#8 unità abitative
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lamilanomagazine · 9 months ago
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Roma. Iniziata la demolizione dell'ex centro direzionale Alitalia di Muratella.
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Roma. Iniziata la demolizione dell'ex centro direzionale Alitalia di Muratella. Dopo quasi 15 anni di abbandono l'area della Collina Muratella sarà finalmente riqualificata. Roma, lunedì 8 aprile 2024 è iniziato l'abbattimento dell'ex Centro direzionale Alitalia di Muratella, nel Municipio Roma XI. Lunedì è stato dato infatti il primo colpo di benna che consentirà la demolizione di 4 edifici ormai abbandonati da anni e l'avvio del progetto di riqualificazione dell'intera area, circa 106.756,00 mq, ricadente nella Collina Muratella. Ad assistere alle operazioni il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l'Assessore all'Urbanistica, Maurizio Veloccia e il Presidente del Municipio Roma XI, Gianluca Lanzi insieme ai rappresentanti di CPI, proprietaria dell'area: l'Ing. Giuseppe Colombo, Amministratore Unico, il Dott. Mirko Bertaccini, General Manager e l'Ing. Michele Dal Prato (Direttore Tecnico). Le operazioni per l'abbattimento dureranno circa 18 mesi. Oltre alla demolizione degli edifici B-C-D-E dell'ex Centro direzionale, l'investimento della proprietà, del valore di circa 300 milioni di euro complessivi, prevede la realizzazione di: circa 1.300 unità abitative, di cui 320 destinate alla locazione a canone calmierato per l'edilizia sociale; un plesso scolastico (primaria e secondaria) con auditorium; un supermercato e attività commerciali di vicinato; un sistema della mobilità che incentivi l'uso dei mezzi pubblici e la condivisione dei mezzi di trasporto (bikesharing, car-pooling e car-sharing). È prevista, inoltre, la valorizzazione ambientale dei luoghi, con la creazione di nuove aree verdi, percorsi pedonali e ciclabili, in stretta connessione con la Riserva Naturale Regionale Tenuta dei Massimi. In particolare, il progetto può essere suddiviso in due parti: il comparto edilizio, dove è prevista la realizzazione degli edifici residenziali e commerciali e delle opere pubbliche di urbanizzazione secondaria (plesso scolastico con auditorium); le aree pubbliche da riqualificare che comprendono aree a verde, infrastrutture stradali e parcheggi (opere di urbanizzazione primaria). Il comparto edilizio si articolerà attorno a una piazza pedonale: sarà attraversato da un percorso ciclo-pedonale centrale che si snoda lungo la zona a servizi (plesso scolastico ed auditorium), servirà le unità di edilizia residenziale libera e sociale e raggiungerà la piazza che ospita negozi di vicinato, pubblici esercizi e spazi ludico-sportivi. Lo stato di abbandono dell'ex quartier generale della vecchia compagnia di bandiera Alitalia dura da quasi 15 anni. Inaugurato nel 1991, era un centro direzionale all'avanguardia con 5 edifici collegati tra loro da una serie di tunnel che consentiva di spostarsi da una palazzina all'altra restando sempre all'interno delle strutture. Al suo interno anche due auditorium, una sala stampa, una mensa per oltre 1000 persone, parcheggi per oltre 3000 posti auto e la ricostruzione parziale di una cabina di aereo e il simulatore di volo di un B747 con pannello di comando esterno. Nel 2002, l'Alitalia, a seguito della crisi che l'ha colpita, vende il complesso ad una holding immobiliare, restando in affitto fino alla fine del 2008, quando il Centro Direzionale fu dismesso completamente a parte la palazzina A che è stata riutilizzata come sede di uffici da alcune multinazionali. Il Centro oggi versa in uno stato di abbandono e degrado anche a causa degli incendi che tra il 2019 e il 2020 hanno coinvolto alcune palazzine del compendio.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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dettaglihomedecor · 2 years ago
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Superbonus 2023, tutte le novità
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Dalle nuove aliquote di detrazione alle diverse regole per condomini e villette, ecco tutte le novità per accedere al Superbonus nel 2023 Con il Decreto Aiuti Quater e le successive modifiche apportate alla Legge di Conversione al Decreto, ci sono nuove regole per il Superbonus. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia.
Le novità del Superbonus per le villette
La scadenza prevista del Superbonus 110%, per le villette autonome, era fissata al 30 giugno 2022. Successivamente è stata prorogata al 31 dicembre 2022, ma solo per gli edifici che, al 30 settembre 2022, avessero svolto almeno il 30% dei lavori. Oggi, con il Decreto Aiuti Quater, la scadenza per chi ha raggiunto il 30% è stata ulteriormente prorogata al 30 Marzo 2023. Inoltre, sempre per le villette autonome, è stato previsto il Superbonus al 90% anziché al 110% . La detrazione spetta alle medesime tipologie di interventi ma a condizioni che riducono la platea di chi può usufruirne. Infatti, il beneficiario della detrazione deve essere proprietario o usufruttuario della casa che intende ristrutturare con il Superbonus. Non è pi sufficiente, come prima, essere l’affittuario, il comodatario o semplicemente il familiare convivente. Inoltre, deve essere la sua abitazione principale. Un’altra importante novità riguarda il reddito del nucleo familiare, che deve essere inferiore ai 15.000 €. Rispetto ad altre agevolazioni collegate all’ISEE, il parametro di riferimento si basa sul quoziente familiare. In parole semplici, è necessario sommare il reddito lordo percepito da ciascun componente della famiglia. Il totale andrà poi diviso, a seconda dei suoi componenti, per un quoziente così stabilito: - il contribuente pesa per 1, così come il coniuge o convivente; - un solo familiare a carico vale 0,5 - due familiari pesano per 1 - da tre o più familiari a carico il valore è 2 La cessione del credito In questo modo è chiaro che le persone interessate al Superbonus difficilmente riusciranno a recuperare la detrazione fiscale direttamente nella dichiarazione dei redditi. Inoltre, non tutti hanno la disponibilità economica per affrontare i costi di una ristrutturazione. Il Superbonus funzionerà solo se le banche riprenderanno l’acquisto di crediti dei Bonus e le aziende potranno quindi applicare nuovamente lo sconto in fattura. In questo modo i privati potranno accedere al credito in banca mediante un prestito con successiva cessione del credito.
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Superbonus 2023 per condomini, ecco le nuove regole
A partire dal 1 gennnaio 2023, per i condomini il Superbonus passa dal 110 al 90%. Appartengono a questa categoria i palazzi con molti appartamenti, le palazzine con 2 o massimo 8 proprietari, ma anche edifici con 2 o 4 unità abitative la cui proprietà e di un unico soggetto o di una comproprietà di più persone. La riduzione della detrazione ha cambiato i piani finanziari di tutti quei condomini che avevano già approvato i lavori sulla base della precedente normativa. Il governo ha comunque dato la possibilità di mantenere la detrazione del 110% per il 2023, solo per chi ha presentato la “Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata al Superbonus” entro il 25 novembre 2022 o il 31 dicembre 2022.
Bonus Casa
Restano invece confermati fino al 2024 gli altri Bonus Casa. Via libera dunque alla detrazione del 50%  sulla ristrutturazione, oppure l’Ecobonus tra il 50% e il 65% a seconda dei lavori eseguiti. Read the full article
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greatestate · 8 years ago
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Tra Villafranca Lunigiana, situata lungo la via Francigena, e Bagnone, in Toscana, arroccato su un colle in posizione strategica, sorge il Castello Malaspina di Malgrate, borgo medievale tra più  della Lunigiana.
Caratteristica la sua torre cilindrica alta ben 25 metri, che da secoli domina la valle del fiume Bagnone e le importanti vie di comunicazione appenniniche, della Garfagnana e della Cisa. Anche se le sue origini sono molto probabilmente anteriori, il castello si sviluppò verso la metà del 1200, con la nascita del feudo indipendente nato dalla frammentazione dinastica dei marchesi Malaspina di Filattiera, diventando nel 1351 residenza del signore feudale; è di questi anni la costruzione del primo nucleo del castello costituito dalla torre anzidetta, oltre al contiguo edificio fortificato a pianta rettangolare.
Nel 1615, il Castello passò governatore spagnolo di Pontremoli e nel 1641 ai Marchesi Ariberti di Cremona che lo trasformarono in un’ elegante residenza signorile. Nonostante ciò, l’aspetto del Castello di Malgrate è rimasto quello della classica fortificazione medievale, con cinta muraria a forma di trapezio, con merlatura guelfa e mura scarpate, torrette sporgenti agli angoli, torre-mastio centrale, feritoie e camminamento di ronda. Di recente Il Castello di Malgrate è stato oggetto di un’ accurata restaurazione e vi è il progetto in futuro di farne la struttura ospitante la banca dati informatizzata dei beni culturali della Lunigiana.
In questo scenografico contesto territoriale e culturale, Great Estate offre la possibilità di acquistare un magnifico borgo, situato a pochissimi chilometri da Villafranca, ed in posizione panoramica ed aperta: “ Il Borgo Delle Rose “; il complesso in origine era un antico borgo agro-silvi-pastorale di fine medioevo, situato lungo la viabilità così da collegare i vari agglomerati ubicati sul territorio lunigianese. Ad oggi quell’ antico e caratteristico borgo è stato totalmente e perfettamente ristrutturato, dando vita appunto a ” Il Borgo delle Rose”, un nuovo complesso residenziale formato da 8 unità immobiliari, ciascuna delle quali gode di ca. 4000 mq di giardino privato, ( è stata prevista la possibilità di realizzare una piscina di circa 60 mq. i cui costi, quanto a progettazione e realizzazione, sono stati calcolati in circa € 70.000 ). Internamente gli 8 appartamenti sono tutti dotati di caminetto; hanno solai in legno di castagno, infissi anch’ essi in legno, e pavimenti in cotto. Il riscaldamento di ognuno è autonomo, con serbatoio di gpl. La location dello splendido ”  Il Borgo delle Rose”, è particolarmente vantaggiosa; innanzitutto è molto panoramica, in quanto il complesso residenziale è situato a ben 500 metri di altezza, dal quale dunque è possibile ammirare la fantastica campagna della Lunigiana! Inoltre zone turistiche molto rinomate ed apprezzate, quali le 5 terre, e le spiagge di Lerici distano soltanto una mezz’ ora d’ auto. Proprio questa peculiarità, rende ” Il Borgo delle Rose”, particolarmente adatto ad un uso turistico-ricettivo, quale ad esempio B&B o Casa Vacanze!
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Il Borgo Delle Rose – Codice: csge3173 – Prezzo: € 700.000
  Il Castello di Malgrate in Lunigiana e Il Borgo Delle Rose proposto in vendita da Great Estate Tra Villafranca Lunigiana, situata lungo la via Francigena, e Bagnone, in Toscana, arroccato su un colle in posizione strategica, sorge il…
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paoloxl · 6 years ago
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Viviamo nell’era della città. Essa è da sempre il luogo in cui si incontrano le differenze, le diversità,  di età, provenienze, occupazione; città di incroci, migrazioni, interne, esterne e oltre oceano, che trasformano le strutture urbane, ridefinendone, contestualmente, le possibilità. E’ qui, nella città, che il diritto alla differenza è sia il più prezioso sia il più violento, da cui nasce divisione, marginalizzazione, esclusione.
Dal nord al sud dell’Italia, i sindaci "disobbedienti" al decreto Salvini paiono suggerire che, in fin dei conti, l’ineguaglianza è sì, qualcosa che la città crea ma è anche qualcosa che la città può risolvere [1], rifiutando la giustizia come formula privata, i diritti come privilegi, le leggi discriminanti; in breve, rifiutando il paradigma definibile come ’complesso commercial-carcerario- assistenziale’ in cui una minoranza sorveglia, punisce e, all’occasione, neutralizza la popolazione urbana povera.
Già le chiusure, i controlli spaziali, la sorveglianza, la militarizzazione della polizia, hanno modificato le dinamiche urbane, scansionando lo spazio virtuale o lo ’scanorama’, uno ’spazio di visibilità protettiva che definisce ulteriormente i luoghi dove gli impiegati e i turisti borghesi si possano sentire sicuri [2]’.
La città ha provveduto alla sicurezza, ai bisogni, agli affari, ai piaceri, alle eredità ed ai capitali di alcune famiglie soltanto, non promuovendo programmi di uguaglianza sociale ma anzi diminuendo gli accessi ai servizi di supporto per uomini e donne posizionati malamente, marcando la marginalizzazione spaziale dei suoi abitanti.
(Nelle credenze di Bersabea c’è una parte di vero e una d’errore. Vero è che due proiezioni di se stessa accompagnino la città, una celeste e una infernale; ma sulla loro consistenza ci si sbaglia, l’inferno che cova nel più profondo sottosuolo di Bersabea è una città disegnata dai più autorevoli architetti, costruita coi materiali più cari sul mercato, funzionante in ogni suo congegno e orologeria e ingranaggio - Calvino, Bersabea, Le città e il cielo.)
Nelle nostre città, alcune scuole pubbliche sono state riservate ad una maggioranza autoctona ed i suoi fondi, insieme a quelli per imprese e cultura, sono stati utilizzati per pagare sussidi, pensioni ed interessi.
La casa è stata pensata come bene economico su cui speculare attraverso abusivismi e corruzioni, speculazioni e privilegi, degrado ed insicurezze e non è stata mai interpretata in termini di servizi sociali per sfollati, disoccupati, lavoratori precari, giovani o anziani. Le garanzie politiche che tutelano l’accesso al mondo del lavoro e alla sicurezza nel suo adempimento sono state dimenticate [3].
L’inefficienza della burocrazia, le disfunzionalità, la frammentazioni regionali e periferiche, i deficit democratici, questo vasto insieme di variabili multiple [4], restituiscono ai nostri occhi una città incerta per i cittadini che vivono in situazioni di mobilità, di uscita o stabilizzazione nella povertà o di percorso migratorio.
La guerra alla democrazia è stata accompagnata dalla diminuzione delle politiche di intervento sociale, dalla polarizzazione dei tessuti urbani e  dall’emergenza della città dualista.
(Gli antichi costruirono Valdrada sulle rive d’un lago […] così il viaggiatore vede arrivando due città: una diritta sopra il lago e una riflessa capovolta […] le due città gemelle non sono uguali, perché nulla di ciò che esiste o avviene a Valdrada è simmetrico: a ogni viso e gesto rispondono dallo specchio un viso o gesto inverso punto per punto. Le due Valdrade vivono l’un per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano - Calvino, Valdrara, Le città e gli occhi.)
La città ha aumentato le espressioni asimmetriche, sempre più distante da quei processi di pacificazione che soli rendono inclusiva la popolazione interna e che in assenza, ne prolungano le gravità [5].
Questa città - duale - ha rifiutato i senza casa, i senza reddito, i senza residenza, i richiedenti diritti e ha fato irruzione nelle loro vite, indecorosamente, producendo nuovi poveri ed ulteriori sfollati, gettandoli in strada, senza la famiglia, il lavoro, gli amici, i punti di riferimento, senza  identità. La città duale ha insistito sulla persecuzione interna degli stranieri, aumentandone le complessità in un modo precedentemente sconosciuto.
In nome della sicurezza e dell’insicurezza, sono state fondate nuove categorie di ineguaglianza e pregiudizi (new patterns of inequality and prejudice), nuove categorie di alterità e nuove categorie di segregazione (new patterns of segregation) rilegando gli ’invisibili’ in aree specifiche per segregazione, esperienze abitative e opportunità residenziali [6].
Photo credit: Vanna D’Ambrosio, Macerata - 10 febbraio 2018
Si è autorizzato, così, il passaggio dallo stato sociale allo stato penale [7], per mezzo di una città non inclusiva, non condivisa, non sostenibile, non resiliente, non innovativa e democraticamente non giusta alle necessità dei suoi abitanti ma proiettata alla criminalizzazione delle marginalità e delle fragilità sociali, dallo Stato abbandonate (rifugiati [8], cassaintegrati, disoccupati).
Pestaggi a sangue, massacri di botte, fermi ingiustificati, scritte fasciste e svastiche sui muri, atti violenti, insulti verbali, si sono consumati nelle nostre città moltiplicando i pericoli ed i rischi della vita quotidiana. Nei centri cittadini di Macerata, Firenze si sono consumati barbari assalti e omicidi a sfondo razzista.
Secondo Davis e de Duren’s, i conflitti emergono in città dove ’a popolazioni diverse sono negati gli accessi a istituzioni formali o informali per la presentazione di reclami, per influenzare la politica urbana o per difendere i diritti di cittadinanza o gli obiettivi di identità [9]’.
Roma. Anno 2018
E’ facile arrivare alla conclusione che esiste una città divisa [10] e una segregazione spaziale e sociale.
A Roma, quello passato, è stato un anno all’insegna della sicurezza: la città ha seguito i conflitti sociali che lo Stato ha costruito secondo i principi della sicurezza; per Stephen Graham, il solo criterio della legittimazione politica. In un’ottica complessiva, lo Stato si è trasformato dall’essere una magnifica macchina da guerra in una molteplicità di organizzazioni interne che perseguono lo stesso fine [11]: la manipolazione sociale e le politiche urbane, per prime, ne chiariscono gli antagonismi, le tensioni e i conflitti interni.
Sul versante opposto, invece, c’è chi ritiene che la città dovrebbe essere sviluppata ’per garantire la sostenibilità umana, soprattutto quando le nazioni falliscono nel farlo [12]’.
Gli studi condotti sul sentimento di insicurezza dimostrano che esso è strutturalmente connesso al governo dei nuovi processi di esclusione sociale, il modo più appropriato per naturalizzare il porsi di nuovi modelli sociali di esclusione.
Non occorre, dunque, un’esperienza diretta con la violenza per aumentare l’insicurezza : difatti, mentre i crimini diminuiscono, la paura aumenta. ’Il panico sociale per la criminalità è un concetto pigliatutto che omologa insicurezze soggettive e collettive diverse ed eziologicamente anche disomogenee [13]’.
Lo Stato si assume a garante del sentimento di sicurezza/insicurezza ed, attraverso ciò ha avviato una produzione giuridica e culturale intrecciata di potenze, leggi, laboriosità e negazione dei diritti; una tecnologia governamentale, che costruisce normativamente l’irregolarità al fine di alimentare insicurezze e legittimare la politica del controllo.
In contesti multietnici e di forte diversità sociale il sentimento di insicurezza tende ad accentuare una visione socialmente differenziatrice e classificatoria delle società, contribuendo all’espansione di ideologie segregazioniste. In un crescente clima di autoritarismo, nella città di Roma, sgomberi ed evacuazioni si sono susseguite spettacolarmente moltiplicando la schiera degli invisibili.
(La città di Sofronia si compone di due mezze città. […] una mezza città è fissa, l’altra è provvisoria e quando il tempo della sua sosta è finito la schiodano, la smontano e la portano via, per trapiantarla nei terreni vaghi d’un’altra mezza città - Calvino, Sofronia, Le città sottili.)
’Capisci, erano tredici anni che stavo qua. Tutte le mie cose sono dentro, la stampante che avevo appena comprato. Credimi, avevo tantissimo con me, molte cose di valore che appartengono al mio lavoro. Adesso non ho niente [14]’. Quello che succedeva, ad ogni sgombero, era già scritto nella ridondanza della democrazia istituzionale che, in un baratro di assenze, ’il chiaroscuro dove si generano mostri’, assume i conflitti come propri, controllandoli mediante l’intervento repressivo ed esercitando una sovranità buona soltanto a garantire il mantenimento delle condizioni di ’legge ed ordine’,  funzionali alla riproduzione dei capitali.
’La mia progettazione della struttura urbana […] conserva i determinanti ecologici come il reddito, il valore fondiario, la classe e la razza, ma aggiunge un nuovo fattore decisivo: la paura [15]’.
A Roma, sono state impiegate tutte le forze dell’ordine e le ruspe, dalle più piccole alle più grandi.
A  via Scorticabove, Roma Capitolina ha impiegato oltre 100 unità, tra donne ed uomini, vigili urbani, polizia e servizi sociali, quasi uno ad uno, per provvedere al ripristino della sicurezza pubblica e delegittimare l’intera comunità sudanese di rifugiati politici in tutta la sua presenza, mostrando che gli edifici a tempo rimangono l’unico interesse dell’amministrazione, per un’accoglienza che mira allo sfruttamento ed “all’impoverimento graduale.
Ai plurisgomberati del campo informale del Baobab Experience, invece, le forze dell’ordine hanno impedito che gli attivisti distribuissero la colazione, mentre in una giornata di forte pioggia, cercavano riparo a Piazzale Spadolini.
Alla ex-Penicillina, gli abitanti chiedevano "occorreva tutta sta gente per portarli via? Siete venuti solo con due autobus, vuol dire che lo sapevate quanti erano!”. É stato uno sgombero costato ai contribuenti romani 277 mila euro e l’amianto per cui si richiedeva un’adeguata bonifica rimane sulla Tiburtina.
Discriminatorio, allora, non diventa una negazione diretta o un muro ma le procedure varate per rendere accesso a procedure politiche apposite per un range urbano escludendone un altro [16]”.
Uomini e superdiversi
Amin ha parlato di una società di stranieri e Vertovec l’ha definita ’superdiversità’ di fronte a politiche che non hanno come effetto quello di eliminare gli immigrati ma di renderli più vulnerabili e ricattabili, aumentando la concorrenzialità al ribasso ed incrementando anche le reali possibilità di un loro ingresso nell’economia illegale, in una profezia che si auto-avvera [17]. Per Vertovec, una ’diversificazione della diversità che si distingue per una dinamica interazione di variabili tra un numero crescente di immigrati nuovi, piccoli e dispersi, con più origini, transnazionalmente connessi, socio-economicamente differenziati e legalmente stratificati, arrivati nell’ultimo decennio [18]’.
Li hanno condannati alla dispersione, all’estesa criminalizzazione della miseria [19], creando, insieme, ’ossessioni dei contagi, della peste, delle rivolte, dei crimini, del vagabondaggio’ e sofferenza sociale, ’persone che appaiono e scompaiono, vivono e muoiono nel disordine’.
Una moltitudine di persone, (ed ancora di più) sono già rimaste in strada.  Uomini donne e bambini, non tutelati da alcun diritto, per un ’massacro vitale’, che seleziona arbitrariamente chi ha il permesso di condurre una vita che deve essere protetta e chi non lo ha perché inferiore pro specie, vita che può essere negata e/o uccisa.
Li hanno gettati sulla strada, tra le automobili, stanchi e pieni di polvere insieme alle poche cose che hanno potuto salvare e null’altro, richiedenti ed ancora bisognosi d’aiuto.
Li hanno violati nell’intimità, aprendo i loro armadi, entrando nelle loro case, sgomberando tutto ciò che per certi "uomini" non aveva alcun valore.
(Le proprietà della città doppia sono note. Più la Laudomia dei vivi s’affolla e si dilata, più cresce la distesa delle tombe fuori le mura […] e per sentirsi sicura la Laudomia viva ha bisogno di cercare nella Laudomia dei morti la spiegazione di se stessa, anche a rischio di trovarvi o di più o di meno - Calvino, Laudomia, La città e i morti.)
Roma ha prodotto bambini stanchi abbracciati alle mamme tristi, uomini in strada che sul corpo portano la memoria di idranti, cariche e ruspe, un disastro umano che ha riversato sul tessuto urbano tutta la fragilità e la violenza di leggi parziali e di un diritto minore.
Una città ridisegnata ad anelli di potere che forma e legittima una superdiversità, aliena dalla pratiche cittadine, e per questo ciclicamente minacciata dalla privazione dei diritti e perseguibile per un autoritarismo sovrano che ha generato, in tutta Europa, nuove ineguaglianze e conflitti politici. Internamente, le politiche locali sono state utilizzate per migliorare l’ineguaglianza: ’qualunque città, sebbene piccola è, in realtà, divisa in due, una città del povero, l’altra del ricco. Queste due città sono in guerra l’una con l’altra [20]’.
(Al centro di Fedora, metropoli di pietra grigia, sta un palazzo di metallo con una sfera di vetro in ogni stanza. Guardando dentro ogni sfera si vede una città azzurra che è il modello di un’altra Fedora. Sono le forme che la città avrebbe potuto prendere se non fosse, per una ragione o per l’altra, diventata come oggi la vediamo - Calvino, Fedora, Le città e il desiderio.)
Note
[1] R. Schragger, City power: Urban Governance in a Global Age. “Inequality is said to be something that the city creates and somehing that a city can solve”
[2] M. Davis, L’ecologia della paura. “Quando tutto il resto fallisce, la casa intelligente diventa una combinazione di un bunker e di un deposito di armi […] Continuiamo a permettere che i centri delle nostre città degenerino in terzi mondi criminalizzati, tutta l’ingegnosa tecnologia di sicurezza, presente e futura, non salverà l’ansiosa borghesia”
[3] Nel 2018 sono stati 702 i morti sui luoghi di lavoro e oltre 1.450 i morti sulle strade e in itinere.
[4] Vedi l’antropologia ’of  local micropolitics of everyday interaction’ di Amin
[5] Tilly, The Politics of Collective Violence, p. 10  ’Systematic discrimination and neglect embodied in state institutions at the city and supra- urban levels are central to almost all civic conflicts’
[6] Cfr, Robinson e Reeve 2005, Zetter 2005,  Rudiger 2006
[7] L. Wacquant, Dallo stato sociale allo stato carcerario, 1998
[8] Per Hannah Arendt, essere rifugiati era un modo per perdere i propri diritti, soprattutto in riferimento alla cittadinanza, il diritto che rende tutti esseri umani
[9] Cit. in Cordes, City Soverignty. Urban Resistance and Rebel Cities Reconsidered, 2017. “divergent populations are denied acces to formal or informal insitutions for claim-making, for influencing urban policym or for advocating for citizenship rights or identity aims”
[10] Cfr. Borja e Castells 2002 (Città duale); Paone 2008 (città in frantumi); Fainstein (Divided Cities); Burgess (Fragmentated Cities); Mollenkopf (Dual Cities); Marcuse (Partitioned Cities)
[11] Tilly, 1994. "States changed from magnified war machine into multipurpose organizations"
[12] Barber in V.F.Cordes, City Soverignty: Urban Resistance and Rebel Cities Reconsidered, 2017. "To secure human sustainability, especially when nations fail to do so’’.
[13] Lagrange,  1992
[14] Testimonianza di un rifugiato sudanese dopo lo sgombero in Via Scorticabove
[15] Davis, 1994a, p.46
[16] Cfr. Hardt, Negri, 2017. “This common is not only the earth that we share but also the languages we create, the social practices we estabilish, the modes of sociability that define our relationship, and so forth
[17] Mosconi, 2010
[18] Vertovec, ’Opinion: Superdiversity revealed���, 2015
[19] Wacquant, 2006
[20] Platone: "Any city, however small, is in fact dividev into two, one the city of the poor, the other of the rich; these are at war with one another"
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wetagconsulting · 3 years ago
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Prima occupazione e residenza primaria: favolosi appartamenti duplex di 4.5 locali a Locarno-Monti con vista sul Lago Maggiore
Grazie alla sua elegante architettura, la "Residenza Levante" si colloca perfettamente nel pendio meridionale sopra Locarno. Il bellissimo centro storico e la rinomata Piazza Grande possono essere raggiunti in soli 8 minuti a piedi. Inoltre, nelle immediate vicinanze vi è anche la fermata dei mezzi pubblici.
Delle totali 5 unità abitative, due appartamenti duplex di 4.5 locali sono tuttora in vendita. Entrambe le abitazioni sono composte da un soggiorno/sala da pranzo open space e cucina al livello superiore, con accesso alla grande terrazza con magnifica vista sulla città di Locarno e sul Lago Maggiore. Tre camere da letto sono situate al piano inferiore, una delle quali con bagno en suite.
Il moderno design degli interni offre un abitare in stile contemporaneo per tutta la famiglia.
Sarebbe un vero piacere per me poterla accompagnare per una visita approfondita di queste proprietà. La invito a contattarmi per organizzare insieme un sopralluogo.
Cordialmente, Iradj Alexander-David Director Locarno & Ascona
+ 41 (0) 91 601 04 40 - [email protected] - www.wetag.ch
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Locarno-Monti, Lago Maggiore, Svizzera — rif. 88722-1
Nuovo appartamento duplex di 4.5 locali con vista lago in vendita a Locarno-Monti
Highlights
Residenza di sole 5 unità abitative A pochi minuti a piedi dal centro di Locarno Ampie terrazze con magnifica vista panoramica 2 posti auto esterni
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Locarno-Monti, Lago Maggiore, Svizzera — rif. 88722-2
Nuovo appartamento duplex con vista sul Lago Maggiore in vendita a Locarno-Monti
Highlights
Ampia terrazza con favolosa vista panoramica A pochi minuti a piedi dal centro di Locarno Residenza di sole 5 unità abitative 2 posti auto esterni
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enzopizzolo · 6 years ago
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Pasquale Morra: “Borgo Tressanti acquisita a titolo definitivo e gratuito dal Comune di Cerignola”
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L’Assessore al Patrimonio, Arredo urbano, smart city, del Comune di Cerignola riepiloga anche tutte le attività realizzate e in itinere: “siamo vicini all’80% degli obiettivi raggiunti”
“Siamo finalmente riusciti a portare a termine un’operazione avviata circa un anno fa e a inquadrare a titolo definitivo e gratuito un pezzo della nostra storia nel Patrimonio Immobiliare del Comune di Cerignola”. Così Pasquale Morra, Assessore al Patrimonio, Arredo urbano, smart city, del Comune di Cerignola, annuncia il completamento dell’iter amministrativo avviato con delibera di giunta 85 del 21 giugno 2017 per l’acquisizione di Borgo Tressanti al Patrimonio Immobiliare Comunale. Con verbale sottoscritto da Comune di Cerignola e Agenzia del Demanio, giunge dunque a compimento l’azione avviata dallo stesso Morra.
In sintesi si tratta di un’area di circa sei ettari e mezzo di terreno. dove insistono scuole elementari, materne e medie, la chiesa di San Giuseppe, case abitate. Borgo Tressanti, fu creato negli Anni Settanta nell’agro di Cerignola con i fondi della Cassa del Mezzogiorno, a ridosso della Strada Statale 544.
“Oltre al valore storico e culturale dell’operazione che abbiamo appena portato in porto, inquadrare il Bene nel Patrimonio Comunale ci consentirà anche di sbloccare i processi di espansione previsti nel Prg per l’area in questione” afferma Morra che prosegue rimarcando: “Abbiamo aggiunto un ulteriore prezioso tasselli al lungo elenco di beni mantenuti. A meno di un anno dalla scadenza naturale del mandato, possiamo dire di essere vicini all’80% degli obiettivi che ci eravamo posti”.
Nel dettaglio, tra i lavori in corso: 1. Bretella di collegamento tra Torricelli e V.le USA; 2.Rotatoria Via Candela; 3. Lavori della fogna bianca (via bradano, ecc); 4. Cittadella; 5. Piazza del Cinquantenario ed Ex cabina; 6. Scuola Carducci; 7. Scuola Marconi; 8. Rotatoria Via Manfredonia; 9. RSSA; 10. Palazzetto "S. Tatarella"; 11. Ex Stalloni;12. Ex ASIA (nr. 8 alloggi popolari per il comune di cerignola); 13. Adeguamento Stadio Monterisi; 14. ENGIE - pubblica illuminazione; 15. Cimitero.
E, tra i lavori in itinere: 1. ”Pozzo carrozzo" (riqualificazione del giardino); 2. Secondo stralcio del rifacimento del manto stradale; 3. Scuola materna via XXV Aprile; 4. Scuola media Pavoncelli; 5. Ex Liceo Classico; 6. Scuola Carducci; 7.Pista ciclabile che collega i 3 palazzetti; 8. Marciapiede di Corso Garibaldi (palazzo Coccia); 9.Le 10 fontane; 10. Concorso di idee per abbellimento 2 fontane di Piazza Duomo; 11. Riqualificazione area verde limitrofa alle scuole "Aldo Moro e Pavoncelli"; 12. Lavori di manutenzione straordinaria della Zona Industriale; 13. nr. 44 Alloggi popolari "Via Cagliari"; 14. nr. 16 Alloggi popolari "Via Falcone"; 15. Piazza Zingarelli; 16. Terminal Bus "Via B. Croce"; 17. Nuovo piano del trasporto pubblico locale.
“Oltre a quello che è in programma o abbiamo già realizzato, è giusto ricordare l’attivazione del “servizio colmatura buche” che, con l’ausilio di due unità “RED”, ci consente di intervenire tempestivamente e di garantire ai cittadini servizi sempre più efficienti”, conclude Assessore al Patrimonio, Arredo urbano, smart city, del Comune di Cerignola.
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Rivolta al CPR di Torino, bruciate 8 unità abitative, dimezzata la capienza
Un dura rivolta si è svolta nella serata di domenica 24 novembre al Centro di Permanenza e Rimpatrio di corso Brunelleschi a Torino. Un gruppo di migranti irregolari detenuti nel Cpr ha dato fuoco e distrutto ben otto unità abitative delle aree viola e gialla. I migranti protestano per le condizioni del centro. Secondo chi … Leggi tutto L'articolo Rivolta al CPR di Torino, bruciate 8 unità... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
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italianaradio · 6 years ago
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“La Calabria cambia passo”: illustrato lo stato di attuazione del Patto per lo Sviluppo
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“La Calabria cambia passo”: illustrato lo stato di attuazione del Patto per lo Sviluppo
“La Calabria cambia passo”: illustrato lo stato di attuazione del Patto per lo Sviluppo
Sono stati presentati i principali risultati del Por Calabria 2014-2020, subito dopo la relazione introduttiva dell’evento “La Calabria cambia passo” svolta dal Vice presidente della Regione e assessore alla Programmazione Francesco Russo su “Investimenti, Sviluppo e Occupazione in Calabria”. Me è poi seguita la comunicazione del dirigente regionale Tommaso Calabrò che ha presentato i principali risultati del Por Calabria 2014-2020 attraverso una rassegna degli Assi del Por Calabria mettendo in evidenza, per ognuno di essi, le principali procedure finanziate e gli indicatori del performance framework più significativi riportati di seguito. Asse 1 – Promozione della Ricerca e dell’Innovazione (Fesr) – Una Calabria più smart. L’Asse 1 punta al potenziamento del sistema della ricerca e dell’innovazione come motore dello sviluppo regionale e della competitività del territorio. Gli interventi finanziati consentono di sostenere 344 imprese per progetti di ricerca e innovazione. In particolare sono state ammesse al finanziamento 152 imprese per l’acquisto di prodotti e servizi innovativi; 16 imprese per il supporto alla partecipazione a Horizon 2020 (programma a gestione diretta dell’UE); 142 imprese per la realizzazione di progetti di R&S; 27 imprese di tipo startup e spin-off (17 startup e 10 spin-off); 7 imprese nell’ambito dei Poli di innovazione tecnologica. Nell’ambito di tali interventi è stato inoltre sostenuto l’impiego nelle attività di ricerca di circa 300 ricercatori e addetti qualificati. Al 31 dicembre 2018, a fronte delle 344 imprese ammesse al finanziamento, risultano avviati 283 interventi. Asse 2 – Sviluppo dell’Ict e attuazione dell’Agenda Digitale (Fesr) – Una Calabria più connessa. L’Asse 2 mira a favorire la diffusione delle tecnologie Ict e a ridurre il divario digitale attraverso la diffusione della banda larga e ultra larga. Gli interventi finanziati interessano, da un lato, 165 Comuni beneficiari per il completamento delle infrastrutture della Banda Ultra Larga (Bul). In tal ambito, al 31 dicembre 2018 si registrano 73.358 unità abitative addizionali raggiunte dalla copertura potenziale della banda larga ad almeno 30 Mbps, a fronte di un obiettivo di 45.793 unità abitative. Si garantiscono in tal modo le precondizioni infrastrutturali necessarie per l’attivazione effettiva del servizio di connettività da parte degli operatori privati. In secondo luogo, è stata finanziata la realizzazione di 11 piattaforme di servizi digitali per cittadini e imprese (es. Fascicolo sanitario elettronico, Sistema informativo sanitario regionale) e di 13 interventi per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (es. Sportello unico attività produttive, Sistema informativo unitario regionale della programmazione, Sistema informativo per la gestione degli appalti pubblici, Sistema informativo dell’Amministrazione regionale). Asse 3 – Competitività e attrattività del sistema produttivo (Fesr) – Una Calabria più competitiva. L’Asse 3 punta a migliorare la competitività e la produttività dei sistemi produttivi regionali e al sostegno delle imprese calabresi. Gli interventi finanziati consentono di sostenere 456 piccole e medie imprese per: 221 progetti per la riorganizzazione e la ristrutturazione aziendale e l’acquisto di impianti e macchinari; 39 progetti per incrementare i servizi per l’internazionalizzazione; 52 progetti per l’adozione di soluzioni Ict (Information Communication Technology ovvero l’insieme delle tecnologie che consentono il trattamento e lo scambio delle informazioni in formato Digitale); 57 progetti per il potenziamento delle micro-filiere produttive locali; 87 progetti per il sostegno alle imprese turistiche. Al 31 dicembre 2018, a fronte delle 456 imprese ammesse al finanziamento, 451 risultano gli interventi avviati. Inoltre l’Asse 3 del Por contribuisce anche a sostenere la misura a livello nazionale sul credito di imposta, per un importo indicativo stanziato pari a 68 milioni di euro. Asse 4 – Efficienza energetica e mobilità sostenibile (Fesr) – Una Calabria più pulita. L’Asse 4 contiene misure per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 attraverso interventi di efficientamento energetico e promozione della mobilità sostenibile. Gli interventi finanziati consentono di sostenere 224 Comuni per l’adozione di soluzioni tecnologiche ad alta efficienza per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica e di sostenere università, aziende ospedaliere, edifici scolastici e altri edifici pubblici per l’efficientamento energetico. Al 31 dicembre 2018 gli interventi in questione hanno consentito di efficientare 197.800 mq di edifici e spazi pubblici a fronte di un obiettivo di 120.000 mq. Sono inoltre state avviate le attività di due grandi progetti di mobilità urbana per le città di Catanzaro e Cosenza. Asse 5 – Prevenzione dei rischi (Fesr) – Una Calabria più sicura. L’Asse 5 fronteggia le tematiche afferenti il dissesto idrogeologico sostenendo interventi di prevenzione e di gestione del rischio. Sono stati finanziati 138 interventi per la difesa del suolo, il contrasto all’erosione costiera e al rischio idrogeologico, di cui: 105 interventi di contrasto al rischio idrogeologico; 33 interventi di contrasto al rischio erosione costiera. Sono stati inoltre finanziati il potenziamento del Centro Funzionale Multirischi, per la previsione, monitoraggio e sorveglianza in tempo reale dei fenomeni metereologici, e la realizzazione il Sistema regionale integrato della Protezione Civile. Tale ultimo intervento al 31 dicembre 2018 registra il completamento di 2 sistemi applicativi (App Easy Alert, WebS.O.R.), a fronte di un obiettivo di 2. Asse 6 – Tutela patrimonio ambientale e culturale (Fesr) – Una Calabria più bella. L’Asse 6 intende sostenere un incremento significativo della raccolta differenziata e del recupero/riciclo di rifiuti, allo scopo di far raggiungere alla Calabria i livelli medi nazionali e di tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale e culturale regionale. Al 31 dicembre 2018, i 223 progetti finanziati per migliorare i sistemi di raccolta differenziata nei Comuni hanno consentito di efficientare o intervenire su impianti e sistemi di raccolta dei rifiuti per 36.754 tonnellate all’anno, a fronte di un obiettivo di 30mila. Sono stati inoltre finanziati 5 progetti per ingegnerizzazione delle reti idriche dei comuni capoluogo, 70 progetti per la tutela e il monitoraggio ambientale (es. Sistema informativo territoriale regionale per la biodiversità, Progetto sentieristica Calabria, Progetti di comunicazione e sensibilizzazione ambientale) e 26 progetti per la valorizzazione e il recupero di beni culturali (es. Piano dei beni culturali, Planetario e museo delle scienze, Manifestazioni fieristiche). Asse 7 – Sviluppo Reti di Mobilità Sostenibile (Fesr) – Una Calabria più veloce. L’Asse 7 punta al miglioramento della mobilità regionale attraverso il collegamento dei nodi secondari e terziari alla rete, al rafforzamento dei nodi multimodali, alla crescita della competitività del sistema portuale e interportuale. Sono stati finanziati 14 interventi per il miglioramento delle linee ferroviarie (es. linea Battipaglia-Reggio Calabria, Catanzaro Lido-Crotone), 6 progetti per il potenziamento dei porti regionali (Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina, Cetraro, Scilla, Roccella, Belvedere Marittimo) e la realizzazione del collegamento stradale Gallico-Gambarie. Al 31 dicembre 2018 sono stati completati o rinnovati 57,6 km di linee ferroviarie, a fronte di un obiettivo di 5 chilometri. Asse 8 – Promozione dell’occupazione sostenibile e di qualità (Fse) – Una Calabria al lavoro. L’Asse 8 promuove l’accesso al lavoro da parte di giovani, donne, anziani, immigrati e il sostegno alle situazioni di disoccupazione di lunga durata e di crisi occupazionale. Nell’ambito degli interventi finanziati sono state approvate 4.866 domande da parte di 150 enti che ospiteranno tirocini e offriranno servizi di orientamento, sono stati avviati 2.678 soggetti in percorsi di inclusione lavorativa, è stata promossa la realizzazione di 1.227 tirocini, attualmente in corso di realizzazione, sono stati sostenuti 227 progetti per autoimpiego e l’autoimprenditorialità e interventi nell’ambito dei Piani Regionali dei Servizi per l’Impiego. Al 31 dicembre 2018 gli interventi finanziati hanno consentito, tra l’altro, di avviare in percorsi di politiche attive del lavoro 14.352 soggetti disoccupati, a fronte di un obiettivo di 8.284. Asse 9 – Inclusione sociale (Fesr) – Una Calabria più inclusiva. L’Asse 9 sostiene interventi infrastrutturali per il sostegno a soggetti svantaggiati, al fine di incrementarne l’occupabilità e l’inclusione sociale, aumentando, consolidando e qualificando i servizi di cura socio-educativi. Nell’ambito dell’Asse sono stati sostenuti 24 Comuni per la realizzazione di progetti di edilizia sociale pubblica e la riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, grazie ai quali al 31 dicembre 2018 è stato possibile ripristinare 135 unità abitative, a fronte di un obiettivo di 128. Sono stati inoltre finanziati 15 contratti locali di sicurezza per il recupero di beni confiscati e di altri beni di proprietà pubblica, ivi compresa la sistemazione di spazi pubblici, da destinare a finalità di inclusione sociale. Asse 10 – Inclusione sociale (Fse) – Una Calabria più inclusiva. L’Asse 10 sostiene l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro delle persone vulnerabili, quali disabili, soggetti svantaggiati e senza fissa dimora, al fine di ridurre il numero di persone che vivono sotto la soglia di povertà o in condizioni di deprivazione materiale. Nell’ambito dell’Asse sono stati finanziati 4 progetti per l’assistenza domiciliare e il sostegno alle famiglie in difficoltà e interventi per l’inserimento di 706 soggetti in percorsi di inclusione lavorativa. Di questi, al 31 dicembre 2018, 543 soggetti risultano già inseriti nei percorsi di inclusione, a fronte di un obiettivo di 266. Asse 11 – Istruzione e formazione (Fesr) – Una Calabria in crescita. L’Asse 11 mira a sostenere il rafforzamento delle strutture per l’istruzione e la formazione nonché per la qualificazione e la crescita professionale di studenti, lavoratori e disoccupati. Gli interventi finanziati hanno sostenuto 599 istituti scolastici per l’acquisto di nuove dotazioni tecnologiche, 51 Comuni per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici e le Università calabresi per la realizzazione di 29 interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica (es. laboratori e spazi per la didattica). Nel complesso, al 31 dicembre 2018 si registrano interventi realizzati su 13.710 mq di aule/laboratori/locali, a fronte di un obiettivo di 10.000 mq. Asse 12 – Istruzione e formazione (Fse) – Una Calabria in crescita. L’Asse 12 mira a sostenere il rafforzamento dei servizi per l’istruzione e la formazione, nonché a migliorare i processi di apprendimento, qualificazione e crescita professionale di studenti, lavoratori e disoccupati. Gli interventi finanziati hanno consentito di coinvolgere 8.068 alunni di scuole elementari e medie in attività didattiche extracurriculari presso 90 scuole, di coinvolgere 263 alunni in percorsi di istruzione tecnica superiore (Its), di erogare 4.758 borse di studio universitarie (contribuendo alla copertura a livello regionale del 100 % degli aventi diritto), e, infine, di sostenere 247 studenti per il conseguimento di Master di I e II livello (annualità 2017 e 2018). Al 31 dicembre 2018 gli interventi finanziati hanno consentito di sostenere complessivamente 5.281 studenti titolari di un diploma di livello ISCED 3 o 4, a fronte di un obiettivo di 1.939. Asse 13 – Capacità istituzionale (Fse) – Una Calabria più efficiente. Attraverso l’Asse 13 si interviene per lo sviluppo delle competenze di diversi settori della Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica e alla gestione dei servizi avanzati e delle procedure di evidenza pubblica. Nell’ambito dell’Asse, al 31 dicembre 2018 sono stati realizzati 6 interventi per il rafforzamento della capacità istituzionale della Pubblica Amministrazione, a fronte di un obiettivo di 6. Gli interventi in questione sono i seguenti: progetto formazione del personale; progetto strategico Calabria Impresa.eu; progetto tematico ambiente; progetto tematico appalti pubblici; progetto tematico settori trasporti; progetto per la definizione di standard disciplinari di qualità del servizio, sviluppo di sistemi di qualità, monitoraggio e valutazione delle prestazioni e standard di servizio. Assistenza tecnica. Attraverso le misure di Assistenza Tecnica si intendono migliorare gli standard di efficienza della Pubblica Amministrazione. Gli interventi riguardano le dinamiche organizzative e gestionali, le risorse umane, le soluzioni tecnologiche e la comunicazione. Ad illustrare lo stato di attuazione del Patto per lo Sviluppo della Calabria nel corso di “La Calabria cambia passo: investimenti, sviluppo e occupazione in Calabria” l’evento svolto nel pomeriggio a Lamezia, è stato il dirigente del Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici Giovanni Soda. Il Patto- ha ricordato- è stato sottoscritto il 30 aprile 2016 a Reggio Calabria; finanziato con fondi FSC 2014-2020 ai sensi della Delibera CIPE n. 26/2016 pubblicata in G.U. in data 15 novembre 2016 ha un investimento complessivo pari a 1.198.700.000 euro. Nella programmazione sono compresi interventi riguardanti le infrastrutture, l’ambiente, l’agricoltura, il turismo e l’occupazione. In particolare sono stati destinati fondi: allo studio di fattibilità dell’alta velocità Salerno –Reggio Calabria; al porto di Gioia Tauro; alle infrastrutture portuali; al dissesto idrogeologico (30.685 persone a rischio messe in sicurezza); alle bonifiche dei siti inquinati (621.150 mq di superfice interessata agli interventi di bonifica); alla bonifica dell’area di Crotone e Cutro; al risanamento degli impianti depurativi (messa in conformità degli agglomerati ai sensi della Direttiva 917271/Cee-Procedura di infrazione n. 2014/2059 e nota Ministero Ambiente prot. 24444/2017. (saranno potenziati n. 133 impianti di depurazione- e verranno realizzati n. 120 nuovi impianti); all’impiantistica dell’attuazione dei programmi previsti dal Piano Regionale dei Rifiuti; alla manutenzione delle reti idriche; all’adeguamento strutturale antisismico degli edifici scolastici; all’adeguamento sismico degli edifici strategici; all’imprenditoria giovanile e /o femminile; credito d’imposta; contratti di Sviluppo nei settori Agroalimentare e Turismo; allo sviluppo del turismo; agli impianti sportivi; all’adeguamento tecnologico degli ospedali; al rafforzamento dei Contratti locali di legalità e sicurezza. Sullo stato di attuazione del Programma del Patto per lo Sviluppo della Calabria: individuati n. 748 interventi per un importo di 1.113.623.870,65 euro il 92,90% rispetto alla dotazione finanziaria; stipulate n. 569 convenzioni sui 748 interventi programmati per 685.544.652,77 euro; in corso di esecuzione 23 interventi per 24.186.398,32 euro; 411 interventi con progettazione in corso di esecuzione per 568.582.796,22 euro; anticipazione richiesta ed erogata da parte del Ministero del Tesoro già nel bilancio regionale per 43.383.246,61 euro; approvazione del Sistema di Gestione e Controllo Fondi FSC 2014-2020. Infine, sui tempi di attuazione: l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV) degli interventi programmati dovranno essere assunte entro il 31 dicembre 2021, ai sensi della Delibera CIPE n. 26/2018, pubblicata in G.U. n. 171 in data 25 luglio 2018. “La Calabria cambia passo: investimenti, sviluppo e occupazione in Calabria”: è questo il tema dell’evento che ha avuto inizio nel primo pomeriggio di oggi presso la Sala Convegni del THotel di Lamezia Terme. Scopo dell’incontro è quello di presentare ai calabresi i risultati della programmazione regionale, lo stato della spesa e le ricadute nel territorio in funzione dello sviluppo e dell’occupazione. Ad aprire i lavori è toccato a Francesco Russo, vice presidente e assessore alla programmazione, che ha presentato i risultati raggiunti ed ha illustrato il quadro generale delle scelte assunte dalla Regione, gli obiettivi di spesa realizzati, l’evoluzione degli indicatori economici generali per tutta la Calabria e i risultati attesi per i prossimi anni, utilizzando come paradigma la messa in sicurezza delle scuole che ha portato la nostra regione a diventare un modello di riferimento per l’intero Paese. Nel corso del suo intervento il vicepresidente Russo ha posto l’attenzione su quattro temi specifici: ritardi e recuperi nella programmazione; obiettivi di spesa 31 dicembre 2018; avanzamento 2019; indicatori di sviluppo: calabria 2017-2018; programmazione integrata e risultati conseguiti:il caso della scuola. In riferimento al primo punto, Russo ha ripercorso tutte le tappe che hanno caratterizzato POR 2014/2020 e FSC 2014/2020 con la mission di trasparenza dei dati e trasparenza dei programmi. “Il 7 aprile del 2015 -ha ricordato- la Commissione europea inviò alla Regione una nota di 52 pagine con ben 238 osservazioni. Attraverso un intenso e faticoso lavoro svolto nell’estate 2015 siamo arrivati al 21 ottobre 2015, data in cui è stato approvato il POR Calabria 2014/2020. Al 2015 lo stato di attuazione delle condizionalità, ex ante manovra non soddisfatte, erano ben 22 su 32. Attualmente sono stati compiuti tutti gli adempimenti”. Tra i più importanti adempimenti compiuti Russo ha evidenziato l’approvazione del Piano di gestione dei bacini idrografici per il distretto idrografico; l’approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti; l’approvazione del Piano regionale dei trasporti; l’aggiornamento della Legge Regionale n. 5 del 19 febbraio 2001 in materia di politiche del lavoro e dell’occupazione; il programma regionale per le politiche attive; il DGR standard per i servizi per l’impiego e Carta dei Servizi per l’impiego; i dispositivi per l’applicazione efficace delle direttive in relazione alla VIA e VAS. Per l’obiettivo trasparenza, chiunque, ovvero non solo gli utenti accreditati, oggi può accedere al Portale della Regione e conoscere l’elenco degli interventi; l’elenco dei beneficiari; la tipologia di finanziamento; la sintesi dell’operazione. Per il secondo tema, Obiettivi di spesa, al 31 dicembre 2018 è stato evidenziato il dato di 420 Milioni di euro a fronte di un target datoci dall’Europa di 363 Milioni di euro, quindi la Calabria è stata capace di spendere ben 57 Milioni di euro; al 31 gennaio 2019 la spesa è già pari a 461 milioni di euro. In riferimento agli indicatori di sviluppo, il prof. Russo ha posto l’attenzione su: PIL, export e occupazione. Per quanto riguarda il PIL, il vicepresidente della Giunta regionale ha sottolineato il fatto che “con un incremento del Prodotto del 2% nel 2017, la Calabria si colloca al primo posto tra le regioni del Mezzogiorno e quarta in Italia. Anche in relazione al tema occupazione si registra un dato in crescita di almeno il 2%, tra i più alti d’Italia. Per l’Export il dato di crescita nel biennio 2017-2016 della Calabria è del 13%, rispetto al nazionale che è del 7,6%”. Russo ha concluso il suo intervento dedicando un focus alle scelte specifiche compiute dalla Giunta regionale e si è soffermato, in particolare, sul patrimonio edilizio scolastico, evidenziando tutte le fasi della programmazione integrata e dei risultati conseguiti. E’ stata sottolineata, in particolare, l’attenzione della Giunta regionale sulla “Questione sismica”. In Italia, circa 3.000 edifici scolastici si trovano in “zona sismica 1” di cui circa 1.500 sono in Calabria. Proprio per questo tutti gli interventi strutturali negli edifici scolastici hanno puntato all’adeguamento sismico e non al solo miglioramento. Russo ha, quindi, rimarcato le scelte fondamentali effettuate dalla Giunta che hanno previsto esclusivamente interventi di adeguamento, concentrazione dei programmi di spesa, burocrazia zero e trasparenza, conoscenza sintetica dello stato di tutti gli edifici. “Queste scelte, frutto di una programmazione aggiornata e integrata -ha concluso Russo- stanno producendo una serie di positivi risultati con impatti sociali, economici, ambientali e materiali. Il solo impegno economico complessivo è pari a 881,31 milioni di euro per circa 978 interventi. Questo programma è il più importante in tutto il Paese e tra i migliori in Europa, tanto che il caso della scuola in Calabria viene considerato un modello di riferimento”.
Sono stati presentati i principali risultati del Por Calabria 2014-2020, subito dopo la relazione introduttiva dell’evento “La Calabria cambia passo” svolta dal Vice presidente della Regione e assessore alla Programmazione Francesco Russo su “Investimenti, Sviluppo e Occupazione in Calabria”. Me è poi seguita la comunicazione del dirigente regionale Tommaso Calabrò che ha presentato i principali risultati del Por Calabria 2014-2020 attraverso una rassegna degli Assi del Por Calabria mettendo in evidenza, per ognuno di essi, le principali procedure finanziate e gli indicatori del performance framework più significativi riportati di seguito. Asse 1 – Promozione della Ricerca e dell’Innovazione (Fesr) – Una Calabria più smart. L’Asse 1 punta al potenziamento del sistema della ricerca e dell’innovazione come motore dello sviluppo regionale e della competitività del territorio. Gli interventi finanziati consentono di sostenere 344 imprese per progetti di ricerca e innovazione. In particolare sono state ammesse al finanziamento 152 imprese per l’acquisto di prodotti e servizi innovativi; 16 imprese per il supporto alla partecipazione a Horizon 2020 (programma a gestione diretta dell’UE); 142 imprese per la realizzazione di progetti di R&S; 27 imprese di tipo startup e spin-off (17 startup e 10 spin-off); 7 imprese nell’ambito dei Poli di innovazione tecnologica. Nell’ambito di tali interventi è stato inoltre sostenuto l’impiego nelle attività di ricerca di circa 300 ricercatori e addetti qualificati. Al 31 dicembre 2018, a fronte delle 344 imprese ammesse al finanziamento, risultano avviati 283 interventi. Asse 2 – Sviluppo dell’Ict e attuazione dell’Agenda Digitale (Fesr) – Una Calabria più connessa. L’Asse 2 mira a favorire la diffusione delle tecnologie Ict e a ridurre il divario digitale attraverso la diffusione della banda larga e ultra larga. Gli interventi finanziati interessano, da un lato, 165 Comuni beneficiari per il completamento delle infrastrutture della Banda Ultra Larga (Bul). In tal ambito, al 31 dicembre 2018 si registrano 73.358 unità abitative addizionali raggiunte dalla copertura potenziale della banda larga ad almeno 30 Mbps, a fronte di un obiettivo di 45.793 unità abitative. Si garantiscono in tal modo le precondizioni infrastrutturali necessarie per l’attivazione effettiva del servizio di connettività da parte degli operatori privati. In secondo luogo, è stata finanziata la realizzazione di 11 piattaforme di servizi digitali per cittadini e imprese (es. Fascicolo sanitario elettronico, Sistema informativo sanitario regionale) e di 13 interventi per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (es. Sportello unico attività produttive, Sistema informativo unitario regionale della programmazione, Sistema informativo per la gestione degli appalti pubblici, Sistema informativo dell’Amministrazione regionale). Asse 3 – Competitività e attrattività del sistema produttivo (Fesr) – Una Calabria più competitiva. L’Asse 3 punta a migliorare la competitività e la produttività dei sistemi produttivi regionali e al sostegno delle imprese calabresi. Gli interventi finanziati consentono di sostenere 456 piccole e medie imprese per: 221 progetti per la riorganizzazione e la ristrutturazione aziendale e l’acquisto di impianti e macchinari; 39 progetti per incrementare i servizi per l’internazionalizzazione; 52 progetti per l’adozione di soluzioni Ict (Information Communication Technology ovvero l’insieme delle tecnologie che consentono il trattamento e lo scambio delle informazioni in formato Digitale); 57 progetti per il potenziamento delle micro-filiere produttive locali; 87 progetti per il sostegno alle imprese turistiche. Al 31 dicembre 2018, a fronte delle 456 imprese ammesse al finanziamento, 451 risultano gli interventi avviati. Inoltre l’Asse 3 del Por contribuisce anche a sostenere la misura a livello nazionale sul credito di imposta, per un importo indicativo stanziato pari a 68 milioni di euro. Asse 4 – Efficienza energetica e mobilità sostenibile (Fesr) – Una Calabria più pulita. L’Asse 4 contiene misure per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 attraverso interventi di efficientamento energetico e promozione della mobilità sostenibile. Gli interventi finanziati consentono di sostenere 224 Comuni per l’adozione di soluzioni tecnologiche ad alta efficienza per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica e di sostenere università, aziende ospedaliere, edifici scolastici e altri edifici pubblici per l’efficientamento energetico. Al 31 dicembre 2018 gli interventi in questione hanno consentito di efficientare 197.800 mq di edifici e spazi pubblici a fronte di un obiettivo di 120.000 mq. Sono inoltre state avviate le attività di due grandi progetti di mobilità urbana per le città di Catanzaro e Cosenza. Asse 5 – Prevenzione dei rischi (Fesr) – Una Calabria più sicura. L’Asse 5 fronteggia le tematiche afferenti il dissesto idrogeologico sostenendo interventi di prevenzione e di gestione del rischio. Sono stati finanziati 138 interventi per la difesa del suolo, il contrasto all’erosione costiera e al rischio idrogeologico, di cui: 105 interventi di contrasto al rischio idrogeologico; 33 interventi di contrasto al rischio erosione costiera. Sono stati inoltre finanziati il potenziamento del Centro Funzionale Multirischi, per la previsione, monitoraggio e sorveglianza in tempo reale dei fenomeni metereologici, e la realizzazione il Sistema regionale integrato della Protezione Civile. Tale ultimo intervento al 31 dicembre 2018 registra il completamento di 2 sistemi applicativi (App Easy Alert, WebS.O.R.), a fronte di un obiettivo di 2. Asse 6 – Tutela patrimonio ambientale e culturale (Fesr) – Una Calabria più bella. L’Asse 6 intende sostenere un incremento significativo della raccolta differenziata e del recupero/riciclo di rifiuti, allo scopo di far raggiungere alla Calabria i livelli medi nazionali e di tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale e culturale regionale. Al 31 dicembre 2018, i 223 progetti finanziati per migliorare i sistemi di raccolta differenziata nei Comuni hanno consentito di efficientare o intervenire su impianti e sistemi di raccolta dei rifiuti per 36.754 tonnellate all’anno, a fronte di un obiettivo di 30mila. Sono stati inoltre finanziati 5 progetti per ingegnerizzazione delle reti idriche dei comuni capoluogo, 70 progetti per la tutela e il monitoraggio ambientale (es. Sistema informativo territoriale regionale per la biodiversità, Progetto sentieristica Calabria, Progetti di comunicazione e sensibilizzazione ambientale) e 26 progetti per la valorizzazione e il recupero di beni culturali (es. Piano dei beni culturali, Planetario e museo delle scienze, Manifestazioni fieristiche). Asse 7 – Sviluppo Reti di Mobilità Sostenibile (Fesr) – Una Calabria più veloce. L’Asse 7 punta al miglioramento della mobilità regionale attraverso il collegamento dei nodi secondari e terziari alla rete, al rafforzamento dei nodi multimodali, alla crescita della competitività del sistema portuale e interportuale. Sono stati finanziati 14 interventi per il miglioramento delle linee ferroviarie (es. linea Battipaglia-Reggio Calabria, Catanzaro Lido-Crotone), 6 progetti per il potenziamento dei porti regionali (Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina, Cetraro, Scilla, Roccella, Belvedere Marittimo) e la realizzazione del collegamento stradale Gallico-Gambarie. Al 31 dicembre 2018 sono stati completati o rinnovati 57,6 km di linee ferroviarie, a fronte di un obiettivo di 5 chilometri. Asse 8 – Promozione dell’occupazione sostenibile e di qualità (Fse) – Una Calabria al lavoro. L’Asse 8 promuove l’accesso al lavoro da parte di giovani, donne, anziani, immigrati e il sostegno alle situazioni di disoccupazione di lunga durata e di crisi occupazionale. Nell’ambito degli interventi finanziati sono state approvate 4.866 domande da parte di 150 enti che ospiteranno tirocini e offriranno servizi di orientamento, sono stati avviati 2.678 soggetti in percorsi di inclusione lavorativa, è stata promossa la realizzazione di 1.227 tirocini, attualmente in corso di realizzazione, sono stati sostenuti 227 progetti per autoimpiego e l’autoimprenditorialità e interventi nell’ambito dei Piani Regionali dei Servizi per l’Impiego. Al 31 dicembre 2018 gli interventi finanziati hanno consentito, tra l’altro, di avviare in percorsi di politiche attive del lavoro 14.352 soggetti disoccupati, a fronte di un obiettivo di 8.284. Asse 9 – Inclusione sociale (Fesr) – Una Calabria più inclusiva. L’Asse 9 sostiene interventi infrastrutturali per il sostegno a soggetti svantaggiati, al fine di incrementarne l’occupabilità e l’inclusione sociale, aumentando, consolidando e qualificando i servizi di cura socio-educativi. Nell’ambito dell’Asse sono stati sostenuti 24 Comuni per la realizzazione di progetti di edilizia sociale pubblica e la riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, grazie ai quali al 31 dicembre 2018 è stato possibile ripristinare 135 unità abitative, a fronte di un obiettivo di 128. Sono stati inoltre finanziati 15 contratti locali di sicurezza per il recupero di beni confiscati e di altri beni di proprietà pubblica, ivi compresa la sistemazione di spazi pubblici, da destinare a finalità di inclusione sociale. Asse 10 – Inclusione sociale (Fse) – Una Calabria più inclusiva. L’Asse 10 sostiene l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro delle persone vulnerabili, quali disabili, soggetti svantaggiati e senza fissa dimora, al fine di ridurre il numero di persone che vivono sotto la soglia di povertà o in condizioni di deprivazione materiale. Nell’ambito dell’Asse sono stati finanziati 4 progetti per l’assistenza domiciliare e il sostegno alle famiglie in difficoltà e interventi per l’inserimento di 706 soggetti in percorsi di inclusione lavorativa. Di questi, al 31 dicembre 2018, 543 soggetti risultano già inseriti nei percorsi di inclusione, a fronte di un obiettivo di 266. Asse 11 – Istruzione e formazione (Fesr) – Una Calabria in crescita. L’Asse 11 mira a sostenere il rafforzamento delle strutture per l’istruzione e la formazione nonché per la qualificazione e la crescita professionale di studenti, lavoratori e disoccupati. Gli interventi finanziati hanno sostenuto 599 istituti scolastici per l’acquisto di nuove dotazioni tecnologiche, 51 Comuni per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici e le Università calabresi per la realizzazione di 29 interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica (es. laboratori e spazi per la didattica). Nel complesso, al 31 dicembre 2018 si registrano interventi realizzati su 13.710 mq di aule/laboratori/locali, a fronte di un obiettivo di 10.000 mq. Asse 12 – Istruzione e formazione (Fse) – Una Calabria in crescita. L’Asse 12 mira a sostenere il rafforzamento dei servizi per l’istruzione e la formazione, nonché a migliorare i processi di apprendimento, qualificazione e crescita professionale di studenti, lavoratori e disoccupati. Gli interventi finanziati hanno consentito di coinvolgere 8.068 alunni di scuole elementari e medie in attività didattiche extracurriculari presso 90 scuole, di coinvolgere 263 alunni in percorsi di istruzione tecnica superiore (Its), di erogare 4.758 borse di studio universitarie (contribuendo alla copertura a livello regionale del 100 % degli aventi diritto), e, infine, di sostenere 247 studenti per il conseguimento di Master di I e II livello (annualità 2017 e 2018). Al 31 dicembre 2018 gli interventi finanziati hanno consentito di sostenere complessivamente 5.281 studenti titolari di un diploma di livello ISCED 3 o 4, a fronte di un obiettivo di 1.939. Asse 13 – Capacità istituzionale (Fse) – Una Calabria più efficiente. Attraverso l’Asse 13 si interviene per lo sviluppo delle competenze di diversi settori della Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica e alla gestione dei servizi avanzati e delle procedure di evidenza pubblica. Nell’ambito dell’Asse, al 31 dicembre 2018 sono stati realizzati 6 interventi per il rafforzamento della capacità istituzionale della Pubblica Amministrazione, a fronte di un obiettivo di 6. Gli interventi in questione sono i seguenti: progetto formazione del personale; progetto strategico Calabria Impresa.eu; progetto tematico ambiente; progetto tematico appalti pubblici; progetto tematico settori trasporti; progetto per la definizione di standard disciplinari di qualità del servizio, sviluppo di sistemi di qualità, monitoraggio e valutazione delle prestazioni e standard di servizio. Assistenza tecnica. Attraverso le misure di Assistenza Tecnica si intendono migliorare gli standard di efficienza della Pubblica Amministrazione. Gli interventi riguardano le dinamiche organizzative e gestionali, le risorse umane, le soluzioni tecnologiche e la comunicazione. Ad illustrare lo stato di attuazione del Patto per lo Sviluppo della Calabria nel corso di “La Calabria cambia passo: investimenti, sviluppo e occupazione in Calabria” l’evento svolto nel pomeriggio a Lamezia, è stato il dirigente del Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici Giovanni Soda. Il Patto- ha ricordato- è stato sottoscritto il 30 aprile 2016 a Reggio Calabria; finanziato con fondi FSC 2014-2020 ai sensi della Delibera CIPE n. 26/2016 pubblicata in G.U. in data 15 novembre 2016 ha un investimento complessivo pari a 1.198.700.000 euro. Nella programmazione sono compresi interventi riguardanti le infrastrutture, l’ambiente, l’agricoltura, il turismo e l’occupazione. In particolare sono stati destinati fondi: allo studio di fattibilità dell’alta velocità Salerno –Reggio Calabria; al porto di Gioia Tauro; alle infrastrutture portuali; al dissesto idrogeologico (30.685 persone a rischio messe in sicurezza); alle bonifiche dei siti inquinati (621.150 mq di superfice interessata agli interventi di bonifica); alla bonifica dell’area di Crotone e Cutro; al risanamento degli impianti depurativi (messa in conformità degli agglomerati ai sensi della Direttiva 917271/Cee-Procedura di infrazione n. 2014/2059 e nota Ministero Ambiente prot. 24444/2017. (saranno potenziati n. 133 impianti di depurazione- e verranno realizzati n. 120 nuovi impianti); all’impiantistica dell’attuazione dei programmi previsti dal Piano Regionale dei Rifiuti; alla manutenzione delle reti idriche; all’adeguamento strutturale antisismico degli edifici scolastici; all’adeguamento sismico degli edifici strategici; all’imprenditoria giovanile e /o femminile; credito d’imposta; contratti di Sviluppo nei settori Agroalimentare e Turismo; allo sviluppo del turismo; agli impianti sportivi; all’adeguamento tecnologico degli ospedali; al rafforzamento dei Contratti locali di legalità e sicurezza. Sullo stato di attuazione del Programma del Patto per lo Sviluppo della Calabria: individuati n. 748 interventi per un importo di 1.113.623.870,65 euro il 92,90% rispetto alla dotazione finanziaria; stipulate n. 569 convenzioni sui 748 interventi programmati per 685.544.652,77 euro; in corso di esecuzione 23 interventi per 24.186.398,32 euro; 411 interventi con progettazione in corso di esecuzione per 568.582.796,22 euro; anticipazione richiesta ed erogata da parte del Ministero del Tesoro già nel bilancio regionale per 43.383.246,61 euro; approvazione del Sistema di Gestione e Controllo Fondi FSC 2014-2020. Infine, sui tempi di attuazione: l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV) degli interventi programmati dovranno essere assunte entro il 31 dicembre 2021, ai sensi della Delibera CIPE n. 26/2018, pubblicata in G.U. n. 171 in data 25 luglio 2018. “La Calabria cambia passo: investimenti, sviluppo e occupazione in Calabria”: è questo il tema dell’evento che ha avuto inizio nel primo pomeriggio di oggi presso la Sala Convegni del THotel di Lamezia Terme. Scopo dell’incontro è quello di presentare ai calabresi i risultati della programmazione regionale, lo stato della spesa e le ricadute nel territorio in funzione dello sviluppo e dell’occupazione. Ad aprire i lavori è toccato a Francesco Russo, vice presidente e assessore alla programmazione, che ha presentato i risultati raggiunti ed ha illustrato il quadro generale delle scelte assunte dalla Regione, gli obiettivi di spesa realizzati, l’evoluzione degli indicatori economici generali per tutta la Calabria e i risultati attesi per i prossimi anni, utilizzando come paradigma la messa in sicurezza delle scuole che ha portato la nostra regione a diventare un modello di riferimento per l’intero Paese. Nel corso del suo intervento il vicepresidente Russo ha posto l’attenzione su quattro temi specifici: ritardi e recuperi nella programmazione; obiettivi di spesa 31 dicembre 2018; avanzamento 2019; indicatori di sviluppo: calabria 2017-2018; programmazione integrata e risultati conseguiti:il caso della scuola. In riferimento al primo punto, Russo ha ripercorso tutte le tappe che hanno caratterizzato POR 2014/2020 e FSC 2014/2020 con la mission di trasparenza dei dati e trasparenza dei programmi. “Il 7 aprile del 2015 -ha ricordato- la Commissione europea inviò alla Regione una nota di 52 pagine con ben 238 osservazioni. Attraverso un intenso e faticoso lavoro svolto nell’estate 2015 siamo arrivati al 21 ottobre 2015, data in cui è stato approvato il POR Calabria 2014/2020. Al 2015 lo stato di attuazione delle condizionalità, ex ante manovra non soddisfatte, erano ben 22 su 32. Attualmente sono stati compiuti tutti gli adempimenti”. Tra i più importanti adempimenti compiuti Russo ha evidenziato l’approvazione del Piano di gestione dei bacini idrografici per il distretto idrografico; l’approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti; l’approvazione del Piano regionale dei trasporti; l’aggiornamento della Legge Regionale n. 5 del 19 febbraio 2001 in materia di politiche del lavoro e dell’occupazione; il programma regionale per le politiche attive; il DGR standard per i servizi per l’impiego e Carta dei Servizi per l’impiego; i dispositivi per l’applicazione efficace delle direttive in relazione alla VIA e VAS. Per l’obiettivo trasparenza, chiunque, ovvero non solo gli utenti accreditati, oggi può accedere al Portale della Regione e conoscere l’elenco degli interventi; l’elenco dei beneficiari; la tipologia di finanziamento; la sintesi dell’operazione. Per il secondo tema, Obiettivi di spesa, al 31 dicembre 2018 è stato evidenziato il dato di 420 Milioni di euro a fronte di un target datoci dall’Europa di 363 Milioni di euro, quindi la Calabria è stata capace di spendere ben 57 Milioni di euro; al 31 gennaio 2019 la spesa è già pari a 461 milioni di euro. In riferimento agli indicatori di sviluppo, il prof. Russo ha posto l’attenzione su: PIL, export e occupazione. Per quanto riguarda il PIL, il vicepresidente della Giunta regionale ha sottolineato il fatto che “con un incremento del Prodotto del 2% nel 2017, la Calabria si colloca al primo posto tra le regioni del Mezzogiorno e quarta in Italia. Anche in relazione al tema occupazione si registra un dato in crescita di almeno il 2%, tra i più alti d’Italia. Per l’Export il dato di crescita nel biennio 2017-2016 della Calabria è del 13%, rispetto al nazionale che è del 7,6%”. Russo ha concluso il suo intervento dedicando un focus alle scelte specifiche compiute dalla Giunta regionale e si è soffermato, in particolare, sul patrimonio edilizio scolastico, evidenziando tutte le fasi della programmazione integrata e dei risultati conseguiti. E’ stata sottolineata, in particolare, l’attenzione della Giunta regionale sulla “Questione sismica”. In Italia, circa 3.000 edifici scolastici si trovano in “zona sismica 1” di cui circa 1.500 sono in Calabria. Proprio per questo tutti gli interventi strutturali negli edifici scolastici hanno puntato all’adeguamento sismico e non al solo miglioramento. Russo ha, quindi, rimarcato le scelte fondamentali effettuate dalla Giunta che hanno previsto esclusivamente interventi di adeguamento, concentrazione dei programmi di spesa, burocrazia zero e trasparenza, conoscenza sintetica dello stato di tutti gli edifici. “Queste scelte, frutto di una programmazione aggiornata e integrata -ha concluso Russo- stanno producendo una serie di positivi risultati con impatti sociali, economici, ambientali e materiali. Il solo impegno economico complessivo è pari a 881,31 milioni di euro per circa 978 interventi. Questo programma è il più importante in tutto il Paese e tra i migliori in Europa, tanto che il caso della scuola in Calabria viene considerato un modello di riferimento”.
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vigevanofb · 7 years ago
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February 16, 2018 at 09:18PM
Riporto questa segnalazione di Arianna abito a piccolini, oggi pomeriggio sono uscita dalla strada privata di casa mia (strada con almeno 8 unità abitative) e un ragazzo losco è entrato dopo avermi vista uscire con la macchina, prima che facessi manovra al cimitero (abito poco piu avanti) l’ho visto correre via e sparire verso il “centro di piccolini”. Stasera poco dopo essere uscita di nuovo dalla stessa stradina con la stessa macchina ricevo una chiamata da mia madre che mi dice che a quanto pare qualcuno ha fatto rumore e fatto accendere le luci automatiche del retro della casa, il tempo di uscire e non c’era nessuno, i vicini non erano perchè li ha contattati tutti e sospettiamo si aggirino dei ladri in zona (entrata di piccolini, villette che spesso vengono prese di mira) Postato su matteornati.com http://ift.tt/OQYApO
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Verona, messi a disposizione 266 posti letto per l'emergenza freddo.
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Verona, messi a disposizione 266 posti letto per l'emergenza freddo. Sarà attivo dal 28 novembre, se non verranno raggiunte prima temperature insostenibili sotto lo zero, il servizio del Comune di Verona volto all’ accoglienza invernale di persone che vivono in condizioni di marginalità, con interventi mirati fino a 30 aprile 2023. L’asilo notturno Camploy, con i suoi 40 posti letto disponibili, tornerà funzionante da questo inverno con la riapertura nei prossimi giorni al termine della ristrutturazione. Sono 266 i posti letto messi a disposizione quest’anno per l’accoglienza di uomini e donne che cercano di sopravvivere in grave stato di difficoltà, privi di dimora e in strada. Di questi 139 per l’accoglienza “ordinaria” e 127 per quella “straordinaria”. Piano d’intervento - utenza maschile. Oltre ai 124 posti attivi durante tutto l'anno (40 messi a disposizione da ”Il Samaritano” e 41 suddivisi tra il dormitorio di via Spagnolo e quello di via Fedeli, 8 a via Volta, 5 a Milonga, 4 Casa Solidale, 8 nelle unità abitative, 4 Casetta, 4 Comunità dei Giovani, 10 Self Help), ne saranno garantiti altri 120. 24 sono i nuovi posti letto disponibili presso la struttura Ca' d'inverno in via Corbella, per soggetti vulnerabili che necessitano di un'accoglienza anche diurna e di assistenza. Un servizio, quest’ultimo, realizzato in collaborazione con Caritas Diocesana. 20 i posti alla struttura in San Zeno in Monte, controllata dall’associazione Casa Nostra; 18 dal Centro Cooperazione Giovanile Internazionale alla Casa Bertoni in via Mazza; 3 presso la parrocchia Santa Maria Maddalena e 15 da Ca’ Burana. Quest’ultima è dedicata all’accoglienza notturna di bassa soglia per interventi emergenziali di messa in sicurezza di persone senza dimora intercettate dalla Polizia locale e dall’Unità di Strada durante le attività serali e notturne. Inoltre, riapre l’Asilo notturno Camploy, con 40 posti letto disponibili. Utenza femminile. Oltre alla gestione ordinaria, organizzata su 10 posti all’asilo notturno di via Molise e 5 negli edifici residenziali di via Galilei, ne sono stati messi a disposizione altri 7, di cui 3 posti a La Casetta della Ronda di via Adigetto 10 e 4 nelle strutture Casa della Giovane e Casa Bakhita. In totale, quindi, sono accessibili 22 i posti letto. Sarà Sportello Unico Accoglienza a gestire l’assegnazione dei posti che già coordina le richieste dei posti letto per l’accoglienza “ordinaria”. Il servizio prevede l’accoglienza nei confronti di chi, senza dimora, abbia il bisogno di un posto letto, lo Sportello si attiverà, come avvenuto precedentemente, in un’attività di “filtro” anche per il target di utenza di cittadini extracomunitari in possesso di un documento identificativo, ma privi di un permesso di soggiorno. “Un servizio rafforzato sia in termini di posti letto che di durata – ha spiegato l’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni –. Terminato l’ampio intervento di ristrutturazione torna disponibile, con 40 nuovi posti letto, la struttura dell’Asilo notturno Camploy. La disponibilità dei posti messi in campo è basata sulla risposta degli operatori qualificati che opera sul territorio in favore della marginalità. Enti del privato sociale incontrati nei mesi scorsi dall’Amministrazione, per trovare le soluzioni più idonee per intervenire in delle persone che dormono per strada oltre che per avere un monitoraggio più stretto del territorio. Cresce purtroppo la richiesta da parte delle donne, per le quali vi sono a disposizione quest’anno 22 posti letto. Continuano a funzionare il sistema delle mense gestite dal privato sociale, che garantisce un pasto caldo a chi vi si rivolge”.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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2017, l’Esercito Italiano lo ricorda in una clip
Missioni internazionali in aree di crisi, operazioni in supporto e in sinergia con le Forze di Polizia, attività di bonifica di residuati bellici su tutto il territorio nazionale, interventi di soccorso alla popolazione in casi di pubbliche calamità e ancora supporto alla Protezione Civile per le campagne antincendio, soccorso alpino e rilevamento dei dati meteo-nivologici grazie al servizio Meteomont.
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Queste sono solo alcune delle attività condotte dall’Esercito nel corso di un 2017 che ormai volge al termine e che proseguiranno ininterrottamente anche in questi giorni di festa con 4.000 militari schierati all’estero e 7.000 soldati a disposizione delle prefetture competenti per territorio, che operano nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, in concorso alle Forze dell’Ordine, per il presidio del territorio e delle principali aree metropolitane. Ricordando brevemente le attività più importanti condotte dagli uomini e donne dell’Esercito durante quest’anno, l’Operazione “Terra dei fuochi”, ha visto i militari italiani operare nelle provincie di Napoli e Caserta per la prevenzione e il contrasto dei reati ambientali. Il 2017 è stato anche l’anno del G7, e proprio l’Esercito, a Taormina, è stato chiamato a intervenire, in supporto alle Forze dell’ordine, con una Task Force di 2.900 uomini e donne, impegnata in servizi di vigilanza e sicurezza di circa 100 obiettivi sensibili, dislocati nella cittadina siciliana. Continua incessante l’attività di rimozione macerie nei territori dell’Italia centrale, colpite dal terremoto del 2016 e da un’eccezionale ondata di maltempo di inizio anno. L’Esercito, chiamato a fornire soccorso alla popolazione locale con l’Operazione “Sabina”, durata 10 mesi e conclusasi l’8 giugno scorso, ha visto mediamente impegnati 1.500 militari e 550 mezzi tattici e speciali del genio, con un picco massimo, durante l’emergenza neve, di circa 2.500 militari e quasi un migliaio di mezzi, per la ricerca e soccorso di superstiti, il ripristino della viabilità stradale, la costruzione di ponti, scuole e unità abitative, i soccorsi all’hotel Rigopiano e il presidio dei centri storici dei paesi distrutti dal terremoto, al fine di prevenire atti di sciacallaggio. Per lo sforzo profuso dall’Esercito in quest’ambito, lo scorso 4 maggio 2017, durante il 156° anniversario della sua costituzione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito la Medaglia d'Oro al Valor Civile alla Bandiera di Guerra dell'Esercito Italiano. I militari italiani sono inoltre intervenuti a Ischia, dopo la scossa di terremoto del 21 agosto, a Livorno, in seguito all’alluvione dovuta alle forti piogge del 9 e 10 settembre e ancora in Sicilia per l’emergenza idrica o in Piemonte e sul Monte Morrone per spegnere gli incendi. Rilevante è stato il contributo fornito dall’Esercito nella “Campagna antincendi boschivi 2017”, nei mesi da luglio a settembre, e sviluppata in virtù di accordi stipulati tra la Difesa e la Protezione Civile. Circa 330 ore di volo effettuate da elicotteri dell’Esercito, più di 300 le attività di spegnimento e 141 sortite, per un totale di oltre 1600 lanci di acqua. In prima linea su questo fronte elicotteri di diversa tipologia, impiegati praticamente su tutto il territorio nazionale, isole comprese. L’ultimo intervento risale al periodo tra il 27 e il 31 ottobre, in seguito ai roghi divampati in Piemonte. Il supporto alla popolazione e alle autorità civili si concretizza anche attraverso gli interventi di bonifica dei residuati bellici, che sono da sempre di competenza dell’Esercito e, in particolare, dei nuclei artificieri inquadrati nelle unità Genio della Forza Armata. Negli ultimi 12 mesi sono stati più di 2.100 gli interventi di rimozione e brillamento di ordigni esplosivi risalenti al primo e al secondo conflitto mondiale, gran parte di questi ancora attivi e pericolosi, anche a causa delle loro dimensioni, trattandosi in taluni casi anche di bombe d’aereo del peso di 500 libbre. Esercito attivo anche in montagna, con il servizio di soccorso alpino e il rilevamento dei dati meteorologici e nivologici adesso anche in diversi punti della catena appenninica. Si chiama servizio Meteomont e già da molti anni è assicurato dai reparti alpini dell’Esercito. L’ultima stazione di rilevamento è stata installata a Campo Imperatore, sul Gran Sasso, lo scorso ottobre e consentirà di potenziare in modo significativo la locale rete di monitoraggio e con essa la capacità di prevenzione e previsione valanghe di tutta l’area. Soddisfazione anche nello sport, in cui gli atleti militari dell’Esercito hanno conseguito eccellenti risultati in molte discipline e competizioni italiane e internazionali, come Riccardo Filippelli, vincitore della Coppa del Mondo 2017 nella specialità tiro al volo; Arianna Bridi, nuotatrice di fondo e vincitrice della “10 km Marathon Swimming World Cup 2017”; Gabriele Detti, campione del mondo nella specialità 800 metri stile libero di nuoto. Gli ultimi dodici mesi chiudono dunque un bilancio di intenso lavoro per l’Esercito Italiano e per tutti gli uomini e le donne che lavorano quotidianamente al servizio dei valori democratici della nostra Nazione e dei cittadini, confermando di appartenere a un’Istituzione da sempre saldo pilastro della storia del nostro Paese, in grado di fornire, in qualsiasi momento, risposte concrete e tempestive, grazie soprattutto al costante addestramento, all’esperienza maturata dai propri soldati nelle missioni all’estero e ai valori che li contraddistinguono. Auguri di un Buon 2018 dall'#EsercitoItaliano #AlserviziodelPaese Read the full article
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penelopepitch · 7 years ago
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buonasera, questa volta vi propongo uno scritto che si divide tra l’essere un articolo vero e proprio e una risposta netta ad un video. comparso ieri sulla pagina Facebook di un “brillante” personaggio brianzolo. nel video in essere, questa persona (riassumo e non allego il link per non fargli ulteriore pubblicità) sostiene che gli italiani ma soprattutto i brianzoli hanno un vizio a suo avviso da pena di morte: aberrare gli affitti, starsene a casa per non “sprecare soldi” e aprirsi un mutuo, perché si sa: la sicurezza materialistica di possedere qualcosa per noi brianzoli è tutto (ma dove?!?). durante i pochi minuti che concede al suo pubblico, non si limita a sparare a zero generalizzando dei cliché della figura stereotipata del brianzolo o milanese che sia, ma si avventura persino in analisi e confronti con l’estero pur di portare avanti la sua teoria fino alla fine:
le persone in Italia, e nella nostra zona soprattutto, non accettano di vivere in affitto e quindi restano a casa finché il paparino non gli dà il benestare per comprare casa. con un mutuo, ovviamente.  come ho già anticipato nel video sulla mia pagina Facebook: io, che manco sono brianzola al 100% ma metà bergamasca, non la vedo proprio così.  anzi appena ho visto il video mi è venuto spontaneo pensare “MA VA’ A CIAPÀ I RATT* piuttosto che fare questi video idioti solo per i like”  ci sono parecchi punti che, il nostro Corrado, in arte Konrad sorvola bellamente pur di fare il suo show. certo, come commediante non è male e i suoi video sono buoni, quindi ha visualizzazioni record sia su YouTube che su Facebook... ma il fatto è un altro. come sa chi mi conosce bene, io saltuariamente creo contenuti ironici ma non mi sono mai messa a fare il pagliaccio su delle tematiche così importanti a livello sociale, culturale, economico e psicologico.
procedendo a ritroso, e partendo appunto dalla psicologia il nostro Corrado contrappone un desiderio di stabilità a quello di libertà. prendendo oggettivamente i due desideri, notiamo come non solo a livello psicologico non siano contrari l’uno dell’altro bensì sincronici per ogni essere umano.  citando banalmente ‎George Bernard Shaw “la libertà significa responsabilità: ecco perché molti la temono” frase correlata dalla teoria analitica di Jung che sostiene che “lo scopo della vita è il raggiungimento della completezza del Sé, che costituisce il punto centrale della personalità ed alla cui unità, stabilità ed equilibrio ogni uomo tende come meta fondamentale”. tutto ciò va letto nell’ottica che, l’equilibrio del Sé si raggiunge anche grazie alla libertà in ogni sua forma (in primis mentale, ergo contraria ai preconcetti) che deve essere però armonica rispetto alla quotidianità in cui l’individuo deve affrontare problemi relazionali, sociali, lavorativi e pratici in cui, senza stabilità, sarebbe perduto.
detto questo passiamo alla parte analitica delle affermazioni di Corrado che dice: “perché buttare i soldi in un affitto quando puoi stare comodamente a casa e poi comprarti a rate la tua bella casetta?”  qui vengono a mancare le basi minime per prendere seriamente le sue parole.  sapete forse che sì, l’Italia ha un alto tasso rispetto all’Unione Europea di proprietari di immobili (ergo non solo case ma anche uffici, studi etc.) e che l’80% degli italiani vive sì in una casa di proprietà, ma spesso piccola e da ristrutturare – ah se fossimo nati negli anni ‘60. sì perché attualmente richiedere un mutuo ti costa in genere: un rene, tre ipoteche, duemila garanzie e una bella rogna nel cercare la casa adatta.  come accennato nel video, l’80% delle persone che conosco (sì, brianzoli d.o.c.), tra i 24 e i 32 anni vivono fuori casa in affitto. questo perché le condizioni lavorative, la precarietà, le tipologie di contratto non sono minimamente allineati agli iter e le richieste delle banche.  quindi mi chiedo: per quale ragione un lavoratore con un contratto che può essere interrotto da un momento all’altro residente a Cantù dovrebbe comprare casa a Cantù per poi doversi magari spostare dopo un anno?  i più fortunati, come anche i più coraggiosi, se decidono di aprire un mutuo ci pensano almeno dei mesi prima di farlo. perché la responsabilità è grande, l’impegno anche e le spese annuali da tenere sotto controllo molto più che quando si è in affitto. 
per quanto riguarda l’affitto, sarò breve: basta sbirciare i dati dell’Annuario dell’ISTAT 2016 per leggere che: “per quanto riguarda il settore delle locazioni abitative nel 2015, il 18% delle famiglie italiane ha pagato un affitto per l’abitazione. La percentuale risulta più bassa nelle isole circa il 10,8%, mentre sale al Nord-Ovest e al sud, 20%”. è una tendenza solo brianzola? non credo proprio: in tutta Italia la gente, se può, compra casa. 
sparare dunque a zero sul fatto che culturalmente la Brianza è “materialista” e “legata al mattone” è incoerente. semmai bisognerebbe chiedersi perché c’è la necessità, in questo periodo di crisi nera, di avere un tetto sopra la testa. e qui, il caro Corrado, taglia corto: “è una cosa che ci tramandiamo per la cultura delle nostre zone dove bisogna fatturare per crearsi un futuro stabile”, insomma il classico sogno di una villetta a schiera, un marito, due figli, un giardino ed un cane. mi stupisco che ci dividano solo 15km e sei anni d’età, perché, ancora una volta, non riesco a trovare alcuna correlazione tra le sue parole ed affermazioni con il mondo il cui vivo io. dulcis in fundo, i suoi paragoni non si limitano all’Unione Europea – dove ricordo la politica lavorativa ed economica è completamente differente dalla nostra - ma si spinge fino oltreoceano dichiarando che “prima dei cinquant’anni nessuno pensa a comprare casa”. senza dover citare ogni singola città statunitense, mi limito a dire che a Miami, nel 2013 sono stati vendute 30,041 unità abitative, tra appartamenti e case private, con un incremento annuo del’8%**. detto questo, invito tutti (e non il carissimo Konrad, che forse dovrebbe puntare più sulla carriera da comico che su quella di critico ed opinionista) a fare mente locale su come state vivendo la vostra vita e se davvero, l’avere una casa con giardino potrebbe essere un limite per la vostra libertà. perché a mio avviso, anche solo l’idea di poter piantare dei fiori, avere un garage dove tenere la bicicletta, trovare un cane non rinchiuso in 20mq quando torno dal lavoro e potermi godere una serata tra la mia cucina, le mie pentole, il mio salotto non ha prezzo.  e no, non si tratta di becero materialismo, ma di sano egoismo per chi si merita una vita all’altezza delle sue fatiche e dei suoi sogni. 
* Va’ a ciapà i ratt: vai a quel paese ** Miami, capitale del mondo immobiliare?, 2014 per tutti i dati forniti senza fonte specificata si rimanda a: Le statistiche sui prezzi degli immobili residenziali nel mondo.  Tasso proprietà immobiliare nei Paesi dell’Unione Europea.
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150.000 euro per l’appartamento ristrutturato con gusto marinaro in vendita a Formia a soli 100 metri dalla Spiaggia di Vindicio. La Casa fa parte di un residence di soli 8  unità abitative con un grande spazio verde e con una zona parcheggio privata. L’appartamento è posto al piano terra facilmente accessibile anche da chi ha difficoltà ambulatorie e/o disabilità. L’appartamento si compone di Soggiorno aperto su spazio esterno di competenza, Cucinotto a vista, Camera da Letto, Bagno, 2 ripostigli di cui uno con accesso alla zona parcheggio. La Casa è ideale come seconda abitazione o come investimento da mettere a reddito, può ospitare comodamente 4 posti letto. Per info 3389907186 #affittoprotetto.
Ubicazione: La Casa si trova nella zona di Vindicio Alta, su via Unità d’Italia, nei pressi della stazione di Servizio IP, il mare è raggiungibile a piedi attraversando un breve tratto di strada in soli 2 minuti. Questa zona di Vindicio è tra le più richieste per l’acquisto di immobili, si distingue per la presenza di ville importanti e di immobili di qualità nei pressi dell’abitazione si può ammirare la bellissima Villa Torlonia oggi tenuta dalle Monache e trasformata in Albergo e la stupenda villa appartenuta ad Alberto Sordi.
150.000 Casa a 100m dal Mare di Vindicio in vendita a Formia 150.000 euro per l'appartamento ristrutturato con gusto marinaro in vendita a Formia a soli 100 metri dalla Spiaggia di Vindicio.
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wetagconsulting · 3 years ago
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VARIAZIONE DI PREZZO PER QUATTRO VILLE E UN APPARTAMENTO - Bella villa in ottime condizioni, case storiche nel nucleo del paese, signorile villa o elegante appartamento in centro con vista lago
In qualità di specialisti nel settore immobiliare di lusso in Ticino, ci sta a cuore offrirvi sempre le migliori proprietà a prezzi interessanti. Oggi ci sono cinque oggetti, adatti ad ogni vostra esigenza, ciascuno con un proprio tocco speciale e con riduzione di prezzo, fino a CHF 700.000. Bella villa con piscina e vista lago a Bosco Luganese Godetevi una vista mozzafiato sul lago e splendidi panorami anche sulla natura circostante. Questa bellissima villa è in ottime condizioni e offre ampi spazi, suddivisi in sette locali distribuiti su 302 m² di superficie abitabile. Case storiche nel nucleo di Gentilino Proprietà davvero interessante per chi ama vivere nel nucleo del paese. È stata restaurata con cura, con giardino, è divisa in 3 appartamenti, suddivisi su 425 m² proprio nel cuore del paese di Gentilino. Villa di lusso con piscina e parziale vista lago a Breganzona Rilassatevi sulla terrazza coperta, in giardino o nella piscina coperta e godetevi la pace e la privacy. Questa bella villa si sviluppa su soli due piani con una superficie abitabile di 484 m² e 7 locali. Villa di lusso con piscina e vista lago a Carabietta Guidate con la vostra auto fino alla porta di ingresso. L'elegante scala in marmo conduce all'ampio soggiorno con vista lago. Ampie terrazze, un giardino terrazzato e la piscina sono solo alcuni dei vantaggi di questa villa di 8 locali con 550 m² di superficie abitabile. Elegante appartamento nel centro di Lugano e vista lago Al mattino passeggiare in Via Nassa e comprare un vestito elegante, mentre la sera andare a piedi al LAC per assistere ad un bel concerto. Questo signorile appartamento di 4.5 locali con 210 m² di superficie abitabile offre uno standard moderno e molto elevato, una piscina coperta, una sauna e una zona fitness. Sarebbe un vero piacere per me poterla accompagnare per una visita approfondita di queste proprietà. La invito a contattarmi per organizzare insieme un sopralluogo. Cordialmente, Philipp Peter Owner
+ 41 (0) 91 601 04 50 - [email protected] - www.wetag.ch
Bosco Luganese, Lago di Lugano, Svizzera, rif. 88493
Villa con piscina e spettacolare vista lago in vendita a Bosco Luganese
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Perfetta casa per famiglie Uso di materiali pregiati Piscina riscaldata Giardino pianeggiante
Gentilino, Lago di Lugano, Svizzera, rif. 88508
Antica casa con giardino in vendita nel nucleo di Gentilino
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3 unità abitative Ideale anche come oggetto a reddito Vicino alla Franklin University Switzerland Vicino alla TASIS, The American School in Switzerland
Breganzona, Lago di Lugano, Svizzera, rif. 88577
Villa vicina al centro di Lugano con parziale vista sul Lago di Lugano in vendita
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Ideale per famiglie Immersa nel verde Depandance con accesso separato A soli 4 km dal centro di Lugano
Carabietta, Lago di Lugano, Svizzera, rif. 88656
A Carabietta prestigiosa villa con piscina e vista sul Lago di Lugano in vendita
Highlights
Piscina esterna e ampio giardino Ampi locali hobby Ideale per famiglie Incantevole vista lago
Lugano, Lago di Lugano, Svizzera, rif. LUG1025
In vendita elegante appartamento a Lugano con stupenda vista lago
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Ascensore Lungolago raggiungibile a piedi in pochi minuti Terrazze panoramiche Vicino al LAC, nuovo centro culturale di Lugano
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casaposts · 8 years ago
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Casa VILLETTE INDIPENDENTI BIFAMILIARI - Puglia - Lecce - € 150.000
PREZZI A APRTIRE DA € 150.000 COMPRESA DOMOTICA BTICINO Complesso residenziale costituito da n. 8 unità abitative indipendenti di cui 4 libere, 2 unità a piano terra con ampio giardino, 2 unità a piano ... Clicca il link per pubblicare annunci casa.
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salmibraghini · 8 years ago
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EXPO 2020 DUBAI
 Il tema di Expo 2020 è Connecting Minds, Creating the Future. Gran parte della manifestazione si terrà in un quartiere fieristico realizzato appositamente da circa 4,4 chilometri quadrati di superficie chiamato Dubai Trade Center, e sarà adiacente all'aeroporto Al Maktoum, Gli Emirati Arabi si aspettano un flusso di almeno 25 milioni di visitatori nei circa sei mesi di fiera, il 70 per cento dei quali proverranno dall'estero.
L'esposizione sarà organizzata in tre sotto-aree tematiche: sostenibilità, opportunità e mobilità. Il costo della realizzazione del sito è stato stimato in circa 8 miliardi di euro, con l'obiettivo di completarlo un anno prima dell'apertura della fiera (quindi a ottobre 2019) in modo di avere un anno di tempo per rifinirlo e perfezionarlo a dovere. Una volta finita Expo 2020, il sito sarà riqualificato come università e centro di ricerche. L'obiettivo è recuperare almeno l'80 per cento dell'area.
Se avete recuperato la mandibola da terra e state pensando a quanto sarebbe bello riuscire a visitare la manifestazione, sappiate che le opportunità professionali, retribuite e non, sono davvero tante!
 Se siete stati a Expo 2015 a Milano ci sono ottime probabilità che sarete rimasti stupiti dall'imponenza e maestosità della manifestazione. Ma la città di Dubai, che ospiterà l'edizione del 2020, pianifica di portare la partita ad un altro livello. Come sappiamo, la ricchissima città degli Emirati Arabi sta avendo un'espansione incredibilmente rapida e intende rendere la prima edizione araba della kermesse mondiale un'esperienza indimenticabile per chiunque la visiterà - e capace di migliorare la città in modo permanente. Insomma, se pianificate di visitare Expo 2020 dovete tenere a mente anche questi punti d'interesse in corso d'opera.
 Dubai South:
Occuperà intorno ai 145 chilometri quadrati, cinque più di Bologna, e confinerà con l'Aeroporto Internazionale Al Maktoum, anch'esso in fase di espansione. Stando ai piani noti finora, la città sarà in grado di ospitare fino a un milione di persone, e aspira a diventare il volto internazionale dell'emirato.
Definita anche "The City of You", sarà la prima città al mondo il cui sviluppo sarà basato sul tasso di felicità dei suoi abitanti. Si dividerà in otto distretti, tra cui il Golf District che fornirà case e ville di fascia altissima e includerà un campo da golf di classe mondiale. Le prime unità abitative sono già in vendita; i prezzi partono da poco più di 71.000 euro.
 Aeroporto Al Maktoum:
In parallelo continuerà ad espandersi l'aeroporto confinante a (quella che sarà) Dubai South, ovvero l'Aeroporto Internazionale di Dubai World Central (DWC) "Al Maktoum". Una volta completato, potrebbe diventare l'aeroporto più grande del mondo. L'espansione costerà un totale di 30 miliardi di euro, e permetterà all'aeroporto di accogliere oltre 240 milioni di passeggeri l'anno. Includerà cinque piste di atterraggio/decollo da 4,5 chilometri ciascuna, e consisterà di due terminal, uno ad est e uno ad ovest. Non mancherà un sistema di trasporto ferroviario interno a sei binari.
L'aeroporto confinerà con il distretto dell'aviazione di Dubai South, che sarà dedicato ad ospitare aziende che operano nel settore - progettazione, fabbricazione, scuole di volo, gestione e così via.
Creek Harbour e torre di Calatrava:
La zona del porto, ampia circa 6 chilometri quadrati, è in corso di rinnovo; il fiore all'occhiello di questa ristrutturazione sarà la nuova torre progettata dal famoso architetto spagnolo Santiago Calatrava. Sarà più alta del Burj Khalifa, l'attuale grattacielo più alto del mondo (828 metri, di proprietà, tra l'altro, della stessa committente e sempre situato a Dubai). L'altezza definitiva non è ancora nota, per evitare che qualcun altro modifichi il proprio progetto in corsa e lo superi. Secondo indiscrezioni, tuttavia, potrebbe essere più alto del Burj Khalifa di ben 100 metri.
Secondo quanto ha dichiarato lo studio di Calatrava, la forma della torre riprenderà le forme dei minareti, una costruzione adiacente alle moschee (e più o meno analoga ai campanili delle chiese) da cui viene ripetuto l'appello alla preghiera, e dei gigli. Sarà sorretta da una fitta e complessa rete di tiranti. In cima alla torre saranno presenti dei giardini sospesi stile Babilonia e delle terrazze girevoli che permetteranno di osservare il panorama a 360 gradi.
La costruzione della torre è già iniziata; il costo iniziale è stato stimato intorno al miliardo di dollari.
 Aladdin City:
Sarà un complesso residenziale con un look ispirato alla famosa fiaba delle Mille e una notte. Tre torri dalla forma che ricorda la famosa lampada di Aladino verranno costruite alla fine di altrettanti ponti galleggianti, e saranno collegate tra loro attraverso ponti sospesi e passerelle. Le torri avranno 33, 25 e 24 piani, e includeranno uffici, hotel e negozi, oltre a 900 posti auto. Sorgeranno a meno di 500 metri dal Creek Harbour.
I lavori per le strutture, annunciati nel 2014, sono già iniziati e dovrebbero essere completati entro il 2018. Il costo dell'opera dovrebbe ammontare a circa 500 milioni di dollari.
 The Farm:
Sarà un edificio... a forma di cornice! Alto 150 metri e largo 93, è costituito da due torri collegate in alto e in basso. Naturalmente l'orientamento non è casuale: osservandolo da una parte è possibile vedere la parte più moderna della città, con il Burj Khalifa e le Emirates Towers, mentre dall'altra parte si vedrà la parte antica.
L'edificio è quasi completo - intorno all'85-90 per cento, al momento della stesura di questo articolo. Vi lasciamo il video in time-lapse della sua realizzazione, ma attenzione all'audio che è molto fastidioso. Il costo dell'edificio è stato stimato in circa 41 milioni di euro.
 Bluewaters Island:
Pensata per essere una delle principali attrazioni turistiche dell'intera città, la Bluewaters Island ospiterà centri residenziali ma soprattutto di intrattenimento. Includerà il Dubai Eye, la ruota panoramica più alta del mondo (chiaro il riferimento al London Eye). Gli emiri prevedono che più di tre milioni di turisti l'anno faranno visita all'isola artificiale, la cui realizzazione completa richiederà intorno ai 1,5 miliardi di euro (circa 250 milioni per il solo Dubai Eye).
 Mall of the World:
Letteralmente è "il centro commerciale del mondo", ma le sue enormi dimensioni lo accomunano più a una città. Per la precisione, viene definito la più grande città al mondo (solo pedonale) con clima completamente controllato. Avrà una superficie totale di 8 chilometri quadrati circa, e includerà 80 hotel, svariati cinema multisala, un parco divertimenti, e naturalmente tutta la serie di ristoranti, teatri e uffici.
Il costo iniziale è stato stimato intorno ai 6,3 miliardi di euro, anche se il progetto è stato ridotto in corso d'opera. L'obiettivo rimane comunque di costruire il centro commerciale più vasto al mondo, in grado di ricevere oltre 180 milioni di visitatori l'anno.
 Hyperloop:
L'inizio dei lavori per la costruzione del treno da oltre 800 chilometri all'ora è stato annunciato pochi mesi fa, precisamente a novembre. Partirà da Dubai e sarà in grado di raggiungere Abu Dhabi in appena 12 minuti.
I termini finanziari dell'accordo non sono stati svelati, mentre resta in fase di test la tecnologia impiegata. Lo schema base di funzionamento di Hyperloop prevede l'impiego dicapsule che si spostano ad elevatissima velocità - fino a 1200 Km/h - all'interno di un tubo a bassa pressione.
 Museo del Futuro:
Il Museo del Futuro è uno dei tanti progetti degli Emirati Arabi per incrementare ulteriormente il livello culturale del paese, piano che prevede anche la creazione di una succursale del Louvre e un Guggenheim Abu Dhabi. Il Museo del Futuro è a metà strada tra un museo e un centro di ricerca che permetterà di sperimentare, realizzare e addirittura commercializzare idee e tecnologie. Il progetto, caratterizzato da una particolare forma ad anello, è costato circa 140 milioni di euro, ed è pronto per l'inaugurazione nel 2017.
 NB! Chi è interessato a un “braccio destro” o accompagnatore soprattutto con ottima padronanza della lingua araba e quella inglese … sono un cittadino italiano con grande conoscenza della cultura araba … ecc, mi contatti al [email protected]
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