A Zapparrata.
Details fo the reasoning behind each award can be found in the current edition of the magazine (n°290 in Italian in newsagents, and n°17 in English via the app)
Seventeen/Twenty One by William Forsythe
  PALMARES D&D AWARDS 2019
Ballet production
Sylvia by Manuel Legris La Scala Theatre Ballet
  Contemporary production (joint winners)
A Quiet Evening of Dance by William Forsythe
Since she  by Dimitris Papaioannou Tanzhteater Wuppertal
  Personality of the year
Artist and Producer Sergei Polunin 
  Dancers of the Year
Alina Cojocaru – Principal dancer, English National Ballet Claudio Coviello – Principal dancer, La Scala Theatre Ballet Christian Fagetti – Soloist, La Scala Theatre Ballet Rauf Yasit, aka RubberLegz – Freelance dancer
Alina Cojocaru and Isaac Hernandez in Akram Khan’s Giselle © Laurent Liotardo
Sylvia Christian Fagetti photo by Brescia e Amisano, Teatro alla Scala 2019 09
Goldberg Variationen with Martina Arduino and Claudio Coviello, photo Brescia e Amisano, Teatro alla Scala
Choreographer (joint winners)
Philippe Kratz Christos Papadopoulos
  Newcomers – Choreographers
Ginevra Panzetti/Enrico Ticconi
  Newcomers – Dancers
Caterina Bianchi – La Scala Theatre Ballet Salvatore Manzo – Teatro di San Carlo Ballet Giacomo Castellana – Rome Opera Ballet
The Sleeping Beauty, with Caterina Bianchi
Italian production
Graces By Silvia Gribaudi
  Italian dancers abroad
Alessandra Tognoloni – Les Ballets de Monte-Carlo Federico Longo – Batsheva – The Young Ensemble Matteo Miccini – Stuttgarter Ballett
  Lifetime achievement
Amedeo Amodio
  Mario Pasi Award
Documentary series “Why do we dance?” Sky Arts Production Hub
  Special Mention
Dance Company Theater Osnabrück Artistic director Mauro de Candia For the reconstruction of “Die Feier” by Mary Wigman
Danza&Danza Awards 2019 announced The critics of the Italian magazine Danza&Danza (which also has an edition in English) huddle together at the beginning of each year to decided the ‘best’ of the previous year in Italian dance and dance seen in Italy.
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pasqualepace-blog · 6 years
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I faccini per il DoctorWine​ con 95/100 (primo elenco) della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2019. Con Daniele Cernilli​, Stefania Vinciguerra​, Riccardo Silla Viscardi​, Dario Cappelloni​, Iolanda Margarita Maggio​, Antonella Amodio​, Livia Belardelli​, Fabio Casamassima​, Chiara Giannotti​, Elisabetta Solinas​, Angela Maculan​, Cantina Maculan​, Grifalco Vini​, Cecilia Naldoni Piccin​, Lorenzo Piccin​, Andrea Piccin​, Viviana Malafarina Basilisco​, Patrizio Gorini​, Cantina Tramin​, Manincor​, Matthias Jaeger​, Stefano Tommasi​, Federica Camerani​, Marinella Camerani​, Sergio Germano​, Elena Bonelli​, Marcella Bianco​, Valentina Abbona​, Davide Abbona​, Patrizia Cencioni​, Arianna Matteucci​, Annalisa Matteucci​, Clara Corte Dei Venti​, Amedeo Cencioni​, Gaia Capitani​, Giacomo Bartolommei​, Paolo Bartolommei​, Gioberto Zannoni​, Angelo Zannoni​, Cantina Giuseppe Sedilesu​, Francesco Sedilesu​, Beatrice Garofoli​, Caterina Garofoli​, Moreno Gasparrini​, Laura Bianchi​, Francesco Guazzugli Marini​, Montecappone Proprietari Viticoltori​, Gianluca Utopia​, Alessandro Mirizzi​, Leopardo Felici​, ecc. ecc. Il Gourmet Errante​.
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lamilanomagazine · 1 year
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Danza: da Bolle a Tissi, l'omaggio della Scala a Carla Fracci
Danza: da Bolle a Tissi, l'omaggio della Scala a Carla Fracci. Dopo lo straordinario ed emozionante successo della prima edizione, prosegue il tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza. Per celebrare questa stella, leggendaria, il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala a ogni Stagione, per convogliare e celebrare nel suo nome la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale. Anche la seconda edizione vedrà protagonisti il Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, e ospiti internazionali come Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Jacopo Tissi e Davide Dato, Primo ballerino dello Staaatsballet di Vienna, al suo debutto sul palcoscenico scaligero, e l’Orchestra del Teatro alla Scala che sarà diretta da Kevin Rhodes. Nel programma, titoli che ripercorrono la storia del balletto e si intersecano con quella di una straordinaria artista, che ha lasciato il segno come interprete del balletto romantico, del grande repertorio ottocentesco ma anche del temperamento e della modernità delle visioni coreografiche del Novecento. Partendo dall’inizio, da dove tutto è cominciato: licenzianda dalla Scuola di Ballo, fu lei ad essere scelta per interpretare il balletto dopo l’opera La Sonnambula di Luchino Visconti: Le Spectre de la rose. L’iconico balletto di Michail Fokin aprirà la serata con Jacopo Tissi e Letizia Masini richiamando la leggendaria avventura creativa dei Ballets Russes che troveremo anche in altri due titoli, riletti dalla originalità creativa di Amedeo Amodio - in L’Après-midi d’un Faune (in scena Agnese Di Clemente e Domenico Di Cristo) - e di John Neumeier -  in un estratto da Le Pavillon d’Armide, interpretato da Davide Dato. Neumeier, grande maestro del Novecento, anche nel sognante pas de deux dal secondo atto di La Dame aux camélias, con  - per la prima volta insieme in questo balletto - Nicoletta Manni nel ruolo di Marguerite Gautier e Roberto Bolle in quello di Armand Duval. Grande maestro come pure Roland Petit, profondamente legato alla storia del nostro Teatro, di cui verrà presentato da Martina Arduino e Marco Agostino il passo a due da Le Loup, creazione del 1953 che arrivò per la prima volta in Italia proprio alla Scala nel 1963. Nel nome della grande étoile, con Alice Mariani, Maria Celeste Losa, Claudio Coviello, Federico Fresi, Mattia Semperboni, Caterina Bianchi, Gabriele Corrado e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala  torna in scena Verdi Suite che Manuel Legris dedicò proprio a Carla Fracci, per il suo legame con le musiche di Verdi, e arriva per la prima volta, con Alessandra Ferri e Roberto Bolle, il passo a due da After the Rain di Christoper Wheeldon. Carla Fracci profondamente moderna, e indimenticabile incarnazione del mito della ballerina romantica che qui verrà celebrato in un prezioso passo a due dal secondo atto di Le Papillon, l’unico balletto coreografato da Maria Taglioni, nella ricostruzione di Pierre Lacotte per l’Opera di Parigi del 1976 , interpretato da Linda Giubelli e Nicola Del Freo. Non mancherà il grande repertorio, conIl lago dei cignidi Nureyev (estratti dal terzo atto, con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, con Christian Fagetti nel ruolo di Rothbart, i solisti e  gli artisti del Corpo di Ballo nella danza spagnola  e nella mazurka) e con il Pas classique hongrois (nel ruolo di Raymonda Martina Arduino, di Jean de Brienne Navrin Turnbull, con Gaia Andreanò ballerina solista e il Corpo di Ballo) dal terzo atto di Raymonda di Petipa, nella ricostruzione di Sergej Vikharev che proprio alla Scala vide il suo debutto assoluto nel 2011, a suggellare questa seconda edizione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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vincenzocositore · 6 years
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CARMEN
Coreografia: Amedeo Amodio
Musica: Georges Bizet 
Interventi musicali originali: Giuseppe Calì 
Scene e Costumi: Luisa Spinatelli 
Luci: Caso Alessandro 
Carmen: Anbeta Toromani 
Don Josè: Amilcar Moret Gonzalez 
Solisti e corpo di ballo: Daniele Cipriani Entertainment 
PH: © Cositore Photographer
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tmnotizie · 7 years
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ANCONA – Conclusa la festività del Natale, proseguono fino al 7 gennaio gli eventi organizzati dal Comune di Ancona in collaborazione con enti e associazioni per biANCONAtale. Per questa sera (27 dicembre) si ricordano  gli appuntamenti alle ore 19 con la Corale UNITRE diretta da Alessandra Capici terra un concerto nella parrocchia di Santa Maria dei Servi e alle  ore 21 al Teatro Sperimantale MUSI CHRISTMAS con i gruppi Mike Coacci Yellow Beat Random e Allievi del Liceo Musicale Rinaldini Ancona.  Il concerto con ingresso a offerta  pro AIRC e dedicato alla memoria di Roberto Rotelli
Domani, Giovedì 28 dicembre. Alle 20,45 al Teatro delle Muse, dal magico racconto di Hoffman, prima regionale di “Coppelia”, balletto in due atti di Amedeo Amodio.  Primi ballerini Anbeta Toromani e Alessandro Macario. Info e acquisto biglietti alla biglietteria del teatro, 071.52525 oppure online su www.geticket.it
 Venerdì 29 dicembre. Alle ore 18 sotto l’albero di Natale in piazza Roma ancora un appuntamento con Christmas jazz con la splendida voce di Cristana Abbate il suo quartetto in “Esperando 2018”, in collaborazione con Ancona Jazz. Alle ore 20 in piazza del Plebiscito concerto del Trio jazz di Zonamusica– Francesco Taucci, pianoforte; Tommaso Rocchetti, sax;  Federico Filipponi, batteria
Sabato 30 dicembre. Dalle 15,30 Sapori d’Ancona, trekking per le vie del centro alla scoperta delle storiche botteghe e delle antiche osterie doriche. Partenza da piazza Cavour- durata: 3 ore. Info e prenotazioni: [email protected] (fino a esaurimento posti). Dalle ore 17 alle ore 20, appuntamento con il  Presepe vivente di Pietralacroce, la bellissima rievocazione della nascita di Gesù al Forte Altavilla. Alle 18,30 sotto l’albero di Natale di piazza Roma concerto di Veronica Key e la banda di Roger.
Prosegue il Mercatino di Natale a  piazza Cavour e lungo parte  di corso Garibaldi, tutti i giorni dalle 9 alle 20;  davanti alla fontana delle  Tredici cannelle c’è invece  A MANO LIBERA , mercatino artigianale artistico a cura de “La banda della magliaia”.
PRESEPI D’ARTE: Prosegue alla  MOLE la Mostra dei PRESEPI di Riccardo Pierini e dei altri artisti marchigiani. Resterà aperta fino al 10 gennaio.  Fino  al 7 gennaio invece si può ammirare  la straordinaria Mostra di PRESEPI  NAPOLETANI, quest’anno allestita nella suggestiva cornice della PINACOTECA PODESTI,  a cura degli Amici del Presepe di Ercolano e Torre del Greco.  Orari mart.-ven 16-19 e sab.-dom. 10-19.  Ingresso libero
Al Museo Omero continua fino al 14 gennaio “La tavola celeste”, installazione interattiva che reinterpreta quattrocento anni di studi del cielo, del tempo e della navigazione attraverso un tavolo artisticamente apparecchiato con oggetti da cucina di ogni specie.
Al Museo della Città  domani, 28 dicembre, ore 17:00 “Ancona a Mattoncini”, Laboratorio in collaborazione con “Dadi e mattoncini” rivolto a bambini,  famiglie e tutti gli appassionati di Lego. Una divertente attività, in occasione dell’esposizione di monumenti anconetani realizzati con le Lego!   Ingresso: Piazza del Plebiscito. Quota di adesione € 7,00 – minori di 14 anni € 5,00. Prenotazione obbligatoria telefonando al numero 071 222.5047
Continua al Mercato delle Erbe  la mostra fotografica di Dirk Vogel “Marche inside the beauty”, a cura di The Begin Collection con la collaborazione del Comune di Ancona e il supporto di UBI Banca. Un racconto per immagini, con particolare attenzione per i luoghi più nascosti e unici della regione. Visitabile dalle 8 alle 20 fino al 7 Gennaio.
Aperta la PISTA di PATTINAGGIO  SUL GHIACCIO tutti i giorni in piazza Roma e anche, naturalmente la RUOTA PANORAMICA fino tarda sera , in piazza Roma.
Viabilità e parcheggi. Fruibili come sempre  i Parcheggi degli Archi, Traiano, Cialdini e Umberto.   A disposizione per gli utenti dei parcheggi comunali due trenini.  Il primo collega tutti giorni i parcheggi a Piazza Cavour, corso Stamira e Piazza Roma, con partenza dal parcheggio degli Archi ogni 35 minuti dalle 16 alle 20.
Solo sabato e domenica un secondo trenino congiunge piazza Cavour con il Viale e corso Amendola.  La navetta natalizia sabato e domenica pomeriggio collegherà gratuitamente Piazza Ugo Bassi  con il centro e il Viale: una corsa ogni 20 minuti dalle 16.30  alle 21.30.
Tutti gli appuntamenti e informazioni utili sulla pagina auguriancona.it
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italreport · 7 years
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Le "stelle" in Vaticano per la giornata internazionale della danza
Le “stelle” in Vaticano per la giornata internazionale della danza was originally published on ITALREPORT
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gramilano · 5 years
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Alessandro Macario and Anbeta Toromani in Coppélia by Roland Petit, Teatro San Carlo, Naples
Q&A
  in italiano
When did you start dancing? I started dancing when I was four.
Why did you start dancing? My uncle was a dancer and ran a ballet school, so I’m sure that I began dancing because I was curious about his world. Also, I had slight scoliosis and was told I should try dancing.
Which dancer inspired you most as a child? There were many, but Baryshnikov for me is the essence of what I mean when I think of dance as an art form.
Which dancer do you most admire? Mikhail Baryshnikov.
What’s your favourite role? There are many roles that I have loved but I feel the most emotions when playing Romeo.
Alessandro Macario in Romeo and Juliet by Amedeo Amodio, Teatro San Carlo
Alessandro Macario in Carmen by Amedeo Amodio with Anbeta Toromani
Alessandro Macario as Lensky in Onegin by John Cranko Teatro San Carlo
Alessandro Macario in Romeo and Juliet by Massimo Moricone with Anbeta Toromani, Opera di Bratislava
What role have you never played but would like to? I still have many roles left to attempt, and one of them until recently was Don Josè in Amedeo Amodio’s Carmen, which I got to dance in Cremona. I would love to dance Onegin. I have played Lensky, but as I mature, I feel I could now play the leading role.
What’s your favourite ballet to watch? Romeo and Juliet.
Who is your favourite choreographer? There are many excellent choreographers who have made dance history, but I’m very close to Amedeo Amodio, an Italian choreographer who has created some masterpieces! Collaborating with him has been one of the most important parts of my career.
Alessandro Macario in The Nutcracker by Amedeo Amodio with Anbeta Toromani, Teatro Carlo Felice, Genoa
Alessandro Macario in Coppélia by Amedeo Amodio with Anbeta Toromani, Teatro Massimo, Palermo
Who is your favourite writer? Paulo Coelho.
Who is your favourite theatre or cinema director? There I so many directors I love, especially cinema directors, and Steven Spielberg is one of my favourites.
Who is your favourite actor? Robert De Niro, maybe, but I have so many.
Who is your favourite singer? Pino Daniele and Lucio Dalla!
What is your favourite book? Eleven Minutes by Paulo Coelho.
What is your favourite film? Indiana Jones – Back to the Future.
Which is your favourite city? Naples.
Alessandro Macario in The Sleeping Beauty by Paul Chalmer, Rome Opera Ballet 01
Alessandro Macario in The Sleeping Beauty by Paul Chalmer, Rome Opera Ballet
Alessandro Macario in La Sylphide by Bournonville, Teatro San Carlo
Zorba il Greco by Leonid Massine, Teatro San Carlo
Alessandro Macario in Giselle by Mats Ek, Teatro San Carlo
Alessandro Macario in Giselle by Ludmila Semenyaka, Teatro San Carlo cr
What do you like most about yourself? My optimism.
What do you dislike about yourself? Among my many flaws, maybe the fact of being a little touchy is the thing I like the least.
What was your proudest moment? All those times I’ve managed to succeed thanks to the teachers I’ve known and my hard work have made me very proud.
When and where were you happiest? The happiest moment in my career was when after many experiences in other theatres I managed to return to the place I was born, that is Teatro San Carlo in Naples, which has now witnessed the main part of my career.
What or who is the greatest love of your life? The love of my life is my partner, who has supported me in everything: Anbeta Toromani.
Alessandro Macario and Anbeta Toromani in Verona
Alessandro Macario and Anbeta Toromani
Alessandro and Anbeta
What is your greatest fear? Change makes me afraid, but it’s part of life.
If you could change one thing about yourself, what would it be? As far as my life is concerned, I like and accept myself with all my strengths and weaknesses; therefore, I wouldn’t want to change anything.
What do you consider your greatest achievement? I have always worked hard and with great passion, and everything that I’ve achieved is thanks to my dedication, which for me is an achievement.
What is your most treasured possession? I have a sailing boat, and it’s certainly my most treasured possession… it’s freedom!
Alessandro Macario
Alessandro Macario
Alessandro and Roberto Macario
Alessandro Macario, Anbeta Toromani and Kledi Kadiu
What is your greatest extravagance? I don’t have any extravagant habits.
What do you consider the most overrated virtue? We are never virtuous enough.
On what occasion do you lie? I’ve sometimes told a white lie to not upset people who are dear to me, but I’m trying to stop.
If you hadn’t been a dancer what would you have liked to be? I would have liked to be a musician, or maybe a sailor.
What is your most marked characteristic? My Neapolitanism.
What quality do you most value in a friend? Sincerity.
What quality do you most value in a colleague? Fairness.
Alessandro Macario in Giselle by Ludmila Semenyaka, Teatro San Carlo
Alessandro Macario in Coppélia by Roland Petit, Teatro San Carlo
Alessandro Macario in Le Corsaire by Alexei Fadeyechev with Jurgita Dronina, Teatro San Carlo
Alessandro Macario in The Nutcracker by Alessandra Panzavolta with Anbeta Toromani, Teatro San Carlo
Alessandro Macario in Requiem Mozart by Boris Eifman, Teatro San Carlo
Alessandro Macario in Don Quixote by Alexei Fadeyechev, Teatro San Carlo
Which historical figure do you most admire? Abraham Lincoln.
Which living person do you most admire? Maestro Amedeo Amodio.
What do you most dislike? Ignorance.
What talent would you most like to have? More than talent, I would like to be able to deepen my understanding of my work so that I’ll be able to communicate this to younger dancers.
What’s your idea of perfect happiness? Happiness is that we have been given life, and we can find it everywhere… it’s difficult to appreciate this fact.
How would you like to die? I don’t want to die…
What is your motto? “It is better to act and repent, than not to act and regret.”
Alessandro Macario
Alessandro and his Ducati
Alessandro Macario with Kledi Kadiu
  D&R
Quando hai iniziato a danzare? Ho iniziato a studiare danza a 4 anni.
Perché hai iniziato a danzare? Mio zio era un danzatore e aveva una scuola di danza ed io ho iniziato li sicuramente perché ero affascinato dal suo mondo e poi perché avevo un po’ di scoliosi e mi avevano raccomandato di fare danza.
Quale danzatore ti ha più ispirato da piccolo? Ce ne sono stati tanti ma Baryshnikov per me è la sintesi di quello che intendo quando penso alla danza in quanto arte.
Quale danzatore ammiri di più? Mikhail Baryshnikov.
Qual è il tuo ruolo preferito? Sono stati tanti i ruoli che ho amato ma sicuramente Romeo è stato il ruolo più emozionante per me.
Quale ruolo non hai mai interpretato ma vorresti o avresti voluto danzare? Be’ sono tanti i ruoli ancora non interpretati uno di questi è Don Josè in Carmen in cui però a breve debutterò nella versione di Amedeo Amodio a Cremona. Un altro ruolo che mi piacerebbe molto è Onegin di Cranko. Anni fa, ho gia ballato Lensky, ma adesso con la maturità mi piacerebbe molto poter danzare Onegin.
Quale balletto non ti stanchi mai di vedere? Romeo e Giulietta!
Chi è il tuo coreografo preferito? Ci sono tanti coreografi bravissimi e che hanno fatto la storia, io sono molto legato al Maestro Amedeo Amodio un coreografo Italiano che ha creato dei capolavori assoluti! Lui è stato uno degli incontri più importanti della mia vita artistica..
Scrittore preferito? Paulo Coelho.
Regista teatrale o cinematografico? Ci sono tanti registi che mi piacciono soprattutto cinematografici… Steven Spielberg è sicuramente uno dei miei preferiti.
Attore / attrice? Robert De Niro forse ma ne ho tanti di preferiti!
Cantante? Pino Daniele, Lucio Dalla!
Libro? Undici Minuti di Paulo Coelho
Film? Indiana Jones; Ritorno al futuro…
Città? Napoli.
Cosa ti piace di più di te stesso? Il mio ottimismo.
Cosa non ti piace di te stesso? Tra i tanti difetti forse il fatto di essere permaloso è la cosa che mi piace meno.
Qual è stato il momento di cui sei più orgoglioso? Tutto quello che sono riuscito a conquistare grazie ai Maestri che ho conosciuto e al mio lavoro, mi ha reso tante volte orgoglioso.
Dove e quando ti sei sentito più felice? Il momento più felice per me (lavorativamente) è quando dopo varie esperienze in altri teatri sono riuscito a tornare nel posto in cui sono nato ovvero il Teatro San Carlo di Napoli dove ho fatto la maggior parte della mia carriera.
Cosa o chi è il più grande amore della tua vita? L’amore della mia vita è la mia compagna che mi sopporta e mi supporta in tutto! Anbeta Toromani.
Qual è la cosa di cui hai più paura? I cambiamenti mi fanno paura…. ma fanno parte della vita.
Se potessi, cosa cambiaresti di te? A questo punto della mia vita mi piaccio e mi accetto con pregi e difetti quindi forse non cambierei niente.
Cosa consideri il tuo più grande successo? Ho sempre la vorato tanto con immensa passione e tutto quello che è arrivato grazie al mio impegno per me è un successo.
Qual è il tuo oggetto di cui tieni di più? Ho una barca a vela, è sicuramente la cosa a cui tengo di più… è libertà.
Qual è la tua abitudine più stravagante? Non ho abitudini stravaganti.
Quale virtù ti sembra più sopravvalutata? Non si è mai abbastanza virtuosi.
In quale situazione dici una bugia? Qualche volta ho detto qualche bugia bianca per non far dispiacere le persone care… ma sto cercando di smettere.
Se non fossi stato un danzatore cosa ti sarebbe piaciuto fare? Mi sarebbe piaciuto fare il musicista oppure navigare.
Cos’è la tua più evidente caratteristica? La Napoletanità.
La qualità che apprezzi di più in un amico? La sincerità.
La qualità che apprezzi di più in un collega? La correttezza.
Il personaggio storico che ammiri di più? Abramo Lincoln.
La persona vivente che ammiri di più? Il Maestro Amedeo Amodio.
Cosa non sopporti? L’ignoranza.
Quale talento ti piacerebbe avere? Più che talento mi piacerebbe approfondire ancora di più il mio lavoro cosi da poterlo trasmettere a giovani danzatori.
Qual è la tua idea di perfetta felicità? La felicità secondo me è nel dono della vita, possiamo trovarla in tutte le cose… il difficile è comprendere questa verità.
Come vorresti morire? Non vorrei morire…
Qual è il tuo motto? Il mio motto è: “Meglio farlo e poi pentirsi che non farlo e poi pentirsi.”
Alessandro Macario answers the Gramilano Questionnaire… Dancers’ Edition Q&A   in italiano When did you start dancing? I started dancing when I was four. Why did you start dancing?
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lamilanomagazine · 2 years
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Il Teatro alla Scala e il suo Corpo di Ballo piangono la scomparsa di Bruno Vescovo
Il Teatro alla Scala e il suo Corpo di Ballo piangono la scomparsa di Bruno Vescovo. Il Teatro alla Scala e il suo Corpo di Ballo piangono la scomparsa di Bruno Vescovo, che alla Scala ha iniziato e sviluppato la sua lunga carriera artistica, da allievo della Scuola di Ballo, dove si è e diplomato nel 1968, per poi entrare subito, all'età di diciannove anni, nel Corpo di Ballo, in breve tempo diventandone solista e poi primo ballerino. Una carriera intensa in anni storici per il balletto scaligero, per il grande repertorio e per la presenza di prestigiose firme coreografiche del panorama moderno e contemporaneo internazionale e anche italiano, che lo hanno visto protagonista in innumerevoli ruoli classici e moderni nei balletti di Rudolf Nureyev (Don Chisciotte, Romeo e Giulietta, Lo schiaccianoci, La Bella addormentata nel Bosco, Il lago dei cigni), John Cranko (Jeux de Cartes, The Lady and the Fool, Bisbetica Domata, Romeo e Giulietta), Maurice Béjart (L'uccello di fuoco, Nona Sinfonia) George Balanchine, (I Quattro Temperamenti, Serenade, Allegro Brillante, Cajkovskij Pas de Deux) Aurel Milloss, Hans Van Manen (Adagio Hammerklavier), Roberto Fascilla, David Lichine, Amedeo Amodio, Félix Blaska, Mario Pistoni, Flemming Flindt, Paolo Bortoluzzi (Cenerentola), Erik Bruhn, Jiří Kylián (Sinfonia in Re), Enrique Martinez (Coppélia), Léonid Massine (Tricorno e Pulcinella), Lorca Massine, Dell'Ara (Excelsior) e tanti altri. Con la Scala ha partecipato a numerose importanti tournée, danzando come principal al Metropolitan di New York, a Buenos Aires, San Paolo, Rio de Janeiro, Ottawa, San Francisco, Saint Louis e Atlanta; alla Scala è stato anche assistente alla coreografia e, tra il 1994 e il 1996, Maître e Professeur. L'ultimo ruolo da Primo ballerino alla Scala è stato Rothbart nel Lago dei cigni di Rudolf Nureyev nel 1994, ma non ha mai smesso di frequentare il Teatro, sempre presente ad assistere con entusiasmo agli spettacoli del Corpo di Ballo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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vincenzocositore · 6 years
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CARMEN Coreografia: Amedeo Amodio Musica: Georges Bizet Interventi musicali originali: Giuseppe Calì Scene e Costumi: Luisa Spinatelli Luci: Caso Alessandro Carmen: Anbeta Toromani Don Josè: Amilcar Moret Gonzalez Solisti e corpo di ballo: Daniele Cipriani Entertainment Daniele Cipriani PH: ©  Cositore Photographer
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