#A che punto è la notte?
Explore tagged Tumblr posts
Text
A che punto è la notte? Tracce di pensiero vigile - Claudio Sottocornola
A che punto è la notte? Tracce di pensiero vigile – Claudio Sottocornola OLTRE Edizioni Pubblicato il 08/07/2024 – Pagine: 192 – Collana: Pensiero ISBN: 9791280075758 – Prezzo di copertina € 18.00 Quest’opera persegue il valore della domanda cercando risposte ermeneutiche che – come flebili luci – intercettino la notte del nostro frammentario pensare alle soglie di questo terzo millennio, nella…
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/cc9475f5d003a0354033a6879850cf85/bc263d9515adb13a-71/s540x810/5b30e8dba984b4eb4eff9b5be89ef87d7c3a55ac.jpg)
View On WordPress
#A che punto è la notte?#ambiti etico-gnoseologici#Claudio Sottocornola#immortalità dell&039;anima#Oltre Edizioni#paradigma ontologico-cognitivo#Tracce di pensiero vigile
0 notes
Text
Lasciarsi divorare
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/9f65d2a1dd8c22a57a9682fad79e065d/616c72cb741170a2-5c/s500x750/117f7edec537d638b25256642a2a2dc019649086.jpg)
Eccomi a te: stasera finalmente puoi avermi tutta. Puoi fare di me ciò che vuoi. Lo so, t'ho fatto soffrire per anni. T'ho sempre respinto perché ti trovavo grezzo, cafone, greve. E inoltre non mi piacevi neppure troppo fisicamente; ma ti ho sempre dato il due di picche soprattutto perché… sei il marito della mia ormai ex migliore amica! Perché, come si sa, a un certo punto delle storie gli estremi si toccano e d'improvviso come per magia ho iniziato a considerarti sotto una luce completamente differente. Da quando tua moglie ha iniziato a snobbarmi, a diffondere alcune voci false su di me, ho rivalutato la tua corte appena accennata ma costante nel tempo, senza cedimenti.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/6eef5207feb3d44cc33dbb70a98770de/616c72cb741170a2-d3/s500x750/e1403a47e397af0d9d989537b7f9b2e6b47cd88d.jpg)
E ho cominciato a pensarti sempre più, ad apprezzare molto il tuo continuo farmi capire quanto mi desiderassi. Sai: la cosa peggiore o… migliore che possa capitarti è qualcuno che insistentemente, ogni momento ti guardi come una preda da divorare. Qualcuno che ti desideri e che te lo dica chiaramente, ogni volta che sei sola con lui. E al lavoro con te mi capita spesso, come sai. Purtroppo. Per mia fortuna. Quando siamo soli, d'improvviso cala sempre tra noi un'insolita intimità. All'inizio la cosa mi imbarazzava, poi ha preso a essere una delle poche cose che danno un vero senso alla mia giornata lavorativa e ormai, sinceramente parlando, non posso più farne a meno.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/fa1fa1b1a771bcf6f78291bf6351b1e5/616c72cb741170a2-0a/s500x750/beada03a618cf6515ce3f6bf92c6dfe57475a9c2.jpg)
Tu, sagace, hai capito che dietro alla mia apparente indifferenza o appena accennata insofferenza, la cosa invece mi stuzzica nell'intimo. Altrimenti mi sarei lamentata ufficialmente con qualcuno o con te direttamente, è evidente. Mi dici sempre e in modo molto esplicito che ti piaccio, che ami tutto di me. Che il mio profumo ti entra nella testa, che il mio ancheggiare quando cammino ti fa sognare cose oscene e sporchissime. Mi hai confessato che adori quando d'improvviso nei corridoi e negli uffici ti trovi davanti il mio culo sodo fasciato da jeans stretti o da un vestito estivo leggero. Che le mie gambe custodiscono e portano ben celato tra loro il tuo paradiso.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/355a91b016ddd7c3313d063d67e38611/616c72cb741170a2-03/s540x810/5f73dff1be850e084e60215093bed8d681b01745.jpg)
Che vorresti essere il mio slip, o le lenzuola che mi avvolgono la notte. Finalmente, durante questa trasferta di lavoro insieme ho capito in modo inequivocabile che non posso più resisterti, che non serve a nulla. L'unico modo per liberarmi del desiderio di te è cedere. Eccomi quindi ora tutta pronta per la tua soddisfazione carnale. Mangiami, aprimi, usami. Fammi bagnare l'intimo sussurrandomi parole sconvenienti all'orecchio. Fammi sentire desiderata e bramata. La regina bellissima dei tuoi sogni più osceni. Mordicchiami il collo e fammi eccitare. Poi portami in camera tua e fai di me tutto ciò che vuoi. Voglio godere a mia volta di te e farti provare il paradiso.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/25ee0c34341e362c71a94f318b960d5a/616c72cb741170a2-4b/s500x750/53d57a1291d4e96b15c553744ddc7a5ce7f4b6ec.jpg)
Desidero donarti il tesoro nascosto tra le mie gambe, quello che da anni sogni di possedere. Onestamente, non vedo l'ora di mettere anche un bellissimo paio di corna a quello stronzo puttaniere di mio marito. Crede che io non sappia della sua amante. E poi non vedo l'ora che venga lunedì prossimo! A scuola di ballo potrò guardare tua moglie, che lì vedo abitualmente e sorriderle sapendo che sapore hanno i tuoi baci, che odore ha il tuo corpo quando suda su di me e mi fa sua. Voglio cedere sotto i tuoi colpi. Mi urge, non ce la faccio più a resisterti. Ecco: ora sento le tue mani che mi frugano impertinenti. Ci sei riuscito, campione. Servirti pure. Sei il padrone dei miei sensi.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/7ce9fa75a1265aa7f084871e4ab4e3c4/616c72cb741170a2-19/s540x810/a814c90c5c5e3336f0f875c3062bf318832d315e.jpg)
Mi sei già entrato in testa, però adesso completa l'opera: viola la mia intimità, scardina i miei pudori di donna. Osa l'inosato: io te lo consento, lo voglio. Ora basta baci lascivi in pubblico: ci guardano, scemo! E ci invidiano intimamente, mentre sorridono scuotendo il capo. Tutti desiderano l'amore incondizionato e appassionato: tutti. Sarà bene che adesso lasciamo la sala ristorante dell'albergo e che ci trasferiamo sul letto comodo nella tua stanza, per fare tutto ciò che è proibito da morale, leggi, convenzioni e sacri vincoli; ma che proprio per questo è irresistibile e dolcissima tentazione a cui cedere.
Sono tua. Dominami. Non esiste forza che possa separare due corpi che si attraggano per desiderio ed ebollienza dei sensi. E se nessuno può riuscire a togliere una certa donna dalla mente di un uomo, quando invece è la donna che vuole un dato uomo, è sicuro che se decide di averlo ella se lo prenderà, in barba a tutto ciò che non lo consiglierebbe. Malgrado le possibili resistenze dell’intero Universo. Nulla frena la perversione e il desiderio di sesso di una donna. E nessuno sa dove esso può arrivare...
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/a248d47f3d4b57553c97a91fca489ee9/616c72cb741170a2-04/s500x750/527e872e25f8f383a077e68bced57c814ad47452.jpg)
RDA
51 notes
·
View notes
Text
Un sogno che sembrava troppo reale.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/c43fefc61f6cc4025cae182a1e5510bd/540aeb775300fdb9-6f/s540x810/ef362fc318216085c3d74d0b255a153527aa2031.jpg)
Avvertenza:
Non si tratta di un racconto auto-biografico.
Ogni riferimento a persone o a cose è puramente casuale, perché è un racconto di fantasia.
È un racconto crudo, che va a toccare dei tabù. Alle persone che sono particolarmente sensibili consiglio di fermarsi qui, o alla prima sensazione di disgusto o di imbarazzo.
PRIMA PARTE
Ero appena tornata a casa dal lavoro e avevo lasciato che Dicky, il pastore tedesco di mia cugina, uscisse nel cortile sul retro per fare i suoi bisogni. Si, mi ero prestata alle suppliche di Carla per poterle tenere il suo cane per due settimane perché doveva fare una seconda luna di miele con suo marito. Dicky era un bellissimo pastore tedesco di un anno e mezzo, mia cugina mi rassicurò dicendo che era già addestrato e addomesticato e che non dovevo avere nessuna paura di Lui, anzi le sarei stata grata perché mi avrebbe protetta da qualsiasi minaccia e poi è abbastanza amichevole, cercò di indorare la pillola dicendomi che io già gli piacevo. Nonostante queste raccomandazioni ero pervasa da uno stato d’inquietudine perché non ero abituata a vedere un cane in giro per casa. Appena i due piccioncini varcarono la porta mi assali un senso di disagio dovuto al fatto che d’ora in poi sarei rimasta sola con questo cane. Non riuscivo a spiegarmi il motivo di questo nervosismo. Forse tutto questo era dovuto al fatto che avevo avuto sempre sentimenti contrastanti nei confronti dei cani.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/03b4c611b2fe3136dfa4a1e7f66ac55e/540aeb775300fdb9-53/s540x810/921246dc1be6cb06d65c834895493cde5bfa3649.jpg)
La ragione era dovuta al fatto che quando ero all’università una mia amica mi confessò che si era lasciata leccare la figa dal suo cane e aveva avuto un orgasmo da favola. Rimasi sconvolta dalla sua confessione. La notte successiva sognai che stavo a letto e il cane della mia amica si era intrufolato nel mio letto e ha cominciato a leccarmi la figa, mi sono svegliata di soprassalto e mi sono ritrovata madida di sudore, la mia figa fracida di succo ed era bastato che toccassi con le dita il clitoride per arrivare in un modo pazzesco. Subito dopo mi sentii mortificata. "Come ho potuto lasciare che ciò accadesse?” fu la domanda che mi posi. Rimossi subito tutto e non ebbi più sogni di questo tipo.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/24ed1c90645a5f4245ccdbd64e29c45d/540aeb775300fdb9-04/s540x810/13141cc2a9b91f84595c840171c819dda69cda3e.jpg)
Guardando Dicky, tutti quei sensi di colpa, di imbarazzo e di lussuria, provati per quel sogno mi tornarono in mente. Ebbi improvvisamente paura. Paura di ciò che avrei potuto fare, di ciò che avrei potuto voler fare ora che ero sola con quel cane. Ero consapevole del disagio che avevo provato quando mia cugina mi lasciò il cane. Dopo questo smarrimento iniziale, giusto per tranquillizzarmi guardai il cane e gli dissi “Immagino che siamo solo tu ed io, Dicky" per smorzare il nervosismo mi versai un bel bicchiere scotch e sorso dopo sorso lo bevvi tutto. Dicky si avvicinò e si sdraiò a terra accanto a me. Pochi minuti dopo, cominciò a sentirmi molto più rilassata mentre lo scotch si diffondeva nel mio corpo. Sentivo un piacevole calore diffondersi dentro di me. A un certo punto sentì i la zampa di DIcky appoggiarsi sul mio piede. "Adesso non iniziare a farti venire le idee", gli dissi ridacchiando, mi alzai per andare a letto, e guardandolo improvvisamente arrossii guardando il cane e pensai "È decisamente maschio". La punta rosa del suo cazzo sporgeva! Ero totalmente imbarazzata. "Non posso credere che lo sto guardando!" pensai.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/6f3a2811a42f24bb89477240719cb75d/540aeb775300fdb9-e9/s640x960/e53cb835acd969b6d983f645a09ce56f86c696d2.jpg)
Agitata, andai velocemente nella mia camera. Ero confusa e mi sentivo piuttosto calda per il rapido consumo di scotch. "Ho bisogno di una doccia fredda o di un bagno caldo", sorrisi. Mi spogliai completamente e mi sdraiai I sul letto quando fui presa da un’eccitazione inspiegabile. All’improvviso, sentii uno schianto nel soggiorno, a quel punto mi ricordai che non ero sola e un piccolo brivido mi percorse la schiena. Uscii dalla camera e mi diressi in soggiorno. Una delle lampade era rovesciata. Niente di rotto. "Fortuna per te, Dicky", e mentre lo dicevo, un piccolo brivido mi percorse tutto il corpo. Dicky si avvicinò, sbattendo la coda e strofinandosi contro la mia gamba. “Anch'io sono felice di vederti, pazzo. Ora smettila di rompere le cose”, mi voltai per tornare in camera e vidi Dicky che mi seguiva da vicino. "Dove pensi di andare?" Dicky mi guardò con entusiasmo. "No, tu resta qui." si voltò e raggiunsi la porta. In un lampo, Dicky mi fu dietro, lo spinsi via e mentre mi chinai per farlo il cane si spinse in avanti e mi leccò un seno, gli urlai contro.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/8b1219fd982c3b8867fe7dad681c15f8/540aeb775300fdb9-21/s540x810/4b9dbbbcec09dc228ff027f28401aa9a5be0989d.jpg)
Dicky perpretò un secondo attacco e con la lingua mi sfiorò l’inguine, lo respinsi ancora una volta ma con meno risolutezza, Dicky ne approfittò per fare un successivo attacco e mi sfiorò il clitoride, sentii una scossa elettrica attraversarmi tutto il corpo. Una volta entrata mi sdraiai sulla schiena con le gambe penzolanti oltre il bordo. Dicky mi segui e spinse il muso in avanti, costringendomi ad aprire le gambe. "Ehi, aspetta ragazzo, comando io qui", dissi con un po’ d’incertezza. Dicky m’infilò la lingua nel mio inguine bagnato. Ben presto cominciò a leccare con gusto. Sentì che mi stavo rapidamente avvicinandomi all'orgasmo. Dicky spinse insistentemente la lingua dentro di me. Sentì di cedere alle sensazioni impetuose mentre un orgasmo mi travolgeva, fui sopraffatta dal senso di colpa. Allontanai il cane e afferrandolo per il collare, feci uscire la sua testa dal mio inguine Dicky opponeva resistenza si avvinghiava a me e intravidi il suo cazzo ,era eccitato, io rabbrividii al solo pensiero, lo sentii scivolare lungo la gamba. "Oh Dio, allontanati da me", urlai, improvvisamente fui presa dal panico. Gli tirai di nuovo il collare, cosa che non fece altro che tirare il cane più in alto sul mio corpo. Lo sentivo, ora premeva contro la mia coscia. Avvertii un'improvvisa ondata di paura, unita a un'incredibile e improvvisa lussuria. Lo sentivo duro... e scivoloso! "Quando la punta mi toccò l'inguine, venni una seconda volta senza preavviso. Abbracciai il cane mentre le onde pulsavano attraverso il mio corpo. All'improvviso, l'orgasmo si calmò e spinsi via Dicky e corsi in bagno, sopraffatta dal rimorso e dal senso di colpa. Tremavo come una foglia. Sbattei la porta del bagno e la chiusi a chiave. Tremavo, sopraffatta dalla vergogna. Mi guardai allo specchio e distolsi lo sguardo. Non potevo credere a quello che era quasi successo e pensare che ero pronta a lasciare che accadesse. Mi sedetti sulla tazza del water stavo ancora tremando. Pensai all'orgasmo che fu improvviso e potente... e sbagliato. “Una cosa era”, pensai, “lasciarmi leccare finché non arrivassi. Ma questo…” sapevo nel mio cuore che tremavo non solo per la vergogna. Era anche lussuria e desiderio. Ma così sbagliato, così vergognosamente sbagliato. Rimasi seduta in bagno per più di un'ora, piangendo e torcendosi le mani, sperando che Dicky tornasse nel suo letto in soggiorno. Alla fine mi decisi a uscire e Dicky non c’era, era davvero nell'altra stanza. Corsi in camera e mi fiondai sul letto, dove immediatamente crollai sopraffatta.
P.S.
Le parti che seguono le posterò solo su richiesta e in privato, a meno che ci siano un numero importante di likes (almeno 10). In questo caso proseguirei a postarli in pubblico.
40 notes
·
View notes
Text
Slytherin boys- Confession letters
( No Blaise in this one, I’m sorry to my Blaise girlies</33 )
Mattheo Riddle-
You opened your book bag to find a extremely folded up piece of notebook paper with a bunch of random rose doodles around it and opened it suspiciously
I don’t know what i’m doing right now, this is honestly so stupid. Anytime I’m near you it’s like I get a rush of shit i’m not used to and if I told you this in person I think id shit myself so take this and my awful wording. Y/n I’ve been in love with you since before I knew what love was, that rush of emotions I brought up before I understand what it is now, I’ve loved you, and I’ll continue to love you if you’ll let me, please Y/n, let me love and protect you forever. - your favorite dada partner ;)
Theodore Nott-
You were sitting in the Library when Theo walked passed and left an envelope in front of you, before you could question anything he hurried off seemingly in a rush, your name was on the letter so you opened it slowly
Y/n, If you’re reading this that means I wasn’t a little bitch and actually gave it to you, so congratulations. I’m going to make you work for this so get your translation book out, Hai cambiato la mia vita y/n, onestamente non so cosa farei senza di te a questo punto, tutto quello che so è che ti amo e voglio che tu sia mio, tutto mio, vero? (You’ve changed my life Y/n , I honestly don't know what I would do without you at this point, all I know is that I love you and I want you to be mine, all mine, will you?)
Draco Malfoy-
You were sitting in class when Draco sent over one of his flying bird notes, you were surprised it was for you, and were even more surprised when you saw them contents
Dear Y/n,
I don’t mean to seem so formal, but I honestly have no idea how to do this. Anytime we’re in the same room you’re all I can look at, everyone else disappears. You’re so gorgeous. You practically live in my head at this point, I understand we’re not the closest Y/n, but we can be. All I’m asking for is once chance with you, I promise you won’t regret it. - D.Mꨄ
Lorenzo Berkshire-
You were sitting at the black lake while Enzo was messing around near the water, while he wasn’t paying attention you noticed he had a letter with your name on it in his bag, so you decided to open it
I doubt I’ll ever actually give this to you, I don’t think I’d be able to handle the rejection of the most amazing, beautiful, and talented girl I know. I can’t get you out of my head love, merlin, love. I love you. There I said it. I Lorenzo Berkshire am in love with you. I’m definitely never giving this to you I sound insane. Fuck Y/n, you seriously have no idea what you do to me.
Tom Riddle-
While studying with tom he slipped you a note before getting up and leaving with no added words
I hate the way you make me feel. I hate that I can’t hate you, and I hate that you make me feel things. Be mine Y/n, I could make your life so much better, I’ll give you the entire world all you’d have to do is say please. Be mine and you could have everything you desire and more.
Im so sorry I have no idea what to write for Blaise right now loves, but hopefully you enjoyed this, I will make a part two of the post I made about Theo a couple days ago don’t worry <33 Alsooo I just want to let yall know that all the italian is google translated so Im sorry if the translations are wrong, but what I put is what they should say :)
#fanfic#harry potter#harry potter fanfiction#harry potter smut#slytherin boys#smut#harry potter reader insert#harrypotterboys#draco malfoy#theo nott x y/n#theodore nott x you#mattheo riddle#tom riddle x you#tom riddle#lorenzo berkshire#slytherin#mattheoxreader#love confessions
394 notes
·
View notes
Text
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/027d667c2182f87fe1d715e893de9df8/4e7690b4cd0917cf-d1/s500x750/55fc579d36c8eecf32e43059b2735b406866271b.jpg)
"Accanto a me" è un luogo che devi meritarti.
Riccardo Bertoldi
(Il post qui sopra è di volodiunacapinera)
-----
Non sono un uomo di facile decodifica e semplice gestione. Non mi piego al destino: perché il cosiddetto 'destino' è solo un'invenzione di qualcuno dall'indole remissiva e di scarsa volontà. Purtroppo, ognuno ha il suo punto debole. E io non faccio eccezione. Ma preferisco non parlarne e perciò devo tenerlo accanto a me la notte. Ogni tanto l'accarezzo, me lo coccolo, lo tengo in caldo. Perché è meglio così.
Aliantis
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/21df0eaf31e8eb01d3e155008d853f37/4e7690b4cd0917cf-f4/s540x810/e7ca99d2d555d4f6ed29df8416cae76c270551e2.jpg)
Aliantis
36 notes
·
View notes
Text
IL FUNGO SOTTO IL CIUFFO
Premetto che il titolo di questo post non è clickbait... si tratta - letteralmente - di un fungo sotto un ciuffo (d'erba) e quando ho raccontato l'episodio alle mie figlie mentre stavamo facendo un viaggio in macchina, la piccola saettava sguardi preoccupati in direzione della sorella grande mentre questa scrollava furiosamente sul suo cellulare il pdf del DSM-5 per trovare la diagnosi.
Il fatto è che il lungo consumo di un certo tipo di media fin dall'infanzia - romanzi di fantascienza, fumetti, videogiochi, giochi di ruolo - ha creato in me una sorta di visione parallela della realtà che è ottima per scrivere racconti brevi e preparare avventure di giochi di ruolo ma che sovente destabilizza chi non mi conosce a fondo.
Il fungo sotto il ciuffo d'erba si riferisce a un vecchio ricordo (dovevo avere 7 o 8 anni) relativo a uno dei tanti pomeriggi del fine settimana in cui uscivo a fare escursioni con i miei genitori e i loro amici. A volte s'andava a raccogliere le castagne, a volte i mirtilli o le more oppure, come nel caso narrato, i funghi.
Per la raccolta dei funghi c'erano regole ben precise: ognuno per sé ma con contatto visivo, picchiare col bastone a terra per scacciare le vipere, non urlare ad ogni ritrovamento ma spostare delicatamente foglie ed erba, tagliare il gambo lasciando il micelio integro nel terreno e mettere il fungo nel cestino o nella retina per far cadere le spore.
E ora ecco l'immagine precisa che vado a raccontarvi, scolpita indelebilmente nella mia memoria e che per la sua pregnanza sensoriale rievoco tutte le volte che ho bisogno di chiarezza emotiva.
Pineta di Viareggio, Novembre, pomeriggio umido nelle narici ma soleggiato sulla pelle. Il profumo della resina si mescola a quello dell'humus sabbioso del terreno, dove gli aghi di pino formano un tappeto lucido interrotto da piccole macchie di erba bassa che ben sopravvive ai miti inverni di riviera. E' in uno di questi prati che, nella ricerca di funghi, mi dirigo verso un cespuglio di erba pampa, con i piumini quasi finti ma assolutamente selvatica. Man mano che mi avvicino, l'erba lascia il posto al muschio, verde e giallo con gocce di pioggia notturna ancora intrappolate tra gli sporangi. Mi abbasso, con una mano alzo dal cespuglio un ciuffo che si piegava fino a sfiorare il terreno e sotto, sul muschio, c'è un unico fungo, di quelli che noi chiamiamo pinacci, così piccolo che il cappello avviluppava il gambo ma lucido e... luminoso, quasi come se qualcuno avesse creato una composizione perfetta nella simmetria sublime dei cinque sensi. Abbasso il ciuffo, in silenzio, senza neanche farmi sfiorare dall'idea di raccoglierlo e torno dai miei genitori con una strana sensazione di completezza che dura ancora oggi.
A questo punto vi chiederete come mai le mie figlie fossero preoccupate ma il racconto non finisce qui.
Da quel giorno cominciò a insinuarsi in me l'impressione che il mondo fosse... costruito ma non che ci fosse un demiurgo, un architetto o un dio costruttore ma che noi avessimo il potere di cogliere il Frammento, l'attimo preciso in cui il nostro desiderio di disvelamento della realtà si allinea con il Caos simmetrico del Disordine.
Io il Frammento lo cerco istintivamente a ogni sguardo sul mondo, perché ogni volta rimirando le piccole cose a terra, dove nessuno abbassa lo sguardo, ritrovo racconti non detti, fotografie non scattate e canzoni silenziose.
Avete provato a scuotere il ginepro che si trova sul lato sinistro del tabernacolo dove i Bravi aspettano Don Abbondio? Alcune bacche sono verdi ma quelle mature cadranno a terra con un fruscio sordo e con uno sventolie di gocce di rugiada della notte precedente. Ce ne sono di calpestate a terra, sul viottolo che scende a valle verso il torrente e se chinate leggermente la testa potrete sentirne l'odore pungente e legnoso.
Oppure, se vi infilate nel vicoletto tra le prime due cripte di famiglia nel cimitero di San Botulfo a Oakmont in Massachusetts, potrete trovare una cassa di legno con dentro un rotolo di corda e un piede di porco. Attenzione, però, quando vi volterete. E poi vorrei sapere chi ha messo una tanica di benzina sulla balconata interna al sottotetto dell'ingresso della villa del Senatore Woden, visto che non ci sono scale per raggiungerla.
Ah... se poi dite a Longino "Ego potum tuum bibere possum?" vi renderete conto che non si tratta di aceto ma di Posca, una bevanda militare di acqua, aceto e spezie che i soldati stanno per offrire a Gesù come atto di pietà finale, non per fargli uno spregio.
Lo vedete cosa c'è scritto su questa pietra?
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/e2840c8630b7e59c4c8502ab1ec16af3/d6942c437aeb0b75-e6/s540x810/4b96d2d6c3d87cbcdad654e711318da5ef364745.jpg)
Avreste mai immaginato che questi fossero i pensieri nascosti della persona che desiderava solo un vostro bacio e voi invece avete proseguito nella vostra vita senza nemmeno notarla?
Per concludere, tutto può essere visto e tutto può essere sentito, anche l'invisibile e il sussurrato... guardarlo e ascoltarlo, però, significa accettare che da quel momento in poi dovremmo salire sopra la nebbia del mondo per continuare a essere.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/70f4abe553fa0cda4c36b0aeb24a6a99/d6942c437aeb0b75-66/s540x810/ed5589c338a5cd128471126d0444aa3b982c19bf.jpg)
30 notes
·
View notes
Text
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/97a143ee72afe83dcfeceaa4dc0edd85/49ecba7168522eeb-2a/s540x810/d38f8b22fa9c1e66c026e6b7f23de23639ba5736.jpg)
Qualcuno ha pubblicato questa foto qualche giorno fa. Molti hanno voluto sapere la storia dietro la statua, quindi eccola qui...
Kópakonan: Una statua della Donna Foca si trova a Mikladagur, sull'isola di Kalsoy. È realizzata in bronzo e acciaio inossidabile, progettata per resistere a onde alte fino a 13 metri. All'inizio del 2015, un'onda di 11,5 metri si abbatté sulla statua, ma rimase ferma e non subì danni (vedi i commenti per le foto di questo evento).
La leggenda di Kópakonan (la Donna Foca) è una delle fiabe più conosciute nelle Isole Faroe. Si credeva che le foche fossero esseri umani che avevano scelto volontariamente di morire nell'oceano. Una volta all'anno, la tredicesima notte, erano autorizzate a tornare sulla terra, togliersi la pelle e divertirsi come esseri umani, ballando e godendosi la vita.
Un giovane contadino del villaggio di Mikladalur, sull'isola settentrionale di Kalsoy, curioso di sapere se questa storia fosse vera, si appostò sulla spiaggia una sera della tredicesima notte. Vide le foche arrivare in gran numero, nuotando verso la riva. Si arrampicarono sulla spiaggia, si tolsero la pelle e la posizionarono accuratamente sulle rocce. Senza la pelle, apparivano come normali esseri umani. Il giovane osservò una bella ragazza foca posare la sua pelle vicino al punto in cui era nascosto, e quando iniziò la danza, si avvicinò di nascosto e la rubò.
I balli e i giochi durarono tutta la notte, ma non appena il sole iniziò a spuntare all'orizzonte, tutte le foche si precipitarono a riprendere le loro pelli per tornare in mare. La ragazza foca era molto sconvolta quando non riuscì a trovare la sua pelle, anche se il suo odore era ancora nell'aria. Poi l'uomo di Mikladalur apparve tenendola in mano, ma non gliela restituì, nonostante le sue suppliche disperate, così fu costretta ad accompagnarlo alla sua fattoria.
L'uomo la tenne con sé per molti anni come sua moglie, e lei gli diede diversi figli; ma lui doveva sempre assicurarsi che lei non avesse accesso alla sua pelle. La teneva chiusa in un forziere di cui solo lui aveva la chiave, una chiave che portava sempre con sé, appesa a una catena alla cintura.
Un giorno, mentre era in mare a pescare con i suoi compagni, si rese conto di aver lasciato la chiave a casa. Annunciò ai compagni: "Oggi perderò mia moglie!" – e spiegò cosa era successo. Gli uomini ritirarono le reti e le lenze e remavano verso la riva il più velocemente possibile, ma quando arrivarono alla fattoria, trovarono i bambini tutti soli e la madre scomparsa. Il padre sapeva che non sarebbe tornata, poiché aveva spento il fuoco e messo via tutti i coltelli, in modo che i piccoli non si facessero male dopo la sua partenza.
Infatti, una volta raggiunta la riva, la donna aveva indossato la sua pelle di foca e si era tuffata in acqua, dove un grosso foca maschio, che l'aveva amata per tutti quegli anni e che la stava ancora aspettando, le si avvicinò. Quando i suoi figli, quelli avuti con l'uomo di Mikladalur, più tardi scesero in spiaggia, una foca emergeva dall'acqua e guardava verso la terra; la gente naturalmente credeva che fosse la loro madre. E così passarono gli anni.
Un giorno, gli uomini di Mikladalur pianificarono di andare a caccia di foche in una delle grotte lungo la costa. La notte prima della caccia, la moglie foca apparve in sogno al marito e gli disse che se fosse andato nella grotta a caccia di foche, avrebbe dovuto fare attenzione a non uccidere il grande foca maschio che avrebbe trovato all'ingresso, perché quello era suo marito. Non avrebbe dovuto neppure ferire i due piccoli cuccioli di foca nel fondo della grotta, perché erano i suoi due giovani figli, e gli descrisse le loro pelli in modo che li potesse riconoscere. Ma il contadino non prestò attenzione al messaggio del sogno. Si unì agli altri nella caccia e uccisero tutte le foche che trovarono. Quando tornarono a casa, il bottino fu diviso e il contadino ricevette come sua parte il grande foca maschio e le zampe anteriori e posteriori dei due cuccioli.
La sera, quando la testa del grande foca e le membra dei piccoli furono cucinate per cena, ci fu un grande boato nella stanza del fumo, e la donna foca apparve sotto forma di un terribile troll; annusò il cibo nelle ciotole e lanciò la maledizione: "Qui giace la testa di mio marito con le sue larghe narici, la mano di Hárek e il piede di Fredrik! Ora ci sarà vendetta, vendetta sugli uomini di Mikladalur, e alcuni moriranno in mare e altri cadranno dalle cime delle montagne, finché non ci saranno abbastanza morti da poter unire le mani tutto intorno all'isola di Kalsoy!"
Pronunciate queste parole, scomparve con un grande boato di tuono e non fu mai più vista. Ma ancora oggi, purtroppo, accade di tanto in tanto che gli uomini del villaggio di Mikladalur annegano in mare o cadono dalle scogliere; si teme quindi che il numero delle vittime non sia ancora sufficiente affinché tutti i morti possano unire le mani intorno all'intero perimetro dell'isola di Kalsoy.
42 notes
·
View notes
Text
Trovo che nulla parli di noi come le nostre lacrime. Di conseguenza, ho deciso di trascrivere qui una lista di eventi e situazioni che mi fanno piangere inconsolabilmente:
le lettere scritte da mia madre e nascoste in un vecchio diario di scuola, quando andavo ancora alle medie. Le ho scoperte soltanto pochi mesi fa, riaprendolo casualmente, e sono scoppiato a piangere,
il finale di Mary Poppins, quando dopo essere stato licenziato, il signor Banks torna a casa con l’aquilone finalmente riparato e comincia a giocare coi figli, correndo fuori con loro per farlo volare nel parco (scena tuttora inguardabile per me senza cominciare a frignare),
gli abbracci alla stazione,
l’episodio di Doraemon in cui Nobita vorrebbe ringraziare la persona che, durante una gita all’asilo, lo aiutò a rialzarsi, scacciando i bruchi pelosi che lo ricoprivano. Tuttavia, Nobita non riesce a ricordare il suo volto, così Doraemon gli offre l’opportunità d’incontrare chiunque voglia nella Stanza del Rivedersi,
la perduta innocenza,
il finale dell’Uomo dei Sogni, quando Ray incontra suo padre, morto da tempo, e prima che questi svanisca gli chiede: “Ehi papà, vuoi giocare un po’ con me?” (tema a quanto pare ricorrente, dovrei forse dedurne qualcosa?),
l’inesorabile decadimento fisico e psichico dei miei genitori, ormai pressoché anziani,
la tenerezza del mio cagnolino e la consapevolezza della sua ineluttabile caducità,
questo mio talento letterario negletto e sprecato, gettato ormai ad appassire come giardino incolto,
il finale della terza stagione di Person of Interest, quando Samaritan sembra aver ormai vinto, ma il monologo di Root ci ricorda che nonostante tutto il male che ci opprime, non dobbiamo mai smettere di sperare,
Exit music for a film dei Radiohead, dal minuto 2:50, ovvero lo smanioso desiderio di rivalsa che da sempre m’avvampa e mi corrode animo e viscere dopo ogni mortificante derisione, al pensiero che sì, un giorno tutti sapranno, e allora, beh, gliela farò vedere io… (me ne rendo conto, di solito è così che nascono i serial killer). Questa parte, ad ogni modo, mi emoziona a tal punto da avermi spinto a scrivere il finale della mia storia: “Un ventoso mattino di settembre, i servi del marchese avrebbero forzato le porte dello studio, ove il misero scrittore soleva rinchiudersi di notte, e lo avrebbero trovato morto, riverso fra le sue carte in una pozza di vomito. Spalancate le finestre a lutto, i poveri disgraziati sarebbero stati travolti allora dall'empia ferocia di quegli astiosi fogli sdegnati dal tempo e, così finalmente libere, pagine e pagine d'inchiostro si sarebbero riversate in strada, pronte a prender d'assalto case e negozi, scuole e caserme, mulinando burrascose sulla città, fra le strida dei borghesi impazziti e le urla dei bambini accalcati contro i vetri, fino a seppellire il mondo, terra e cielo, sotto cumuli di scritti dissotterati dal fuoco e dagli abissi”,
la morte di Due Calzini in Balla coi lupi (e il tema ad esso collegato), quando il lupo segue fedelmente Dunbar ormai prigioniero e i soldati gli sparano addosso per dimostrare la loro tonitruante possenza di coraggiosissimi esseri umani supercazzuti, finché non l’ammazzano senza pietà.
la lettera di Valerie da V per Vendetta, (credo non occorrano spiegazioni né commenti qui),
la mia sciagurata impotenza dinanzi al dolore degli amici,
la morte del commissario Ginz ne Il dottor Živago: “Soldati armati di fucili lo seguivano. ‘Cosa vorranno?’ pensò Ginz e accelerò il passo. Lo stesso fecero i suoi inseguitori. [...] Dalla stazione gli facevano segno di entrare, lo avrebbero messo in salvo. Ma di nuovo il senso dell’onore, educato attraverso generazioni, [...] gli sbarrò la via della salvezza. Con uno sforzo sovrumano cercò di calmare il tremito del cuore in tumulto. Pensò: ‘Bisognerebbe gridargli: - Fratelli, tornate in voi, come volete che sia una spia! - Qualcosa di sincero, capace di svelenirli, di fermarli.’ [...] Davanti all’ingresso della stazione si trovava un’alta botte chiusa da un coperchio. Ginz vi balzò sopra e rivolse ai soldati alcune parole sconvolgenti, fuori dell’umano. Il folle ardire del suo appello, a due passi dalle porte della stazione, dove avrebbe potuto rifugiarsi, sbigottì gli inseguitori. I soldati abbassarono i fucili. Ma Ginz si spostò sull’orlo del coperchio della botte e lo ribaltò. Una gamba gli scivolò nell’acqua, l’altra rimase penzoloni fuori della botte. [...] I soldati accolsero la sua goffa caduta con uno scroscio di risate: il primo lo colpì al collo, uccidendolo. Gli altri gli si gettarono sopra per trafiggere il morto a baionettate”. Non riesco a dire come questa fine mi commuova, ma credo abbia a che fare con goffaggine, spietatezza e umiliazione, cose che mi colpiscono tutte enormemente,
l’episodio de La casa nella prateria, in cui il signor Ingalls realizza una scarpa speciale per la piccola Olga che zoppica a causa di un’asimmetria nelle gambe. Il padre però non vuole che giochi con le altre bambine perché teme possano deriderla o che, ancor peggio, possa farsi male. Aggredisce così il signor Ingalls per essersi intromesso, ma all’improvviso vedendo la figlia giocare felice in cortile, muta espressione commuovendosi profondamente, ed io con lui. È la gioia d’un padre che comprende che sua figlia è finalmente felice.
la vittoria dell’Italia alle olimpiadi di Torino 2006 nel pattinaggio di velocità, inseguimento a squadre maschile. Avevo 17 anni, avevo finito da poco i compiti e non so perché, restai paralizzato di fronte alla tv ad ammirare l’impresa di Enrico Fabris e compagni, esplodendo poi in un inspiegabile pianto liberatorio che ancora oggi sa per me d’imponderabile (disciplina mai più seguita, che quel giorno però mi regalò un’emozione eguagliata solo dall’oro di Jacobs nel ‘21 - senza lacrime),
la canzone Ave Maria, donna dell’attesa: dal matrimonio di mia sorella ad oggi son passati sette mesi, eppure questa canzone mi fa ancora lo stesso perturbante effetto, scuotendomi ogni santa volta.
Isengard Unleashed dalla colonna sonora del Signore degli Anelli, in particolare, il momento coincidente con la marcia degli Ent (vedi sogni di furiosa rivalsa), dal minuto 2:18,
la comprensione altrui,
ogniqualvolta ho dovuto accompagnare qualcuno all’Eterna Porta e dirgli addio in Spiritfarer,
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/941c4eb6a0ae374bf9552aa4a2506a8d/a9f060177fb7d313-6f/s540x810/254c53bc12df5b19ebc06940ff9dfe0b77e5069a.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/ac882c47dc0f85af2a0354415fcae313/a9f060177fb7d313-de/s540x810/7af470dc940758416bfe66e72692ed0a9de059ff.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/2f406df9543987332904e0c7b6e85a59/a9f060177fb7d313-14/s540x810/356f28ce0acde35223aeed0981178878b473ac33.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/6a7bc457711d8bfcb7d2b749718f657a/a9f060177fb7d313-18/s540x810/e546a87090df48ab80a4c1b77c6e7c634da0f40b.jpg)
trovare ricci spiaccicati sulla strada,
gli immarcescibili sensi di colpa per la morte del gattino Figaro, quando avevo cinque anni,
le storie di grandi insegnanti, capaci di lasciare tracce di sé nei loro alunni.
80 notes
·
View notes
Text
Lo zucchero a velo da naso e le sue conseguenze
Le notti sono più buie del solito e siamo onesti, non faccio altro che aspettare che il sole tramonti per potermi nascondere nel buio dell'inverno, al riparo, nella totale assenza di luce tipica del clima viennese. È una conseguenza della condizione dei miei occhi, l'ho detto ieri alla nuova psicologa. Mi nascondo nell'oscurità perché la luce rovina la realtà, facendomi vedere quanto tutto sia compromesso. Poi modifico la realtà con idee stupide, disegni nel cranio, che mi aiutano a sopportare tutto e faccio lo stesso con le parole, quando racconto come sto, quando faccio battute, quando mi dipingo come una persona forte, solitaria, sicura di sé. È tutto un nascondersi e modificare. Evitare di confrontarsi con la "vera" realtà. Quello che davvero penso di me e le versioni di me che detengono le altre persone e che sono tutte modificate per non poter essere ricondotte a ciò che giace sotto le coperte e che non ha voglia di parlare con nessuno, o di farsi conoscere.
Le ho detto che mi manca scrivere e che sto cercando di non farlo perché ho paura di fare male, non solo a me stesso, ma anche al buio.
Delle volte, tipo oggi, vorrei essere come il francese che becco al bar una volta ogni due giorni e che si siede vicino a me e prova a parlarmi ma non capisco niente. Lui arriva presto e ordina sempre una birra media. Oggi gli ho chiesto se questa fosse la sua colazione e lui ha detto di sì. O credo fosse un sì, chi cazzo li capisce i francesi quando parlano. Lavora tutta la notte, sta in piedi su impalcature a non so quanti metri da terra a montare enormi cartelloni pubblicitari o segnaletiche, sfidando il vento incontrollabile di queste zone. Avrà una cinquantina di anni portati decentemente, se calcoliamo le birre a colazione e il costante consumo di cocaina nel bagno del bar. Io lo so che non ha la vescica debole come me. So cosa va a fare.
Vorrei essere come lui perché delle volte, tipo oggi, iniziare a bere di prima mattina sembra davvero l'unica soluzione e invece cosa faccio? Tolgo lo zucchero dalla colazione per provare a essere più sano. Ma sarò demente. Davvero sono arrivato a quel punto della vita dove provo a migliorare? A questa età? In questa economia? Con questo governo? A chi cavolo verrebbe voglia di provare a fare meglio? Solo a un idiota.
Ed ecco che allora tolgo lo zucchero. Annuso la birra del francese. Torno in terapia per parlare di quello che pensavo d'aver risolto e che invece non era risolto manco per un cazzo. Questi anni di attesa però, tra un percorso e l'altro, mi sono serviti per identificare il vero nemico. Non è il governo o l'economia mondiale purtroppo. Nemmeno lo zucchero o il francese con il suo zucchero a velo da naso. Il problema sono tutte le versioni di me che tengo in piedi con immenso dispendio di energie per evitare di svegliare quella che vive nel buio e vorrebbe solo dormire per sempre. Quella più debole e che ho cercato di proteggere da tutto, rendendola piatta e inerme come un materasso e a cui concedo di fare innumerevoli schizzi per rallegrarsi.
Siamo sempre troppo duri con noi stessi e per fortuna io ho una dozzina di versioni diverse di me stesso qua dentro e almeno sette fanno un buon lavoro e le sostengo, sono le restanti cinque che insomma, potrebbero fare di meglio, ma gli concedo di esistere per bilanciare. Se tutto andasse bene, tutto fosse correttamente funzionante, poi come cavolo giustificherei i fallimenti? Io devo avere delle falle nel sistema. Servono della capre respiratorie (si scrive così vero?). Qualcuno a cui dare la colpa. Altrimeni finisco a prendermela con lo zucchero e sappiamo che in uno scontro alla pari vincerebbe lui, mica io. Si può fare una torta senza Matteo ma una torta senza zucchero dai, fa schifo.
Ho chiesto scusa alla psicologa per aver parlato tutto il tempo di me senza nemmeno chiederle come stava. Le ho detto che capiterà spesso, di scusarmi e di sentirmi in colpa senza nessun motivo. Ha detto che avremo modo di parlare anche di questo.
È un piccolo passo ma avere un posto dove aprirmi (oltre a Tumblr ovviamente, che ha sempre funzionato meglio della terapia) mi ha fatto sentire meglio. Ora vediamo se sarà fattibile rimuovere una alla volta una di queste coperte che mi ricopre e che rende inespugnabile il fortino che ho costruito. Anche perché qua sotto ho decorato le pareti con pitture rupestri di decente fattura che mi piacerebbe mostrare, quando sarà il momento giusto. Adesso no.
Adesso devo trovare idee per colazioni alternative senza zucchero e spiegare al francese che nel mio naso io ci infilo le dita non il suo zucchero a velo che disturberebbe solo il mio desiderio di calma e pace e piutture rupestri.
23 notes
·
View notes
Text
Miles Morales è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics. Ideato da Brian Bendis e disegnato da Sara Pichelli,il personaggio è stato introdotto nell’universo Ultimate in sostituzione di Peter Parker che era rimasto ucciso nella saga La morte di Spider-Man ed è il quinto personaggio - dopo Peter Parker, Miguel O’Hara, Ben Reilly e Gerald Drew - ad assumere l’identità di Spider-Man. Morales è stato il primo afro-americano a indossare il costume del supereroe e il secondo dalle origini ispaniche dopo Miguel O’Hara, protagonista della serie Uomo Ragno 2099.
Biografia
Miles è un adolescente afroamericano di origini portoricane, che abita insieme alla sua famiglia nella New York ricostruita dopo l’onda Ultimatum; è un ragazzo timido ma molto intelligente che si ritrova catapultato in un mondo completamente fuori dalla norma, ovvero quello della comunità metaumana, a causa del morso di un ragno. Dopo la morte di Peter Parker decide di agire diventando poco alla volta una persona più coscienziosa e sicura di sé intraprendendo la carriera di supereroe erede di Spider-Man.[ I suoi genitori, Rio Morales e Jefferson Davis, nella speranza che possa ricevere una istruzione avanzata, lo iscrivono a una scuola prestigiosa ma durante la visita a casa di suo zio Aaron Davis, viene punto da un ragno che gli conferisce alcune capacità, come la mimetizzazione, una spiccata agilità e la capacità di paralizzare gli avversari con le mani. Poi scopre che queste capacità sono simili a quelli in possesso di alcuni tipi di ragni.
Spaventato da questa situazione, sostiene di voler solo una vita normale e non vuole fare l’eroe come Spider-Man. Ma, a seguito della morte di questi, Miles, che era uscito di nascosto dal suo studentato e si era diretto proprio nei pressi della battaglia per cercare di capire cosa stesse accadendo, assiste agli ultimi istanti di vita dell’eroe. Miles è oppresso dal senso di colpa perché avrebbe potuto aiutarlo se avesse deciso di usare i suoi poteri piuttosto che farsi soggiogare dalla paura. In seguito Miles decide di intraprendere in qualche modo la carriera di vigilante e nella sua prima uscita affronta e sconfigge il criminale Kangaroo ma in maniera goffa e la stampa inizia a bersagliarlo per il pessimo gusto non tanto delle sue azioni quanto della scelta del costume così simile a quello dell’originale, essendo passato molto poco dalla sua sepoltura. Una sera, mentre compie il suo giro di ronda incontra Spider-Woman
La donna è piuttosto alterata per il comportamento del ragazzo e dopo un breve scambio di colpi, in cui lo smaschera e lo cattura tramite la ragnatela che secerne dalle dita, lo porta al Triskelion dove viene interrogato da Fury e dagli Ultimates, tutti alquanto scioccati dalla situazione. Parlando con Nick Fury, Miles spiega le sue ragioni e in contemporanea scopre che la fedina penale di suo zio è più sporca di quello che credeva, dato che è sulla lista dei ricercati della F.B.I. Nel frattempo Electro, detenuto nella stessa struttura dopo la notte in cui Goblin uccise Spider-Man, si risveglia dal coma indotto chimicamente e cerca di fuggire aggredendo il personale. A causa del suo tentativo di fuga, tutte le luci si spengono e Miles e Fury si uniscono al resto degli agenti S.H.I.E.L.D. per fermare il supercriminale. Lo scontro termina proprio grazie al giovane che approfittando di un momento favorevole, paralizza Electro con il suo tocco velenoso, permettendo così la sua incarcerazione. Il giorno dopo Jessica Drew, in borghese e non proprio a suo agio, raggiunge la scuola di Miles e gli consegna una valigetta con la benedizione di Fury e l’avvertimento che non ci saranno altre occasioni per lui e la scelta di vita che ha deciso di seguire. Miles l’apre e dentro vi trova un nuovo costume, una variante nera con ricami rossi di quello che un tempo veniva indossato da Peter: ora può ritenersi il vero erede di Spider-Man.
Poteri e abilità
Morso da un ragno geneticamente modificato noto come esemplare 42, che è leggermente diverso da quello che ha conferito a Peter Parker poteri sovrumani, Miles Morales possiede abilità simili a quelle dell’originale Spider-Man, tra cui forza, agilità e riflessi notevolmente potenziati, la capacità di aderire alle pareti e ai soffitti con le mani e i piedi,e un "senso di ragno" che lo avverte del pericolo con una sensazione di ronzio nella testa. Sebbene la sua forza e agilità siano simili a quelle dell’originale Spider-Man più giovane, il suo senso di ragno pare funzionare in maniera diversa a quello del suo predecessore, in quanto lo avverte solo del pericolo immediato.
Ha due abilità che l’originale Spider-Man non ha: la capacità di mimetizzarsi, estendendola anche agli indumenti che indossa, per adattarsi a ciò che lo circonda, rendendolo effettivamente invisibile, e un "Venom Strike" che può paralizzare temporaneamente quasi chiunque con un solo tocco.
Il Venom Strike non utilizza un vero veleno, ma è un tipo di bioenergia elettrica che può essere caricata nel corpo di Morales, e può essere usata contro un avversario a distanza conducendola attraverso un materiale in cui entrambi Miles e il suo avversario sono in contatto, come la ragnatela dell’Uomo Ragno della Terra-616.
Ovviamente l’efficacia varia da nemico a nemico, in quanto alcuni col tempo hanno imparato a resistere a questa scossa, mentre altri ne sono sempre stati refrattari. Miles può effettuare una versione più potente dell’attacco, il "Mega Venom Blast",che ha effetti devastanti su chiunque, Miles compreso, dato che il suo utilizzo tende a scaricare completamente la bioenergia corporea con conseguente sfinimento o addirittura svenimento del ragazzo.
Il corpo di Miles possiede anche una significativa resistenza alle lesioni. Durante un alterco con il mercenario Roxxon Taskmaster, Miles viene sbalzato attraverso un muro di mattoni senza alcuna apparente ferita grave, anche se l’esperienza fu dolorosa per lui.
Miles indossa un costume che gli è stato regalato dallo S.H.I.E.L.D.,e inizialmente usò i lancia-ragnatele di Peter Parker, che gli sono stati dati da May Parker. Alla fine riceve anche una nuova serie di lancia-ragnatele dallo S.H.I.E.L.D.
Luogo di residenza
New York city,New York
Data di nascita
25 novembre 1991
Relazione
Sposato con Amal Haniyeh
Figli
Marcus Morales e Stuart Morales
Amici:
Will Spencer,Ismail Haniyeh,Moath Haniyeh,Yasser Arafat,Archos Midas,Alex Gonzalez Jr e Will Spencer
Prestavolto
-Nadji Jeter
-Zac Siewert
-Marques Houston
-Lamon Archey
-Rome Flynn
-**Justin Njinmah** (pv attuale)
20 notes
·
View notes
Text
𝑫𝒂𝒓𝒌! 𝑱𝒖𝒅𝒆 𝑫𝒖𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒙 𝒓𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓 𝒙 𝑫𝒂𝒓𝒌! 𝑪𝒂𝒓𝒅𝒂𝒏 𝑮𝒓𝒆𝒆𝒏𝒃𝒓𝒊𝒂𝒓 𝒑𝒕. 𝟏 / ???
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/d087f2c25921a1fddc7c2baee646e4ea/f148197c05f9c74f-33/s540x810/c9aafa01074dbac8bb6a23ffc41b2c630438e413.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/02eee9b2fcd5452e4a3a7ab69b833895/f148197c05f9c74f-f4/s540x810/f6b418cc674a425d8cec73b5376e7511fb799c37.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/094b3944e1a7087e5934d029a8a601d6/f148197c05f9c74f-3b/s540x810/a9b0ff67658993d3137b70ac0fdd8132e2ab6fbc.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/9b4fca667345c9a2a8a945f7f0d7b524/f148197c05f9c74f-ca/s540x810/bf7d49a2550cc94ca7bc4c4478cb3fee664c3e07.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/45a127f4a561bd9b1a870b1a03794f97/f148197c05f9c74f-c8/s400x600/c802f4eb754d507660c06ae9675af7e9a5956d29.jpg)
𝔒𝔭𝔢𝔯𝔞 ➵ Cruel Prince
𝔄𝔳𝔳𝔢𝔯𝔱𝔢𝔫𝔷𝔢 ➵ Comportamento Yandere, fem Reader, contenuto sessuale esplicito e implicito, rapporti sessuali impliciti, minaccia , manipolazione emotiva, squilibrio di potere a danni di Mc, contenuto Lgbt, Dom Jude, Soft dom Cardan, Sub Reader.
𝔓𝔞𝔯𝔬𝔩𝔢 ➵ 1461
⟢𝙿𝚛𝚎𝚌𝚎𝚍𝚎𝚗𝚝𝚎 / 𝚂𝚞𝚌𝚌𝚎𝚜𝚜𝚒𝚟𝚘 ⟣
Per l’Alta Corte girava voce che l’Alto Re e l’Alta Regina avessero un amante. Una persona che i due condividevano, tuttavia non si sapeva chi fosse.
Alcuni supponevano fosse un mortale, altri dicevano fosse uno del Popolo.
Poi si facevano supposizioni sul sesso di detto amante. Femmina o Maschi.
In tutto questo lady (nome), che assiste da lontano un qualche Fae del palazzo, era tutto fuor che impressionata o sorpresa.
Lei è la così detta ‘amante’ dell’Alto Re e dell’Alta Regina. Nessuno avrebbe mai potuto sospettare di qualcuno che non aveva neppure l'occasione di interagire con i due regnanti. Forse era quello il motivo per cui era stata scelta. Qualcuno - non poteva ricordare chi esattamente - glielo aveva detto: Lei era la persona meno probabile. Il fatto che ancora nessuno era riuscito a scoprire chi fosse aveva reso le supposizioni della Regina più che corrette, beh… almeno fino a qualche settimana dietro.
Sfogliò il foglio ingiallito. Non sapeva di cosa era fatto e non era sicura di volerlo sapere, ha smesso di cercare una ragione negli usi qui ad Elfhame, in ogni caso non sarebbe rimasta a lungo in questo posto, aveva intenzione di andarsene il prima possibile.
Non appena il suo debito sarebbe stato saldato.
Le parole scritte con la magia ritraevano l’esistenza di un compagno di letto dei due sovrani, tuttavia nessuno aveva capito chi fosse.
Quando ha letto per la prima volta quel foglietto, aveva riportato i suoi dubbi a Jude e Cardan che risero alla sua preoccupazione lanciandole scuse poco più che al limite della rassicurazione. Poi hanno mandato tutto al vento nel loro crescente piacere. Il discorso non fu più aperto e lei non continuò a esporlo e veniva ancora segretamente scortata ogni giorno nelle loro stanze per riempire il loro tempo.
Facendo un veloce calcolo, passava più tempo con i due di quanto qualsiasi altro membro della corte a parte Jude e Cardan stessi. Oggi era una di quelle infinite giornate.
❝ Per Mab, (nome) non hai freddo vestita così.❞ I passi di Jude erano vicini, troppo vicino. Precisamente dietro di lei, la conferma arrivò quando le posò qualcosa sulle spalle sottili. Il pezzo di stoffa era grande e lungo, questo le faceva supporre appartenesse a uno dei due, forse a Jude stessa. O forse era semplicemente una coperta.
A volte aveva l’impressione di fasciarsi troppo la testa, e forse veramente per loro lei era più di un animale da compagnia. Ma poi era facile confondersi quando la vostra distanza di età era di oltre 10 anni.
Lady (nome) ha dovuto imparare molto presto che tutto questo era nella norma qui se non anche meno del normale.
Esiste molto di peggio, le aveva assicurato una volta Cardan mentre le faceva cerchi sulla schiena. Era la prima notte che era stata scortata da loro.
Jude l’ha tirata verso sé, schiacciando il suo petto con la schiena della mortale, chiudendo intorno alla sua figura la coperta che le aveva poggiato poco prima. Questa era una delle situazioni ‘normali’ a cui non poteva ancora smettere di arrossire e a Jude sembrava piacere questa semplice innocenza. L’avevano messa in situazioni molto peggiori di queste e ancora cose così semplici l’avrebbero imbarazzata a tal punto.
Piccoli elogi le caddero dalla labbra aumentando l’imbarazzo, facendo sentire (nome) - per l’ennesima volta - più al pari di un animale domestico che un amante.
❝Cosa stai leggendo di così interessante da ignorarci? ❞ Le dita di Jude componevano cerchi concentrici sul suo fianco mentre si sporgeva per leggere il contenuto. Cardan era uscito dal bagno con quel comportamento arioso e placido che lo contraddistingue, accentuato dalla doccia calda e dal rossore provocato dalla bottiglia di vino che aveva scolato. (Nome) si riteneva fortunata che i Fae non avessero lo stesso modo di reagire mortale all'ubriachezza. Sei mai quella poteva essere definita ubriachezza.
Lady (nome) abbassò il foglio abbastanza da permettere una facile lettura, consapevole che non sarebbe servito a nulla nasconderlo, lo avrebbero scoperto ugualmente. ❝ Ancora con questa storia? ❞ Cardan si era avvicinato per leggere, e il suo brusco commento non ha fatto molto per allentare la tensione. L’imbarazzo svanì completamente lasciando spazio a dubbio e timore ❝ Non è normale che io abbia paura? ❞ I lati del foglio si sono stropicciati sotto la tua presa. ❝ Nessuno ci rimetterebbe più di me in tutta questa storia. ❞ Un sospiro lasciò le labbra della Regina, poi le stesse labbra posarono un bacio sul retro dell’orecchio mandando brividi lungo tutto il corpo della ragazza. ❝ Mi sembra di averti già spiegato che ho tutto sotto controllo. Alla fine era inevitabile avrebbero scoperto dell’esistenza di qualcun altro…❞ Cardan si è seduto sul letto, (nome) non l’ha visto ma lo ha sentito. Il peso al suo fianco era aumentato, le mani del Re spostarono le gambe della mortale sopra le proprie, accarezzando la pelle nuda.
Per la prima volta erano calde le mani di Cardan. Era una sensazione piacevole e disgustosa allo stesso tempo. Il suo corpo rispondeva ormai a comando ai loro tocchi e questo la ripugnava abbastanza da cercare di ritrarre la gambe inutilmente. Le mani del sovrano strinsero la presa in una silenziosa minaccia a rimanere dove era. Non c’era il solito conforto che di solito lui rappresentava.
Decise di abbandonarsi nuovamente a loro.
Un sorriso tirò le labbra del Re e poco si poteva intuire cosa gli passasse per la testa. ❝ C-cosa intendi…? ❞ Il dubbio si insinuò persistente in lei. Se fosse stati loro a far trapelare la notizia come avvertimento. Per darle la consapevolezza del loro potere, capacità e influenza. Del diritto che avevano su di lei ma soprattutto del fatto che ancora gli apparteneva.
Loro avrebbero potuto tranquillamente mettere la voce di un amante per farle capire quanto lei necessitasse di loro o che non era ancora uscita da quella situazione abbastanza da poter fare una qualsiasi acrobazia azzardata.
(Nome) avrebbe voluto ritirarsi su se stessa con le gambe abbastanza vicine da poterle abbracciare e farsi più piccola in confronto alle due potenze che la circondavano.
Non riusciva a vedere Jude ma dallo sguardo di Cardan si poteva dedurre che sicuramente qualcosa era leggibile nella sua espressione.
Non ebbe il coraggio di girarsi
❝ Oh cara sei così carina quando fingi di non capire. ❞ Cardan rise con ironia e leggerezza mentre accarezzava, in un vago intento di tranquillizzarla, la pelle nuda. Eppure (nome) non ci trovava niente di divertente in quella situazione, anzi il tutto era sempre più inquietante. Non stava nemmeno fingendo come lui supponeva. Non tutti nascondevano la propria intelligenza sotto un velo di ignoranza come avevano fatto loro.
Lei non era stata presente durante la loro storia, ma conosceva il finale. ❝ Pensi che nessuno abbia sentito le tue dolci urla. ❞ Non si era accorta di aver mai urlato così forte da essere sentita . Un rossore si diffuse sul viso della ragazza nella consapevolezza delle scorsi notti. I due risero inteneriti mentre Jude si alzava dal suo posto. Il foglio di cronaca che aveva prima tra le mani era caduto a terra, e Jude lo raccolse. Lo lesse velocemente e lo strappo in 4.
(Nome) guardò sconcertata l’azione seguendo ancora la regina con lo sguardo, mentre si spostava verso il caminetto. In un attimo, prima ancora che qualcuno potesse obiettare, i pezzi di carta sono stati gettati nel fuoco.
❝ Cosi va molto meglio, ora non avrai più motivo di pensarci. ❞ Lo sguardo della Regina di Elfhame era su di lei, mentre lei guardava il foglio diventare cenere davanti ai suoi occhi.
Si chiese se avessero ragione, se veramente era solo paranoica. Forse si poteva godere tutto questo senza che diventasse un pericolo. Ma non era stata Jude stessa a dirle di non credere a niente che era offerto dalla corte? Lei e suo marito erano la corte. Modellata e governata da loro per loro, lei era una pedina su cui giocare.
La mano di Cardan posava sulla sua guancia ora, guidandola a distogliere lo sguardo dal fuoco per averlo per se. Gli occhi color mezzanotte con l’anello dorato intorno alla pupilla erano quasi ipnotici. Si trovò quasi a chiedersi se qualcuno potesse mai sospettare che ci fosse qualcuno che lui avrebbe guardato con lo stesso ardore e desiderio con cui guardava sua moglie.
❝ Ora ricominciamo da dove ci siamo interrotti.❞ Niente li aveva interrotti in realtà e lui era ancora in bagno quando era arrivata. Tuttavia non disse niente. Non disse che era ancora dubbiosa. Non disse che nonostante il foglio fosse stato bruciato il problema persiste. Non disse nemmeno che in quel momento voleva rimanere da sola, come tutte le altre sere prima di queste. Ma giustamente nessuna di quelle cose trovò posto per essere dette o ascoltate.
#yandere x reader#x reader#cruel prince#yandere Cruel Prince#dark feminine energy#dark fic#Dark Jude Duarte#Dark Jude Duarte x reader#Dark Jurdan#dark Jurdan x reader#dark cardan greenbriar X reader#dark cardan greenbriar#cardan greenbriar#jude duarte#Jude Duarte x reader#cardan greenbriar x reader#jurdan#Jurdan x reader
73 notes
·
View notes
Text
Usami
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/6b97f7636b8a04bb608261105e55b138/8dd0e44f880dc62a-cf/s540x810/9a9a1b658accbb7f914054385c388d0c2ee85291.jpg)
Eccomi: sono pronta per te. Fra un po’ tornerai a casa. So benissimo che sei stato da lei, ma sono arrivata al punto di accettare di condividerti, di mortificarmi, di prostrarmi stando ai tuoi piedi, pur di non perderti. Senza più dignità. So come ti piaccio e cosa prediligi del mio corpo e mi sono lubrificata, preparata a soffrire. Purché tu decida di usarmi per godere. Ti piace soprattutto il mio culo e poi non resisti al mio odore personale.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/b0945e433bafdb7ad96ba78b47ecbfe2/8dd0e44f880dc62a-41/s540x810/ac687646f3b151cd4a223e942ccdb08dc6059d91.jpg)
Sono qui e ardo di una vera passione per te. Brucio di gelosia e frustrazione da età avanzata. Lei è giovanissima. Umiliami: ne godrò. Ho sulla pelle il profumo che mi hai regalato e indosso un velo appena poggiato sulle natiche, che lascia palesemente scoperto il dolcissimo solco che le divide, quale palese invito per te. Non ho difese e non le voglio: devi trovare la porta completamente aperta e l'accesso al mio corpo deve essere libero e assolutamente facilitato, ma solo per te. Non ho più alcun pudore, con te. Saprò essere tua ogni volta che vorrai. Senza un lamento.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/d94262b370b4343ee9c8ce0bcb44b1c7/8dd0e44f880dc62a-5a/s540x810/40799a39e08305fc55a378f60165afdcf8c041f1.jpg)
Se ti viene voglia di notte, svegliami pure. Se lo farai per compassione, andrà comunque bene. Perché io non so resistere senza di te. Non so stare senza che tu mi guardi negli occhi e mi stringa le mani, che mi dia uno schiaffo sulle chiappe o che mi strizzi un seno fino a farmi male: perché comunque tu farai, m'avrai accarezzato il cuore, m'avrai resa per un attimo parte della tua vita e considerata degna di un tuo contatto. Vivo solo per te, per i momenti in cui il mio corpo sarà sotto al tuo, per essere adoperato e darti il piacere che cerchi. Usami: avrai regalato una preziosa briciola del pane dell'amore a un cuore affamato di te. Usami e fammi così soffrire e vivere d'amore. Usami.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/4ff112caa502b5b2504db7695ee6e3a5/8dd0e44f880dc62a-ea/s540x810/1a2899c477e7e64df4c149d4d2dc7e26e5aaed59.jpg)
RDA
54 notes
·
View notes
Text
Oggi il capo del dipartimento dove lavoro da 6 mesi ha espresso il desiderio di assumermi.
Tutto il Team ha votato a favore.
La cosa mi ha commosso, sinceramente, visto che, quando sono stato assunto in SAP, ho diviso gli animi, al punto tale da aver vinto per un solo voto di scarto (il problema era legato esclusivamente alla lingua, faceva loro schifo che non fossi tedesco).
Ma non so se accetterò, ci sono tanti pro e tanti contro, e ultimamente la mia vita è cambiata talmente tanto (al punto che ho ripreso a lavorare di notte), che troppi cazzi per la capa non mi danno la possibilità di riflettere con lucidità.
53 notes
·
View notes
Text
“Qualche volta..di notte "
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/fa8a20ac2e11913be575be14822036fc/762db6b4318c5ad5-8e/s540x810/a5136f61a7350b21880234e7b0b27c23c749a5eb.jpg)
Qualche volta, di notte,
quest’oscurità,
questo silenzio, mi pesano.
È la pace che mi fa paura,
temo la pace più di qualunque altra cosa.
Mi sembra che sia soltanto un’apparenza
e che nasconda l’inferno.
Pensa a cosa vedranno i miei figli domani.
Il mondo sarà meraviglioso, dicono.
Ma da che punto di vista,
se basta uno squillo di telefono
ad annunciare la fine di tutto?
Bisognerebbe vivere fuori dalle passioni,
oltre i sentimenti,
nell’armonia che c’è nell’opera d’arte riuscita,
in quell’ordine incantato.
Dovremmo riuscire ad amarci tanto
da vivere fuori dal tempo.
Distaccati. Distaccati.
(Federico Fellini, La dolce vita)
24 notes
·
View notes
Text
Per qualcuno potrà essere normale dormire sei ore ogni notte, ma per me non sono abbastanza e me ne rendo conto dopo un mese che la mia media di ore per notte è di sei ore e mezza e io mi trovo sul punto dell'esaurimento. Non dico nove ore ogni notte, ma già sette sarebbe meglio.
27 notes
·
View notes
Text
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/ed247a781829a58128c29f641bce1cc1/5664bba69f5c6154-c7/s540x810/e0c28925583fbec7bfcf92079ec526cbee49e86b.jpg)
Fu mia sorella a dire ad Emanuele che quel giorno facevo il compleanno. “Ecco, fu il mio commento, tua madre non si fa mai i fatti suoi, e così ora che compio oggi 60 anni non è più un segreto!”
Lei gli aveva detto di assicurarsi che lo festeggiassi….e di portarmi fuori.
E, sessant’anni o meno, non chiedevo di meglio.
Quando mi vide Emanuele non cercò nemmeno di nascondere quanto colpo avessi fatto su di lui. Trucco, scollatura, la gonna corta, sapevo di essere sexy.
Erano passati alcuni giorni da quella sera in cui avevamo fumato insieme. Non riuscivo a non pensare a zia Margherita e alle sue gambe e alle sue labbra sulle mie e alla sua lingua che accarezzava la mia bocca….mi chiedevo cosa fosse stato sogno provocato dal fumo e e cosa realtà …ma la realtà era che mi segano freneticamente ogni notte ormai.
Mia madre mi telefonò per dirmi che era il compleanno di zia e che per ricambiare la sua gentilezza doveva portarla fuori a festeggiare, visto che era sempre da sola.
Quando glielo dissi, zia mi parve contenta.
Ma non ero preparato quando la vidi, pronta per uscire. Era fantastica. I capelli, il rossetto, le tette strizzate, e poi praticamente in minigonna e le gambe in calze scure velatissime. Ai piedi tacchi altissimi che la facevano alta quanto me….
Ero molto orgogliosa di uscire per festeggiare il compleanno con mio nipote. Ed ero anche molto compiaciuta di come mi aveva fissato quando mi aveva vista pronta per uscire.
Entrai nel ristorante, mettendogli il braccio sotto il suo. Sguardi di uomini e donne che mi seguivano, ammirati gli uni, invidiose le altre. Ma quello che mi interessava era mio nipote, seduto lì accanto a me al tavolino così stretto che era impossibile che le ginocchia non si sfiorassero. E quando lui cercò di ritrarsi, fui io stessa a mettergli una mano sulla coscia e riportarla a contatto della mia.
Al ritorno, nel taxi, continuai a tenere le gambe a contatto con le sue. Le mani si sfiorarono, poi le dita si intrecciarono. Gli carezzai dolcemente la nuca ringraziandolo per la serata. “Una serata così bella erano anni che non la vivevo, tesoro!”
Fui agitato tutto il tempo. Zia era ancora più allegra del solito. Si mise a braccetto con me quando entrammo nel locale, e durante la cena diverse volte sentii le sue ginocchia contro le mie. Anche in taxi, tornando a casa, stava seduta vicinissima a me e a un certo punto non so come ci tenevamo per mano e lei mi accarezzava dietro la testa….Arrivati a casa, la principale mia preoccupazione era diventata nascondere l’erezione che era aumentata tutta la sera…..
Entrati a casa, gli dissi che l’unica cosa che mi mancava era ballare un po’ con lui. Lo mandai a mettere della musica mentre versavo per entrambi ancora del vino.
Cominciammo a ballare avvinghiati. Con i tacchi alti, potevo guardarlo dritto negli occhi. Gli misi le mani sul culo e senza più remore lo attirai a me. “zia…” mormorò.
Con una mano gli afferrai e strinsi la patta. Era durissimo, come sapevo che lo avrei trovato. “zia…” esclamò di nuovo, stavolta allarmato. Ma la mia lingua era già nella sua bocca..e non poté dire altro.
Ballando non sapevo che fare, ma lei mi strinse fortissimo. Poi sentii la sua mano che mi stringeva il cazzo attraverso i pantaloni. Mai avevo provato una cosa del genere…provai a dire qualcosa, ma sentii la sua lingua che entrava con forza nella mia bocca….e da lì fu la nebbia nel cervello…..
Tenendolo per mano lo portai nella mia camera. Lo spogliai, nudo. Spinto sul letto, accarezzai il suo corpo e poi cominciai a baciargli e leccargli il pene. Emanuele si lasciava fare. Usavo la punta della lingua per stuzzicargli il glande, mentre con le unghie accarezzavo il pene. Gli accarezzai i testicoli e poi spinsi la carezza più giù, tra le sue natiche, finché non venne come una fontana.
Mi ritrovai nudo sul suo letto con lei che mi guardava. Si impossessò del mio cazzo e se lo mise in bocca. Succhiava, leccava, mordicchiava e io non avevo mai provato niente di simile. Sentivo la sua mano che stringeva le palle, poi …..e dita, su…alla base del cazzo, poi ….dentro….uno due dita….urlai…..
Ansimante, mi lasciai guardare mentre mi spogliavo. Non avevo alcuna vergogna a mostrargli il mio corpo da sessantenne, ora che vedevo il suo pene tornare rapidamente eretto. “Vuoi che tenga le calze?” gli chiesi mentre mi sdraiavo accanto a lui.
Fece sì con il capo e cominciò a baciarmi il seno. Mi rovesciai sulla schiena ed Emanuele venne sopra di me. Volevo sentire il suo cazzo dentro di me. Ma prima c’era un’altra cosa che non provavo da tempo….
“Vieni tra le mie cosce, amore, e leccamela….” gli dissi, sollevando le gambe sulle sue spalle e attirando il suo viso in mezzo alle gambe “fammi urlare di piacere…” gli dissi. Sapevo che il mio splendido nipote, a differenza degli altri amanti di una notte, non mi avrebbe deluso.
(3/fine)
20 notes
·
View notes