#Acqua Decima
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persolaise · 8 months ago
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Hermes Paddock, Crivelli Tubereuse Astrale, Ffern Spring 2024 and Eau D'Italie reviews - 2024
An Hermes that's taken us by surprise: Paddock, composed by Christine Nagel. Also reviewed: new releases from Crivelli and Ffern.
Despite the (extremely off-putting) technical glitches, I broadcast a few more reviews over on YouTube the other day, including one of an entirely unexpected Hermes exclusive called Paddock, composed by Christine Nagel. Other videos focused on Crivelli Tubereuse Astrale (Quentin Bisch), Ffern Spring 2024 (Elodie Durande) and the entire range from Eau D’Italie. Here are links to all the episodes,…
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pettirosso1959 · 6 months ago
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"Mai successo un fatto simile!"
"Mai visto un disastro come quest'ultima alluvione!"
"Cambiamento Climatico!"
"Le stagioni non sono più quelle di una volta!"
Voci del popolino ignorante milanese, riportate con estrema soddisfazione dai TG, quotidiani, politici di sinistra, verdacci, ribadite da Sor Piccozza e da Farfallino Amoroso (Tozzi e Mercalli).
Invece:
Milano, 31 maggio 1917.
Il 30 maggio, in una Milano spettrale, abitata solo da donne, bambini e anziani, iniziò a piovere a metà pomeriggio, mentre forti temporali avevano già interessato la Brianza e la fascia Prealpina.
Negli ultimi giorni del maggio 1917 l’Italia era piegata dalla Grande Guerra; era in pieno svolgimento la terrificante carneficina della Decima Battaglia dell’Isonzo, in cui il generale Cadorna mandò al massacro 400.000 soldati italiani contro le trincee e le mitragliatrici austro-ungariche. I morti italiani furono 36.000, i feriti e i mutilati oltre 130.000 e 26.000 i fanti catturati dal nemico. Dopo un mese di scontri il fronte era rimasto praticamente invariato.
I Savoia avevano imposto la censura più totale agli organi di stampa, le notizie, quindi, filtravano a fatica.
I fiumi Seveso, Olona e Lambro erano tutti ingrossati, piovve tutta notte e all’alba Milano si svegliò come se fosse Venezia.
Tutti i corsi d’acqua erano esondati e i danni più rilevanti avvennero nei quartieri dove correva l’Olona, lungo la zona ovest della città. Anche le zone di Porta Garibaldi e Porta Nuova erano sommerse, così come il Ticinese, dove era esondata addirittura la Darsena.
Le chiamate di aiuto ai pompieri furono centinaia già poche ore dopo il tramonto e continuarono tutta notte, con cantine e androni dei palazzi sommersi in alcuni punti anche da un metro d’acqua.
Il torrente Merlata, che allora correva in superficie, esondò e lo stesso accadde per la roggia Poveretto, le acque invasero il Cimitero Maggiore di Musocco, allagando gli ossari con quasi tre metri di acqua. L’onda di piena dei due torrenti si unì poi a quella del non distante Olona e insieme raggiunsero il quartiere della Maddalena, oggi piazza De Angeli, sommergendo anche le zone vicine di corso Vercelli e del borgo di San Pietro in Sala, oggi piazza Wagner.
I pompieri montarono delle passerelle in legno sopraelevate per far camminare i milanesi, esattamente come a Venezia, ma ben presto anche quelle vennero sommerse da altre ondate di piena dell’Olona.
Vennero sospesi tutti i Gamba de Legn, i tram a vapore extraurbani, che da Milano si dirigevano verso l’area metropolitana a nord e a ovest.
Il Comune decise di far trasferire tutte le bare in attesa di inumazione lontano dal Cimitero Maggiore, per timore che venissero prese dalle acque e portate via. Il cimitero venne poi chiuso, totalmente sommerso da più di un metro di acqua. L’ultima volta era accaduto nel 1893, quando le acque dell’Olona superarono addirittura i due metri di altezza a Musocco e Garegnano.
Diversi stabilimenti e laboratori subirono ingenti danni.
Altri danni notevoli furono arrecati dal Seveso, soprattutto alle porte di Milano. A Palazzolo di Paderno Dugnano crollò un ponte sul Canale Villoresi, alla congiunzione col Seveso; l’onda di piena fu talmente forte da causare l’annegamento di 16 persone. A Milano i danni maggiori furono causati nel quartiere di Ponte Seveso, all’Isola Garibaldi, a Niguarda, a Prato Centenaro e al Mirabello, tutti sommersi da oltre un metro e mezzo di acqua.
A Niguarda crollò un palazzo, fortunatamente tutti gli abitanti riuscirono a fuggire pochi minuti prima del crollo. Il Villaggio dei Giornalisti fu totalmente allagato ed evacuato.
Poco dopo l’alba tutte le linee tranviarie che dal centro correvano verso nord e ovest vennero sospese.
I quotidiani, sottoposti a censura, minimizzarono l’accaduto, nonostante danni ingentissimi, mezza città sott’acqua, 16 morti, collegamenti sospesi e le acque che si ritirarono completamente solo due giorni dopo. Nessuna notizia venne riportata dopo il primo di giugno.
Le foto vennero scattate nel pomeriggio del 31 maggio, quando le acque si erano ormai quasi completamente ritirate. In una foto si vede il Gamba de Legn per Magenta, bloccato dalle acque in via Marghera all’angolo con via Sacco.
(Grazie a Francesco Liuzzi e a “Milano Sparita”)
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der-papero · 2 years ago
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@getzunami ha scritto:
[...] Come fai a evitare di stabilire una definizione (quale che sia) di intelligenza, proponendo domande simili? [...]
[...] il web è in buona sostanza l’enorme pattumiera semiotica di un’umanità sempre più narcisisticamente ossessionata da se stessa e dalla propria produzione simbolica, una pattumiera che funziona sempre più come riciclatore automatico delle stesse escrezioni.
Quella che vedi non è intelligenza. L’intelligenza è profondamente calata e incorporata nel mondo attraverso canali e innervazioni che sono ben’altra cosa rispetto alla capacità di manipolare simboli e registri semiotici. Canali come il dolore, o la morte, o la paura. Che senso può avere per una macchina cognitiva il concetto di dolore? Puoi forse istruirla dicendole che è un parametro numerico? Che >0 vuol dire “stare bene” e <0 vuol dire “stare male”. Lo senti anche tu che qualcosa non torna, non sta in piedi. lo senti, perché essendo un essere vivente, hai una comprensione IMMEDIATA di cosa significa soffrire. Come diceva Jeremy Bentham non dovremmo chiederci se un ente pensa o non pensa; ciò che dovrebbe costituire l’unica, reale differenza è se soffre o non soffre.
Quella che vediamo all’opera nei vari chatbot e compagnia cantante non è intelligenza, è manipolazione semiotica alla decima potenza. Solo questo. Ma siccome nella nostra civiltà è la cosa che ormai conta di più sapere fare – anzi, è rimasta veramente l’unica cosa che conti, quando vediamo qualcosa che lo fa meglio di noi, il primo narcisistico, onanistico impulso è dichiarare che esso è come noi. E poi, ovviamente, meglio di noi. No, non lo è. Quel che stiamo vedendo è in realtà solo il classico, vecchio, effetto Eliza mischiato con l’altrettanto classico effetto stanza cinese. [...]
Innanzitutto mi scuso se ho preso i tuoi commenti, li ho tagliati e inseriti in questo post, ma non avevo un'altra formula, 16 commenti erano davvero tanti, per chi fosse interessato a leggere tutto il testo lo può trovare tra i commenti finali del post
https://www.tumblr.com/der-papero/715399649917321216/un-nuovo-razzismo?source=share
Il mio punto di vista diverge dal tuo, e si divide in due parti, uno che non c'entra nulla con la AI, e che avrei potuto pure raccontarti nel 1800, ben prima di Turing, e l'altro invece collegato alla AI, che spiega il mio concetto di equivalenza. Ed è allo stesso tempo una opportunità per usare la mia nuova tavoletta grafica 😍.
Giusto per portare un po' di acqua al mio mulino, tengo a sottolineare il fatto che non c'è alcun onanismo da parte mia (preferisco esercitarlo in altre forme), io non faccio il tifo per le macchine, valuto i sistemi per quello che sono, e mi faccio delle domande sulla loro evoluzione. Se poi la narrazione si accompagna ad una certa "eccitazione" nella scoperta, è un semplice derivato della mia pessima programmazione neuronale, di cui mi vanto pure, ci mancherebbe. Bon, fatto contento il mio avvocato, andiamo subito al pezzo.
Nella prima parte del mio pensiero, quello senza AI, ti dico che, senza girarci troppo intorno, tu hai alla base due tipi di modelli. O accetti che il nostro cervello (inteso come tutto il nostro sistema nervoso che processa input) è un grumo di oggetti (scusate l'estrema semplificazione) che parlano tra loro tramite impulsi elettrici, e su questo grigiume elettrico ci costruisci tutto quello che hai scritto, ma anche di più, l'io, la coscienza, il dolore, la semantica, il significato, la paura, il dolore, quello che te pare, oppure lo devi affiancare con "altro", ovvero un qualcosa al di fuori del cervello, un qualcosa che non fa parte del pensiero, ma che lo condiziona e lo guida, se non sostituisce in alcuni casi (esempi: anima, spirito, alieni che ci controllano da un'altra galassia, Matrix, etc.).
In pratica, o la busta 1 o la 2.
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(sentite, l'ho comprata due settimane fa, ho dovuto pure piegare il connettore perché era storto, nun ve lamentate, e mi sono pure accorto che ho scritto la parola INPUT al posto di MONDO ESTERNO, ma mi scoccio di rifare la figura, sorry).
Se scegli la busta 2, il post finisce qui, e anche il nostro confronto. Ovviamente non è lo scenario nel quale credo, ma è uno scenario onesto, nel senso che, utilizzando un qualcosa che io definisco metafisico ma ci siamo capiti, giustifichi tutta una serie di realtà, che poi ci definiscono "esseri unici", nel senso che nessuna AI potrà mai generare quel ALTRO, e allora possiamo tornare ognuno a casa sua, farci una birra e costruire tutte le argomentazioni filosofiche e sociali di questo mondo, tanto quel mattone ausiliario extra-cervello regge tutto, qualsiasi discussione ci inventiamo. Però bada bene alla posizione! ALTRO affianca il cervello, non ne fa parte, ovvero non è quella parte di cervello che non capiamo come funziona, è un oggetto proprio al di fuori della nostra composizione fisico-chimica.
Se invece scegli la busta 1, allora ti spiego perché ho iniziato a ipotizzare una equivalenza tra AI e intelligenza umana.
Una nota: filosofi come John Searle e company, ai miei occhi, sono solo dei grandissimi paracula. Scelgono la busta 1 (o meglio, fanno finta di scegliere la busta 1) e, giocando sul fatto che non sappiamo come il nostro sistema neuronale riesca a passare da una combinazione non lineare di impulsi elettrici e attivazioni di neuroni alla formazione di pensieri complessi, si inventano robe come simboli, significato, intenzionalità, che, per carità, hanno assolutamente senso nello studio della comunicazione e dell'essere umano, ma che, calati nella combinazione non lineare di input di cui sopra, non sono altro che nostre sovrastrutture conseguenti alle relazioni tra simboli che riusciamo a costruire. Ti arrivo a dire che, rispetto a questi, preferisco quei due ragazzi mormoni che ho incontrato sul fiume, almeno loro una posizione onesta (ma non condivisibile) ce l'hanno.
Bon, hai scelto la pillola ros ... ehm, la busta 1. Allora andiamo avanti, e parliamo di equivalenza della AI, ma prima parliamo di una roba che non c'entra un cass, ovvero elettrotecnica.
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Un ingegnere francese di nome Thévenin definì una cosa che Helmholtz aveva già espresso, ovvero che io posso sostituire un circuito lineare complesso quanto vuoi con una semplice batteria e una resistenza, e il comportamento ai punti A e B è identico (spiegato in modo molto spicciolo, eh). In pratica, io posso sostituire una mancata conoscenza di un meccanismo complesso con un meccanismo semplice ed equivalente, ed ottenere lo stesso identico comportamento.
Il mio esercizio di pensiero sulla AI consiste nel fare la stessa identica operazione, dando per buona la scelta della busta 1:
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In pratica, in una visione futura e asintotica dello sviluppo attuale (sappiamo tutti che le implementazioni di oggi servono solo a fare il caffè in mille modi possibili), le AI, processando gli stessi INPUT del mondo esterno di cui sopra, implementano un qualcosa di equivalente al cervello, creando quel substrato che porta alla formazione del concetto di IO, di COSCIENZA, di LINGUAGGIO, di INTENZIONALITA', di quello che ve pare, tanto sono tutti costrutti basati su una combinazione non lineare di segnali elettrici. Quella riga rossa sta a significare che, più passa il tempo, più la AI se "magna" una quota di cervello, fino a realizzare la perfetta equivalenza.
Date per buone tutte le fregnacce che ho scritto, l'unica conseguenza è che l'io, la coscienza, il linguaggio, l'intenzionalità, la semantica, i sentimenti, l'istinto di sopravvivenza, la voglia de scopa', sono sì reali, perché le viviamo e le usiamo ogni giorno, ma sono pur sempre artifici di processi fisico-chimici, e in quanto tali, sostituibili IN MODO COMPLETO con una tecnologia artificiale (che potrebbe essere la AI attuale, chissà).
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lamilanomagazine · 6 months ago
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Farnesina: l’Italia partecipa al decimo World Water Forum di Bali
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Farnesina: l’Italia partecipa al decimo World Water Forum di Bali. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, insieme all'AICS-Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo hanno rappresentato l'Italia alla decima edizione del Forum Mondiale sull'acqua, che si svolge a Bali dal 20 al 25 maggio. Il Ministro Tajani ha delegato per la partecipazione alla più importante manifestazione internazionale sull'acqua, il Prof. Francesco Corvaro, inviato speciale per il clima. Corvaro, in qualità di Capo Delegazione è intervenuto all'"High Level Panel" inaugurale, per testimoniare e valorizzare l'impegno dell'Italia e del proprio sistema di cooperazione a favore del settore dell’acqua. A fronte di oltre metà della popolazione mondiale colpita da grave scarsità d'acqua per almeno un mese l'anno o senza disponibilità di servizi igienici, e oltre 2 miliardi di persone senza acqua potabile, le attività di cooperazione nel settore idrico hanno assunto per l'Italia un'importanza crescente, con iniziative sempre più numerose a livello bilaterale e multilaterale. Grazie ad una consolidata esperienza negli interventi di conservazione e gestione delle acque, l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo sta dedicando circa il 40% delle sue risorse a progetti in tali settori, per garantire l'accesso a servizi igienici di base, l'accesso all'acqua per uso umano e per usi produttivi e per salvaguardare le risorse idriche per le generazioni future. Si ricorda inoltre come nel corso della recente riunione ministeriale G7 di Torino su clima, energia e ambiente, l'Italia si sia impegnata nella creazione di una "G7 Water Coalition" per identificare obiettivi comuni contro la crisi globale dell'acqua, mentre il Fondo Italiano per il Clima, principale strumento finanziario del Governo per sostenere la finanza climatica a favore dei paesi emergenti e in via di sviluppo, finanzierà un numero significativo di progetti legati all'acqua (gestione , utilizzo per scopi agricoli, produzione idroelettrica, prevenzione dei disastri).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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claudiodangelo59 · 6 months ago
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8 maggio 1943 : la Xª MAS attacca Gibilterra.
I Padroni del Mediterraneo colpiscono ancora
E’ la sera del 7 maggio 1943 e nella Baia di Gibilterra il mare è in burrasca, tanto da sconsigliare anche ai pesci di affrontare onde e correnti marine.
Ma il cielo è particolarmente buio e la notte è oscura, proprio come piace a loro... quindi, 6 stelle pronte a liberare il proprio bagliore, iniziano il sacro rito di vestizione dei loro indumenti di assalto, disposti a tutto e pronti a coronare il loro sogno di patrioti.
Si, sono proprio loro, i famigerati palombari italiani, "quelli della Decima", oramai famosi in tutto il mondo.
Seguendo le orme dei loro magnifici predecessori, oggi vivono il loro momento, quello sognato per mesi. Con il cuore gonfio di orgoglio e di timore, fuoriescono dalla base segreta della Xª Flottiglia MAS, ricavata nei meandri dello scafo sommerso della nave Olterra, internata nella rada di Algesiras in territorio spagnolo, immergendosi nelle acque tanto agitate almeno quanto i loro cuori di temerari.
Nel buio pesto della notte, in interminabili ore di faticosissima navigazione, affrontano le intemperie, le fortissime correnti e le più disparate ostruzioni, a cavallo dei loro 3 micidiali “maiali”, i Siluri a Lenta Corsa ideati dal prodigioso genio italico di Teseo Tesei ed Elios Toschi.
Dirigono le 3 prue proprio verso le fauci del lupo, incontro alle trappole mortali disseminate dagli inglesi, in direzione dei mercantili ancorati in rada e carichi di preziosi rifornimenti.
Dopo i clamorosi successi ottenuti dalla più letale unità di assalto subacquea di tutti i tempi, gli inglesi avevano rafforzato le difese passive ed attive in tutte le proprie installazioni costiere. Si pensi solo che in ogni porto ed in ogni rada, ogni appena 6 minuti (6 MINUTI !!!), venivano fatte deflagrare una serie infinita di bombe di profondità, al fine di neutralizzare eventuali possibili attacchi dei micidiali palombari italiani, divenuti un vero incubo per qualsiasi Ammiraglio inglese !
Addirittura, per contrastare i disastri materiali ma soprattutto quelli ancor più pesanti inferti dalla "Decima" al morale dei marinai inglesi, venne istituita una apposita unità di contrasto, chiamata “Underwater Working Party”, affidata al comando del valente ufficiale Lionel Crabb, il più grande ed esperto studioso della Xª MAS, per le cui azioni e per i quali palombari, egli nutriva una profonda e sconfinata ammirazione.
Nonostante le enormi difficoltà meteorologiche, che si aggiungevano alle fatiche necessarie per eludere le ostruzioni e soprattutto scampare alle continue esplosioni delle bombe di profondità, alle ore 06,15 della mattina dell’ 8 maggio 1943, la prima devastante esplosione gettava nello scompiglio l'intera Baia di Gibilterra.
Immediatamente, tra centinaia di deflagrazioni di contrasto, provocate ora dagli uomini di Crabb, tra mercantili e navi da guerra che si spostavano in tutta fretta verso i bassi fondali, nel tentativo di scampare od almeno tamponare eventuali affondamenti, in successione, alle ore 06,35, alle 06,50 ed infine alle ore 07,30 altre 3 terribili esplosioni mandavano a picco 20 mila tonnellate di naviglio inglese !
Era appena sorta l’alba, la notte oscura aveva celato le scie luminose delle 3 comete italiane; oramai il campo vedeva solamente l'isterico e frenetico lavoro degli inglesi che tentavano di venire a capo del terribile caos creato dai 6 super uomini italiani.
Decine di rimorchiatori erano alacremente all'opera; ricognitori e navi erano impegnati alla ricerca del sommergibile avvicinatore, mentre ai rottami, al fumo, al panico si aggiungeva soprattutto la desolante consapevolezza inglese di essere sempre e costantemente vulnerabili, quando in acqua si immergeva anche un solo palombaro della Xª Flottiglia MAS.
I sei valorosi sabotatori, nel frattempo, erano incredibilmente riusciti a rientrare tutti ed incolumi, nelle segrete stive della nave Olterra, proprio sotto il naso degli inglesi, impegnati invece a cercare il sommergibile avvicinatore e sapientemente depistati da alcuni indumenti subacquei, lasciati sulla costa da un agente segreto italiano.
Nessuno di noi ricorda il nome di questi 6 Uomini, che hanno dato tanto lustro alla nostra Patria, inducendo ammirazione e rispetto anche nel proprio nemico, e insinuando in Lionel Crabb, un solo fondato sospetto:
- Questi possono affondarci quando vogliono, perché la guerra la vinceremo noi, ma i Padroni del Mediterraneo resteranno per sempre loro : i palombari della Xª Flottiglia MAS -
A questi immensi Uomini, ammirati e temuti dall’acerrimo nemico, onorati in eterno nel Paradiso degli Eroi, noi oggi vogliamo restituire il nome, sicuri che molti di Voi lo conserveranno gelosamente e con amore, in quell'angolo nascosto e forse impolverato del Vostro cuore.
Quell'angolo di cuore presente in ogni Patriota; quell'angolo di cuore ove si percepisce, ancora fortissimo, il magico ed inebriante profumo della rosa rossa.
Onori a :
- Capitano di corvetta Ernesto Notari
- 2° Capo palombaro Enrico Ario Lazzari
- Tenente Genio navale Camillo Todini
- Sotto Capo palombaro Salvatore Mattera
- Sotto Tenente Armi navali Vittorio Cella
- Sotto Capo palombaro Eusebio Montalenti
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Oroscopo di Chirya: dal 6 al 12 Marzo 2023
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Oroscopo di Chirya: Cari tutti, eccoci alle previsioni per la prossima settimana, da Lunedì 6 a Domenica 12 Marzo 2023. Martedì 7 marzo Saturno, alle ore 14:35, dall'Acquario entra in Pesci, passaggio che durerà circa tre anni e sicuramente porterà molti cambiamenti. Questo aspetto favorisce tutti i segni d’acqua, il Toro, il Capricorno, rende più concreti i Sagittario, meno favolisti i Gemelli. Sempre il 7 la Luna sarà Piena dalle 12,42 in Vergine, Domenica 12 arriverà in Scorpione. Nei prossimi giorni ci saranno tante novità, di cui discutere, per ora Saturno, che rappresenta l’archetipo del grande padre, quello severo, che educa, taglia i rami secchi, con  il suo ingresso in Pesci, ci ricorda che siamo chiamati a modificare il nostro sentire, per entrare in un nuovo mondo, fatto di sensazioni, di esperienze, di emotività calibrate. Mentre per tre anni abbiamo creduto in un mondo migliore, ora saremo chiamati a consolidare ciò che abbiamo costruito, piccolo o grande, amorevole o tossico, fluido o solido. Saturno non concede mai deroghe. È il momento della potatura, elimineremo ciò che ancora ci blocca per vivere le emozioni che abbiamo scelto per noi. Oroscopo di Chirya: uno sguardo segno per segno ARIETECari Ariete, la prima settimana di Marzo, sarà ottima. Il lavoro porta progetti per il futuro, opportunità per cambiare in meglio. L'ascoltare gli altri sarà più facile, da questo mese, Saturno in Pesci, vi concederà il rigore e la logica e sognare. Anche la presenza di Giove nel vostro segno vi fa capire come le stelle vi stiano aiutando a superare i trami di Plutone quadrato dello scorso decennio. Avrete voglia di vivere, grazie a Venere di dare e ricevere amore, una spinta che vi aiuterà ad emergere sia sul posto di lavoro, ma anche nelle relazioni. Il 9 attenzioni a decisioni affrettate, il 10 avete fiuto per gli affari. TOROCari Toro, la settimana vi regala un’importante notizia, Saturno non vi fa più sgambetti, vi fa respirare, sognare. Date il benvenuto a momenti piacevoli guadagnati con fatica negli ultimi mesi. Metteteci pazienza, equilibrio, Saturno dal giorno 7 non sarà più negativo, potete essere se non felici, contenti, pensando che tra poco Venere si farà perdonare, di esservi stata nemica e dal 7 anche la Luna piena vi fa sognare. Tenete presente che tutto ciò sarà consolidato nella prossima Primavera, in questa settimana organizzate i vostri progetti, in particolare quelli di coppia. GEMELLICari Gemelli, ottime notizie in campo lavorativo, Saturno in decima casa radicale, vi invita dal 7 ad attivare l’arte dei compromessi, vuole l’ordine, e vi intima di eliminare ciò che è solo illusione. Anche la Luna Piena vi potrebbe aiutare a trovare la strada per una vocazione. Mercurio, invece, vi chiede di crescere, per muovervi nel mondo reale, cosa che al vostro segno non piace. L’entusiasmo di Mercurio in Pesci vi coinvolgerà donandovi progetti lavorativi molto interessanti, la nuova posizione di Saturno per voi sarà l’occasione di sfide da cui potete solo trarre vantaggi, e uscirne più forti e consapevoli. Avete ancora tanti pianeti in trigono, come Marte e Venere, giorni favorevoli 11 e 12. CANCROCari Cancro, momenti indimenticabili con la persona amata, ottimo il lavoro, Saturno dal 7 in trigono ai segni d’ acqua promette collaborazioni, e poi Mercurio che già dal 2 vi aiuta a dialogare, ad agire in modo efficiente. La Luna Piena del 7 vi darà molte delle conferme che cercavate da tanto. La prossima settimana sentirete il bisogno di affetto e amicizia, e di conoscere, viaggiate, organizzate qualche piccola gita o le vacanze primaverili, o una bella gita domenicale che vi stimoli. Avete anche a disposizione un bellissimo fine settimana che vi potrebbe regalare tutte le emozioni di cui sentite di non poter fare più meno. LEONECari Leone, il lavoro mercoledì 8 potrebbe essere tanto, anche se sarà accompagnato da entrate che vi farà fare un sospiro di sollievo. Saturno dal 7 non più in opposizione, da giovedì vi farà sentire liberi, mentre il 9 con la Luna Nera, vi potrete riappropriarvi della vostra libertà. Marzo sarà un mese generoso, e quello che Giove vi promette dall’inizio dell’anno, avete la sensazione di poterlo fare. Il momento è quello giusto per i vostri dubbi, per le domande, per le riflessioni, per arrivare alla soluzione di quello che vi sta veramente a cuore. Il fine settimana sarà intenso, con nulla di prevedibile, tutto sarà da sconvolgere, quindi nessun programma, tutto in divenire. VERGINECari Vergine, le situazioni vanno sistemate velocemente, senza compromettere la serenità, la pazienza è l’arma migliore per affrontare una opposizione di Saturno che comincia il 7 e durerà 3 anni. Tenete a freno la lingua, soprattutto la vostra sagacia, che irrita non poco anche chi vi vuole bene. Siate accondiscendenti, anche se non ne vedete il motivo, praticate magari jogging nel tempo libero. Saturno vi donerà la possibilità crescere, di un miglioramento duraturo, la Luna Piena il 7 illuminerà il vostro segno, facendovi capire meglio il senso della vostra vita. Mercurio. Dovreste ritagliarvi momenti di relax. BILANCIACari Bilancia, godetevi i momenti della vita di coppia, la Luna piena e Mercurio positivo in sesta casa, i giorni dal 10 al 12 marzo, sarete più propensi a scegliere, a decidere e a prendere una posizione di fronte a promesse altrui. Saturno smetterà il suo trigono dal giorno 7, vi sentirete più maturi, disposti a scegliere la direzione da prendere. Per i nati nella seconda decade che soffrono dell’opposizione di Giove, saranno tentati di non aprire, per ragioni economiche, quella porta, in molti casi, sarà sbagliato, agire in fretta è la parola d’ordine. Altro consiglio, mangiare bene, dormire, e concedersi del divertimento. SCORPIONECari Scorpione, settimana sentimentale all’insegna del vero amore, con momenti indimenticabili, per chi è solo incontri interessanti. Ottimi benefici nel fine settimana da amici e colleghi, che vi aiuteranno ad una risalita economica A marzo Saturno, vi regala facili guadagni e vittorie, che raggiungerete con fantasia, immaginazione e libertà di pensiero. Mercurio vi dona chiarezza di idee e parole, il giorno 11 la relazione sarà davvero buona con tutti. Saturno vi alleggerisce, e diventa benevolo nei vostri confronti per permettervi di crescere, maturare e divenire migliori, ricordatelo, chi di voi fallirà, se ne potrebbe pentire amaramente. SAGITTARIOCari Sagittario, attenzione al lavoro, mostrate le vostre abilità, senza dare per scontato di essere sempre i migliori. E’ in atto nei prossimi due anni, uno Stellium sul vostro quarto campo, quella della famiglia, non siate intolleranti, verso di loro.  Non date peso alla vostra insofferenza verso la normalità e l’abitudine, il peso delle responsabilità, le cose di casa, e ciò che condiziona la libertà. La settimana, grazie ai pianeti veloci e a Giove in trigono vi alleggerisce le situazioni dopo un lungo periodo di tensioni e stress. Staccate completamente la spina nel fine settimana se uscite con gli amici di sempre, quelli che sapete vi fanno ridere e godere della vita. CAPRICORNOCari Capricorno, Marzo con Saturno in Pesci da martedì 7, tenderà ad alzare le ambizioni. Giovedì e Venerdì le vostre parole saranno capaci e stimolare relazioni, e amori. Marzo sarà capace di rendervi più frivoli, impegnati, vi vedrà coinvolti più spesso in cose e situazioni. Mercurio, farà nascere in voi il bisogno di parlare, la prossima settimana, avrete delle bellissime giornate e appassionati notti, che andranno vissute lasciandovi un po’ andare, mollare e godere ciò che vi meritate, un’occasione di svago, un breve viaggio, sicuramente un divertimento, scoprirete e farete scoprire un lato di voi che tenete nascosto ACQUARIOCari Acquario, la pazienza mancherà già dalle prime giornate della settimana, gettate le basi per una quotidianità che inizierà a farsi strada dal 7. quindi, per voi sarà necessario promuovere l’abitudine e cercare  la novità, a seconda di cosa odiate di più, avete capito bene, fate il contrario di cosa fate sempre e non sbaglierete. Accettate un’abitudine, e siate pronti per una novità, Saturno vi ha donato in questi anni una fredda logica, ora volate, senza ostacoli, tornate a respirare, a lottare ma con animo più leggero. Positivi anche i giorni dal 10 al 12, per fine settimana fantastico. PESCICari Pesci, sta per sopraggiunge un periodo ottimo ampliando le vostre conoscenze, uno Stellium nel segno, un sogno d'amore che permetterà a voi di essere concreti ma accettati da tutti. Se ciò che aspettate è la novità, sarete presto accontentati. Saturno dopo 27 anni torna nei Pesci a marzo, cogliendo un po’ di sorpresa tutti. Un ingresso intenso con regole e schemi. Se state aspettando un aumento che doveva arrivarvi, lo riscuoterete. Saturno, severo ed esigente entra nel vostro domicilio e vi metterà sotto esame. Non fatevi intimidire, siete con tutte le carte in regola per superare, anche con tante fortunate occasioni, l’esame per la vostra patente di maturità. Read the full article
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dudewayspecialfarewell · 6 years ago
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Boccaccio, III giornata, decima
(..) Adunque, venendo al fatto, dico che nella città di Capsa in Barberia fu già un ricchissimo uomo, il quale tra alcuni altri suoi figliuoli aveva una figlioletta bella e gentilesca, il cui nome fu Alibech. La quale, non essendo cristiana e udendo a molti cristiani che nella città erano molto commendare la cristiana fede e il servire a Dio, un dì ne domandò alcuno in che maniera e con meno impedimento a Dio si potesse servire. Il quale le rispose che coloro meglio a Dio servivano che più delle cose del mondo fuggivano, come coloro facevano che nelle solitudini de'diserti di Tebaida andati se n'erano. La giovane, che semplicissima era e d'età forse di quattordici anni, non da ordinato disidero ma da un cotal fanciullesco appetito mossa, senza altro farne ad alcuna persona sentire, la seguente mattina ad andar verso il diserto di Tebaida nascosamente tutta sola si mise; e con gran fatica di lei, durando l'appetito, dopo alcun dì a quelle solitudini pervenne; e veduta di lontano una casetta, a quella n'andò, dove un santo uomo trovò sopra l'uscio, il quale, maravigliandosi di quivi vederla, la domandò quello che ella andasse cercando. La quale rispose, che, spirata da Dio andava cercando d'essere al suo servigio, e ancora chi le 'nsegnasse come servire gli si conveniva. Il valente uomo, veggendola giovane e assai bella, temendo non il demonio, se egli la ritenesse, lo 'ngannasse, le commendò la sua buona disposizione; e dandole alquanto da mangiare radici d'erbe e pomi salvatichi e datteri e bere acqua, le disse: - Figliuola mia, non guari lontan di qui è un santo uomo, il quale di ciò che tu vai cercando è molto migliore maestro che io non sono; a lui te n'andrai; - e misela nella via.  Ed ella, pervenuta a lui e avute da lui queste medesime parole, andata più avanti, pervenne alla cella d'uno romito giovane, assai divota persona e buona, il cui nome era Rustico, e quella dimanda gli fece che agli altri aveva fatta. Il quale, per volere fare della sua fermezza una gran pruova, non come gli altri la mandò via o più avanti, ma seco la ritenne nella sua cella; e venuta la notte, un lettuccio di frondi di palma le fece da una parte e sopra quello le disse si riposasse. Questo fatto, non preser guari d'indugio le tentazioni a dar battaglia alle forze di costui; il quale, trovandosi di gran lunga ingannato da quelle, senza troppi assalti voltò le spalle e rendessi per vinto; e lasciati stare dall'una delle parti i pensier santi e l'orazioni e le discipline, a recarsi per la memoria la giovinezza e la bellezza di costei 'ncominciò, e oltre a questo a pensar che via e che modo egli dovesse con lei tenere, acciò che essa non s'accorgesse lui come uomo dissoluto pervenire a quello che egli di lei disiderava. E tentato primieramente con certe domande, lei non aver mai uomo conosciuto conobbe e così essere semplice come parea; per che s'avvisò come, sotto spezie di servire a Dio, lei dovesse recare a'suoi piaceri. E primieramente con molte parole le mostrò quanto il diavolo fosse nemico di Domeneddio; e appresso le diede ad intendere che quello servigio che più si poteva far grato a Dio si era rimettere il diavolo in inferno, nel quale Domeneddio l'aveva dannato. La giovinetta il domandò, come questo si facesse. Alla quale Rustico disse: - Tu il saprai tosto, e perciò farai quello che a me far vedrai - ; e cominciossi a spogliare quegli pochi vestimenti che aveva, e rimase tutto ignudo, e così ancora fece la fanciulla, e posesi ginocchione a guisa che adorar volesse e dirimpetto a sé fece star lei. E così stando, essendo Rustico più che mai nel suo disidero acceso per lo vederla così bella, venne la resurrezion della carne, la quale riguardando Alibech e maravigliatasi, disse: - Rustico, quella che cosa è che io ti veggio che così si pigne in fuori, e non l'ho io? - O figliuola mia, - disse Rustico - questo è il diavolo di che io t'ho parlato. E vedi tu? ora egli mi dà grandissima molestia, tanta che io appena la posso sofferire. Allora disse la giovane: - Oh lodato sia Iddio, ché io veggio che io sto meglio che non stai tu, ché io non ho cotesto diavolo io. Disse Rustico: - Tu di' vero, ma tu hai un'altra cosa che non la ho io, e haila in iscambio di questo. Disse Alibech: - O che? A cui Rustico disse: - Hai il ninferno; e dicoti che io mi credo che Iddio t'abbia qui mandata per la salute della anima mia, per ciò che se questo diavolo pur mi darà questa noia, ove tu vogli aver di me tanta pietà e sofferire che io in inferno il rimetta, tu mi darai grandissima consolazione e a Dio farai grandissimo piacere e servigio, se tu per quello fare in queste parti venuta se', che tu di'. La giovane di buona fede rispose: - O padre mio, poscia che io ho il ninferno, sia pure quando vi piacerà. Disse allora Rustico: - Figliuola mia, benedetta sia tu; andiamo dunque, e rimettiamlovi sì che egli poscia mi lasci stare. E così detto, menata la giovane sopra uno de' loro letticelli, le 'nsegnò come star si dovesse a dovere incarcerare quel maladetto da Dio. La giovane, che mai più non aveva in inferno messo diavolo alcuno, per la prima volta sentì un poco di noia, per che ella disse a Rustico: - Per certo, padre mio, mala cosa dee essere questo diavolo, e veramente nimico di Dio, ché ancora al ninferno, non che altrui, duole quando egli v'è dentro rimesso. Disse Rustico: - Figliuola, egli non avverrà sempre così. E per fare che questo non avvenisse, da sei volte, anzi che di su il letticel si movessero, ve '1 rimisero, tanto che per quella volta gli trasser sì la superbia del capo, che egli si stette volentieri in pace. Ma, ritornatagli poi nel seguente tempo più volte, e la giovane ubbidiente sempre a trargliele si disponesse, avvenne che il giuoco le cominciò a piacere, e cominciò a dire a Rustico: - Ben veggio che il ver dicevano que' valentuomini in Capsa, che il servire a Dio era così dolce cosa; e per certo io non mi ricordo che mai alcuna altra ne facessi che di tanto diletto e piacer mi fosse, quanto è il rimetter il diavolo in inferno; e per ciò io giudico ogn'altra persona, che ad altro che a servire a Dio attende, essere una bestia. Per la qual cosa essa spesse volte andava a Rustico, e gli dicea: - Padre mio, io son qui venuta per servire a Dio e non per istare oziosa; andiamo a rimettere il diavolo in inferno. La qual cosa faccendo, diceva ella alcuna volta: - Rustico, io non so perché il diavolo si fugga del ninferno; ché, s'egli vi stesse così volentieri come il ninferno il riceve e tiene, egli non se ne uscirebbe mai. Così adunque invitando spesso la giovane Rustico e al servigio di Dio confortandolo, sì la bambagia del farsetto tratta gli avea, che egli a tal ora sentiva freddo che un altro sarebbe sudato; e per ciò egli incominciò a dire alla giovane che il diavolo non era da gastigare né da rimettere in inferno se non quando egli per superbia levasse il capo: - E noi per la grazia di Dio l'abbiamo sì sgannato, che egli priega Iddio di starsi in pace - ; e così alquanto impose di silenzio alla giovane. La qual, poi che vide che Rustico più non la richiedeva a dovere il diavolo rimettere in inferno, gli disse un giorno: - Rustico, se il diavolo tuo è gastigato e più non ti dà noia, me il mio ninferno non lascia stare; per che tu farai bene che tu col tuo diavolo aiuti attutare la rabbia al mio ninferno, com'io col mio ninferno ho aiutato a trarre la superbia al tuo diavolo. Rustico, che di radici d'erba e d'acqua vivea, poteva male rispondere alle poste; e dissele che troppi diavoli vorrebbono essere a potere il ninferno attutare, ma che egli ne farebbe ciò che per lui si potesse; e così alcuna volta le sodisfaceva, ma sì era di rado, che altro non era che gittare una fava in bocca al leone; di che la giovane, non parendole tanto servire a Dio quanto voleva, mormorava anzi che no. Ma, mentre che tra il diavolo di Rustico e il ninferno d'Alibech era, per troppo disiderio e per men potere, questa quistione, avvenne che un fuoco s'apprese in Capsa, il quale nella propria casa arse il padre d'Alibech con quanti figliuoli e altra famiglia avea; per la qual cosa Alibech d'ogni suo bene rimase erede. Laonde un giovane chiamato Neerbale, avendo in cortesia tutte le sue facultà spese, sentendo costei esser viva, messosi a cercarla e ritrovatala avanti che la corte i beni stati del padre, sì come d'uomo senza erede morto, occupasse, con gran piacere di Rustico e contra al volere di lei la rimenò in Capsa e per moglie la prese, e con lei insieme del gran patrimonio divenne erede. Ma, essendo ella domandata dalle donne di che nel diserto servisse a Dio, non essendo ancor Neerbale giaciuto con lei, rispose che il serviva di rimettere il diavolo in inferno, e che Neerbale aveva fatto gran peccato d'averla tolta da così fatto servigio. Le donne domandarono: - Come si rimette il diavolo in inferno? La giovane, tra con parole e con atti, il mostrò loro. Di che esse fecero sì gran risa che ancor ridono, e dissono:- Non ti dar malinconia, figliuola, no, ché egli si fa bene anche qua; Neerbale ne servirà bene con esso teco Domeneddio. Poi l'una all'altra per la città ridicendolo, vi ridussono in volgar motto che il più piacevol servigio che a Dio si facesse era il rimettere il diavolo in inferno; il qual motto passato di qua da mare ancora dura. E per ciò voi, giovani donne, alle quali la grazia di Dio bisogna, apparate a rimettere il diavolo in inferno, per ciò che egli è forte a grado a Dio e piacer delle parti, e molto bene ne può nascere e seguire.
@signorina-anarchia @leombredipersefone, se lo leggete fino in fondo, vi divertirete un casino. 
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etienne-de-la-boetie · 3 years ago
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João Barravento
A quasi cent'anni dall'esposizione del vero metodo da parte del banchiere anarchico, ho l'opportunità di intervistare João Barravento, uno dei suoi pronipoti. Siamo seduti davanti a un bar, distratti appena dal viavai della gente indaffarata.
E.D.L.B. João, grazie per aver accettato questa intervista.
J.B. Di nulla. È un piacere fare due chiacchiere con un vecchio amico.
E.D.L.B. Fra i vari pronipoti del famoso banchiere anarchico, tu sei il fuoriuscito. Puoi spiegare meglio cos'è accaduto?
J.B. È accaduto che tutti abbiamo preso qualcosa dall'enorme patrimonio dello zio di mio nonno, per perseguire la nobile causa anarchica. Alcuni hanno fondato case editrici e cinematografiche per la produzione di opere di forma o contenuto anarchici, altri hanno continuato a gestire multinazionali e fondi di investimento, con cui sperano di mettere in ginocchio gli Stati, altri ancora hanno finanziato il terrorismo e la lotta armata. Io invece ho preso un pezzo di terra, un po' di soldi e il suo metodo, che ho perfezionato.
E.D.L.B. In che modo, perfezionato?
J.B. Il mio prozio si è arricchito con pratiche commerciali, anche scorrette (ma non è questo il punto, visto che sono anarchico e quindi amorale), per guadagnare sempre più denaro e quindi per liberare se stesso. Ma per fare questo ha dovuto assumere alle sue dipendenze diverse persone, e poi ha dovuto investire in progetti industriali e commerciali.
E.D.L.B. Tu invece non lo fai? Non sei anche tu un capitalista?
J.B. Chiariamoci sul significato di "capitalista". "Capitale" per me non è una parola, né un concetto economico. Il capitale è un fatto. È l'insieme delle condizioni fondamentali (di qui la parola) per poter condurre l'esistenza. Ci stanno dentro aria, acqua, testa, gambe, braccia, pietre, aratri, martelli, smartphone... per me tutto è capitale, e tutti ne possediamo, ma in misura diseguale. La questione "capitale" si complica, poi, per l'uso (sociale e individuale) che se ne fa, e per il valore (soggettivo) che ognuno di noi gli dà.
E.D.L.B. Puoi spiegarti con un esempio?
J.B. Prendi il petrolio. Si tratta di una materia creata nel corso di milioni di anni dall'azione di microrganismi che c'erano prima della nascita del genere umano e che probabilmente continueranno a esistere dopo che l'uomo sarà estinto. Fino a un certo punto, l'uomo non sapeva nemmeno dell'esistenza del petrolio, poi lo ha scoperto e non ha saputo cosa farci, poi ha elaborato la tecnologia per poterlo utilizzare come carburante, e ancora più recentemente ha elaborato la tecnologia per produrci la plastica. Se consideri che il petrolio non è distribuito in maniera uniforme sul territorio mondiale, che non è utilizzato in maniera uniforme e che non ha lo stesso valore per tutti...
E.D.L.B. Vuoi dire che in una prospettiva anarchica il denaro non deve essere distrutto e nemmeno, come diceva il tuo prozio banchiere, soggiogato?
J.B. Voglio solo dire che in una prospettiva anarchica il problema non è tanto il capitale che, lo ripeto, è l'insieme di tutto ciò che ci fa vivere, e il cui valore cambia nel tempo e nello spazio, ma è il potere dell'uomo sull'uomo. Ora, tu hai ridotto il potere agli elementi essenziali di "appropriazione", "trasformazione" e "direzione". Bene. La questione per me, anarchico, è di come esercitare il mio potere senza diminuire la libertà altrui, e di come conservare e aumentare la mia libertà non subendo il potere altrui.
E.D.L.B. Questo mi è chiaro. Ma voglio capire meglio. Non pensi che denaro e potere siano legati fra loro?
J.B. Certo che possono essere legati! Sicuramente ci sono casi in cui il denaro è al servizio del potere e altri casi in cui il potere è al servizio del denaro. Ma se non cerchiamo di capire da dove nascono queste connessioni rischiamo di perdere di vista l'obiettivo fondamentale della lotta anarchica, che è quello di appropriarci della nostra libertà.
Nella polemica tra Marx e Bakunin, a quest'ultimo veniva contestato di essere un utopista e un cospiratore vecchia maniera, perché vedeva nello Stato il principale nemico della libertà. Marx, invece, che era un economista e uno scienziato sociale, sosteneva che lo Stato è una sovrastruttura e che per liberare l'umanità dalle catene è necessario rivoluzionare il modo di produzione, passando dal modo capitalista a quello socialista. Il fatto è che Bakunin era anarchico, mentre Marx non lo era. Marx giustifica il potere dello Stato socialista, Bakunin è per la distruzione creatrice e non giustifica alcun potere, né socialista né capitalista.
E.D.L.B. Ecco, l'hai detto, potere capitalista.
J.B. L'ho detto. Ma dobbiamo capirci su questo fatto. Il potere di appropriazione può anche non essere "capitalista". Pensa ai preti che si facevano dare la decima dai contadini. In questo caso il denaro non è stata la causa di uno sfruttamento, ma l'effetto di un potere di manipolazione delle coscienze. La stessa cosa si può dire oggi a proposito degli influencer. Oggi molti anarchici si scagliano contro il capitalismo sregolato, rischiando di finire accomunati con chi vorrebbe tornare ai tempi in cui l'uomo zappava e la donna filava, senza considerare che oltre a quelli che zappavano e filavano, c'erano i governanti che comandavano e dirigevano. Su questo punto sto con Bakunin, e penso che sia la sovrastruttura a determinare la struttura.
E.D.L.B. Quindi, a certe condizioni, ci può essere un capitalismo anarchico?
J.B. Io non direi "capitalismo anarchico", anche perché si confonderebbe con l'anarco-capitalismo, che con l'anarchia ha poco a che fare, come hai giustamente notato anche tu. Dico solo che una società anarchica e, ancora di più, un individuo anarchico, se non vogliono dipendere da altri, non possono fare a meno del capitale. Ma per adesso manterrei separati i due termini e tornerei a parlare del metodo esposto dal mio prozio, il famoso banchiere anarchico.
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cristianioggi · 3 years ago
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29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! 30 Questi è colui del quale dicevo: "Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché egli era prima di me". 31 Io non lo conoscevo; ma appunto perché egli sia manifestato a Israele, io sono venuto a battezzare in acqua». 32 Giovanni rese testimonianza, dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. 33 Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: "Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo". 34 E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figlio di Dio». 35 Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli; 36 e fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio!» 37 I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù. 38 Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbì (che, tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti?» 39 Egli rispose loro: «Venite e vedrete». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora.
Vangelo di Giovanni 1:29-39
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armandomoreschi · 4 years ago
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. La Solfarata di Pomezia è un luogo che si trova all’interno della Riserva Naturale di Decima-Malafede e tantissimi anni fa era una enorme cava di Zolfo e Ferro ormai abbandonata. Al suo interno grazie alla particolare composizione del terreno si trovano alcuni laghetti di acqua solfurea, tra cui questo. . #solfatara #solfataradipomezia #keeponexploring #explore #discover #pomezia #hiddenbeauties #sulfur #rome #roma #ig_italy #nature #naturephotography #naturelover #spothunter #behindthecorner #iddenplaces #postinascostidascoprire #paesaggilunari #luoghisegreti #riflessi #reflection #fotografianaturalistica #agroromano #lazionascosto #lago #lake #colorlake (presso Solfatara Di Pomezia) https://www.instagram.com/p/CIZ_OPoMHsV/?igshid=v2kdvl0oyu0r
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claudiodangelo59 · 2 years ago
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Il 7 maggio 1943 :      la Xª MAS attacca Gibilterra.
Gli assaltatori palombari della Regia Marina si coprirono d'imperitura gloria,  nell'assalto alla base navale nemica di Gibilterra.           "I Padroni del Mediterraneo colpiscono ancora".
E’ la sera del 7 maggio 1943 e nella Baia di Gibilterra il mare è in burrasca, tanto da sconsigliare anche ai pesci di affrontare onde e correnti marine. Ma il cielo è particolarmente buio e la notte è oscura, proprio come piace a loro... quindi, 6 stelle pronte a liberare il proprio bagliore, iniziano il sacro rito di vestizione dei loro indumenti di assalto, disposti a tutto e pronti a coronare il loro sogno di patrioti. Si, sono proprio loro, i famigerati palombari italiani, "quelli della Decima", oramai famosi in tutto il mondo. Seguendo le orme dei loro magnifici predecessori, oggi vivono il loro momento, quello sognato per mesi. Con il cuore gonfio di orgoglio e di timore, fuoriescono dalla base segreta della Xª Flottiglia MAS, ricavata nei meandri dello scafo sommerso della nave Olterra, internata nella rada di Algesiras in territorio spagnolo, immergendosi nelle acque tanto agitate almeno quanto i loro cuori di temerari. Nel buio pesto della notte, in interminabili ore di faticosissima navigazione, affrontano le intemperie, le fortissime correnti e le più disparate ostruzioni, a cavallo dei loro 3 micidiali “maiali”, i Siluri a Lenta Corsa ideati dal prodigioso genio italico di Teseo Tesei ed Elios Toschi. Dirigono le 3 prue proprio verso le fauci del lupo, incontro alle trappole mortali disseminate dagli inglesi, in direzione dei mercantili ancorati in rada e carichi di preziosi rifornimenti. Dopo i clamorosi successi ottenuti dalla più letale unità di assalto subacquea di tutti i tempi, gli inglesi avevano rafforzato le difese passive ed attive in tutte le proprie installazioni costiere. Si pensi solo che in ogni porto ed in ogni rada, ogni appena 6 minuti (6 MINUTI !!!), venivano fatte deflagrare una serie infinita di bombe di profondità, al fine di neutralizzare eventuali possibili attacchi dei micidiali palombari italiani, divenuti un vero incubo per qualsiasi Ammiraglio inglese ! Addirittura, per contrastare i disastri materiali ma soprattutto quelli ancor più pesanti inferti dalla "Decima" al morale dei marinai inglesi, venne istituita una apposita unità di contrasto, chiamata “Underwater Working Party”, affidata al comando del valente ufficiale Lionel Crabb, il più grande ed esperto studioso della Xª MAS, per le cui azioni e per i quali palombari, egli nutriva una profonda e sconfinata ammirazione. Nonostante le enormi difficoltà meteorologiche, che si aggiungevano alle fatiche necessarie per eludere le ostruzioni e soprattutto scampare alle continue esplosioni delle bombe di profondità, alle ore 06,15 della mattina dell’ 8 maggio 1943, la prima devastante esplosione gettava nello scompiglio l'intera Baia di Gibilterra. Immediatamente, tra centinaia di deflagrazioni di contrasto, provocate ora dagli uomini di Crabb, tra mercantili e navi da guerra che si spostavano in tutta fretta verso i bassi fondali, nel tentativo di scampare od almeno tamponare eventuali affondamenti, in successione, alle ore 06,35, alle 06,50 ed infine alle ore 07,30 altre 3 terribili esplosioni mandavano a picco 20 mila tonnellate di naviglio inglese ! Era appena sorta l’alba, la notte oscura aveva celato le scie luminose delle 3 comete italiane; oramai il campo vedeva solamente l'isterico e frenetico lavoro degli inglesi che tentavano di venire a capo del terribile caos creato dai 6 super uomini italiani. Decine di rimorchiatori erano alacremente all'opera; ricognitori e navi erano impegnati alla ricerca del sommergibile avvicinatore, mentre ai rottami, al fumo, al panico si aggiungeva soprattutto la desolante consapevolezza inglese di essere sempre e costantemente vulnerabili, quando in acqua si immergeva anche un solo palombaro della Xª Flottiglia MAS. I sei valorosi sabotatori, nel frattempo, erano incredibilmente riusciti a rientrare tutti ed incolumi, nelle segrete stive della nave Olterra, proprio sotto il naso degli inglesi, impegnati invece a cercare il sommergibile avvicinatore e sapientemente depistati da alcuni indumenti subacquei, lasciati sulla costa da un agente segreto italiano. Nessuno di noi ricorda il nome di questi 6 Uomini, che hanno dato tanto lustro alla nostra Patria, inducendo ammirazione e rispetto anche nel proprio nemico, e insinuando in Lionel Crabb, un solo fondato sospetto: - Questi possono affondarci quando vogliono, perché la guerra la vinceremo noi, ma i Padroni del Mediterraneo resteranno per sempre loro : i palombari della Xª Flottiglia MAS .
A questi immensi Uomini, ammirati e temuti dall’acerrimo nemico, onorati in eterno nel Paradiso degli Eroi, cui io oggi voglio restituire il nome, sicuro che molti, come Te , lo conserveranno gelosamente e con amore, in
Quell'angolo di cuore presente in ogni patriota;  🇮🇹
quell'angolo di cuore ove si percepisce, ancora fortissimo, il magico ed inebriante profumo della rosa rossa 🌹simbolo di passione ed ardimento.
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berna282 · 4 years ago
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(HD 1080p) Intermezzo from Cavalleria Rusticana, Pietro Mascagni
QUELLI CHE DIO ODE. 
O TU CHE ASCOLTI LE PREGHIERE, DA TE VERRA’ OGNI TIPO DI PERSONA. (SALMO 65:2) 
PERCHE’ GLI UOMINI CHE RIMANGONO CERCHINO DILIGENTEMENTE GEOVA INSIEME A PERSONE DI TUTTE LE NAZIONI, PERSONE CHE SONO CHIAMATE CON IL MIO NOME,DICE GEOVA,COLUI CHE FA QUESTE COSE (ATTI 15:17) 
E’ IL TUO POPOLO ,LA TUA PROPRIETÀ’, CHE FACESTI USCIRE CON GRANDE POTENZA,CON IL TUO BRACCIO POTENTE’. ( DEUTERONOMIO 9:29)
‘’E LO STRANIERO CHE NON FA PARTE DEL TUO POPOLO ISRAELE E CHE VIENE DA UN PAESE LONTANO A M,OTIVO DEL TUO GRANDE NOME, DELLA TUA MANO FORTE E DEL TUO BRACCIO POTENTE,E VIENE E PREGA VERSO QUESTA CASA, VOGLIA TU ASCOLTARLO DAI CIELI,LA TUA DIMORA ,E FARE TUTTO CIO’ CHE LO STRANIERO TI CHIEDE, AFFINCHÉ’  TUTTI I POPOLI DELLA TERRA CONOSCONO IL TUO NOME E TI TEMANO COME TI TEME IL TUO POPOLO ISRAELE, E SAPPIANO CHE IL TUO NOME E’ STATO INVOCATO SU QUESTA CASA CHE HO COSTRUITO. ( 2 CRONACHE 6:32,33) 
GEOVA COPIRA’ L’EGITTO,LO COLPIRÀ’ E LO SANERA’; GLI EGIZIANI TORNERANNO DA GEOVA,ED EGLI ACCOGLIERÀ’ LE LORO SUPPLICHE E LI SANERA’. ( ISAIA 19:22) 
PERCIO’ RICORDATEVI CHE UN TEMPO VOI, CHE SIETE PER NASCITA PERSONE DELLE NAZIONI,ERAVATE CHIAMATI ‘’INCIRCONCISIONE’’, DA QUELLI CHIAMATI  ‘’CIRCONCISIONE’’, LA QUALE VIENE PRATICATA NELLA CARNE DA MANI UMANE. A QUEL TEMPO ERAVATE SENZA CRISTO,ESCLUSI DALLA NAZIONE D’ISRAELE,   ESTRANEI  AI PATTI DELLA PROMESSA; NON AVEVATE NESSUNA SPERANZA ED ERAVATE SENZA DIO NEL MONDO.ORA INVECE ,UNITI A CRISTO GESU’,VOI CHE UN TEMPO ERAVATE LONTANI VI SIETE AVVICINATI MEDIANTE IL  SANGUE DEL CRISTO. LUI INFATTI E’ LA NOSTRA PACE, COLUI CHE DEI DUE GRUPPI NE HA FATTO UNO SOLO E HA DISTRUTTO IL MURO DIVISORIO CHE LI SEPARAVA. MEDIANTE LA SUA CARNE HA ABOLITO LA CAUSA DELL’ INIMICIZIA,LA LEGGE COSTITUITA DA COMANDAMENTI SOTTO FORMA DI DISCRETI, PER FARE DEI  DUE GUPPI,UNITI,UN SOLO UOMO NUOVO E PORTARE LA PACE, E PER RICONCILIARE COMPLETAMENTE CON DIO ENTRAMBI I GRUPPI IN UN SOLO   CORPO MEDIANTE IL PALO DI TORTURA, AVENDO ELIMINATO L’ INIMICIZIA PER MEZZO DI SE’ STESSO. ( EFESINI 2:11-16)
ALLORA PIETRO INIZIO’ A PARLARE, DICENDO: ‘’ORA CAPISCO VERAMENTE CHE DIO NON E’ PARZIALE, MA IN OGNI NAZIONE ACCETTA CHI LO TOME E FA CIO’ CHE E’ GIUSTO. ( ATTI 10:34,35)
INVOCO CON TUTTO IL CUORE. RISPONDIMI,O GEOVA. OSSERVERÒ’ LE TUE NORME. (SALMO 119:145) 
A DIO NEI CIELI INNALZIAMO I NOSTRI CUORI INSIEME ALLE NOSTRE MANI:(LAMENTAZIONE 3:41) 
E RICEVIAMO DA LUI  QUALUNQUE COSA CHIEDIAMO, POICHE’  OSSERVIAMO I SUOI COMANDAMENTI E FACCIAMO CIO’ CHE GLI E’ GRADITO. (1GIOVANNI 3:22) 
MA TU,O GEOVA,ASCOLTERAI LA RICHIESTA DEI MANSUETI. RAFFORZERAI IL LORO CUORE E PRESTERAI LORO ATTENZIONE. ( SALMO 10:17) 
IL SACRIFICIO DEI MALVAGI E’ DETESTABILE PER GEOVA,  MA LA PREGHIERA DEI GIUSTI GLI E’ GRADITA. ( PROVERBI 15:8) 
PERCHE’ GLI OCCHI DI GEOVA DSONO SUI GIUSTI E I SUOI  ORECCHI ASCOLTANO LE LORO SUPPLICHE’,MA IL VOLTO DI GEOVA E’ CONTRO QUELLI CHE  FANNO IL MALE’’. ( 1PIETRO 3:12)
GEOVA E’ LONTANO DAI MALVAGI, MA ASCOLTA LE PREGHIERE DEI GIUSTI. (PROVERBI 15:29) 
QUANTO A CHI SI RIFIUTA DI ASCOLTARE LA LEGGE,  PERFINO LA SUA PREGHIERA E’ DETESTABILE. ( PROVERBI 28:9) 
E QUANDO STENDETE LE MANI, DISTOLGO LO SGUARDO DA VOI. ANCHE SE MI RIVOLGETE MOLTE PREGHIERE, NON ASCOLTO; LE VOSTRE MANI SONO SPORCHE DI SANGUE. ( ISAIA 1:15)
ALLORA INVOCHERETE L’ AIUTO DI GEOVA, MA EGLI NON VI RISPONDERÀ’.IN QUEL TEMPO NASCONDERÀ’ DA  VOI LA SUA FACCIA A MOTIVO DELLE VOSTRE AZIONI MALVAGIE. ( MICHEA 3:4)
MI ACCERCHIANO CON PAROLE PIENE DI ODIO E MI ATTACCANO SENZA RAGIONE; RICAMBIANO IL MIO AMORE OPPONENDOMI RESISTENZA, MA IO CONTINUO A PREGARE; MI RENDONO MALE PRER BENE , E RIPAGANO IL MIO AMORE CON L’ODIO. COSTITUISCI SU DI LUI UN UOMO MALVAGIO; STIA ALLA SUA DESTRA UNO CHE OPPONE RESISTENZA. QUANDO SARA’ GIUDICATO,SIA DICHIARATO COLPEVOLE; ANCHE LA SUA PREGHIERA SIA CONSIDERATA UN PECCATO. ( SALMO 109:3-7)
ANCHE SE INTERROGO’ GEOVA , GEOVA NON GLI RISPOSE MAI,NE’ CON SOGNI,NE’ TRAMITE GLI URI’M,NE’ PER BOCCA DEI PROFETI. ( 1SALMO 28:6)
‘’E QUANDO PREGATE,NON FATE COME GLI IPOCRITI,A CUI PIACE PREGARE IN PIEDI NELLE SINAGOGHE E AGKLI ANGOLI DELLE STRADE PRINCIPALI PER FARSI VEDERE DAGLI UO0MINI.IN VERITA’ VI DICO: QUESTA E’ L’UNICA RICOMPENSA CHE RICEVONO. (MATTEO 6:5)
DIVORANO LE CASE DELLE VODEVE E FANNO LUNGHE PREGHIERE PER METTERSI IN MOSTRA. LORO SUBIRANNO UN GIUDIZIO PIU’ SEVERO’’. ( MARCO 12:40)
‘’DUE UOMINI SALIRONO AL TEMPIO PER PREGARE: UNO ERA UN FARISEO E L’ ALTRO UN ESATTORE DI TASSE. IL FARISEO, STANDO IN PIEDI,PREGAVA FRA SE’: ‘O DIO,TI RINGRAZIO CHE NON SONO COME GLI ALTRI UOMINI ,LADRI, INGIUSTI E ADULTERI,E NEANCHE COME QUESTO ESATTORE DI TASSE. IO DIGIUNO DUE VOILTE ALLA  SETTIMANA,E DO LA DECIMA DI TUTTO QUELLO CHE GUADAGNO’. L’ESATTORE DIN TASSE, INVECE,SE NE STAVA A DISTANZA SENZA NEANCHE ALZARE GLI OCCHI AL CIELO;ANZI,BATTENDOSI IL PETTO, DICEVA: ‘O DIO, SII MISERICORDIOSO CON ME CHE SONO UN PECCATORE’. IO VI DICO CHE, QUANDO SE NE TORNO’ A CASA, QUEST’ UOMO ERA PIU’ GIUSTO DEL FARISEO, PERCHE’ CHI SI ESALTA SARA’ UMILIATO ,MA CHI SI UMILIA SARA’ ESALTATO’’. (LUCA 18:10-14)
LUI RISPOSE LORO: ‘’E VOI, PERCHE’ TRASGREDITE IL COMANDAMENTO DI DIO A CAUSA DELLA VOSTRA TRADIZIONE? PER ESEMPIO, DIO HA DETTO:’ONORA TUO PADRE E TUA MADRE’, E: ‘CHI PARLA IN MODO OFFENSIVO DI SUO PADRE O SUO MADRE SIA MESSO A MORTE’. MA VOI DITE:’CHIUNQUE DICE A SUO PADRE O A SUA MADRE: ‘’QUALUNQUE COSA IO ABBIA CHE POTREBBE ESSERTI DI AIUTO E’ UN DOMNO DEDICATO A DIO’’, QUELLA PERSONA NON E’ AFFATTO TENUTA A ONORARE SUO PADRE’. COSI’ AVETE RESO LA PAROLA DI DIO SENZA VALORE A CAUSA DELLA VOSTRA TRADIZIONE. IPOCRITI,ISAIA PROFETIZZO’  APPROPRIATAMENTE DI VOI QUANDO DISSE: ‘QUESTO POPOLO MI ONORA CON LE LABBRA ,MA IL SUO CUORE E’ MOLTO LONTANO DA ME. CONTINUANO AD ADORARMI INUTILMENTE, PERCHE’ INSEGNANO COME DOTTRINE COMANDI DI UOMINI’’’. ( MATTEO 15:3-9)
‘’GRIDA  A SUARCIAGOLA ,NON TRATTENERTI! FA’ SENTIRE LA TUA VOCE COME UN CORNO. DICHIARA AL MIO POPOLO .LA SUA RIVOLTA, ALLA CASA DI GIACOBBE I SUOI PECCATI. MI CERCANO GIORNO DOPO GIORNO, E SONO FELICI DI CONOSCERE LE  MIE VIE, COME SE FOSSERO UNA NAZIONE CHE HA PRATICATO LA GIUSTIZIA E NON HA ABBANDONATO LE LEGGI DEL SUO DIO. MI CHIEDONO GIUDIZI GIUSTI, SONO  FELICE DI AVVICINARSI A DIO. ‘PERCHE’ NON VEDSI QUANDO DIGIUNIAMO E NON TI ACCORGI    DI QUANDO CI AFFLIGGIAMO? PERCHE’ NEL GIORNO DEL VOSTRO DIGIUNO CURATE I VOSTRI AFFARI E OPPRIMETE I VOSTRI OPERAI. I VOSTRI DIGIUNI FINISCANO IN LITIGI E RISSE, E COLPITE CON IL PUGNO DELLA MALVAGITÀ’. NON POTETE DIGIUNARE COME FATE OGGI E PENSARE CHE LA VOSTRA  VOCE SIA UDITA IN CIELO. DEV’ ESSERE COSI’ IL DIGIUNO CHE IO SCELGO?  DEV’ESSERE UN GIORNO IN CUI CI SI AFFLIGGE, SI CHINA LA TESTA COME UN GIUNCO E SI FA IL PROPRIO GIACIGLIO CON TELA DI SACCO E CENERE? E’ QUESTO CHE CHIAMATE DIGIUNO E GIORNO GRADITO A GEOVA? NO,IL DIGIUNO CHE IO SCELGO E’ QUESTO: TOGLIERE LE CATENE DELLA MALVAGITÀ,’ SCIOGLIERE LE CINGHIE DEL GIOGO, LIBERARE GLI OPPRESSI E SPEZZARE IN DUE  OGNI GIOGO; DIVIDERE IL PANE CON CHI HA FAME, PORTARE A CASA PROPRIA I POVERI E I SENZATETTO, VEDERE  QUALCUNO NUDO E VESTIRLO, E NON VOLTARE LE SPALLE AI PROPRI PARENTI. ALLORA LA TUA LUCE SPLENDERÀ’ COME L’ AURORA E LA TUA GUARIGIONE AVVERRÀ’ RAPIDAMENTE. LA TUA GIUSTIZIA ANDRA’ DAVANTI A  TE E LA GLORIA DI GEOVA SARA’ LA TUA RETROGUARDIA. ALLORA CHIAMERAI,E GEOVA RISPONDERÀ’; GRIDERAI AIUTO,ED EGLI DIRA’: ‘ECCOMI!’  SE TOGLIETE DI MEZZO A TE IL GIOGO E SMETTERE DI PUNTARE IL DITO E DI FARER DISCORSI MALEVOLI, (ISAIA 58:1-9)
SENZA FEDE E’ IMPOSSIBILE PIACERE A DIO,PERCHE’ CHI SI AVVICINA A DIO DEVE CREDERE CHE EGLI  ESISTE E CHE RICOMPENSA QUELLI CHE LO CERCANO ASSIDUAMENTE. ( EBREI 11:6)
AVVICINIAMOCI CON CUORE SINCERO E PIENA FEDE,ESSENDO STATO IL  NOSTRO CUORE ASPERSO  PER ESSERE PURIFICATO DA UNA CATTIVA COSCIENZA E IL NOSTRO CORPO LAVATO VCON ACQUA PURA. (EBREI 10:22) 
‘’MA IL MIO GIUSTO VIVRA’ PER FEDE’’, E ‘’SE TORNA INDIETRO   ,NON MI COMPIACCIO DI LUI’’. ORA NOI NONN SIAMO DI QUELLI CHE TORNANO INDIETRO VERSO LA DISTRUZIONE,MA DI QUELLI CHE HANNO FEDE PER LA SALVEZZA DELLLA PROPRIA VITA. (EBREI 10:38,39) 
COSI’ MI SONO DETTO:’ORA I FILISTEI  SCENDERANNO CONTRO DI ME A GHI’LGAL,E IO NON MI SONO ASSICURATO ILO FAVORE DI GEOVA’. ALLORA ,MI SONO SENTITO IN DOVERE DI  OFFRIRE L’ OLOCAUSTO’’. (1SAMUELE  13:12)
TUTTA QUELLA CALAMITA’ SI E’ ABBATTUTA SU DI NOI,PROPRIO COME E’ SCRITTO NELLA LEGGE DI MOSE’. EPPURE NOI NON ABBIAMO IMPLORATO IL TUO FAVORE,O GEOVA NOSTRO DIO; NON ABBIAMO ABBANDONATO IL NOSTRO ERRORE NE’ COMPRESO LA TUA VERITA’. ( DANIELE 9:13)
MA AL RE DI GIUDA,CHE VI HA MANDATO A INTERROGARE GEOVA, DOVETE RIFERIRE: ‘’QUESTO E’ CIO’ CHE GEOVA ,L’IDDIO D’ISRAELE,DICE:’IN  RELAZIONE ALLE PAROLE CHE HAI SENTITO, VISTO CHE IL TUO CUORE E’ STATO SENSIBILE E TI SEI UMILIATO DAVANTI A DIO QUANDO HAI ASCOLTATO LE SUE  PAROLE RIGUARDO A QUESTO LUOGO E AI SUOI ABITANTI,E TI SEI UMILIATO DAVANTI A ME,TI SEI STRAPPATO LE VESTI E HAI PIANTO DAVANTI A ME, ANCHE IO TI HO ASCOLTATO , DICHIARA GEOVA. PER QUESTO MOTIVO TI RIUNIRÒ’ AI TUOI ANTENATI,E SARAI SEPOLTO IN PACE, E I TUOI OCCHI NON VEDRANNO TUTTTA LA CALAMITA’ CHE FARO’ ABBATTERE SU QUESTO LUOGO E  SUOI ABITANTI’’’’. LA RISPOSTA FU QUINDI PORTATA AL RE. (2 CRONACHE 34:26-28) 
TU INFATTI NON VUOI UN SACRIFICIO, ALTRIMENTI LO OFFRIREI, NE’ GRADISCI  UN OLOCAUSTO. IL SACRIFICIO GRADITO A DIO E’ UNO SPIRITO AFFRANTO. UN CUORE AFFRANTO E ABBATTUTO, O DIO,TU NON DISPREZZI. ( SALMO 51:16,17) 
MI APPELLO A TE CON TUTTO IL CUORE. MOSTRAMI FAVORE,PROPRIO COME HAI PROMESSO. ( SALMO 119:58) 
A UN CERTO PUNTO IO’ACAZ IMPLORO’ IL FAVORE DI GEOVA,E GEOVA LO ASCOLTO’, PERCHE’ AVEVA  VISTO COME IL RE DI SIRIA OPPRIMEVA ISRAELE. (2RE 13:4) 
QUANDO CHIUDERÒ’ I CIELI E NON CI SARA’ PIOGGIA,E QUANDO COMANDERÒ’ ALLE LOCUSTE DI DIVORARE ILO PAESE,E QUANDO MANDERÒ’ UN EPIDEMIA IN MEZZO  AL MIO POPOLO, SE IL MIO POPOLO SU CUI E’ STATO INVOCATO IL MIO NOME SI UMILIERÀ’, PREGHIERA’, RICERCHERÀ’ LA MIA FACCIA E ABBANDONERÀ’ LA SUA MALVAGIA CONDOTTA, ALLORA IO ASCOLTERÒ’ DAI CIELI,  PERDONERÒ’ IL SUO PECCATO E SANERO’ IL SUO PAESE. ( 2 CRONACHE 7:13,14)
GEOVA  PARLO’ PIU’ VOLTE A MENASSE E AL SUO POPOLO,MA LORO NON PRESTARONO ATTENZIONE. ALLORA GEOVA MANDO’ CONTRO DI LORO I CAPI DELL’ ESERCITO DEL RE D’ ASSIRIA,CHE CATTURARONO MANASSE CON UNCINI,LO LEGARONO CON DUE CATENE DI RAME E LO PORTARONO A BABILONIA. NELLA SUA ANGOSCIA, M MANASSE IMPLORO’ IL FAVORE DI  GEOVA SUO DIO E CONTINUO’ A  UMILIARSI  GRANDEMENTE DAVANTI ALL’ IDDIO DEI SUOI ANTENATI. CONTINUO’ A PREGARLO,ED EGLI FU TOCCATO DALLE SUE SUPPLICHE E ASCOLTO’ LA SUA RICHIESTA DI FAVORE. LO FECE TORNARE QUINDI A GERUSALEMME   ,AL SUO REGNO;E MANASSE RICONOBBE CHE GEOVA E’IL VERO DIO. ( 2CRONACHE 33:10-13)
AVVICINATEVI A DIO, ED EGLI SI AVVICINERÀ’ A VOI.PULITE LE VOSTRE MANI ,O PECCATORI,E PURIFICATE I VOSTRI CUORI, O INDECISI. SIATE AFFLITTI, FATE CORDOGLIO E PIANGETE .  IL VOSTRO RISO SI TRASFORMI IN LUTTO,E LA VOSRA GIOIA IN DISPERAZIONE. UMILIATEVI AGLI OCCHI DI GEOVA, ED EGLI VI ESALTERA’. ( GIACOMO 4:8-10)
ESAMINIAMO LA NOSTRA CONDOTTA, SCRUTIMOLA,E TORNIAMO DA GEOVA. A DIO NEI CIELI INNALZIAMO I NOSTRI CUORI INSIEME ALLE NOSTRE MANI: ‘’ABBIAMO  PECCATO E CI SIAMO RIBELLATI,E TU NON CI HAI PERDONATO. CI HAI OSTRUITO L’ACCESSO CON IRA, CI HAI INSEGUITO E UCCISO SENZA PIETA’. HAI OSTRUITO LACCESSO A TE CON UNA NUBE,PèERCHE’ LA NOSTRA PREGHIERA NON PASSI. ( LAMENTAZIONE 3:40-44)
ALLO STESSO MODO VOI, MARITI, CONTINUATE A VIVERE CON LE VOSTRE MOGLI MOSTRANDO LORO CONSIDERAZIONE.DATE LORO ONORE COME A UN VASO PIU’  FRAGILE,QUELO FEMMINILE,  DAL MOMENTO CHE SONO EREDI INSIEME A VOI DELL’ IMMERITATO DONO DELLA VITA, COSI’ CHEN LE VOSTRE PREGHIERE NON SIANO IMPEDITE.  ( 1PIETRO 3:7)
‘’INFATTI ,SE  VOI PERDONATE AGLI ALTRI LE LORO COLPE,ALLORA IL VOSTRO PADRE CELESTE PERDONERÀ’ LE VOSTRE; MENTRE SE VOI NON PERDONATE AGLI ALTRI LE LORO COLPE, NEPPURE IL PADRE VOSTRO PERDONERÀ’ LE VOSTRE. ( MATTEO 6:14,15)
E QUANDO PREGATE, PERDONATE QUALUNQUE COSA ABBIATE CONTRO QUALCUNO,COSI’0 CHE ANCHE IL PADRE  VOSTRO CHE E’ NEI CIELI PERDONI LE VOSTRE COLPE’’. ( MARCO 11:25)
E PERDONA I NOSTRI PECCATI, PERCHE’ ANCHE NOI PERDONIAMO CHIUNQUE SIA  IN DEBITO CON  NOI.E  NON FARCI CADERE IN TENTAZIONE’ ‘’. ( LUCA 11:4) 
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giraffa48-blog · 5 years ago
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..Ieri 29 Settembre..la festa della nostra musica..!!! ..Avete presente le immagini dei documentari in cui la leonessa ringhia fortissimo a chiunque si avvicini ai suoi cuccioli..??? Ecco, quello ero io prima della festa, quando qualcuno provava a dirmi: “Perché non la fai giù in Osteria invece di sbatterti a farla in casa..???” Siamo seri: io sono una schiappa in cucina, non mi piace..ma quando si tratta di invitare Amici, riesco anche ad apparecchiare, comperare vino ed acqua minerale e chiedere alla Osteria del Borgo di portarmi su il cibo. Potevo forse tirarmi indietro per la decima edizione “della festa della nostra musica “..??? No..!!! Fu così che m’imbarcai nella folle impresa di preparare la festa..e devo dire che alla fine è stato un trionfo..!!! A parte due assenti ingiustificati, cosa che mi ha dato sconforto, gli undici presenti, con la loro allegria e gioia di esserci, hanno mitigato le mie pene.. Viva..!!! The Eloped Lovers (Gli amanti fuggiti) al completo e tutti gli altri..gli stessi da ben dieci edizioni.. Vino, tortelloni e tagliatelle hanno acceso i cuori..olive ascolane venute apposta, affettati e crescente hanno mantenuto la fiamma accesa..dolci e gelato hanno fatto chiedere l’armistizio.. Poi tutti da Paolo per fare rumore.. con la nostra musica abbiamo incorniciato la bella serata.. Grazie a Tutti..grazie..!!! Baci Raff. https://www.instagram.com/p/B3CnhFQoP2Q/?igshid=jv0hbfxv0bd2
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levysoft · 7 years ago
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NEFASTI E PUZZOLENTI. Un gruppo di ricercatori tedeschi ha sequenziato il DNA microbico di 14 spugne usate, arrivando a censire la sgradita popolazione - che include anche il Moraxella osloensis, responsabile di infezioni in chi è immunodepresso e dell'odore sgradevole dei panni asciugati male (nonché di quello caratteristico della spugna bagnata).
MICROCOSMI. Le analisi al microscopio hanno rivelato un particolare che forse era meglio non sapere, cioè che un singolo centimetro cubo di spugna può ospitare una popolazione batterica di 5,4  x 10 alla decima esemplari, sette volte gli abitanti della Terra. Densità microbiche simili si sono osservate soltanto nelle feci, non esattamente qualcosa che vorremmo avere nel lavello.
CHE FARE? Pulire le spugne non serve: anzi, rischia di peggiorare la situazione. Quelle igienizzate regolarmente, per esempio con acqua bollente o messe nel microonde, sono risultate più ricche di patogeni rispetto alle altre. Questo perché i batteri dannosi sono più resistenti degli altri e tendono a ricolonizzare gli ambienti da cui sono stati sfrattati, un po' come succede all'intestino dopo un trattamento con antibiotici. L'unica soluzione, suggeriscono gli scienziati, è rassegnarsi a cambiare la spugna della cucina una volta a settimana.
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decima-flottiglia-mas · 8 years ago
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8 maggio 1943 : la Xª MAS attacca Gibilterra. I Padroni del Mediterraneo colpiscono ancora E’ la sera del 7 maggio 1943 e nella Baia di Gibilterra il mare è in burrasca, tanto da sconsigliare anche ai pesci di affrontare onde e correnti marine. Ma il cielo è particolarmente buio e la notte è oscura, proprio come piace a loro... quindi, 6 stelle pronte a liberare il proprio bagliore, iniziano il sacro rito di vestizione dei loro indumenti di assalto, disposti a tutto e pronti a coronare il loro sogno di patrioti. Si, sono proprio loro, i famigerati palombari italiani, "quelli della Decima", oramai famosi in tutto il mondo. Seguendo le orme dei loro magnifici predecessori, oggi vivono il loro momento, quello sognato per mesi. Con il cuore gonfio di orgoglio e di timore, fuoriescono dalla base segreta della Xª Flottiglia MAS, ricavata nei meandri dello scafo sommerso della nave Olterra, internata nella rada di Algesiras in territorio spagnolo, immergendosi nelle acque tanto agitate almeno quanto i loro cuori di temerari. Nel buio pesto della notte, in interminabili ore di faticosissima navigazione, affrontano le intemperie, le fortissime correnti e le più disparate ostruzioni, a cavallo dei loro 3 micidiali “maiali”, i Siluri a Lenta Corsa ideati dal prodigioso genio italico di Teseo Tesei ed Elios Toschi. Dirigono le 3 prue proprio verso le fauci del lupo, incontro alle trappole mortali disseminate dagli inglesi, in direzione dei mercantili ancorati in rada e carichi di preziosi rifornimenti. Dopo i clamorosi successi ottenuti dalla più letale unità di assalto subacquea di tutti i tempi, gli inglesi avevano rafforzato le difese passive ed attive in tutte le proprie installazioni costiere. Si pensi solo che in ogni porto ed in ogni rada, ogni appena 6 minuti (6 MINUTI !!!), venivano fatte deflagrare una serie infinita di bombe di profondità, al fine di neutralizzare eventuali possibili attacchi dei micidiali palombari italiani, divenuti un vero incubo per qualsiasi Ammiraglio inglese ! Addirittura, per contrastare i disastri materiali ma soprattutto quelli ancor più pesanti inferti dalla "Decima" al morale dei marinai inglesi, venne istituita una apposita unità di contrasto, chiamata “Underwater Working Party”, affidata al comando del valente ufficiale Lionel Crabb, il più grande ed esperto studioso della Xª MAS, per le cui azioni e per i quali palombari, egli nutriva una profonda e sconfinata ammirazione. Nonostante le enormi difficoltà meteorologiche, che si aggiungevano alle fatiche necessarie per eludere le ostruzioni e soprattutto scampare alle continue esplosioni delle bombe di profondità, alle ore 06,15 della mattina dell’ 8 maggio 1943, la prima devastante esplosione gettava nello scompiglio l'intera Baia di Gibilterra. Immediatamente, tra centinaia di deflagrazioni di contrasto, provocate ora dagli uomini di Crabb, tra mercantili e navi da guerra che si spostavano in tutta fretta verso i bassi fondali, nel tentativo di scampare od almeno tamponare eventuali affondamenti, in successione, alle ore 06,35, alle 06,50 ed infine alle ore 07,30 altre 3 terribili esplosioni mandavano a picco 20 mila tonnellate di naviglio inglese ! Era appena sorta l’alba, la notte oscura aveva celato le scie luminose delle 3 comete italiane; oramai il campo vedeva solamente l'isterico e frenetico lavoro degli inglesi che tentavano di venire a capo del terribile caos creato dai 6 super uomini italiani. Decine di rimorchiatori erano alacremente all'opera; ricognitori e navi erano impegnati alla ricerca del sommergibile avvicinatore, mentre ai rottami, al fumo, al panico si aggiungeva soprattutto la desolante consapevolezza inglese di essere sempre e costantemente vulnerabili, quando in acqua si immergeva anche un solo palombaro della Xª Flottiglia MAS. I sei valorosi sabotatori, nel frattempo, erano incredibilmente riusciti a rientrare tutti ed incolumi, nelle segrete stive della nave Olterra, proprio sotto il naso degli inglesi, impegnati invece a cercare il sommergibile avvicinatore e sapientemente depistati da alcuni indumenti subacquei, lasciati sulla costa da un agente segreto italiano. Nessuno di noi ricorda il nome di questi 6 Uomini, che hanno dato tanto lustro alla nostra Patria, inducendo ammirazione e rispetto anche nel proprio nemico, e insinuando in Lionel Crabb, un solo fondato sospetto: - Questi possono affondarci quando vogliono, perché la guerra la vinceremo noi, ma i Padroni del Mediterraneo resteranno per sempre loro : i palombari della Xª Flottiglia MAS - A questi immensi Uomini, ammirati e temuti dall’acerrimo nemico, onorati in eterno nel Paradiso degli Eroi, noi oggi vogliamo restituire il nome, sicuri che molti di Voi lo conserveranno gelosamente e con amore, in quell'angolo nascosto e forse impolverato del Vostro cuore. Quell'angolo di cuore presente in ogni Patriota; quell'angolo di cuore ove si percepisce, ancora fortissimo, il magico ed inebriante profumo della rosa rossa. Onori a : - Capitano di corvetta Ernesto Notari - 2° Capo palombaro Enrico Ario Lazzari - Tenente Genio navale Camillo Todini - Sotto Capo palombaro Salvatore Mattera - Sotto Tenente Armi navali Vittorio Cella - Sotto Capo palombaro Eusebio Montalenti
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ronnie305universe · 8 years ago
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I 10 momenti in cui ho pensato di non guardare più Grey’s Anatomy.
1)QUANDO È MORTO GEORGE O’MALLEY Il momento della quinta stagione in cui George O’Malley, per salvare una ragazza dall’essere investita da un autobus, finisce per essere investito lui stesso dal mezzo e ne resta gravemente ferito e sfigurato è indimenticabile, rimane così tanto sfigurato che nessuno riesce a riconoscerlo finché, scrive con un dito 007 sulla mano di Meredith e sappiamo bene che 007 era uno dei soprannomi che gli avevano dato i tirocinanti. Purtroppo George non sopravviverà e verrà dichiarato morto cerebralmente. In quel momento, esattamente in quel momento, ho pensato che avrei smesso di guardare Grey’s Anatomy perché non riuscivo a sopportare la morte di un personaggio come quello di George. Ah povera e ingenua me! 2) QUANDO IZZIE STEVENS VA VIA Nella sesta stagione, Izzie, dopo una diagnosi sbagliata, viene licenziata. Considerando Alex parzialmente colpevole dell’avvenimento, lo lascia con una lettera e va via. Solo dopo si renderà conto e verrà a sapere che Karev non era responsabile della perdita del suo lavoro e cercherá di ritornare per fare ammenda, ma Meredith la informa che Alex sta cercando di andare avanti. Lei lo mette a conoscenza del fatto che non ha più il cancro e, nonostante lui sia felice per lei, decide di chiudere ufficialmente la loro relazione, dicendole che l’ama, ma sa di meritare qualcosa di meglio di lei. Izzie, dunque, lascia Seattle per ricominciare altrove. Ma Izzie Stevens era uno dei miei personaggi preferiti in Grey’s Anatomy e quando è andata via per me è stata la fine. Mi sono anche ripromessa che non avrei mai più guardato lo show fino a che non sarebbe tornata. Poi sono rinsavita e ho realizzato che non potevo stare senza Grey’s Anatomy e Cristina Yang. 3) QUANDO LEXIE MUORE Nell’ottava stagione c’è stato un altro evento che mi ha fatto pensare di mollare Grey’s Anatomy: la morte di Lexie Grey. Durante l’ultimo episodio della stagione c’è il famosissimo disastro aereo: Lexie, Mark, Meredith, Derek, Cristina e Arizona precipitano in quello che sembra essere un bosco sperduto e non collocabile geograficamente. Tutti sembrano essersi salvati fatta eccezione per la povera ‘piccola Grey’ che rimane schiacciata sotto l’ala del mezzo che li trasportava. Mark, durante gli ultimi momenti di vita della ragazza, non la lascia mai sola e le confessa di amarla rendendosi, purtroppo, conto di averlo fatto troppo tardi. Poco dopo lei muore. Quanto ho pianto per la morte della ‘piccola Grey’, non credo possa essere spiegato a parole! 4) QUANDO MARK MUORE Siccome non c’è mai limite al peggio, e siccome secondo la prima legge di Shonda “se qualche medico in Grey’s ha l’occasione di morire, morirà“, durante le prime due puntate della nona stagione, in seguito alle ferite riportate durante l’incidente aereo e dopo diverse settimane di coma, Mark Sloan, morirà. La cosa davvero brutta è che per un secondo, la cara signora Rhimes, ci dà la speranza che Mark guarisca e che riesca a sopravvivere, ma non è così che andrà a finire. Che senso avrebbe far sopravvivere qualcuno,vero Shonda? Uccidiamo tutti, tanto a chi interessa dei feelings dei poveri fan? Nel momento in cui anche Sloan ci ha lasciati, ho davvero pensato che non avrei mai più guardato Grey’s Anatomy. Mi sono detta: mi hanno distrutto l’OTP, mi hanno distrutto una delle più belle friendship di tutti i tempi, quella fra Callie e Mark, che senso avrebbe continuare a guardare la Serie e non riuscire a riempire tutti quei vuoti lasciati da George, Izzie, Lexie e Mark? Non immaginavo nemmeno lontanamente che il peggio doveva ancora arrivare. 5) QUANDO CRISTINA VA VIA Nella decima stagione, dopo aver perso il premio più prestigioso a cui un medico può ambire, l’Harper-Avery, per via dei rapporti tra la fondazione che lo assegna e l’ospedale per cui la Yang lavora e che possiede (seppur in parte), Cristina parte per Zurigo per una conferenza. A Zurigo incontrerà il suo ex, il dottor Burke che, dovendo trasferirsi con la moglie, le offre il posto di direttore dell’ospedale. In seguito alla delusione di non aver vinto il premio e alla consapevolezza che non avrebbe mai potuto vincerlo se avesse continuato a lavorare nel Grey-Sloan Memorial, Cristina decide di lasciare Seattle e trasferirsi a Zurigo per prendere il posto di Burke. Dopo aver ballato per l’ultima volta con Meredith e dopo aver salutato i suoi colleghi, lascia Seattle. In quel preciso momento potevate sentire il rumore del mio cuore che andava in frantumi e assieme a questi la voglia di continuare a vedere Grey’s Anatomy. 6) QUANDO DEREK MUORE Durante l’undicesima stagione, quando il mio cuore soffriva ancora per la perdita di Cristina, trasferitasi dall’altra parte del mondo, Derek comincia a dirigere un importante progetto di ricerca voluto dal presidente degli Stati Uniti a Washington. Dopo un po’ di tempo, però, decide di tornare a lavorare al Grey-Sloan Memorial. Tuttavia, il giorno in cui deve andare a Washington per rassegnare le dimissioni e per poter finalmente tornare a casa, sulla strada per l’aeroporto, soccorre i feriti di un incidente automobilistico. Proprio mentre sta andando via dal luogo dell’incidente, per rispondere al telefono, si ferma in mezzo alla strada e qui verrà travolto da un camion. Viene portato in un ospedale di dubbio livello e lì morirà cerebralmente a causa di medici incapaci e irreperibili. E quella che sarebbe potuta essere ‘una bella giornata per salvare delle vite’, ma non lo è stata. 7) QUANDO CALLIE VA VIA PER SEGUIRE PENNY BLAKE Durante la dodicesima stagione, Callie, comincia una relazione con Penny, una nuova specializzanda del Grey-Sloan Memorial, che è stata uno dei medici di Derek dopo l’incidente. Dopo aver saputo che Penny era coinvolta, seppur minimamente, nella morte di Shepherd, il loro rapporto va in crisi, anche grazie ai continui tentativi da parte della Torres di difendere Penny da coloro che cercavano di mettere i bastoni fra le ruote alla specializzanda. Nonostante tutto, la Blake riesce a farsi notare tra gli specializzandi e si candida e vince una borsa di studio per un progetto di ricerca a New York. Callie, dopo numerosi problemi e numerose indecisioni, decide di seguirla, cominciando e intentando una causa per l’affidamento di Sofia contro la sua ex-moglie, Arizona. Nonostante perda la causa, Arizona le concede l’affidamento e parte così per la grande mela. Io ancora mi chiedo cosa mi abbia spinto a continuare Grey’s Anatomy dopo questo evento e certamente non capisco cosa abbia spinto Callie a lasciare Seattle per seguire una che conosce da un’ora e mezza e che ha contribuito alla morte di un suo amico e collega. 8) LA SPARATORIA Facciamo un passo indietro. Un altro momento in cui ho pensato di non guardare più Grey’s Anatomy è stato quando ci fu la sparatoria in ospedale. Come dimenticare Gary Clark, il responsabile della sparatoria? Come dimenticare la morte della povera Reed a cui sparò in testa? Come dimenticare Alex che viene ferito, la povera infermiera che viene uccisa solo perché stava seguendo il protocollo, come dimenticare il povero Percy che viene prima ferito gravemente e che in seguito morirà tra le braccia della Bailey, e come dimenticare Derek che viene colpito al torace dall’uomo proprio quando sembra cominciare a ragionare? Come dimenticare Cristina che cerca di salvare Derek mentre il signor Clark la minaccia di fermarsi, puntandole una pistola contro, e come dimenticare l’aborto spontaneo di Meredith? 9) QUANDO MEREDITH RISCHIA DI MORIRE ANNEGATA E quando si parla di momenti in cui ho pensato di non guardare più Grey’s Anatomy, non posso non mettere in elenco l’episodio in cui Meredith rischia di morire annegata. Come dimenticare il disastro del ferry boat scontratosi con una nave al molo? Come dimenticare Meredith che con l’aiuto di una bambina cerca di fermare l’emorragia alla gamba di un uomo, lo stesso uomo che accidentalmente la fa cadere in acqua? Come dimenticare Cristina che cerca Meredith e nessuno sa dove sia finita, come dimenticare quando Derek capisce che è caduta in mare e cerca di salvarla in tutti i modi? Come dimenticare quella linea piatta dell’elettrocardiogramma dopo venti minuti? E come dimenticare l’ansia inspiegabile che provai a fine episodio, quando vediamo Meredith in una sala operatoria assieme all’ormai defunto Danny e al povero artificiere che l’anno prima cercò di estrarre una bomba dall’addome di una paziente che le comunicano che si trova lì perché è morta?! 10) QUANDO TI RENDI CONTO CHE IN GREY’S ANATOMY MUOIONO PIÙ MEDICI DEI PAZIENTI Sì, perché dopo sparatorie, bombe, annegamenti, disastri aerei, blackout e tanto altro, a fine giornata, muoiono più medici che pazienti. Ora non so per quale assurda ragione questo accada, ma parecchie volte mi ha creato un disagio interiore di proporzioni cosmiche. È per me un grande problema, perché non hai il tempo di affezionarti a qualcuno che Shonda te lo fa fuori in qualche modo. Dunque quando ho realizzato questo, ho pensato per un momento di smettere di guardare la serie, ma non ce l’ho fatta. Perché non importa quanto Grey’s Anatomy ci faccia soffrire, Shonda Rhimes troverà sempre un modo per farci rimanere incollati al televisore/computer/whatever. Anche quando pensi che non possa inventarsi più niente per rimediare ai disastri che fa, riesce a trovare o creare una storyline appassionante che ti farà re-innamorare del suo show.
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