#118 pronto intervento
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Incidente frontale a Silvano d’Orba: un ferito lieve in via Rocca Grimalda
Pronto intervento dei Carabinieri per gestire l’emergenza e chiarire la dinamica dell’accaduto
Pronto intervento dei Carabinieri per gestire l’emergenza e chiarire la dinamica dell’accaduto Scontro frontale a Silvano d’Orba: i dettagli dell’incidente Silvano d’Orba – Momenti di apprensione ieri in via Rocca Grimalda, dove si è verificato uno scontro frontale tra due veicoli. L’incidente, avvenuto nel pomeriggio, ha visto il coinvolgimento di due automobili che si sono urtate in un tratto…
#118 pronto intervento#Alessandria news#Alessandria notizie.#Alessandria today#assistenza sanitaria#Carabinieri#condizioni stradali#cronaca Alessandria#Cronaca locale#cronaca Monferrato#cronaca Silvano d&039;Orba#dinamica incidente#dinamica scontro#emergenza stradale#ferito lieve#Google News#guida prudente#Guida Responsabile#Incidente auto#incidente frontale#incidente lieve#incidenti auto#Intervento Carabinieri#italianewsmedia.com#manutenzione stradale Alessandria#manutenzione strade#notizie locali#notizie Monferrato#Pier Carlo Lava#Prevenzione Incidenti.
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Roseto: altro scippo sanitario???
Oggi non voglio parlare di vecchie polemiche.
Non voglio parlare di due anni fa, quando fu sbattuto fuori lo storico presidio della Croce Rossa fatto di doppie ambulanze, medici e tanti volontari.
Non voglio parlare del tempo in cui i soldi della Regione permisero l'avvicendamento ASL 118 al posto della CRI.
Non voglio parlare di quella sciagurata riduzione di ambulanze, da 2 a 1, definita medicalizzata per esorcizzare e nascondere la riduzione fatta e finita.
Non voglio parlare delle diatribe interne che portarono, a fronte della chiusura del presidio CRI rosetano, all'entusiasmo di altre croci colorate in Val Vomano.
Non voglio nemmeno parlare dello sfratto subìto dai ragazzi disabili di Casarosa per far posto al nuovo e fantasmagorico 118 ASL.
Ecco, non voglio rimembrare il passato. Stop! Via!! Mettiamolo da parte e facciamo finta che non sia stato.
Voglio solo capire per cosa e perchè l'oggi. Capire dell'ennesima silente riduzione di servizi e di garanzie che subisce la città di Roseto degli Abruzzi. Perchè non è solo Consultorio Famigliare scappato a Notaresco o la già ridotta e mai partita “casa di comunità”.
Ma è anche il Medico non più presente e assicurato all'interno del servizio di Pronto Intervento 118 gestito dalla ASL: un affollato mese di Agosto passato senza medico all'interno dell'unica ambulanza... medicalizzata. Un pratico e ufficioso declassamento da “medicalizzata” a “india”, nel gergo sanitario interno.
E adesso non voglio porre domande alla silente e distratta Roseto politica. Una Roseto politica, turistica e medica che dovrebbe vigilare, evidenziare e chiedersi perchè un Rosetano o un ospite della nostra città davanti ad un'emergenza improvvisa e pericolosa come un infarto o un ictus, non debba avere pari opportunità di assistenza e tempistica rispetto a chi risiede in contigui comuni.
Da cittadino mi interessa solo la soluzione. Diretta, senza se e senza ma. Di rimando la questio a chi è stato meritoriamente riconfermato nel ruolo dirigenziale in azienda da qualche giorno: gentile Direttore Generale Dott. Di Giosia può spiegarci e darci contezza di soluzione a stretto giro??
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Napoli: identificato presunto autore dell'omicidio stradale nella Galleria Vittoria
Napoli: identificato presunto autore dell'omicidio stradale nella Galleria Vittoria. Un tassista aveva ritrovato Ciro Bianco, nella Galleria Laziale, a terra sul margine destro della careggiata, dolorante ed in stato confusionale, mentre il ciclomotore era riverso sulla fiancata al centro della corsia. Nonostante l'immediato intervento della Polizia Locale di Napoli e dell'ambulanza del 118 che aveva trasportato l'uomo al pronto soccorso del Cardarelli, veniva registrato il suo decesso.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Viene colto da malore improvviso: morto 23enne di Lamezia Terme Un ragazzo di 23 anni è morto a seguito di un malore accusato mentre si trovava con alcuni amici in un lido di Lamezia Terme. Lamezia Terme, morto 23enne per un malore improvviso Tragedia a Lamezia Terme: un 23enne è morto a causa di un malore improvviso accusato mentre si trovava seduto con amici in un lido di Falerna, in provincia di Catanzaro. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma nonostante i primi interventi di pronto soccorso e i massaggi cardiaci, il ragazzo non ha dato segni di ripresa. Dopo mezz’ora di intervento, i sanitari hanno deciso di trasportarlo d’urgenza presso l’ospedale di Lamezia Terme, ma nel primo pomeriggio il ragazzo è deceduto. Un’altra vita spezzata Lo scorso 18 luglio Vincenzo G., altro ragazzo di 24 anni di Rocca Imperiale (Cosenza) è morto in seguito a un malore improvviso, dalle cause sconosciute, mentre si trovava in casa. Un dolore immenso per tutta la comunità: Vincenzo infatti lavorava nell’azienda agricola di famiglia, specializzata nella produzione del famoso limone IGP di Rocca. Nel pomeriggio del 20 luglio si sono tenuti i funerali presso la Parrocchia Visitazione Beata Vergine Maria del suo Paese. Il sindaco Giuseppe Ranù ha proclamato lutto cittadino.
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Ferrara, Cgil denuncia maggiore Carabinieri: “Ha impedito cure a un arrestato”. Anselmo: “Ragazzo trovato in ginocchio dai sanitari” di Paola Benedetta Manca Violenza, minacce e interruzione di pubblico servizio. Sono i reati ipotizzati dall’avvocato Fabio Anselmo che, su richiesta della Cgil di Ferrara, ha depositato in Procura una denuncia nei confronti del maggiore e comandante dei Carabinieri di Copparo (Ferrara), Giorgio Feola, accusato di essersi rifiutato, nonostante le insistenze dei sanitari del 118 e del medico, di far prestare le cure necessarie a un uomo di circa 30 anni in stato di arresto, impedendone il trasporto al pronto soccorso, interrompendo la terapia endovenosa somministrata, intimidendo gli operatori sanitari e firmando, al posto del paziente, il foglio di rinuncia al ricovero. La vicenda è stata portata alla luce dal segretario della Cgil di Ferrara, Cristiano Zagatti. Del caso, oltre all’avvocato Anselmo, si occupa anche Ilaria Cucchi, sorella di Stefano. I fatti risalgono al pomeriggio dell’11 settembre. I sanitari del 118 – come si legge nel verbale del loro intervento, visionato da ilfattoquotidiano.it – ricevono una chiamata in codice giallo dalla caserma di Copparo. Si recano sul posto e “nel cortile interno” trovano “un giovane inginocchiato a terra e attorniato da alcuni carabinieri, sofferente per un dolore addominale, in preda a violenti conati di vomito”. Sono circa le 13.30 e, dopo le prime valutazioni, si ritiene “indispensabile il trasporto al Pronto Soccorso di Cona, per il necessario iter diagnostico e terapeutico”, ottenendo, però, un “secco diniego da parte dei militari”, in quanto il comandante Feola “vieta espressamente il trasferimento”. Inizia, così, un braccio di ferro fra sanitari e militari. Questi ultimi chiedono di chiamare l’automedica, nella certezza che basti “far praticare dal medico un’iniezione, poi refertare e chiudere la pratica”, ma le cose vanno in modo molto diverso. Innanzitutto, il mezzo è impegnato in un codice rosso, così riesce ad arrivare solo alle 16. Poi, quando finalmente giunge in caserma, il medico “dopo accurata visita”, ritiene di “dover approfondire l’iter diagnostico terapeutico in pronto soccorso a Cona” e, nel frattempo, somministra al paziente una “terapia idratante ed antimicotica”, ma anche in questo caso” arriva un “secco rifiuto da parte dei carabinieri presenti” fino all’arrivo del comandante Feola che – raccontano gli operatori sanitari – “ribadisce in modi opinabili e fortemente irrispettosi nei confronti dei sanitari presenti” il divieto al trasporto, “in completo disaccordo con il parere del medico e contro il buon senso”. A quel punto i sanitari insistono ancora ma il maggiore Feola, per tutta risposta, chiede loro le generalità e i documenti. Poi, affermando di prendersi le responsabilità di ciò che sarebbe accaduto perché “qui comando io”, fa sospendere la terapia endovenosa al paziente e firma la sua scheda, rifiutando il ricovero per suo conto. I sanitari non possono far altro che andare via ma, prima di lasciare la caserma, avvertono tutti i livelli direttivi del 118 e stilano una relazione. Ripetono poi il loro racconto al presidente dell’Ordine degli infermieri. Nella relazione mandata ai vertici di Ausl e 118, denunciano un “atteggiamento aggressivo”, “pesanti interferenze”, “abuso di potere” e il fatto che, per ore, l’automedica e l’ambulanza sono state bloccate in caserma, sottraendo questo servizio ai cittadini. Ora le carte sono in mano alla Procura, mentre l’Arma ha avviato un’indagine interna. Il militare denunciato, il maggiore Feola, è stato insignito, in passato, della medaglia di bronzo al valore civile e si è distinto in vari interventi di soccorso. A destare qualche perplessità, però, è il suo profilo Facebook. Molti post della sua pagina si distinguono per il contenuto volgare e sessista e contengono prese di posizioni irriguardose verso donne e trans, in contrasto con il rigido decoro richiesto dall’Arma. Nei suoi post, il maggiore non fa mistero della sua appartenenza politica: è un grande ammiratore del leader della Lega, Matteo Salvini, ha varie foto in sua compagnia, sposa le tesi sovraniste e attacca il Pd in varie occasioni, soprattutto sulla vicenda di Carola Rackete. Su ciò che è accaduto a Copparo, interviene l’avvocato Anselmo che dichiara a ilfattoquotidiano.it: “Quello che è successo è inspiegabile. La posizione in cui i sanitari hanno trovato il ragazzo, in ginocchio, piegato in due nel cortile, non fa presagire nulla di buono. Stupisce l’arroganza del comportamento messo in atto: è inammissibile e di una gravità inaudita, soprattutto dopo fatti come quelli di Stefano Cucchi, Carlo Magherini e Federico Aldrovandi, che dovrebbero far riflettere”. “Ancora una volta da Ferrara, però – sottolinea Anselmo -, arriva una lezione di democrazia e rispetto dei diritti umani, grazie alla denuncia dei sanitari, nonostante siano stati minacciati e identificati, cosa inaccettabile”. “I carabinieri di Copparo – commenta Ilaria Cucchi, sentita da ilfattoquotidiano.it – erano convinti che il 118 avrebbe obbedito ai loro ordini, che i sanitari non si sarebbero ribellati e quindi, se fosse successo qualcosa di irreparabile, ancora una volta si poteva dare la colpa a loro. Questo dimostra il senso d’impunità di questi militari ma, questa volta, gli operatori hanno ribaltato la situazione”.
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Ceccano, i carabinieri salvano un uomo intossicato dai medicinali
Ceccano, i carabinieri salvano un uomo intossicato dai medicinali
Una telefonata al 118 e il pronto intervento dei carabinieri di Ceccano unitamente al personale del 118 hanno probabilmente salvato la vita di una persona intossicata da un eccesso di medicinali. Era proprio il malcapitato a riferire ai militari intervenuti di aver ingerito un quantitativo eccessivo dei farmaci con cui era in cura presso le strutture sanitarie di Frosinone. Ricoverato al pronto…
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Operaio morto nel porto di Ortona colpito alla testa da un cavo
Operaio morto nel porto di Ortona colpito alla testa da un cavo
AGI – Incidente sul lavoro mortale, questa mattina, nel porto di Ortona (Chieti). Un marittimo di 41 anni, M.C.P. di 41 anni di nazionalità filippina, colpito alla testa da un cavo, è rimasto gravemente ferito durante le procedure che si stavano effettuando in banchina di riva nuova ed è deceduto poco dopo nonostante il pronto intervento dei soccorsi del 118. Si è alzato in volo anche…
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Gamba incastrata in macchinario per le mandorle, 43enne in ospedale, operato
Incidente sul lavoro ieri in un'azienda agricola di Piazza Armerina, in provincia di Enna dove un uomo di 43 anni, mentre stava lavorando, è finito con la gamba incastrata in un macchinario per sbucciare le mandorle. Per liberarlo è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco che hanno tagliato le lamiere. Dalla centrale del 118 di Caltanissetta è stato inviato l'elisoccorso. I sanitari, dopo avere stabilizzato il paziente, lo hanno trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia. Dagli esami è emerso che la gamba è fratturata in più punti. L'uomo è stato sottoposto a un intervento eseguito dagli ortopedici e i chirurghi vascolari. Le sue condizioni sono stabili. Read the full article
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Postazione 118 a Portici, il servizio H24 sarà assicurato dalla Bourelly OdV
L’Asl Napoli 3 Sud ha affidato il servizio di emergenza 118 per la città di Portici alla Bourelly OdV (Organizzazione di Volontariato). A renderlo noto è la stessa azienda specializzata nei servizi di assistenza, emergenza territoriale e pronto intervento.
Bourelly OdV garantirà un servizio H 24 attraverso la presenza fissa del presidio sul territorio (postazione ambulanza in via Martiri di Via Fani) e con gli infermieri e gli operatori sanitari necessari.
Antonio Secce, responsabile operativo dell’Organizzazione di volontariato, spiega: “La famiglia Bourelly, già residente da tre generazioni in città, è onorata di fornire l’ambulanza ed il personale per il 118 della città di Portici. I cittadini hanno il diritto di ricevere un servizio di emergenza che risponda rapidamente e con professionalità. La morfologia del territorio richiede competenze ed esperienze che sono già acquisite presso la nostra postazione 118 nella Penisola Sorrentina a San’Agnello, ove già operiamo in ambienti strutturalmente complessi. Siamo lieti di essere al servizio della popolazione vesuviana su una città amministrata con una mission che condividiamo, in cui alla al centro ci sono la salute e la safety della persona”.
Vincenzo Cuomo, Sindaco di Portici, commenta: “Esprimo apprezzamento per l’impegno e la disponibilità che la ditta ‘Bourelly Organizzazione di Volontariato’ ha immediatamente esternato a seguito dell’assegnazione della postazione di 118 Asl Na 3 Sud. In particolare, venire a conoscenza di una ampia possibilità di servizi di assistenza sanitaria rivolti ai Cittadini di Portici, come quelli messi a disposizione dalla ‘Bourelly’, accrescerà sicuramente il livello di sicurezza già percepito in Città. Dalla gestione delle manifestazioni cittadine fino alla somministrazione di tamponi rapidi a domicilio, come riferito dall’azienda, fa sì che l’attenzione verso le persone fragili e indigenti sia sempre alta. Inoltre, la dotazione di veicoli, strumenti e personale qualificati sarà garanzia di una efficace assistenza per ogni eventuale emergenza sul territorio”.
source https://www.ilmonito.it/postazione-118-a-portici-il-servizio-h24-sara-assicurato-dalla-bourelly-odv/
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JESI, 14 ottobre 2018 – Stava parlando al cellulare con una conoscente l’uomo, di nazionalità bulgara, che ieri sera, intorno alle 19, all’improvviso non ha più trovato terreno sotto i suoi piedi ed è caduto rovinosamente nella buca profonda più di mezzo metro che si trova praticamente a contatto con il marciapiede che da via Giuseppe Belardinelli confluisce in viale Gallodoro, di fronte alla caserma dei Vigili del Fuoco.
L’amica ha sentito distintamente le sue urla di dolore proprio dal cellulare e lo ha subito raggiunto per capire cosa fosse accaduto.
«Credevo fosse stato vittima di un incidente, stava cercando la fontana pubblica dell’acqua e lo stavo indirizzando dall’altra parte della strada. Quando sono arrivata era riuscito a tirarsi fuori ma era dolorante e sofferente. Allora mi sono subito diretta verso la Croce Rossa, di fronte, per cercare aiuto».
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E i sanitari sono subito arrivati, trovandolo disteso a terra nell’area verde a lato del marciapiede, sotto un albero. L’uomo era cosciente e lamentava dolori alle gambe, al bacino e alle costole.
È stato spinalizzato in attesa del 118 che con un’ambulanza della Croce Verde ha provveduto al successivo trasferimento al pronto soccorso.
«Quella buca è un pericolo costante – ha commentato un residente – questo è un percorso estremamente insidioso, non solo qui. E poi frequentato da tutti, anche dai bambini. Basta un attimo, come stasera, e ti ritrovi per terra. Una situazione che avevamo già segnalato al Comune ma la buca è ancora lì». A pochi metri dalla base metallica di un palo che non c’è più e che spunta tra l’erba. Insidioso anche quello.
Un pericolo costante ed evidente, sia di notte che di giorno: la buca non è segnalata, né transennata, né in qualche modo ricoperta. Nessun elementare intervento di sicurezza. E qualcuno, prima poi, ci si doveva imbattere. E, purtroppo, è successo.
(p.n.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
JESI / CADE IN UNA BUCA MENTRE CAMMINA SUL MARCIAPIEDE, RICOVERATO ALL’OSPEDALE (FOTO) JESI, 14 ottobre 2018 - Stava parlando al cellulare con una conoscente l'uomo, di nazionalità bulgara, che ieri sera, intorno alle…
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Suem, ieri sera primo volo notturno in provincia di Belluno
Suem, ieri sera primo volo notturno in provincia di Belluno
BELLUNO – Ieri sera l’elicottero del Suem 118 della Regione del Veneto ha compiuto il primo intervento con volo notturno in provincia di Belluno. L’elisoccorso è stato attivato per il trasferimento alla Terapia Intensiva Neurochirurgica dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso di una paziente, giunta la sera stessa al Pronto Soccorso di Belluno, colta da emorragia cerebrale e in condizioni…
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Novi Ligure: Incidente nella notte, auto travolge cartelli e danneggia veicoli in piazza XX Settembre
Un rumore improvviso sveglia la città: Carabinieri e 118 in azione per un sinistro stradale. Accertamenti in corso sulle cause.
Un rumore improvviso sveglia la città: Carabinieri e 118 in azione per un sinistro stradale. Accertamenti in corso sulle cause. Erano le 3:30 di notte, quando un rumore assordante ha interrotto la quiete della piazza XX Settembre a Novi Ligure. Gli abitanti, preoccupati, hanno subito allertato il 112, e sul posto sono intervenuti i Carabinieri per gestire un incidente che ha coinvolto…
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Polizia Ferroviaria- Consuntivo estivo
Circa 800.000 persone controllate, 222 arrestati e 2.162 indagati: il bilancio delle attività della Polizia di Stato nelle stazioni ferroviarie nel periodo estivo 796.261 identificati, 222 arrestati e 2.162 indagati, oltre 13 kg di sostanza stupefacente sequestrata tra cocaina, eroina e hashish: è questo il bilancio dei controlli della Polizia Ferroviaria nel periodo estivo (dal 1° giugno al 31 agosto). Nel periodo interessato dagli spostamenti vacanzieri sono state impiegate 47.404 pattuglie nelle stazioni, e 7.740 a bordo treno, per un totale di 15.910 convogli presenziati. 2.933 i servizi antiborseggio, 1.760 le sanzioni elevate, 521 gli stranieri rintracciati in posizione irregolare e 384 i minori non accompagnati rintracciati dal personale della Specialità e restituiti alle famiglie o collocati in comunità. 9 le giornate di controllo straordinario organizzate dal Servizio Polizia Ferroviaria su tutto il territorio nazionale nel periodo estivo di cui: 3 operazioni “stazioni sicure”, con una complessiva intensificazione dei servizi negli scali ferroviari (35.408 persone controllate, 16 arrestati, 79 indagati); 3 operazioni “rail safe day” per la prevenzione di comportamenti scorretti e pericolosi (1.805 località sensibili presidiate,112 sanzioni elevate); 3 operazioni “oro rosso” per il contrasto al fenomeno dei furti di rame (1.372 controlli effettuati, oltre 2 tonnellate di rame di provenienza illecita rinvenuto). A tali iniziative si è aggiunta, il 2 e 3 luglio, l’operazione “Rail Action Day Active Shield” organizzata a livello internazionale dall’associazione di Polizia ferroviarie e dei trasporti europei RAILPOL cui aderisce anche la Polizia ferroviaria italiana (1.442 gli operatori impegnati in tutta Italia, in 446 stazioni; circa 1.900 i treni presidiati. 12.240 le persone controllate, 19 quelle arrestate o denunciate e 2.270 i bagagli ispezionati). Tra i principali risultati: A Milano, un cittadino algerino di 37 anni è stato arrestato per rapina aggravata. L’uomo, dopo aver sottratto una macchina fotografica ad una troupe che stava lavorando all’esterno della stazione ferroviaria, è stato bloccato dai poliziotti. Lo straniero, che dopo il furto si è dato alla fuga, una volta raggiunto, ha colpito gli operatori con calci e pugni. La refurtiva, integra, è stata restituita al proprietario. Sempre a Milano, nella stazione Rogoredo, sono stati arrestati un algerino di 25 anni e un libico di 19, per furto. I poliziotti, dopo essere stati allertati dalla sala operativa, in merito ad un viaggiatore che, a bordo di un treno in arrivo a Rogoredo, aveva subito il furto del suo computer portatile dallo zaino da parte di due stranieri, all’arrivo del convoglio in stazione, hanno bloccato e tratto in arresto i due malviventi in possesso ancora della refurtiva, che è stata restituita. A San Benedetto del Tronto gli agenti Polfer hanno arrestato un 46enne italiano ricercato per furto aggravato. L’uomo, colpito da malore, ha chiesto aiuto ai poliziotti impegnati nella vigilanza all’interno della stazione, i quali hanno chiesto immediatamente l’intervento di un equipaggio del locale pronto soccorso. Dagli accertamenti effettuati sul viaggiatore, mentre era sottoposto alle cure mediche, è emerso che, a suo carico, pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Trani dovendo scontare una pena di 6 mesi di reclusione. Risolti i problemi di salute, l’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Ascoli Piceno. Tre cittadini nordafricani sono stati arrestati nella stazione di Roma Termini per furto pluriaggravato in concorso. Gli agenti della Polfer, già allertati della loro presenza nello scalo ferroviario dal personale preposto alla visione delle telecamere di videosorveglianza, hanno notato i tre stranieri rubare uno zaino appoggiato su di uno scalino all’esterno della stazione e poi darsi alla fuga. Bloccati, sono stati tratti in arresto, mentre la borsa, contenente un computer portatile, una fotocamera, un tablet, delle cuffie ed altri oggetti, per un valore dichiarato da 3.000 ai 4.000 dollari, è stata riconsegnata al legittimo proprietario, un turista argentino. A Napoli, al termine di un’attività di indagine, gli operatori della Polfer hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di un 39enne italiano, gravemente indiziato della commissione di un furto con strappo verificatosi il mese prima all’esterno della stazione ferroviaria. In quell’occasione l’indagato, a bordo di un motociclo, ha avvicinato una donna, cogliendola di sorpresa e strappandole il cellulare dalle mani. Dalla descrizione dettagliata fornita dalla vittima e l’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato individuato dai poliziotti grazie anche ad alcune immagini che lo ritraevano il giorno dopo lo scippo con indosso gli stessi abiti e lo stesso casco. Tra le storie a lieto fine: Quella di una 22enne di Lucca che si è allontanata da casa con intenti suicidi. La ragazza, grazie all’accurata descrizione fatta dai parenti agli investigatori, è stata rintracciata dagli agenti mentre si aggirava senza meta in centro galleria. Tranquillizzata e accompagnata negli uffici della Polfer, è stata poi affidata alle cure dei genitori. Quella di un bambino di 10 anni che è stato trovato da solo a bordo di un convoglio sulla tratta Ventimiglia – Genova. Il ragazzino, di origine marocchina, ha raccontato ai poliziotti di essersi allontanato da casa, all’insaputa dei genitori, con l’intento di andare a trovare alcuni suoi amici ad Albenga. Contattata la famiglia, ignara dell’allontanamento, si è precipitata in stazione a Savona dove ha potuto riabbracciare il figlio. Quella di una donna foggiana di 65 anni salvata dalla Polfer di Foggia dopo essere stata colta da un infarto mentre era in attesa di partire per il Nord insieme al marito e alla figlia. In particolare, gli agenti, attirati dalle grida di altri viaggiatori, si sono portati immediatamente sul marciapiede del binario e, vedendo la donna accasciata al suolo priva di conoscenza, con l’aiuto di un macchinista di Trenitalia, hanno iniziato le manovre di rianimazione salvavita, utilizzando un defibrillatore in dotazione alla Sezione Polfer e praticando la respirazione a bocca a bocca. Grazie al tempestivo intervento degli operatori la malcapitata ha ripreso a respirare spontaneamente. Nel frattempo, sono giunti i sanitari del Servizio 118, che hanno trasportato la 65enne, in codice rosso, presso gli Ospedali Riuniti di Foggia. La signora è fuori pericolo. 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Tuoro sul Trasimeno: marocchino accoltella la compagna e la figlia di 5 anni, arrestato
Tuoro sul Trasimeno (Perugia): marocchino accoltella la compagna e la figlia di 5 anni, arrestato. I militari della Compagnia Carabinieri di Città della Pieve sono intervenuti a Tuoro sul Trasimeno (Perugia) all’interno di un’abitazione dove poco prima, un uomo di origini marocchine, al culmine di una lite per cause in corso di accertamento ma verosimilmente connesse alla fine della loro relazione, aveva attinto ripetutamente con un coltello la propria compagna convivente. Quando sul posto è giunto il personale del 118, allertato da un parente della coppia e da un vicino che aveva udito le urla nel cuore della notte, l’aggressore si è dato alla fuga a piedi per le vie del centro cittadino. Le ricerche, attivate nell’immediatezza e svolte dai militati di Città della Pieve, della locale Stazione e da personale della Compagnia di Intervento Operativo (CIO) del Battaglione CC Toscana di Firenze hanno permesso di rintracciare il 34enne presunto responsabile alle successive ore 03:00, bloccandolo nel centro abitato, con ancora addosso i vestiti sporchi di sangue. La vittima, coetanea dell’aggressore, è stata trasportata d’urgenza presso l’ospedale di Perugia, dove è stata immediatamente sottoposta a delicato intervento chirurgico, trovandosi in grave pericolo di vita a seguito delle gravi lesioni e dell’emorragia conseguente ai numerosi fendenti che l’hanno interessata al polmone e all’intestino. Nel corso dell’aggressione è stata colpita anche la figlia della coppia, di 5 anni, che pare si trovasse in braccio alla mamma, attinta dalla lama dall’arma bianca agli arti inferiori. La minore, che non versa in pericolo di vita, è stata trasportata al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale perugino. Sono attualmente in corso accertamenti, anche di natura tecnico-scientifico da parte di Carabinieri della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo di Perugia, volti a chiarire l’esatta dinamica dei fatti e ricostruire nel dettaglio l’accaduto, così come sono in atto le ricerche dell’arma di cui il presunto aggressore si sarebbe sbarazzato nel corso della fuga. Il 34enne, dichiarato in stato di arresto per i reati di tentato omicidio nei confronti della compagna e lesioni gravissime cagionate alla figlia, è al momento sottoposto ad interrogatorio da parte dell’Autorità Giudiziaria presso il Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, al termine del quale verrà tradotto presso il carcere di Perugia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Malore in volo per Fedez: "Portato via da un'ambulanza". Come sta? Nuovi problemi di salute per Fedez. Del rapper non si hanno notizie da ieri pomeriggio, quando si è fatto fotografare sulla pista dell'aeroporto Olbia-Costa Smeralda, dove un aero privato lo stava aspettando per andare in Puglia. Qui, a Gallipoli, il rapper era previsto ospite di un noto locale sulla costa, dove avrebbe dovuto tenere un dj-set ma in nottata è arrivata la comunicazione del suo staff, che informava di un problema di salute che lo ha costretto in ospedale. Sulle sue condizioni c'è il massimo riserbo e tanti fanno notare che è alquanto inusuale che non sia stato lo stesso rapper a informare sul suo stato, il che farebbe pensare a una condizione più grave rispetto alle precedenti. "Purtroppo durante il volo verso Gallipoli Federico non è stato bene, è stato soccorso da un'ambulanza in aeroporto e al momento è ancora in attesa dei risultati", si legge nella storia pubblicata poco prima di mezzanotte e mezzo e firmata "staff". Fino a questa mattina Fedez non ha dato alcuna notizia di sé, probabilmente aspetta gli esiti che potrebbero arrivare oggi per dare comunicazioni circostanziate. Nessuna avvisaglia era emersa nelle precedenti storie pubblicate dal rapper, che da settimane si trova in Sardegna in vacanza con un variegato gruppo di amici e il suo cane Silvio. Certo, è noto che nelle storie social non ci sia mai la realtà ma una sua versione edulcorata, ma l'apparenza è che Fedez si stesse divertendo come sempre. Poi qualcosa dev'essere successo a bordo dell'aereo e da lì si è resa necessaria la richiesta di un intervento medico all'atterraggio. Il malore in volo lascia aperti numerosi interrogativi. Solo poche settimane fa, meno di un mese, Fedez è stato vittima di una nuova emorragia interna che lo ha costretto a subire un altro intervento per la stabilizzazione. Sono le conseguenze dell'asportazione del tumore subito ad aprile 2022, che ha richiesto un'operazione piuttosto invasiva con la necessità di suturazione degli organi interni. Stavolta non è stato chiarito se il malore sia stato causato da un'altra emorragia o se sia stato vittima di un altro tipo di malore. La Asl di Brindisi sapere che "il cantante è arrivato alle 22.29 (di ieri, n.d.r.) al Pronto soccorso del Perrino, su un'ambulanza del 118, con dolori addominali e vomito. È stato preso in carico e sottoposto a prelievo di sangue e terapia con antidolorifici. Alle 3.51 di oggi è stato dimesso su sua richiesta". Non è chiaro se Fedez sia tornato a Milano per affidarsi alle cure dei medici che lo seguono da due anni.
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