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Jacopo della Quercia
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Convegni / "Il Fonte battesimale del Duomo di Siena e il suo restauro": due giorni di studi per ripercorrere le tappe
Convegni / "Il Fonte battesimale del Duomo di Siena e il suo restauro": due giorni di studi per ripercorrere le tappe Appuntamento con gli esperti giovedì 28 e venerdì 29 novembre al Museo dell’Opera della Metropolitana di Siena
Redazione L’Opera della Metropolitana di Siena e l’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d��Elsa-Montalcino, dopo aver restituito ai fedeli e al grande pubblico il Fonte battesimale del Duomo di Siena restaurato, hanno organizzato con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, artefice principale dell’intervento, un convegno per ripercorrerne le tappe. Lo straordinario impianto scultoreo realizzato da…
#Arte#arte rinascimentale#Donatello#Duomo di Siena#Emanuela Daffra#Fonte battesimale del Duomo di Siena#Giovanni di Turino#in alto#Jacopo della Quercia#Lorenzo Ghiberti#Opera della Metropolitana di Siena#Opificio delle Pietre Dure#restauri#Rinascimento#Siena
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Ilaria del Carretto (1379 – 8 December 1405) was an Italian noblewoman, and the second wife of Paolo Guinigi, the lord of Lucca from 1400 to 1430. She is mainly remembered for her very fine (though empty) tomb, sculpted by Jacopo della Quercia in Lucca Cathedral Ilaria del Carretto was born in Zuccarello, the daughter of Carlo, the Marchese del Carretto. In 1403, she married Paolo Guinigi. They had two children: Ladislao Guinigi, and a daughter, also named Ilaria. She died in Lucca at the age of twenty-six after giving birth to her daughter. Upon her death, Paolo commissioned the sculptor Jacopo della Quercia to create a marble sarcophagus, still in Lucca Cathedral. In the finished work, she reclines peacefully with a dog, a symbol of fidelity, at her feet. The sarcophagus was not actually used, and Ilaria del Carretto is buried in the Guinigi chapel of Santa Lucia in San Francesco. The sarcophagus features some of the earliest putti in sculpture since classical antiquity, and predates those of Donatello.
#Ilaria del Carretto#Tomb#Tuscany#Lucca#Renaissance#Art#Marble#Sculpture#Duomo di Lucca#sarcophagus#fidelity
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A Siena il convegno sul restauro del Fonte battesimale del Duomo
Giovedì 28 e venerdì 29 novembre presso il Museo dell’Opera della Metropolitana di Siena il convegno che ripercorre i tre anni di restauri dello straordinario capolavoro in marmo, bronzo dorato e rame smaltato realizzato da Donatello, Jacopo della Quercia, Ghiberti e Giovanni di Turino. Il Fonte battesimale del Duomo di Siena e il suo restauro L‘Opera della Metropolitana di Siena e…
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Restaurato il fonte Battesimale del Duomo di Siena: capolavoro del Rinascimento
Lo straordinario fonte battesimale del Duomo di Siena torna all’antico splendore, dopo tre anni di lavori fra indagini diagnostiche e restauro. Il grandioso impianto scultoreo realizzato da Donatello, Jacopo della Quercia, Ghiberti e Giovanni di Turino da oggi è di nuovo visibile al pubblico. Fonte battesimale dopo restauro foto Bruno Bruchi Il restauro è stato eseguito con una serie di…
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#antonietta bandelloni#artblogger#arte#bellezza#capolavoro#english#inartwetrust#life#masterpiee#opd#restauro#storytelling
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Nicolo Pisano's own son, Giovanni, while keenly responding to the expressive value of classical art and even daring to employ a Venus pudica type for the representation of Prudence in his Pisa pulpit, repudiated the formal classicism of his father and started what may be called a Gothic counterrevolution which, in spite of certain fluctuations, was to win out in the second half of the fourteenth century; and it was from this Trecento Gothic rather than from the lingering tradition of Nicolo's classicism that the buona maniera moderna of Jacopo della Quercia, Ghiberti and Donatello arose.
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La Dea Madre
Deux mères, 1888 | Léon-Maxime Faivre (1856-1941, France)
Acca Larenzia, 1409-19 (Siena, Santa Maria della Scala) | Jacopo della Quercia (1374-1438, Italia)
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The Annunciation to Zacharias or Zacharias in the Temple (1428-1430)
Sculptor: Jacopo Della Quercia
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I LUOGHI DELL'ANIMA
I luoghi dell'anima oggi ci riportano in Toscana, in provincia di Arezzo, ad Anghiari...
Anghiari è un piccolo borgo immerso nella splendida campagna toscana a pochi chilometri da Arezzo, nella Valtiberina Toscana. Per la sua posizione strategica Anghiari rivestì un ruolo molto importante nel Medioevo. Nella pianura appena sottostante il borgo, il 29 giugno 1440, si svolse la famosa Battaglia di Anghiari, nella quale le truppe fiorentine sconfissero quelle milanesi, permettendo così a Firenze di assumere il governo della città. Il celebre affresco della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci, andato purtroppo perduto, fu commissionato proprio per onorare questa storica vittoria. Anghiari inoltre è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, si sviluppa lungo la ripida e caratteristica "ruga" che lo attraversa rendendolo unico.
Arrivando al paese dalla pianura, la prima cosa che appare davanti agli occhi del visitatore è il Borghetto, vale a dire il più antico insediamento medievale poi circondato da possenti mura cinquecentesche. Un altro elemento capace di catalizzare l’attenzione di ogni visitatore è l’imponente torre medievale del Campano, che con la sua maestosa mole orienta i viaggiatori quasi come un faro. Sempre nel centro storico vale poi una sosta l’antica chiesa rupestre della Badia, fondata dai monaci camaldolesi intorno all’anno 1000.
Nel centro storico si trova inoltre il Palazzo Taglieschi, sede del Museo Statale in cui sono custodite opere di pregio, tra cui una Madonna in legno policromo di Jacopo della Quercia,
alcune terrecotte robbiane e un organo positivo da tavolo del Cinquecento ancora funzionante. Tra gli altri, sono da segnalare il Museo della Battaglia e di Anghiari, che ospitato in Palazzo Marzocco offre la possibilità di conoscere e approfondire la storia dello scontro e la vicenda artistica che ha legato Leonardo a questo luogo. Si prosegue la visita al Museo della Misericordia, che ripercorre la storia della Confraternita della Misericordia di Anghiari, grazie a documenti e oggetti molto particolari. Da non perdere inoltre il Convento e della Chiesa della Croce di Anghiari, fortemente legata alla personalità di San Francesco.
La Valtiberina Toscana è il lembo più orientale della regione e trae il nome dal Tevere che l'attraversa in tutta la sua lunghezza, fino al confine con l'Umbria.
Nelle immediate vicinanze del paese, gli amanti della natura avranno occasione di scoprire la singolare conformazione geologica della Riserva Naturale dei Monti Rognosi; mentre chi preferisce gli scenari medievali imperdibile una visita all’antico Castello di Sorci e a Sansepolcro, borgo medievale che ha dato i natali a Piero della Francesca.
Per chi volesse proseguire la conoscenza di questo grazioso borgo toscano, ogni informazione è reperibile al link:
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Trieste, mostra "più o meno positivi" del Dipartimentale Dipendenze dell'ASUGI
Trieste, mostra "più o meno positivi" del Dipartimentale Dipendenze dell'ASUGI. Da anni, in occasione della "Giornata Mondiale per la Lotta all'AIDS", l'Area Dipartimentale Dipendenze dell'ASUGI organizza una serie di incontri d'interesse scientifico e culturale in coorganizzazione con il Comune di Trieste, con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, con il contributo delle cooperative sociali La Collina, Duemilauno Agenzia Sociale, Amico, CLU, La Quercia e dell'Associazione ALT, con il supporto di Trieste Trasporti SpA e in collaborazione con Gruppo78, HeadMadeLab, Officina Samos, Radio Fragola, SISM (Segretariato Italiano Studenti in Medicina), Arcigay, CDCP (Comitato per i diritti civili delle prostitute). La manifestazione, che affronta i molteplici aspetti dell'infezione da HIV e delle altre infezioni a trasmissione sessuale, si rivolge a tutta la comunità, ma dedica un'attenzione particolare ai più giovani. Il 1° dicembre alle ore 12 ci sarà l'inaugurazione della manifestazione nella Sala "Umberto Veruda" di Palazzo Costanzi, con presentazione della mostra di arti visive "più o meno positivi", giunta alla sua tredicesima edizione. La mostra si inserisce nell'ambito delle iniziative di sensibilizzazione, informazione, prevenzione e lotta alla discriminazione in tema di AIDS e malattie emo/sessualmente trasmissibili. L'esposizione di quest'anno affronta il tema della terapia antiretrovirale con lo slogan internazionale "U = U/Undetectable = Untransmittable, with ART-AntiRetroviral Therapy/Non rilevabile = Non trasmissibile, con la Terapia Antiretrovirale", ma tratta anche il tema del corpo, del doppio e dell'autorappresentazione attraverso i meditativi quadri e gli enigmatici autoritratti del pittore veneziano David Dalla Venezia. La mostra presenta infine la campagna di prevenzione "Face au Sida" (Di fronte all'AIDS) pensata dall'artista Oreste Zevola e promossa dall'Istituto Pasteur in Africa Centrale. Inoltre, presenti nella mostra, alcune tavole infografiche che analizzano in forma visiva i più recenti numeri e dati sulla malattia. Nel pomeriggio del primo dicembre, sempre in Sala Veruda, Claudia Colli, responsabile del Centro per le malattie a trasmissione sessuale di Trieste, dialogherà con alcuni noti infettivologi dei servizi specialistici regionali: Andrea Misin, Camilla Negri e Angela Londero approfondiranno infatti gli effetti importanti delle terapie anche sul piano della prevenzione del contagio col virus HIV. Nel Teatro dei Fabbri a partire dalle 18.30 ci sarà la performance teatrale del gruppo Beta e il concerto di Stee JayJay. La settimana di eventi si snoda fra Trieste e Gorizia e prevede un fitto calendario di appuntamenti di approfondimento con esperti dal mondo sanitario, culturale e scientifico, con conferenze ed incontri, ma anche con presentazioni di libri e film, spettacoli teatrali e musica, con la tradizionale partita amichevole di calcio tra la squadra del Real Androna e quella della Polizia Locale del Comune di Trieste, con il presidio sanitario mobile per effettuare il test HIV e ricevere informazioni preventive personalizzate e con il messaggio informativo viaggiante sugli autobus cittadini. Come ogni anno, molo spazio verrà dedicato ai più giovani, così il 4 dicembre mattina gruppi di studenti avranno a loro disposizione lo specialista infettivologo Jacopo Monticelli con cui dialogare. La personale dell'artista veneziano David Dalla Venezia rappresenta il cuore della manifestazione "più o meno positivi" di quest'anno, trattando il tema del corpo, del doppio e dell'autorappresentazione. In esposizione tre raffinatissimi cicli pittorici pervasi di mitologia classica e sue relative elaborazioni psicoanalitiche, di filosofia ma anche di cultura pop. Un intenso immaginario pittorico che parte da una rigorosa ricerca sulla possibile rappresentazione del corpo umano che va dal nudo all'autoritratto, accarezzando così anche tutti i vizi e le virtù dell'uomo. La mostra si apre con una serie di quadri dal forte impatto epidermico che ci fanno riflettere sul tema della frammentazione del corpo. Pallide membra affiorano dal buio e vengono isolate sotto il riflettore della luce di un ritratto a loro dedicato, denunciando così tutta la loro caducità terrena. Si passa poi al potente mito del giovane Narciso in cui i candidi e narcotizzanti fiori dipinti velano lo sguardo dell'artista e attraverso un sottile gioco di trasparenze restituiscono allo spettatore l'immagine del pittore trasfigurata dal narcisismo, mettendo così il pubblico in guardia dai pericoli dell'autocompiacimento, della vanità e dell'egocentrismo. Da fondali profondissimi infine emergono figure di algide danzatrici vestite solo di lucida e trasparente organza che sembrano celebrare una novella danza della vita prima di ritornare nell'Ade, proprio come la ninfa Euridice del mito greco. Una mostra che celebra dunque il corpo e la vita ma che allude anche alla dualità della ricerca della luce nelle tenebre, del bene nel male, e che riecheggia allusioni alla Vanitas e al Memento mori, da sempre chiari moniti dell'effimera condizione dell'esistenza e della caducità della vita. INFO: [email protected] e su facebook... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Restauri / Il Fonte battesimale del Duomo di Siena, capolavoro del Quattrocento, torna a risplendere
Restauri / Il Fonte battesimale del Duomo di Siena, capolavoro del Quattrocento, torna a risplendere
Redazione Torna nuovamente visibile da oggi, 25 giugno, dopo ben tre anni di interventi conservativi, lo spettacolare Fonte battesimale del Duomo di Siena. Lo straordinario impianto scultoreo realizzato nel Quattrocento da Donatello, Jacopo della Quercia, Ghiberti e Giovanni di Turino è stato restaurato con una serie di interventi, di altissimo e innovativo livello tecnico, condotti dal…
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#Arte#arte rinascimentale#Donatello#Duomo di Siena#Emanuela Daffra#Fonte battesimale del Duomo di Siena#Giovanni di Turino#in alto#Jacopo della Quercia#Lorenzo Ghiberti#Opera della Metropolitana di Siena#Opificio delle Pietre Dure#restauri#Rinascimento#Siena
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Конституція каменя Петро Ряска, дві поезії “Конституція каменя”, діяння, скульптура, боротьба. Історичний пейзаж Аббруццо. За мотивами скульптури Якопо делла Кверчіа «cacciata dal paradiso terrestre». Елемент скульптури: лікоть
4 березня, 2023 року, подвір`я монастиря Сан Франческо, с.Фонтеккьо, Італія. В MAXXI Fontecchio резиденційній програмі.
Петро Ряска, учасник MAXXI Fontecchio резиденційної програми. MAXXI Fontecchio резиденційна програма – це проект, реалізований у співпраці з муніципалітетом Фонтеккіо та Fondazione Imago Mundi за підтримки Міністерства культури Італії. Рекомендація The Naked Room gallery - Марія Ланько
Світлини: Debora Panaccione Скріншоти поезії: Петро Ряска Переклад на італійску: Патрик Калінскі Переклад на англійську: Світлана Лібет
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Конституція каменя місце останнього проживання бомбіно білий, пагадебіт фонтан-вулкан-пейзаж долини річки атерно, великий землетрус держава церква місцевий камінь-терен бринза влади культури криза влади ідей конституція каменя глини суспільний договір камінь місцевого виробництва фільм-перформанс камінь свідок помпео жінка дочка дотик ніжний камінь камінь у камені камінь на камені камінь-народ камінь ялинкою окремі смислові частини вільно розміщені у пейзажі, чорний зелений, шкіра конгломерат народу праця вигнання, пошук ідеального міста місця, тріщина камінь, комедія масок хижак камінь тре камінь
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Конституція каменя буду продовжувати говорити, пам'ять подвійна, потрійна, комунальний рух обмін на право - право не підкорятися невимушений союз, суспільний договір ��удинок - плівка політична свідок, на своєму місці з правом експозиції уздовж доріг овечих стежок
(eng)
Constitution of stone Petro Ryaska, two poems "Constitution of stone", deeds, sculpture, struggle. The historical landscape of Abbruzzo. Based on Jacopo della Quercia's sculpture "cacciata dal paradiso terrestre". Sculpture element: elbow
March 4, 2023, Yard of convent of San Francesco, Fontecchio, Itali. In MAXXI Fontecchio residency program.
Petro Ryaska, participant of the MAXXI Fontecchio residency program. The MAXXI Fontecchio residency program is a project implemented in collaboration with the Municipality of Fontecchio and Fondazione Imago Mundi with the support of the Italian Ministry of Culture. Recommendation The Naked Room gallery - Maria Lanko
Photo credits: Debora Panaccione Screenshots of poetry: Petro Ryaska Translation into Italian: Patrick Kalinski Translation into English: Svitlana Libet
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constitution of a stone last place of residency bombino white, pagadebit fountain-volcano-landscape of valley of river aterno, great earthquake state church local stone-field brynza cheese of the power of culture crisis of power of ideas constitution of stone clay social contract stone of local production film-performance stone witness pompeo woman daughter touch tender stone stone in stone stone on stone stone-people stone fir-tree separate parts of meaning freely placed in a landscape, black green, leather conglomerate of people’s labor of exile, search for perfect city site сrack stone, comedy of masks predator stone rubs stone
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constitution of stone i will continue talking memory double, triple communal movement right for exchange — right to disobey easy union social contract house — political pellicle witness in its place with right for exposition along the ways of sheep trails
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PALACIO DUCAL DE URBINO (Parcial 1)
La construcción del Palacio Ducal comenzó en 1469 bajo el reinado de Francesco III de' Marcello, quien gobernó desde 1469 hasta 1487. El palacio fue completado en 1512 bajo una de las dos familias ducales anteriores. Con el tiempo, el palacio ha tenido varias renovaciones y adiciones.
La estructura principal tiene forma de U, con cuatro grandes torres que se alzan en cada esquina. Dentro del palacio, se encuentra una rica colección de obras de arte y arquitectura. La familia Marcello gobernó esta región durante más de 100 años. Agregaron detalles barrocos al palazzo y lo convirtieron en su hogar durante más de cuarenta años.
Famoso artistes como Jacopo della Quercia y Benvenuto Cellini estuvieron relacionados con el palacio durante la época de los Marcello.
Los Marcellos agregaron las Galerias Barrocas al palacio, que alberga bellas artes de todas las épocas. También embellecieron el palacio con elaborados jardines y terrazas.
El palacio fue más notable durante la época de Francesco III de' Marcello (1469-1487). Gobernó como duque durante treinta y nueve años y encargó numerosas adiciones al palacio. Esto incluía la Galeria Nazionale, (ahora conocida como la Sala del Gran Consejo). Esta sala está decorada con paredes abovedadas de mármol y un fresco de Miguel Ángel Vignola.
Los jardines que rodean el palacio también son dignos de mención. Las cuatro terrazas que descienden del cuerpo principal del palacio presentan una gran variedad de plantas. Encima de estos niveles hay cuatro terrazas más pequeñas ricas en esculturas de mármol, granito y bronce. En total, hay más de 2.000 tipos diferentes de plantas en estos jardines. Además de su valor artístico, estos jardines son históricamente importantes porque son anteriores a Versalles por varias décadas y demuestran las tendencias de diseño de jardines italianos de la época.
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Torna a risplendere il Fonte battesimale del Duomo di Siena
Torna a risplendere dopo tre anni di restauri lo straordinario capolavoro in marmo, bronzo dorato e rame smaltato realizzato da Donatello, Jacopo della Quercia, Ghiberti e Giovanni di Turino. L‘Opera della Metropolitana di Siena e l‘Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d‘Elsa e Montalcino, sono lieti di restituire al grande pubblico il Fonte battesimale del Duomo di Siena restaurato. Sarà,…
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The gothic-style giant basilica of the list of places to visit in Bologna is the 15th largest church in the world, with a length of up to 132 meters and a width of 66 meters. Its construction started in 1390, but the church is not yet completed. Just like Barcelona's most famous structure, La Sagra da Familia, its exterior appearance is unfinished today. It is a church dedicated to St. Petronius, who lived in the 5th century, one of the important figures in the history of Bologna. The Basilica of San Petronio was built with great money and effort to show the strength of the Bologna commune. San Petronio Basilica In 1388, the architect Antonio di Vincenzo was commissioned to build the church, and the foundations for the construction were laid in 1390. Other projects were canceled in order for the Gothic style church to be magnificent enough. The façade and some of the chapels were completed in 1393. The construction of these chapels was only completed in 1479. In 1514, another architect proposed to build a larger church based on the famous St. Peter's Basilica in Rome, but the Pope did not approve such a large structure. After the Pope's objection, the construction of the church did not go as planned. The current marble façade of the church was made by Giacomo Ranuzzi, but he could not complete it. Sculptures and decorations by famous artists Jacopo della Quercia, Amico Aspertini and Alfonso Lombardi have been added to the completed part. Inside the church there are 23 chapels dedicated to different saints. The main entrance was designed by Jacopo della Quercia and features scenes from the Bible. There is a giant sundial on the eastern façade of the basilica. Gian Cassini and Domenico Gugliemi, who designed this giant sundial in 1656, discovered anomalies in the Julian calendar, and this discovery led to the concept of the year. Address: Corte De' Galluzzi 12/2, 40124 Bologna, Italy Visiting hours: 07.45 – 18.30 Nearby Places: Teatro Anatomico, Archiginnasio di Bologna
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