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#- in cui il paese si unisce
lonelysmile · 3 months
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nella mia tl di twitter dove non seguo nessun profilo che parla di calcio eccetto quello della nazionale ci sono molti commenti di persone che hanno guardato la partita e molti di questi sono stati citati dal tw1tter calci0 con insulti e prese in giro
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diceriadelluntore · 5 months
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Storia Di Musica #323 - Devotchka, A Mad & Faithfull Telling, 2008
Il mese di Aprile ha visto come protagonisti dei dischi sulla cui copertina ci sono una o più mani (l’avevate capito, lo so). Aggiungo che sono dischi di musica indipendente degli anni 2000, definizione che accompagna lavori prodotti e distribuiti da piccole etichette musicali che non fanno parte di grandi agglomerati di industria multimediale. È stato un viaggio che mi ha fatto scoprire molte band che conoscevo poco o non conoscevo affatto, ed è sempre una bellissima esperienza lo scoprire. Concludiamo questo percorso con una band che si forma a Denver, verso la fine degli anni ’90, con due caratteristiche peculiari: suonano un punk gitano ricchissimo di richiami alla cultura gipsy europea (e non solo), l’altro è la scelta del nome. Si chiamano infatti DeVotchKa, traslitterazione nel nostro alfabeto di девочка, che in russo vuol dire ragazza. La band è formata da ottimi polistrumentisti: Nick Urata, che canta e suona il theremin, la chitarra, il bouzouki, spesso il pianoforte e occasionalmente anche la tromba; Tom Hagerman suona il violino e la fisarmonica; Jeanie Schroder, cantante e suonatrice di bassotuba, contrabbasso e flauto; chiude il gruppo Shawn King, percussioni e spesso tromba aggiunta. Iniziano come band di accompagnamento agli spettacoli di burlesque della regina del genere, Dita Von Theese. Grazie alla crescente notorietà di Dita, girano quasi tutti gli Stati Uniti, divenendo uno dei punti forti dello show. Durante le serate, vendono dei dischi autoprodotti: nel 2004 una loro canzone, How It Ends, entra a far parte della colonna sonora del bel film Ogni Cosa è Illuminata (film tratto dall'omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer diretto da Liev Schreiber con Elijah Wood e Eugene Hütz, frontman dei Gogol Bordello che furono il gruppo apripista del genere punk gypsy). Dopo una applauditissima performance al Festival di Bonnaroo del 2006, iniziano ad essere richiesti anche oltre il circuito underground. Una mano gliela dà anche Win Butler degli Arcade Fire: propone loro di fare un Ep di Cover, tra cui The Last Beat Of My Heart di Siouxsie And The Banshees, Somethin' Stupid di Frank e Nancy Sinatra e addirittura Venus In Furs dei Velvet Underground, Ep che si chiama Curse Your Little Heart. Questo disco verrà notato da Jonathan Dayton e Valerie Faris che chiamano i DeVotchKa a scrivere la colonna sonora del loro film, Little Miss Sunshine, lavoro per cui ricevono persino una nomination ai Grammy 2006 come Miglior Colonna Sonora originale. È la svolta finale.
Nel 2008 esce il disco di oggi, A Mad & Faithful Telling: prodotto dalla band con Craig Schumacher (che ha lavorato con i Calexico, Giant Sand, Amos Lee tra gli altri) è un po’ il riassunto del loro modo di fare musica. Una musica divertente e divertita, che mischia folk, tradizioni gitane, Sudamerica e Europa, con ganci pop davvero notevoli. Ai quattro si aggiunge una corposa sezione fiati e di archi e un piccolo coro. Basso Profundo è un viaggio nella musica balcanica che qualche anno prima è esplosa nell’ambito world (con i film di Kusturica e la musica di Goran Bregović) dall’andamento baldanzoso e ritmico. C’è la musica mariachi in Along The Way, soprattutto nei fiati. L’intro da carillon di The Clockwise Witness è preludio ad un grande brano, dalle ondeggianti parti musicali, un piccolo gioiello dove la voce di Urata fa la sua bella figura. Head Honcho e Undone (dalla bellissima chitarra che sa di musiche ispaniche) sanno di omaggio agli spaghetti western, e potrebbero fare da colonna sonora a qualche scena dei film di Quentin Tarantino. Translitterator è il brano più pop, anche qui con un intro da musica di orchestrina giocattolo, una musica che fa pensare ai circhi, ai teatri delle marionette. Ci sono due splendidi strumentali: Comrade Z, che unisce i fiati mariachi con i ritmi gitani e Strizzalo, divertente parodia di un valzer italiano, da sagra di paese, con la fisarmonica, il basso tuba e dei romantici violini (spesso hanno usato l’italiano per le loro composizioni, uno dei loro primi dischi si chiama Una Volta). New World, una malinconica ballata moderna, chiude il disco, e fu usata in una puntata della serie Tv Weeds. Il disco è viaggio musicale tra circhi di frontiera, feste messicane, passeggiate in città dell’Europa dell’Est e paesaggi italiani. Sarà in top ten della Heatseekers di Billboard e diventerà il loro più grande successo. Successo che li porterà a suonare pure in Europa, addirittura come apertura dei concerti di grandi band, come i Muse.
Pubblicheranno nel 2009 la colonna sonora del film I Love You Phillip Morris (black comedy con Jim Carrey e Ewan McGregor) e altri dischi, l'ultimo del 2018 This Night Falls Forever, continuando nel frattempo a portare in giro la loro musica scanzonata, potenzialmente irresistibile anche per la cura e le qualità musicali dei musicisti.
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scorcidipoesia · 10 months
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Un treno corre nella notte. Attraversa un paese, lo unisce, lo compagina. Dalle mura di antichi castelli circondati di uliveti, fonti e scalinate, a una città del nord fredda, con pochi colori e molte persone che camminano su marciapiedi disegnando mondi ed etnie. Il treno attraversa colli, città, profumi nell’aria, venti. Una foglia lotta sulla rotaia e si stacca a metà viaggio finendo al centro, il treno continua a correre perché c’è una stazione che lo aspetta. Una stazione molto bella. Antica. Bianca. I grattacieli della città fredda si affacciano sui passeggeri che scendono, si alzano il bavero del giubbotto e si sistemano la sciarpa. Salgono sui taxi e vanno verso i loro appuntamenti, impegni di lavoro, riunioni. Sono già parte della città appena arrivano.
Una donna in auto cerca di districarsi nella circonvallazione. Nel freddo ha abbondato di rossetto e di profumo, perché attende un uomo che arrivi a portarle il mondo. Nei palmi delle mani , un tripudio di colori. Nella voce, un mappamondo di parole.
Si è alzato un vento di inverno sulla città, ha spazzato le nuvole e un azzurro insolito fa capolino sopra i monumenti che finalmente brillano, svelandosi maestosi anche agli abitanti.
È l’inverno che si annuncia, è l’inizio di una settimana importante in cui le sue sorti cambieranno, le sue radici saranno spazzate via e le occorrerà cercarne altre . Perché ‘il luogo migliore è quello in cui devi ancora andare’.
Ha passato tutta la notte a tremare, con le dita dentro la barba di lui in allucinazioni reali, si è sentita viva e con il cuore impazzito. La mente ha iniziato un viaggio, quell’uomo è sceso dal treno, ci sarà uno sguardo, e da quello sguardo potrà nascere un’opera d’arte. Qualsiasi forma avrà quell’opera, sarà un regalo, sarà una forma di gratitudine che lei terrà nel cuore per molto tempo e lui sorriderà, risalendo sul suo treno, verso la sua città tra gli ulivi, tra le sue opere e i profumi della terra. Tatiana Andena
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k-white · 9 months
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Se andiamo di recs io ne ho una non italiana:
The Eclipse serie Thai del 2022 di 12 episodi principali più 2 episodi spin off(Our Skyy2 The Eclipse e sono gli ep 5 e 6)
tutti disponibili su YouTube gratis
trama:
Il liceo maschile Leader del paese, Suppalo, è rigorosamente regolamentata. Si dice che una maledizione punirà gli studenti che infrangono le regole, una maledizione che diventa più forte con l'avvicinarsi dell'eclissi solare. Ma dove ci sono delle regole, ci sarà naturalmente chi vorrà infrangerle. Un gruppo di studenti che si autodefiniscono "Il mondo ricorda" si unisce per sfidare l'autorità della scuola e rivendicare i propri diritti. Il prefetto capo degli studenti Akk e i suoi compagni hanno il compito di dissuadere il gruppo ribelle. Poi arriva Ayan, un misterioso nuovo studente. Akk è sospettoso nei confronti di Ayan, questo ragazzo il cui comportamento è strano e sfida le norme della scuola. Ayan si è iscritto nella speranza di scoprire la verità su un evento che ha coinvolto una persona a lui molto cara. L'unica prova che lo porta alla scuola di Suppalo è in un diario. Il metodo di Ayan per affrontare l'esame accurato di Akk è giocare con lui e per allontanarlo dall'indagine sul motivo per cui Ayan si trovi in quella scuola
Nella serie si affrontano inoltre temi quali: la scoperta della propria sessualità, il coming out, l'omofobia interiorizzata, la scoperta di sé stessi, l'affrontare il lutto e l'importanza dell'amore
E se volete cucciolandia Akk e Ayan sono i più cuccioli che esistano
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Loro sono i miei bambini numero unissimo e secondo me ci sta come serie da vedere dopo un prof, no spoiler su come si sviluppa
Se la volete vedere io la consiglio ti regala molte emozioni e i due attori principali sono molto bravi
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m2024a · 1 month
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Dallo ius soli allo ius scholae, come potrebbe cambiare la legge per prendere la cittadinanza italiana È il cosiddetto ius scholae il minimo comun denominatore che unisce le varie proposte di legge presentate in Parlamento, tutte da parte di esponenti del centrosinistra, per rivedere la legge sulla cittadinanza, sulla falsariga del testo approdato in Aula alla Camera al termine della precedente legislatura e poi naufragato anche per lo scioglimento anticipato del Parlamento. A partire dal disegno di legge a firma della senatrice del Pd ed ex capogruppo Simona Malpezzi, che prevede la concessione della cittadinanza italiana al minore stra­niero che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età, che risieda legalmente nel nostro Paese e che abbia frequentato in maniera regolare per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli scolastici o percorsi di istruzione e formazione professionale ido­nei al conseguimento di una qualifica pro­fessionale. Contenuti che si ritrovano anche nella proposta depositata dalla capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, Luana Zanella, e in quella della deputata M5S Vittoria Baldino. Si spingono invece oltre, prevedendo anche il cosiddetto ius soli, le proposte dell’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, del deputato del Pd Matteo Orfini e del senatore Dem Francesco Verducci. Nel primo caso la cittadinanza viene riconosciuta ai nati nel territorio della Repubblica da genitori stranieri di cui almeno uno sia regolarmente soggiornante in Italia da almeno un anno, al momento della nascita del figlio e a chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri di di cui almeno uno nato in Italia. La proposta Orfini prevede lo ius soli per i bambini nati nel nostro Paese da genitori stranieri, di cui almeno uno vi risieda legalmente senza interruzioni da non meno di cinque anni o sia in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo. Contenuti analoghi a quelli del testo di Verducci, in base al quale acquista la cittadinanza chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, dei quali almeno uno sia in possesso del diritto di soggiorno permanente o del permesso di soggiorno di lungo periodo. Requisito decisivo per l’otte­nimento di uno dei suddetti titoli, si ricorda, è il sog­giorno per almeno cinque anni in Italia. Da segnalare infine la proposta presentata la settimana scorsa alla Camera dal responsabile Sport del Pd, Mauro Berruto, per disciplinare il tesseramento dei minori stranieri nati in Italia presso le società e associazioni sportive e i casi di concessione della cittadinanza.
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piusolbiate · 3 months
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GIURO DI ESSERE FEDELE ALLA REPUBBLICA
"GIURO DI ESSERE FEDELE ALLA REPUBBLICA, DI OSSERVARE LEALMENTE LA COSTITUZIONE E LE LEGGI DELLO STATO, DI ADEMPIERE AI DOVERI DEL MIO UFFICIO NELL'INTERESSE DELL'AMMINISTRAZIONE PER IL PUBBLICO BENE".
Cari Concittadini,
È per me un grandissimo onore rivolgermi a voi oggi come il vostro nuovo sindaco.
Prima di tutto, voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo momento, grazie alla mia famiglia, a tutti gli amici, ai volontari, ai sostenitori, all' amministrazione precedente per l'ottimo lavoro svolto e a voi cittadini che avete riposto la vostra fiducia nella squadra di Più Solbiate.
Sono consapevole delle grandi sfide che ci attendono. Viviamo in tempi complessi, in cui problemi come il cambiamento climatico, le guerre nel mondo e le disuguaglianze sociali richiedono risposte concrete e immediate. Affronteremo queste sfide insieme.
Questo mandato, come il precedente, sarà caratterizzato da trasparenza, inclusione e partecipazione. Credo fermamente che il dialogo aperto e la collaborazione con tutti i cittadini siano fondamentali per prendere decisioni che riflettano le esigenze di tutti. Prometto di essere sempre disponibile ad ascoltare le vostre preoccupazioni, le vostre idee e i vostri sogni.
Lavoreremo per migliorare i servizi pubblici, rendendoli più efficienti e accessibili a tutti. L'educazione, la salute, la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini saranno al centro delle nostre priorità. Investiremo nelle infrastrutture, promuovendo uno sviluppo sostenibile che rispetti l'ambiente e valorizzi il nostro patrimonio culturale e naturale.
Desidero anche rafforzare il senso di comunità e appartenenza che ci unisce. Vogliamo un paese in cui ogni persona si senta rispettata, accolta e valorizzata. Insieme, possiamo lavorare per una società più giusta e solidale, in cui nessuno venga lasciato indietro, perché questo mi è stato insegnato.
Vorrei così introdurre un po' della mia storia personale. Ho avuto la fortuna di incrociare la vita di tante persone che hanno vissuto, subito o fatto la Storia, non posso citarli tutti. Mi limiterò a quelli da ragazzo, nel cortile dove sono nato: Mio nonno Mario che amante della libertà fu costretto per alcuni anni a riparare in Francia in quando i fascisti di Castellanza lo volevano uccidere. Zio Mimi, sopravvissuto all'offensiva sovietica a nord del Don che travolse gli Alpini: mal equipaggiati e a corto di rifornimenti, intrapresero una ritirata lungo un impervio cammino nella steppa in preda di grandi sofferenze. Mio papà, giocatore della Pro Patria e allenatore dell'U.C. Solbiatese, con i suoi amici, mi ha trasmesso la passione per lo sport. Nella mia stessa via abitavano Luciano Prada e Renato Pinnari, tra i fondatori del G.S. Solbiatese, dove ho avuto la possibilità di praticare lo sport agonistico, dove ho anche imparato i valori dell'associazionismo e del volontariato e che vedo ancora oggi in tutte le nostre associazioni e nei nostri volontari. Don Mario, cosa si può dire di Don Mario... grazie! Sempre dal mondo cattolico vorrei ricordare Luigi Giudici, fratello di mio suocero, che dall'Oratorio a 17 anni, risalì le montagne della Val Grande come partigiano per riguadagnare la libertà ma fu catturato e fucilato dai nazisti.
Oggi, molti non hanno un buon giudizio della vita politica italiana. La politica deve esprimere valori e come affermava Aristotele: “L’uomo nasce per vivere con gli altri”. Ma anche per la nostra Costituzione tutte le persone possono e debbono concorrere, con le proprie attitudini e con le proprie attività, al bene comune della comunità. Ho avuto la fortuna di conoscere e di avere come amici tanti amministratori solbiatesi che dimostravano impegno, voglia di fare, costanza, energia, onestà e non ultime le competenze come mia mamma quando faceva la cuoca al' asilo. La Politica è un’arte, la più alta, al servizio per la propria comunità e per le generazioni future. La Politica è il passaggio di testimone tra una generazione all’altra. E ci tengo che a chi verrà dopo di noi venga consegnato un mondo migliore di quello che abbiamo avuto, di quello che abbiamo oggi. Voglio che la Politica sia servizio e impegno.
Questo è quello che mi hanno insegnato e ho imparato, vorrei, vogliamo, così riuscire a riavvicinare tanti altri giovani alla vita amministrativa e politica, come una volta e come voleva Elena.
Vorrei ribadire il mio, nostro impegno a servire Solbiate Olona con dedizione, integrità e passione. Sarà un percorso impegnativo, ma come ha recentemente detto il direttore Riccardo Muti: «l’orchestra è il sinonimo di società. Ci sono i violini, i violoncelli, le viole, l’oboe, il trombone… Ognuno di loro spesso ha parti completamente diverse, ma devono concorrere tutti a un unico bene, che è quello dell’armonia di tutti».
Grazie ancora per la vostra fiducia. Insieme, cercheremo di costruire il futuro di Solbiate Olona e della Valle Olona.
Lucio Giuseppe Ghioldi
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lamilanomagazine · 5 months
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Ronco Scrivia (GE). Inaugurato e Intitolato a memoria della giovane Vittima Civile di Guerra Gabriele Guaraldi il nuovo Ponte.
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Ronco Scrivia (GE). Inaugurato e Intitolato a memoria della giovane Vittima Civile di Guerra Gabriele Guaraldi il nuovo Ponte. Si è svolta nella giornata di sabato 27 la cerimonia di inaugurazione e intitolazione alla memoria della giovane Vittima Civile di Guerra Gabriele Guaraldi il nuovo ponte di Ronco Scrivia, aperto al traffico da dicembre scorso, a seguito dell'intervento di demolizione e ricostruzione realizzato grazie ad un finanziamento regionale di circa 2 milioni di euro. Era il 1986 quando il giovane Gabriele Guaraldi trovò un ordigno inesploso nel greto del torrente: ignaro del pericolo, lo portò a casa, avvicinandolo al fuoco. La bomba esplose e lui rimase ucciso. Fu una tragedia per tutto il paese. "Questa è una giornata densa di significato per Ronco Scrivia e per tutta la valle – dichiara il presidente della Regione Liguria -. Il mio pensiero va a Gabriele e alla sua famiglia, che ringrazio per essere qui. Questo ponte, che versava in cattive condizioni strutturali è stato demolito e ricostruito e oggi garantisce un collegamento fondamentale, sicuro e moderno ai residenti e alle importanti imprese sulle due sponde del torrente. Un ponte che unisce e che, con l'intitolazione alla memoria di Gabriele, diventa anche un importante simbolo di pace, di cui tutti noi sentiamo il bisogno". "Grazie alla collaborazione con l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra - dichiara il sindaco di Ronco Scrivia - è nata l'idea di questa intitolazione che ci ha trovato subito d'accordo, insieme alla famiglia di Gabriele. Voglio ringraziare i volontari dell'Associazione, anche per l'azione di sensibilizzazione e informazione che portano avanti nelle scuole per prevenire incidenti come quello di cui questo giovane è rimasto vittima. Il ponte è un'infrastruttura che unisce due sponde del fiume e un'intera comunità ed è anche, con questa intitolazione, il mezzo per lanciare un messaggio di pace". "Inauguriamo una struttura cruciale per Ronco Scrivia che collega il centro del paese con le sue frazioni Pietrafraccia e Minceto - aggiunge il sindaco di Genova e della Città Metropolitana - e che è stata al centro di un'attenta opera di ristrutturazione. Oggi, però, è una giornata importante e molto sentita dai ronchesi. Intitoliamo questa struttura fondamentale a Gabriele Guaraldi. La sua è una storia estremamente toccante che ha lasciato un solco nella memoria del paese. Mi unisco al dolore della famiglia e comprendo quanto possa essere complesso per dei genitori accettare una simile tragedia. La memoria di Gabriele, però, oggi continuerà a vivere in tutti noi. Questo ponte, di importanza strategica per Ronco, sarà dedicato a lui". "L'attenzione della Regione per quest'area tanto importante – continua l'assessore regionale alle Infrastrutture – è testimoniata in primo luogo dall'investimento per questo ponte, che garantisce la viabilità ai residenti e anche ad un'area industriale con aziende di rilievo internazionale. Non solo: per questa comunità abbiamo investito per mantenere operativo il guado sul fiume e garantire il collegamento veicolare tra le due sponde mentre erano in corso i lavori di rifacimento del ponte. Inoltre, attraverso un accordo di programma tra la Regione e il ministero dell'Ambiente, è previsto l'ammodernamento del Depuratore Ronco Nord, per un importo di oltre 3,7 milioni di euro".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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veronicacoelho · 5 months
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“Formatcio e carta di cotcina”
Portogallo. Percezione e sentimento di appartenenza.
Una via di mezzo tra una riflessione personale e uno spazio di "archiviazione" visivo e auditivo.
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| BIGLIETTO "NAVIGANTE" |
GENNAIO 2024 "Mi trovo in un momento piuttosto delicato della mia vita: un periodo di transizione, in cui una fase sta finendo e una nuova, sconosciuta, deve iniziare. Negli ultimi anni, per vari motivi, il mio futuro è stato proiettato in direzione del Portogallo, ed è stato allora che, con ancora più forza di prima, ho iniziato a pensare a che tipo di significato avesse per me questo Paese". "Perché mi attrae così tanto?".
Così, è nata la riflessione sul tipo di legame che mi unisce a questa terra, sulla percezione che ho avuto della stessa fin da bambina, e su come questa sia evoluta nel tempo.
| ORIGINE |
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Figlia di madre italiana e padre portoghese, sono nata nel nordest d'Italia e sono cresciuta in due case: una "italiana" e una "portoghese", con due culture e modi di pensare molto diversi, ma io ero prevalentemente italiana.
La casa "portoghese", tuttavia, ha iniziato gradualmente a stimolare il mio interesse per la lingua e per la sua cultura.
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SALAME DI CIOCCOLATO (2009)
[in portoghese] [in italiano]
Papà: “Veronica sta…” 
Veronica: “cucinando”
Papà: “mischiando il cioccolato. Facciamo il salame…”
Veronica: “di cioccolato”
Papà: “di cioccolato !”
Veronica: “facciamo una pallina?”
Papà: “una pallina di salame”
Veronica: “è molto appiccicoso. Come si dice in portoghese?”
Papà: “pegajoso”
Irene: “come si dice in italiano?”
Veronica: “appiccicoso"
Papà e Irene: "APPICCICOSO”
Veronica: “olha, uhhh, bleah! Sto mescolando cacchina di mucca …sì però sembra. Cacchina di mucca! Cocó de vaca!”
| IMPATTO |
Papà: “stiamo andando… in…a…dove?” Veronica: “aereooo” Papà: “aereo verso il? Veronica: “Portogallooo” “A LISBONA!!” Papà: “a casa dei…?” Veronica: “NONNI!” Papà: “con…?” Veronica: “IRENE!” Papà: “e..?” Veronica: “papà(?)” Papà: “e Veronica” Veronica: “eh anche tu però! Al gate 38”
Due settimane all'anno, soprattutto in estate, andavamo a trovare i nonni e i parenti portoghesi.  In questo modo venivo catapultata in un mondo completamente diverso che, tuttavia, mi attraeva immensamente. La lingua era diversa, il cibo aveva un sapore diverso (pieno d'aglio), le strade erano costruite e decorate in modo diverso. I paesaggi mi sembravano tropicali, il mare era un oceano ghiacciato. Anche gli odori, l'atmosfera e la gente erano un mondo a parte, tutto molto più multiculturale rispetto a quello a cui ero abituata.
| DOPPIA CULTURA= DOPPIA MUSICA- COELHINHA |
Sin da piccola la musica ha sempre rappresentato una parte importante della mia vita, sia come sfondo per vedere il mondo in modo diverso, sia come scusa per ballare. Ho avuto la fortuna di crescere non solo con la musica americana e inglese, ma anche con vari generi di musica italiana e portoghese (e con le "hit" estive italiane, spagnole e latinoamericane di "Hot summer", i dischi che si vendevano in cartoleria e che piacevano tanto alla mia nonna italiana).
Ecco una playlist con le canzoni italiane e portoghesi (e brasiliane, e creole) che la "Coelhinha" amava ascoltare:
| MEMORIE “CHIAVE” |
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Ciò che mi rimane dei miei ricordi d’infanzia e adolescenza del Portogallo sono tanti piccoli dettagli che, tuttavia, sono molto importanti per comprendere il legame che ho oggi con questo Paese:
Sono le ore passate sul divano, al riparo dal caldo torrido, a guardare Noddy, Ruca (Caillou) e poi a giocare a Lara Croft alla televisione e a guardare Domingão (programma televisivo di musica popolare portoghese abbastanza cringe) a un volume incredibilmente alto. 
Sono i gatti sul tetto (che infestano ancora il condominio) a cui davo da mangiare di nascosto.
Sono le feste popolari di Lavradio (frazione in cui abitano i miei nonni) che portavano alla bocca zucchero e grasso delle farturas (frittelle lunghe) e alle orecchie musica che faceva tremare i vetri delle finestre. 
Sono gli odori di concime e fichi e i suoni dei cani, delle galline e dei miei nonni che lavorano in giardino (che, ancora oggi, rimane uno dei miei luoghi preferiti per trovare un po' di pace e di contatto con la natura). 
È il defunto Tommy, il pincher bastardino che mi ha vista crescere e che io e i miei cugini tormentavamo tanto quando eravamo piccoli.
Sono le giornate di sole in spiaggia, piene di sabbia grossa, coraggio per entrare nell'acqua gelida dell’Oceano, dove mi deliziavo con panini, Ucal (marca di latte al cioccolato) e bolas de berlim (krapfen ripieni) sciolte e dove ho facevo infiniti sonnellini.
Sono i giochi bizzarri:
- sfilata di moda vestita da "principessa" di High School Musical - "spettacolo" di danza classica con scarpe da punta (che ovviamente non sapevo usare) e nastro viola da ginnastica ritmica - gara di nuoto e tuffi nella piscina della cugina Leonor - vestire Tommy con i vestiti delle bambole - rotolarsi sulle colline del giardino delle onde vicino all'Oceanario di Lisbona - gare di barchette di sughero improvvisate - fare il bagno nella piccola “cisterna” d’acqua dei nonni di Margarida
È lo spuntino di mezzanotte che sapeva di caffè con cicoria per gli adulti e latte caldo per i bambini (e dolci e biscotti per tutti, ovviamente).
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ATTACCO NOTTURNO AL FRIGORIFERO (2009)
Sono le ore in macchina con i Porto-Coelho, quando andavamo in viaggio alla scoperta delle varie zone del Portogallo e della sua cultura (durante le quali dovevo sopportare le urla della mia splendida cugina).
È mia cugina Margarida, la bambina che indossava sempre le crocs rosa e amava i glitter (ne è ancora ossessionata). È una persona che ho sempre ammirato e che ora più che mai ha un ruolo importante nella mia vita.
Sono Gino e Gina, le scimmie di peluche che sono fuggite per vivere il loro amore.
È la baba de camelo  (“bava di cammello”, dolce tipico).
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[Io e mia cugina Margarida, Gino e Gina (e la Manta), 2009].
| STUDIO 2000/MEMORIE INTERATTIVE - bonus |
Entrare nello studio della casa dei miei nonni e vai a caccia di ricordi. :)
| OSTACOLO - PORTA SEMIAPERTA |
Ero follemente innamorata di tutto ciò, ma all'epoca non sapevo dire “nemmeno una parola"...
Capivo abbastanza bene quello che le persone mi dicevano in portoghese quando, per esempio, i miei nonni scambiavano parole al mercato o con i vicini e mi presentavano a loro, quando Irene mi parlava, o quando iniziavo a conoscere gli amici di Margarida.
Capivo quasi sempre cosa stava succedendo, ma non avevo mai il coraggio di comunicare e avevo paura di sbagliare, così, per un certo verso, continuavo sempre ad essere la nipote straniera che non parlava la lingua, la figlia dell'ennesimo portoghese che era emigrato da giovane.
Sorridevo, annuivo e tutto finiva lì.
Il risultato era che, purtroppo, non riuscivo a sentirmi pienamente parte di questa cultura che, in un certo senso, mi apparteneva, però sembrava ancora così lontana...
Mi piaceva stare lì, ma non sapevo come comunicare, se non a gesti e con le poche frasi che conoscevo, come: "Vorrei un bicchiere d'acqua, per favore" (necessario quando ero piccola se stavo morendo di sete).
"Poesia per il vento"
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[Testo scritto in italiano tra il 2015 e il 2016. Traduzione fatta nel 2024].
| CANTIERE |
Nel 2017 ho iniziato a rendermi conto dell'importanza che davo al tempo trascorso lì.
Nel 2018 ho preso coraggio e ho deciso di fare il mio primo viaggio da sola in Portogallo.
Negli anni successivi sono tornata diverse volte, mai soddisfatta delle esperienze che facevo lì.
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[Io e mia cugina Margarida a Lisbona, 2021].
Lentamente ho iniziato a parlare, a conoscere meglio la mia famiglia portoghese, a creare un legame un po' più profondo (ho persino litigato con i miei nonni).
[Raccolta di fichi nell'orto dei nonni, 2023].
Ho iniziato a fare amicizia, ho conosciuto persone che mi hanno aiutata a esplorare il Portogallo con occhi diversi e a integrarmi nella cultura.
Cultura, della quale gli elementi più rilevanti per me (oltre al rispetto per le arti, l'integrazione delle tradizioni di vari popoli in nuovi progetti e idee e il concetto di "DIY") sono quelli più "colti" ed "elevati", quelli che hanno rappresentato un ponte per la mia integrazione negli ultimi anni, come:
bifana (panino ripieno di lonza di maiale) a tutte le ore
patate fritte e riso come accompagnamento base di ogni piatto
galão, pingado, garoto (tipi di caffè)
"bueda fixe" (modo giovanile per dire "molto figo")
"Chamem os amigos" (progetto che porta sullo stesso palco band locali vecchie e nuove)
folla interessante alle partite di calcio del FC Barreirense (club sportivo locale)
la routine che prevede: concerto e dj set nella Sala 6, mezz'ora di ballo al "DNA" (orrenda discoteca che non porta più questo nome da anni), colazione delle 6 al FC Barreirense
"Croissant misto prensado" (croissant con burro, prosciutto e formaggio, pressato nella tostiera)
“Não estavas capaz, não vinhas” ("Non eri all'altezza, non venivi").
indice sulla testa=devi fare un giro su te stesso
Concerto privato dei BRO-X (banda idiota locale)
pane tostato con marmellata di zucca e formaggio fuso della Portuguesa (bar locale) per curare il cattivo umore
concerti sempre e ovunque (benedizione)
Volantini di medium africani
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[persone belle e cose importanti della città di Barreiro, 2022-2024].
| DOPPIA CULTURA/DOPPIA MÚSICA- VRONKA - bonus |
Ecco un'enorme playlist con le canzoni italiane e portoghesi (e brasiliane, e creole) che "Vronka" ama ascoltare:
! CANTIERE !
APRILE 2024 "Questa terra che, da bambina, da adolescente e poi da adulta mi sembrava così lontana e irraggiungibile, è ora molto più vicina. A piccoli passi, sento di farne parte. Ora ho la doppia cittadinanza. Ora vivo in questo Paese. Sono felice".
"Ora ho un bel cantiere, un terreno umido e fertile. Sta già lentamente fiorendo. Tutto pronto per costruire nuove connessioni e nuovi progetti interessanti(purché siano fighi)."
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["Il mio bel cantiere", illustrazione animata fatta da Margarida Porto].
| A MINHA MANEIRA DE VER |
Associata a questa riflessione, ho creato una mini collezione intitolata "Il mio modo di vedere". Si tratta di foto scattate durante le mie vacanze in Portogallo che rappresentano un po' l'evoluzione, nel corso degli anni, della mia percezione del Paese e delle persone ad esso legate.
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sounds-right · 6 months
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 Francesco Cavestri in concerto al Blue Note di Milano il 14 aprile 2024
Dopo il successo registrato in Triennale per JAZZMI e in diverse città italiane, domenica 14 aprile 2024 Francesco Cavestri sarà in concerto nel tempio europeo del jazz internazionale, il BLUE NOTE DI MILANO, alle 20.30 con la data di apertura del tour "IKI - Bellezza Ispiratrice".
Domenica 14 aprile ore 20,30 il pianista compositore Francesco Cavestri (premiato come il più giovane tra i migliori Nuovi Talenti 2023 dalla Rivista Musica Jazz), presenta al Blue Note di Milano i suoi ultimi album: "Early 17", uscito a marzo 2022 con la collaborazione di Fabrizio Bosso, e "IKI – Bellezza Ispiratrice", uscito a gennaio 2024, con la collaborazione di Paolo Fresu (ispirato alla filosofia giapponese, l'album mantiene come fulcro creativo il pianoforte, mescolandolo a patine di sonorità contemporanee, in un costante incontro di stili e generi a confronto, e vede la collaborazione di artisti del calibro di Paolo Fresu e Cleon Edwards, batterista americano già al fianco di Erykah Badu, Lauryn Hill e Cory Henry). 
Al Blue Note Francesco Cavestri si presenterà con un trio under 30 d'eccezione, formato da Riccardo Oliva al basso e Gianluca Pellerito alla batteria, ovvero due tra i migliori strumentisti della nuova generazione italiana anche a livello internazionale.
La serata spazierà dalla presentazione di brani originali scritti da Francesco Cavestri, presenti all'interno degli album pubblicati, fino ad arrivare a reinterpretazioni di giganti come John Coltrane, Ryuichi Sakamoto, Robert Glasper e Radiohead.
Un concerto imperdibile, con il Blue Note a fare da apripista, ancora una volta, ai grandi nuovi talenti del nostro paese.
"Francesco ha una capacità musicale veramente impressionante. Un ragazzo giovane con una grande maturità che riversa nella musica, creando concerti bellissimi e dimostrando un grande interplay con gli altri musicisti […] progetti come quello di Francesco, mediati e respirati da un giovane come lui e che legano il jazz a generi come l'hip hop o la musica elettronica, sono il miglior modo per raccontare che il jazz è una musica per tutti." Paolo Fresu
Guarda qui un estratto del live in Piazza Maggiore del 9/09 per il Festival Strada del Jazz
youtube
BIO
Pianista compositore e divulgatore (classe2003), Francesco Cavestri studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna (il più giovane laureato del dipartimento Jazz). Negli USA ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e di studiare al Berklee College of Music di Boston, dove conosce un gruppo di musicisti americani con cui si esibirà in importanti rassegne estive a Bologna e a Boston. 
Il suo primo album "Early17," una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi di jazz contemporaneo,formato da 9 tracce inedite e feat di Fabrizio Bosso, ottiene consenso di pubblico e di critica. Cavestri in questi anni si è esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri  (il Bravo Caffè di Bologna, l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz in Sardegna, il Festival JazzMi a Milano). Come divulgatore ha presentato la sua lezione-concerto "Jazz / hip hop – due generi fratelli" nelle scuole, nei teatri (anche a fianco di Paolo Fresu) e nei festival (Time in Jazz e JazzMi) e a breve uscirà anche una pubblicazione.
Al Festival "Strada del Jazz 2023" con il suo concerto in Piazza Maggiore a Bologna (che è stato registrato e prodotto dalla Regione Emilia-Romagna per la rassegna Viralissima) ha vinto il Premio come giovane pianista che unisce presente e futuro. 
Di recente ha anche registrato la sua prima colonna sonora per un podcast di produzione Rai, il cui album è uscito il 16 febbraio. 
Dopo "IKI – BELLEZZA ISPIRATRICE" (gennaio 2024), la colonna sonora originale per il Podcast Rai "Una morte da mediano" è il terzo album di Francesco Cavestri, disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 16 febbraio 2024.  Ad aprile 2024 partirà il Tour "IKI- Bellezza Ispiratrice" che toccherà diverse città, tra le quali ricordiamo: Milano, Roma, Bologna, Trapani.
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tarditardi · 6 months
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 Francesco Cavestri in concerto al Blue Note di Milano il 14 aprile 2024
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Dopo il successo registrato in Triennale per JAZZMI e in diverse città italiane, domenica 14 aprile 2024 Francesco Cavestri sarà in concerto nel tempio europeo del jazz internazionale, il BLUE NOTE DI MILANO, alle 20.30 con la data di apertura del tour "IKI - Bellezza Ispiratrice".
Domenica 14 aprile ore 20,30 il pianista compositore Francesco Cavestri (premiato come il più giovane tra i migliori Nuovi Talenti 2023 dalla Rivista Musica Jazz), presenta al Blue Note di Milano i suoi ultimi album: "Early 17", uscito a marzo 2022 con la collaborazione di Fabrizio Bosso, e "IKI – Bellezza Ispiratrice", uscito a gennaio 2024, con la collaborazione di Paolo Fresu (ispirato alla filosofia giapponese, l'album mantiene come fulcro creativo il pianoforte, mescolandolo a patine di sonorità contemporanee, in un costante incontro di stili e generi a confronto, e vede la collaborazione di artisti del calibro di Paolo Fresu e Cleon Edwards, batterista americano già al fianco di Erykah Badu, Lauryn Hill e Cory Henry). 
Al Blue Note Francesco Cavestri si presenterà con un trio under 30 d'eccezione, formato da Riccardo Oliva al basso e Gianluca Pellerito alla batteria, ovvero due tra i migliori strumentisti della nuova generazione italiana anche a livello internazionale.
La serata spazierà dalla presentazione di brani originali scritti da Francesco Cavestri, presenti all'interno degli album pubblicati, fino ad arrivare a reinterpretazioni di giganti come John Coltrane, Ryuichi Sakamoto, Robert Glasper e Radiohead.
Un concerto imperdibile, con il Blue Note a fare da apripista, ancora una volta, ai grandi nuovi talenti del nostro paese.
"Francesco ha una capacità musicale veramente impressionante. Un ragazzo giovane con una grande maturità che riversa nella musica, creando concerti bellissimi e dimostrando un grande interplay con gli altri musicisti […] progetti come quello di Francesco, mediati e respirati da un giovane come lui e che legano il jazz a generi come l'hip hop o la musica elettronica, sono il miglior modo per raccontare che il jazz è una musica per tutti." Paolo Fresu
Guarda qui un estratto del live in Piazza Maggiore del 9/09 per il Festival Strada del Jazz
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BIO
Pianista compositore e divulgatore (classe2003), Francesco Cavestri studia pianoforte dall'età di 4 anni e si laurea a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna (il più giovane laureato del dipartimento Jazz). Negli USA ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e di studiare al Berklee College of Music di Boston, dove conosce un gruppo di musicisti americani con cui si esibirà in importanti rassegne estive a Bologna e a Boston. 
Il suo primo album "Early17," una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi di jazz contemporaneo,formato da 9 tracce inedite e feat di Fabrizio Bosso, ottiene consenso di pubblico e di critica. Cavestri in questi anni si è esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri  (il Bravo Caffè di Bologna, l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally's Jazz Club di Boston, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz in Sardegna, il Festival JazzMi a Milano). Come divulgatore ha presentato la sua lezione-concerto "Jazz / hip hop – due generi fratelli" nelle scuole, nei teatri (anche a fianco di Paolo Fresu) e nei festival (Time in Jazz e JazzMi) e a breve uscirà anche una pubblicazione.
Al Festival "Strada del Jazz 2023" con il suo concerto in Piazza Maggiore a Bologna (che è stato registrato e prodotto dalla Regione Emilia-Romagna per la rassegna Viralissima) ha vinto il Premio come giovane pianista che unisce presente e futuro. 
Di recente ha anche registrato la sua prima colonna sonora per un podcast di produzione Rai, il cui album è uscito il 16 febbraio. 
Dopo "IKI – BELLEZZA ISPIRATRICE" (gennaio 2024), la colonna sonora originale per il Podcast Rai "Una morte da mediano" è il terzo album di Francesco Cavestri, disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 16 febbraio 2024.  Ad aprile 2024 partirà il Tour "IKI- Bellezza Ispiratrice" che toccherà diverse città, tra le quali ricordiamo: Milano, Roma, Bologna, Trapani.
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diceriadelluntore · 1 year
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Storia Di Musica #285 - The Strokes, Is This It, 2001
Si può dire che un Paese che censura una foto così è davvero stupido? Perchè è successo davvero. Colin Lane è un fotografo di moda che ha appena finito un servizio fotografico e si accorge che nella sua borsa qualcuno ha dimenticato un prezioso paio di guanti Chanel. Mentre armeggia con una vecchia Polaroid Big Shot, a cui restano dieci fotografie, la sua ragazza esce dalla doccia. Nasce per caso una foto che piace molto ad entrambi, e che Lane conserva nel suo portfolio. Nei primi mesi del 2001 a Lane è affidata dalle rivista The Face un servizio fotografico con la band del momento, per alcuni "the next big thing" della musica americana, per altri un bluff. Caso vuole che la foto piaccia e il leader di questo gruppo di newyorkesi sulla rampa di lancio chiede se la foto possa essere usata per la copertina di un disco. Avuto il placet dalla sua fidanzata di allora, la foto del lato b diviene la copertina di un grandioso album di debutto. Che la le più importanti catene di vendita di dischi negli Stati Uniti, tra cui Walmart (che nel 2001 valeva negli Stati Uniti il 40% delle vendite di Cd), oscurarono per via del suddetto lato b, con un cartoncino prima e spingendo poi la casa discografica a sostituirla con questa:
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un’immagine di tracce di particelle subatomiche in una camera a bolle, una foto scattata nei laboratori del Cern di Ginevra.
Julian Casablancas e Albert Hammond Junior si incotnrano e scoprono di amare la musica nel prestigioso college privato di Le Rosey in Svizzera. Il primo è figlio del fondatore della più importante agenzia di modelle nel mondo, il secondo è figlio di Alber Hammond Senior, cantautore inglese che scrisse moltissime hit negli anni '70 e '80. Ritornato a New York, Casablancas con Nick Valensi, Fabrizio Moretti e Nikolai Fraiture, tre studenti dell'altrettanto prestigioso Dwight School di New York, forma il primo gruppo, a cui si aggiunge Hammond che era a New York per studiare cinema. Leggenda vuole che il primo concerto dei The Strokes avvenga in un club con 6 persone, poi divengono la resident band rock di un altro locale, gestito da Ryan Gentles, che è così ben impressionato che chiede ai 5 di diventare il loro manager. Manda un demo di 3 brani ad alcune etichette indipendenti, tra cui l'inglese Rough Trade, che entusiasta lo pubblica con il titolo The Modern Age, nel 2001, divenendo la prima pubblicazione ufficiale del gruppo. Il successo è clamoroso: l'Ep vende 300 mila copie e nel Regno Unito a giugno viene pubblicato un secondo Ep, Hard To Explain, che debutta al decimo posto della classifica. Inizia qui un percorso particolarissimo: della band piace il rock sporco, grezzo e diretto che ritorna ai fasti antichi, ma che stride non poco con l'aura di ricchi e viziati dei nostri. Ne nasce il dibattito accennato sopra, tra chi li vede come i nuovi salvatori del rock e chi invece una band che non può "naturalmente" sviluppare gli autentici valori rock. Personalmente ritengto che la verità non sta in nessuna delle due istanze, ma posso dire con criterio che il primo disco della band dimostra cose notevoli. In un primo momento, fu chiamato a produrre Gil Norton, che scoprì i Pixies, ma la band non fu affatto felice del lavoro di rifinitura, preferendo virare sull'allora sconosciuto Gordon Raphael: si trasferiscono ai Transporterraum Studios dell'East Village di New York, una sorta di scantinato buio dove si muore dal caldo dove però è allestito uno studio con le migliori attrezzature dell'epoca. Casablancas decide di registrare senza nessun lavoro di post produzione, spesso in una singola registrazione. Ne viene fuori un disco che unisce, visto che siamo a New York, la spensieratezza dei Television, l'immediatezza dei Ramones e un pizzico di fascino alla Velvet Underground.
Is This It si apre con l'omonima traccia, scritta tra l'altro all'ultimo momento da Casablancas che non trovava un ritornello adatto apre il disco, fresca, immediata, ma non così sciagurata come il punk. Tutto il disco è giocato su questo binario, al netto di canzoni bellissime, come Hard To Explain, dal muro di chitarre che ricorda i bei tempi e che rappresenta in maniera persino sincera la confusione del passaggio all'età degli adulti (I missed the last bus, I'll take the next train\I'll try but you see, it's hard to explain\I say the right thing, but act the wrong way\I like it right here, but I cannot stay). Notevoli sono anche Last Nite (che però ruba il riff a American Girl di Tom Petty And The Heartbreakers, dall'omonimo album di debutto del 1977) e Alone, Together, su una relazione che non vuole davvero funzionare (Oh, the first time it happened too fast\And second time I thought it would last\We all like it a little different). Take It Or Leave It, dal canto strozzato di Casablancas, doveva essere il singolo trainante e che doveva dare il titolo all'album, che ha altre due piccole storie da raccontare: Soma arriva dal romanzo di Aldous Huxley Il mondo nuovo (1932). Nel libro, “soma” è il nome di una droga immaginaria, una sostanza, prodotta in compresse, che rende euforici e cancella ogni paura. «Soma is what they would take when\Hard times opened their eyes», canta Julian in apertura. Gli Strokes non sono gli unici ad aver subito il fascino di questo elisir della felicità: già gli Smashing Pumpkins gli avevano dedicato un pezzo di Siamese Dream (1993) e prima di loro, nel 1984, avevano pubblicato la loro Soma anche i Tuxedomoon. New York City Cops è una canzone denuncia della brutalità della polizia. Casablancas ha raccontato di averla scritta in risposta all’omicidio di Amadou Diallo nel 1999 (episodio a cui Springsteen dedicò la formidabile American Skin (41 Shots). Lo studente guineano era disarmato quando quattro poliziotti in borghese a New York gli hanno sparato per errore: pensavano che al posto del portafoglio stesse tirando fuori dalla tasca una pistola. La canzone, che faceva originariamente parte di Is This It, dopo gli eventi dell’11 settembre viene rimossa dall’edizione americana (rispetto ad altri paesi, l'uscita era slittata a fine settembre). Principalmente per via ritornello: New York City cops, New York City cops\New York City cops, but they ain't too smart.
Il disco fu un successo, prima in Europa, e poi, gradualmente, negli Stati Uniti. Divennero, come scrisse una famosa rivista di moda, "i nuovi depositari del chiodo (inteso come giubbino di pelle, ndr) solo che rispetto a quello dei Ramones questo è di Yves Saint Laurent". La loro carriera continua ancora oggi, ma avendo perso quella sensazione che avevano all'inizio, l'essere la nuova speranza per far resuscitare il rock. Non lo sono stati, ma non si può dire che fossero un bluff, e lo dimostra ciò che dicono in Star Treatment gli Arctic Monkeys (del 2018):
I just wanted to be one of The Strokes Now look at the mess you made me make Hitchhiking with a monogrammed suitcase Miles away from any half-useful imaginary highway
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londranotizie24 · 6 months
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snackaperitivo · 6 months
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Assapora Le Bontà Senza Glutine Con Frutta Secca Mista Di Aperisnack
Aperisnack si distingue come leader nel settore delle prelibatezze senza glutine nel cuore dell'Italia, dove le usanze alimentari sono profondamente radicate e il sapore è molto apprezzato. Aperisnack offre una deliziosa miscela di tradizione e modernità con la sua Frutta Secca Mista, un monumento alla dedizione del marchio alla qualità, al gusto e ai consumatori attenti alla salute, tra strade acciottolate e dolci colline.
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Rivelata La Superstar Senza Glutine
Frutta Secca Mista mette alla prova l'impegno di Aperisnack nel creare deliziose prelibatezze senza Glutenfree senza sacrificare il sapore o la consistenza. Aperisnack unisce abilmente la migliore varietà di frutta secca e noci per produrre una sinfonia di sapori che piace a tutti i palati in un mondo in cui i vincoli dietetici spesso rendono difficile gustare gli snack.
Ogni Boccone Di Stile Italiano
Lo spuntino Aperis conferisce ad ogni boccone di Frutta Secca Mista un distinto sapore italiano, influenzato dalla ricca eredità culinaria del paese. Ogni ingrediente è scelto meticolosamente per fornire un vero assaggio dell'Italia ad ogni boccone, dalla dolcezza baciata dal sole delle arance siciliane alla ricchezza terrosa delle mandorle toscane.
La Rivoluzione Del Senza Glutine
Man mano che i clienti diventano più attenti alla salute e esigenti riguardo alla loro dieta, il mercato dei prodotti senza glutine si è ampliato negli ultimi anni. Questa rivoluzione senza glutine si incarna in Frutta Secca Mista di Aperisnack, una delizia senza sensi di colpa che soddisfa i desideri tenendo conto delle limitazioni dietetiche.
Costruito Con Cura
L'approccio di Aperisnack è incentrato sulla dedizione all'artigianato e alla qualità. Per preparare con cura ogni lotto di Frutta Secca Mista vengono utilizzati i migliori ingredienti, ottenuti da fornitori affidabili. Ogni fase del processo produttivo, dalla raccolta manuale dei frutti più maturi alla tostatura delle noci più fresche, viene eseguita con precisione e cura per garantire la migliore esperienza di spuntino possibile.
La Versatilità Spiegata
Oltre al suo sapore delizioso e alla sua assenza di glutine, Frutta Secca Mista di Aperisnack ridefinisce la versatilità degli spuntini. Può essere consumato da solo come spuntino salutare all'ora di pranzo, aggiunto allo yogurt per renderlo croccante o cotto nei pasticcini per un tocco gourmet. Ci sono tanti modi per utilizzare questo tesoro culinario.
Il Gusto Incontra La Salute
Frutta Secca Mista di Aperisnack è il compromesso ideale in un mondo in cui le scelte attente alla salute spesso significano sacrificare il sapore. Questo trattamento senza glutine è il massimo del piacere senza sensi di colpa perché è ricco di nutrienti vitali, vitamine e antiossidanti presenti in abbondanza nella natura. Stuzzica anche le papille gustative e nutre il corpo.
Onorare Il Diverso
L'Italia è ben nota per la sua variegata scena culinaria, con sapori che spaziano dal nord al sud e un'abbondanza di prelibatezze regionali. Per onorare l'eredità culinaria della nazione abbracciando al tempo stesso il desiderio di deliziosi cibi senza glutine in tutto il mondo, Aperisnack onora questa diversità esibendo una miscela armoniosa di sapori e consistenze nella sua Frutta Secca Mista.
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La Promessa Di Aperisnack:
Aperisnack è risoluto nella sua missione di fornire gusto e qualità, anche se i consumatori cercano opzioni più sane che non sacrifichino nessuno dei due. L'azienda supera le aspettative con il suo gusto ineguagliabile, la sua artigianalità e il suo impegno per la felicità del cliente, e soddisfa anche la crescente necessità di snack senza glutine con la sua Frutta Secca Mista.
In Sintesi, Assaporare Il Viaggio Senza Glutine
Frutta Secca Mista di Aperisnack brilla come un faro di bontà senza glutine, guidando i clienti in un viaggio di gusto, salute e appagamento in un mondo in cui le limitazioni dietetiche spesso rendono difficile godersi i piaceri fondamentali dello spuntino. Un boccone alla volta, questo delizioso prodotto diffonde gioia alle papille gustative di tutto il mondo con il suo distinto stile italiano, dedizione alla qualità e versatilità. Assapora il gusto dell'Italia ovunque tu sia concedendoti Frutta Secca Mista di Aperisnack, una meraviglia culinaria senza glutine.
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zanzino-shop · 6 months
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FESTA SHŌWA
‘’Dopo i giorni turbolenti, si guardi indietro all’era Shōwa in cui è stata realizzata la ricostruzione e si pensi al futuro del paese’’
Il periodo Shōwa si riferisce a uno dei regni più duraturi tra tutti quelli degli imperatori giapponesi e comprende il periodo che va dal 1926 al 1989.
Perché l’era Shōwa è così importante per il popolo giapponese da instituire una festa nazionale? Vediamolo insieme con un po’ di storia.
UN PO’ DI STORIA
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Come sappiamo, il Giappone no n ha partecipato attivamente alla prima guerra mondiale. Tuttavia, ha sfruttato la situazione per espandere il proprio territorio in Asia e nel Pacifico sviluppando un forte sentimento nazionalista che manifestò poi nella seconda guerra mondiale alleandosi con l’Italia fascista e la Germania nazista.
Dopo i due violentissimi attacchi atomici avvenuti ad Hiroshima e Nagasaki, il Giappone si trovò a dover lasciare tutte le sue conquiste e ad accettare la sconfitta della guerra, stremati dalla distruzione che le bombe atomiche provocarono al paese e al popolo.
LA RINASCITA DEL GIAPPONE
Sempre nel periodo Shōwa, tra il 1945 e il 1989, il Giappone ha dovuto dedicarsi completamente alla ricostruzione del paese dopo gli enormi danni subiti.
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Le aziende giapponesi hanno dimostrato grande competenza nello sviluppo economico e si sono guadagnate fino ad oggi, la reputazione di affidabilità, qualità e dedizione alla perfezione.
IL 29 APRILE
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In questa data, i giapponesi vanno a visitare il museo nazionale di storia giapponese nella città di Ueno, oppure visitano il famoso tempio Meiji-Jingu per poter riflettere su tutto quello che avvenne durante la seconda guerra mondiale e celebrare il desiderio di rinascita del popolo giapponese.
La festa nazionale Shōwa è in realtà molto recente, è stata instituita nel 2005.
Prima di allora in questa data, veniva celebrata la festa ‘’Midori no Hi’’, letteralmente ‘’la giornata del verde’’, in cui ci si prende un momento per apprezzare la natura in quanto simbolo di rinascita, tema molto amato dall’imperatore Hirohito stesso che oltre a rivestire la sua importante carica politica era anche un affermato biologo.
In conclusione, la festa Shōwa è un momento di riflessione e celebrazione, che unisce passato e futuro del popolo giapponese, in cui viene insegnato ai più giovani che è importante ritrovare il coraggio di ricominciare nonostante tutto.
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cinquecolonnemagazine · 9 months
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'La portalettere' il romanzo più venduto del 2023
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(Adnkronos) - Con oltre 350 mila copie vendute, 'La Portalettere', l'esordio di Francesca Giannone, pubblicato dalla Casa editrice Nord è il romanzo più venduto in Italia nel 2023. E' anche il secondo libro più venduto dell'anno. Romanzo vincitore del Premio Bancarella 2023 e del premio “Amo questo libro” assegnato dai librai delle librerie Giunti, il libro è in corso di traduzione in 19 paesi. I diritti sono stati acquisiti da Lotus production, una società di Leone Film Group. La trama: Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna è fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno.  E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe  [email protected] (Web Info) Read the full article
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lamilanomagazine · 5 months
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La Russa a testa in giù con Mussolini, il post shock dell'attore Michele Riondino
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La Russa a testa in giù con Mussolini, il post shock dell'attore Michele Riondino. L'attore e regista tarantino Michele Riondino ha pubblicato su Facebook una vecchia foto a testa in giù che vede ritratto il Presidente del Senato Ignazio La Russa accanto ad un'immagine di Benito Mussolini. “Non ci sono più i fascisti di una volta. Solo pecore - scrive Riondino -. Ecco cosa sono i fascisti di ieri che sono diventati i governanti di oggi. Meglio una vita da pecora che un giorno da leoni. Viva la resistenza”. Riondino, che è anche direttore artistico del "Concertone del Primo maggio Libero e Pensante di Taranto”, prosegue: "La cosa veramente divertente è che c'è stato un tempo in cui i fascisti erano più autentici, più spavaldi, erano leoni, anche se solo per un giorno. Rivendicavano la loro identità senza paura di essere accusati di essere traditori e assassini della patria”. Oggi invece, aggiunge Riondino, "hanno paura di definirsi, di rivendicare la loro fede. Tradiscono la loro identità giurando sulla costituzione antifascista e poi per stare seduti sulla poltrona diventano campioni della supercazzola, cintura nera di arrampicata sugli specchi. Lo dico sinceramente", conclude.   Immediata la reazione di esponenti di spicco del centrodestra. «La mia piena solidarietà al presidente del Senato per il grave attacco ricevuto da parte dell'attore Riondino. Nessuno può prescindere dal doveroso rispetto verso le cariche istituzionali dello Stato, a prescindere da quale siano le proprie convinzioni politiche. Né sono tollerabili le invettive violente e totalmente fuori dalla realtà che Riondino ha rivolto a La Russa. Non si può che condannare con assoluta fermezza quanto accaduto!». Lo dice il Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. «Non so chi sia Michele Riondino, ma so che è una persona spregevole. Sono solidale con il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, vittima del delirio di costui. L'ennesimo poveraccio che semina odio come tanti esponenti della sinistra che, con menzogne e insulti, stanno avvelenando il clima del Paese. Dalle menzogne sulle ricostruzioni delle vicende Rai, alle senatrici di centrodestra precedute alla domanda “ma lei è ebrea?”, a Riondino. C'è un filo rosso che unisce questo delirio. Così come le aggressioni alla Brigata ebraica. Il delirio comunista e antisemita sta prevalendo. È gente che sta creando gravi danni all’Italia». Lo dichiara il Presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri. «Rivolgo al Presidente del Senato, Ignazio La Russa, le espressioni della più sentita solidarietà per la foto pubblicata su Facebook che lo ritrae a testa in giù. Esprimo ferma condanna per questa iniziativa lesiva delle Istituzioni». Lo afferma il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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