#2 Ottobre 2017
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Un Disco per la Pausa Pranzo no. 12 - 2 Ottobre 2017 - Dire Straits - Love over Gold - 1982
Canzoni:
Telegraph Road
Private investigations
Industria desease
Love over Gold
It never rains
Canzone preferita: Telegraph Road
Musicisti:
Mark Knopfler: Voce - Chitarre
Hal Lindes: Chitarre
John Illsley: Basso elettrico
Alan Clark: Tastiere
Pick Withers: Batteria
Ed Walsh: Programmazioni
Mike Mainieri: Vibrafono e Marimba (2 a 4)
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Thomas Earl Petty (Gainesville, 20 ottobre 1950 – Santa Monica, 2 ottobre 2017) 💖💛💖
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Boccuto: “Il cielo non cade mai”
Una rock ballad che celebra il coraggio di rischiare per trovare la bellezza, title-track dell’album in uscita il 25 ottobre
«L’immagine dell’uomo elegante indefinito che cammina dritto in avanti testimonia il coraggio determinato e la volontà di proseguire nonostante l’emotiva necessità della protezione simboleggiata dall’ombrello. L’ombrello rosso rappresenta la sorpresa che si cela quando si desidera osservare la vita con un’angolazione diversa, mentre ci si aspetta che sia tutto nero invece si può trovare colore, ricordandosi che IL CIELO NON CADE MAI» Boccuto
“Il cielo non cade mai” è il nuovo singolo di Boccuto, title track dell’album in uscita il 25 ottobre 2024 per l’etichetta Volume!. Una ballata rock potente e riflessiva, un brano che celebra la voglia di guardare la vita da un’angolazione differente per trovare il colore anche durante i periodi neri, certi che il coraggio può portare solo a ritrovare la bellezza.
Claudio Cupelli in arte Kupo torna alla produzione della musica di Boccuto e disegna un arrangiamento epico, alternando sapientemente la dolcezza del pianoforte alle chitarre elettriche che danno respiro e grinta al ritornello.
Il mastering è di Giovanni Versari, la copertina grafica è di Federica Fulloni.
Boccuto (nome completo Marco Boccuto) è un cantautore e musicista nato il 21 marzo 1992 a Monza. Suona il pianoforte e la chitarra acustica e si fa le ossa suonando in contest e circuiti provinciali sia come solista che come membro di diverse band. Nel 2017 realizza un’iniziativa unica nel suo genere con il suo “Concerto al buio”, un’esperienza sensoriale che amplifica l’impatto di ascolto, organo di senso su cui prende 2 lauree specialistiche e su cui oggi pone le sue basi professionali e imprenditoriali. Nel 2018 rilascia il video “Forse no” disponibile su YouTube e nei principali digital store. Seguono i singoli “Boom boom”, “Lo scontro perfetto” e “Come faremo?”. Insieme al produttore e chitarrista Claudio “Kupo” Cupelli sta lavorando alle canzoni del suo primo disco dal titolo “Il cielo non cade mai”, atteso per maggio 2024 per l’etichetta Volume!. Il 16 febbraio 2024 è uscito il singolo “Cinema a metà”, seguito il 3 maggio da “Razza di ragazza”. L’11 ottobre 2024 arriva in radio “Il cielo non cade mai”, singolo che anticipa l’album omonimo in uscita il 25 ottobre 2024.
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Diana Del Bufalo: "Soffro di coprolalia: dico cose inadeguate quando mi annoio".
Diana Del Bufalo racconta la sua malattia. Diana nasce a Roma l'8 febbraio 1990 (ha 34 anni) da Dario, architetto e archeologo, e Ornella Pratesi, soprano lirico. Ha un fratello maggiore, Giano, noto per la trasmissione Cash or Trash - Chi offre di più? Nel 2010, entra come cantante nel talent show Amici di Maria De Filippi, prima aspirante, poi nella scuola. La sua eliminazione causa una protesta da parte di Platinette, che si spoglia in diretta. Nel corso del programma incide il suo primo inedito Nelle mie favole, contenuto nella compilation del talent show, Amici 10. Ha condotto Mai dire Amici, un programma di satira ideato dalla Gialappa's Band per Canale 5. Nel 2011 debutta sul grande schermo in Matrimonio a Parigi con Massimo Boldi. Nel 2014 pubblica online alcune canzoni prodotte da Francesco Arpino e si esibisce nella prima edizione di XLov Nel 2015 le viene affidata la conduzione di Colorado su Italia 1, al fianco di Paolo Ruffini. Tra il 2015 e il 2016, gira la serie tv per la Rai C'era una volta Studio Uno e l'anno seguente viene scelta per la 4° stagione della fiction Rai Che Dio ci aiuti. Nel 2017 Diana Del Bufalo è ospite al Festival di Sanremo e conduce insieme a Giorgio Panariello lo show prenatalizio Panariello sotto l'albero. A marzo 2018 ha un ruolo nella commedia corale Puoi baciare lo sposo, poi prende parte a La profezia dell’armadillo. Il 2019 la vede impegnata in Un'estate fa con il cantante Pupo su Rai 2 e nel 2020 è parte del cast di Celebrity Hunted: Caccia all'uomo in coppia con l’amico Cristiano Caccamo. Da giugno 2020 a febbraio 2021 è di nuovo impegnata sul set della 6° stagione di Che Dio ci aiuti. Dai tradimenti di Paolo Ruffini ai ringraziamenti a Edoardo Tavassi Dal 2012 al 2015 Diana ha una relazione con il cantautore Francesco Arpino che l’aiuta a muovere i primi passi nel mondo della musica come produttore. A seguito di questa storia, dal 2015 al 2019 sta con Paolo Ruffini: i due lavorano insieme a Colorado Cafè, avviano una convivenza ma poi si lasciano perché Diana scopre di essere stata tradita. A Verissimo aveva raccontato a Silvia Toffanin come erano andate le cose: «Non posso permettermi di essere triste, ho dei genitori stupendi, faccio il lavoro dei miei sogni e non sono proprio un cesso. Con Paolo Ruffini mi pare di aver vissuto quasi 5 anno di piccole menzogne». Da fine 2019 ad ottobre 2020 si lega a Edoardo Tavassi, fratello di Guendalina Tavassi. È stata la stessa Diana Del Bufala ad annunciare la rottura del fidanzamento con un lungo post su Instagram nel quale però ha ringraziato l’ex compagno per essere stato il suo “angelo custode” e ha ribadito che lui rimane un suo grande punto di riferimento. Ora ha ritrovato l'amore con Patrizio che sui social descrive come «l'uomo dei miei sogni». Su di lui non si hanno molte informazioni pubbliche, sebbene Diana abbia spesso condiviso scatti sui social che mostrano momenti della loro relazione. Non si conosce, però, il cognome del compagno di Diana Del Bufalo. «Mi avevano detto che non avrei più provato l’amore… che era una cosa che da adulti non si prova più perché “ormai”… - ha scritto su Instagram - Non ascoltate nessuno se non voi stessi. Le risposte sono già tutte dentro di voi e fregatevene di quello che potrebbero pensare gli altri, non hanno potere sui vostri pensieri. Viva la vita». La malattiaSi racconta nel 2020 senza filtri l'attrice famosa (anche) per le sue gaffe, ma non è una strategia, in realtà Diana soffre di una malattia: «Ho un disturbo: la coprolalia, l’impulso di dire inadeguatezze. La prima volta che mi è capitato ero nel negozio della ex di mio fratello - ricorda - Una signora ha chiesto se su una collanina si poteva incidere altro, oltre ai fiori. La ex di mio fratello risponde “no, solo i fiori”. E io dico: “Marta, magari la signora ci voleva un bel fallo!”. Mi hanno spiegato che è un ramo della sindrome di Tourette, mi capita quando mi sto annoiando e sono tutti formali». L’attrice e conduttrice è nata a Roma e ha scelto di continuare a vivere nella capitale in un appartamento nella zona centrale della città. L’arredamento della casa di Diana Del Bufalo, che appare sullo sfondo di molte foto pubblicate su Instagram, rispecchia la sua personalità luminosa e allegra con mobili e pareti in varie tonalità di bianco. Read the full article
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11 ottobre
Girettino tattico al solito edificio trapezoidale in Via Biganelli; incontro Fredy Guarin, infortunato al ginocchio, per quello era fuori domenica scorsa. Poi rivedo una vecchia conoscenza delle feste desfo party di Ponso e Lozzo atestino, anno 2016-2017, e mi innamoro, e diventa la mia nuova crush attuale, una vecchia conoscenza del multiverso con cui però parlai insieme si e no 2-3 volte. Incontro 2 vecchi compagni frattensi e conversazione.
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Il 4 ottobre Sergio Casabianca @ Gravina International Jazz a Gravina di Catania
Venerdì 4 ottobre alle ore 21.00 Sergio Casabianca si esibirà live in trio all'interno del Gravina International Jazz a Gravina di Catania.
Sergio Casabianca, all'interno della splendida cornice della Sala delle Arti "Emilio Greco" in occasione del Gravina International Jazz, proporrà live alcuni brani tratti all'ultimo album "De Visu" (uscito il 6 ottobre 2023 per TRP Music), alcuni pezzi della tradizione jazz e un'anticipazione di nuovo materiale inedito.
Formazione: Sergio Casabianca (Chitarra), Riccardo Grosso (Contrabbasso), Peppe Tringali (Batteria).
Info biglietti:
"De Visu" è disco jazz di brani inediti, in guitar trio, del chitarrista catanese Sergio Casabianca. Insieme a lui completano la formazione Riccardo Grosso al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria. Il taglio delle composizioni originali di Casabianca varia dal semplice al ricercato passando dal sound soft di ballad eteree e sentimentali come "Sire", "Birds of San Marco" e "Fondamenta Nuove", ad un jazz post-bop dal tono sia dissacrante e diretto, che introspettivo e riflessivo, come in Dreams in a Spiral, Raining in My House e De Visu. Non mancano riferimenti chiari all'interesse ed il piacere per il feel ritmico del funk come in "Desk of Love" e la stessa "Milo Crew". Casabianca usa una chitarra archtop a cassa larga, dal suono caldo e legnoso - tipico del jazz - talvolta miscelando questo timbro a sonorità, effetti e stilemi decisamente moderni.
Spiega l'artista sul nuovo album: "L'uscita di questo mio disco ha sicuramente una notevole importanza per me. De visu è un punto di partenza, un lavoro in cui ho voluto raccogliere materiale musicale di diversa natura, senza lasciare nulla da parte, per cercare di condividere le mie note, le mie necessità artistiche e la mia creatività con colleghi ed ascoltatori. E', come detto, il punto di partenza da cui si diramano diverse strade per il futuro. La mia mappa musicale è in continuo aggiornamento".
Ascolta l'album: https://open.spotify.com/intl-it/album/5U01t0B8t19liv2x1wxS7d
Biografia
Sergio Casabianca è un chitarrista jazz italiano, nato a Catania nel 1990. Vive in Sicilia dove si occupa di didattica, produzione musicale e divulgazione in ambito di chitarra jazz e moderna. Nel 2023 ha pubblicato il suo ultimo disco "De Visu", edito da TRP Music, che ha ricevuto numerosi consensi dalla critica e segnalazioni su riviste specializzate italiane ed estere come Musica Jazz, Jazzit, Jazz Guitar Today ed altre ancora. E' stato finalista di concorsi internazionali come il "Premio Massimo Urbani" ed il "Baku Jazz Competition". Nel 2017 ha pubblicato il suo primo disco da leader, in quartetto, dal titolo "Out of Cage", incentrato sulla rielaborazione della musica del grande Charlie Parker. E' stato Artist- Exhibitor della Wambooka presso il NAMM 2020 a Los Angeles ed Artist Dogal Strings. E' autore di vari articoli per il rinomato blog Guitarprof.it, ai primi posti in Italia, in cui si occupa di chitarra jazz, improvvisazione, trascrizioni, tecnica e storia della chitarra jazz. Dal 2024 collabora stabilmente con AMG - Alessio Menconi Guitar Institute come insegnante. Ha all'attivo 2 dischi da leader e diversi lavori da sideman, come il disco di conduction sperimentale "Another Way For Meditation", d Francesco Cusa e "Glenn Miller Story" con la HJO Jazz Orchestra. Ha collaborato, in ambito jazz e di musica cantautorale con musicisti e progetti del calibro di Francesco Cusa, Giuseppe Urso, Carlo Cattano, Paolo Sorge, Archinuè, HJO Jazz Orchestra, Federico Saccà, Peppe Tringali, Emanuele Primavera, CESM Jazz Orchestra. Ha curato la sua formazione nei conservatori di Catania, Venezia e Palermo. Diplomato prima in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Bellini" di Catania nel 2015, consegue poi il Diploma di Biennio Specialistico in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Alessandro Scarlatti" di Palermo con una tesi compositiva (concerto in 5 movimenti) per chitarra elettrica ed orchestra jazz dal titolo "Making Love To Universe" con il massimo dei voti e la menzione d'onore. Si è esibito in concerto in festival e rassegne come "Zafferana Jazz Festival 2020", in calendario insieme a Matteo Mancuso, Omar Sosa e Kurt Rosenwinkel; "Baku Jazz Festival"(Azerbaijan), "Battiati Jazz Green Festival", "Catania Jazz Marhaton", "ISMEZ MUSIC LIVE 2017" - Casa del Jazz, Roma e altri ancora.
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Il 4 ottobre Sergio Casabianca @ Gravina International Jazz a Gravina di Catania
Venerdì 4 ottobre alle ore 21.00 Sergio Casabianca si esibirà live in trio all'interno del Gravina International Jazz a Gravina di Catania.
Sergio Casabianca, all'interno della splendida cornice della Sala delle Arti "Emilio Greco" in occasione del Gravina International Jazz, proporrà live alcuni brani tratti all'ultimo album "De Visu" (uscito il 6 ottobre 2023 per TRP Music), alcuni pezzi della tradizione jazz e un'anticipazione di nuovo materiale inedito.
Formazione: Sergio Casabianca (Chitarra), Riccardo Grosso (Contrabbasso), Peppe Tringali (Batteria).
Info biglietti:
"De Visu" è disco jazz di brani inediti, in guitar trio, del chitarrista catanese Sergio Casabianca. Insieme a lui completano la formazione Riccardo Grosso al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria. Il taglio delle composizioni originali di Casabianca varia dal semplice al ricercato passando dal sound soft di ballad eteree e sentimentali come "Sire", "Birds of San Marco" e "Fondamenta Nuove", ad un jazz post-bop dal tono sia dissacrante e diretto, che introspettivo e riflessivo, come in Dreams in a Spiral, Raining in My House e De Visu. Non mancano riferimenti chiari all'interesse ed il piacere per il feel ritmico del funk come in "Desk of Love" e la stessa "Milo Crew". Casabianca usa una chitarra archtop a cassa larga, dal suono caldo e legnoso - tipico del jazz - talvolta miscelando questo timbro a sonorità, effetti e stilemi decisamente moderni.
Spiega l'artista sul nuovo album: "L'uscita di questo mio disco ha sicuramente una notevole importanza per me. De visu è un punto di partenza, un lavoro in cui ho voluto raccogliere materiale musicale di diversa natura, senza lasciare nulla da parte, per cercare di condividere le mie note, le mie necessità artistiche e la mia creatività con colleghi ed ascoltatori. E', come detto, il punto di partenza da cui si diramano diverse strade per il futuro. La mia mappa musicale è in continuo aggiornamento".
Ascolta l'album: https://open.spotify.com/intl-it/album/5U01t0B8t19liv2x1wxS7d
Biografia
Sergio Casabianca è un chitarrista jazz italiano, nato a Catania nel 1990. Vive in Sicilia dove si occupa di didattica, produzione musicale e divulgazione in ambito di chitarra jazz e moderna. Nel 2023 ha pubblicato il suo ultimo disco "De Visu", edito da TRP Music, che ha ricevuto numerosi consensi dalla critica e segnalazioni su riviste specializzate italiane ed estere come Musica Jazz, Jazzit, Jazz Guitar Today ed altre ancora. E' stato finalista di concorsi internazionali come il "Premio Massimo Urbani" ed il "Baku Jazz Competition". Nel 2017 ha pubblicato il suo primo disco da leader, in quartetto, dal titolo "Out of Cage", incentrato sulla rielaborazione della musica del grande Charlie Parker. E' stato Artist- Exhibitor della Wambooka presso il NAMM 2020 a Los Angeles ed Artist Dogal Strings. E' autore di vari articoli per il rinomato blog Guitarprof.it, ai primi posti in Italia, in cui si occupa di chitarra jazz, improvvisazione, trascrizioni, tecnica e storia della chitarra jazz. Dal 2024 collabora stabilmente con AMG - Alessio Menconi Guitar Institute come insegnante. Ha all'attivo 2 dischi da leader e diversi lavori da sideman, come il disco di conduction sperimentale "Another Way For Meditation", d Francesco Cusa e "Glenn Miller Story" con la HJO Jazz Orchestra. Ha collaborato, in ambito jazz e di musica cantautorale con musicisti e progetti del calibro di Francesco Cusa, Giuseppe Urso, Carlo Cattano, Paolo Sorge, Archinuè, HJO Jazz Orchestra, Federico Saccà, Peppe Tringali, Emanuele Primavera, CESM Jazz Orchestra. Ha curato la sua formazione nei conservatori di Catania, Venezia e Palermo. Diplomato prima in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Bellini" di Catania nel 2015, consegue poi il Diploma di Biennio Specialistico in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Alessandro Scarlatti" di Palermo con una tesi compositiva (concerto in 5 movimenti) per chitarra elettrica ed orchestra jazz dal titolo "Making Love To Universe" con il massimo dei voti e la menzione d'onore. Si è esibito in concerto in festival e rassegne come "Zafferana Jazz Festival 2020", in calendario insieme a Matteo Mancuso, Omar Sosa e Kurt Rosenwinkel; "Baku Jazz Festival"(Azerbaijan), "Battiati Jazz Green Festival", "Catania Jazz Marhaton", "ISMEZ MUSIC LIVE 2017" - Casa del Jazz, Roma e altri ancora.
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Il 4 ottobre Sergio Casabianca @ Gravina International Jazz a Gravina di Catania
Venerdì 4 ottobre alle ore 21.00 Sergio Casabianca si esibirà live in trio all'interno del Gravina International Jazz a Gravina di Catania.
Sergio Casabianca, all'interno della splendida cornice della Sala delle Arti "Emilio Greco" in occasione del Gravina International Jazz, proporrà live alcuni brani tratti all'ultimo album "De Visu" (uscito il 6 ottobre 2023 per TRP Music), alcuni pezzi della tradizione jazz e un'anticipazione di nuovo materiale inedito.
Formazione: Sergio Casabianca (Chitarra), Riccardo Grosso (Contrabbasso), Peppe Tringali (Batteria).
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"De Visu" è disco jazz di brani inediti, in guitar trio, del chitarrista catanese Sergio Casabianca. Insieme a lui completano la formazione Riccardo Grosso al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria. Il taglio delle composizioni originali di Casabianca varia dal semplice al ricercato passando dal sound soft di ballad eteree e sentimentali come "Sire", "Birds of San Marco" e "Fondamenta Nuove", ad un jazz post-bop dal tono sia dissacrante e diretto, che introspettivo e riflessivo, come in Dreams in a Spiral, Raining in My House e De Visu. Non mancano riferimenti chiari all'interesse ed il piacere per il feel ritmico del funk come in "Desk of Love" e la stessa "Milo Crew". Casabianca usa una chitarra archtop a cassa larga, dal suono caldo e legnoso - tipico del jazz - talvolta miscelando questo timbro a sonorità, effetti e stilemi decisamente moderni.
Spiega l'artista sul nuovo album: "L'uscita di questo mio disco ha sicuramente una notevole importanza per me. De visu è un punto di partenza, un lavoro in cui ho voluto raccogliere materiale musicale di diversa natura, senza lasciare nulla da parte, per cercare di condividere le mie note, le mie necessità artistiche e la mia creatività con colleghi ed ascoltatori. E', come detto, il punto di partenza da cui si diramano diverse strade per il futuro. La mia mappa musicale è in continuo aggiornamento".
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Sergio Casabianca è un chitarrista jazz italiano, nato a Catania nel 1990. Vive in Sicilia dove si occupa di didattica, produzione musicale e divulgazione in ambito di chitarra jazz e moderna. Nel 2023 ha pubblicato il suo ultimo disco "De Visu", edito da TRP Music, che ha ricevuto numerosi consensi dalla critica e segnalazioni su riviste specializzate italiane ed estere come Musica Jazz, Jazzit, Jazz Guitar Today ed altre ancora. E' stato finalista di concorsi internazionali come il "Premio Massimo Urbani" ed il "Baku Jazz Competition". Nel 2017 ha pubblicato il suo primo disco da leader, in quartetto, dal titolo "Out of Cage", incentrato sulla rielaborazione della musica del grande Charlie Parker. E' stato Artist- Exhibitor della Wambooka presso il NAMM 2020 a Los Angeles ed Artist Dogal Strings. E' autore di vari articoli per il rinomato blog Guitarprof.it, ai primi posti in Italia, in cui si occupa di chitarra jazz, improvvisazione, trascrizioni, tecnica e storia della chitarra jazz. Dal 2024 collabora stabilmente con AMG - Alessio Menconi Guitar Institute come insegnante. Ha all'attivo 2 dischi da leader e diversi lavori da sideman, come il disco di conduction sperimentale "Another Way For Meditation", d Francesco Cusa e "Glenn Miller Story" con la HJO Jazz Orchestra. Ha collaborato, in ambito jazz e di musica cantautorale con musicisti e progetti del calibro di Francesco Cusa, Giuseppe Urso, Carlo Cattano, Paolo Sorge, Archinuè, HJO Jazz Orchestra, Federico Saccà, Peppe Tringali, Emanuele Primavera, CESM Jazz Orchestra. Ha curato la sua formazione nei conservatori di Catania, Venezia e Palermo. Diplomato prima in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Bellini" di Catania nel 2015, consegue poi il Diploma di Biennio Specialistico in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Alessandro Scarlatti" di Palermo con una tesi compositiva (concerto in 5 movimenti) per chitarra elettrica ed orchestra jazz dal titolo "Making Love To Universe" con il massimo dei voti e la menzione d'onore. Si è esibito in concerto in festival e rassegne come "Zafferana Jazz Festival 2020", in calendario insieme a Matteo Mancuso, Omar Sosa e Kurt Rosenwinkel; "Baku Jazz Festival"(Azerbaijan), "Battiati Jazz Green Festival", "Catania Jazz Marhaton", "ISMEZ MUSIC LIVE 2017" - Casa del Jazz, Roma e altri ancora.
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Autonomia differenziata, rivolta dei presidenti del Sud dopo l’approvazione
Autonomia differenziata, rivolta dei presidenti del Sud dopo l’approvazione. I presidenti delle regioni italiane dei diversi schieramenti politici commentano il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata approvato in nottata alla Camera con 172 sì, 99 no e 1 astenuto. Esultano Luca Zaia e Attilio Fontana. “L’autonomia è legge! Oggi si è fatta la storia di questo paese! è l'alba di un giorno storico!”, scrive su Facebook il presidente del Veneto. Secondo Zaia si tratta di "un grande segno di rispetto democratico nei confronti del popolo. Il pensiero va ai 2 milioni e 273 mila veneti che, a prescindere dall'appartenenza politica, sono andati a votare per l'autonomia il 22 ottobre 2017. Un esercito composto e compatto, che giorno dopo giorno ci ha dato forza per portare avanti la riforma”. Dopo aver ringraziato il ministro Roberto Calderoli, la premier Giorgia Meloni “che ha mantenuto la parola”, e il vicepremier Matteo Salvini “per aver sostenuto politicamente il progetto fin dai primordi”, Zaia ribadisce che "l'Italia, con gradualità e rispetto, andrà verso un modello gestionale già assunto in maniera vincente da molti grandi Paesi europei e a livello internazionale. L'obiettivo sarà la lotta alle diseguaglianze e la maggior vicinanza delle istituzioni ai cittadini. Con l'approvazione dell'autonomia, e la sua successiva pubblicazione, inizia un percorso che vedrà ognuno di noi impegnato alla stesura delle singole intese. Mettendo a frutto la reale efficacia dell'autonomia differenziata, con gli accordi tra lo Stato e le Regioni che vorranno chiedere, con responsabilità, l'autonomia", conclude il presidente del Veneto. Per Fontana è «una notizia eccezionale per la Lombardia e per i lombardi che, sette anni fa, con un referendum, avevano espresso in maniera chiara e netta la volontà di andare in quella direzione». «Con l'autonomia avremo più competenze in diverse materie e potremo confermare la nostra capacità amministrativa rendendo ancora più forte la nostra regione». spiega il presidente della Lombardia. «Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia - Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo - che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Calabria. «No, non è un'Italia più giusta né un'Italia più forte, è un'Italia a rischio». Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca commentando le parole con cui la premier Giorgia Meloni ha definito il Paese dopo l'autonomia approvata questa notte. «Il Governo - ha detto De Luca - andava di corsa stanotte, loro come sapete soffrono di insonnia. Non sapevano che fare stanotte e hanno approvato questo decreto».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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CHAMPIONS LEAGUE / NAPOLI-BARCELLONA SARÀ DIRETTA DALL’ARBITRO TEDESCO ZWAYER
“Sarà l’arbitro tedesco Felix Zwayer a dirigere Napoli-Barcellona, andata dell’ottavo di finale di Champions League. Assistenti: Lupp-Kempter. IV Uomo: Jablonski. VAR: Dankert-Storks. Sono tre i precedenti del Napoli con l’arbitro Zwayer: Shakhtar Donetsk-Napoli 2-1, girone Champions League del 13 settembre 2017 PSG-Napoli 2-2, girone Champions League del 24 ottobre 2018 Napoli-Ajax, girone…
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Un Disco per la Pausa Pranzo no. 14 - 4 Ottobre 2017 - Talking Heads - Remain in light - 1980
Canzoni:
Born under punches (The heat goes on)
Crosseyed and painless
The Great Curve
Once in a lifetime
Houses in motion
Seen and not seen
Listening wind
The Overload
Canzone preferita: Once in a lifetime
Musicisti:
David Byrne: Voce - Tastiere - Chitarre - Basso elettrico - Percussioni
Jerry Harrison: Tastiere - Chitarre - Percussioni - Cori
Tina Weymouth: Tastiere - Basso elettrico - Percussioni - Cori
Chris Frantz: Tastiere - Batteria - Percussioni - Cori
Brian Eno: Tastiere - Chitarre - Basso elettrico - Percussioni - Cori
Adrian Belew: Chitarra elettrica e Sintetizzatori (2, 3, 7 e 8)
Robert Palmer: Percussioni
José Rossy: Percussioni
John Hassell: Tromba - Ottoni
Nona Hendryx - Cori
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Innanzitutto mi scuso se, dopo la scopata con Gloria, non vi ho più aggiornato. Dopo quella sono stato con 4 altre puttane prima di mettermi a riposo, quindi potrei recuperare quelle scopate con il nuovo anno. Questo perché quello che state per leggere è l'ultimo post del 2023, quello in cui cerco di tracciare una sintesi dell'anno, proponendovi anche la classifica 2023 e l'aggiornamento della classifica generale.
Iniziamo da un consuntivo del 2023. L'obiettivo minimo che mi ero posto e che sarà anche l'obiettivo minimo del 2024, era quello delle 21 scopate, e l'ho ampiamente raggiunto fermandomi a 27, 2 in meno dello scorso anno. Il risultato finale non era così scontato se consideriamo che fino a giugno mi ero fatto appena 11 scopate. Mi preme sottolineare come fosse dal 2017 che la seconda parte dell'anno non era più ricca di scopate della prima!
Altro ragguardevole risultato che mancava dal 2019, l'ultima volta che l'avevo ottenuto, è aver scopato con almeno una puttana ogni mese. E considerando che la media finale è stata di 2.25 puttane al mese, sarebbe stato un peccato passare un mese in astinenza!
I due mesi più ricchi sono stati, poi, agosto e ottobre, con 5 puttane ciascuno, cosa che non succedeva dal 2021. L'anno scorso c'ero sempre andato vicino e nonostante la più che buona conclusione del 2022, la cosa mi aveva un po' lasciato l'amaro in bocca, insieme con il fatto di non essere riuscito a scopare con nessuna puttana a dicembre.
Il dato che, però, mi fa essere soddisfatto di questo 2023 e delle mie scelte è quello della media dei voti. Dopo aver sfiorato la media dell'8 lo scorso anno, in questo 2023 la media è stata abbondantemente superata con un 8.6!
Questo, quindi, ci introduce alla classifica dell'anno.
Anche il 2023 è stato monopolizzato dalle brasiliane. Al primo posto troviamo Lola, che ormai è diventata la mia preferita. Me la sono fatta 4 volte quest'anno e vi confesso che sono meno delle scopate che volevo fare con lei. Al secondo posto Danny, una brasiliana molto dolce di cui amo leccare la figa: è molto sensibile lì sotto. Lei, invece, me la sono fatta 3 volte. Al terzo posto la seconda grande scoperta del 2023 (la prima è Danny, che però non avevo mai considerato nel 2022), Rakely, una bionda con due tette e un culo da paura! Ha un pompino eccezionale ed è veramente un diavolo a letto! Sono stato con lei due volte e la seconda, proprio a dicembre, l'ultima scopata dell'anno, è stata anche la migliore di questo 2023. Menzione d'onore va a Milana, bellissima russa tra le cui braccia sono stato 2 volte, anche lei con un pompino spettacolare. Il fatto che il secondo consesso non sia andato proprio benissimo (un pompino che non è finito con la sborrata in bocca) ha pesato sulla perdita del podio sul finale dell'anno.
Il 2023 è stato poi l'anno in cui sono tornato, dopo anni, tra le cosce di Candy e soprattutto l'anno di un piccolo record, 7 puttane scopate in 9 giorni, il tutto tra fine luglio e primi di agosto!
Inoltre, come vedrete a breve qui sotto, è stato il primo anno in cui non solo Monia non si è ritrovata sul podio, ma non è riuscita a entrare nemmeno nella top 10: che stia finendo la mia intesa sessuale con lei?
1. Lola 4.9
2. Danny 3.83
3. Rakely 2.95
4. Milana 2.83
5. Isabella 1.91
6. Candy 1.9
7. Karina 1.87
8. Julia 1.865
9. Georgina 1.86
10. Liona 1.855
A livello di classifica generale, invece, Monia continua il dominio, frutto della combinazione tra le grandi scopate fatte con lei negli anni passati e del gran numero di volte che mi sono liberato tra le sue cosce, ben 25.
Dietro di lei troviamo la talentuosa Lola, arrivata dopo un paio di anni al secondo posto, in virtù anche lei delle grandi scopate, 7 in totale, fatte con lei. Sul podio della classifica generale troviamo ancora l'ucraina Adriana nonostante manchi da Milano da 4 anni circa. Sono abbastanza certo che alla fine del 2024 perderà anche il terzo gradino.
Le due grandi novità della top 12 sono, però, Danny e Rakely, entrate rispettivamente al 9.o e all'11.mo posto. Mi aspetto miglioramenti anche da parte loro nei prossimi anni, ma vuoi per una presenza non continua, vuoi per altri motivi, non credo che la loro crescita sarà mai paragonabile a quella di Lola.
La grande delusione sia del 2023 sia della top 12, è però Andreia Tanaka: pensavo che sarebbe riuscita a crescere in questo 2023 uasi quanto Lola, e invece sono stato con lei solo una volta, all'inizio dell'anno, e con un pompino poco più che sufficiente, con risultato finale di essere finita molto indietro nella classifica dell'anno e di essersi piazzata al 10.mo posto in quella generale.
1. Monia 25.87
2. Lola 7.86
3. Adriana 5.74
4. Giuliana 4.94
5. Ani 4.84
5. Liza 4.84
7. Cristina 4.76
8. Daniela Bom Bom 3.84
9. Danny 3.83
10. Andreia Tanaka 3.77
11. Rakely 2.95
12. Jhenyfer 2.9
In conclusione non posso che sentirmi più che soddisfatto di come è andato il 2023. E, da buon puttaniere, aspetto il 2024 più carico che mai!
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Rising Star: Welcome Coffee
Welcome Coffee è un progetto musicale rock-alternative formatosi a Trieste nel 2012. L’idea di base è quella di fondere varie sonorità musicali, lasciando libero sfogo alle attitudini dei singoli musicisti.
Nel 2013 abbiamo pubblicato il nostro primo lavoro “Box # 2“, un EP di 5 tracce. Nel 2015 esce il nostro primo album chiamato “UneVen“, contente 11 canzoni. Nel 2017 registriamo un nuovo Ep chiamato “The Mirror Show“. Nel contempo pubblichiamo anche un video tributo a Twin Peaks chiamato “Doppelgänger“. Nel 2018 pubblichiamo il nostro primo videoclip ufficiale chiamato “The Mirror Show”, tratto dall’omonimo EP.
Tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, tra un live e l’altro, viene composto del nuovo materiale per il prossimo album. A giugno 2019 iniziano le registrazioni delle 10 tracce dell’album. A causa del Covid-19 e cambio di formazione, nel 2021 finalmente pubblichiamo il nostro secondo LP chiamato “Light Years Away“. A luglio 2021 esce il primo videoclip del singolo “Light Years Away“ che anticipa l’uscita dell’omonimo album. Ad agosto invece è la volta del secondo singolo “Ice in my Mouth“. Il 22 ottobre esce “Light Years Away” disponibile sui maggiori canali social e in versione fisica nel negozi di dischi.
Formazione Attuale:
Andrea Parlante – Keyboards Michele Manfredi – Drums Sergio Pintori – Lead guitars Andrea “Armando” Scarcia – Vocals and harmonica Stefano Ferrara – Bass and acustic guitar
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Leti Dafne - Sono tornata
L'ultimo singolo dell’artista cremonese che unisce rap e lirica
Rinascita, nuovi inizi dopo la pandemia e tanto altro. “Sono tornata” è il nuovo singolo di Leti Dafne uscito per ED Music Recording, Egiuann in società con Daze, del gruppo Jaywork. Il ritorno musicale dell'artista, dopo il periodo della pandemia, in cui tutto il mondo è rimasto bloccato.
«La sensazione, comune a molte donne sopra i 45, di avere ormai poco da offrire. Questa società spesso passa messaggi come: "l'uomo matura e migliora come il vino, la donna invece è destinata ad invecchiare ed essere poco attraente”». Leti Dafne
Leti Dafne torna più incattivita che mai, con il suo rap sfacciato e irriverente. Torna con i capelli grigi e dichiara: «Eh già, questa società mi vorrebbe come nonna Papera a sfornare dolci e invece sforno rime cattive però come Maga Magò)».
La produzione è firmata dallo stesso Egiuann e da Marino Armeno che hanno proiettato le liriche in una fusione di sonorità classiche e hip hop moderne. Viene invitata ad esibirsi come ospite al Premio Tenco nella serata di sabato 21 ottobre in occasione dell’assegnazione delle Targhe Tenco 2023.
Letizia Sperzaga, in arte Leti Dafne, è stata per 20 anni cantante lirica, e ha debuttato in molti ruoli operistici. È anche autrice teatrale, vincitrice di numerosi premi letterari. Dal 2015 scrive canzoni sue. È l’unica musicista al mondo a mischiare due generi molto lontani: il rap e la lirica. Nonostante la formazione classica ha sempre amato il rap fin da ragazzina, ed è convinta che con la buona metrica si possa veicolare qualsiasi tipo di messaggio. Nata a Cremona nel 1974, è diplomata in canto lirico presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma, e laureata presso l’Istituto di Alta Formazione Artistica a Parma. Ha frequentato l’Accademia di Arte Scenica per cantanti lirici a Modena. Ha insegnato canto lirico e leggero in numerose scuole e accademie musicali. Pur amando molto l’Opera lirica ha sentito l’esigenza di creare qualcosa di nuovo, di suo, che “svecchiasse” la Lirica pur nel rispetto della tradizione. Nel 2017 esce il primo videoclip esperimento: “RIP Callas”, una canzone ironica sul mondo dell’Opera.
Nel 2018 esce il primo EP “Perle ai porci” (dando vita alla collaborazione con il producer e arrangiatore Egiuann). I suoi videoclip, toccano spesso l’argomento della della Cultura e dell’Arte in Italia. Occupandosi anche di divulgazione, ha creato anche una serie di video chiamata “Opere in 2 minuti” che raccontano in breve la trama delle Opere liriche in forma rap.
Nell’ottobre 2021 esce il nuovo singolo “L’altra metà del cielo”, che racconta con amarezza della disparità di genere nella nostra società.
Leti Dafne attualmente collabora con le etichette ED Music e Jaywork. Un altro argomento che tratta spesso nei suoi brani è la disparità di genere, certamente con un punto di vista femminile, che nel rap è molto raro. Occupandosi anche di divulgazione, ha creato anche una serie di video chiamata “Opere in 2 minuti” che raccontano in breve la trama delle Opere liriche in forma rap. Il 1° aprile 2020 in piena pandemia, è uscito il suo primo album musicale dal titolo “Molto di più”. Da luglio 2023 collabora con Mattia Mugnai, violinista e amico storico, con cui ha sempre condiviso passioni come filosofia, kabbalah, spiritualità, mentalità finanziaria e molto altro. Una collaborazione che è iniziata per gioco e totalmente in amicizia, ma che si è rivelata invece un perfetto sostegno professionale, soprattutto per le performance dal vivo.
Contatti e social
https://www.youtube.com/channel/UC63sdmnjoAEp_ie4EvqyeEg https://www.instagram.com/letidafne/ bit.ly/letidafne_spoty
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Mattarella il 4 a Cagliari, è la decima volta in Sardegna
L’ultima volta in Sardegna è stata di recente, il 9 settembre scorso nel golfo dell’Asinara per la commemorazione dell’affondamento della Corazzata “Roma”. La prima visita ufficiale, invece, il 2 ottobre 2017. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sabato 4 novembre torna per la decima volta in Sardegna, in occasione del Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze…
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24 ott 2023 13:01
È FINITA LA PACCHIA DEI CONTRIBUTI PUBBLICI AI CINEMATOGRAFARI – IL BOOM DELL'ERA FRANCESCHINI: I FONDI STATALI SONO PASSATI DA 423,5 A 746 MILIONI IN CINQUE ANNI - ALLA GRANDE MANGIATOIA SI SONO CIBATI TUTTI, GRANDI REGISTI ED EMERGENTI, SPESSO CON RISULTATI FLOP DI PUBBLICO (UNO PER TUTTI: “PRIMA DI ANDARE VIA” DI MASSIMO CAPPELLI, 700MILA EURO PER 29 SPETTATORI IN SALA) – IL TAGLIO DI SANGIULIANO: 50 MILIONI - ANCHE RUTELLI (ANICA) AMMETTE CHE C'E' DEL MARCIO CON IL TAX CREDIT: “IL VERO PROBLEMA È CHE È PROPRIO IL MINISTERO DI SANGIULIANO A DOVER FARE I CONTROLLI…” -
1. CAMBIA TAX CREDIT CINEMA, È AL 40% MA PUÒ SCENDERE
(ANSA) - Cambia la tax credit per il cinema: la percentuale di spesa su cui applicare l'agevolazione per le opere cinematografiche è al 40% ma l'aliquota può scendere. Lo prevede la bozza della legge di bilancio al capitolo relativo al tax credit. L'articolo prevede infatti che possa essere rimodulata "per esigenze di bilancio o "in relazione alle dimensioni di impresa o gruppi di imprese nonchè "in relazione a determinati costi eleggibili o soglie di costo eleggibile, ferma rimanendo la misura massima del 40 per cento".
2. CINEMA, FONDI PUBBLICI E FLOP IN SALA: ECCO I REGISTI CHE HANNO PERCEPITO COMPENSI MILIONARI
Estratto da www.adnkronos.com
Sono cresciuti negli ultimi quattro anni i contributi pubblici per il cinema, a fronte però di compensi milionari per i registi, di una maggior produzione di opere a fronte di incassi più bassi rispetto a Francia e Germania, dell'aumento di richieste del tax credit praticamente quadruplicate rispetto al 2019 e soprattutto di film che hanno ricevuto contributi importanti e poi vanno in sala per pochissimi giorni con un numero irrisorio di spettatori; in qualche caso anche meno di trenta. E' questo il quadro del cinema e dell'audiovisivo italiano, sulla base di un documento riservato che l'Adnkronos ha potuto visionare.
[…] i contributi pubblici sulle risorse del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo […] sono passati da 423,5 milioni di euro nel 2017 a 849,9 milioni nel 2022 e a 746 milioni nel 2023.
Il documento […] fa anche riferimento a compensi molto alti percepiti dai registi di film o serie tv finanziate con il Fondo e riferisce di un contributo alla seconda stagione della serie 'A casa tutti bene', pari a 2,1 milioni di euro dal Fondo con lo strumento del credito d’imposta, diretta da Gabriele Muccino che avrebbe indicato 2,2 milioni di compenso.
Nella lista ci sono anche: Paolo Genovese, regista della serie kolossal 'I Leoni di Sicilia' sulla saga dei Florio e in uscita su Disney+ il 25 ottobre, finanziata con 8,7 milioni dal Fondo con lo strumento del credito d’imposta, che avrebbe indicato 1,4 milioni come compenso;
Luca Guadagnino ed Edoardo Gabbriellini che avrebbero chiesto 2,4 milioni di euro come compenso da regista per 'We are who we are', finanziato per complessivi 13,2 milioni dal Fondo con lo strumento del credito d’imposta;
Saverio Costanzo, che avrebbe indicato 1,4 milioni come compenso da regista per 'L'amica geniale - Storia del nuovo cognome' finanziato per complessivi 10,5 milioni dal Fondo con lo strumento del credito d’imposta; Joseph Maximilian Wright avrebbe indicato 1,7 milioni come compenso da regista per “M - Il figlio del Secolo' finanziato per complessivi 14,9 milioni di euro dal Fondo con lo strumento del credito d’imposta.
[…] Sempre secondo il documento riservato, alcune opere che hanno richiesto il tax credit alla produzione nazionale dal 2019 al 2022, hanno avuto contributi milionari a fronte di incassi di poche migliaia di euro.
Addirittura un film di un regista emergente, 'Prima di andare via' di Massimo Cappelli, ha ricevuto 700 mila euro di contributo pubblico e ha raccolto soltanto 29 spettatori in sala.
[…] A quanto apprende l'Adnkronos, di recente il ministero della Cultura avrebbe individuato una ventina di opere con alto budget, formalmente rispondenti ai requisiti, ma per le quali ci sarebbe un sospetto circa la rispondenza sostanziale. La documentazione sarebbe stata quindi sottoposta all’esame congiunto del Mic con la Guardia di Finanza e l’esito dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.
Inoltre, sempre secondo il documento, la dotazione del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo di cui all’art. 13 della legge 14 novembre 2016, n. 220 è incrementata in misura significativa negli ultimi anni, in particolare nel 2020 (+125 milioni di euro), nel 2021 (+133,6 milioni di euro) e nel 2022 (+25 milioni di euro) per effetto delle risorse emergenziali stanziate a fronte della pandemia di Covid-19.
Analizzando i dati dell’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo, in particolare riguardo all’andamento dei volumi produttivi negli ultimi tre anni disponibili, l'Italia registra il più alto numero di opere di lungometraggio prodotte (239 nel 2021 contro le 197 della Francia, le 126 del Regno Unito e le 118 della Germania) a fronte però di incassi più bassi: 176,9 milioni (cresciuti a 306,6 nel 2022) contro i 672,4 della Francia (1.094,4 milioni nel 2022), i 541,9 del Regno Unito (980,8 nel 2022) e i 373,2 della Germania (693,2 nel 2022). […]
3. «SOLDI AL CINEMA ITALIANO, BASTA SPRECHI»
Estratto dell’articolo di Michele Zaccardi per “Libero quotidiano”
Tutto è nato da una lettera, pubblicata da il Domani, indirizzata al ministro dell’Economia. In calce, la firma di Gennaro Sangiuliano. Il quale annunciava a Giorgetti un taglio da 100 milioni di euro, su un miliardo totale, al cinema. Cifra che poi si è sgonfiata a 14 milioni, a cui aggiungere la sforbiciata del 5% chiesta dal titolare del Tesoro a tutti i ministeri. Ma tanto è bastato alla sinistra […] per alzare le barricate. Si è scomodata persino Elly Schlein che ha parlato di un fatto senza «precedenti», che va a colpire, addirittura, «un settore strategico per l’Italia […]». Sarà pure strategico […] epperò, tocca ricordare, che è anche una mangiatoia. Già, una greppia, a cui si sono rimpinzati un po’ tutti, ma in particolare i registi (quasi tutti con il cuore a sinistra).
MANICA LARGA
E questo soprattutto da quando in via del Collegio Romano è arrivato il dem Dario Franceschini […]. […] sotto la gestione di Franceshini il munifico, i fondi per il cinema sono quasi raddoppiati, passando dai 514,2 milioni del 2019 agli 850 del 2022, con un picco di 885,4 milioni nel 2021. Non è un caso, dunque, che […] dopo il polverone che è scoppiato per le sue sforbiciate, il ministro della Cultura sia intervenuto sulla questione.
«Il cinema è una forma d’arte che sta a cuore a me e al governo» ha premesso Gennaro Sangiuliano da Matera, ma «è un settore in cui ci sono stati tanti sprechi». E anche per questo bisogna «seriamente e severamente» riformarlo. «Tanti film sono stati finanziati e hanno avuto in sala pochissime presenze» ha aggiunto Sangiuliano, «sono stati dati milioni e milioni di euro per finanziare prodotti che poi non hanno avuto riscontro del pubblico».
[…] Per di più ci sono venti film […] che lo Stato ha finanziato con 11,5 milioni di euro totali e che al botteghino hanno incassato in media poco più di 2mila euro. E nessuno ha superato i mille spettatori. A questo va aggiunta l’esplosione delle richieste per i crediti di imposta.
Se nel 2019 erano 122 le opere ammissibili al tax credit, nel 2021 sono state 464 e l’anno scorso 409. E poi sorge una domanda: ma c’è tutto questo bisogno di sostenere la produzione cinematografica? Stando ai dati, si direbbe proprio di no. Nel 2021, nel nostro Paese sono stati prodotti 239 lungometraggi, in Francia 197, in Spagna 218 e in Germania 118.Il punto, semmai, è un altro. E riguarda gli incassi, che in Italia nel 2022 sono stati pari a 306 milioni, un terzo del miliardo guadagnato dalle sale francesi e meno della metà di quanto percepito da quelle tedesche (693,2).
3. RUTELLI: "TAGLI AL CINEMA PER QUASI 50 MILIONI MA A PESARE SUL TAX CREDIT È LA CARENZA DI CONTROLLI"
Estratto dell’articolo di Michela Tamburrino per “La Stampa”
Tagli al Cinema, allarme rientrato ma a costo di lunghe discussioni e con l'apporto delle associazioni di settore, dopo che una lettera inviata dal ministro Sangiuliano al collega dell'Economia Giorgetti, nella quale si offriva il salasso di 100 milioni in spontaneo sacrificio alla prossima Legge di Bilancio, aveva gettato il comparto nello smarrimento. Poi si è tornati indietro parlando di cifre più contenute.
[…] In questo rincorrersi di notizie spesso contraddittorie, Francesco Rutelli, presidente dell'Anica, ha tenuto la barra dritta, assicurando che a scongiurare il peggio è stato fondamentale l'incontro dei rappresentanti delle associazioni con il ministro […].
Rutelli, allora che cosa succederà?
«Il taglio ci sarà, arriverà a quasi 50 milioni, quello che è richiesto anche ad altri ministeri. Il vero problema è che il ministero della Cultura chiede sanzioni su chi accede al tax credit senza averne diritto: è proprio il ministero a dover fare i controlli».
Allora perché non si fa?
«La verità è che mancano dirigenti e funzionari che sono andati a lavorare nel privato dove si guadagna meglio. E con una macchina tanto complessa […] manca il personale per il controllo capillare».
Voi lo avete fatto presente?
«Da molto tempo, lo chiediamo da quando il nuovo Governo si è insediato, anche perché avevamo avviato con il tax credit un meccanismo automatico che era arrivato a un totale di risorse pari a 750 milioni l'anno. Una cifra che sta a significare posti di lavoro per maestranze nei vari reparti produttivi. Parliamo di ripercussioni su sale, televisione, piattaforme. Il ministro deve attivare queste misure, nessun controllo a consuntivo è stato fatto, nonostante le nostre continue richieste».
Lei ha parlato di punti per rafforzare e razionalizzare la filiera.
«Appunto, il ministero deve dotarsi di una struttura tecnica adeguata e deve far crescere produzione, occupazione, nuovi talenti. Per l'Italia i numeri sono positivi, ogni euro investito ha un moltiplicatore economico di 3,5. […]».
[…] Rafforzare controlli e investire invece di tagliare il credito d'imposta...
«Inutile sottovalutare l'economia di mercato, noi non abbiamo star a livello mondiale e quando si vuole fare un film come quello su Ferrari, si ricorre a un protagonista americano. Bisogna invece stare attenti a non diminuire le nostre capacità tecniche e amministrative». […]
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