pierluigiglieca-blog
Un italiano in Australia
37 posts
Normali racconti di un ragazzo italiano nella terra dei canguri
Don't wanna be here? Send us removal request.
pierluigiglieca-blog · 7 years ago
Photo
Tumblr media
| +365 | Un anno di #Australia. #Melbourne sappilo, è solo l'inizio. (presso State Library of Victoria)
1 note · View note
pierluigiglieca-blog · 7 years ago
Photo
Tumblr media
| #UnItalianoInAustralia | +345 Mister #Jorn #Utzon... What a pleasure! (presso Sydney Harbour)
0 notes
pierluigiglieca-blog · 7 years ago
Photo
Tumblr media
| #UnItalianoInAustralia | +266 Fighissimi gli eventi al #VicMarket di #Melbourne 😍 (presso Queen Victoria Market)
0 notes
pierluigiglieca-blog · 7 years ago
Photo
Tumblr media
| #UnItalianoInAustralia | +245 Otto mesi a #Melbourne e ancora non riesco ad abituarmi alla presenza di questi esserini nei parchi. La forza della #natura in #Australia è davvero straordinaria e la quantità di #possum anche nei giardini cittadini ne è una delle prove. (presso Flagstaff Gardens)
0 notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Video
| #UnItalianoInAustralia | +192 Ieri ho assistituo ad fantastico concerto di #Alcest al #MaxWatts di #Melbourne. Un #live davvero eccezionale che conferma le ottime impressioni che ho avuto quando li ho visti in #Abruzzo. Grande #Neige! #AutreTemps (presso Max Watt's Melbourne)
1 note · View note
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
| #UnItalianoInAustralia | +171 @cookie_gio I nostri sabati sera autunnali 😍 #carcassonne (presso City of Melbourne)
0 notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
| #UnItalianoInAustralia | +165 #MelbourneCentral è sempre mozzafiato. Ho sempre apprezzato questa strana opera di #restauro che prevede un intero #shoppingcenter intorno ad una gigantesca #torre in mattoni. Questo antico nucleo produttivo era una #fabbrica di #proiettili in piombo i quali venivano prodotti sulla sommità della #struttura e acquistavano la forma sferica per effetto della gravità durante la caduta. L'edificio ora è protetto da un'ampia #cupola in vetro e acciaio. (presso Melbourne Central)
0 notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
| #UnItalianoInAustralia | +139 L' #alba da casa mia è qualcosa di pazzesco. #sunset (presso Emporium Melbourne)
0 notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Quote
I migliori sono quelli che ti dicono: " ma che vai a fare in Australia? Ad imparare l'inglese? Ma se si sa che non lo parlano bene per niente!" e poi pronunciano "definitely" come "DEFINITELI" e al massimo conoscono la villa comunale del proprio rione. Che miti oh!
4 notes · View notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Text
Attività da fare in Australia | Parte I | Vedere un concerto degli Airbourne
Quando si pensa di visitare l’Australia è più che normale viaggiare col pensiero e la fantasia nei suoi fantastici deserti e nei parchi naturali celebri in tutto il mondo, immaginando di incontrare la sua famosa ed eccezionale fauna concedendosi, magari, anche una capatina sulle spiagge oceaniche. Tutto vero e tutto decisamente consigliabile ma sarebbe quantomeno sciocco rischiare di perdersi il dinamico fermento culturale che innerva le giovani metropoli Aussie, tralasciando attività ogni giorno diverse. Inutile citare il grandissimo numero di eventi sportivi che si avvicendano in una città come Melbourne (Australian Football, Gran Premio di F1, Australian Open di Tennis, Gran Premio di Moto GP nella vicina Philipp Island ecc. ecc.) o i numerosissimi festival etnici frutto della fantastica multiculturalità Australiana. Ma sicuramente un posto d’onore spetta di diritto ai concerti, in special modo a quelli di musica ROCK!
Tumblr media
Molti di voi immagino sapranno che l’Australia vanta un passato (e per sua fortuna anche un presente) musicale di grandissima qualità in special modo grazie all’Australian Rock, celebre anche come Oz Rock. Se magari queste definizioni non vi sono familiari vi rinfresco la memoria con qualche band di cui sicuramente avrete cantato le canzoni almeno una volta in vita vostra: AC/DC? Cavolo, se non conoscete gli AC/DC che avete vissuto a fare? Wolfmother? Dai sì, avete cantato tutti ‘Woman’ almeno una volta. I Jet? Quelli di ‘Are you gonna be my girl’. Potrei continuare citando The Angels, Pendulum e tanti altri importantissimi gruppi della scena musicale, non solo australiana, ma mondiale.
Tumblr media
Tra tutte questi talentuosi ed innovativi gruppi, da qualche anno, si stanno ritagliando uno spazietto i dinamici Airbourne, band Victoriana puro sangue, con all’attivo già la bellezza di 5 fantastici dischi. Personalmente sono fiero di seguirli dai loro esordi, sin dalla pubblicazione del celebre singolo ‘Runnin Wild’ in cui, tra l’altro, compare il mai troppo lodato (e purtroppo compianto) Lemmy Kilmister dei Motorhead. Non nascondo che tra i miei sogni più volte fantasticati, c’era proprio quello di assistere ad un concerto degli Airbourne a casa loro, nella loro Capital City... e ce l’ho fatta! E per aver coronato questo sogno non posso che ringraziare mio cugino Peter, autore tra l’altro delle bellissime foto che accompagnano l’articolo.
Tumblr media
Va fatta però un’importante premessa personale: chi vi scrive è cresciuto a pane e concerti e per fortuna tante volte sono stato dall’altro lato delle transenne, sul palco con le mie band. Ho assistito ad eventi fantastici, ho girato tutta l’Italia inseguendo mostri sacri come Iron Maiden, Judas Priest, Motorhead, Social Distortion, Accept e decine di altre leggende del panorama Rock/Metal. Pertanto capirete bene come il mio parere sia più che avvalorato da numerose esperienze condite da tanta musica, sudore, viaggi e birre in compagnia.
Tumblr media
E che dire degli Airbourne se non che sono stati travolgenti oltre ogni immaginabile definizione? In parte mi aspettavo una performance di alto livello ma non avrei mai creduto che questa Oz Rock band potesse coinvolgermi tanto quanto i sopra citati pilastri musicali. Gli Airbourne meritano la vostra completa attenzione e il meglio che possiate augurarvi da una vostra vacanza in Australia è essere così fortunati da programmare il vostro viaggio durante un loro tour. Sentirli introdurre i pezzi nel loro splendido accento Aussie, vederli bere e lanciare sul pubblico lattine di VB (Victoria Beer, birra locale), suonare buttandosi nella LORO amata folla casalinga è semplicemente fantastico. Dopo averli ammirati ed ascoltati dal vivo penso di poter asseverare che rappresentano, insieme (purtroppo) a poche altre band, il presente e il futuro del rock mondiale. Un perfetto mix musicale in cui si contraddistinguono nettamente l’energia e la potenza dei già citati Motorhead, un song writing molto influenzato dagli AC/DC e più in generale da tutto il movimento Oz Rock, il dinamismo del rock moderno dei The Darkness e non ultima una grandissima simpatia e gioia di stare sul palco, direi come i tedeschi Accept.
Tumblr media
Sicuramente queste incredibili caratteristiche sono perfettamente riscontrabili nei loro concerti anche fuori dal confine Australiano ma è innegabile come ogni band porti nel cuore la propria terra natia e si senta maggiormente a proprio agio tra la propria gente. Ragazzi... seriamente... I Litfiba li vorreste vedere in Toscana, nei propri confini regionali, o all’estero? Ecco, ora che avete la risposta in mano, comprate un biglietto per l’Australia, magari mettendo nel vostro ricco programma turistico anche una capatina ad un concerto Oz Rock.
Tumblr media
In conclusione vorrei scusarmi ancora per il mio colpevole e pachidermico ritardo nell’aggiornamento del blog e contemporaneamente lasciarvi un voto per la prestazione live degli Airbourne. Consapevole di non aver scritto un Live Report, ammetto che se avessi redatto un articolo non per il mio blog personale, ma per una ‘zine di settore, non avrei potuto che promuovere i ragazzi di Warrnambool con un tuonante 9+. Provare per credere!
0 notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
+107 | #UnItalianoInAustralia | Ore a sbattere la testa su coperture, materiali, dettagli costruttivi, forme e volumi. Ore a fare schizzi e bozzetti di ogni tipo ma, alla fine, pare che c'è l'abbiamo fatta. Un altro #Childcare a #Melbourne sta per essere realizzato e sono felicissimo di aver contribuito alla sua #progettazione. (presso West Melbourne, Victoria, Australia)
0 notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Text
Il nuovo logo della Juventus è orribile. Ecco perché.
Ho finalmente un po’ di tempo libero per dedicare un post ad un argomento che, come ogni espressione creativa che riguarda l’immagine, mi ha sempre interessato e affascinato: il logo design. Come avete intuito si parlerà del nuovo emblema della Juventus che è, in estrema sintesi, brutto. Bruttissimo in realtà. Stilisticamente dimenticabile, comunicativamente errato, filosoficamente impalpabile. Scopriamo insieme perché.
Tumblr media
IDEA ALLA BASE, CONCEPT
Tutti sanno come mai la società abbia deciso di sostituire il vecchio gagliardetto con questa anonima J. Gli stessi committenti, nella conferenza di presentazione, hanno ammesso la volontà di andare incontro alle necessità dei mercati asiatici, notoriamente in forte crescita. Pertanto la nuova realizzazione grafica ammiccherebbe ad un bacino di utenza nuovo e potenzialmente enorme. Tutto giusto... Sulla carta. Non discuto il ragionamento economico alla base del cambiamento, per carità, ma comunicativamente traspaiono solo debolezza, rincorsa, arrendevolezza. Vi immaginate grandi società come Real Madrid, Barcellona, Manchester United (e aggiungete chi volete) stravolgere (e state attenti, non cambiare) il proprio logo per accontentare qualche asiatico in più? Io no e sicuramente anche voi ne capite il motivo. Un “marchio” storico come quello della Juventus non ha assolutamente bisogno di trasfigurare la propria essenza stilistica come non ne hanno bisogno i team sopracitati. Se il mercato chiede una migliore vivacità, sarà compito di altri settori comunicativi/pubblicitari vendere meglio un prodotto importante, elegante e (già) invidiato come il ‘brand Juventus’.
COMUNICAZIONE - PT.1 - IL BRAND
Un logo DEVE comunicare e per sua stessa natura rappresenta l’immagine, lo spirito di quello che è stato, è e sarà una società sintetizzando il tutto in un emblema ad effetto. Il nuovo simbolo della Juventus non esprime assolutamente niente di quanto ha caratterizzato la Vecchia Signora nella sua (ahimè) gloriosa storia. A voler ben vedere non riesce a trasmettere neanche alcun’idea che rimandi al mondo del calcio o alla sportività come dinamismo, agonismo ed energia. Comunica però sicuramente altri aspetti e sentimenti assolutamente lontani dalla cultura calcistica come una ‘presunta’ contemporaneità, strizzando discutibilmente l’occhio al campo della moda. Non è nient’altro quindi che l’ennesimo brand di jeans o di occhiali da sole di una società che dovrebbe preoccuparsi di creare spettacolo sul campo e non sulle passerelle o nelle mostre di abbigliamento. FINALMENTE voi e gli asiatici benestanti potrete indossare in discoteca una camicetta con il nuovo ’elegantissimo’ emblema della Juventus senza che questo stoni col vostro look da super fighetti. Complimenti! Inutile specificare che tutto ciò rappresenta un errore tremendamente intrinseco.
COMUNICAZIONE - PT. 2 - IL FRUITORE
Le società calcistiche non sono più della gente! Le società calcistiche non sono più di chi va allo stadio! Le società calcistiche non sono più di chi vuole solo urlare in curva e sostenere i propri beniamini, o di chi vuole portare i propri figli a sognare per 90 minuti dimenticando le brutture della quotidianità. Lo stravolgimento stilistico del proprio marchio, unito ai suddetti pensieri e alla volontà della società esprimono nient’altro che un sempre più crescente disinteresse nei confronti del vecchio nucleo di tifosi che hanno sostenuto la squadra finora. In poche parole il fruitore, è cambiato: non è più un tifoso ma un cliente. Rassegnatevi.
COMUNICAZIONE - PT. 3 - LA STORIA
Questo è in assoluto l’aspetto peggiore del nuovo logo della Juventus e probabilmente quello che ha più indignato i sostenitori del team e si intreccia, purtroppo, inevitabilmente con una pessima realizzazione (di cui parlerò nel prossimo paragrafo). Il rifiuto del passato è il tema più cocente e deprimente che esce violentemente fuori da questo emblema. Una storia ingombrante ma fantastica, costellata di vittorie e di rinascite, che anche io da romanista invidio e ammiro, come lo stesso Falcao ha più volte ammesso. Rifiutare volontariamente una storia simile è un incomprensibile hara-kiri che mi aspetterei solo da società non vincenti ansiose di farsi una nuova e rosea storia (vedi infatti l’esempio del Manchester City) e non da una vecchia e rispettata gloria come la Juventus. Mah.
REALIZZAZIONE
Entriamo più nel dettaglio in discorsi tecnici/grafici, magari noiosi ai più, ma sicuramente illuminanti per chi vuole meglio capire l’atto creativo in sé. Lasciando perdere per un istante la sola resa estetica finale, in ogni caso insoddisfacente sotto moltissimi punti di vista, torniamo sul tema storico. Qualunque professionista (non improvvisato) del campo grafico, qualsiasi ardente studioso di grafica o anche un semplice appassionato di arti figurative sa benissimo che l’approccio più semplicistico in assoluto è (ancora una volta) il rifiuto della storia. Questo consente di non confrontarsi direttamente con un campo difficile come quello della reinterpretazione, probabilmente la vera sfida per ogni creativo (chiedete ad un musicista cosa vuol dire reinterpretare un pezzo e capirete cosa intendo). Come avete capito si torna ancora una volta al concetto di sconfitta e arrendevolezza come già detto prima ma per temi differenti. I grafici in questione hanno quindi abbandonato un terreno di battaglia troppo ostico per loro cedendo ad una via più semplice e meno pericolosa. Consiglio? Cambiate lavoro.
MA QUINDI IL LOGO NUOVO E’ BRUTTO PERCHE’ E’ MODERNO?
No ragazzi, il problema non risiede assolutamente nella modernità o, per dirla più propriamente, nella ricerca stilistica sintetica. Sebbene negli ultimi anni il minimalismo abbia troppe volte nascosto carenze creative, manuali e ideative sotto il vessillo del “se tu non lo capisci è colpa tua. Io sono un grafico minimalista” e sia quindi troppe volte diventato una scusa per celare le proprie mancanze, il problema del nuovo logo della Juve non ricade assolutamente nell’aver sposato questo stile creativo. Sto cercando di dirvi che si sarebbe potuto ottenere un risultato fantastico anche utilizzando il linguaggio minimalista (e provando a reinterpretare la storia). Fatto sta che il disegno è debole in molti punti (soprattutto nell’angolo in alto a sinistra), non nasconde messaggi secondari (se non un discutibile gagliardetto qualora si abbia l’illuminazione di specchiare l’emblema) e in generale da l’impressione di essere ancora in un’acerba fase di brief.
E NEL FUTURO QUINDI CHE SI FA?
Chiunque abbia un briciolo di conoscenza, un piccolo know-how in merito alle attività creative/artistiche, sa benissimo che queste sono cicliche e variabili e spesso sono influenzate anche da fattori esterni come la moda e la cultura. Non sempre “quello che fanno tutti” è storicamente accettato come di gusto e semplicemente come bello (qualcuno ha per caso pensato alla tremenda moda anni ‘80?). Pertanto anche se altre società in futuro dovessero seguire il tremendo esempio della Juventus, questo non giustificherà e legittimerà comunque questa pessima realizzazione. Tornando alla ciclicità delle attività creative e grafiche è lecito aspettarsi che una volta che il minimalismo cederà il passo ad una nuova corrente creativa, sia possibile immaginare un ritorno di stili più pieni, barocchi, ridondanti. A questo punto mi e vi chiedo: cosa farà la Juventus tra 20 anni? Si ritroverà un logo desueto in casa? Cambierà ancora logo per andare incontro, chessò, ai nascenti mercati africani?
2 notes · View notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
+94 | #UnItalianoInAustralia | Vedere un #concerto degli #Airbourne in #Australia è stata the fuckin' best thing che ho fatto da quando sono a #Melbourne e tra le migliori che abbia mai fatto in vita mia, sono serio. Grandissimo #live , energia a non finire, sound perfetto e solo tantissimo e drittissimo #RockNRoll. Dal vivo sono un perfetto mix tra l'energia tipica dei #Motorhead e il sound degli #ACDC. Provare per credere! E come dicono questi #Aussie guys: #NoBallads #NoBullshit #nofilterneeded #nofilter #Photo by Peter Mariani (presso Trak Live Lounge Bar, Toorak)
0 notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
+86 | #UnItalianoInAustralia | #MaryGilbert prima donna a mettere al mondo un bimbo bianco/europeo in #Australia, nell'insediamento di Port Phillip nel lontano 29 Dicembre 1835. Una donna entrata nella #storia, probabilmente inconsapevolmente, con l'atto più umano, naturale e bello che esista: il parto. (presso Fitzroy Gardens)
0 notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Text
"Hey! How is it going?”
Innanzitutto mi scuso. Un blog non aggiornato è triste quanto una pizza Margherita senza mozzarella ma gli impegni personali, soprattutto lavorativi, purtroppo mi hanno tenuto lontano dalla mia penna digitale. Non posso promettere che sarò più costante in futuro ma sappiate che il mio tumblrino è sempre nel mio cuore.
Tornando a noi... Come ben sapete la mia curiosità viene spesso catturata da aspetti quotidiani che potrebbero passare inosservati ai più e tra questi non posso che annoverare la grande (e a mio modesto parere, molto artificiale) gentilezza che mostrano tutti gli abitanti di Melbourne. Se a tanta cortesia inoltre si aggiunge una buona dose di confidenza, caratteristica anch’essa presente in molti australiani, si arriva ad un mix comportamentale che una mia amica definisce terribilmente ma efficaciemente “easy-going austraiano”. Ovunque andrete e, vi giuro, OVUNQUE, sarete salutati con il canonico Hi/Hello seguito da un puntualissimo “How is it going?” (come va?). Per quanto faccia sempre piacere essere al centro delle preoccupazioni e degli interessi altrui, ci si accorge ben presto che dietro quella domanda non si nasconde altro che buona maniera, cordialità, schematicità e proprio recentemente ho avuto modo di confermare più volte la mia tesi. Diversi cassieri/venditori/lavoratori in genere, dopo avermi chiesto “how are you?” sono rimasti sorpresi dal fatto che io volessi iniziare davvero una conversazione, spiegando come si stesse svolgendo la mia giornata e chiedendo, a mia volta “What about you?”. Specifico: NON TUTTI sono rimasti impressionati dal mio atteggiamento, ma una parte consistente la quale porta a chiedermi “che ca**o me lo chiedi a fare ‘come va’ se poi la risposta non ti interessa minimamente?”
Tumblr media
Ma senza essere troppo pignoli e permalosi, accettiamo di buon cuore questo “easy-going australiano” come una parte della loro normale socialità domandandoci chissà quante bizzarrie comportamentali può trovare un Australiano in Italia. Morale della favola: non perdete tempo a spiegare al barista o al fioraio come state. Ah... a proposito... Come va?
0 notes
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
+30 | #UnItalianoInAustralia | Fantastico #tramonto in #mordialloc, #Melbourne. #nofilter (at Mordialloc Beach)
1 note · View note
pierluigiglieca-blog · 8 years ago
Text
Il rapporto Melbourne/Italia ai giorni nostri - Prime impressioni
Qualche mese fa mi è capitato tra le mani (o meglio sullo schermo) un articolo che esclamava: un australiano su 4 ha un parente italiano! Vero o meno che sia, dato che oramai è praticamente impossibile trovare fonti precise e verificate sul web, è sicuramente evidente, passeggiando per i “vecchi” quartieri di Melbourne, quanto sia stata importante l’immigrazione italiana in questo territorio. Non è una considerazione scaturita da un rinnovato fermento nazionalista ragazzi, ma pura verità tangibile!
Tumblr media
Vi basterà non nascondere il vostro accento italenglish quando fate la spesa per essere avvicinati da un’anziana che vi dirà “ragazzo prenda quel... come si dice... burro! E’ buono, io lo uso spesso” o per essere serviti da un giovane cassiere che, col sorriso, vi dirà “parlo poco italiano ma my parents sono di Caramanico!”. E’ davvero incredibile vedere QUANTA gioia dona l’incontro con un connazionale nel viso degli estranei. Ogni volta che ho avuto il piacere di conversare con un italo/australiano ho avuto la sensazione di aver donato, per un attimo, la possibilità di ri-parlare con le proprie lontane radici ed è stato ogni volta fantastico.
E’ davvero facile incontrare persone nate in Australia, mai state in Italia, che parlano perfettamente il dialetto di provenienza della propria famiglia. Qualche giorno fa, ad esempio, ho avuto una piacevole conversazione con un pizzaiolo nato a Melbourne da famiglia siciliana ma mai tornata in Italia. Nonostante le difficoltà iniziali sono riuscito perfettamente a dialogare con lui, io in Italiano e lui in siciliano, creando un siparietto davvero niente male.
Tumblr media
Ma se davvero volete tuffarvi come un sol uomo in una sorta di Italia in miniatura non potete assolutamente mancare una passeggiata (con annesso pranzo o cena, perché no) a Lygon Street, nel celebre quartiere di Carlton. Qui tutto sembra fermo a quegli anni in cui gli italiani immigrarono considerevolmente a Melbourne. E’ impossibile non rimanere esterreffati di fronte a giovani uomini intenti a pronuciare frasi, detti o esclamazioni che noi abbiamo sentito strillare solo dai nostri nonni e che oramai nel Bel Paese non usiamo più, completamente immersi in un clima anni 50/60 ancora non attaccato dalla speculazione edilizia che invece ha investito la ‘city’.
Tumblr media
Purtroppo (o per fortuna, scegliete voi) è innegabile che tanta italianità si stia mano a mano perdendo. I giovani figli di nonni o genitori italiani spesso ripudiano o comunque ignorano le proprie origini, di frequente anche intenzionalmente. Ma per rendersi meglio conto della grande eredità che i nostri connazionali hanno lasciato su questa terra, basta farsi una passeggiata per uno dei cimiteri di Melbourne. Un’esperienza strana, lo so, ma che vi catapulterà in viali fatti interamente di sepolcri e lapidi di persone nate in Italia, con cognomi dai suoni conosciuti e preghiere nella nostra lingua. Vi chiederete “sono in Italia o all’estero?”.
Tumblr media
1 note · View note